PREVENZIONE PRIMARIA MST

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1 PROGRAMMA DI AZIONE REGIONALE PROMOZIONE DELLA SALUTE (DD ) BANDO REGIONALE PROGETTI DI PROMOZIONE DELLA SALUTE (DD BURP ) PREVENZIONE PRIMARIA MST Filone tematico Tema Destinatari Setting Sessualità, malattie sessualmente trasmesse Prevenzione primaria delle malattie sessualmente trasmesse Stranieri extracomunitari presenti nel territorio della Asl Ambulatorio Centro ISI, Centro MST della struttura complessa di dermatologia, Consultorio, Cooperativa mosaio Responsabile del progetto D Agosta Sebastiano ASL 12 Biella - Dipartimento di Prevenzione - Centro ISI Via Don Sturzo 20, Biella Tel Fax isi@asl12.piemonte.it ProSa on-line: P0273 VALUTAZIONE PROGETTO: 15/22 FINANZIAMENTO CONCESSO: Abstract Le MST nella nostra ASL 12 sono in aumento, in particolare negli ultimi anni si registra un incremento preoccupante di sifilide recente. Uno dei gruppi più a rischio sono gli extracomunitari ( circa ) per la minore scolarizzazione, la difficoltà di accesso alle informazioni, ed per atteggiamenti culturali a rischio (non utilizzo del profilattico). Si individua inoltre come punto critico nella non condivisione delle informazioni aggiornate su tali temi da parte delle strutture sanitarie che normalmente vengono utilizzate da parte di questo target. Inoltre non si sono mai affrontate le problematiche di una corretta comunicazione specifica su tali argomenti verso il mondo extracomunitario.. Riteniamo pertanto che una informazione corretta ed aggiornata ed efficace debba essere il primo obbiettivo. I punti di forza di questo progetto sono la presenza nella nostra ASL di competenze specifiche maturate dal centro MST e dai consultori che possono essere facilmente trasferite nella rete costruita dal Centro ISI con circa contatti. L altro punto di forza sono i mediatori culturali tra i quali sono presenti la maggior parte delle etnie, inoltre hanno acquisito da oltre tre anni una esperienza di comunicazione nel campo della prevenzione sanitaria effettuata sia in ambulatorio sia sul territorio.

2 RELAZIONE FINALE 1 IL CONTESTO DI PARTENZA 1.1Analisi del Contesto di partenza: risultati della diagnosi educativa ed organizzativa Dall'analisi del contesto di partenza si è evidenziato che all'interno della comunità degli extracomunitari in particolare quella araba ( la più numerosa) vi sono due sottogruppi a maggiore rischio: gli stranieri non in regola con il permesso di soggiorno, in prevalenza arabi ( in essi si evidenzia una maggiore difficoltà di accesso ai servizi sanitari e quindi debbono affrontare i loro problemi da soli senza il sostegno medico ), l'altro sottogruppo è costituito dalle donne soprattutto di fede islamica che per motivi culturali e religiosi hanno difficoltà a confidare le problematiche di tipo sessuale ed ad accettare visite mediche soprattutto da parte di personale di sesso maschile. La difficoltà di accesso sono state superate proponendo un orario serale più idoneo alla loro disponibilità, e andando nelle sedi periferiche o dove si svolgevano altre iniziative organizzate per loro ( Scuola di alfabetizzazione, centro di accoglienza o dove, come a Cossato, era garantita una maggiore loro accessibilità. La difficoltà di tipo culturale da parte delle donne è stato superato con la presenza di mediatori culturali femminili e proponendo loro di formulare i quesiti in forma anonima. In questi ultimi mesi il contesto si è modificato per la sempre maggiore presenza di cittadini di altre nazioni soprattutto dall Est, favorita sia dal sempre maggiore bisogno di badanti e anche dall entrata nell Unione Europea dal 1 gennaio 2007 della Bulgaria e della Romania. Tale modificazione del contesto ha determinato una nuova analisi dei rischi da MST. In particolare ci si è soffermati sulla seguente valutazione: le malattie MST nel famiglie arabe erano trasmesse dagli uomini mentre la maggiore attività sessuale con più patners da parte delle donne provenienti dall est determina uno scenario nuovo anche dal punto di vista etiologico con una sempre maggiore presenza di sifilide. Ciò ha determinato una modifica del progetto privilegiando la comunicazione nella loro lingua verso questi nuovi cittadini. 1.2 Alleanze tra gli attori interessati al progetto L'alleanza tra gli attori del progetto è nata dalla analisi dei punti di forza:il Centro ISI con i suoi circa 1000 contatti annuali, la sua partecipazione ai tavoli di

