la Tomba dei dolii la tomba dei vasi greci Il tumulo della capanna (Recinto della necropoli della Banditaccia), oltre alla tomba omonima, ospita altre tre sepolture monumentali. Si tratta di un fenomeno ben documentato nei grandi tumuli di Cerveteri, ma ancora non si conosce con certezza la natura dei rapporti esistenti tra il committente della tomba più antica e i proprietari di quelle successive: si può infatti ipotizzare un rapporto di parentela o una compravendita tra i discendenti del primo proprietario ed acquirenti più facoltosi, desiderosi di possedere un tumulo di grandi dimensioni. Uscendo dalla tomba della capanna, mantenendo il tumulo sulla propria destra, si incontra l accesso alla tomba dei Dolii e degli Alari, datata alla seconda metà del VII secolo a. C. In fondo al dromos si aprono due celle laterali, con tetto a spioventi sostenuto da un trave di colmo e banchine di deposizione lungo le pareti: la camera di destra, denominata degli Alari è stata rinvenuta intatta nel 1910, ed ha restituito un corredo costituito principalmente da vasi di provenienza greco-orientale, oltre a due alari in ferro che hanno dato il nome alla sepoltura. La tomba principale, detta dei Dolii per il rinvenimento di undici grandi contenitori in impasto rosso con sovradipintura in bianco, si apre in fondo al dromos ed è costituita da due camere in asse: la prima ha due letti ricavati lungo la parete sinistra, con incisione semicircolare per la testa del defunto e zampe a colonnette scolpite nel tufo. Uscendo da questa tomba e proseguendo mantenendo il tumulo sulla propria destra, si accede alla tomba dei Vasi Greci. Questa la tomba dei letti e dei sarcofagi 18 TESORI CERVETERI STORIA E LEGGENDE D ITALIA 19
deve il nome al ricco corredo composto da 86 vasi attici, alcuni dei quali recanti la firma del ceramista e del pittore: la tomba è stata utilizzata a partire dai decenni finali del VI secolo a. C. fino a quelli iniziali del IV. Al complesso funerario si accede grazie ad un breve dromos in fondo al quale si aprono tre porte: a destra e a sinistra sono state ricavate due camere a pianta rettangolare, ciascuna delle quali è arredata con una coppia di letti lungo le pareti laterali ed una banchina a ridosso della parete di fondo. Dalla porta centrale si entra nella tomba principale: la planimetria di questo sepolcro presenta un ampio atrio sulla cui parete di fondo si aprono tre camere tra loro non comunicanti. L atrio della tomba dei Vasi Greci è un ampia camera rettangolare, larga quasi 10 metri e profonda circa 3,80 metri, con soffitto a spioventi e trave di colmo ortogonale rispetto all ingresso; i letti scolpiti lungo le pareti laterali e lungo quella d ingresso, eseguiti con buona cura, presentano sulla sommità degli incassi quadrangolari destinati ad alloggiare sarcofagi; alla base dei letti corre un basso gradino, richiamo all uso dei poggiapiedi nell arredamento domestico. Le tre celle sono tra loro simili nelle dimensioni, a pianta grosso modo quadrata, con un lato approssimativamente di 2,70: presentano la canonica coppia di letti scolpiti lungo le pareti laterali; il soffitto di ciascun ambiente è a doppio spiovente con trave di colmo ortogonale all atrio. Completando il giro del tumulo, si incontra anche la tomba dei Letti e dei Sarcofagi o dei Letti Funebri. Datata alla fase di passaggio dal VII al VI secolo a. C., richiama, nello schema planimetrico, la tomba dei Dolii e degli Alari. La tomba principale, in fondo al dromos, è infatti costituita da due camere in asse, con letti lungo le pareti della prima stanza e semplice banchina nel vano posteriore. 20 TESORI CERVETERI STORIA E LEGGENDE D ITALIA 21
La Tomba dei Rilievi 22 TESORI CERVETERI STORIA E LEGGENDE D ITALIA 23
Nella necropoli della Banditaccia, lungo la Via degli Inferi, in uno spiazzo dominato da una quercia secolare, è posizionato l accesso ad uno degli ipogei più belli e celebri del mondo etrusco: la Tomba dei Matunas, meglio nota come Tomba dei Rilievi. Alla lunga rampa di accesso originaria, realizzata nel tufo, si sovrappone la scalinata metallica moderna. In fondo si apre la tomba: la camera non è accessibile per motivi di conservazione, ma è parzialmente visibile attraverso una porta a vetri. Il monumento, ufficialmente scoperto nel 1847, è un tipico esempio di ipogeo di età ellenistica, in uso tra IV e III secolo a. C., proprietà di una delle famiglie più agiate di Cerveteri poco prima della conquista romana. La tomba è una grande camera rettangolare, lunga circa 7,70 metri, larga 6,50 metri ed alta oltre 2,60 metri, caratterizzata dalla presenza di due pilastri con capitello eolico che supportano il soffitto a doppio spiovente con ampio trave di colmo. Una banchina corre lungo le pareti della camera; dei listelli ne suddividono la superficie in decine di letti di deposizione; 13 loculi sono stati ricavati nelle pareti della camera, destinati ai personaggi più importanti della famiglia. Una ricca decorazione in stucco dipinto applicato alla roccia, dà il nome alla tomba: paramenti militari ornano la parte alta delle pareti; ai lati della porta (non visibili dall esterno) si conservano i resti di due trombe ricurve, denominate buccine, e, al di sopra di queste, due grandi bracieri. 24 TESORI CERVETERI STORIA E LEGGENDE D ITALIA 25
