NOTIZIE NAZIONALI SPAZIO FAQ E GIURISPRUDENZA. 13. Pagamento delle reggenze A.S. 2012-2013 e dimensionamento scuole SICUREZZA E SCUOLA



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Dirigenti Scolastici N. 59/ 2012 20 Settembre 2012 E on line il sito web della FLC CGIL Lombardia, all indirizzo www.flccgil.lombardia.it Nel sito un ampia sezione dedicata ai DIRIGENTI SCOLASTICI, con una raccolta normativa, spazio FAQ, notizie ed informazioni utili per tutti i colleghi PER LA CONSULENZA MAIL, SCHEDE CONSULENZA, ALTRI SERVIZI (CEDOLINO, PENSIONI ECC..) I SOLI DIRIGENTI ISCRITTI ALLA FLC LOMBARDIA POSSONO RIVOLGERSI A raffaele.ciuffreda@cgil.lombardia.it - tel 3357322206 RESPONSABILE REGIONALE DIRIGENTI SCOLASTICI LOMBARDIA Coordinamento Nazionale STRUTTURA COMPARTO NAZIONALE DIRIGENTI SCOLASTICI SEGRETARIO REGIONALE FLC LOMBARDIA IN PRIMO PIANO 01. MOBILITAZIONI FLC 02. Contrattazione integrativa di scuola: gli schemi del Mef 03. Dimensionamento scuole, contrattazione ed RSU. MANOVRA E RAPPORTI STATO REGIONI 04. Finanziamenti alle scuole: il Mef ha sbagliato i calcoli per pagare l IRAP 05. Dimensionamento scolastico: sanare i guasti di piani affrettati e illegittimi NOTIZIE NAZIONALI 06. Nomine di docenti e ATA dalle graduatorie d istituto in attesa dell allineamento degli archivi 07. Cronache dalla scuola reale 08. Centri digitali invece che scuole e pc al posto dei docenti 09. Dal 20 ottobre 2012 saranno dismesse le connessioni internet di 3800 scuole: dopo gli spot del ministro, la realtà di tagli e disservizi NOTIZIE REGIONALI 10. Colosio invia gli auguri per un buon anno scolastico. La FLC CGIL Lombardia ringrazia e aggiunge... 11. Utilizzo fondi Aree a rischio e a forte processo immigratorio (Art. 9 CCNL), anno scolastico 2012/13, esercizio finanziario 2012 12. COSA RESTA DELLA SCUOLA. Fine del discorso educativo? - IX Convegno Jonas Milano onlus SPAZIO FAQ E GIURISPRUDENZA 13. Pagamento delle reggenze A.S. 2012-2013 e dimensionamento scuole SICUREZZA E SCUOLA 14. Lezioni di sicurezza: "2087" dedica un fascicolo ai problemi della scuola italiana 15. Edilizia scolastica: tema da considerare emergenza nazionale inviata da scuole sicure 16. Edilizia scolastica: il Consiglio Nazionale dei Geologi mette in guardia sui

rischi 17. Se la classe è numerosa, a rischio sicurezza di allievi e docenti - di Pippo Frisone NAVIGANDO IN RETE 18. Scuola primaria e nuove Indicazioni: idee per ri-partire - di G. Cerini UN INIZIO DI DISCUSSIONE SULLE NOTIZIE RELATIVE AL RIORDINO DEI CICLI 19. Come Berlinguer e Moratti, il Ministro lavora per ridurre di un anno il percorso scolastico 20. Balletto di notizie e smentite sull'ipotesi di riordino dei cicli 21. DIPLOMA A 18 ANNI? PARLIAMONE - di P.A. 22. Scuola da 13 a 12 anni? Se ne parla da 40 anni 23. Bertagna: il diploma a 18 anni? Le leggi ci sono già, eccole - servizio di Matteo Rigamonti 24. "A scuola a cinque anni", pediatri insorgono. Il Ministro: notizia senza fondamento pratico IN ALLEGATO SUL SITO REGIONALE FLC in sezione dirigenti scolastici INSIEME AL NOTIZIARIO : http://www.flccgil.lombardia.it/cms/view.php?&dir_pk=123&cms_pk=3533 scheda flc cgil su contrattazione integrativa di scuola e schemi mef circolare ministeriale 25 del 19 luglio 2012 schemi di relazione illustrativa e relazione tecnico finanziaria contratti integrativi nota 4173 del 12 settembre 2012 dimissioni linee internet progetto spc documento Colosio Documento Barachetti IX Convegno Jonas Milano onlus 1 IX Convegno Jonas Milano onlus 2 REGGENZE E RETRIBUZIONE ANNO SCOLASTICO 2012-2013 presentazione miur del 13 settembre 2012 risultati anagrafe edilizia scolastica dati miur del 13 settembre 2012 su rischio sismico dati miur del 13 settembre 2012 su anagrafe edilizia scolastica IN PRIMO PIANO 01. MOBILITAZIONI FLC La FP-CGIL e la FLC-CGIL per i settori dell'università-ricerca e AFAM (formazione artistica musicale) hanno proclamato una giornata di sciopero generale dei servizi pubblici per il 28 Settembre p.v. E' una giornata di protesta, contro le scelte del Governo Monti sul lavoro pubblico e, quindi, una tappa del percorso di mobilitazione di tutta l'organizzazione. Gli interventi della Spending Review, infatti, non riguardano solo i lavoratori pubblici ma tutti i lavoratori dei servizi pubblici, compresi quelli svolti da datori di lavoro privati. Così come i tagli previsti hanno un impatto diretto su tutti gli appalti collegati al lavoro pubblico, che coinvolgono aziende i cui lavoratori sono rappresentati dalle Categorie private della CGIL.

Infine, il Governo Monti, che si sta apprestando ad una seconda manovra di Spending Review sta riducendo il perimetro dell'intervento pubblico, diminuendo i servizi ai cittadini. Per questo è importante, come già si sta facendo, che tutta l'organizzazione sostenga in tutti i modi la mobilitazione delle due Categorie. Mobilitazione che prevede lo sciopero di un'intera giornata, per tutti i comparti della FP-CGIL, pubblici e privati, nonché per l'università, la Ricerca e l'alta formazione artistica e musicale della FLC-CGIL, proclamato insieme alle corrispettive Categorie della UIL. Come sapete venerdì 28 settembre si svolgerà una manifestazione nazionale a Roma. L'appuntamento è previsto per le 9.00 a Piazza Esedra. Il corteo si snoderà per via Cavour, Fori Imperiali e si concluderà a Piazza Santi Apostoli con l'intervento conclusivo dei Segretari Generali di CGIL e UIL, Susanna Camusso e Luigi Angeletti, e i Segretari Generali delle cinque Categorie. Sono previsti i contributi di un rappresentante del sindacato spagnolo e di un rappresentante del sindacato greco. Chiarito il quadro, diamo un aggiornamento delle iniziative in programma. il 21 settembre "la giornata del merito", il merito delle migliaia di lavoratori precari della conoscenza, i meriti e i diritti acquisiti da un'intera generazione di docenti e ATA. Ci saranno decine di iniziative territoriali. il 28 settembre sciopero dell'università, ricerca, AFAM e dei lavoratori della funzione pubblica, proclamato insieme alla UIL, con corteo che parte da piazza Esedra e manifestazione finale in piazza santi apostoli. 12 ottobre sciopero dei lavoratori della scuola con manifestazioni territoriali, giornata anche di mobilitazione studentesca. 19 ottobre manifestazione spettacolo, nelle ore serali, in piazza del Popolo, con artisti che sostengono e condividono la nostra idea di conoscenza, interventi di esponenti del mondo della cultura e del lavoro che noi rappresentiamo. Nella manifestazione del 28 ottobre interverranno, fra gli altri, Mimmo Pantaleo e Susann a Camusso. La confederazione ha fissato degli obiettivi comuni di partecipazione che rappresentano un punto di riferimento generale ma, per quanto ci riguarda, sarà importante garantire una partecipazione visibile sia all'interno del corteo che nella piazza dei comizi finali. 02.Contrattazione integrativa di scuola: gli schemi del Mef Una circolare della Ragioneria Generale dello Stato cerca di mettere il guinzaglio ai contratti integrativi. Verbosità e indicazioni sbagliate finiscono per aumentare la confusione nelle scuole. Ecco come difendersi. La contrattazione integrativa si svolge nel solco tracciato dai contratti nazionali. Questo principio, contenuto nel Dlgs 150/2009, non è messo in discussione da alcuna circolare ministeriale, fosse pure della Ragioneria Generale dello Stato. Vediamo cosa è successo Tutto nasce da un esigenza giusta e condivisibile: uniformità e coerenza della negoziazione e del processo di controllo e pubblicità dei contratti, possibilità di effettuare efficaci monitoraggi. E così la Ragioneria predispone e trasmette a tutte le pubbliche amministrazioni la circolare 25 del 19 luglio 2012 che contiene gli schemi di relazione illustrativa e di relazione tecnicofinanziaria che debbono corredare i contratti integrativi (ai sensi del comma 3 sexies dell art. 40 del Dlgs 165/2001, come modificato dal Dlgs 150/2009). Una circolare che, nel caso della scuola, è indirizzata a dirigenti scolastici, direttori amministrativi, revisori dei conti. Purtroppo la Ragioneria ha voluto strafare e ha diffuso degli schemi che incorrono in errori grossolani, almeno per quanto riguarda la scuola dove alcune norme (Leggi Brunetta) a cui la ragioneria si richiama non sono applicabili, come spieghiamo nella scheda tecnica allegata.

