Provincia di Bergamo Via T.Tasso, 8-24121 Bergamo Settore Ambiente Servizio Rifiuti Via G. Camozzi, 95 - Passaggio Canonici Lateranensi, 10-24121 Bergamo - Tel. 035387539 - Fax 035387597 Http://www.provincia.bergamo.it - E-mail: segreteria.discariche@provincia.bergamo.it Prot. n /MM Bergamo, Raccomandata A/R Oggetto: CRIPPA MARCELLO - Richiesta di verifica di assoggettabilità alla V.I.A. per varianti sostanziali all impianto di recupero (R13, R3, R4, R5) e smaltimento (D15) di rifiuti speciali non pericolosi e rifiuti speciali pericolosi sito nel Comune di Almè (BG). Esito verifica assoggettabilità alla VIA. e, p.c. Spett.le ditta Crippa Marcello Via Olimpia 27/29 24011 Almè (BG) Spett.le Sindaco del Comune di Almé Via Marconi, 12 24011 Almé (BG) Spett.le A.R.P.A. della Lombardia Dipartimento di Bergamo Via Clara Maffei, 4 24121 BERGAMO Con nota in atti provinciali n. 32294 del 20.03.2009 la Ditta in oggetto ha presentato richiesta di verifica di assoggettabilità alla procedura di VIA per apportare una variante sostanziale all attività di: messa in riserva (R13), recupero (R3, R4, R5) e deposito preliminare (D15) di rifiuti speciali non pericolosi, messa in riserva (R13) e recupero (D15) di rifiuti speciali pericolosi svolta presso l impianto sito in Via Olimpia 27/29 nel Comune di Almè (BG). Lo scrivente Servizio ha proceduto ad effettuare il controllo in ordine all assoggettabilità alla procedura di VIA ai sensi del D.lgs. 152/06 e s.m.i. sulla base degli elaborati predisposti in conformità ai contenuti previsti nell allegato V alla parte II del suddetto decreto, pervenuti con la stessa nota di cui sopra, nonché sulla base delle integrazioni trasmesse dalla ditta con note agli atti provinciali con prot. n. 49594 del 07.05.2010 e prot. n. 25224 del 09.03.2011. A seguito di tale controllo si attesta che la variante all impianto di messa in riserva (R13), recupero (R3, R4, R5) e deposito preliminare (D15) di rifiuti speciali non pericolosi nonché di messa in riserva (R13) e recupero (D15) di rifiuti speciali pericolosi di cui all oggetto non è soggetta alla procedura di V.I.A. Si prescrive in ogni caso: l esecuzione di rilevazioni acustiche in sito, al fine di verificare il rispetto dei limiti previsti dal Piano di zonizzazione acustica comunale. Qualora le rilevazioni acustiche di cui sopra evidenziassero il superamento dei limiti imposti dalla normativa, la ditta dovrà presentare un piano di risanamento acustico. Pagina 1 di 7 Crippa_Marcello_verificaVIA_assogg
Si precisa che il presente atto è rilasciato unicamente ai sensi e per gli effetti dell art. 20 del D.lgs. 152/06 e s.m.i. e non costituisce pertanto presunzione di legittimità sotto ogni diverso aspetto. In ottemperanza a quanto previsto all art. 3 della Legge 07.08.1990 n. 241, si precisa che è possibile presentare, entro 60 giorni dal ricevimento della presente, ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (L. 06.12.1971 n. 1034) ovvero, entro 120 giorni, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica (D.P.R. 24.11.1971 n. 1199). Distinti saluti. Il Dirigente del Servizio Dott. Claudio Confalonieri Allegati: (1) Caratteristiche ed impatti del progetto secondo quanto previsto nell allegato V del D.lgs. 152/06 e s.m.i. Pagina 2 di 7
ALLEGATO 1 Ditta IMPRESA CRIPPA MARCELLO s.r.l. via Olimpia 27/29-24011 Almè (BG) Nella relazione allegata all istanza, come integrata con note agli atti provinciali con prot. n. 49594 del 07.05.2010 e prot. n. 25224 del 09.03.2011, con riferimento ai contenuti previsti dall allegato V alla parte II del D.lgs. 152/06 e s.m.i., viene riportato quanto segue. CARATTERISTICHE DEL PROGETTO Tipologia e dimensioni impianto Tipologia attività Le attività per cui la ditta risulta attualmente autorizzata comprendono la messa in riserva (R13), il recupero (R3, R4, R5) e il deposito preliminare (D15) di rifiuti speciali non pericolosi, la messa in riserva (R13) ed il recupero (D15) di rifiuti speciali pericolosi. L impresa è attualmente autorizzata a trattare 6.000 t/anno di rifiuti non pericolosi. La potenzialità istantanea di stoccaggio autorizzata risulta la seguente: R13 non pericolosi 88 mc; D15 non pericolosi 30 mc; R13 pericolosi 12 mc; D15 pericolosi 10 mc. La variante richiesta prevede l integrazione dei CER già autorizzati e l aumento