3 coordinamento dell'amministrazione Provinciale, la stretta collaborazione con il consultorio presente nella stessa struttura con i suoi circa 600 accessi annuali ambulatoriali di extracomunitari, la presenza del centro MST, unico centro della provincia con i suoi 100 accessi di extracomunitari e competenze specifiche maturate. L'altro punto di forza sono stati i mediatori culturali organizzati nella cooperativa Mosaico i cui soci hanno conseguito il diploma di mediatore culturale in un corso realizzato a Città Studi di Biella ed sin dalla nascita del centro ISI hanno collaborato con il Responsabile, dr. D'Agosta su tali temi. Inoltre tale cooperativa ha collaborato con le iniziative dell'amministrazione provinciale e sono presenti da quattro anni nelle scuole, nella prefettura, nei centri per l'impiego e presso il presidio ospedaliero oltre ad esser attivi in attività culturali di sensibilizzazione. Per cui in tale terreno relazionale è stato facile individuare ed integrare i ruoli nella elaborazione dei progetti. Il centro ISI si è fatto carico del coordinamento e della programmazione, l'mst si è fatto carico dell'aggiornamento tecnico scientifico sulla epidemiologia e sulle modalità di contagio, il consultorio si è fatto carico dell'approccio all'utente femminile e del coinvolgimento di quello maschile, i mediatori si sono fatti carico di facilitare la comunicazione in riferimento alle specifiche culture. Il lavoro di integrazione si è dimostrato subito utile per l'uniformità delle informazioni, l' integrazione dei percorsi diagnostici e terapeutici e le modalità di comunicazione; 1.3 Andamento gruppo progetto Tale gruppo si è costituito formalmente per la prima volta in occasione della presentazione del progetto HP. La sua costituzione è stata facilitata dal fatto che sin dalla nascita del Centro ISI i tre centri della ASL 12, avevano condiviso in maniera informale le informazioni tecniche, l'accoglienza ed i percorsi.in particolare si era già condivisa la preoccupazione sull'aumento delle MST nella popolazione extracomunitaria in particolare della sifilide e gonorrea. La realizzazione del progetto HP ha permesso comunque per la prima volta di realizzare in maniera integrata e condivisa un percorso di analisi e proposte per la prevenzione MST. In conclusione si può affermare che il clima interno è stato positivo e collaborativo e permetterà la prosecuzione di tale iniziativa nel futuro.

4 Non si ritiene di modificarlo in base alla esperienza acquisita. 1.4 Promozione del progetto Non si è ritenuto di pubblicizzare sui mass media il progetto sia per facilitare l'accesso dei soggetti non in regola sia perché in questa fase si è privilegiata la conoscenza diretta dei soggetti a rischio sia da parte dei mediatori culturali sia da parte dei servizi. Si è preferito il passaparola tramite gli utenti che hanno frequentato il Centro ISI, il Consultorio familiare ed l ambulatorio MST. Visto il risultato ed il tema trattato si intende potenziare il passaparola con il materiale in lingua prodotto. Per la promozione del progetto si è già provveduto alla traduzione in romeno. Si intende comunque, vista la maggiore scolarità dei nuovi ospiti, di inserire il materiale prodotto nel sito della ASL. 2 Programma delle attività e gerarchia obiettivi Non si è modificato la gerarchia degli obiettivi Riduzione delle malattie sessualmente trasmesse; in particolare in relazione alla gravidanza nel gruppo della popolazione più a rischio. All'interno di questo gruppo si è deciso di iniziare con quello arabo perché più numeroso e più facilmente contattabile da parte dei mediatori culturali. Successivamente si contatteranno gli altri gruppi in base al loro numero in particolare quello proveniente dall'est europeo, e dal sud america. Uniformità delle informazioni e delle procedure diagnostiche e terapeutiche nell'ambito dei servizi sanitari. Diffusione delle informazioni relative agli accessi presso i servizi della ASL. Per quanto riguarda le attività svolte oltre a quelle descritte dal I report si è realizzata una presentazione di 46 diapositive in albanese. Il giorno 21.3 presso la Scuola media di Andorno M. si è svolto il terzo incontro con 10 donne che frequentano un corso di alfabetizzazione. Nel mese di Luglio si è realizzato un incontro a Cossato presso il centro di accoglienza dove si è riscontrata un buona partecipazione ( più di 20 ) costituta prevalentemente da persone provenienti dall'est europeo, e dal sud america In novembre si è svolto il primo incontro rivolto agli albanesi presso il nostro Dipartimento con la presenza di 15 persone. È ancora in allestimento un depliant illustrativo in lingua araba, albanese ed italiano, che verrà prodotto facendo tesoro dell'esperienze acquisite negli incontri e conterrà informazioni sull'accesso.

5 3 Valutazione del processo e di risultato secondo la gerarchia degli obiettivi In base al nuovo contesto si è provveduto alla traduzione in romeno e si intende dare maggiore peso alla sifilide. La realizzazione del progetto HP ha permesso comunque per la prima volta di realizzare in maniera integrata e condivisa un percorso di analisi e proposte per la prevenzione MST. La valutazione di gradimento e utilità soggettiva con valutazione di processo e di percezione di risultato è in corso di svolgimento da parte dei mediatori culturali. 4 Risultati e conclusioni Rispetto alla valutazione di risultato si ritiene raggiunto l obiettivo per quanto riguarda il numero dei corsi ( numero 6), mentre per quanto riguarda il numero di soggetti a cui dare l informazione si può affermare che agli incontri hanno partecipato più di 120 migranti, sono stati contattati circa 120 persone con colloqui dedicati; si pensa di raggiungere l obiettivo di quando si inizierà a diffondere i depliant illustrativi. 5 Strumenti e documenti prodotti Sono state prodotte 46 diapositive in arabo ed altrettante in albanese. Sono stati fatti i prototipi dei depliant illustrativi in arabo ed in romeno. 6 Competenze acquisite 7 Rendicontazione economica (nota: riportare i costi preventivi ed indicare le spese sostenute al relative alle voci analitiche finanziate) Tipologia di spesa Voci analitiche di Modifiche voci di Finanziamento Spese sostenute spesa previste spesa* richiesto Personale 1967,4 Attrezzature 904,12 Sussidi Spese di gestione e funzionamento Spese di coordinamento Altro TOTALE Il rimanente 95,88 verrà utilizzato per il materiale necessario alla fotocopiatrice utile per la realizzazione di degli opuscoli nelle varie lingue. * specificare, con dichiarazione del Responsabile di progetto, la motivazione della modifica riferita al potenziamento della qualità del progetto e congruente con gli obiettivi originari del medesimo.

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