Il furore ideologico degli estensori della Circolare 25 nel voler condizionare la contrattazione integrativa, intervenendo sull autonomia dei dirigenti li ha accecati. Ad esempio si cita l Intesa del 4 febbraio 2011, ma si dimentica l Intesa sul lavoro pubblico firmata a maggio 2012 dal Governo e da tutte le organizzazioni sindacali, che ha mandato in soffitta buona parte del Decreto Brunetta. Gli estensori della circolare non si sono nemmeno accorti delle modifiche apportate al Dlgs 165/2001, dal DL 95/2012 (che ha cambiato nuovamente le disposizioni del Dlgs 150/2009) sull organizzazione degli uffici e della gestione del rapporto di lavoro che sono oggetto di concertazione e non di sola informativa sindacale. Tanto che Brunetta stesso subito dopo l approvazione del DL 95 ha scritto una lettera di protesta al premier Monti ritenendola limitativa dei poteri attribuiti dalla legge alla pubblica amministrazione, quale datore di lavoro, nel pubblico interesse.. È grave che attraverso schemi tecnici si cerchi di porre vincoli alla negoziazione e di dettare interpretazioni unilaterali e restrittive dei contratti vigenti, chiedendo ai revisori di svolgere compiti che la legge non gli attribuisce, come estendere il loro controllo alle materie relative alle relazioni sindacali e al merito dei contenuti della contrattazione che invece sono stabiliti dalla contrattazione collettiva nazionale. I revisori devono verificare solo la compatibilità dei costi. La circolare non è né una guida per le relazioni fra le parti né ha il potere di interpretare i contratti o le leggi. La contrattazione continua a svolgersi nel solco tracciato dall art. 6 del Ccnl. È bene quindi che le parti del tavolo della contrattazione integrativa di istituto, dirigenti e parti sindacali (RSU e OO.SS. provinciali firmatarie del CCNL), confermino modalità e materie del confronto contrattuale, cercando di trovare soluzioni condivise ai tanti problemi che incontrano quotidianamente le scuole per funzionare e realizzare il POF. La circolare, è bene sottolineare, si riferisce solo alla forma delle relazioni che accompagnano il contratto integrativo, la sostanza non è stabilita da un atto unilaterale dell amministrazione che in questo caso non è nemmeno quella che gestisce i rapporti di lavoro. Da quanto ne sappiamo, il Miur non ha avuto alcuna voce in capitolo sulla formulazione della circolare. L ennesimo sopruso nei confronti delle scuole, l ennesima molestia burocratica nei confronti di Ds e Dsga, conseguenza della sottovalutazione da parte del Mef del lavoro nelle scuole trattate come un qualsiasi ufficio pubblico, senza tener conto delle loro specificità. La FLC è impegnata sul piano politico a ottenere il ritiro della circolare, dal momento che questa non si limita alla semplice trasmissione degli schemi tipo, ma suggerisce interpretazioni di leggi e del Ccnl, andando ben oltre l esigenza della P.A. di uniformare la ricerca e rendere trasparente l uso delle risorse. IN ALLEGATO SUL SITO REGIONALE FLC in sezione dirigenti scolastici INSIEME AL NOTIZIARIO : http://www.flccgil.lombardia.it/cms/view.php?&dir_pk=123&cms_pk=3533 scheda flc cgil su contrattazione integrativa di scuola e schemi mef circolare ministeriale 25 del 19 luglio 2012 schemi di relazione illustrativa e relazione tecnico finanziaria contratti integrativi 03. Dimensionamento scuole, contrattazione ed RSU. La situazione sui diversi territori, rispetto al dimensionamento delle Scuole, ci ha indotto ad attivare iniziative unitarie per una gestione coordinata delle relazioni e contrattazioni sindacali a livello di Istituto con il preciso scopo di evitare per quanto possibile nuove elezioni degli Organismi di rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro (RSU), a breve distanza dalle precedenti, valorizzare coloro che sono stati eletti e garantire la continuità contrattuale nelle singole scuole.

L'amministrazione, infatti, non ha alcun compito autonomo, se non quello di convocare le parti (Segreterie provinciali dei sindacati rappresentativi e RSU). Non ha assolutamente competenza a decretare la decadenza delle RSU. In linea di diritto, solo le scuole coinvolte nel dimensionamento che danno vita ad una nuova scuola (cambio codice) possono presentare il problema di legittimità delle RSU elette. Nelle scuole che mantengono la loro "identità" giuridica, il ruolo di rappresentanza è riconosciuto alle RSU a suo tempo elette anche se è avvenuto un mutamento nella consistenza del personale: è questo l'orientamento assunto dalla stesso ARAN in precedenti analoghe situazioni, "la RSU eletta ha la rappresentanza di tutti i lavoratori in servizio, nonché tutti quelli assunti o trasferiti dopo la sua elezione. La eventuale rielezione della RSU a causa della mutata consistenza dei lavoratori, può essere solo di iniziativa sindacale". Si sta verificando la disponibilità dell'aran per pervenire rapidamente ad un accordo integrativo di comparto che risolverebbe in radice tutte le questioni che si stanno registrando nelle singole scuole, con la predisposizione di un regolamento di comparto, che potrebbe rendere meno soggette a sconvolgimenti le RSU della scuola, e nel più breve tempo possibile una nota congiunta delle OO.SS.che consenta di dare avvio senza intralci alle contrattazioni MANOVRA E RAPPORTI STATO REGIONI 04. Finanziamenti alle scuole: il Mef ha sbagliato i calcoli per pagare l IRAP La FLC CGIL interviene presso il Miur per sollecitare un intervento che assicuri il pagamento dei lavoratori. Molte scuole ci hanno segnalato che in fase di liquidazione dei compensi accessori la procedura è bloccata per insufficiente disponibilità sul piano gestionale/contabile dell'irap. Pertanto siamo intervenuti presso il Miur per chiedere conto di quanto stesse succedendo. A quanto pare per un errore di previsione del MEF è impossibile procedere alla liquidazione del salario accessorio per incapienza dei capitoli di riferimento (2140 e 2145) per il pagamento dell IRAP, Il Miur, su nostra sollecitazione, sta disponendo una variazione di bilancio a favore dei suddetti capitoli, al fine di consentire la ripresa della normale operatività della gestione delle competenze accessorie. Al Miur abbiamo fatto presente che in assenza di un intervento tempestivo insorgerebbero numerose controversie che vedrebbero sicuramente soccombere l Amministrazione anche perché a breve il problema si proporrà anche in altri capitoli (vedi ad esempio i compensi per gli esami di stato). Ad aggravare la situazione ci sono la mancata definizione degli importi contrattuali da assegnare alle scuole per l anno scolastico 2012/13, la situazione di stallo in cui si trovano le scuole dimensionate per le quali la contabilità del codice vecchio non esiste più e deve essere chiusa al 31/08 e la mancata attribuzione dei primi 4/12 relativi al periodo settembredicembre 2012. Poiché riteniamo che tale tempistica non sia compatibile con i tempi di vita della scuola abbiamo sollecitato il Miur ad intervenire con urgenza per ripristinare il regolare afflusso dei fondi alle scuole, dando istruzioni precise.