Sopra l architrave della porta, il sostegno del trave di colmo è arricchito da due teste di bue. Anche i pilastri hanno costituito delle ampie superfici a disposizione degli artisti ceretani, i quali vi hanno appeso oggetti di uso quotidiano, come utensili da cucina e per lavorare i campi, una brocca per il vino, una kylix, delle tenaglie, una tabula lusoria con il sacchetto nel quale si conservavano i dadi e le pedine da posizionare sulla superficie da gioco. Le basi dei due pilastri fanno da sfondo alle foto scattate ad un oca con il collo allungato, ad una faina, ad un gatto che cattura una lucertola, ad un oca che si pulisce il dorso col becco. Sulle pareti si conservano le tracce della ricca decorazione che faceva da cornice ai loculi: la sagoma di un doppio cuscino rosso ed un gioco di colori eseguito con bande orizzontali dipinte danno l idea della vivacità delle coperte usate su un letto etrusco. I loculi sono separati da lesene su cui sono appesi degli scudi. Ai lati del loculo centrale della parete di fondo, lo schema decorativo muta: alla lesena sinistra, al di sotto di quello che resta di un busto maschile, sono infatti appese una kylix ed una piccola brocca. Alla base si nota un oggetto rettangolare dipinto di giallo e rosso con un piccolo riquadro bianco in alto a destra: è un forziere munito di serratura (il riquadro bianco) che, all interno della casa, custodiva documenti relativi alle attività (economiche, politiche, ecc.) della famiglia. Sul forziere, accuratamente piegato, è appoggiato il liber linteus che simbolicamente ricorda lo svolgimento della vicenda terrena del defunto. 26 TESORI CERVETERI STORIA E LEGGENDE D ITALIA 27
Sulla lesena destra sono visibili i resti di un busto femminile, sotto al quale sono disposte delle collane, un ventaglio o flabello, ed un lungo bastone da passeggio. Tra le zampe del letto è disposto un basso poggiapiedi, sul quale trovano posto una divinità dell oltretomba, dal busto umano e le gambe a serpente, personificazione di Tifone; Cerbero, il cane a tre teste; un paio di sandali, ulteriore fotogramma rubato alla vita quotidiana. 28 TESORI CERVETERI STORIA E LEGGENDE D ITALIA 29
La tomba della Cornice, che ha dato il nome alla via funeraria sulla quale si affaccia, è situata all interno dell area del Recinto della necropoli della Banditaccia. La struttura architettonica è stata ricavata all interno di un tumulo di medie dimensioni che reca evidenti interventi moderni di restauro nella parte esterna. Percorrendo il breve dromos si può osservare il sistema di copertura del corridoio, realizzato con una serie di blocchi aggettanti che danno forma ad una volta ad ogiva. In fondo al corridoio si affacciano tre porte: quella di sinistra e quella di destra introducono in due camere funerarie che ospitano una coppia di letti ciascuna. Attraverso la porta che si apre sul fondo del dromos, di fronte al visitatore, si accede alla tomba della Cornice propriamente detta, tipico esempio di architettura della prima metà del VI secolo a. C. ben attestato a Cerveteri. Un ampio vano, o atrio, con asse ortogonale rispetto al dromos, è arredato con quattro klinai (due lungo la parete di ingresso ed una lungo ciascuna parete laterale) realizzate con cura ed attenzione nella resa dei dettagli. Ai lati della porta è collocata una coppia di sedili, definiti troni, muniti di poggiapiedi e con gli schienali eseguiti a rilievo direttamente sulla parete della camera: un ulteriore elemento dell arredamento domestico riprodotto con maestria in ambito funerario. 30 TESORI CERVETERI STORIA E LEGGENDE D ITALIA 31
U n altro elemento caratterizzante dell atrio di questa tomba è il soffitto, piatto e mosso da grandi travi che suggeriscono la presenza di un piano superiore. M a i l d e t t a g l i o a r c h i t e t t o n i c o c h e d i s t i n g u e q u e s t a sepoltura è la presenza di una mensola che corre lungo tre pareti e che dà il nome al sepolcro: si tratta, evidentemente, dell imitazione di un ripiano sul quale deporre u t e n s i l i e s t o v i g l i e all interno della casa. Sulla parete di fondo della camera di accesso si aprono le porte, impreziosite da cornici a rilievo, delle altre tre celle funerarie: sulla medesima parete si possono notare quattro finestrelle, ornate in alto da un caratteristico motivo ad arco. Ognuna delle tre celle ospita una coppia di letti, secondo uno schema consueto nell architettura funeraria di Cerveteri e del suo territorio. 32 TESORI CERVETERI STORIA E LEGGENDE D ITALIA 33