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Anno 2014 N. RF189 ODCEC VASTO La Nuova Redazione Fiscale www.redazionefiscale.it Pag. 1 / 7 OGGETTO STUDI DI SETTORE 2014 PERSONALE ADDETTO (QUADRO A) RIFERIMENTI ISTRUZIONI STUDI DI SETTORE CIRCOLARE DEL 09/07/2014 Sintesi: si riepilogano le modalità di compilazione del modello degli studi di settore in relazione al personale che presta servizio nell attività, alla luce delle novità intervenute dal periodo d'imposta 2013. Come di consueto, nel quadro A del modello studi di settore vanno indicate le informazioni relative al personale che presta servizio nell attività, con riferimento: ai lavoratori dipendenti ai soggetti che prestano la propria attività ad altro titolo. Lo studio di settore, infatti, valuta l apporto ai ricavi da parte di tutti i soggetti che prestano la propria opera nell attività, a prescindere dal tipo di rapporto di lavoro instaurato (dipendente, socio, associato in partecipazione). Nota: ulteriori informazioni relative al personale possono essere richieste in altri quadri del modello degli studi come, ad esempio, la suddivisione del personale per mansione nell ambito degli studi WG44U (alberghi, affittacamere, ecc.), VG36U (ristoranti, pizzerie, ecc.) e WG37U (bar, gelaterie, ecc.). PRINCIPALI NOVITA DEL QUADRO A Da quest anno le istruzioni alla compilazione del quadro A, precisano che per determinare il numero giornate retribuite del personale addetto all attività, si fa riferimento: ai modelli di denuncia Uniemens inviati all Ente Previdenziale ovvero, laddove tale modello non fosse disponibile, ai registri o altra documentazione. Nota: in tal modo, si risolvono le problematiche inerenti l indicazione del dato richiesto in assenza della denuncia Uniemens (si pensi ad esempio, alle imprese site in comunità montane che assumono part-time coltivatori diretti, senza oneri previdenziali: il numero delle giornate retribuite, in tale caso, non è reperibile nella citata denuncia) APPRENDISTI Anche per gli apprendisti (inclusi quelli con contratto a tempo parziale), da quest anno, il numero complessivo delle giornate retribuite va desunto dalle denunce Uniemens inviate all INPS. NOVITA : le istruzioni sono state aggiornate al fine di specificare che anche per tali soggetti il numero delle giornate retribuite va determinato applicando i criteri previsti per i dipendenti (ossia, moltiplicando per 6 e dividendo per 100 il numero delle settimane utili per la determinazione della misura delle prestazioni pensionistiche).

Redazione Fiscale Info Fisco 189/2014 Pag. 2 / 7 DATI DA INDICARE NEL QUADRO A Si riportano di seguito, in forma tabellare, le principali voci da riportare nel quadro A (queste possono variare in relazione a ciascuno studio; pertanto le stesse si analizzano in via generale) DIPENDENTI A TEMPO PIENO DIPENDENTI A TEMPO PARZIALE, ASSUNTI CON CONTRATTO DI LAVORO INTERMITTENTE, DI LAVORO RIPARTITO APPRENDISTI ASSUNTI CON CONTRATTO DI INSERIMENTO, A TERMINE, LAVORANTI A DOMICILIO; PERSONALE CON CONTRATTO DI SOMMINISTRAZIONE DI LAVORO LAVORANTI A DOMICILIO DATI RELATIVI AL PERSONALE DIPENDENTE va indicato il numero complessivo delle giornate retribuite (eventualmente secondo le classificazioni Dirigenti, Quadri, Impiegati e Operai generici) che possono desumersi dai modelli di denuncia inviati all ente previdenziale relativi al 2013 va indicato il numero complessivo delle giornate retribuite relativamente ai soli dipendenti a tempo parziale, anche se assunti con contratto di inserimento o con contratto a termine con contratto di lavoro intermittente o di lavoro ripartito conformemente a quanto comunicato all Ente Previdenziale per il 2013. Con riferimento alle denunce telematiche UNIEMENS inviate all INPS, il numero delle giornate va determinato moltiplicando per 6 e dividendo per 100 il numero complessivo delle settimane utili per la