Regione Lazio. - Novembre Analisi dell Industria della Difesa nel Lazio. Stefania Zanda* Maurizio Simoncelli**

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- Novembre 2008- Analisi dell Industria della Difesa nel Lazio Stefania Zanda* Maurizio Simoncelli** La ricerca fornisce un quadro dell Industria della difesa nel Lazio prendendo in esame un campione di sette aziende del comparto e analizzandone i dati economici. In ultima analisi contiene considerazioni sulla possibilità di una riconversione o diversificazione dell industria nell ottica di dare attuazione all indicazione contenuta nel POR 2007/2013. *Servizio Studi, Sviluppo Lazio SpA **Istituto Ricerche Internazionali Archivio Disarmo 1

saranno escluse dagli incentivi quelle imprese coinvolte direttamente o indirettamente nella produzione di beni e servizi per armamenti mentre saranno incentivate le imprese che intendono riconvertirsi su settori civili tecnologicamente avanzati. POR 2007-2013 2

Una politica industriale per il lavoro, la pace e l ambiente Un economia di pace e giustizia, ossia alla ricerca dell utopia possibile. Compito di chi è impegnato nelle istituzioni deve essere quello di fare passi concreti verso l utopia. La pace non è assenza di guerra. La pace è un diritto individuale e collettivo irrinunciabile. La pace va costruita con azioni positive. Siamo oramai assuefatti alla guerra e all economia di guerra. La retorica della real-politik spinge il mondo istituzionale a fermarsi di fronte a ciò che pare utopia. Invece la pace e la non-violenza sono obiettivi realistici. In un momento di crisi economica epocale come quello odierno sembra appunto irrealistico ragionare intorno alla riconversione dell industria bellica, a uno sviluppo economico eco-compatibile. In questa ricerca da noi commissionata emerge un patrimonio industriale bellico laziale che ha le potenzialità per contribuire ugualmente all economia del territorio senza incidere negativamente sull occupazione. L iniziativa dell Assessorato al Bilancio in materia di riconversione dell industria bellica nel Lazio prende le mosse dalla disposizione contenuta nel POR 2007 2013, che pone il divieto di concedere agevolazioni alle imprese impegnate nella produzione militare e di incentivare, di contro, quelle imprese che intendono convertire la loro produzione verso settori civili tecnologicamente avanzati. Saranno esclusi dai bandi regionali Por i soggetti operanti nel settore degli armamenti iscritti al registro nazionale di cui all'art. 3 della Legge 9 luglio 1990 - n. 185 e successive modificazioni e quelli che svolgono attività economiche ritenute sensibili. L esclusione viene ovviamente rivista qualora le imprese si rendano disponibili alla riconversione. E questa una strategia che bene conoscono le organizzazioni non governative che si occupano di diritti umani. Si cerca non di sanzionare, ma di produrre cambiamenti sociali, politici e, nel nostro caso, anche economici. Non si tratta, tuttavia, di una iniziativa isolata. Abbiamo negli anni scorsi adottato iniziative analoghe in questa direzione: penso ad esempio al bando per la Tesoreria etica attraverso il quale abbiamo assegnato la Tesoreria della Regione sulla base di una graduatoria in cui l eticità della banca e il non coinvolgimento alla produzione delle armi rappresentavano alcuni dei punti qualificanti. Nella finanziaria 2008, inoltre, la Regione Lazio ha adottato ufficialmente i principi della finanza etica. In ogni caso, ritengo che oltre alle ricadute concrete sono importanti quelli culturali e simboliche. Dobbiamo tutti insieme, attori istituzionali e non, progettare una economia di pace sostenibile. Per farlo nessuno si deve tirare indietro. Luigi Nieri Assessore al Bilancio, programmazione economico-finanziaria e partecipazione 3

Analisi dell Industria della Difesa nel Lazio Indice Introduzione e sintesi..... 5 1. L industria militare italiana.8 1.1 L industria militare nel Lazio....17 1.2 Analisi dei dati economici di alcune imprese del settore:...17 Aero Sekur...18 Elettronica elt....23 Larimart.27 Selex sistemi integrati.31 Simmel Difesa...35 Telespazio..41 Vitrociset...46 2. Il Mercato delle Esportazioni 2.1 Normativa di riferimento....53 2.2 Import - Export di armi in Italia e nel Lazio...54 A) Le esportazioni di armi militari.54 B) Le esportazioni di armi civili...60 3. Considerazioni sulla riconversione dell industria militare..67 4. Appendice...73 Elenco delle imprese censite Elenco delle imprese associate AIAD Bibliografia...76 4

Introduzione e Sintesi Partendo dalla disposizione contenuta nel POR 2007 2013, che pone il divieto di concedere agevolazioni alle imprese impegnate nella produzione militare e di incentivare quelle imprese che intendono convertire la loro produzione verso settori civili tecnologicamente avanzati, il documento offre una panoramica del settore della difesa a livello nazionale e in particolare nel Lazio. La ricerca analizza un gruppo d imprese del territorio laziale appartenenti al comparto militare, caratterizzate da dimensioni intermedie rispetto alla globalità, da tassi di crescita dimensionale sostenuti, da performance solide e da una crescente proiezione verso i mercati internazionali, ma contraddistinte da continue riduzioni di organico. Si tratta di un campione di sette aziende (l elenco in calce alla presente relazione comprende 46 imprese) che si reputa rappresentativo non certo della totalità delle imprese del comparto, ma delle tendenze strutturali in atto. Le imprese analizzate sono state pertanto selezionate secondo il criterio della rappresentatività rispetto ai rispettivi comparti o segmenti di attività e la specificità della loro area di business. L approccio non è, ovviamente, immune da critiche perché all interno delle 46 imprese censite la presenza di altre imprese maggiormente rappresentative Lo studio è suddiviso in tre parti: è evidente. 1) La prima parte analizza l industria militare italiana e laziale soffermandosi in particolare sull indiscusso primato ricoperto da Finmeccanica. L analisi delle caratteristiche dell industria costituisce la fase preliminare per un adeguato approfondimento delle politiche di riconversione al civile che sarà svolto nell ultima sezione. Viene, inoltre, presentato, attraverso una breve scheda informativa contenente le generalità dell azienda, i settori nei quali opera e i principali dati di bilancio, l operatore economico scelto. E doveroso rilevare che le imprese scelte presentano un interazione tra produzione militare e civile e gli indicatori economici utilizzati risentono della mancanza di dati riferiti a ciascuna produzione. Il quadro che emerge è quello di un industria economicamente sana capace di raggiungere dei fatturati molto alti ma tendente a ridurre l occupazione, anche se in alcuni casi la riduzione è dovuta a fusioni e quindi a ricollocazioni in altre società. 2) La seconda parte fornisce un indagine sul commercio delle armi militari e leggere ad uso civile in Italia e nel Lazio. Nel 2007 l Italia, secondo la classifica del SIPRI 1, si colloca al settimo posto tra i principali esportatori di maggiori sistemi d arma e, nello stesso anno, tra i maggiori acquirenti di armi italiane figurano oltre al Pakistan, la Turchia, la Malaysia e l'iraq. Le maggiori aziende esportatrici sono quelle del gruppo Finmeccanica e nella lista primeggia MBDA per la fornitura al Pakistan di missili contraerei. 1 SIPRI - Stockholm International Peace Research Institute 5

