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Come fare Testamento Nel corso della vita si fanno molte scelte importanti, ma una delle più significative è quella che si può prendere per aiutare chi verrà dopo di noi. Anticipare eventuali problematiche è aiutare. Per questo è sempre utile sapere come si può scrivere il proprio testamento, ovvero come usare al meglio lo strumento sovranoper manifestare le proprie volontà in favore delle persone a noi care. 1

Manifestare le proprie volontà con il testamento è perciò una scelta libera e spontanea di attenzione e solidarietà a favore delle persone per noi importanti, familiari e non. Pertanto ho voluto raccogliere le informazioni essenziali per tutti coloro che si trovano a chiedersi come scrivere senza sbagliare il proprio testamento. Ecco i riferimenti di base necessari a esprimere con chiarezza e senza contraddizioni le proprie volontà testamentarie. I concetti sono esposti volutamente in modo semplice, e talvolta tecnico, per rendere questa breve guida accessibile a tutti. Così pure non tutti gli aspetti sono trattati in maniera esaustiva, in quanto l'intenzione è dare informazioni basilari, che regolano le situazioni più semplici e più comuni: l'ispirazione di questa breve guida sono stati i colloqui con gli associati, e lo scopo è quello di dare risposta alle domande più frequenti e non alle particolari situazioni che devono necessariamente essere gestite diversamente. 2

ATTENZIONE I contenuti informativi che seguono sono da considerarsi di carattere generale e non sostituiscono la consulenza specifica di un professionista per gestire situazioni particolari e personali L'IMPORTANZA DEL TESTAMENTO: LA SUCCESSIONE TESTAMENTARIA E LA SUCCESSIONE LEGITTIMA Se una persona fa testamento è questo che regola la sua successione: si parla quindi di successione testamentaria. In assenza di testamento, la successione viene invece disciplinata dalla legge, e si ha quindi la successione legittima. È allora importante sapere: 1. che cosa dispone la legge in assenza di testamento, vale a dire a chi e in che misura va devoluta l'eredità quando si apre la successione legittima (il che accade quando non si fa testamento); 2. come fare testamento in modo valido ed efficace per scegliere in autonomia in che modo devolvere i propri beni. LA SUCCESSIONE TESTAMENTARIA È quella che si apre quando c'è un testamento. In tal caso è il testatore a decidere a chi andranno i suoi beni. In che modo si può fare testamento? È possibile fare testamento da soli (il c.d. testamento olografo) o attraverso un atto pubblico notarile. Nel testamento posso decidere a chi lasciare i beni in assoluta libertà o ci sono dei limiti? 3

Sì e no; ci sono persone a cui la legge riserva di diritto una quota di beni ereditari (es il coniuge ed i figli): queste persone sono dette legittimari (a questi è dedicato un paragrafo nel prosieguo della guida). Però il testamento che lede i diritti dei legittimari non è di per sè nullo, ma solo impugnabile da questi. Significa che se il legittimario che non ha ricevuto quanto gli spetta non reclama i suoi diritti, l'eredità sarà devoluta secondo quanto scritto nel testamento. LA SUCCESSIONE LEGITTIMA Nel caso in cui una persona non esprima alcuna volontà testamentaria, i suoi eredi sono individuati direttamente dalla legge. In questo caso si ha la successione legittima (o per legge). In altri termini il Codice civile indica una serie di soggetti ( eredi legittimi ) che subentreranno nell eredità, individuandoli nel coniuge e nei parenti del defunto stesso, a partire da quelli di grado più stretto fino ad arrivare, il loro mancanza o rinuncia, a quelli di grado assai remoto, ma comunque non oltre il sesto. Su questo tema si troverà di seguito specifica attenzione. SUCCESSIONE TESTAMENTARIA E LEGITTIMA CONTEMPORANEAMENTE Se vi è un testamento contenente disposizioni relative solo ad alcuni beni di proprietà del testatore, la successione sarà regolata dal testamento solo per i beni indicati nel testamento stesso, mentre tutti gli altri beni non specificati nel testamento saranno devoluti secondo la successione legittima. 4