determinazione della misura delle prestazioni pensionistiche va indicato il numero complessivo delle giornate retribuite degli apprendisti (anche se a tempo parziale) desumibili dai modelli UNIEMENS relativi al 2013. va indicato: il numero complessivo delle giornate retribuite relative agli assunti a tempo pieno con contratto di inserimento ed ai dipendenti con contratto a termine e di lavoranti a domicilio, desumibile dai mod. Uniemens 2013 l ammontare complessivo delle giornate retribuite a soggetti che intrattengono contratti di somministrazione di lavoro, da calcolarsi dividendo per 8 il numero complessivo di ore ordinarie lavorate desumibile dalle fatture rilasciate dalle agenzie di somministrazione va indicato il numero complessivo delle giornate retribuite relative ai lavoranti a domicilio desumibile dai modelli Uniemens relativi al 2013. Si noti che il dato relativo ai lavoranti a domicilio può essere un elemento richiesto in modo a sé stante oppure può essere richiesto cumulativamente ai dati relativi a dipendenti con contratto di inserimento, a termine, ecc. Risulta necessario, pertanto, verificare come sono richieste le informazioni nel singolo studio per effettuare le debite aggregazioni o disaggregazioni. CO.CO.CO. CHE OPERANO IN VIA PREVALENTE NELL ATTIVITA COLLABORATORI COORDINATI E CONTINUATIVI DIVERSI DA QUELLI DI CUI AL RIGO PRECEDENTE DATI RELATIVI AL PERSONALE NON DIPENDENTE va indicato il numero dei collaboratori coordinati e continuativi con occupazione prevalente nell impresa al 31/12 va indicato il numero dei collaboratori coordinati e continuativi diversi da quelli indicati nel rigo precedente, ovvero che non hanno un occupazione prevalente nell impresa, che prestano la loro attività nell impresa alla data di chiusura del periodo d imposta. Vanno indicati i collaboratori coordinati: sia a progetto sia continuativi senza progetto, programma o fase di programma

Redazione Fiscale Info Fisco 189/2014 Pag. 3 / 7 COLLABORATORI FAMILIARI / CONIUGE DELL AZ. CONIUGALE FAMILIARI DIVERSI DA QUELLI PRECEDENTI CHE PRESTANO ATTIVITÀ NELL IMPRESA ASSOCIATI IN PARTECIPAZIONE SOCI AMMINISTRATORI SOCI NON AMMINISTRATORI AMMINISTRATORI NON SOCI va indicato il numero dei collaboratori dell impresa familiare (art. 5, co. 4, TUIR) ovvero il coniuge dell azienda coniugale non gestita in forma societaria va indicato il numero dei familiari che prestano la loro attività nell impresa, diversi da quelli indicati nel rigo precedente (quali, ad esempio, i cosiddetti familiari coadiuvanti per i quali vengono versati i contributi previdenziali) va indicato il numero degli associati in partecipazione e dei soggetti che partecipano agli utili dell impresa in base a contratti di cointeressenza con apporto di opere e servizi, di cui all art. 2554 del codice civile va indicato il numero dei soci amministratori indipendentemente dalla tipologia di rapporto intrattenuta con la società (co.co.co., lavoro dipendente, altri rapporti) va indicato il numero dei soci non amministratori. Non devono essere indicati i soci che hanno percepito compensi derivanti da contratti di lavoro dipendente ovvero di collaborazione coordinata e continuativa; tali soci devono essere indicati nei righi appositamente previsti per il personale retribuito in base a detti contratti di lavoro va indicato il dato relativo al numero degli amministratori non soci; in tale rigo vanno indicati solo coloro che svolgono l attività di amministratore caratterizzata da apporto lavorativo direttamente afferente all attività svolta dalla società e che non possono essere inclusi nei righi precedenti. Quindi, ad esempio, gli amministratori assunti con contratto di lavoro dipendente non vanno nel rigo Dipendenti a tempo pieno. CASSA INTEGRAZIONE: nel rigo Cassa integrazione ed istituti simili (A17 o A18, a seconda dello studio) presente solo negli studi delle