Per quanto riguarda il commercio delle "armi piccole e leggere", intendendo per tali quelle che possono essere trasportate facilmente da una persona, da un gruppo di persone, a trazione animale o con veicoli leggeri (Nazioni Unite 1997), secondo il Rapporto annuale 2008 del Small Arms Survey, 2 l Italia è il secondo Paese esportatore di armi leggere dopo gli Stati Uniti e seguito nell ordine da Germania, Austria, Brasile, Russia e Cina. I primi importatori sono Stati-Uniti, Arabia Saudita, Canada, Francia e Germania. I dati ISTAT 2007 (relativi alle armi leggere, munizioni ed esplosivi ad uso civile) ci dicono, inoltre, che l Italia ha esportato 757 milioni di euro tra pistole, munizioni, fucili ed esplosivi. I principali acquirenti sono stati Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Germania, Spagna, Polonia e Norvegia; ma nell elenco dei Paesi acquirenti il dato rilevante è rappresentato dall Afghanistan, dove le esportazioni sono passate da 89.335 del 2006 a 2.050.620 del 2007. Il Lazio nello stesso anno ha esportato armi, sistemi d arma e munizioni pari a 66.8 milioni di euro. Ma quel che stupisce sono le importazioni di questa regione che nel 2007 sono state pari ad 101,9 milioni di euro rappresentando il 37,4% del totale delle importazioni italiane. Il Lazio, segue l andamento italiano, importa principalmente da Francia, Germania e Stati Uniti. 3) L ultima sezione, scritta a quattro mani con Maurizio Simoncelli, prospetta alcune considerazioni sulla possibilità di una riconversione o diversificazione dell industria militare laziale cercando di dare un contributo ed uno stimolo alla discussione relativa al disarmo e alla riconversione dell industria bellica. La possibilità di provare ad arrivare ad alternative alla produzione militare può tornare ad essere una priorità nel dibattito economico grazie anche alla disposizione introdotta nel POR. Mentre si scrive, si legge sul Financial Times (29 ottobre 2008) che la Lockheed Martin, seconda solo alla Boeing per produzione di armi nel mondo e produttore del jet F- 16, è oggi uno dei maggiori fornitori di programmi di efficienza energetica per servizi di pubblica utilità e sta utilizzando il suo Know How di ingegneria per perseguire opportunità nel settore energetico. Energia e ambiente possono diventare la chiave strategica per porre in atto percorsi di riconversione dell industria della difesa. Il terreno pare quindi fertile per delle opportunità per l industria della difesa in campo energetico e ambientale che si stanno aprendo in Europa. In ultima analisi, si auspica, la costituzione di un Osservatorio Regionale per monitorare la struttura produttiva delle imprese coinvolte nel militare e per porre in atto piani di diversificazione per le imprese che presentano cali di produzione o riduzioni dei livelli occupazionali, stimolando processi di riconversione attraverso percorsi che vedano la partecipazione degli enti locali (Regione, Province e Comuni), dei sindacati, dei dirigenti d azienda e di esperti. 2 Organo di ricerca delle Nazioni Unite sulla proliferazione delle armi leggere con sede a Ginevra. 6

1. L industria militare in Italia In base all ultimo rapporto del SIPRI,3 l Italia nel 2007 si colloca al nono posto per spesa militare (33,1 miliardi di dollari), al 7 posto per esportazioni di armi (562 milioni di dollari) e tra i primi dieci paesi produttori d armi nel mondo. Le principali imprese italiane del comparto militare sono le seguenti: 1. Finmeccanica 8. Vitrociset* 15. Aermacchi* 2. Agusta Group* 9. Elelettronica 16. WASS* 3. Alenia Aeronautica* 10. Simmel Difesa 17. Gruppo Beretta 4. Selex Comm.* 11. Oto Melara* 18. Piaggio Aero Industries 5. Alenia Spazio* 12. Avio 6. Galileo Avionica* 13. Fincantieri 7. MBDA* 14. Iveco Fiat DVD Le prime 12 imprese hanno sedi e stabilimenti nel territorio laziale, quelle con l asterisco sono controllate in tutto o in parte dal gruppo Finmeccanica. L industria militare italiana nel 2007, risulta avere un fatturato di circa 18 miliardi di euro e impiegare 78.000 risorse nei diversi settori. Tali dati si riferiscono sia al settore civile e sia al settore militare; con riferimento a quest ultimo, per il 2007, si stima un fatturato di circa 9 miliardi di euro e un numero di addetti pari a 35.000 unità 4.. Il settore più importante dell industria militare è rappresentato dall aerospazio e difesa che, in base ai dati dell AIAD 5 (in appendice l elenco delle imprese associate aventi sede nel Lazio), nel 2006 ha raggiunto un fatturato di oltre 11 miliardi di euro, di cui il 60% da produzione 3 SIPRI - Stockholm International Peace Research Institute Classifica spese militari mondiali 2007 in miliardi di dollari: Classifica esportazioni di armi in miliardi di dollari 2007: 1. Stati Uniti (547 ) 1. Stati Uniti (7,5 ) 2. Gran Bretagna (59,7 ) 2. Russia (4,6 ) 3. Cina (58,3.) 3. Germania (3,4) 4. Francia (53,6) 4. Francia (2,7) 5. Giappone (43,6 ) 5. Olanda (1,4) 6. Germania (36,9 ) 6. Gran Bretagna (1,2) 7. Russia (35,4 ) 7. Italia (0,562) 8. Arabia Saudita (33,8) 9. Italia (33,1 ) Maggiori imprese produttrici di armi 2006 1. Boeing (USA) 6. General Dynamics (USA) 2. Lockheed Martin (USA) 7. EADS (West Europe) 3. BAE System (UK) 8. L-3 Communications (USA) 4. Northrop Grumman (USA) 9. Finmeccanica (Italy) 5. Raytheon (USA) 10. Thales (France) 4 Fonte: Gianni Alioti. 5 Organizzazione nazionale di categoria delle imprese ad alto contenuto tecnologico nell ambito dei sistemi di fornitura aerospaziali, terrestri, navali ed avionici è associata a Confindustria è membro di ASD (Associazione Europea delle industrie per l AeroSpazio e la Difesa), di UNAVIA (Associazione per la Normazione e la Formazione nel settore Aerospaziale) e di UNAVIAcert (Società per la Certificazione nel settore Aerospaziale).le aziende associate sono 105 e impiegano 50.000 unità lavorative (cfr. www.aiad.it) 7

militare e 40% da produzione civile, e impiegato oltre 51.500 addetti su tutto il territorio nazionale; nel 2007 il numero degli addetti è passato a 50.000. Fatturato delle principali imprese italiane in miliardi di euro. Anno 2007 16 14 12 10 8 6 4 2 0 Finmeccanica* Fincantieri Avio Gruppo Beretta Simmel Difesa Serie1 13,4 2,6 1,5 0,42 0,3 Fonte: bilanci delle imprese. Il fatturato di Finmeccanica comprende le società controllate dal gruppo. Com è evidente dal grafico, più del 70% del fatturato prodotto dall industria armiera deriva da Finmeccanica s.p.a e ben il 90% del fatturato del settore aerospaziale e della difesa fa capo sempre a Finmeccanica: holding industriale controllata al 32,45% dallo Stato, attraverso il Ministero dell Economia, e posizionata nella classifica 2006 stilata del SIPRI al nono posto fra le più grandi società produttrici di armamenti nel mondo. Fatturato relativo alla vendita di armi dei maggiori produttori nel mondo (mln di dollari). Anno 2006 Thales Finmeccanica L3 C ommunications EADS General Dynamics Raytheon Northrop Grumman Bae Systems Lockheed Martin Boeing 8,2 8,9 9,9 12,6 18,8 19,5 23,7 24,1 28,1 30,7 0 5 10 15 20 25 30 35 Fonte: Yearbook 2008, SIPRI 8