IL TESTAMENTO Il testamento è l atto con il quale si dispone la devoluzione ereditaria di tutti i propri beni o di parte di essi. CHI PUÒ DISPORRE Tutti possono disporre dei propri beni per testamento, ad esclusione di chi sia stato dichiarato espressamente incapace dalla legge. FORME DI TESTAMENTO Le forme più diffuse di testamento sono: il testamento olografo il testamento pubblico. Essi si differenziano solo per la forma, perché le norme relative al contenuto non cambiano: le stesse disposizioni possono essere contenute indifferentemente in un testamento pubblico ed in un testamento olografo. 5

TESTAMENTO OLOGRAFO Requisiti di forma Per redigere il testamento olografo basta un qualunque foglio sul quale si scrivano di proprio pugno le disposizioni; il testamento per essere valido deve contenere: la data (giorno, mese ed anno); la firma (nome e cognome). Attenzione: il testamento olografo per essere valido non può essere scritto, neppure in minima parte, da altre persone e non possono essere utilizzati macchine da scrivere o computer. Il testamento olografo deve essere scritto interamente a mano. La grafia deve essere quella abituale del testatore, quindi meglio scrivere in corsivo, e non in stampatello, a meno che non si scriva sempre in questo modo. Custodia: poiché il testamento olografo può essere smarrito o sottratto, è opportuno confezionare due originali, e depositarne uno fiduciariamente presso un Notaio. Un esempio di testamento olografo: " Io sottoscritto Mario Rossi nato a Venezia il 2 maggio 1956 con il presente testamento nomino unica erede mia sorella Caterina Rossi nata a Venezia il 5 aprile 1960 e residente a Chioggia in via Roma n.4. Lego a mio nipote Romolo Verdi nato a Venezia il 27 dicembre 1980 la mia casa in Jesolo. Venezia, 20 ottobre 2012 Mario Rossi" TESTAMENTO PUBBLICO È un atto notarile a tutti gli effetti. Il testatore, cioè colui che intende fare un testamento, in presenza di due testimoni (che spesso sono due impiegati dello studio notarile) dichiara al Notaio la sua volontà, la quale viene scritta a cura dello stesso Notaio, che al termine leggerà l'atto al testatore in presenza dei testimoni. Sarà poi il Notaio a conservare il testamento nei propri atti. Una copia verrà spedita dal 6

notaio, in busta chiusa sigillata, al registro generale testamenti. Il testamento pubblico è così chiamato perchè è ricevuto da un notaio, non certo perché il contenuto è di pubblico dominio. Infatti l'esistenza stessa del testamento (oltre che ciò che è scritto al suo interno) è segreto fino alla morte del testatore, ed il notaio può rilasciare copie conformi soltanto al testatore in persona a a chi sia stato da lui delegato con procura autenticata da notaio. Solo dopo la morte del testatore, chiunque si presenti con un certificato di morte dello stesso può chiedere al notaio copia del testamento. Lo stesso può fare al registro generale testamenti, (ove sono raccolti tutti i testamenti pubblici ricevuti dai notai italiani) che ugualmente può dare informazioni solo previa esibizione del certificato di morte. Il testamento pubblico può essere molto utile in caso di difficoltà a sottoscrivere, ed in particolar modo quando il testatore è molto anziano o malato o vi è la possibilità che qualcuno abbia interesse a contestarne la validità; inoltre, grazie anche al registro generale testamenti, un testamento pubblico può essere sempre rintracciato e conosciuto una volta che il testatore sia deceduto. MODIFICA E REVOCA DEL TESTAMENTO Il testamento può in ogni momento essere modificato o revocato; in presenza di più testamenti che dispongano in modo diverso resta comunque valido sempre quello redatto in data più recente, e le disposizioni di quelli anteriori valgono solo se non sono in contrasto con quelle dei testamenti successivi o non sono da questi espressamente revocati. Quindi un testamento rimane sempre valido fino a quando non viene revocato espressamente (es: revoco ogni precedente disposizione testamentaria, ed in particolare il testamento scritto in data... ) o implicitamente (per incompatibilità) con un testamento scritto in una data posteriore (più recente). Nel redigere un nuovo testamento che si 7