05. Dimensionamento scolastico: sanare i guasti di piani affrettati e illegittimi Entro dicembre Stato e Regioni dovranno rivedere i criteri di dimensionamento alla luce della sentenza della Corte costituzionale. La FLC in una lettera sollecita il confronto e suggerisce soluzioni In questi giorni di avvio del nuovo anno scolastico alunni, genitori e personale della scuola stanno toccando con mano gli effetti nefasti dei piani di dimensionamento varati dalle amministrazioni regionali per l a.s. 2012/13: scuole soppresse e smembrate per dare luogo a istituti comprensivi con più di 1000 alunni, organici ridotti, sedi prive di Dirigente scolastico e DSGA. Tutto questo per ottemperare a una norma, la Legge 111/11, voluta dall allora Governo Berlusconi con l unico obiettivo di risparmiare a spese della qualità del servizio scolastico pubblico. Una norma che lo scorso 7 giugno la Corte Costituzionale ha pesantemente sanzionato giudicandola illegittima perché lesiva delle prerogative regionali in materia di riorganizzazione della rete scolastica. Questa sentenza però è arrivata quando i processi riorganizzativi della rete scolastica per il 2012/2013 erano in via di ultimazione, così molte scuole ora si ritrovano ad aver subito un dimensionamento non solo disastroso sul piano didattico e organizzativo ma anche illegittimo sotto il profilo costituzionale. Per correre ai ripari la Conferenza delle Regioni ha preso l impegno di dare attuazione alla sentenza costituzionale a partire dall a.s. 2013/2014 e il Governo, anche seguito di una risoluzione approvata il 10 luglio al Senato, si è impegnato ad aprire un apposito tavolo di concertazione con le regioni. Poiché le decisioni per il prossimo anno dovranno essere assunte entro dicembre 2012 e data la delicatezza e rilevanza delle decisioni da assumere, sarebbe auspicabile che questo confronto di merito venga avviato quanto prima. È quanto sollecita la FLC CGIL in una lettera inviata ai diversi soggetti istituzionali che saranno coinvolti nel confronto. La FLC CGIL chiede anche di partecipare al tavolo, visto che il processo di dimensionamento comporta (ha già comportato) effetti sull organizzazione del lavoro, sugli organici del personale e sulla qualità del servizio. Ristabilire la legittimità costituzionale è l occasione, innanzitutto, di sanare le tante situazioni in cui le scuole e i territori sono stati prevaricati e di ricreare le condizioni minime di qualità necessarie all attività didattica e all esercizio professionale. Secondo la FLC CGIL i nuovi parametri dimensionali devono rispondere a criteri di funzionalità didattica e organizzativa delle scuole, per questo vanno superate le rigidità di criteri prettamente numerici e rispettate le specificità territoriali. Ad esempio, il numero degli alunni non può essere uguale per tutte le scuole ma va rapportato al tipo di scuola e alle diverse realtà territoriali. Roma, 13 settembre 2012 Al Sottosegretario Dott. Marco Rossi Doria Al Capo di Gabinetto Dott. Luigi Fiorentino MIUR Al Presidente della VII Commissione Cultura del Senato della Repubblica Sen. Guido Possa Al Presidente della VII Commissione Cultura della Camera dei Deputati On.le Manuela Ghizzoni

Ai Membri VII Commissione del Senato della Repubblica Ai Membri VII Commissione della Camera dei Deputati Al Presidente della Conferenza delle Regioni Al Presidente della IX Commissione Istruzione della Conferenza delle Regioni Oggetto: dimensionamento della rete scolastica. Sentenza Corte Cost. 147 4 6 2012. Tavolo di concertazione. Richiesta incontro Egregio Sottosegretario Egregi Senatori Egregi Deputati Egregio Presidente della Conferenza delle Regioni Egregio Presidente della IX Commissione Istruzione della Conferenza delle Regioni La sentenza della Corte Costituzionale, dichiarativa dell'illegittimità dall'art 19 comma 4 del D.L. 98/2011 convertito in legge 111/2011, richiamata in oggetto, non ha potuto trovare immediata esecuzione, essendo intervenuta in un periodo dell'anno scolastico in cui i processi organizzativi preliminari agli atti amministrativi finalizzati all'avvio dell'a.s. 2012-2013 erano pressoché ormai ultimati. La Conferenza delle Regioni, con l'apprezzamento del Governo, proprio in ragione di quanto sopra espresso, si è impegnata a darne attuazione a partire dall'anno scolastico 20132014. Poiché le decisioni di merito andranno assunte dalle Regioni entro dicembre 2012 occorre, a nostro parere, dare seguito agli impegni presi dalle Istituzioni in indirizzo in varie sedi. Ricordiamo fra i più importanti le seguenti determinazioni: l'impegno a costituire un tavolo di concertazione con la Conferenza Unificata Stato Regioni assunto dal Sottosegretario all'istruzione Marco Rossi Doria (risposta immediata alle interrogazioni in VII Commissione della Camera il 4 luglio 2012); la risoluzione approvata dalla Commissione VII del Senato del 10 luglio 2012 che impegna il Governo a prevedere il superamento di criteri rigidi nella definizione dei nuovi parametri dimensionali, a rispettare le specificità regionali e dei territori, senza dover rispettare un numero di alunni uguale per tutte le scuole, dimensionando queste ultime a seconda delle diverse realtà territoriali. Chiediamo che si avvii quanto prima, stante l'urgenza e la delicatezza delle decisioni da assumere, soprattutto in considerazione del fatto che le scuole hanno già subito un dimensionamento talora forzato e improduttivo, il confronto di merito fra le istituzioni interessate dando seguito agli impegni che spettano a ciascuno dei soggetti interessati secondo le rispettive responsabilità. Chiediamo, inoltre, un incontro, in quanto Organizzazione sindacale, in considerazione dei riflessi sull'organizzazione del lavoro, sulla qualità del servizio e sull'organico del personale che il processo di dimensionamento comporta. In attesa di sollecito riscontro auguriamo buon lavoro e porgiamo Distinti saluti Il Segretario Generale FLC CGIL Domenico Pantaleo NOTIZIE NAZIONALI 06. Nomine di docenti e ATA dalle graduatorie d istituto in attesa dell allineamento degli archivi I ritardi del Ministero e il mancato accoglimento della nostra richiesta di permettere, già nel mese di giugno, agli inclusi nelle graduatorie d'istituto di scegliere le scuole in sostituzione di

quelle non più esistenti a causa del dimensionamento, sta determinando ancora una volta una situazione di incertezza nelle supplenze. Come abbiamo segnalato nel nostro commento alla circolare sulle supplenze, ricordiamo che al momento le uniche graduatorie d'istituto già valide per il 2012/2013 sono solo quelle di I fascia del personale ATA (elaborate già con le scuole dimensionate) e pertanto da esse si può procedere con le normali supplenze definitive (salvo per gli assistenti che come è noto vanno comunque nominati fino all'avente diritto in attesa che si chiarisca la situazione sul transito di inidonei/i TP). Tutte le altre graduatorie (II e III fascia ATA e I, II e III fascia docenti) sono quelle del 2011/12 (la prima fascia dei docenti, oltre alla sistemazione delle scuole, è perfino priva di chi ha sciolto la riserva o si è inserito in fascia aggiuntiva). Pertanto nel caso di utilizzo di tali graduatorie le supplenze devono essere fino all'avente diritto, in attesa che siano messe in linea le graduatorie 2012/13. Le operazioni di allineamento delle scuole da parte del Ministero sono condizionate al controllo delle confluenze tra le scuole a seguito del dimensionamento, da parte degli Uffici scolastici provinciali e non saranno pronte prima della fine di settembre. Ricordiamo anche che, malgrado qualche sollecitazione proveniente da varie parti, quest'anno non è più previsto il "salva precari", che potrebbe essere riattivato solo con un provvedimento legislativo. Pertanto le graduatorie prioritarie dello scorso anno non hanno più alcuna validità, né sono previste modalità di riconoscimento giuridico del servizio 07. Cronache dalla scuola reale Il primo giorno di scuola illustrato da giornali e tv è molto diverso da quello vissuto sul campo. Ecco una testimonianza dalla trincea di una scuola d infanzia fresca di dimensionamento A ogni inizio d anno scolastico, la scuola torna in cima ai pensieri di tutti, politici, amministratori, governanti, genitori, opinion maker. È un fuoco di paglia, ma fa tanto fumo. Per carità, si sentono tante cose giuste e sensate, ma purtroppo anche le pontificazioni di tanta gente che a scuola c è stata solo da studente e più di 40 anni fa. Snocciola le sue ricette e poi tace per un anno. Noi sappiamo quanto sia complessa e difficile la vita scolastica, e non solo perché chi ci governa si accanisce da anni con tagli e peggiora ordinamenti e organizzazione, ma semplicemente perché a scuola si lavora sull educazione e sul futuro di generazioni di giovani e per farlo bene servono tante cose. La testimonianza che proponiamo qui è solo uno spaccato, molto piccolo, di questa complessità. È il diario del primo giorno di scuola di una maestra di scuola d infanzia che, con sobrietà e leggerezza, ci apre gli occhi su problemi immensi, ma facilmente risolvibili. Se solo ci fosse la volontà di risolverli. Il primo giorno di scuola di una maestra di scuola dell infanzia Caro diario, ieri, mercoledì 12 settembre, nella mia scuola - che si trova in una bellissima città del Friuli-Venezia Giulia - è stato il primo giorno di lavoro con i bambini. Ho rivisto i miei 26 pargoli tra cui una bambina disabile grave che avevo già l anno scorso (ne avrò altri due con disabilità lievi). Li ho rivisti e ho sentito le loro urla allegre e festose, dopo due mesi; per la verità con alcuni di loro avevamo già cominciato a scambiarci messaggi per telefono. Il primo è arrivato già il 25 agosto: Ciao maestra, hai finito le ferie? Ti voglio bene. Purtroppo ho pensato le ferie sono già finite. Ho ricevuto anche un preoccupato Ciao maestra, sarai ancora con noi, vero? Era della mamma di una bambina con problemi che ho aiutato moltissimo e che teme che la