Ricavi dei principali operatori mondiali del settore Aerospazio e difesa(milioni di euro). Anno 2006 Thales Safran Finmeccanica Raytheon Company Bae Systems General Dynamic Northrop Grumman Honeywell International Lockheed Martin United Technologies European Aeronautic Defence Fonte: bilanci imprese. Boeing 0 5.000 10.000 15.000 20.000 25.000 30.000 35.000 40.000 45.000 50.000 Finmeccanica s.p.a controlla una galassia d imprese suddivise in grandi segmenti: elicotteri, aeronautica, elettronica per la difesa, spazio, sistemi di difesa, trasporti, energia e negli ultimi decenni ha progressivamente assorbito quasi tutte le aziende italiane attive in questi settori, espandendosi in modo significativo anche all'estero. Nel 2007 ha realizzato un fatturato pari ad 13,4 miliardi di euro ripartiti nel seguente modo: Settori attività 2006 2007 Var. ass. Var.% (mln ) (mln ) (mln ) Elicotteri 2.727 2.980 253 +9,3 Elettronica per la difesa 3.747 3.826 79 +2,1 Aeronautica 1.908 2.306 398 +20,1 Spazio 764 853 89 +11,6 Sistemi di difesa 1.127 1.130 3 +0,3 Energia 978 1.049 71 +7,2 Trasporto 1.368 1.356-12 -0,9 Attività diverse 229 345 116 +50 Costi intersettoriali - 376-416 Totale 12.472 13.429 957 +7,7 Elaborazione dati su Annual Report 2007 Finmeccanica. Degni di nota rispetto al 2006 sono gli incrementi del settore aeronatutica (+20%), passato da 1.908 a 2.306, e del segmento elicotteristico, passato da 2727 a 2.980 milioni di euro, con un incremento di +9,3%. 9

Ciò è dovuto soprattutto al contratto di 217 milioni di euro firmato il 7 dicembre 2007 da Alenia Aeronautica con il Ministero della Difesa per la fornitura di 7 aerei C-C27j e al contratto firmato sempre a dicembre 2007 di 1,8 miliardi di euro da Agusta Westland con la DGA (Delegation generale pour l Armament), che ha confermato l acquisto di 68 elicotteri da trasporto tattico NH90 per l esercito francese. Dai dati emerge una riduzione dell impegno civile (energia e trasporti) rispetto al comparto militare, soprattutto per quanto riguarda il settore Trasporti che presenta una decrescita dello 0,9%. Ciò conferma quanto accaduto da dieci anni ad oggi durante i quali l impresa ha ridotto il contributo fornito dalle attività civili di circa il 70% per concentrarsi maggiormente nel settore militare. 6 sistema difesa 8% Ricavi 13.429 milioni di euro. Anno 2007 Energia 8% Altro 1% elicotteri 22% Trasporto 10% spazio 6% aeronautica 17% elettronica per la difesa 28% Fonte: Report Annuale 2007 Finmeccanica. 6 Attività civili di Finmeccanica, Higher thinking Finmeccaniaca, Aprile 2005 10

Ricavi 12.472 milioni di euro. Anno 2006 sistemi difesa 9% energia 8% Altro 1% elicotteri 21% trasporto 11% spazio 6% aeronautica 15% elettronica per la difesa 29% Fonte: Report Annuale 2006 Finmeccanica. 11

All interno dei segmenti di produzione citati operano le seguenti imprese e joint venture 7 : Delle suddette imprese ben nove hanno la propria sede nel territorio laziale. 7 Comunicato stampa Finmeccanica 12

Legami internazionali di Finmeccanica 8 ATR MBDA 50% 100% FINMECCANICA 25% 21% 45% 31,3% 51 % 67% SCAC ELETTRONICA 33% DRS Tecnologies THALES ALENIA SPACE TELESPAZIO EUROFIGHTER SUPERJET INTERNATIONAL BAe SYSTEMS (UK) SUKHOI (Fed. Russa) THALES Francia EAD Francia, Germania, Spagna Numero ADDETTI all interno dei vari segmenti di attività. Anni 2005-2007. 8 Economia e industria della difesa, a cura di Giovanni Gasperini e Lucia Marta, Aprile 2008, www.iai.it 13

Segmento di attività 2005 2006 2007 2006-2007 % Elicotteri 8.531 8.899 9.556 7 Elettronica per la difesa 19.786 19.185 19.589 2 Aeronautica 11.198 12.135 13.301 10 Spazio 3.194 3.221 3.386 5 Sistemi di difesa 4.104 4.275 4.149-3 Energia 2.529 2.856 2.980 4 Trasporto 6.321 6.677 6.669 0 Totale 56.603 58.059 60.748 5 E indicativo notare come all interno del settore difesa vi sia stata una riduzione di organico, malgrado il settore abbia registrato una crescita notevole rispetto all anno precedente. Finmeccanica - Fatturato in milioni di euro. Vari anni. 16000 14000 12000 10000 8000 6000 4000 2000 0 2004 2005 2006 2007 Annual Report Finmeccanica vari anni. Dati principali (in milioni di euro) 14

Anno 2004 2005 2006 2007 Ricavi 8.834 10.952 12.472 13.429 EBITA Adjusted* 942 1.045 Utile netto 585 396 1.021 1.045 Capitale investito netto 4.219 5.670 6.188 6.590 Indebitamento finanziario netto 701 1.100 858 1.158 Investimento in Ricerca e Sviluppo 1.381 1.742 1.783 1.836 ROI 15,5% 17,5% 17,7% 18,9% Ordini 10.543 15.383 15.725 17.916 Portafoglio ordini 24.315 32.114 35.810 39.304 n. dipendenti 49.336 56.015 58.059 60.748 Fonte: Finmeccanica - Report annuale 2006-2007 Nel 2007 i ricavi sono pari a 13.429 milioni di euro, in crescita di 957 milioni (+8%) rispetto ai 12.472 milioni del 2006. L Ebita Adj passa a 1.045 milioni di euro crescendo rispetto al 2006 dell 11%. Quest aumento è dovuto alla crescita interna del segmento Elicotteri e all'andamento positivo dell'aeronautica. Agusta Westland si pone quale leader mondiale degli elicotteri, la cui ultima commessa, comunicata il 20 luglio 2008 da Finmeccanica, riguarda 18 elicotteri AW139 alle forze armate del Qatar per un valore di 260 milioni di euro. 9 Gli ordini crescono del 14% arrivando a 17.916 milioni di euro, mentre il portafoglio ordini cresce del 10%. Il ROI cresce al 18,9% dimostrando un ottima redditività degli investimenti realizzati. La strategia è basata sulla crescita e l espansione delle attività internazionali e su alleanze nei vari settori dell Aerospazio e della Difesa. In sintonia con quanto avviene a livello europeo, sono state costituite nuove società con la Thales nel settore spazio creando Thales Alenia Space (67% Thales e 33% Finmeccanica) e Telespazio (67% Finmeccanica e 33% Thales). La scalata verso l internazionalizzazione ha portato a maggio 2008 all acquisizione al 100% della DRS Tecnologies, azienda statunitense leader nel settore dei servizi e dei prodotti elettronici integrati per la difesa, che è costata 3,4 miliardi di euro e che pone Finmeccanica quale protagonista a livello mondiale nell ambito delle forniture di sistemi integrati per la difesa e sicurezza, inserendosi con un ruolo di primo piano anche nel mercato Usa. 1.1. L industria militare nel Lazio 9 Il Sole 24 ore 21 luglio 2008 15