vuole sia l'unico a regolare la successione, è quindi opportuno dichiarare che si revocano il/i testamento/i precedente/i (è frequente iniziare il testamento con la frase"revoco ogni mia precedente disposizione testamentaria"). Si può revocare o modificare un testamento olografo con uno pubblico e viceversa. CONTENUTO DEL TESTAMENTO Il contenuto cosiddetto tipico del testamento consiste in disposizioni di carattere patrimoniale: sono le disposizioni con cui si lasciano i propri beni ai successori. Le attribuzioni patrimoniali possono essere di due tipi: 1) istituzione di erede; 2) legato. EREDI E LEGATARI GLI EREDI Le disposizioni testamentarie attribuiscono la qualità di erede se comprendono tutti i beni del testatore o una quota di essi. Esiste anche l'istituzione di erede "ex re certa" che si ha quando viene attribuita la proprietà di un unico bene, ma di valore importante rispetto all'asse ereditario, che viene assegnato "come quota" perché pur essendo un unico bene rappresenta una quota dell'eredità. Caso tipico è quello del testatore che possiede una casa, i mobili che lo corredano e pochi risparmi, e che con il testamento dispone: "lascio la casa a mio figlio Caio". L'erede è il continuatore della personalità del defunto, succede in tutti i suoi rapporti attivi e passivi, il che significa che subentra anche nei crediti e nei debiti, e di questi ultimi risponde anche con i suoi beni personali, illimitatamente. Se si desidera una limitazione di responsabilità, è necessario accettare l'eredità con beneficio di inventario. In tal caso si risponde dei debiti entro il limite del valore dei beni ereditati. 8

IL LEGATARIO. È invece il beneficiario di una disposizione testamentaria a titolo particolare, cioè che attribuisce singoli beni o diritti. Il legatario acquista solo il bene che gli e stato legato e non risponde dei debiti ereditari. Il legato, a differenza dell'eredità, si acquista senza bisogno di accettazione, ma è salva la facoltà di rinunciarvi. PIENA PROPRIETÀ, USUFRUTTO E NUDA PROPRIETÀ Per testamento è possibile disporre della piena proprietà di immobili a favore di persone o enti, ma è anche possibile lasciare l'usufrutto (cioè il diritto reale di usare e godere della cosa nel modo più ampio), ad una persona e la nuda proprietà (cioè la proprietà spogliata del potere di trarre utilità dal bene) ad un altro soggetto. Ricordiamo che il diritto di usufrutto può essere stabilito per un certo numero di anni oppure può essere un usufrutto vitalizio, che dura fino alla morte dell'usufruttuario. Alla scadenza del termine di durata previsto nel testamento ovvero, nel caso di usufrutto vitalizio, al momento della morte dell'usufruttuario, il diritto di usufrutto si estingue. Questo significa, in termini pratici, che la nuda proprietà si espande automaticamente e il nudo proprietario diventa pieno proprietario senza bisogno di pagare imposte o di presentare denunce di successione. L'unico adempimento che serve è la voltura in catasto per modificare l'intestazione del bene cancellando il nome dell'usufruttuario e facendo risultare la modifica del nudo proprietario in pieno proprietario. Proprio per la caratteristica di estinzione automatica del diritto di usufrutto, la persona cui è lasciato solo l'usufrutto viene considerata in genere legatario. 9

I LIMITI ALLA VOLONTA' DEL TESTATORE I LEGITTIMARI E LE QUOTE NON DISPONIBILI Per testamento si può disporre solo di una parte del proprio patrimonio, perché esistono dei soggetti, chiamati legittimari, cui è riservata una parte del patrimonio. I legittimari sono i FIGLI (o loro discendenti), il CONIUGE e gli ASCENDENTI (questi ultimi solo nel caso che il testatore non abbia discendenti). Separazione e divorzio Ricordiamo che nel caso di separazione senza addebito il coniuge mantiene tutti i diritti alla successione. Quando invece interviene la sentenza di divorzio, il coniuge divorziato perde ogni diritto alla successione. Calcolo della riserva e della disponibile La parte di patrimonio della quale il testatore può disporre come desidera è la cosiddetta disponibile. Nel nostro ordinamento la legittima ( e di conseguenza la disponibile) è "mobile": significa che varia a seconda del numero dei legittimari. LE QUOTE DI RISERVA (E DI DISPONIBILE) PER CATEGORIE DI LEGITTIMARI Ascendenti Se chi muore non ha figli né coniuge, ma solo ascendenti, ad essi è riservato un terzo del patrimonio ( quindi la disponibile è di due terzi) Ascendenti e coniuge Se chi muore non ha figli, ma lascia coniuge, ed ascendenti, al primo è assegnata la metà del patrimonio ed agli ascendenti un quarto (quindi la disponibile è di un quarto) Coniuge Se al testatore succede solo il coniuge, non avendo né figli né ascendenti, ad esso spetta la metà del patrimonio ( la disponibile è dunque l'altra metà). 10