della potenzialità istantanea di stoccaggio (limitatamente ai soli rifiuti non pericolosi), come di seguito indicato: R13 non pericolosi 1.226 mc; D15 non pericolosi 40,74 mc; R13 pericolosi 12 mc (invariata); D15 pericolosi 10 mc (invariata). I nuovi CER richiesti si riferiscono esclusivamente a rifiuti non pericolosi. L impianto di recupero e smaltimento rifiuti insiste all interno di un lotto di terreno avente una superficie di 4.500 m 2 dei quali 1.277 m 2 sono coperti mentre i restanti 3.323 m 2 sono scoperti. L ampliamento della potenzialità istantanea di stoccaggio non comporterà ulteriori opere edilizie né consumo di suolo, in quanto la potenzialità autorizzata attualmente è sottodimensionata rispetto alle aree disponibili. Il quantitativo annuo di rifiuti non pericolosi trattato, pari a 6.000 t/anno, resterà invariato. La quantità trattata giornalmente, considerando una media annua di 240 giorni lavorativi, risulta pari a 25 t/giorno. Il processo di recupero (R3, R4, R5) consiste in una selezione e cernita dei rifiuti che può avvenire sia manualmente sia con l utilizzo di attrezzi da officina. La movimentazione dei rifiuti può avvenire sia manualmente sia con l utilizzo dei mezzi d opera presenti in azienda (carrello elevatore, ragno semovente), sia mediante l uso del ragno presente sui mezzi di trasporto utilizzati per il trasporto e conferimento dei rifiuti in oggetto. Cumulo con altri progetti Nelle immediate vicinanze dell impianto esistono le seguenti attività produttive: vetreria, autolavaggio, autotrasportatore, carpenteria, officina meccanica. Pagina 3 di 7
In riferimento al cumulo dell attività in progetto con altre attività, si precisa che le ridotte emissioni derivanti dall impianto oggetto di verifica fanno ritenere alla ditta che non possano generarsi significativi effetti di cumulo con le attività circostanti. Utilizzo di risorse naturali La variante in progetto non prevede la realizzazione di opere edilizie. L estensione dell impianto non subirà alcuna variazione. L attività di recupero rifiuti consiste in operazioni di selezione, cernita, riduzione volumetrica, per lo svolgimento delle quali le uniche risorse energetiche necessarie sono il gasolio (utilizzato per l alimentazione dei muletti, ragno semovente) e l energia elettrica utilizzata per l illuminazione del capannone ed esterna. La fonte di approvvigionamento idrico utilizzata nell insediamento (bagni, uffici) è l acquedotto comunale. Produzione di rifiuti I rifiuti derivanti dalla lavorazione consistono nei materiali di scarto non conformi alle norme tecniche previste per le materie prime secondarie ottenute dal recupero dei rifiuti, quali, ad esempio, considerando le tipologie di rifiuti trattati, materiali plastici di vario genere, metallici, legnosi, etc. Tali rifiuti verranno stoccati all interno di cassoni scarrabili posizionati su superficie pavimentata e gestiti in messa in riserva (R13) qualora riferibili a codici CER autorizzati oppure, in caso contrario, stoccati e gestiti in deposito temporaneo ai sensi dell art. 183 comma 1 lettera bb) del D.lgs. 152/2006 e s.m.i., per essere opportunamente destinati ad impianti esterni di recupero o smaltimento. Inquinamento e disturbi ambientali Emissioni in atmosfera L effetto generato sulla componente aria viene ritenuto dalla ditta poco significativo in quanto: la maggior parte dei rifiuti ritirati si presenta in ingresso con un contenuto nullo o basso di polveri (stato solido non polverulento); i rifiuti riferibili ai codici 120102, 120104, 191003*, 190104 vengono solitamente ritirati in forma non polverulenta; qualora i rifiuti presentassero tale caratteristica verranno adottati tutti i sistemi e gli accorgimenti per scongiurare eventuali emissioni in atmosfera (es. stoccaggio in big bags); le aree di movimentazione e stoccaggio vengono mantenute costantemente pulite. Rispetto allo stato di fatto, il progetto preliminare non prevede un incremento del quantitativo annuo di rifiuti in ingresso all impianto. Traffico L accesso all impianto avviene attraverso via Olimpia che si connette direttamente alla viabilità principale costituita dalla S.P. ex S.S. 470. Il traffico attuale viene stimato in circa 8 automezzi giornalieri in ingresso/uscita. Considerato che non varierà la potenzialità di trattamento dell impianto ma solo la potenzialità istantanea di stoccaggio, la ditta non prevede variazioni significative del traffico veicolare giornaliero. Odori Considerata la natura dei rifiuti non sono previste emissioni odorose dovute all attività di recupero. Pagina 4 di 7
