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AID Ente Formatore accreditato con decreto MIUR del 06/12/2004 SEZIONE AID VICENZA I DSA: dalla certificazione diagnostica al Piano di Studio Personalizzato (PDP) Dott.ssa Maria Rita Cortese Docente Pedagogista Formatrice AID Schio, 15.11.2016 1 DSA Dislessia Disgrafia Disortografia Discalculia ABILITA DI BASE - Lettura - Scrittura - Calcolo AUTOMATISMI - Decifrazione: rapidità/correttezza - Accesso ortografico - Fatti numerici 2 Problemi di comprensione e produzione dei testi Difficoltà di memoria, attenzione, concentrazione 2

Legge 170/2010 LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico (GU n. 244 del 18-10-2010) 3 Legge 170/2010 Per la prima volta viene normativamente RICONOSCIUTA DEFINITA REGOLAMENTATA la materia sui DSA in ambito scolastico 4 Nell interpretazione delle definizioni si tiene conto dell evoluzione delle conoscenze scientifiche in materia

CENTRALITA DELLA SCUOLA FORMAZIONE COMUNICAZIONE DOCUMENTAZIONE MONITORAGGIO VALUTAZIONE 5 CENTRALITA DELLA SCUOLA Cura della documentazione: perché? Richiama la necessità di documentare le azioni e le misure adottate per sottoporle periodicamente a monitoraggio per valutarne l efficacia e il raggiungimento degli obiettivi Art. 5 Coinvolge tutta l organizzazione scolastica nella condivisione della responsabilità per garantire una didattica individualizzata e personalizzata con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano conto anche di caratteristiche peculiari dei soggetti Art. 5 6

CENTRALITA DELLA SCUOLA Cura della documentazione: ossia di che cosa? La situazione scolastica di partenza e in divenire dell alunno, valutandone i punti di forza e di fragilità Le azioni metodogico-didattiche Le risorse da impegnare (laboratori linguistico-fonologici, tutor, tecnologia informatica...) L individuazione di compensazioni da usare in classe e a casa L attivazione di eventuali dispense La definizione delle modalità di verifica più adeguate da adottare. 7 Legge 170/2010 Art. 5 - Misure educative e didattiche di supporto (segue) 2. Agli studenti con DSA le istituzioni scolastiche garantiscono: a) l'uso di una didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano conto anche di caratteristiche peculiari dei soggetti, quali il bilinguismo, adottando una metodologia e una strategia educativa adeguate 8

Legge 170/2010 Art. 5 - Misure educative e didattiche di supporto (segue) [le istituzioni scolastiche garantiscono]: b) l'introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere 9 DM 5669 2011 Art. 4 Misure educative e didattiche 4. Le Istituzioni scolastiche assicurano l impiego degli opportuni strumenti compensativi, curando particolarmente l acquisizione, da parte dell alunno e dello studente, con DSA delle competenze per un efficiente utilizzo degli stessi. 10

DM 5669 2011 Art. 4 Misure educative e didattiche 5. L adozione delle misure dispensative è finalizzata ad evitare situazioni di affaticamento e di disagio in compiti direttamente coinvolti dal disturbo, senza peraltro ridurre il livello degli obiettivi di apprendimento previsti nei percorsi didattici individualizzati e personalizzati. 11 DM 5669 2011 Art. 5 Interventi didattici individualizzati e personalizzati 1. La scuola garantisce ed esplicita, nei confronti di alunni e studenti con DSA, interventi didattici individualizzati e personalizzati, anche attraverso la redazione di un Piano didattico personalizzato, con l indicazione degli strumenti compensativi e delle misure dispensative adottate. 12

CHI FA CHE COSA 13 PROGETTARE Dalla teoria alla pratica PERCORSO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP) 14 PER GLI ALLIEVI CON DSA 01.03.2012 maria rita 14

CHE COS E IL PDP? PIANO Studio mirante a predisporre un azione in tutti i suoi sviluppi : un programma, un progetto d intervento DIDATTICO Volto a migliorare l efficacia e l efficienza del processo di insegnamento-apprendimento (diminuzione dei tempi di studio e del dispendio di energie nell allievo) PERSONALIZZATO Diretto alla diversificazione di metodologie, tempi e strumenti nella progettazione del lavoro della classe 15 01.03.2012 maria rita 15 CHI LO REDIGE? Il Consiglio di classe, dopo aver acquisito la diagnosi specialistica La diagnosi specialistica di disturbo specifico di apprendimento formalmente presentata all Istituzione Scolastica è il documento dal quale prende il via l iter che porta alla stesura del PDP Si prevede una FASE PREPARATORIA d incontro e dialogo docenti-famiglia-specialisti 16 PDP : un PATTO tra i soggetti coinvolti 01.03.2012 maria rita 16

QUANDO VIENE REDATTO? All inizio di ogni anno scolastico per l alunno già segnalato (primo trimestre di scuola) 17 01.03.2012 maria rita 17 STRUTTURA DEL PDP 18 1. Dati relativi all alunno 2. Descrizione del funzionamento delle abilità strumentali 3. Caratteristiche comportamentali 4. Caratteristiche del processo di apprendimento 5. Strategie utilizzate dall alunno per lo studio 6. Strumenti utilizzati dall alunno nello studio 7. Individuazione di eventuali modifiche all interno degli obiettivi specifici di apprendimento previsti dai piani di studio 8. Strategie metodologiche e didattiche adottate 9. Attività programmate 10. Strumenti compensativi e misure dispensative 11. Criteri e modalità di verifica e valutazione 12. Patto con la famiglia

PATTO CON L ALLIEVO E LA FAMIGLIA ATTENZIONE A : Modalità di assegnazione dei compiti a casa (fotocopie, nastri registrati ) Quantità dei compiti assegnati Scadenze con cui i compiti vengo assegnati (per evitare sovrapposizioni o sovraccarichi ) Modalità di esecuzione e presentazione del lavoro domestico (uso di mezzi informatici, mappe, powerpoint ) 19 Organizzazione di un piano di studio settimanale con distribuzione giornaliera del carico di lavoro