Il sangue, la rosa, il cardo Francesco Faeta (1998) Luogo: Nocera Terinese, prov. Catanzaro Occasione: processione del sabato santo Protagonisti: maschi adulti Azione: flagellazione
I vattienti di Nocera Terinese Youtube.com
Tesi centrale Una delle ipotesi centrali dello scritto è che nell ambito delle dialettiche sociali e politiche locali prevalgano largamente gli aspetti simbolici rispetto a quelli materiali. La processione del sabato santo e in particolare il rito dei vattienti sono al centro di questo rapporto tra simboli, identità comunitaria, potere politico locale, dialettiche sociali.
La nuova comunità L importanza e la centralità del rito dei battenti, noto dal XVII-XVIII sec., è fenomeno recente dal secondo dopoguerra, quando il paese, sempre molto povero, diviene un centro dove nascono nuovi ceti sociali (piccola borghesia delle professioni e del terziario, artigiani, contadini delle cooperative)
il paese s infittisce di presenze si afferma come luogo stanziale di una comunità la festa si afferma come espressione urbana e comunitaria (63) E un esempio di nuova comunità, che al processo di modernizzazione, si esprime non solo nella dimensione economica ma anche e soprattutto in quella simbolica.
La comunità si esprime nella dialettica tra gruppi per il controllo delle scarse risorse locali e di quelle distribuite dallo stato centrale. La comunità poggia soprattutto sulla gestione di un vasto, stratificato,socialmente motivato universo simbolico.
Gestire simboli significa acquisire individualmente considerazione, prestigio, potere locale Gestire simboli vuol dire avere reti di alleanza e clientele e tramite queste garantirsi l accesso all amministrazione comunale, alla direzione dei partiti di massa, dei sindacati ecc.
La Pasqua Faeta definisce la Pasqua una iperfesta, che nel tempo è divenuta la scena principale sia del rinnovo annuale della comunità, delle amicizie e parentele, sia dell espressione delle tensioni sociali e politiche. 1970 9 battenti 1995 60 battenti
battenti e portantini Le due figure che gestiscono le processioni e le feste della QuaresimaPasqua, nate dal nuovo blocco sociale (ceti medi), ne incarnano e simboleggiano le ambizioni egemoniche locali, e acquisiscono tramite tale gestione visibilità, prestigio e rispetto.
Il corpo e l onore a Nocera Il corpo è proprietà inalienabile del soggetto, fonda e garantisce il concetto di onore. L onore a Nocera significa una condizione di pienezza civile e di rispetto del codice comunitario, di riconoscimento e rispetto collettivo, di equilibrio di dare e avere, di armonia negoziale.
La persona ( u cristianu) La persona (dimensione sociale del singolo) rappresenta un inscindibile congiunzione del corpo e dell onore. La persona è veramente tale quando è onorata: quando ha saputo conquistare, attraverso un appropriato uso del corpo, una condizione di armonia con la comunità e le sue norme.
Onore e prestigio L onore è di tutti Il prestigio di pochi. Il secondo non si può conseguire se non si è persona onorata. L onore è il primo gradino dell ascesa sociale.
L onore e il corpo delle donne Il corpo femminile non appartiene solo al soggetto ma anche a colui che ha il compito di tutelarne l onore. Al centro del codice dell onore femminile stanno le regole della modestia sessuale: Il corpo non deve esser scoperto, ostentato, offerto.
La donna osservando il codice della modestia svolge una difesa passiva del suo onore L uomo si offre come garante attivo in un processo di vigile negoziazione sociale
Onore, prestigio, potere L uomo spende il proprio corpo in difesa del proprio onore e di quello delle persone di cui è responsabile, ma anche per acquisire prestigio e, tramite questo, potere.
La connessione tra onore, prestigio, potere non appartiene al passato. Il potere era esterno all ambito popolare, essendo detenuto dagli agrari. Chi aveva potere non aveva prestigio agli occhi del popolo
Oggi il corpo maschile ha ampliato le possibilità di mostrarsi sulla scena sociale e di misurare pubblicamente il proprio valore. Tra queste possibilità molto importante è l uso rituale del corpo. L uomo mette a rischio il suo corpo
Dolore e sangue con misura Dolore ed emorragia costituiscono il prezzo che il battente paga per entrare nel campo agonistico del rito Aviri a misura Il rischio è il furore, l autolesionismo, sfogarsi. La compiutezza virile sta nella misura, avere stile rituale
La violenza La prassi rituale viene vissuta dalla comunità come violenza. Tuttavia la violenza di cui il battente si fa portatore e attore ha un valore culturale speciale.
Il battente si flagella ad imitazione di Cristo. Il dolore e il sangue sono connessi con il divino e il sacro.
Il battente, spesso persona spavalda e audace e che conosce la violenza nel quotidiano ed è capace di esercitarla in difesa dell onore, è consapevole della necessità di norme rituali ispirate ad una etica superiore. Egli è segnato dalla sua prova ed evita manifestazioni di violenza passionale e anomica
I segni del sangue I battenti segnano con le mani e la rosa luoghi e abitazioni importanti della sua rete di relazioni. Il sangue ha valore identificante, marca la relazione e identifica il soggetto. Il segno ematico è considerato come dono prezioso. Attraverso esso il sangue viene valutato