Il Lazio è una delle regioni italiane di maggiore rilevanza per presenza di attività industriale militare con oltre 46 aziende, specializzate in un ampia gamma di tecnologie e servizi del comparto e con un numero di addetti pari a circa 19.000 unità. Il territorio regionale vede la presenza di molte imprese legate al comparto sia in quanto appartenenti al settore per la costruzione di aeromobili e veicoli spaziali, sia in quanto produttrici di software e sistemi informatici, sia in quanto produttrici di armi. Purtroppo, la scarsità di dati riguardanti l indotto militare non ha permesso un analisi completa delle attività dell industria militare nel Lazio e ci si è limitati alle 46 imprese censite. Il settore aerospaziale ha la maggiore concentrazione d imprese localizzate soprattutto nella provincia di Roma ed in particolare lungo la Via Tiburtina dove è presente la maggior parte delle società del gruppo Finmeccanica come Alenia Aeronautica, Telespazio, Selex Sistemi integrati, Thales Alenia Space, Elsag Datamat, Galileo Avionica, MBDA. Spostandoci verso sud, troviamo a Colleferro la Simmel Difesa che produce armi e munizioni, Avio spazio per la propulsione aerospaziale e nella provincia di Frosinone troviamo il leader dell elicotteristica ossia Agusta Westland; le principali imprese della provincia di Latina sono la Selex Communications, la Aero Sekur e la Sicamb legate all aerospazio e aeronautica. Le imprese censite sono distribuite tra le varie province nel seguente modo: Province Imprese Roma 39 Frosinon e 4 Viterbo Rieti Latina 3 Totale 46 16

Alta concentrazione Media concentrazione Bassa concentrazione Assente 1.2. Analisi dei dati economici di alcune imprese La presente indagine di carattere esplorativo è volta a costruire un immagine del settore militare nel Lazio a partire dai risultati e dagli indici di bilancio di alcune aziende rappresentative che operano all interno di questo contesto. Al fine di sviluppare l indagine sul settore si è proceduto a riclassificare i bilanci delle imprese, confrontando i dati del 2004 con quelli del 2006 (solo in alcuni casi si è fatto riferimento ai dati 2007). La base dati utilizzata per l analisi è il database AIDA, contenente informazioni relative a un campione di 700.000 imprese localizzate in Italia e riguardanti il bilancio, la localizzazione, il settore di appartenenza, definito in termini di codici ATECO, e gli assetti societari. 17

Sia nel Lazio sia nel resto d Italia le imprese legate al comparto militare sono caratterizzate da alta tecnologia e da dimensioni elevate in quanto i mercati di riferimento impongono la presenza della grande dimensione e di imprese multinazionali, portatrici di vantaggi competitivi, in particolare di natura tecnologica. La ricerca ha preso in esame sette operatori economicamente in buona salute che hanno un fatturato costante o in crescita, ma caratterizzate da una decrescita costante del numero dei dipendenti; tale contrazione è anche l'effetto dei processi di fusione, ristrutturazione e innovazione tecnologica in corso tra le maggiori società. Si ipotizza, quindi, che nei prossimi anni non vi sarà un mercato sufficiente per tutti gli attuali produttori ed è facile prevedere, per le imprese leader europee, un'accelerazione dei processi di concentrazione su scala europea e interatlantica, il che vuol dire che solo le imprese che si diversificheranno nei mercati civili, riducendo la dipendenza dal militare, saranno meno vulnerabili sul lato occupazionale. Tale andamento è dimostrato anche in Italia dalle vicende d industrie come Elsag, Aermacchi, Agusta, etc. che hanno attuato un processo di riconversione o di diversificazione e sono riuscite a tutelare meglio l'occupazione. In altri casi, dove si è rimasti legati solo al militare, si è assistito a forti riduzioni di organico (Oto Melara, Breda) o a chiusure di aziende. 10 AERO SEKUR s.p.a. Indirizzo Via Delle Valli 46 04011 Aprilia (LT) Anno di Codice ateco costituzione 1987 Principale 3320: Fabbricazione di strumenti e apparecchi di misurazione, controllo, prova, navigazione e simili, escluse le apparecchiature di controllo dei processi industriali. Secondario 1740: Produzione e commercio di paracaduti di ogni tipo, imbarcaggi, indumenti e manufatti in ogni genere, anche di tipo speciale, aerospaziale e aeronautica Presidente CDA Silvio Rossignolo Azienda di riferimento: Hunting Italian Holdings La società AERO SEKUR 11 dal 1989 è parte del Gruppo Hunting Plc ed il suo capitale è posseduto per il 99% dalla Hunting Italian Holding ltd; è una delle aziende leader del settore aerospaziale e difesa in Italia ed è un fornitore di sistemi di sicurezza avanzati e di materiali flessibili. Dal 1993, l Aero Sekur s.p.a. (già Irvin Aerospace S.p.A.) ha rilevato le attività della Sekur S.p.A. (precedentemente facente parte del Gruppo Pirelli Divisione Prodotti Diversificati), il cui personale, linee di prodotto, attività, conoscenze tecnologiche sono stati integrate con quelli già esistenti Ora la Sekur è una divisione della Aero Sekur S.p.A. 10 Gianni Alioti, Convegno Armi industrie e banche, Ciampino 2006 11 www.aerosekur.com 18