Concorso coniuge e figli Se il testatore lascia coniuge ed un figlio, a ciascuno dei due spetta un terzo del patrimonio, quindi la disponibile è pari ad un terzo. Se il testatore lascia coniuge e due o più figli, al coniuge spetta un quarto del patrimonio, mentre la metà dello stesso va ai figli in parti uguali; di conseguenza la disponibile è pari ad un quarto. Figli in assenza di coniuge Se al testatore succede un solo figlio, ad esso spetta la metà del patrimonio ( la disponibile è dunque l'altra metà). COSA SUCCEDE SE NON SI FA TESTAMENTO: SI HA LA SUCCESSIONE LEGITTIMA Come abbiamo visto, la successione legittima è quella che si apre in assenza di testamento. I soggetti cui va devoluta l'eredità sono il coniuge ed i parenti. Vediamo secondo quali modalità, iniziando ad esaminare i diritti a favore del coniuge. LA SUCCESSIONE LEGITTIMA DEL CONIUGE Separazione e divorzio Diciamo subito cosa accade in caso di Separazione e divorzio. Nel caso di separazione senza addebito il coniuge mantiene tutti i diritti alla successione. Quando invece interviene la sentenza di divorzio, il coniuge divorziato perde il diritto alla successione. Quali sono i diritti del coniuge nella successione legittima? I diritti che la legge prevede a favore del coniuge nella successione legittima sono: A) un legato "ex lege" e B) un diritto ad acquistare l' eredità. A) Il legato ex lege. 11

Il legato "ex lege" è rappresentato dal diritto reale di abitazione sulla casa coniugale e dal diritto reale di uso sui mobili che la corredano. Attenzione: questo diritto spetta solo se la casa di abitazione era di piena proprietà del defunto o in comproprietà tra il defunto ed il coniuge superstite. Questo legato attribuisce, in sostanza, il diritto del coniuge superstite a vivere nella casa senza che nessuno lo possa mandare via per nessun motivo. Non è compreso in questo diritto la facoltà di dare in locazione o in godimento la casa a terzi. Il diritto ad acquistare l'eredità. Oltre al legato sopra esaminato la legge attribuisce al coniuge un diritto all'eredità, che varia a seconda che il coniuge succeda da solo o in concorso con i figli, ovvero, in mancanza dei figli, in concorso con i fratelli e ascendenti del defunto. Vediamo di seguito qual è l'entità di questo diritto nei vari casi contemplati dalla legge. Solo il coniuge Se chi muore lascia solo il coniuge, e non ha quindi nè figli né fratelli nè ascendenti, l'eredità è interamente devoluta al coniuge. Concorso del coniuge e i figli Se il defunto lascia coniuge ed un figlio, a ciascuno dei due spetta la metà del patrimonio. Se il defunto lascia coniuge e due o più figli, al coniuge spetta un terzo del patrimonio, mentre i restanti due terzi dello stesso va ai figli in parti uguali. Concorso di del coniuge e/o degli ascendenti e dei fratelli. In questo caso al coniuge spettano i due terzi dell'eredità. La possibilità a favore del coniuge superstite di rinunciare all'eredità e conseguire il legato, o viceversa. Il fatto che la legge stabilisca a favore del coniuge due diritti diversi, cioè attribuisca il diritto di abitazione sulla casa come legato, oltre a prevedere la chiamata del coniuge in una quota dei beni a titolo di eredità, comporta che il 12