manifatture: va riportato il numero delle giornate retribuite non effettivamente lavorate a causa di provvedimenti di sospensione dell attività (CIG/CIGS, ecc.). Non vanno computati i periodi di normale sospensione e/o interruzione dell attività lavorativa, come, ad esempio, quelli dovuti per causa di malattia, infortunio professionale, maternità, ecc. Inoltre, nel caso in cui la sospensione dell attività lavorativa non venga effettuata mediante la totale interruzione dell attività stessa, ma attraverso una riduzione parziale dell orario di lavoro giornaliero, il computo delle ore di sospensione dovrà essere trasformato in giornate lavorative. Esempio: la Alfa Srl ha ricorso alla CIG per 1 dipendente a tempo pieno, che lavora 8 hh giornaliere per 5 gg a settimana; nel caso in cui intenda ridurre l orario di lavoro di 3 ore al giorno per un totale di 4 settimane nell anno, indicherà 8 nel rigo in esame, che corrisponde al numero complessivo di giornate di sospensione risultanti dal rapporto tra il numero complessivo di ore di sospensione nelle 4 settimane (60) e le 8 ore giornaliere di lavoro. GIORNATE RETRIBUITE MA NON LAVORATE Si ritengono ancora applicabili i chiarimenti della CM 23/2006 che ha chiarito che il numero delle giornate va esposto al netto dei giorni di malattia, infortunio, gravidanze, ecc. (considerato che, anche se il dipendente è stato retribuito, non ha effettuato alcun apporto lavorativo nell attività). In caso di CIG/CIGS, tuttavia, il concetto si ritiene applicabile solo se non è richiesta la compilazione dell apposito rigo di cui sopra (in tal caso si tratta di un «di cui»).

Redazione Fiscale Info Fisco 189/2014 Pag. 4 / 7 PERCENTUALE DI LAVORO PRESTATO In relazione al personale non dipendente, ai fini della corretta compilazione degli studi, occorre indicata la percentuale complessiva dell apporto di lavoro effettivamente prestato; ciò al fine di misurare in maniera più adeguata il contributo lavorativo nell ambito dell impresa. PRESENZA AL TERMINE DEL PERIODO D'IMPOSTA: a) co.co.co, associati in partecipazione e soci: vanno indicati solo se presenti al 31/12 b) collaboratori impresa familiare/coadiutori: vanno comunque indicati anche se non presenti al 31/12. Al riguardo, la CM 32/2005 ha precisato che tale percentuale va calcolata: rispetto all'apporto di lavoro di un dipendente a tempo pieno che lavora per tutto l'anno. In pratica, va effettuato il rapporto rispetto ad una attività lavorativa di 8h al giorno x 312 gg lavorativi annui. ISTRUZIONI AL RIGO: "la percentuale è pari al rapporto tra l apporto di lavoro effettivamente prestato per lo svolgimento delle funzioni inerenti la qualifica di amministratore e quello necessario per lo svolgimento dell attività a tempo pieno da parte di un dipendente che lavora per l intero periodo d imposta cui si riferisce il presente modello". Esempio1 Esempio2 Titolare dell impresa + due collaboratori familiari il primo: svolge l attività a tempo pieno 100 % il secondo: è impegnato per metà della giornata ed a giorni alterni 25 % si riporta 125 % (cioè la somma delle percentuali di apporto di lavoro dei 2 collaboratori familiari; l apporto dell imprenditore non va computato). Titolare dell impresa + due collaboratori familiari il primo svolge l attività a tempo pieno 100 % il secondo è impegnato per metà della giornata ed a giorni alterni 40 % si riporta 140 % - percentuali di apporto di lavoro dei due collaboratori familiari La percentuale determina un diverso ricavo presunto. IMPRESA FAMILIARE - QUADRO RH DEL COLLABORATORE Con riferimento ai collaboratori familiari, la CM 32/2005 ha precisato che la percentuale indicata deve essere coerente con quanto attestato dal titolare dell impresa familiare circa: la quota di reddito imputato pro-quota a ciascun collaboratore. la qualità e quantità del lavoro prestato dal collaboratore. In pratica, secondo