figlia sia affidata a una nuova maestra. La maggior parte dei messaggi dei bambini erano saluti affettuosi. Fa sempre piacere riceverli (sono queste le grandi soddisfazioni del nostro lavoro). Il primo giorno di lezione, anzi di attività educativa, nella scuola dell infanzia come sai per noi maestre non è il primo giorno di lavoro, perché s inizia il 1 settembre, che quest anno era di sabato. Sono andata per la presa di servizio nel nuovo istituto comprensivo, quello che l anno scorso chiamavamo direzione didattica e ho conosciuto il nuovo dirigente. Alle 11, come da programma, ci siamo ritrovate, con le colleghe per una ricognizione della situazione. Eravamo in 8, mancavano le tre supplenti di cui due di sostegno. Nel rivedere le aule vuote, il mio pensiero è andato agli ultimi giorni del mese di giugno. Facchinaggio Ricordo ancora, con sofferenza, quei giorni: le aule esposte al sole sia il mattino, sia il pomeriggio: dentro c erano 32 gradi, i bambini stanchissimi e noi maestre impegnate a spostare gli armadietti (di legno e di metallo) nei corridoi per lasciare le aule libere, perche il 1 luglio entrano i ragazzi del centro estivo organizzato dal Comune. Così, spingi tu che spingo anch io, fermiamoci un po che non ce la faccio, oddio la schiena, siamo riuscite a spostare tutti gli armadi. Alla fine, dopo aver imballato tutto il materiale dell aula (una ventina di grandi scatoloni) e i giocattoli puliti dalle collaboratrici scolastiche con il disinfettante portato da casa, li abbiamo trasportati in fondo alla scuola per riporli in bell ordine. I primi giorni di settembre, faremo il lavoro contrario, per preparare le aule per accogliere i bambini. Insomma, ogni anno due traslochi: a giugno e a settembre. È questa una delle poche cose brutte e schifose della nostra bellissima professione, perché non ci compete, non siamo pagate per farlo e soprattutto dopo un anno peggiora notevolmente le nostre ernie. Dobbiamo aspettare una settimana di tempo per recuperare un po di agilità e serve una scatola di antinfiammatori. Tutto questo perché il Comune, da anni, dice che non ha i soldi per pagare gli operai per fare questo lavoro. Ci potremmo rifiutare. Ho telefonato al mio sindacato che mi ha detto che noi maestre ci dobbiamo rifiutare, ma il sindacato, come accade spesso, non capisce: io e le altre gli abbiamo chiesto di risolvere il problema, non di dirci cosa possiamo fare o no. Lo sappiamo che ci possiamo rifiutare: maestre sì, ma non stupide; in realtà non ci possiamo rifiutare perché la dirigente ha detto all assessore all istruzione del Comune che dello spostamento degli armadi si farà carico la scuola. Ovviamente, quando la dirigente ci ha detto che dovevano collaborare col Comune, abbiamo pensato che se è così disponibile poteva darci una mano, giacché è pagata il triplo di noi, ma ovviamente non glielo abbiamo detto. Così, per l ennesima volta, abbiamo spostato tutto, con l aiuto di Anna, la collaboratrice scolastica, che nonostante abbia il certificato di disabilità e sia esonerata dai lavori pesanti ci ha aiutato molto. Ho saputo, poi, che la maestra Maria della sezione di D, che già soffre di ernia, ha trascorso i primi tre giorni di ferie a letto. Soldi per giochi, carta e pennarelli Il dirigente mi aveva informato poco prima (sono la coordinatrice del plesso) che avremo a disposizione 128 euro a sezione per tutto l anno (a tanto ammonta il contributo dello Stato) per comprare giochini, carta per fotocopiare, pennarelli. A novembre avremo già consumato tutto il fondo. Caro diario, penso proprio che quest anno il mio contributo per fare il lavoro più bello del mondo e per far bella figura con i genitori alle feste di Natale e a quella di fine anno dovrà crescere: l anno scorso me la sono cavata con poco meno di 100 euro in denaro e con un po di materiale che avevo a casa. Nella riunione di gruppo abbiamo deciso di chiedere ai rappresentanti dei genitori di fare come l anno scorso. L hanno scorso i rappresentanti dei genitori nel consiglio d intersezione avevano preso contatto con tutte le famiglie e a ognuna di esse avevano chiesto un contributo di 25 euro per costituire un fondo con cui comprare materiale di consumo per la classe. Noi maestre compravamo, presentavamo gli scontrini al rappresentante di classe che, a sua volta, esibiva

ai genitori il resoconto delle spese. Tutto certificato. Ma come ben sai, non tutti i bambini hanno due genitori e non tutti hanno dato il contributo richiesto, o perché non potevano o non hanno voluto. Risultato: furono raccolti 480 euro invece che 750, però, con molta fatica, li abbiamo fatti bastare. Speriamo le cose vadano meglio per il prossimo anno, ma con la crisi che c è Tu cosa ne pensi, caro diario? Tre collaboratori scolastici invece che quattro Durante la riunione, nel grande salone mensa, ogni tanto mi distraevo per ammirare il cortile esterno con un grandissimo giardino, al centro del quale troneggia un vecchio albero, bello, sano e robusto. La mia scuola è bella, molto bella, mi sono detta, però è grande e ha tanti spazi. Questo che dovrebbe essere un fatto positivo si trasforma in uno svantaggio. C è un lungo corridoio su cui affacciano le aule, il salone mensa/sala giochi e alcune altre stanze. Ci sono troppe porte (8) che danno sul cortile e tutte devono restare aperte; sono porte a spinta, per rispettare le misure di sicurezza. Ci vorrebbero almeno due collaboratori scolastici sempre presenti in servizio durante tutte le 8 ore in modo che uno possa attendere ai numerosi compiti e l altro vigilare l ingresso e le numerose uscite, di darci una mano quando serve per accompagnare i bambini piccoli ai servizi (sono 45 su 131) e vigilare i grandi quando da soli vanno ai servizi e non è detto che ritornino. La nuova direttrice amministrativa (quella in servizio l hanno scorso ha perso il posto a causa dell accorpamento degli istituti scolastici) ci ha informato che non potrà assegnare alla mia scuola più di tre collaboratrici scolastiche di cui una con la certificazione medica che la esonera dai lavori pesanti (cioè lavare i pavimenti e sollevare pesi!). I bambini disabili A un certo punto della riunione abbiamo esaminato la situazione dei bambini disabili che frequenteranno la nostra scuola che ospita complessivamente 131 bambini e cinque sezioni. In tre sezioni c è un bambino disabile e in due no; quelle con bambini disabili hanno 25 alunni, le altre 28, però in una delle due c è un bambino autistico non ancora certificato (lo sarà a breve) e in un altra due bambini con problemi gravi che i genitori non vogliono far certificare, ma pare ha detto il dirigente che il certificato sia in arrivo. Diversi bambini sono, come si dice, borderline. Molti sono figli d immigrati. Nella mia classe i figli d immigrati sono il 59%. In un altro plesso del mio circolo didattico ho saputo che sono oltre il 95%, i figli d immigrati, perché i genitori italiani si rifiutano di far frequentare ai loro figli quella scuola. Insomma i bambini disabili del mio plesso scolastico saranno tre con certificazione e due o tre senza. Altri due bambini certificati frequentano le altre scuole del circolo, quindi in totale quelli certificati sono 5. Questi bambini stanno in classe 8 ore il giorno per 5 giorni, quindi ognuno sta in classe 40 ore che moltiplicato 5 fa 200 ore; senza esagerare sono handicap molto gravi e avrebbero bisogno di avere un insegnante di sostegno per tutto il tempo che stanno a scuola; invece ci hanno assegnato solamente due insegnanti di sostegno. Un insegnante di sostegno lavora 25 ore a settimana e, quindi, in due assicureranno 50 ore di sostegno a settimana; ergo ogni bambino avrà il sostegno per 4 ore il giorno, quasi sempre la mattina. Il pomeriggio il rischio di qualche incidente è altissimo. Alla fine di ogni giornata di lavoro senza incidenti gravi, noi maestre rendiamo grazie alla Buona stella. Quanti vomiti? Quante febbri? La situazione dei pochi collaboratori scolastici assegnati ci ha preoccupato e non poco. Ho ripensato alla situazione dell anno precedente. La mattina dalle 7.45 alle 11 eravamo in servizio 5 maestre per badare a 129 bambini (per fortuna non sempre tutti presenti). Era presente, per svolgere i suoi compiti di pulizia, assistenza e vigilanza una collaboratrice scolastica che aveva anche la certificazione medica, legge 104/82, che attesta che è persona che non può fare lavori pesanti, tipo prendere in braccio i bambini perché ha l ernia e altre gravi malattie. Noi riceviamo i bambini all ingresso tra urla di gioia e a volte strepiti e pianti. Molti genitori li portano prestissimo, altri con comodo anche oltre 9 e ci deve essere sempre qualcuno a