Attività e Prodotti: la società svolge le proprie attività di Ricerca, Sviluppo, Progettazione e Produzione in un ampia linea di prodotti, tra i quali: Aeromobili commerciali Aerei militari Elicotteri Esplorazione spazio Sicurezza e salvataggio Bombe missili e siluri Paracaduti DATI FINANZIARI E NUMERO DIPENDENTI 31/12/2007 12 mesi 31/12/2006 12 mesi 31/12/2005 12 mesi Ricavi delle vendite (Fatturato) 24.668.767 19.073.592 18.105.722 Utile Netto 10.508 17.325 279.384 Totale Patrimonio Netto 8.769.029 8.758.521 8.741.197 Posizione Finanziaria Netta 9.673.748 4.031.560 4.569.841 Totale Attività 31.940.158 32.477.839 31.804.860 Capitale Sociale 7.000.000 7.000.000 7.000.000 Return on Investment (ROI) 6,04 6,85 7,76 Return on Equity (ROE) 0,12 0,20 3,20 Return on Sales (ROS) 0,04 0,09 1,54 Return on Asset (ROA) 4.17 2.83 3.53 EBITDA EBITDA/Vendite 2.293.031 9,25 1.987.376 10,42 2.291.222 12,65 Dipendenti 125 133 135 Nell esercizio 2007 il bilancio della società segna evidenti progressi sotto il profilo dello sviluppo degli affari. Il conto economico evidenzia l incremento dei ricavi delle vendite che passano da 19 mln nel 2006 a 24 mln nel 2007 segnando una crescita del 29%. Il margine operativo lordo, EBITDA, raggiunge 2 mln evidenziando una crescita del 15% rispetto all esercizio precedente. Gli indici di redditività presentano un andamento decrescente e la situazione è particolarmente critica per il ROS che è prossimo allo zero, il che vuol dire che la capacità remunerativa del flusso dei ricavi è limitata alla sola copertura dei costi operativi, se al contrario l indice fosse negativo, l azienda non sarebbe in grado di coprire con i ricavi operativi i costi della gestione caratteristica. Il ROE esprime la redditività del capitale proprio e legge la capacità della gestione a remunerare il capitale. Nel caso in esame ha un andamento decrescente: passando da 3,20% del 2005 a 0,12% del 2007 il valore è ancora accettabile in quanto positivo, ma mostra che l azienda ha conseguito riduzioni dell utile rispetto all anno precedente. 19

Il ROI esprime il tasso di redditività del capitale investito e qui vi è una riduzione rispetto al 2005, anche se il risultato è accettabile, perché il tasso è leggermente inferiore al costo medio del denaro. La società nel 2007 chiude con un utile netto di 10 mila rispetto ai 17 mila con una diminuzione del 39%. La Posizione finanziaria netta relativa alla disponibilità di liquidi da parte dell impresa è notevolmente migliorata, passando da 4 mln del 2006 a 9 mln del 2007. Andamento indici di redditività dal 2001 al 2007 20 15 10 5 0-5 2007 2006 2005 2004 2003 2002 2001 ROI ROS ROE 20

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Il dato rilevante è la situazione degli occupati in quanto si evidenzia una decrescita costante negli ultimi dieci anni passando da 178 a 125 addetti, nonostante il valore della produzione nello stesso periodo di tempo sia in continua ascesa. 22

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ELETTRONICA ELT s.p.a. Indirizzo Via Tiburtina Valeria KM 13,700 00131 ROMA Anno di costituzione 1951 Codice ateco 32.10 Fabbricazione di tubi e valvole elettronici e di altri componenti elettronici Presidente CDA Enzo Benigni Thales 33% Finmeccanica 31% L ELETTRONICA S.p.A. opera da oltre cinquanta anni nel settore della Difesa Elettronica. La produzione abbraccia l'intera gamma delle apparecchiature e sistemi di Difesa Elettronica (Sigint, Elint, ESM, ECM, RWR, etc.) nella banda radar, comprese attrezzature di supporto e didattiche e inclusa la capacità di progettare e produrre autonomamente i sottoinsiemi e la componentistica. Settori Attività La società produce sistemi/apparati e mezzi per misure e contromisure elettriche per: - Aeromobili - Mezzi navali - Mezzi terrestri - Reti fisse DATI FINANZIARI E NUMERO DIPENDENTI 31/12/2006 12 mesi 31/12/2005 12 mesi 31/12/2004 12 mesi Ricavi delle vendite (Fatturato) 356.263.463 252.387.221 158.906.665 Utile Netto 10.521.741 5.681.904 5.858.954 Totale Patrimonio Netto 35.017.953 28.546.212 26.696.015 Posizione Finanziaria Netta -40.501.799-27.310.186 32.913.898 Totale Attività 720.058.400 762.085.326 751.827.438 Capitale Sociale 9.000.000 9.000.000 9.000.000 Return on Investment (ROI) n.s. 26,11 19,03 Return on Equity (ROE) 30,05 19,90 21,95 Return on Sales (ROS) 2,95 2,25 3,69 EBITDA 31.765.994 25.057.228 22.608.210 EBITDA/Vendite 8,64 9,55 13,22 Dipendenti 842 886 890 Il bilancio 2006 mostra un andamento positivo e in crescita rispetto al biennio precedente, i ricavi sono cresciuti del 41%, l EBITDA del 27% e gli indici di redditività mostrano un andamento positivo e crescente. L impresa chiude con un utile netto di 10 mln con una crescita rispetto all anno precedente dell 85%. La società, nonostante il buon andamento economico, nel corso degli anni ha ridotto l organico passando da 890 unità del 2004 a 842 del 2006. 24

Andamento indici di redditività dal 2001 al 2006. 35 30 25 20 15 10 5 0 2006 2005 2004 2003 2002 2001 ROI ROS ROE 25

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LARIMART s.p.a. Indirizzo Via di Torrevecchia, 12 00168 ROMA Anno di Codice ateco costituzione 1960 3230: Fabbricazione di apparecchi riceventi per la radiodiffusione e la televisione, di apparecchi per la registrazione e la riproduzione del suono e dell immagine e di prodotti connessi. Presidente CDA Alessandro Gustapane Gruppo Fimeccanica LARIMART 12 è una società per azioni con sede a Roma ed è controllata dalla Selex Communications, società del gruppo Finmeccanica. L azienda opera nel settore delle comunicazioni radiomobili/tattiche e offre una vasta gamma di sottosistemi destinati a Difesa, Enti Governativi, Forze di Polizia. Le innovazioni tecnologiche, l'expertise nella progettazione e la vasta esperienza acquisita in oltre 40 anni di attività in un segmento di business specializzato hanno consentito all'azienda di consolidare la propria posizione in Italia ed all'estero. Settori Attività: - Componenti (apparati per comunicazioni strategiche e tattiche); - Sistemi di comando, controllo e informazione; 12 www.larimart.it 27

- Sistemi di elaborazione, presentazione e registrazione dati/immagini per mezzi navali e postazioni fisse (sistemi sicurezza basi militari). DATI FINANZIARI E NUMERO DIPENDENTI 31/12/2006 12 mesi 31/12/2005 12 mesi Ricavi delle vendite (Fatturato) 17.347.476 13.793.658 Utile Netto 2.366.733 1.742.704 Totale Patrimonio Netto 8.633.505 7.846.692 Posizione Finanziaria Netta 4.607.460 3.305.252 Totale Attività 26.609.127 23.824.378 Capitale Sociale 2.500.000 2.500.000 Return on Investment (ROI) 16.33. 24,64 Return on Equity (ROE) 27,41 22,21 Return on Sales (ROS) 13,64 12,63 EBITDA 5.151.724 4.007.876 EBITDA/Vendite 29,23 27,56 Dipendenti 120 125 L esercizio 2006 mostra un incremento dei ricavi del 26% passando da 13 mln del 2005 a 17 mln del 2006, l EBITDA cresce del 29%. Tutti gli indici di redditività presentano un andamento crescente e l impresa chiude con un utile netto di 2 mln, con un incremento del 36% rispetto al 2005. L analisi congiunta di redditività e di efficienza delle aziende attraverso il ROI e ROE (vedi grafico successivo) evidenzia l andamento degli indici in continua ascesa tanto che nel 2005 il ROI sfiora il 25% (quindi un tasso molto superiore al costo medio del denaro) per passare nel 2006 al 16,33%. Il ROE nel 2006 è pari al 27,41% segnando una redditività del capitale molto buona.il ROS rispetto al 2005 sale di un punto, è pari al 13,64% e mostra redditività positiva e favorevole per la crescita dell azienda. La società gode quindi di ottima salute, ma nonostante la positività di tutte le variabili economiche, il numero degli addetti è stato drasticamente ridotto nel corso degli ultimi otto anni passando da 205 addetti del 2001 a 120 del 2006, confermando tale tendenza occupazionale dell industria della difesa. 28

