LA LOMBARDIA E IL COMMERCIO INTERNAZIONALE IL SETTORE DEL TESSILE E ABBIGLIAMENTO A cura di PROMETEIA per UNIONCAMERE LOMBARDIA Settembre 2007
INDICE 1. IL TESSILE E ABBIGLIAMENTO SUI MERCATI INTERNAZIONALI...1 2. LA PERFORMANCE DELLA LOMBARDIA NEL CONTESTO INTERNAZIONALE.4 2.1. Le esportazioni della Lombardia nei sotto settori...10 3. CONCLUSIONI...13 ii
1. Il tessile e abbigliamento sui mercati internazionali Il tessile e abbigliamento appare interessato negli ultimi decenni da una progressiva e talora massiccia delocalizzazione della produzione in aree caratterizzate da più bassi costi del lavoro. Come è noto, infatti, la globalizzazione da un lato favorisce una frammentazione del processo produttivo in aree geograficamente anche molto distanti, dall altro stimola la specializzazione dei paesi emergenti nelle produzioni labour-intensive. Tra il 1995 e il 2005 il tessile e abbigliamento vede diminuire la sua incidenza sul commercio mondiale (cfr. Figura 1). Nel periodo considerato, inoltre, si evidenziano differenziali positivi con la domanda mondiale solo nel 1997 e nel 2001. Occorre precisare, tuttavia, che da un lato nel decennio in esame gli scambi del settore sono ancora guidati dall Accordo Multifibre (abolito nel 2005), dall altro che tanto l andamento del tessile e abbigliamento quanto quello del commercio mondiale sono condizionati da effetti di prezzo (riduzione / tenuta dei prezzi del settore, aumento dei prezzi delle materie prime ). Figura 1. Il tessile ed abbigliamento e la domanda mondiale complessiva (quota % e differenziale di crescita). Fonte: CHELEM 6,0 5,0 3,0 1,0-1,0 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 - -3,0 - -5,0-6,0-7,0-8,0-9,0 Quota % Diff. di crescita Dalla Tab. 1 si nota che tra il 1995 e il 2005 i principali importatori di tessile e abbigliamento restano pressoché gli stessi e la graduatoria rimane immutata per i 1
paesi che esercitano il peso più rilevante (Stati Uniti, Germania, Giappone, Francia, Regno Unito). Tra i paesi considerati alcuni (Spagna, Stati Uniti, Regno Unito, Italia, Canada, Francia) vedono crescere le proprie importazioni più della media mondiale del settore. I principali esportatori di tessile e abbigliamento, pur rimanendo sostanzialmente inalterati tra il 1995 e il 2005 con al vertice Cina, Italia e Germania, evidenziano mutamenti non trascurabili. In primo luogo la crescita delle esportazioni è particolarmente elevata in Cina, Turchia, Messico e India, mentre alcuni paesi (Taiwan, Corea del Sud e Regno Unito) mostrano un calo dell export (cfr. Tab. 2). Tali movimenti si riflettono nell evoluzione delle quote di mercato (cfr. Figura 2). Tra il 1995 e il 2005, infatti, cresce l incidenza sulla domanda mondiale di Turchia, India, Messico e soprattutto della Cina che presenta un incremento di oltre 13 punti percentuali. Tutte le economie avanzate, al contrario, vedono diminuire la propria quota di mercato con le riduzioni più consistenti concentrate in Corea del Sud, Taiwan e Hong Kong. Tab. 1. I principali importatori di tessile ed abbigliamento (valori assoluti in milioni di euro, quote % e var.% medie annue). Fonte: CHELEM Val. ass. Var. % 2005 2005 1995 96-05 Stati Uniti 72.444 20,4 15,6 6,6 Germania 28.770 8,1 12,9-0,9 Giappone 21.729 6,1 8,1 1,0 Francia 21.195 6,0 5,9 3,9 Regno Unito 20.376 5,7 4,8 5,6 Italia 14.359 3,4 5,5 Spagna 11.515 3,2 1,8 10,4 Cina 11.132 3,1 3,9 1,5 Belgio e Lussemburgo 8.765 2,5 2,7 2,9 Paesi Bassi 8.113 2,3 3,0 0,9 Canada 7.839 2,2 1,9 5,4 Hong Kong 7.340 2,1 3,7 - Russia 5.585 1,6 0,9 9,2 Messico 5.450 1,5 0,9 9,2 Altro 110.188 31,1 30,5 Tot. domanda mondiale del settore 354.802 10 10 3,8 2