disposizione. La collaboratrice scolastica deve anche per un ora ritirare i buoni/mensa, pulire e rassettare dove man mano si sporca, tenere in ordine i bagni e, soprattutto, vigilare tutte le porte (quelle di acceso al cortile e quella da cui entrano i genitori per portare i piccini a scuola). Insomma se la collaboratrice fa il guardiano non riesce a fare le pulizie, se fa le pulizia non riesce a dare una mano a noi nel sorvegliare i grandi che vanno ai servizi e, men che meno, accompagnare i piccoli che hanno spesso bisogno di aiuto. I piccoli quest anno saranno 45 su 131 e alcuni non hanno ancora compiuto i tre anni. Insomma ci dobbiamo arrangiare. Lasciamo stare cosa succede nei mesi invernali, il pensiero mi fa rabbrividire; Ti dico solo cosa è successo, ieri, il primo giorno di scuola. Solo 3 bambini con la febbre e 7 vomiti; durante i mesi invernali le febbri (bronchite, raffreddore, e altro) sono molto di più. Ti voglio raccontare cosa succede quando un bambino ha il vomito. Bisogna portarlo in bagno, aiutarlo e fargli coraggio, poi pulirlo e siccome la collaboratrice scolastica spesso non può darci una mano (sarebbe suo compito questo) e non possiamo abbandonare gli altri alunni da soli in classe, facciamo cosi: il malato lo prendiamo in braccio (non ti dico come questo aiuta il progresso dell ernia) qualche refrattario lo prendiamo per mano e tutti gli altri ce li trasciniamo dietro per il corridoio, in modo da poterli controllare con il terzo occhio, mente badiamo al bambino che vomita e piange (e urla). Quando tutto è concluso, noi maestre ci ridiamo su. Alla fine della giornata ci chiediamo reciprocamente: quanti vomiti oggi? Quante febbri? Quante bronchiti? Questa è la normalità. Purtroppo, a volte, capita anche di peggio. Per queste cose abbiamo il quarto occhio e la protezione di una stella che non è mai visibile ed emana influssi benefici per noi maestre. Gli abbiamo assegnato il nome di Sfiga e ci protegge dalle denunce dei genitori per mancata vigilanza e dalle contestazioni dei dirigenti per la stessa ragione. Quando è visibile sono guai. Per questo motivo quando accade un incidente in classe a qualche bambino, si dice che è stato per Colpa della Sfiga. La prima giornata: tranquilla e faticosa Mi sono preparata per tempo e con più cura. Arrivano i genitori e noi maestre, tutte, vogliamo dare un immagine efficiente, serena e piacevole (sia perché ci piace il nostro lavoro, sia perché se non siamo brave e disponibili, l anno prossimo, i genitori iscrivono i bambini in altre scuole e noi perdiamo il posto). Alle sette e trenta ero già a ricevere bambini e, fino alle 9.15 non ho fatto altro che sollevare pesi di 15/20 chili e parlare con mamme e papà ansiosi e preoccupati. Ho rassicurato tutte e tutti, ma nessuno è venuto a rassicurare me. I bambini erano tutti eccitati. Abbiamo trascorso il tempo a parlare delle vacanze e così sono venuta a conoscenza di tante situazioni familiari complesse. È andata come tutti gli anni: urla di gioia dei grandi, pianti dei piccoli. Non abbiamo potuto portare i bambini in cortile durante la ricreazione perché pioveva. La prima giornata è finita I primi tre giorni di attività educativa, quest anno, finiranno alle 13, per favorire l adattamento dei bambini. Ieri, quindi, eravamo due maestre, in compresenza. Alle 13,00 ha suonato, puntuale, la campanella e abbiamo accompagnato i bambini verso l uscita. I genitori (non tutti purtroppo) aspettavano felici. Alle 13.20 mi restavano da consegnare ancora 5 bambini. Come sempre, nonostante le raccomandazioni, non tutti i genitori arrivano puntuali. Finalmente, alle 13.35 ho riconsegnato tutti, sani e salvi, e mi sono messa in auto un po stralunata e con le orecchie tappate. Ho fatto già mezz ora di lavoro in più che nessuno mi pagherà mai. Sono andata a recuperare mio figlio che frequenta il secondo anno delle superiori e mi stava aspettando fuori della scuola e ho cercato una farmacia aperta con orario continuato perché avevo bisogno di fare scorta di antinfiammatori. Il mal di schiena è già ritornato. Oggi ho dovuto prenderli in braccio tutti e 26 per salutarli e alcuni più di una volta, domani andrà meglio.

L anno scorso ho consumato 16 confezioni di antinfiammatori. A casa non ce n è più, l ultima dose l avevo ingurgitata il 30 giugno. Non vedevo l ora di arrivare a casa e prenderne la mia dose abituale di antinfiammatori. Un po di riposo prima di andare a fare la spesa, passare dalla mamma malata, assistita dalla badante immigrata, cui cedo un pezzo del mio stipendio e preparare la cena, prima di portare l altro figlio in palestra. E solo il primo giorno! Domani, giovedì, sarò sola fino alle 13, come pure venerdì! La mia collega ha chiesto part-time e i prossimi due giorni non è di turno. La parte di posto lasciata libera sarà coperta da una supplente e le nomine le faranno la prossima settimana; nell attesa la segreteria dell istituto comprensivo ha già detto che non nominerà il supplente solo per pochi giorni. Non vedo l ora che arrivino le vacanze di Natale. Firmato EMMEDI 08. Centri digitali invece che scuole e pc al posto dei docenti È l'idea del Ministro Profumo annunciata in una conferenza stampa. Pantaleo: "basta con gli annunci, è necessario risolvere i problemi della scuola". In un anno scolastico che si è avviato nel caos, il Ministro Profumo pensa a sostituire le scuole con "centri digitali" e i docenti con i computer. Pronta la risposta del Segretario generale della FLC CGIL. In una lettera aperta Pantaleo si rivolge in modo accorato al Ministro perché ci ripensi e dedichi le sue attenzione ai tanti problemi irrisolti della scuola che sono la vera emergenza. Gentile Ministro, apprendiamo da notizie di stampa che, ieri, durante la conferenza stampa per l inaugurazione dell anno scolastico ha annunciato nuove prospettive per la scuola italiana: computer in ogni classe, tablet agli insegnanti insomma una vera e propria rivoluzione. Un sogno digitale. Era davvero necessaria, Signor Ministro, questa operazione mediatica per coprire con scenari mirabolanti, la triste realtà: questo anno scolastico si è avviato malissimo, uno dei peggiori a nostra memoria. Classi ancora senza insegnanti, personale ausiliario, tecnico e amministrativo non ancora nominato, grande confusione e difficoltà determinate dagli effetti del dimensionamento scolastico e dai tagli agli organici degli ultimi quattro anni, condizioni fatiscenti o insicure di tante nostre scuole. E ancora come non ricordare che il personale docente inidoneo per motivi di salute verrà trasferito forzosamente nelle segreterie al posto di assistenti amministrativi precari. Oppure il concorso epocale per i giovani da Lei annunciato qualche settimana fa e così via o ancora la drammatica situazione del personale ATA con precari che non avranno più ne' supplenze e ne' la speranza della stabilizzazione. Ma evidentemente queste miserie non La riguardano e non riflette nemmeno sul recentissimo rapporto OCSE che pone il nostro paese agli ultimi posti per investimenti in istruzione in rapporto al PIL, investimenti peraltro in costante diminuzione. Tra le grandi innovazioni, a cui lei pensa, ci risulta essere in un prossimo provvedimento legislativo, l idea di sostituire gli insegnanti con i personal computer. Si vorrebbero cioè cancellare le scuole nelle piccole isole e nei comuni montani sostituendole con dei non meglio identificati Centri scolastici digitali, dove i bimbi sarebbero collegati in rete e le attività didattiche gestite in modalità e-learning sotto la vigilanza di un tutor.

