Disturbi e malattie della vista dai 40 anni in poi 9 September 2016 Dopo i 40 anni e nella terza età si possono presentare problemi della vista più o meno gravi: presbiopia, glaucoma, macula, pressione oculare. Malattie degli occhi dopo i 40 anni I nostri occhi sono sottoposti quotidianamente a una forte sollecitazione. Per questo è possibile che si cominci a soffrire di problemi alla vista con il passare degli anni. Il più frequente e meno
grave di questi è la presbiopia, un fenomeno naturale che consiste nell incapacità di contrarre e distendere in modo opportuno il cristallino e che tende a fare la sua comparsa intorno ai quarant anni. Altri disturbi possono essere invece piuttosto seri e vanno affrontati per tempo e con decisione. La presbiopia, il disturbo della vista più diffuso Il cristallino è una lente biconvessa con distanza focale variabile e rappresenta l elemento essenziale del sistema ottico. In un occhio giovane, normale e senza difetti, il cristallino, grazie al suo potere di accomodamento, riesce a mettere a fuoco distintamente e immediatamente qualunque oggetto posto tra l infinito e una distanza di circa 25 cm, detta distanza della visione distinta. Un occhio presbite non è più, o quasi, in grado di focalizzare gli oggetti vicini e per la visione a piccola distanza deve ricorrere a una protesi esterna, cioè a lenti convergenti che possano sostituirsi al cristallino invecchiato nel fornire all occhio l opportuno accomodamento. La cataratta, un problema della terza età Anche per la cataratta il protagonista del disagio visivo è il cristallino, che subisce un opacamento, come se uno schermo grigio cadesse (il termine greco da cui deriva cataratta indica infatti qualcosa che cade dall alto) davanti all occhio. Rientra tra le malattie senili poiché si manifesta in genere dopo i sessant anni e viene curata con un intervento chirurgico ormai considerato di routine. Le malattie più dannose per gli occhi Come accennato, gli occhi delle persone non più giovani possono essere affetti da disturbi assai più gravi della presbiopia o della cataratta. Vediamo quali sono i più diffusi. La degenerazione maculare, che si distingue in secca e umida. La prima è la più frequente, comporta la perdita della visione ed è contraddistinta dalla presenza di depositi scuri nella macula, cioè in quella parte della retina che permette la visione distinta e dei particolari. La retinopatia diabetica, che consiste nella degenerazione dei capillari della retina, è favorita dalla pressione alta e colpisce i diabetici la cui iperglicemia è fuori controllo. Il glaucoma cronico semplice, che comporta una degenerazione progressiva del nervo ottico, determinato da un aumento patologico della pressione oculare (quella esercitata dall umore acqueo all interno del bulbo). Questo disturbo ha come conseguenza un progressivo deteriorarsi della funzione visiva che, in assenza di cure adeguate, può giungere sino alla cecità. Il distacco della retina. Per questo disturbo serve un breve preambolo. La retina è un sottile strato di tessuto nervoso sensibile alla luce, aderente da una parte alla coroide, dall altro al vitreo. Quest ultimo è una specie di gel che riempie la cavità interna dell occhio; col tempo
si disidrata, si liquefà e tende a distaccarsi dalla retina. In qualche caso, la componente acquosa del gel vitreale si insinua dietro la retina e ne accentua il distacco. La retina allora non è più in grado di offrire al cervello un immagine adeguata e la vista diviene offuscata e ridotta. Proteggere la vista: una diagnosi precoce e un intervento tempestivo I problemi della vista che abbiamo evidenziato sono effettivamente seri, ma la loro gravità può essere limitata da una diagnosi precoce e da un intervento tempestivo. Secondo studi recenti il 50% di chi è affetto da cataratta, glaucoma, maculopatia non è a conoscenza del problema, perché i sintomi non esistono, oppure vengono sottovalutati. E pensare che addirittura il 79% del deficit visivo sarebbe correggibile, se affrontato in tempo.
Quando sottoporsi ai controlli della vista Tra i 40 e i 45 anni bisogna fare una prima visita oculistica per la presbiopia. Tra i 45 e i 65 anni bisogna ripetere il controllo ogni 24 mesi per prevenire o contrastare in tempo gli altri disturbi dell età. Dai 65 anni in poi le visite oculistiche devono essere eseguite quasi annualmente, ogni 12 18 mesi.
Powered by TCPDF (www.tcpdf.org)