Tab. 2. I principali esportatori di tessile ed abbigliamento (valori assoluti in milioni di euro, quote % e var.% medie annue). Fonte: CHELEM Val. ass. 2005 2005 1995 Var. % 96-05 Cina 91.188 25,7 12,6 11,5 Italia 25.584 7,2 8,9 1,7 Germania 18.802 5,3 7,0 1,0 Turchia 14.965 4,2 2,9 7,7 India 13.761 3,9 3,0 6,6 Francia 11.914 3,4 4,3 1,2 Stati Uniti 11.802 3,3 4,3 1,1 Belgio e Lussemburgo 11.300 3,2 3,4 3,1 Corea del Sud 9.377 2,6 5,7-3,8 Taiwan 7.375 2,1 4,6-4,1 Regno Unito 7.035 3,0-0,4 Messico 6.853 1,9 1,4 7,4 Altro 124.846 35,2 39,0 2,7 Tot. domanda mondiale del settore 354.802 10 10 3,8 Figura 2. I principali esportatori di tessile e abbigliamento (quote % sulla domanda mondiale del settore). Fonte: CHELEM 1 Cina (12,6;25,7) 1 8,0 2005 6,0 Germania Italia Turchia India Francia Stati Uniti Messico Belgio e Lussemburgo Regno Unito Taiwan Corea del Sud Giappone Hong Kong 1,0 3,0 5,0 6,0 7,0 8,0 9,0 1 11,0 1 13,0 1995 3
2. La performance della Lombardia nel contesto internazionale Il settore del tessile e abbigliamento con il 9,2% occupa nel 2006 il quinto posto in termini di composizione dell export lombardo, nonostante dal 1995 perda posizioni (cfr. Figura 3). Anche la rilevanza delle esportazioni regionali sulla domanda mondiale del comparto, pur restando relativamente non trascurabile, sfiora il 33 nel 1995 mentre scende al 22,8 nel 2005. Del resto nel tessile e abbigliamento l export lombardo presenta un andamento più contenuto rispetto a quello della domanda mondiale (cfr. Figura 4). È tuttavia importante sottolineare che le esportazioni lombarde rappresentano un ampia quota di export italiano del settore se si pensa che l incidenza di quest ultimo sulla domanda mondiale nel 2005 è di poco superiore al 7%. La Tab. 3 mostra i principali mercati di sbocco delle esportazioni lombarde nel comparto. Tra i paesi che rivestono una certa rilevanza vedono aumentare la propria incidenza sull export del settore la Russia, la Romania, la Spagna, gli Stati Uniti, la Turchia, la Tunisia, mentre una situazione opposta interessa la Germania, il Giappone e la Francia. La Figura 5 evidenzia l evoluzione della quota di mercato detenuta dalla Lombardia nei principali mercati di sbocco tra il 1995 e il 2005. In quest ultimo anno la regione presenta l incidenza più rilevante sulle importazioni di tessile e abbigliamento di Tunisia, Romania, Svizzera e Grecia. Dalla Figura 5 si nota, inoltre, che tra il 1995 e il 2005 la Lombardia vede diminuire la propria quota di mercato nella maggior parte dei paesi selezionati; a tale evoluzione fanno eccezione solo Tunisia, Romania, Russia, Hong Kong e Turchia che pesano complessivamente poco meno del 16% sull export lombardo del settore (cfr. Tab. 3). Nei primi quattro mercati di sbocco della regione (Germania, Francia, Stati Uniti e Spagna) si osserva, come è stato già sottolineato, un erosione della quota di mercato della Lombardia. Ci si può chiedere, pertanto, quali paesi nel decennio in esame siano caratterizzati dai più ampi guadagni di quote di mercato in tali aree. Pertanto per ciascuno dei quattro paesi sono state prese in considerazione le più rilevanti aree di provenienza delle importazioni in tessile ed abbigliamento. (cfr. Figure 6-9). Alcuni risultati accomunano le elaborazioni visualizzate nella Figura 6 e seguenti. In primo luogo spicca il ruolo della Cina, paese che di gran lunga supera gli altri per incremento di quote di mercato. Per contro l Italia vede diminuire la sua incidenza in tutti e quattro i mercati e, più in particolare in tre aree (Germania, Francia e Spagna) su quattro è il paese che subisce l erosione più consistente della propria quota di mercato. Infine sono in genere le economie avanzate a presentare una diminuzione della propria rilevanza, mentre i guadagni più 4