Non si tratta di un idea nuova, infatti sappiamo che pratiche di questo tipo sono in uso da molti anni in Groenlandia o nella sterminata Australia dove le distanze o le condizioni del territorio e del clima condizionano pesantemente la vita delle persone. Signor Ministro a noi pare che si vogliano fare tre operazioni con questa norma: un ulteriore taglio di organico del personale, ammantato dall alone della modernità e dell innovazione; lo stravolgimento dell idea stessa di scuola pubblica, costituzionalmente garantita, che verrebbe privata della essenziale funzione di mediazione culturale e didattica degli insegnanti; una riduzione di risorse a territori già deprivati. Se questa è l innovazione che ha in mente, essa troverà la più dura opposizione da parte di questa organizzazione sindacale. La invitiamo a dare piuttosto una risposta ai problemi concreti della scuola italiana a partire da quelli che Lei stesso e il Suo governo hanno creato (es. inidonei e concorso) per garantire a ogni bambino e a ogni bambina una scuola di qualità. Infine ci corre l obbligo di segnalare che l unica innovazione fin ad oggi da Lei messa in campo, il registro elettronico, è rimasta lettera morta. Infatti le scuole si sono aperte e dei registri elettronici non c è l ombra, anzi in molti casi non ci sono nemmeno quelli cartacei. Ma tutto ciò si spiega con il fatto che nella legge, Spending Review, non è previsto neanche un euro per coprire le spese di questa innovazione e in tante situazioni viene chiesto agli stessi insegnanti di portare i propri personal computer. Avevamo auspicato che Lei Signor Ministro non cedesse alla tentazione di tanti suoi predecessori di annunciare interventi epocali senza risolvere i problemi veri della scuola italiana lasciando, spesso e volentieri come nel caso di chi l ha preceduta,cumuli di macerie. Avevamo auspicato un inversione di tendenza in termini di investimenti e risorse dopo tre anni davvero devastanti. Così non è stato fino ad oggi. Ci ripensi. La FLC CGIL confida nell accoglimento della richiesta e Le porge distinti saluti Il Segretario Generale FLC CGIL Domenico Pantaleo 09. Dal 20 ottobre 2012 saranno dismesse le connessioni internet di 3800 scuole: dopo gli spot del ministro, la realtà di tagli e disservizi Una nota della Direzione generale per gli studi, la statistica ed i sistemi informativi del MIUR comunica la dismissione delle linee internet del progetto SPC Scuole. Il D.Lgs. 82 del 7 maggio 2005, noto come Codice dell Amministrazione Digitale, ha istituito e disciplinato il Sistema Pubblico di Connettività (SPC) con l obiettivo di creare una rete di interconnessione tra le Amministrazioni garantendo la sicurezza e la riservatezza delle informazioni. Figurando le istituzioni scolastiche tra le Amministrazioni dello Stato interessate dai servizi previsti dal SPC, nel 2008 la Direzione generale per gli studi, la programmazione e per i sistemi informativi del MIUR ha stipulato con il RTI (Raggruppamento Temporaneo d Impresa) guidato da Fastweb spa, un contratto per la fornitura alle scuole dei servizi di connettività e sicurezza previsti dal SPC. Questo ha consentito a circa 3800 scuole di fruire di un collegamento ad Internet (di tipo ADSL o satellitare) e di una serie di servizi di sicurezza, a carico della Direzione generale.

Adesso, dopo gli spot del Ministro Profumo sulla modernizzazione delle scuole italiane attraverso la cosiddetta agenda digitale, la dematerializzazione, gli slogan un computer per ogni classe, banda larga, scuola 2.0, con la nota prot. 4173 del 12 settembre 2012 la Direzione generale per gli studi, la statistica e i sistemi informativi del MIUR ci riporta alla realtà fatta ancora una volta di tagli e di conseguenti disservizi. Nella nota si comunica che dal 20 ottobre 2012 saranno dismesse tutte le linee ministeriali Fastweb del progetto SPC per le 3800 scuole interessate. Vale pena riflettere sulle motivazioni che hanno portato a questo taglio. Da una parte si indica la vera ragione: sono venuti meno gli stanziamenti finanziari necessari a garantire la gestione e lo sviluppo dell intero sistema informativo, con conseguente grave esposizione debitoria della Direzione generale nei confronti del fornitore del servizio. Si aggiunge però anche una curiosa motivazione: non è giusto continuare a sostenere l intervento economico in favore delle 3800 scuole perché ciò costituirebbe discriminazione nei confronti della restante maggior parte delle scuole (!). Non è previsto poi nessun finanziamento alle scuole interessate in modo che possano ripristinare un nuovo collegamento. Anche per il collegamento Internet le scuole si dovranno cercare sponsor o dovranno chiedere altri contributi alle famiglie? IN ALLEGATO SUL SITO REGIONALE FLC in sezione dirigenti scolastici INSIEME AL NOTIZIARIO : http://www.flccgil.lombardia.it/cms/view.php?&dir_pk=123&cms_pk=3533 nota 4173 del 12 settembre 2012 dimissioni linee internet progetto spc NOTIZIE REGIONALI 10. Colosio invia gli auguri per un buon anno scolastico. La FLC CGIL Lombardia ringrazia e aggiunge... Alleghiamo il documento di saluti per un buon anno scolastico prodotto dal Direttore generale dell'usr Lombardia, dott. Giuseppe Colosio e la lettera di "risposta" del Segretario generale della FLC CGIL Lombardia Barachetti Corrado Ezio. IN ALLEGATO SUL SITO REGIONALE FLC in sezione dirigenti scolastici INSIEME AL NOTIZIARIO : http://www.flccgil.lombardia.it/cms/view.php?&dir_pk=123&cms_pk=3533 documento Colosio Documento Barachetti 11. Utilizzo fondi Aree a rischio e a forte processo immigratorio (Art. 9 CCNL), anno scolastico 2012/13, esercizio finanziario 2012 Considerato che la procedura nazionale negoziale per l attribuzione dei fondi è ancora in corso, si raccomanda di non procedere all utilizzo dei fondi e di restare in attesa di ulteriore comunicazione sulla effettiva disponibilità delle risorse. Direzione Generale Via Ripamonti, 85 20141 Milano Posta Elettronica Certificata: mailto:certificata:%20drlo@postacert.istruzione.it

Prot. n. MIUR AOODRLO R.U. 12287 Milano, 14 settembre 2012 Ai dirigenti scolastici delle istituzioni scolastiche autonome di ogni ordine e grado della Lombardia Oggetto: Utilizzo fondi Aree a rischio e a forte processo immigratorio (Art. 9 CCNL), anno scolastico 2012/13, esercizio finanziario 2012 Da comunicazioni intercorse con la Direzione Generale per lo studente, l integrazione, la partecipazione e la comunicazione abbiamo verificato che la procedura nazionale negoziale per l attribuzione dei fondi assegnati per le scuole collocate in Aree a rischio e a forte processo immigratorio è ancora in corso. Raccomandiamo pertanto di non procedere all utilizzo dei fondi imputati alle singole istituzioni scolastiche (v. circolare USRLo n.9884 del 6 agosto 2012) e restare in attesa di nostra comunicazione sulla effettiva disponibilità delle risorse. Ringraziando per la cortese attenzione è gradita l occasione per porgere un cordiale saluto. Il direttore generale Giuseppe Colosio Patrizia Capoferri patrizia.capoferri@istruzione.it tel. 02 574 627 262 12. COSA RESTA DELLA SCUOLA. Fine del discorso educativo? - IX Convegno Jonas Milano onlus Educare e psicoanalizzare: mestieri impossibili secondo Freud. Psicoanalisi e pedagogia, attraverso le voci di Jonas e del Centro Studi Riccardo Massa, si incontrano in una giornata dedicata al tema della Scuola con l intento d interrogare il riflesso della crisi contemporanea e la caduta degli ideali sociali sull istituzione scolastica. Oggi, forse ancor più di ieri, proprio la scuola, seppur in grande difficoltà, detiene un ruolo educativo e orientativo fondamentale trovandosi ad essere il crocevia in cui si incontrano le questioni soggettive delle nuove generazioni, le difficoltà della famiglia moderna e il compito formativo dei docenti. Quale antidoto possibile di fronte a quella che potrebbe IN ALLEGATO SUL SITO REGIONALE FLC in sezione dirigenti scolastici INSIEME AL NOTIZIARIO : http://www.flccgil.lombardia.it/cms/view.php?&dir_pk=123&cms_pk=3533 IX Convegno Jonas Milano onlus 1 IX Convegno Jonas Milano onlus 2 SPAZIO FAQ E GIURISPRUDENZA 13. Pagamento delle reggenze A.S. 2012-2013 e dimensionamento scuole Pervengono da più parti quesiti in merito al pagamento delle reggenze per il corrente anno scolastico.

