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NOTE SUL PIANO PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI 2016-2019 a cura dello Staff Regionale di Supporto Coordinatore Staff (Prof. Roberto Martini)

Art 1 comma 124 Legge 107/2015 Nell'ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio dei docenti di ruolo e' obbligatoria, permanente e strutturale - Obbligatorietà della formazione in servizio - Definizione e finanziamento di un Piano per la Formazione dei docenti stabilito a livello nazionale - Inserimento nel Piano Triennale dell Offerta Formativa di ciascuna scuola di un Piano di Formazione attraverso il quale si esplicitino i bisogni e le azioni formative - Carta elettronica del docente per la formazione - Individuazione di buone pratiche per la valorizzazione della professionalità docente Art 1 comma 181 lettera b Legge 107/2015 introduzione di un sistema unitario e coordinato che comprenda sia la formazione iniziale dei docenti sia le procedure per l accesso alla professione Il Piano per la Formazione dei docenti Rappresenta il quadro di riferimento rinnovato per la formazione e lo sviluppo professionale di tutti gli operatori della scuola. Prevede un collegamento con quelle che saranno le indicazioni relative alla formazione dei Dirigenti Scolastici e di tutto il personale della scuola. Indirizza la progettualità delle scuole e dei docenti per rendere coerenti e sistematici gli interventi formativi. Consente di passare da interventi formativi frammentari ad un vero e proprio sistema. Mette in relazione i diversi piani dell'azione formativa collegando gli obiettivi del piano nazionale con i piani formativi delle scuole e lo sviluppo professionale del docente. I principi del Piano della Formazione: cosa è cambiato IERI OGGI Azioni formative frammentarie (lasciate alla libera iniziativa del docente e/o della scuola) Centralizzazione della formazione (se ne occupa la singola scuola) Formazione intesa solo come aggiornamento Formazione come esigenza individuale (docente e/o singola scuola) Sistema armonico di formazione: il docente viene seguito lungo tutta la sua carriera Promozione di filiere formative (territoriali, nazionali, internazionali) Percorsi formativi di qualità (buoni contenuti e formazione per i formatori) Formazione come priorità strategica: (crescita del docente, della scuola e del paese)

Il piano di Formazione: quali OBIETTIVI e VANTAGGI per i DOCENTI OBIETTIVI Valorizzare la professionalità Creare prospettive di sviluppo della professionalità Documentare le competenze (portfolio) Creare opportunità di Innovazione per le scuole VANTAGGI Crescita professionale del singolo e del gruppo Assegnazione di incarichi specifici al docente Riconoscimento di meriti e assegnazione di incarichi Innovazione permanente e condivisa (le buone pratiche diventano sistema) Il Piano di Formazione e i documenti della scuola La legge 107/2015 riconosce che la partecipazione ad azioni formative deve riguardare l intera comunità scolastica. In tal senso il Piano della Formazione definito a livello nazionale: fissa le priorità formative del paese si collega e ispira i Piani di Formazione delle scuole organizzate in rete. Pertanto le scuole dovranno redigere un Piano Formativo triennale, parte integrante del PTOF, ispirato a quello nazionale, che si raccordi con le esigenze formative della rete di ambito, ma allo stesso tempo, adatto ai bisogni formativi che ogni territorio avrà cura di individuare coinvolgendo direttamente i docenti mediante il Piano individuale di Sviluppo Professionale. Il piano individuale, inserito nel portfolio del docente, si articola in tre macro-aree: 1. Area delle competenze relative all insegnamento (competenze didattiche) 2. Area delle competenze relative alla partecipazione scolastica (competenze organizzative) 3. Area delle competenze relative alla propria formazione (competenze professionali) RAV analisi interne e fotografia della scuola PdM fissa gli obiettivi di miglioramento della scuola Piano della formazione definisce le azioni formative della scuola PTOF parte dal RAV e racchiude il PdM e il Piano della formazione

