Roma 21 Ottobre 2011

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Roma 21 Ottobre 2011

L applicazione del processo di gassificazione al trattamento termico dei rifiuti nasce come risposta alla forte richiesta di ridurre l impatto ambientale delle installazioni, dovuto soprattutto alle emissioni di composti organo-clorurati e alla produzione di residui da smaltire in discarica. La combustione di elementi in forma solida è in generale più complessa rispetto alla combustione di specie in forma gassosa. Un fattore fondamentale è la miscelazione tra combustibile e comburente che per i combustibili solidi è più difficile, ed una miscelazione imperfetta causa fenomeni di combustione parziale per cui: parte del materiale in ingresso può presentarsi incombusto sia nei fumi che nelle ceneri, si possono generare composti intermedi nocivi. I rifiuti si presentano per la maggior parte in forma solida, eterogenea e variabile (si registrano caratteristiche diverse a seconda della zona e del metodo di raccolta, delle condizioni meteorologiche, delle stagioni, dei sistemi di pre-trattamento, ecc.).

I processi cosiddetti di combustione indiretta propongono un approccio diverso al problema della combustione di solidi eterogenei, adattando un idea già usata per altri combustibili difficili come gli scarti di raffineria o il carbone stesso. A partire dai materiali allo stato solido, sono applicati dei processi di trasformazione fisica e chimica, per separare la componente combustibile da quella inerte, fino a renderla in una forma più adatta per la produzione energetica. gassoso Interfase (solido + liquido + gassoso) solido La trasformazione dipende da molti fattori tra cui i più importanti sono: le temperature, la presenza di ossigeno ed ovviamente i materiali trattati. Aumentando infatti la temperatura i legami chimici si rompono e le molecole costituenti il materiale si dissociano e ricombinano in una serie di nuovi elementi.

Forno rotante (pirolisi) 15 Impianti Letto Fluido 38 Impianti Shaft (Reattore ad aria arricchita) 49 Impianti Convert (reattore ad ossigeno puro) 8 Impianti

La gassificazione è un processo di dissociazione molecolare indotto dalla temperatura. Con il crescere dello stato di agitazione termica, dovuto all elevata temperatura, i legami chimici si rompono e le molecole complesse, generalmente lunghe catene a base di carbonio, vengono scisse e si ricombinano in molecole sempre più semplici. I prodotti del processo sono: Gas combustibile; Inerti fusi. Il gas combustibile (Syngas) a livello macroscopico è formato da: H 2 idrogeno, CO monossido di carbonio, CO 2 biossido di carbonio, N 2 azoto, H 2 O acqua. Indipendentemente dai materiali di partenza. Agente Gassificante (Ossigeno) Inerti Gas Energia (calore) Combustibile (rifiuti) Altri composti o elementi (H 2 S, HCl, ecc.) si trovano solo in quantità macroscopicamente irrilevanti.

100% Percorso sostanze combustibili Reattore di gassificazione 20-30% Bruciato direttamente Insieme ai residui solidi 0% Alla Valorizzazione 70-80% Gas 0 % Catrami ecc. Le reazioni di combustione, fortemente esotermiche, liberano il calore necessario per innalzare la temperatura a valori tali da rendere possibili le reazioni di gassificazione. Il fatto che l energia termica si sviluppi all interno del materiale permette di raggiungere temperature sufficientemente elevante affinché anche i composti organici più resistenti si decompongano. Si completa così il passaggio in fase gassosa di tutta la frazione combustibile, senza elementi in fase liquido/vapore (catrami o TAR).

Minerale vetrificato 10% in peso 1% in volume Metalli 1% in peso 0,15% in volume Colata Sempre grazie alle alte temperature, le frazioni inerti fondono e si presentano in forma di colata, che solitamente viene fatta stramazzare in un bagno d acqua dove solidifica, formando granuli vetrificati. Minerali e metalli generano granuli distinti, grazie al diverso peso specifico. E quindi possibile separare la frazione metallica da quella minerale.