Andamento indici di redditività dal 2001 al 2006 70 60 50 40 30 20 10 0 2006 2005 2004 2003 2002 2001 ROI ROS ROE 29

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SELEX SISTEMI INTEGRATI s.p.a. Indirizzo Via Tiburtina 1231 00131 Roma Anno di Codice ateco costituzione 1998 Principale 3210:Fabbricazione di tubi e valvole elettrici e di altri componenti elettronici. Secondario 3162:Fabbricazione di altri componenti elettrici Presidente CDA Alberto de Benedectis Controllata 100% da Finmeccanica Selex Sistemi integrati 13, società del gruppo Finmeccanica, è leader europeo nella progettazione e realizzazione di Grandi Sistemi per la definizione e integrazione dei sistemi per la difesa, la sorveglianza costiera e marittima e la gestione del traffico aereo ed è tra i principali produttori di sistemi radar. Ha sedi principali in Italia (Roma, Fusaro e Giugliano in provincia di Napoli, Genova, Taranto e Pisa), Regno Unito (Portsmouth), Germania (Neuss-Rosellen) e Stati Uniti (Kansas 13 www.selex-si.com 32

City), ed è in prima fila anche nella Ricerca e Sviluppo, grazie ad investimenti annui pari al 20% del valore della produzione. Settori di attività e prodotti: 1.Componenti (generatori e impianti elettrici, equipaggiamenti per mezzi navali e terrestri); 2. Apparati per comunicazioni strategiche e tattiche, comunicazioni satellitari, sistemi cifranti, sistemi di comando, controllo e informazione; 3. Sensori (difesa aerea e sorveglianza, visori notturni per mezzi navali e terrestri); 4. Sistemi/apparati e mezzi per misure e contromisure elettroniche per mezzi navali e terrestri; 5. Armi, sistemi d armi e munizionamenti (lanciarazzi, sistemi missilistici, sistemi di difesa, componenti elettronici per armi) 6. Ausili alla navigazione per mezzi navali e terrestri DATI FINANZIARI E NUMERO DIPENDENTI 31/12/2006 12 mesi 31/12/2005 12 mesi 31/12/2004 12 mesi Ricavi delle vendite 595.450.466 539.012.446 485.168.000 Utile Netto 62.119.276 33.475.100 22.975.000 Totale Patrimonio Netto 224.742.638 199.560.758 166.086.000 Posizione Finanziaria Netta 66.304.730 45.751.367 49.381.000 Totale Attività 975.565.701 934.129.057 988.620.000 Capitale Sociale 143.110.986 143.110.986 143.111.000 Return on Investment (ROI) 19,14 15,28 12,28 Return on Equity (ROE) 27,64 16,77 13,83 Return on Sales (ROS) Return on Asset (ROA) 10,43 5.75 6,21 4.38 4,74 2.97 EBITDA 71.923.310 60.244.052 49.441.000 EBITDA/Vendite 11,71 10,41 9,40 Dipendenti 2.849 2.820 n.d. La crescita dei ricavi dal 2004 al 2006 (+23%) ha determinato una variazione positiva della redditività misurato sul volume delle vendite (ROS) e l andamento positivo della redditività ha determinato il miglioramento del rendimento del capitale (ROE). L EBITDA passa da 60 mln del 2005 a 72 del 2006, con una crescita del 19%. Gli indici di redditività sono in crescita e presentando un trend positivo e valori alti. Ma anche per Selex Sistemi Integrati i dipendenti dal 1999 ad oggi sono stati drasticamente ridotti, passando da 4.947 a 2.849, anche se si deve segnalare un incremento dal 2005 al 2006 di 29 unità. La società chiude con un utile netto di 66 mln rispetto a 33 mln del 2005, con una crescita dell 86%. 33

Andamento indici di redditività dal 2006 al 2000. 30 20 10 0-10 -20-30 -40-50 -60 2006 2005 2004 2003 2002 2000 ROI ROS ROE Per mancanza di dati non è rappresentato l anno 2001. 34

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SIMMEL DIFESA Indirizzo Via Ariana Km 5,2 00034 Colleferro (RM) Anno di Codice ateco costituzione 1948 29.60 Fabbricazione riparazione installazione sistemi di arma, sistemi di armi e munizioni compresi parti e accessori. Presiedente CDA Stefano Maccagnani Azienda di Riferimento: Chemring Group Simmel Difesa 14 è un impresa fondata nel 1948, con una clientela che comprende una ventina di marine ed una decina di eserciti divisi in parti grosso modo uguali tra Italia, NATO ed extra NATO. Impiega circa 200 persone negli stabilimenti di Colleferro (Roma) e Anagni (FR). Nel 1988 era entrata a far parte del gruppo Fiat, acquisendo poi le attività di Borletti nelle spolette e quelle di BPD negli esplosivi, ma nel 2000 era stata nuovamente ceduta alla famiglia Maccagnani. A maggio 2007 la famiglia Maccagnani ha ceduto al gruppo britannico Chemring l'intero pacchetto azionario di Simmel Difesa, unico produttore in Italia di munizionamento e spolette di medio e grosso calibro, in particolare per cannoni navali. Chemring è una società già 14 www.simmeldifesa.com 36

presente in vari paesi europei, negli USA ed in Australia per un totale di circa 2.000 dipendenti ed una gamma di prodotti e servizi nei settori delle contromisure, delle munizioni, dei artifici pirotecnici e dello smaltimento degli esplosivi. Ufficialmente la Simmel Difesa progetta, sviluppa, produce e vende munizionamento convenzionale, spolette meccaniche ed elettroniche, propellenti, esplosivi, teste missilistiche, razzi e sistemi d'arma a razzo, anche con formulazioni di "esplosivo insensibile". In effetti solo una parte del catalogo aziendale on-line può essere consultata. Anzi, poteva esserlo fino a qualche mese fa, perché ora se ci si clicca sopra appare la scritta: "This is a reserved area". Ed è qui che nascono i sospetti, le ambiguità. Queste aree d ombra riguardano il fatto se la Simmel Difesa produca o meno cluster bombs". Le organizzazioni pacifiste sostengono da tempo la tesi che la società in effetti abbia nel proprio catalogo questo tipo di munizioni. I vertici dell'azienda di Colleferro sulla homepage del proprio sito Internet provano a chiarire. "Pur avendo la capacità di produrre" le cluster "con caratteristiche che soddisfano i più recenti e restrittivi requisiti di sicurezza internazionali", la Simmel Difesa "con il nuovo assetto societario, iniziato dall'anno 2000, non ha mai prodotto nè tantomeno esportato suddette tipologie di munizionamento". Prima dell'oscuramento, però, sul catalogo risultavano in vendita almeno due armi assimilabili: il razzo Medusa da 81 millimetri con sub munizionamento anti uomo e un proiettile di artiglieria da 155 millimetri con 63 sub munizioni antiuomo e anticarro. Ora di tutto ciò non c'è più traccia. 15 Attività e prodotti - Munizionamento convenzionale ed avanzato - Ripristino di munizioni e teste missilistiche - Spolette meccaniche ed elettroniche - Polveri di lancio - Esplosivi insensibili - Sistemi a razzo per impiego terra-terra e aria-terra - Teste di guerra per missili - Dispositivi di sicurezza e armamento - Addestramento ed assistenza tecnica DATI FINANZIARI E NUMERO DIPENDENTI 31/10/2007 12 mesi 31/12/2006 12 mesi 31/12/2005 12 mesi Ricavi delle vendite (Fatturato) 29.788.338 40.792.390 49.145.000 Utile Netto 2.784.703 4.712.296 4.067.000 Totale Patrimonio Netto 12.178.578 18.442.671 13.730.000 Posizione Finanziaria Netta -17.068.394-11.366.357-10.590.000 Totale Attività 46.414.094 57.227.993 62.401.000 Capitale Sociale 7.125.036 7.125.036 7.125.000 Return on Investment (ROI) 14.4 17.0 11,3 Return on Equity (ROE) 22,87 25,55 29,62 Return on Sales (ROS) 9,35 11,55 8,28 Return on access (ROA) 11.2 15.9 10.6 EBITDA 6.383.480 10.284.656 7.811.000 15 Luigi Barbato, La produzione di armi in Italia, Archivio Disarmo, 2008 37