consistenti si registrano di norma nei paesi in via di sviluppo e/o di recente industrializzazione. Prendendo in considerazione i principali importatori di tessile e abbigliamento (cfr. Tab. 1) può essere utile verificare se la Lombardia abbia colto la domanda particolarmente dinamica di alcuni di essi. Dalla Figura 10 si evince che la regione tra il 1995 e il 2005 perde quote di mercato in quasi tutti i paesi selezionati; fanno eccezione la Russia, caratterizzata peraltro da un incremento delle importazioni superiore a quello della domanda mondiale del settore complessiva, la Cina e Hong Kong. Nel paese che mostra il più elevato incremento della domanda di tessile e abbigliamento, la Spagna, la Lombardia mostra la più ampia perdita di quote di mercato. Figura 3. Le esportazioni lombarde nel tessile e abbigliamento (quote % sull export regionale complessivo e quote sulla domanda mondiale del settore). Fonte: ISTAT e CHELEM 1 1 1 8,0 6,0 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 35,0 3 25,0 2 15,0 1 5,0 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Quote 5
Figura 4. L andamento delle esportazioni lombarde e della domanda mondiale nel tessile e abbigliamento (DB) e quello dell export regionale e della domanda mondiale totali (numeri indice 1995=100). Fonte: ISTAT e CHELEM 190 180 170 160 150 140 130 120 110 100 90 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 DB Lombardia DB Mondo Totale Lombardia Totale mondo Tab. 3. I principali mercati di sbocco dell export lombardo in tessile e abbigliamento (valori assoluti in milioni di euro e quote % sull export regionale del settore). Fonte: ISTAT Val. ass. 2006 2006 1995 Germania 929 10,8 19,2 Francia 886 10,3 12,5 Stati Uniti 744 8,7 7,1 Spagna 637 7,4 4,6 Regno Unito 478 5,6 6,6 Svizzera 423 4,9 4,4 Giappone 368 4,3 9,0 Russia 342 0,5 Romania 320 3,7 0,9 Hong Kong 318 3,7 3,6 Grecia 199 2,3 2,4 Paesi Bassi 192 2,2 2,5 Tunisia 186 2,2 1,0 Turchia 185 2,2 0,8 Belgio e Lussemburgo 171 2,6 Altro 2.191 25,6 22,1 Totale 8.569 10 10 6
Figura 5. Le quote di mercato dell export lombardo in tessile e abbigliamento (quote sulle importazioni del settore dei singoli paesi nel 2005 e differenza tra le quote 2005 e 1995). Fonte: ISTAT e CHELEM 6 5 Tunisia 4 3 2 Russia Romania Diff. quote 1-1 -2-3 -4 Hong Kong Turchia Stati Uniti Paesi Bassi Belgio e Lussemburgo Germania Giappone Regno Unito Francia Spagna Svizzera Grecia -5 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Quote Figura 6. Le importazioni di tessile e abbigliamento in Germania (quote % per paese di provenienza nel 2005 e differenza tra le quote % 2005 e 1995). Fonte: CHELEM 3,0 Bangladesh Romania Cina (16,4;10,5) Turchia Diff. quote % 1,0-1,0 - Rep. Ceca Danimarca India Austria Svizzera Regno Unito Polonia Francia Paesi Bassi Belgio e Lussemburgo -3,0 - -5,0-6,0 Italia -7,0 1,0 3,0 5,0 6,0 7,0 8,0 9,0 1 11,0 1 7
Figura 7. Le importazioni di tessile e abbigliamento in Francia (quote % per paese di provenienza nel 2005 e differenza tra le quote % 2005 e 1995). Fonte: CHELEM 11,0 1 Cina 9,0 8,0 7,0 6,0 5,0 Diff. quote % 3,0 1,0-1,0 Pakistan Romania Turchia Bangladesh Spagna India Paesi Bassi Tunisia Germania Belgio e Lussemburgo - Regno Unito Portogallo -3,0 Marocco Italia - 6,0 8,0 1 1 1 16,0 Figura 8. Le importazioni di tessile e abbigliamento negli Stati Uniti (quote % per paese di provenienza nel 2005 e differenza tra le quote % 2005 e 1995). Fonte: CHELEM Cina (26,8;12,5) 3,0 Vietnam Diff. quote % 1,0-1,0 - Cambogia e Laos Pakistan Bangladesh Indonesia Turchia Canada Sri Lanka Thailandia Italia Filippine India Messico -3,0 Corea del Sud - Taiwan -5,0-6,0 Hong Kong 1,0 3,0 5,0 6,0 7,0 8,0 9,0 1 8