Terre contaminate (discariche esaurite) Fanghi Rifiuti Solidi Urbani CDR - CSS ASR (Car Fluff) Sanitari e Pericolosi Altro

Diossine e Furani al limite della non-misurabilità

Diossine e Furani al limite della non-misurabilità

Frazioni solide rese come materie prime seconde

Caratterizzazione del Granulato Vetrificato: Eluato in acqua demi per il conferimento in discarica (D.M. 186 del 5/4/2006)

Caratterizzazione del Granulato Vetrificato: Test di cessione per il recupero dei rifiuti (D.M. 27/09/2010)

Tipologia dei refrattari utilizzati per il crogiolo

Tipologia dei refrattari utilizzati per il crogiolo

Confronto impianti Impianto Componenti acidi nei materiali Cl (%peso) S (%peso) Fukuyama (Gassificazione CDR) 0,45-0,76 0,05-0,18 Shiwa (Gassificazione RSU ed industriali) 0,15-0,22 0,07 Yokohama (Griglia Raffreddata RSU) 0,08-0,19 < 0,01 Perdita di materiale fasci tubieri surriscaldatori Spessore Impianto Press (bar) Temp. ( C) Materiale Diam. Esterno Originale (mm) Perdita (mm) Periodo (anni) Perdita (mm/anno) Fukuyama 60 450 SUS 310-TB 57,1 6,0 0,0-0,4 3 0,13 Shiwa 25 300 STB 340-E 38,1 4,0 0,1-0,3 4,5 0,07 Yokohama 40 400 SUS 310-TB 42,7 4,7 0,0-1,9 7 0,27

Esperienza comprovata La realizzazione di un impianto di gassificazione richiede conoscenze specifiche. Sull onda dei buoni risultati potenzialmente raggiungibili, molti soggetti si sono proposti sul mercato con soluzioni impiantistiche improvvisate che non hanno portato alle conclusioni sperate. Per la realizzazione di un impianto non sperimentale, ma destinato a funzionare garantendo con continuità le prestazioni, sono necessarie referenze comprovate su scala industriale Costi I costi di realizzazione sono superiori, in ragione del 10% circa, rispetto a soluzioni tradizionali. I maggiori costi sono essenzialmente imputabili all implementazione del processo di vetrificazione. Taglia La taglia massima su linea singola è ad oggi 300 t/giorno.

Gassificatore Trattamento Meccanico Biologico

Processo: Gassificazione Convert Capacità : 1 Linea - 10,0 t/ora Impianto 182.500 t/anno Materiale: CDR secondo DM 5/2/98 Residui solidi: Produzione di materiale vetrificato inerte Contesto: Integrazione nel sito industriale esistente Progetto sviluppato in due fasi: Realizzazione e messa in esercizio della prima linea dimostrativa, Completamento con ulteriori due linee.

Trattamento Acque Gassificatore Centrale di produzione energia Servizi ausiliari

I principali dati di esercizio del gassificatore di Malagrotta sono i seguenti: Portata oraria di CDR: 8,0 t/h Potere calorifico medio (PCI) del CDR: 15.500 kj/kg Portata media syngas: 9.000 Nm 3 /h Potere calorifico medio del syngas: 2,7 kwh/nm 3 CDR trattato nel 2010: 43.000 t Rendimento di gassificazione: 71 % Caratteristiche del syngas (% in volume sul secco) % di idrogeno: 37 % % di monossido di carbonio: 40 % % di anidride carbonica: 18 % % altri gas 5 %

Il progetto riguarda il completamento del sistema integrato di trattamento dei rifiuti di Albano, con la realizzazione di un nuovo impianto di produzione di energia elettrica alimentato dal Combustibile Derivato dai Rifiuti (CDR) proveniente dagli impianti di Trattamento Meccanico Biologico (TMB) di: Albano, Rocca Cencia e Salaria. L impianto autorizzato sarà composto da: due linee di gassificazione dalla capacità di trattamento di 600 ton/giorno, una turbina a vapore da circa 35MWe, ausiliari pronti per tre linee, E prevista la possibilità di poter installare in futuro una terza linea

Camera di Combustione Generatore di Vapore Surriscaldatore Reattore Economizzatore Reattore di Gassificazione Ciclone 1 Filtrazione 2 Filtrazione DeNOx SCR

Ingresso materiali Uscita Gas di sintesi Sezione 3 Stabilizzazione del processo ad alta temperatura > 850 C Sezione 2 Gassificazione Elementi Volatili 600 800 C Sezione 1 Fusione inerti > 1 600 C Scarico colata

Processo: Gassificazione Shaft Capacità e materiali: Rifiuti urbani ed assimilati Rifiuti speciali assimilabili agli urbani Fanghi da impianti di depurazione Rifiuti sanitari Scarti da RD materiale cellulosico Scarti da RD materiale plastico Scarti da RD sottovaglio Scarti da RD inerti Scarti da RD metalli Recuperi da discarica 45.100 ton/anno 4.000 ton/anno 10.000 ton/anno 400 ton/anno 900 ton/anno 600 ton/anno 800 ton/anno 500 ton/anno 200 ton/anno 10.000 ton/anno 72.500 ton/anno Residui solidi: Produzione di materiale vetrificato inerte