EBITDA/Vendite 18,45 21,78 15,14 Dipendenti 167 167 n.d. La società negli ultimi anni mostra un andamento dei ricavi in diminuzione soprattutto rispetto al 2001, anno in cui l azienda ha raggiunto il culmine degli affari. Nel 2007, questi sono pari a 29 mln con un decremento rispetto al 2006 del 27%. Tale diminuzione ha avuto ripercussioni anche sul versante degli indici redditività operativa (ROI), delle vendite (ROS), e del capitale proprio (ROE) che comunque mostrano valori positivi e confermano il buon andamento dell azienda. La Posizione finanziaria netta a chiusura esercizio è negativa per 17.mln di euro in linea con l esercizio precedente. La società chiude con un utile di 2 mln di euro con un decremento del 41%. Nel 2007 il numero degli addetti è di 167 in linea con l anno precedente, ma il numero è nettamente inferiore rispetto al 2003 quando era pari a 232 unità. Andamento degli indici di redditività dal 2007 al 2001 60 50 40 30 20 10 0 2007 2006 2005 2004 2003 2002 2001 ROI ROS ROE 38

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Tra il 2003 e il 2004, gli occupati diminuiscono di 53 unità e nel 2007 vediamo che il trend discendente continua il suo corso portando le unità lavorative a 167. 40

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TELESPAZIO s.p.a. Indirizzo Via Tiburtina 965 00156 Roma Anno di costituzione 1987 Codice ateco Principale 3220 Fabbricazione di apparecchi trasmittenti per la radio diffusione e la televisione e di apparecchi per la telefonia e telegrafia su filo Secondario 6420 Telecomunicazioni Presiedente CDA Alessandro Bellini Gruppo Finmeccanica e Thales Telespazio 16 s.p.a. nasce dall alleanza tra Finmeccanica e Thales ed è leader mondiale nel settore dei servizi via satellite. Il 28 gennaio 2005 è stata siglata l alleanza nel settore spaziale tra Finmeccanica e Alcatel divenuta operativa il 1 luglio 2005. Sono state così costituite due società rispettivamente dedicate alla produzione industriale e ai servizi satellitari: Alcatel Alenia Space s.a.s. (Finmeccanica 33%) e Telespazio holding s.r.l.(finmeccanica 67%), indirizzata verso servizi per soluzioni satellitari. Telespazio, nell aprile 2008, ha acquisito il 100% della società spagnola Aurensis S.L., specializzata in tecnologie applicate al territorio e nei servizi di osservazione della Terra, satellitare e aerea. Con tale acquisizione, Telespazio prosegue nel processo d internazionalizzazione delle proprie attività e di consolidamento di una leadership europea nel settore dell osservazione della Terra. 17 Settori di attività: - Piattaforme: mezzi spaziali (satelliti per telecomunicazioni, satelliti di osservazione, piccoli satelliti per ricerche); - Componenti: equipaggiamenti e materiali di allestimento per piattaforme spaziali; - Consultazione, comando e controllo: apparati per comunicazioni satellitari, sistemi di comando controllo e informazione; - Trattamenti speciali: controlli non distruttivi, decapaggi, passivazione acciai, trattamenti termici. 16 www.telespazio.com 17 Comunicato stampa Finmeccanica, 2 aprile 2008 42

DATI FINANZIARI E NUMERO DIPENDENTI 31/12/2006 31/12/2005 31/12/2004 12 mesi 12 mesi 12 mesi Ricavi delle vendite 274.789.040 236.673.613 235.508.992 (Fatturato) Utile Netto 17.435.437 13.115.517-17.961.886 Totale Patrimonio Netto 133.614.612 120.550.440 3.234.923 Posizione Finanziaria -328.397 532.323 2.612.177 Netta Totale Attività 299.474.956 518.800.693 415.948.167 Capitale Sociale 50.000.000 50.000.000 50.000.000 Return on Investment 14,34 8,42 n.s. (ROI) Return on Equity (ROE) 13,05 10,88-555,25 Return on Sales (ROS) Return on asset (ROA) 6,35 6.43 5,54 1.99-7,63 0.97 EBITDA 33.153.257 26.863.937 29.596.805 EBITDA/Vendite 11,61 10,75 11,80 Dipendenti 977 952 1.058 La Telespazio nel 2006 ha aumentato i ricavi delle vendite del 16% rispetto al 2005: l EBITDA è cresciuto rispetto al 2006 del 23%, il ROS nel 2006 ha raggiunto circa il 6.35%, il ROI supera il 14%, il ROE si attesta al 13% ed il ROA al 6,43. Quindi l impresa ha una buona redditività soprattutto in relazione all andamento degli indici negli anni precedenti. Il 2006 chiude con un utile netto di 17 mln di euro, con un incremento del 33% rispetto all anno precedente. Nonostante il quadro positivo e le rosee previsioni, il numero dei dipendenti è continuato a scendere tanto da passare da 1.487 nel 2001 a 977 nel 2006. 43

Andamento degli indici di redditività dal 2006 al 2001 20 0-20 -40-60 -80-100 2006 2005 2004 2002 2001 ROI ROS ROE 44