Vox populi.in alcuni casi anche di provenienza sindacale.. metterebbero in dubbio il pagamento delle reggenze per l anno in corso, con particolare riferimento alle scuole sottodimensionate. Nella scheda in allegato una disamina completa delle norme e dei compensi attualmente in vigore. IN ALLEGATO SUL SITO REGIONALE FLC in sezione dirigenti scolastici INSIEME AL NOTIZIARIO : http://www.flccgil.lombardia.it/cms/view.php?&dir_pk=123&cms_pk=3533 REGGENZE E RETRIBUZIONE ANNO SCOLASTICO 2012-2013 SICUREZZA E SCUOLA 14. Lezioni di sicurezza: "2087" dedica un fascicolo ai problemi della scuola italiana Nel nuovo numero della rivista i contributi, tra gli altri, di Domenico Pantaleo, Gianna Fracassi e Massimo Mari della FLC CGIL nazionale. Marco Togna ha curato per Rassegna sindacale la presentazione del fascicolo. Un mondo spesso dimenticato, di cui l'opinione pubblica si ricorda a settembre o in occasione degli esami di maturità. Ma la scuola è una realtà complessa, enorme, in cui ogni giorno si muovono milioni di persone tra docenti, operatori e studenti. E in cui si annidano rischi che toccano aspetti diversi: un'ampia gamma, insomma, che va dall'obsolescenza di molte strutture alle malattie professionali di insegnanti e personale ATA. "Lezioni di sicurezza", questo il titolo del prossimo numero della rivista "2087", dedicato interamente ai problemi

della scuola italiana, sia analizzandoli in termini scientifici (con la collaborazione di esperti e centri studi) sia fornendo indicazioni pratiche a chi negli istituti di occupa di questi temi. Il fascicolo si apre con l'introduzione di Domenio Pantaleo, segretario generale della FLC CGIL, che offre un'ampia panoramica della situazione: la costante riduzione di fondi e di organici, il preoccupante fenomeno dell'abbandono scolastico, l'aumento dei carichi di lavoro per il personale, lo stato (spesso penoso) dell'edilizia. Una vera emergenza, spiega Pantaleo, che necessita un'inversione di tendenza e l'avvio, subito, di un progetto che preveda investimenti in questo settore. "L'attenzione ai giovani conclude il segretario parte anche dall'istruzione pubblica: abbiamo la responsabilità di consegnare alle future generazioni di studenti una scuola pubblica di qualità, che determini il pieno sviluppo della persona umana, come recita la nostra Costituzione". Si entra poi nel vivo della materia, con approfondimenti di carattere scientifico sulle condizioni di lavoro e sulle malattie professionali del personale scolastico: un primo focus è dedicato ai docenti, centrando l'attenzione in particolare sulla "sindrome da burnout" (ossia quel malessere psichico che può colpire quei lavoratori che svolgono attività molto stressanti) e sulle patologie della voce, come disfonie e laringopatie; il secondo (a opera del direttore scientifico della rivista, Diego Alhaique) esamina nel complesso le condizioni di lavoro del personale ATA e dei collaboratori scolastici, con particolare riguardo ai disturbi muscoloscheletrici, a scivoloni e cadute, all'uso corretto di laboratori e macchinari. Attenzione viene anche dedicata ai temi della "scuola violenta", ossia all'incremento, registrato negli ultimi anni, delle aggressioni ai danni del personale scolastico da parte di studenti e genitori. La seconda sezione della rivista ospita articoli su singoli argomenti di grande interesse: lo stato dell'edilizia scolastica (redatto da Massimo Mari, responsabile sicurezza della FLC CGIL nazionale), in cui, partendo da numeri e tabelle che testimoniano la vetustà e la mancanza di sicurezza in gran parte delle nostre scuole, si pone con evidenza la necessità di un piano straordinario di interventi; una panoramica delle opinioni degli RLS sulla sicurezza nella scuola dove prestano servizio, dove si evidenzia il grande impegno di personale e dirigenti scolastici e la clamorosa assenza di istituzioni ed enti locali; la presentazione del progetto "Tapiro", realizzato da CGIL-CISL-UIL di Modena, sulla sicurezza negli istituti scolastici della provincia. Conclude questa sezione un importante contributo sul sovraffollamento delle aule italiane (di Gianna Fracassi, segreteria nazionale FLC CGIL), provocato dalla legge 133 del luglio 2008, emanata dall'ultimo governo Berlusconi, che ha tagliato oltre 150 mila posti (tra docenti e altro personale), causando il fenomeno delle cosiddette "classi-pollaio". La terza parte comprende articoli di più breve lettura e dal carattere più divulgativo: gli argomenti spaziano dai film dedicati alla scuola (dove si ritrovano, seppur in forma artistica, questioni relative alla sicurezza) ai dati Inail sugli infortuni, dalla normativa per la sicurezza alle indicazioni dell'agenzia europea di Bilbao, fino alle iniziative presenti nella scuola italiana in materia di "educazione alla sicurezza". Concludono il numero le consuete rubriche di webteca, Sportello Diritti (a cura dell'inca) e la nuova rubrica "In principio", incentrata sui principi giuridici della sicurezza attraverso le sentenze della magistratura. Informazioni Anno XIV numero 8, agosto 2012 2087 formazione e informazione per la sicurezza sul lavoro Lezioni di sicurezza Casa Editrice Edit. Coop. Redazione 0644888202 Promozione 0644888207 Abbonamenti 0644888201 E-mail redazione, promozione e vendite s.parisi@2087.it

15. Edilizia scolastica: tema da considerare emergenza nazionale inviata da scuole sicure Ogni anno con la riapertura delle scuole riemergono tutte le questioni non risolte e tra tutte quella dell edilizia scolastica che esige risposte concrete ed azioni immediate. I Sindaci, nonostante le ulteriori riduzioni di risorse, sia da parte dello Stato che delle Regioni, e le restrizioni imposte dai vincoli del patto di stabilita che spesso non consentono interventi neanche laddove indispensabili, continuano seppur con difficolta ad assicurare un impegno costante e responsabile; nel frattempo aumenta il numero delle persone che si rivolgono ai Comuni chiedendo tariffe agevolate: dal trasporto scolastico alla mensa scolastica, ai contributi per i libri di testo e le borse di studio. L edilizia scolastica nel suo complesso offre un quadro molto variegato, con esempi di eccellenza ma anche con situazioni molto disagiate e di effettivo rischio sicurezza. Lo stato dei finanziamenti, ad oggi, e il seguente: del miliardo di euro di fondi CIPE stanziati nel 2009 per la messa in sicurezza delle scuole, tolta la parte destinata all emergenza Abruzzo, restano 760 milioni di euro circa (che dovevano essere utilizzati attraverso 2 piani stralcio), di questi solo 161 milioni di euro sono stati effettivamente assegnati e quasi totalmente impegnati. La mancata assegnazione delle altre risorse preventivate ha impedito di effettuare gli interventi programmati. A 200 milioni di euro, ammontano le risorse previste nel 2012, sia per la costruzione di nuovi edifici che per la messa in sicurezza; una parte di queste e stata assegnata per la ricostruzione delle scuole colpite dal recente sisma; 115 milioni di euro serviranno per mettere in sicurezza le scuole individuate nella risoluzione Alfano, ma si e in attesa di conoscere le modalita di assegnazione. Infine il piano di coesione territoriale, che interessa le 4 Regioni del Mezzogiorno dell obiettivo 1, prevede nell ambito del progetto per la dispersione scolastica anche interventi sugli edifici scolastici. E evidente che le risorse messe in campo non sono assolutamente sufficienti e soprattutto rispetto agli annunci le risorse che arrivano ai Comuni sono esigue e giungono con lentezza. Il tema dell edilizia scolastica deve essere considerato una emergenza nazionale e come tale affrontato. Va ribadita le necessita, rappresentata dall ANCI da anni nelle diverse sedi istituzionali, che le spese per l edilizia siano escluse da patto di stabilita ; e poi necessario un maggiore coordinamento dei programmi nazionali, finalizzato ad un piu efficace impiego delle risorse, soprattutto se ridotte come nella fase attuale ed al miglior utilizzo delle strutture e la predisposizione di un nuovo piano nazionale di durata pluriennale che consenta una programmazione nel tempo degli interventi di risanamento, messa in sicurezza e rinnovo dell edilizia scolastica, favorendo anche la ripartenza delle economie locali; che Comuni e Province siano i destinatari diretti dei finanziamenti statali al fine di consentire un piu rapido impiego delle risorse, e su questo non c e piu dubbio alcuno essendo funzione fondamentale degli Enti locali da finanziare integralmente e direttamente. Infine e quanto mai opportuno il completamento dell anagrafe dell edilizia scolastica. (mt/sg) Anci, Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (12 settembre 2012) 16. Edilizia scolastica: il Consiglio Nazionale dei Geologi mette in guardia sui rischi Per i geologi 27.920 edifici scolastici sono collocati in aree ad alto rischio sismico. L'allarme è confermato dai risultati dell'anagrafe condotta dal MIUR sull'edilizia scolastica e recentemente resa pubblica. Preoccupante il silenzio del Ministro Profumo. Il grido di allarme lo ha lanciato, in un comunicato del 13 settembre 2012 riportato dall'ansa, Gian Vito Graziano, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, sulla base dello studio condotto dal Consiglio Nazionale dei Geologi su dati Cresme, ISTAT e Protezione Civile. Secondo il presidente dei geologi, in Italia 27.920 edifici scolastici sono in aree potenzialmente ad elevato rischio sismico, di cui 4.856 in Sicilia, 4.608 in Campania, 3.130 in Calabria (il 100% del totale), 2.864 in Toscana, 2.521 nel Lazio.