Emissioni sonore La ditta dichiara che in considerazione delle lavorazioni effettuate e dei macchinari utilizzati vengono esclusi impatti acustici significativi. Le varianti previste non determineranno un incremento dei quantitativi trattati o l introduzione di nuove lavorazioni/macchinari rispetto alla situazione già in essere. Nessuna campagna di valutazione di impatto acustico è stata sino ad ora effettuata. La Ditta è in ogni caso disponibile a recepire eventuali indicazioni / prescrizioni al riguardo. Suolo e sottosuolo / Scarichi idrici L area oggetto di intervento risulta completamente pavimentata, impermeabilizzata e dotata di una rete di raccolta reflui a servizio sia dell area coperta che dell area scoperta. La ditta verificherà quotidianamente lo stato di manutenzione della pavimentazione al fine di valutare l integrità della stessa. I reflui prodotti dall attività sono i seguenti: acque meteoriche di dilavamento della superficie esterna scoperta che possono entrare a contatto con i rifiuti e le materie prime secondarie stoccate. Le acque meteoriche vengono raccolte in 2 vasche per passare poi attraverso un desolatore e recapitare in pubblica fognatura; acque meteoriche decadenti dalla copertura del capannone e della tettoia sono convogliate in un pozzo perdente; acque di scarico dei servizi igienici anch esse convogliate in fognatura. Non è prevista la realizzazione di alcuno scarico diretto sul suolo e in acque superficiali. La ditta ritiene pertanto che l attività non produrrà effetti negativi sulle matrici suolo e sottosuolo. Rischio di incidenti Le misure adottate per prevenire eventuali incidenti consistono in: controllo giornaliero dei mezzi semoventi utilizzati per la movimentazione dei rifiuti e delle materie prime secondarie; verifica periodica dello stato di funzionamento dell impianto di depurazione delle acque; verifica giornaliera della eventuale presenza di crepe e/o cedimenti nella pavimentazione delle aree; al fine di contenere i danni dovuti ad uno sversamento è stata prevista la presenza di materiale assorbente. Qualora, nonostante le suddette misure di prevenzione e protezione, l eventuale incidente si dovesse estendere all esterno dell insediamento, la ditta provvederà ad allertare gli enti esterni quali Vigili del fuoco, Protezione Civile, etc. Nel caso di cedimento/fessurazione della pavimentazione verranno eseguite indagini di caratterizzazione del suolo secondo le modalità previste dalla Parte IV del D.lgs. 152/06 e s.m.i. Monitoraggio ambientale Fatti salvi eventuali specifici monitoraggi imposti dagli enti competenti in sede di rilascio delle diverse autorizzazioni richieste (es. scarichi idrici), ai quali fin da ora la ditta si è impegnata ad ottemperare, al fine di circoscrivere al minimo la possibilità di recare danni all ambiente e alla salute nell ambiente di lavoro, l attività sarà comunque oggetto di monitoraggi periodici relativamente a: controlli sui rifiuti in ingresso all impianto e sulle MPS in uscita; verifica dell integrità delle superfici realizzate a tutela gli strati superficiali del sottosuolo e della pulizia delle caditoie e delle conduttore; Pagina 5 di 7
controllo della rumorosità ambientale, a seguito di eventuali variazioni del ciclo produttivo o in caso di ridefinizione della zonizzazione acustica comunale; analisi e valutazione dei rischi nell ambiente di lavoro, nel rispetto delle specifiche prescrizioni previste dalla normativa vigente; manutenzione periodica delle attrezzature utilizzate nel concreto esercizio delle operazioni di movimentazione e cernita del materiale. Ripristino del sito Alla cessazione dell attività la ditta procederà al ripristino del sito mediante: avvio a recupero/smaltimento di tutti i rifiuti ancora presenti; pulizia dell area di stoccaggio, con raccolta e smaltimento presso aziende autorizzate dei residui di pulizia; verifica dell integrità della pavimentazione. La ditta ritiene che, a seguito dell avvenuto ripristino del sito, l area interessata potrà essere totalmente riutilizzata per le