Il portfolio professionale del docente Il portfolio professionale del docente include il Bilancio delle competenze, già sperimentato per la formazione dei docenti neoassunti negli ultimi due anni. Il MIUR ha previsto la predisposizione di una piattaforma on-line nella quale ciascun docente potrà documentare e riorganizzare la propria storia formativa e professionale. Il portfolio consentirà al docenti di costruire il proprio percorso formativo. Il portfolio è Il portfolio consente di Uno strumento che si avvarrà di una piattaforma on line a disposizione del docente Descrivere il curriculum comprensivo della storia formativa di ciascun docente Suddiviso in due parti - pubblica (MIUR): per indicare riferimenti, risorse e link esterni - riservata: gestita internamente dal docente Mettere a disposizione di ogni Dirigente Scolastico il curriculum digitale del docente Parte integrante del fascicolo digitale del docente Elaborare il bilancio delle competenze Il documento che raccoglie: Curriculum professionale Attività didattica Piano individuale di sviluppo professionale Valutare la qualità e la quantità della formazione effettuata (monte ore, modalità, contenuti) Le macro aree della formazione del personale scolastico Il Piano nazionale è un documento piuttosto flessibile: le nove macro-aree individuate per la formazione rappresentano l intelaiatura entro la quale le scuole o le reti di scuole, coinvolgendo i propri docenti, potranno individuare percorsi formativi specifici e adatti alle esigenze degli insegnanti e degli studenti. Il Piano sottolinea come le azioni formative debbano essere flessibili e adeguate ai numerosi e complessi contesti che caratterizzano il sistema scolastico e il territorio italiano. Ciò è reso possibile soprattutto attraverso la promozione delle reti di scuole che potranno mettere a fattore comune esperienze passate e progettare percorsi innovativi avvalendosi anche di gruppi di insegnanti esperti. Le aree e/o priorità della formazione 2016/2019 si possono incardinare in un sistema che si basa sul raggiungimento di tre competenze essenziali per il buon funzionamento della scuola.

Competenze Aree della formazione COMPETENZA DI SISTEMA Autonomia didattica e organizzativa Valutazione e miglioramento Didattica per competenze e innovazione metodologica COMPETENZE PER IL 21MO SECOLO Lingue straniere Competenze digitali e nuovi ambienti per l apprendimento Scuola e lavoro COMPETENZE PER UNA SCUOLA INCLUSIVA Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale Inclusione e disabilità Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile La Formazione per i Dirigenti Scolastici Il Piano comprende anche azioni formative rivolte ai Dirigenti Scolastici. Si tratta di percorsi che consentono lo sviluppo professionale del dirigente in vista delle sfide che la scuola si pone. Le competenze chiave del Dirigente Scolastico Leadership Aspetti decisionali, gestione del tempo e delle risorse Gestione del personale e dell ambiente di lavoro Valorizzazione delle risorse umane, collaborazione, negoziazione, gestione dei conflitti, capacità di ascolto Autonomia scolastica e Innovazione Qualità dell insegnamento Comprendere, governare e promuovere l innovazione Sostenere le scelte didattiche di qualità Rapporti con la comunità scolastica Valorizzare i rapporti con il territorio, nella rete e con le altri reti Valutazione e miglioramento Analizzare i risultati della valutazione e progettare azioni per il miglioramento

L organizzazione: Gli attori (MIUR, USR, RETI, SCUOLA-POLO, ISTITUTI, RICERCA) Gli attori della formazione e i loro compiti MIUR - CABINA DI REGIA- (Dirigenti amministrativi e tecnici del Ministero) USR STAFF REGIONALE DI SUPPORTO (Dirigenti Tecnici, Dirigenti Amministrativi, Dirigenti Scolastici, Docenti comandati) I dirigenti tecnici: coordinamento e supporto RETI DI SCUOLE (Scuole all interno di ciascun ambito territoriale) SCUOLA POLO PER LA FORMAZIONE (Una scuola per ciascuna rete d ambito) ISTITUTI SCOLASTICI INVALSI, INDIRE UNIVERSITA, ENTI ACCREDITATI, ASSOCIAZIONI Definisce gli indirizzi strategici e le regole di funzionamento del Piano Nazionale di formazione Ripartisce le risorse pubbliche Monitora i risultati Sviluppa accordi aggiuntivi con i partner Promuovere la costituzione di reti di scuole finalizzate a progettare la formazione nei territori Accompagnare le reti di scuole mediante momenti di incontro e formazione Valorizzare le risorse professionali presenti sul territorio anche attraverso accordi Monitorare la formazione dei docenti per la diffusione di adeguati standard quali/quantitativi delle iniziative. Coordinare e organizzare le attività formative sul territorio per i neo-assunti Organizzare la formazione per i dirigenti Progettano e organizzano la formazione del personale tenendo conto delle esigenze delle singole scuole Individuano una scuola polo per la formazione Può essere una scuola diversa dalla scuola capo-fila dell ambito territoriale Coordina la progettazione e l organizzazione delle attività formative E assegnataria delle risorse finanziarie provenienti dai fondi nazionali Ha la gestione amministrativa-contabile delle iniziative formative Si interfaccia con l USR per le attività di coprogettazione, monitoraggio e rendicontazione Progettano il proprio piano triennale di formazione all interno del PTOF Garantiscono la coerenza dei propri piani di formazione con il RAV, il PdM, il Piano Nazionale della Formazione Allineano gli strumenti del Piano (portfolio, standard dei docenti) verso i migliori standard internazionali Raccolgono e valorizzano le migliori pratiche Forniscono strumenti innovativi per il monitoraggio (griglie, questionari) Promuovono azioni di formazione Diffondono esperienze di ricerca Coordinano progetti di ricerca-azione Predispongono le azioni di tirocinio nelle scuole