coniuge possa rinunciare ad uno di questi diritti e tenere l'altro. Per esempio, se addivengono all'eredità il coniuge ed un figlio, la legge prevede che l'eredità spetti metà ciascuno, salvo il diritto solo del coniuge di abitare nella casa. Se il coniuge desidera che tutto vada subito al figlio, ma vuole tutelarsi ed essere sicuro di non esser mai mandato via da casa, può rinunciare all'eredità ma dichiarare di voler mantenere il legato di abitazione sulla casa. In tale ipotesi bisogna, per avere una reale tutela, che il diritto di abitazione sia trascritto nei registri immobiliari. Per questa ragione, in tale ipotesi è più che consigliabile che l'atto di rinuncia sia ricevuto dal notaio, che provvederà ad indicare in atto i dati catastali della casa coniugale ed alla trascrizione del legato nei pubblici registri immobiliari: normalmente infatti questo non viene fatto negli atti di rinuncia ricevuti dal cancelliere del tribunale. LA SUCCESSIONE DEI PARENTI Qualora non vi sia un coniuge che addiviene all'eredità, succedono solo i parenti. La parentela è il vincolo tra persone che discendono una dall altra (parentela in linea retta, es. padre figlio, nonno e nipote) o da uno stesso ascendente (parentela in linea collaterale: es. Fratelli, o cugini, o zio e nipote). Vediamo in che modo succedono i parenti. I Figli Se chi muore aveva figli, a questi si devolve l'intera eredità in parti uguali (in caso di concorso con il coniuge vedi paragrafo precedente) Quando invece chi muore non ha figli, né coniuge, come si devolve l'eredità? Si devolve ai genitori e ai fratelli, precisando che ai genitori, o al genitore superstite, spetta almeno la metà del patrimonio. 13

Diritto di rappresentazione Attenzione: nella successione dei figli e dei fratelli esiste il diritto di rappresentazione. Significa che se un figlio o un fratello non addivengono alla successione per qualunque motivo (sono premorti o hanno rinunciato all'eredità) i loro discendenti sono chiamati al loro posto, cioè succedono nello stesso luogo e grado dei loro ascendenti. Esempio pratico: muore un uomo che non aveva moglie nè figli, i genitori sono premorti, e lascia due fratelli, Tizio e Caio. Se Tizio rinuncia all'eredità la sua quota non va a Caio, ma ai figli di Tizio, e se anche questi rinunciano va ai loro figli. La rappresentazione vale sia nella successione legittima che in quella testamentaria. Successione degli altri parenti Se il defunto non lascia moglie nè figli (o loro discendenti) né genitori o ascendenti, né fratelli (o loro discendenti) la successione si apre a favore dei parenti più prossimi, senza distinzione di linea. Significa che vale la regola per cui il parente più prossimo esclude il remoto. Quindi se ho un parente di quinto grado da parte di madre e due parenti di sesto grado da parte di padre, eredita solo il parente da parte di madre perchè è di grado più prossimo. Nella successione legittima il grado di parentela rileva fino al sesto grado: quindi se non vi sono parenti di sesto grado ( ma solo di settimo o ulteriore) l'eredità va allo Stato. CONCLUSIONI Spero di aver contribuito a far comprendere gli elementi base della materia successoria. Proprio perché consapevole della complessità della stessa, consiglio a tutti di rileggere ancora una volta la parte sulla successione legittima per poter ricordare esattamente a chi 14

andrebbero i propri beni in assenza di testamento e poter quindi decidere di conseguenza. Rammentate sempre che, se non si è soddisfatti delle disposizioni successorie secondo legge, è necessario pensare ad un testamento che regoli la devoluzione del proprio patrimonio secondo i propri effettivi desideri: nella guida si trovano appunto le nozioni base per la sua redazione ma, per situazioni più complesse o per maggiori informazioni, è suggerito rivolgersi alla sede associativa più vicina. Questo manuale è distribuito gratuitamente dall'associazione "Avvocato in Famiglia " Il Presidente e co-fondatore Andrea Fisco www.andreafisco.com; www.avvocatoifamiglia.com 15