Figura 9. Le importazioni di tessile e abbigliamento in Spagna (quote % per paese di provenienza nel 2005 e differenza tra le quote % 2005 e 1995). Fonte: CHELEM 1 9,0 Cina 8,0 7,0 6,0 5,0 Turchia Marocco Diff. quote % 3,0 1,0 Bangladesh Danimarca Pakistan Paesi Bassi India Belgio e Lussemburgo -1,0 - Indonesia Germania Portogallo -3,0 - -5,0 Regno Unito Francia Italia -6,0 6,0 8,0 1 1 1 16,0 18,0 Figura 10. Le esportazioni della Lombardia verso i principali importatori di tessile e abbigliamento (differenza tra le quote 2005 e 1995 di export regionale sulle importazioni del settore in ciascun paese e var. % media annua 1996-2005 delle importazioni-dm- del settore di ciascun paese). Fonte: ISTAT e CHELEM 1 11,0 1 9,0 Spagna Messico Russia 8,0 7,0 Stati Uniti Var. % DM 6,0 5,0 3,0 1,0 Francia Regno Unito Giappone Canada Belgio e Lussemburgo Paesi Bassi Cina DM complessiva del settore -1,0 - Germania Hong Kong -3,0-4 -3-2 -1 1 2 3 Diff. quote 9
2.1. Le esportazioni della Lombardia nei sotto settori Disaggregando il tessile ed abbigliamento nei settori che lo compongono si nota che tra il 1995 e il 2006 acquistano maggiore rilevanza gli indumenti in cuoio e altri articoli di abbigliamento e accessori, gli altri prodotti tessili, i manufatti tessili e le pellicce e articoli in pelliccia. I filati per cucire e tessuti e le stoffe e articoli a maglia, pur posizionandosi, rispettivamente, al secondo e terzo posto in termini di composizione % nel 2006, evidenziano tra il 1995 e il 2006 l andamento più deludente (cfr. Tab. 4). Dalla Figura 11 si nota come la diminuzione dell incidenza sulla domanda mondiale evidenziata per le esportazioni lombarde in tessile e abbigliamento (cfr. Figura 3) è da imputare a tutti i comparti, fatta eccezione per le pellicce e articoli in pelliccia che rappresentano, comunque circa l 1,4% dell export regionale in tessile e abbigliamento. La rilevanza delle esportazioni lombarde sulla domanda mondiale del settore presenta la riduzione più ampia nelle stoffe e articoli a maglia scendendo di quasi 2 punti percentuali tra il 1995 e il 2005. Nonostante le riduzioni di cui si è detto il peso dell export lombardo sulla domanda mondiale dei singoli settori rimane relativamente consistente (cfr. Figura 11). Le esportazioni lombarde evidenziano un differenziale di crescita negativo con la domanda mondiale in tutti i settori in esame ad eccezione delle pellicce e articoli in pelliccia, mentre la più ampia de-specializzazione riguarda le stoffe e articoli a maglia (cfr. Figura 12). Colpisce che le esportazioni regionali in filati per cucire e tessuti, pur mostrando una flessione tra il 1995 e il 2005 e una riduzione dell incidenza sulla domanda mondiale, appaiano caratterizzate da un incremento di specializzazione. Ciò deriva dal fatto che tra il 1995 e il 2005 la riduzione del peso del settore sul totale dell export lombardo in termini relativi è più contenuta rispetto a quella dell analogo indicatore calcolato sulla domanda mondiale complessiva. D altro canto può essere interessante notare che nei filati per cucire e tessuti i paesi di destinazione che vedono maggiormente aumentare il loro peso sulle esportazioni lombarde nel settore sono, oltre la Spagna, la Romania, la Turchia e la Tunisia; ciò potrebbe essere indice di un processo di delocalizzazione del processo produttivo nei tre paesi citati. 10