attività previste dal Piano Regolatore. LOCALIZZAZZIONE DEL PROGETTO Come indicato nei Certificati di destinazione urbanistica del 19.04.2010, prot. n. 3897/10, i mappali 387 ½ - 397b 410 490b 1882 2700 3410 foglio 4 risultano così classificati: Zone omogenee B6 COMPLESI PRODUTTIVI ESISTENTI E CONFERMATI Gli interventi edilizi ammessi sono regolati dalla L.R. n.12 Insediamenti produttivi di nuovo impianto Art.52 ter NTA ; Vincolo paesistico ai sensi del D.lgs. 42/2004 e s.m.i. vincolo apposto con Decreto Ministeriale 28.09.1966 G.U. n 300 del 28.09.1966. Esistenza vincoli Secondo quanto indicato nel certificato esistenza vincoli sovracomunali rilasciato dal Comune di Almè (BG) in data 05.03.2007, prot. n. 2077/07. I mappali n. 387, 397/b, 410, 490/b, 1882 e 2700 del foglio 4, risultano ricadere: in zona vincolata ai sensi degli artt. 134, 136 del D.lgs. n. 42/2004 (beni paesaggistici). In relazione a tale vincolo, considerato che le varianti richieste comportano un incremento dei quantitativi di rifiuti non pericolosi stoccati rispetto alla situazione in essere e che tale stoccaggio, almeno per una parte, avviene all aperto, si evidenzia che, nell ambito del procedimento avviato ai sensi dell art. 210 del D.lgs. 152/06 e s.m.i., dovrà essere valutata la necessità di acquisire la relativa autorizzazione paesaggistica. CARATTERISTICHE DELL IMPATTO POTENZIALE Sensibilità ambientali Il sito risulta prossimo al Parco dei Colli di Bergamo. La ditta ritiene che il progetto non genererà impatti significativi su tale componente in quanto: l area sulla quale viene esercitata l attività di messa in riserva e recupero rifiuti (parte al coperto e parte allo scoperto) è impermeabilizzata e dotata di un sistema di raccolta, trattamento e smaltimento delle acque meteoriche; non si prevedono variazioni significative del traffico veicolare giornaliero (non varierà la potenzialità di trattamento dell impianto, ma solo la potenzialità istantanea di stoccaggio); le matrici suolo e sottosuolo sono adeguatamente isolate e protette; Pagina 6 di 7
l attività non determina emissioni odorigene. Ordine di grandezza e della complessità dell impatto In virtù di quanto descritto in merito alla tipologia di attività, ai possibili impatti ed alla sensibilità dell ambiente circostante, la ditta ritiene che l attività di gestione rifiuti in progetto non produrrà impatti significativi sulle aree geograficamente limitrofe all insediamento OSSERVAZIONI D UFFICIO CONCLUSIONI Si osserva che: le tipologie di rifiuti/materiali depositati non sono tali da generare molestie olfattive; non si prevedono variazioni significative del traffico veicolare giornaliero (non varierà la potenzialità di trattamento dell impianto, ma solo la potenzialità istantanea di stoccaggio); l area sulla quale viene esercitata l attività di messa in riserva e recupero rifiuti è completamente pavimentata ed impermeabilizzata e dotata di un sistema di raccolta, trattamento e smaltimento delle acque meteoriche. In merito alle possibili emissioni sonore si ritiene necessaria l esecuzione, una volta avviata l attività nella configurazione comprensiva delle varianti in progetto, di rilevazioni acustiche in sito, al fine di verificare il rispetto dei limiti previsti dal Piano di zonizzazione acustica comunale. Qualora le rilevazioni acustiche di cui sopra evidenziassero il superamento dei limiti imposti dalla normativa, la ditta dovrà presentare un piano di risanamento acustico. Alla luce degli elementi contenuti nella verifica di assoggettabilità presentata dalla ditta: l ufficio ritiene che non sussistano fattori legati all attività in esame che possano causare ripercussioni sull ambiente di importanza tale da rendere necessario l espletamento della procedura di valutazione di impatto ambientale. Si prescrive in ogni caso: l esecuzione, una volta avviata l attività nella configurazione comprensiva delle varianti in progetto, di rilevazioni acustiche in sito, al fine di verificare il rispetto dei limiti previsti dal Piano di zonizzazione acustica comunale. Qualora le rilevazioni acustiche di cui sopra evidenziassero il superamento dei limiti imposti dalla normativa, la ditta dovrà presentare un piano di risanamento acustico; L Istruttore tecnico Il Funzionario Agro Ambientale Il Dirigente del Servizio Pagina 7 di 7