La formazione organizzata in UNITA FORMATIVE Le scuole articoleranno le attività di formazione in UNITA FORMATIVE che, programmate e attuate su base triennale, dovranno essere coerenti con il Piano Nazionale e con i propri Piani formativi. Le unità formative possono essere promosse e attestate (art 1 D. 170/2016): dalla scuola* dalle reti di scuole* dall Amministrazione dalle Università e dai consorzi universitari da altri soggetti accreditati purché le azioni siano coerenti con il Piano di formazione della scuola La scuola deve garantire ad ogni docente almeno UNA unità formativa per ogni anno scolastico. *comma 6 art 1 D.170/16: Le istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione singole o in rete sono soggetti di per sé qualificati a offrire formazione al personale scolastico Le unità formative possono prevedere: Formazione in presenza Sono unità formative anche la formazione come: Animatori digitali Formazione on-line Team per l innovazione Sperimentazione didattica Tutor neo-immessi Lavoro in rete Coordinatori per l inclusione Approfondimento personale e collegiale Ruoli chiave sull Alternanza scuola-lavoro Documentazione e forme di restituzione alla scuola CLIL Progettazione e rielaborazione

Come è documentata la formazione: L ECOSISTEMA DIGITALE Gli strumenti La Piattaforma Elettronica (MIUR INDIRE) Portfolio docente - garantisce l incontro tra domanda e offerta di formazione - contiene un catalogo delle iniziative di formazione tra le quali il docente potrà scegliere mediante iscrizione - contiene gli indicatori di qualità che consentono il monitoraggio sulla formazione (questionari) - documenta tutte le iniziative a cui partecipa il docente - porta alla definizione del curriculum professionale di ogni docente. Garantire una formazione di qualità L obiettivo del Piano è quello garantire la qualità e la validità delle azioni formative e la reale crescita professionale dei docenti e della intera comunità scolastica. Pertanto diventa essenziale disporre di : - indicatori che consentano di monitorare la qualità e l efficacia delle iniziative di formazione. - Strumenti che permettano di rafforzare e diffondere l efficacia Monitoraggio della Qualità del coinvolgimento Strumenti per rafforzare e diffondere la qualità Finanziamento dedicato alla promozione di progetti innovativi (MIUR con SNV) Qualità metodologica Biblioteca delle migliori attività formative (curata da INDIRE) Qualità dell impatto Banca dati dei migliori formatori (MIUR con INDIRE) Qualità della trasferibilità e diffusione Fondo dedicato per la collaborazione internazionale dei docenti (MIUR)

Le fonti di finanziamento del Piano La fonte di finanziamento Totale risorse per il triennio 2016/19 Legge 107/2015 120 Milioni di euro PON 2014-2020 160 milioni di euro Altri Fondi MIUR 45 milioni di euro TOTALE PIANO DI FORMAZIONE 325 MILIONI DI EURO Carta del docente 1486 MILIONI EURO Lo Staff Regionale di Supporto per la Toscana - Garantisce il collegamento tra il sistema centrale (MIUR), regionale e le reti di scuole; - Organizza il monitoraggio e diffonde le pratiche più efficaci E' costituito da: - Dirigenti Tecnici; - Dirigenti Amministrativi degli uffici provinciali; - Docenti distaccati su autonomia scolastica e sui progetti nazionali. STAFF REGIONALE DI SUPPORTO USR TOSCANA Si articola in 25 gruppi di lavoro, uno per ciascun ambito territoriale; I compiti: Organizza nel mese di ottobre, conferenze di servizio provinciali per illustrare il Piano; Supporta ogni ambito nella scelta della scuola polo entro il 31 Ottobre; Raccorda tutte le scuole polo; Garantisce il supporto e collabora alla progettazione del piano di ciascuna rete di ambito