l Agenzia, la continuità e la prevalenza della prestazione del collaboratore costituiscono 2 elementi fondamentali per determinare la percentuale da riportare nel quadro A. Esempio: potrebbe essere poco plausibile: imputare al collaboratore un reddito a RH per il 49% e indicare nel prospetto A dello studio una sua partecipazione del 20% SOCIO O ASSOCIATO IN PARTECIPAZIONE Con riferimento ai soci e agli associati in partecipazione che prestano la propria attività in maniera prevalente, l Agenzia, ritiene necessario che: la percentuale di lavoro prestato risulti da apposita documentazione o da altra prova idonea

Redazione Fiscale Info Fisco 189/2014 Pag. 5 / 7 se il socio con occupazione prevalente non esercita alcuna altra attività ovvero non sia in grado di dimostrare ulteriori attività svolte, la percentuale da indicare [ ] dovrebbe essere pari o almeno prossima al 100%. Tuttavia, considerato che detti soci e associati devono avere i requisiti dell occupazione prevalente nella società, devono ritenersi incoerenti indicazioni delle predette percentuali non superiori al 50 per cento [...]. Pertanto, in relazione a quest ultima indicazione si osserva che, in generale: se il socio socio/associato con occupazione prevalente non esercita un'altra attività (es: è pensionato) o comunque non sia in grado di dimostrare ulteriori attività svolte (es: lavora in nero" per terzi) la percentuale da indicare dovrebbe essere pari o prossima a 100 e negli studi applicabili andrà indicata la sola effettiva partecipazione lavorativa apportata ( variabile di anno in anno). Ad ogni modo: in presenza di apporto del socio/associato inferiore a 100 è opportuno provare altre occupazioni con apposita documentazione o altra prova idonea. Esempio3 Esempio4 Un socio opera per 8 ore al giorno per tutto l'anno in tre società con la stessa attività: nella società A in cui è amministratore con apporto del 40% del proprio tempo nelle società B e C in cui non è amministratore opera per il 30% cadauna Egli andrà inquadrato: tra soci amministratori nello studio della società A: percentuale di apporto "40" tra i soci non amministratori negli studi delle altre società: percentuale di apporto "30" in ciascuna. La redditività associata alle diverse tipologie di socio sarà più elevata nello studio di settore della società A rispetto gli studi di settore delle altre società. Un pensionato è socio non amministratore in una piccola società costituita dal figlio. Nel tempo libero si occupa della tenuta della contabilità. Andrà indicato: - se non percepisce compenso: tra i soci non amministratori e sarà credibile un apporto lavorativo modesto (inferiore al 50%), pur non potendo dimostrare di avere altre attività lavorative, posto che l'attività non viene svolta per motivi di sussistenza economica - se percepisce un compenso di co.co.co. per l'attività svolta: andrà indicato tra i "collaboratori prevalenti" (considerato che l'essere in pensione non può essere considerato un impegno lavorativo"). SOCI AMMINISTRATORI Come anticipato, nel quadro A va esposto il numero dei soci amministratori indipendentemente dalla tipologia di rapporto intrattenuta con la società (co.co.co., lavoro dipendente, altri rapporti). Per questi, secondo la CM 34/2010, in relazione alla percentuale di lavoro prestato, va indicata la percentuale dell apporto di lavoro. per l attività inerente tale qualifica. Pertanto, quanto indicato negli studi devono risultare coerenti con gli importi di cui al campo 2 del rigo F16 (ovvero campo 5, rigo F19) corrispondenti all ammontare delle spese per compensi corrisposti ai soci per l attività di amministratore. Nei predetti campi del quadro F vanno indicati solo i compensi corrisposti ai soci per l attività di amministratore, al fine di consentire la determinazione presuntiva dei ricavi in base alla nuova modalità di stima di tale componente.