Tab. 4. Le esportazioni della Lombardia nel tessile e abbigliamento per comparto (valori assoluti in milioni di euro, quote % e var. medie annue 1996-2006). Fonte: ISTAT Val. ass. Var. % 2006 2006 1995 96-06 Filati per cucire; tessuti 2.694 31,4 38,2-1,2 Manufatti tessili, esclusi gli articoli di vestiario 301 3,5 2,8 2,6 Altri prodotti tessili 939 11,0 8,8 2,6 Stoffe a maglia; articoli a maglia 1.381 16,1 17,2 Indumenti di cuoio; altri articoli di abbigliamento e accessori 3.134 36,6 32,3 1,7 Pellicce e articoli in pelliccia 119 1,4 0,6 7,9 Totale tessile e abbigliamento 8.569 10 10 0,6 Figura 11. L incidenza delle esportazioni lombarde sulla domanda mondiale (quote sulla domanda mondiale del comparto). Fonte: ISTAT e CHELEM 45 40 35 30 Pellicce e articoli in pelliccia Filati per cucire / Tessuti Altri prodotti tessili 2005 25 20 15 Indumenti di cuoio / Altri articoli di abbigliamento e accessori Tessile e abbigliamento Stoffe a maglia / Articoli a maglia 10 5 Manufatti tessili, esclusi gli articoli di vestiario 0 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 1995 11
Figura 12. La specializzazione e l andamento delle esportazioni lombarde (diff. di crescita % media annua 1996-2005 con la domanda mondiale e differenza tra la specializzazione dell export nel 2005 e quella del 1995). Fonte: ISTAT e CHELEM 125 100 Pellicce e articoli in pelliccia 75 Filati per cucire / Tessuti 50 25 Altri prodotti tessili Diff. spec. 0-25 -50 Manufatti tessili, esclusi gli articoli di vestiario Indumenti di cuoio / Altri articoli di abbigliamento e accessori Tessile e abbigliamento La dimensione delle bolle è proporzionale al valore della specializzazione nel 2005-75 -100 Stoffe a maglia / Articoli a maglia -125-8,0-7,0-6,0-5,0 - -3,0 - -1,0 1,0 3,0 Diff. crescita Figura 13. I primi 10 mercati di sbocco per l export lombardo nei filati per cucire e tessuti (quote % sul totale dell export del settore nel 2006 e differenza tra le quote % 2006 e 1995). Fonte: ISTAT 6 Spagna 4 Turchia Romania 2 Tunisia Hong Kong 0 Diff. quote % -2-4 Giappone Regno Unito Stati Uniti Francia -6-8 Germania -10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 12
3. Conclusioni Sebbene durante il decennio 1995-2005 gli scambi in tessile e abbigliamento siano ancora regolamentati dall Accordo Multifibre, si evidenzia, comunque, una concorrenza sempre più incalzante da parte dei paesi emergenti. La circostanza coinvolge tutte le economie avanzate, sebbene l Italia, secondo fornitore mondiale del settore, sia naturalmente più esposta a tali pressioni competitive. Nel decennio in esame il tessile e abbigliamento a valori correnti non si posiziona tra i settori più dinamici sui mercati mondiali mostrando una crescita inferiore a quella della domanda mondiale. Rispetto a tale andamento la Lombardia sembra muoversi nella direzione più opportuna osservando una diminuzione nella specializzazione delle esportazioni del comparto (cfr. Figura 8a de La Lombardia e il commercio internazionale, Luglio 2007). Dall analisi svolta emerge una riduzione dell incidenza dell export lombardo nel tessile e abbigliamento tanto nel complesso quanto nei principali mercati di sbocco delle esportazioni regionali del settore. Tuttavia da un lato la Lombardia continua ad esercitare un peso non trascurabile sulla domanda mondiale del comparto (2,3% nel 2005), dall altro alcuni risultati potrebbero indicare la convenienza da parte delle imprese della regione a delocalizzare alcune fasi del processo produttivo. Secondo tale prospettiva può essere interpretato, ad esempio, l incremento delle esportazioni di filati per cucire e tessuti in Romania, Turchia e Tunisia o il valore relativamente elevato dell indice di commercio intra-industriale per le stoffe e articoli a maglia e per gli indumenti in cuoio e altri articoli di abbigliamento e accessori (cfr. paragrafo 6 de La Lombardia e il commercio internazionale, Luglio 2007). 13