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VITROCISET 18 s.p.a. Indirizzo Via Salaria 1027 00138 Roma Anno di Codice ateco costituzione 1992 3320 Assistenza e manutenzione dei sistemi elettronici preposti al controllo del traffico aereo. Presidente CDA Mario Arpino La società nasce nel 1992 dalla fusione di Ciset e Vitroselenia; la prima operava prevalentemente nel settore civile, la seconda in quello militare, entrambe con precedente specifica esperienza trentennale nei sistemi elettronici e informatici complessi. Finmeccanica è azionista per il 10%. Le attività della Società sono focalizzate su servizi tecnici specialistici per sistemi ad alti livelli di prestazioni operative (progettazione, sviluppo hardware e software, integrazione, conduzione) in aree quali il Controllo del traffico aereo, la logistica integrata per finalità militari e civili, le basi di lancio e di controllo spaziale, il monitoraggio ambientale e l infomobilità. Progetta, realizza, integra e gestisce sistemi elettronici e informatici in ambito 18 www.vitrociset.it 47

civile e militare per imprese, amministrazioni pubbliche, agenzie governative e organizzazioni internazionali. Settori di attività: Ausili alla navigazione per aeromobili, mezzi navali e mezzi terrestri 1. Infrastrutture e equipaggiamenti logistiche e tecniche 2. Suppporto logistico per mezzi navali 3. Piattaforme (aeromobili, mezzi navali, mezzi terrestri, mezzi spaziali) 4. Sistemi operativi 5. Armi, sistemi d arma e munizionamento DATI FINANZIARI E NUMERO DIPENDENTI 31/12/2006 12 mesi 31/12/2005 12 mesi 31/12/2004 12 mesi Ricavi delle vendite (Fatturato) 200.695.000 214.467.000 211.949.000 Utile Netto 112.176.000 13.351.000 9.535.000 Totale Patrimonio Netto 144.899.000 55.821.000 51.013.000 Posizione Finanziaria Netta -79.084.000 17.528.000 24.211.000 Totale Attività 277.769.000 195.279.000 187.466.000 Capitale Sociale 12.000.000 12.000.000 12.000.000 Return on Investment (ROI) 9,23 n.s. n.s. Return on Equity (ROE) 77,42 23,92 18,69 Return on Sales (ROS) 8,86 14,82 13,20 Return on asset (ROA) 6.47 16.41 15.04 EBITDA 21.370.000 36.308.000 33.320.000 EBITDA/Vendite 10,54 16,80 15,60 Dipendenti 846 1.591 1.675 I ricavi dell esercizio 2006 sono pari a 200 mln rispetto ai 214 mln del 2005, con una variazione percentuale del 6,42%. Il volume d affari più consistente è riferito alle attività relative alla difesa, mirate in particolare alla logistica e all informatica; a seguire le attività su spazio e telecomunicazioni. Il margine operativo lordo, seguendo il fatturato, passa da 36 mln del 2005 a 21 mln del 2007 con una variazione percentuale negativa e pari al 41%, mentre l utile netto cresce passando da 13 mln di euro del 2005 a 112 mln del 2006, grazie alla cessione del ramo d azienda Techno Sky alla ENAV. Gli indici di redditività possono considerarsi positivi, in particolare il ROE, dipendendo dall utile netto nel 2006, presenta un picco del 77,42%. Nel gennaio 2007 la Vitrociset (ora denominata Techno Sky) è stata acquisita da ENAV s.p.a. Il numero degli addetti scende in maniera repentina da 1675 del 2004 a 846 del 2006 (parte di questi sono confluiti in EDA) ma comunque la sede di Via Salaria ha proceduto nel 2006 al licenziamento di 137 unità lavorative, nonostante il quadro positivo a livello economico e finanziario della società. 48

Andamento degli indici di redditività dal 2006 al 2001 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 2006 2005 2004 2002 2001 ROI ROS ROE Per mancanza di dati non è rappresentato l indice ROI dagli anni 2005 al 2001 ed è assente l anno 2003. 49

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Numero occupati delle imprese censite nel 1999 e nel 2006. Aziende 1999 2006 Variaz. % 99/06 * dato 1998 Aero Sekur 172 133-23 Elettronica 847 842-0,6 Larimart 178 120-33 Selex Sistemi I. 4.947 2849-42 Simmel Difesa* 241 167-31 Tele spazio 1375 977-38 Vitrociset 1670 846-49 Totale 9430 5934-37 Andamento dell'occupazione delle aziende censite. Anni 1998-2006 5000 4500 4000 3500 3000 2500 2000 1500 1000 500 0 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Aero Sekur 178 172 215 145 152 214 143 135 133 Elettronica 820 847 875 870 923 897 890 886 842 Larimart 166 178 195 205 129 125 120 Selex Sistemi Integrati 4947 4660 3624 3638 2820 2849 Simmel Difesa 241 4 191 228 228 232 179 167 Telespazio 1024 1375 1372 1487 1393 1058 952 977 Vitrociset 1670 1760 2106 1982 1675 1591 846 L occupazione delle imprese censite mostra un andamento decrescente in tutte le realtà analizzate, anche se in alcune di esse tale riduzione è dovuta all effetto di processi di fusione e 52

di acquisizioni, per cui parte degli addetti è stata ricollocata in altre società. Il dato rilevante è comunque il manifestarsi da circa dieci anni di un trend strutturale che vede una crescita del settore industriale a fronte delle ingenti commesse che le imprese ricevono, ma al contempo un rilevante calo dei livelli occupazionali. 53

2. Il Mercato delle Esportazioni 1.2. La normativa di riferimento La normativa sul controllo delle esportazioni di armi militari (bombe, razzi, missili, navi da guerra, esplosivi etc.) risulta carente a tutti i livelli di governo; infatti a livello internazionale non esistono trattati vincolanti, a livello europeo nel 1998 da parte dell Unione Europea è stato adottato il Codice di condotta ma non è vincolante, mentre in Italia la legge 185/90 stabilisce criteri per l esportazione di armi come il divieto di vendere armi ai Paesi belligeranti, ai Paesi soggetti ad embargo, ai Paesi i cui governi sono responsabili di accertate violazioni alle convenzioni internazionali in materia di diritti dell uomo (art. 1 comma 6). La legge 185/90 stabilisce alcuni criteri 19 per le esportazioni di armi militari ed è molto utile soprattutto perché dispone che il Presidente del Consiglio annualmente deve relazionare al parlamento sulle vendite e le destinazioni delle armi italiane. Nel 2003 il Parlamento ha apportato delle modifiche alla legge che hanno conferito maggiore discrezionalità all esecutivo, in quanto le violazioni dei diritti umani per comportare il divieto dalle esportazioni dovranno essere classificate gravi. Purtroppo però la legge 185/90 è limitata solo alle armi militari e non a quelle civili (pistole, fucili, carabine, revolver, munizioni ed esplosivi), che sono soggette alla legge 110/75 nata per tutelare l ordine nazionale, ma ormai obsoleta. Infatti, la normativa affidava la competenza al Ministero degli Interni e non a quello degli Esteri; ora grazie ad un accordo interno tra le due amministrazioni si è unificata la procedura. 20 19 Art. 1 comma 6 :L'esportazione ed il transito di materiali di armamento sono vietati: a) verso i Paesi in stato di conflitto armato, in contrasto con i princìpi dell'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, fatto salvo il rispetto degli obblighi internazionali dell'italia o le diverse deliberazioni del Consiglio dei ministri, da adottare previo parere delle Camere; b) verso Paesi la cui politica contrasti con i princìpi dell'articolo 11 della Costituzione; c) verso i Paesi nei cui confronti sia stato dichiarato l'embargo totale o parziale delle forniture belliche da parte delle Nazioni Unite o dell'unione europea (UE); (dal DDL art.3) d) verso i Paesi i cui governi sono responsabili di accertate violazioni delle convenzioni internazionali in materia di diritti dell'uomo 20 Rapporto Annuale 2007 paragrafo 1.4 punto b.3. 54