Redazione Fiscale Info Fisco 189/2014 Pag. 6 / 7 N.B.: per tutti gli amministratori (di società di persone o capitali) la stima dei ricavi congrui è basata: sul solo numero dei soggetti: soci (amministratori o meno) o associati in partecipazione ponderato in base alla percentuale di lavoro prestato indipendentemente dall eventuale compenso percepito. SOCI DI CAPITALE Nel quadro A non vanno indicati: i soci (di società di capitali o di persone) e gli associati in partecipazione che apportano esclusivamente capitale (cd. passivi ). Casistica: è il caso in generale: dei soci accomandanti di una Sas (che non prestino la loro attività ex art. 2320 c. 1 e c. 2 C.C.) dei soci non amministratori di Srl (che non prestino la loro opera in base a previsioni di statuto cd. prestazioni accessorie o di patti parasociali) di un socio di Snc (o accomandatario) che non sia amministratore (e non presti la propria opera). ISCRIZIONE ALL'IVS / INAIL: le istruzioni alla parte generale degli studi di settore ribadiscono che non possono essere considerati soci di capitale coloro che siano, alternativamente: soggetti ai contributi previdenziali (IVS o gestione separata) e/o INAIL per l'attività svolta nell'azienda (non, ovviamente, per attività eventualmente svolte presso altre imprese); in tal caso, peraltro, si porrà l'eventuale incompatibilità se viene indicato un apporto lavorativo inferiore al 50% amministratori della società. Il motivo per cui i soci di capitale non devono essere indicati risiede nel fatto che essi, non svolgendo alcuna attività, non concorrono alla produzione dei ricavi dell azienda. SOCIO AMMINISTRATORE CON ULTERIORE ATTIVITA Nel caso in cui il socio amministratore: svolga all interno della società anche altre attività, oltre a quella di amministratore occorre distinguere le casistiche in relazione al fatto che lo stesso: percepisca un compenso non percepisca un compenso in base ad un rapporto contrattuale con la società, che, in generale, potrà essere: di attività professionale di co.co.co. oltre che quale dipendente. Si avranno i seguenti trattamenti: 1) SOCIO AMMINISTRATORE CHE NON PERCEPISCE UN COMPENSO SPECIFICO (caso più frequente): la percentuale di lavoro prestato dal socio amministratore dovrà tener conto dell ulteriore attività svolta (rispetto a quella di amministratore). In tal caso, l apporto di lavoro prestato sarà valorizzato da GERICO esclusivamente sulla base della percentuale indicata nel quadro A. Esempio5 Un ingegnere con P.Iva socio di una Snc ha percepito nel 2013 un compenso di. 70.000 per l attività di amministratore, che include i progetti elaborati per conto della Snc; in tal caso: - il socio va indicato a rigo A10 in quanto amministratore - il compenso si indica a rigo F19 sia in col. 1 che nel di cui di col. 5

Redazione Fiscale Info Fisco 189/2014 Pag. 7 / 7 L ingegnere opera: - per il 25% quale amministratore - per il 75%: nell elaborare i progetti Ad A10 si indica 75% + 25% = 100% 1 100 Totale compenso amministratore (prima va sommato ad eventuali altri componenti da indicare ad F19) 70.000 Poi va neutralizzato (Gerico sottrae il campo 5 dal campo 1 prima di determinare i ricavi presunti) 70.000 2) SOCIO AMMINISTRATORE CHE PERCEPISCE UN COMPENSO SPECIFICO (caso meno frequente): la percentuale di lavoro prestato dal socio amministratore, da indicare nel quadro A, va calcolata al netto della componente afferente l attività per la quale si ricevono detti compensi. In tal caso l apporto di lavoro prestato dal socio amministratore sarà valorizzato da GERICO secondo il seguente criterio: attività inerente la qualifica di amministratore: in base della percentuale indicata nel quadro A altre attività (ulteriori rispetto a quella di amministratore): sulla base dei compensi indicati nel rigo F16, ovvero nel rigo F19, al netto di quelli afferenti l attività di amministratore. Esempio6 Riprendendo l esempio n.5 consideriamo ora che il socio abbia percepito: un compenso di. 20.000 annui per l attività di amministratore un compenso per progetti di ingegneria (fatturati) forniti per. 50.000: va a rigo F19 In tal caso: - il socio rimane a rigo A10 in quanto amministratore ma con percentuale di lavoro ridotta - il compenso si indica a rigo F19 sia in col. 1 che nel di cui di col. 5 L ingegnere dedica solo 10 hh settimanali (su 40hh di un tempo pieno) per l attività di amministratore (es: contatti con i clienti) 1 25 Totale compenso amministratore + ulteriori compensi 70.000 Il di cui serve per neutralizzare il totale dell F19 del compenso amministratore prima di far girare Gerico 20.000 CONVENIENZA: nei due casi rappresentati Gerico determina i ricavi congrui a fronte: caso 1) di una maggiore % di lavoro prestato (100%) ma di un azzeramento del rigo F19 caso 2) di un maggiore rigo F19 (50.000) ma con minore contributo del lavoro prestato (25%).