Mentre ad elevato rischio idrogeologico sono 6.122 scuole di cui 994 in Campania, 815 in Emilia Romagna e 629 in Lombardia. Quanto sopra denunciato è tranquillamente confermato dagli stessi dati del MIUR pubblicati di recente a seguito dei risultati dell'anagrafe dell'edilizia scolastica, pressoché terminata visto che l'indagine copre il 95,9% del totale delle istituzioni scolastiche statali. Anzi, le fonti ministeriali individuano nella relazione di accompagnamento sia le maggiori criticità sia le soluzioni che intenderebbe mettere in campo il MIUR aggiungendo ben poco di nuovo ed immediatamente esigibile a quanto in questi mesi ha "annunciato" il Governo Monti. Siamo però ancora ai preliminari! Comunque i risultati della ricerca ci forniscono un quadro decisamente preoccupante sia sul rischio sismico sia sullo stato più complessivo in cui versano gli edifici scolastici italiani ampiamente denunciato dalle numerose indagini, tra cui quella della FLC CGIL in collaborazione con la rivista 2087 (vedi correlati) che in tutti questi anni si sono susseguite. Non è un caso che proprio in questi giorni la senatrice Bastico del PD ha presentato uno specifico disegno di legge per destinare l'8x1000 all'edilizia scolastica, in considerazione appunto di un'assenza endemica di risorse per mettere a norma il nostro patrimonio edilizio ad uso scolastico e garantire la sicurezza nelle scuole. Se il Ministro Profumo vuole fare qualcosa per la scuola, abbandoni il virtuale e si dedichi invece a risolvere il reale. Allegati IN ALLEGATO SUL SITO REGIONALE FLC in sezione dirigenti scolastici INSIEME AL NOTIZIARIO : http://www.flccgil.lombardia.it/cms/view.php?&dir_pk=123&cms_pk=3533 presentazione miur del 13 settembre 2012 risultati anagrafe edilizia scolastica dati miur del 13 settembre 2012 su rischio sismico dati miur del 13 settembre 2012 su anagrafe edilizia scolastica 17. Se la classe è numerosa, a rischio sicurezza di allievi e docenti - di Pippo Frisone Dallo scorso anno poco è cambiato. Il Piano generale di edilizia scolastica, previsto dallo stesso decreto 81/09, con l individuazione delle scuole alle quali estendere il meccanismo dei nuovi limiti massimi degli alunni per classe, è rimasto ancora un annuncio, cui ha fatto seguito qualche timido elenco regionale, subito rientrato nell ombra. Dopo la deroga per il 2009/10 sulla formazione delle classi ancora coi vecchi parametri, prima il Tar del Lazio, con sentenza n.552/11 e successivamente il Consiglio di Stato che accoglieva per la prima volta una class-action intentata dal Codacons contro una pubblica Amministrazione, davano torto all ex ministro Gelmini. L aumento del numero degli alunni per classe, rientrava nel piano di razionalizzazione (alias tagli) del nostro sistema scolastico, deciso con la L.133/08 dal duo Tremonti-Gelmini. A quell aumento doveva seguire un vero e proprio piano generale sull edilizia scolastica. A parte un intervento straordinario deliberato dal CIPE nel 2012 a favore dell edilizia scolastica nel meridione, nulla di programmatico in materia ha visto la luce. Ora quell aumento senza un intervento di programmazione dell edilizia scolastica diventava un rischio e un vero e proprio pericolo per la sicurezza degli allievi e degli insegnanti. In una realtà come quella italiana col 42% delle scuole senza certificato di agibilità statica, col 29% senza agibilità igienico-sanitaria, col 46% prive di scale di sicurezza e col 15% senza impianti elettrici a norma ( dati Legambiente ), l aumento degli alunni per classe, deciso nel

2009 più che un azzardo suona come un atroce beffa per chi dovrebbe lavorare e studiare in tutta sicurezza! A tutto ciò va aggiunta la vetustà degli edifici scolastici, con il 15% che risale a prima del 900, il 16% tra il 900 e gli anni 40, il 37%, cioè il grosso, tra gli anni 40 e gli anni 70. Ora mentre si aumentavano gli alunni per classe, rimanevano inalterati tutti i vincoli in materia di norme tecniche di edilizia scolastica, DM del 18.12.75 e la normativa antincendio di cui al DM degli Interni del 26.8.92. Sia l uno che l altro decreto convergono sul mantenimento del numero di 25 alunni per classe come norma generale, cui deve fare riscontro, nell obbligo mq.1,80 di spazio minimo per allievo e mq.1,96 nella secondaria superiore. Eventuali deroghe devono essere certificate anche in via provvisoria dai vigili del fuoco. Prima del DM 81/09 i valori minimi e massimi per formare una classe erano i seguenti: Infanzia min.15 max 28 Primaria min.10 max 25 Media min.15 max 29 Sup.min.20 max 29 Col DM 81/09 i parametri sono stati innalzati come segue: Infanzia min.18(+3) max.30 Primaria min.15(+5) max 27(+2) Media min.18(+3)max 30(+1) Superiori min.27(+7) max 30(+1) In organico di fatto può succedere che per mantenere lo stesso numero di classi previste in organico di diritto si applichi un ulteriore aumento fino al 10%, vale a dire due/tre alunni in più che possono aggiungersi ai valori massimi!!! In tali condizioni parlare di classi pollaio o in batteria rende molto bene l idea, con tutto ciò che ne consegue: abbassamento del livello di qualità dell insegnamento e degli apprendimenti, aumento della dispersione e degli abbandoni, per non parlare dell aumento dei rischi legati alla sicurezza e alla situazione igienico-sanitaria. Al di là delle ricadute che possano comportare le spending review del governo Monti, bisogna riflettere su alcuni dati sugli infortuni a scuola, forniti dall Inail : Gli alunni infortunati negli ultimi 10 anni sono passati da 82.281 del 2000 a 98.429 del 2010 mentre i docenti infortunati nello stesso decennio son passati da 4.988 a 14.735!!! Credo che queste cifre da sole debbano interrogarci tutti, a partire da chi ci governa. Occorre mettere a punto un piano serio d interventi di messa a norma e in sicurezza di tutti gli edifici scolastici. Vanno eliminate le emergenze e tutte quelle deroghe, a partire dall oscillazione del 10%, che stanno abbattendo con molta facilità anche il muro dei 30 alunni per classe!!! Vanno rispettate, senza se e senza ma, tutte le norme sull antincendio e sulla messa in sicurezza degli edifici scolastici nonché sugli spazi minimi per alunno, previsti dalle norme attualmente in vigore. Il DM 81/09 va modificato radicalmente ma soprattutto i parametri sulla formazione delle classi vanno declinati all interno di ogni edificio scolastico e con la capienza di ogni singola aula, senza più far prevalere esigenze di risparmio o di tagli agli organici sulla salute e sulla sicurezza di alunni e insegnanti.