Barriere paramassi sono realizzate con pannelli di rete in fune o ad anelli sostenute da montanti, funi di controvento e ancoraggi di fondazione. Si tratta di dispositivi in grado di fermare massi con livelli di energia più comunemente compresa tra 500 kj (blocco calcareo di 0.58 m 3 con velocità 25 m/s) e 5000 kj (5.80 m 3 con velocità 25 m/s). Si possono realizzare barriere in grado di arrestare massi fino a 8000 kj. Test eseguiti in campi prova, a caduta verticale, dimostrano che le barriere devono garantire adeguati standard di deformazione, capacità di resistere a impatti multipli senza manutenzioni e semplicità di posa in opera. Dettagli costruttivi di barriere ad alto assorbimento di energia Anelli d acciaio formanti la rete Montante in acciaio Dettaglio del sistema di ammortizzazione Dettaglio del sistema di collegamento del montante alla fondazione 1
Quando il masso impatta contro la rete, la stessa deve potersi distaccare con facilità dai supporti, in modo tale che l energia cinetica venga progressivamente assorbita dalla deformazione degli elementi costituenti la barriera (anelli, sistemi di frenaggio, funi di controventatura, montanti). Elementi costituenti una comune barriera paramassi Dettaglio del dispositivo di frenaggio della rete Rinforzi corticali: Sono spesso realizzati mediante la posa di reti metalliche a protezione delle scarpate e per trattenere i frammenti di roccia di più piccole dimensioni. I pannelli di reti devono aderire alla parete e a tale scopo essi vengono assicurati mediante la posa di funi di acciaio, opportunamente ancorate. Non hanno lo scopo di trattenere le grandi volumetrie ma di impedire che i frammenti più piccoli, staccandosi dalla parete ed acquistando velocità possano travolgere la protezione. Perforazione a rotopercussione per la realizzazione degli ancoraggi della rete 2
Esecuzione di perforazioni a rotopercussione per la realizzazione di ancoraggi durante le fasi di realizzazione di un rafforzamento corticale mediante posa di pannelli in fune d acciaio. Fase di stesa dei pannelli in rete. Bulloni d ancoraggio delle reti e delle funi Tiranti di ancoraggio si tratta di elementi strutturali connessi alla roccia, che in esercizio sono sollecitati a trazione. Le forze di trazione sono applicate sulla roccia da ancorare mediante una piastra di ripartizione (testata). Si distinguono: - tiranti passivi, nei quali la sollecitazione di trazione mi manifesta a seguito di deformazioni e spostamenti della roccia ancorata; - tiranti attivi, nei quali la sollecitazione di trazione è impressa in tutto o in parte all atto della realizzazione dell ancoraggio. In relazione alla durata di esercizio, i tiranti vengono distinti in: - provvisori, se la loro funzione deve essere espletata per un periodo di tempo limitato; - permanenti, se la loro funzione deve essere espletata per un periodo di tempo commisurato alla vita utile dell opera. Di norma l armatura dei tiranti di ancoraggio è costituita da un fascio di trefoli in acciaio ancorati alla roccia mediante iniezioni cementizie. Ancoraggi a trefoli, cementati mediante boiacca di cemento iniettata 3
Barre di ancoraggio e bulloni si tratta di elementi strutturali che sono sollecitati a trazione e a taglio. Si tratta quindi di tiranti particolari costituiti generalmente da: - armatura costituita da una singola barra di acciaio; - lunghezza in genere limitata. Vengono usati in prevalenza in roccia e sono collegati alla stessa mediante semplice cementazione. Analogamente ai tiranti di ancoraggio, possono essere attivi e passivi ed in base alla durata di esercizio si distinguono in provvisori e permanenti. I bulloni sono generalmente caratterizzati dalla peculiarità di possedere dispositivi di ancoraggio ad espansione meccanica. Bulloni da roccia con barra filettata, piastra di ancoraggio e dado di serraggio Rilevato Paramassi: è costituito da materiali sciolti (ghiaia, sabbia) all interno dei quali si dispongono delle geogriglie di rinforzo. Viene progettato in modo tale da resistere all impatto di un blocco con energia cinetica molto elevata (>5000 kj). A dispetto dell ingombro, essi resistono facilmente a molteplici impatti senza per questo subire deformazioni apprezzabili o richiedere manutenzioni straordinarie. Oltre a ciò i rilevati hanno il pregio di avere un impatto visivo trascurabile. Le esperienze attuali hanno consentito di progettare e realizzare rilevati alti fino a 20 m, con paramenti inclinati fino a 70, aventi capacità di resistere a non meno di 20000 kj (20 GJ). 4
Gallerie paramassi: sono opere di difesa diffuse soprattutto in territori montani e alla base di falesie, risolvono le problematiche di caduta massi principalmente deviando, ma spesso anche arrestando, la traiettoria del masso. Una galleria artificiale è una struttura in calcestruzzo coperta da uno strato di materiale incoerente avente funzione ammortizzante. Le gallerie paramassi possono essere distinte in: gallerie tradizionali a portale (soletta e pilastri a valle); gallerie a mensola (soletta a sbalzo); gallerie policentriche (tunnel). Galleria a mensola Galleria a soletta e pilastri Tunnel 5