STATUA DI SAN GIOVANNI NEPOMUCENO -VENEZIA- 1
Premessa La statua San Giovanni Nepomuceno, collocata in punta alla fondamenta di Ca Labia e rivolta verso il Canal Grande, è opera del XVIII secolo attribuita a Giovanni Marchiori. La scultura raffigura Jan Nepomuk, sacerdote boemo, canonico nella cattedrale di Praga e confessore alla corte di re Venceslao nella seconda metà del 1300. Si narra che proprio per tener fede al sacramento della confessione e non voler rivelare i segreti di corte, il 16 maggio 1393, il re lo fece gettare dal Ponte Carlo nella Moldava dove annegò. 2
Santificato nel 1729, divenne il patrono della Boemia e il protettore degli annegati e dei ponti. Numerose sono le rappresentazioni scultoree e pittoriche di questo santo. La statua veneziana, oggetto dell attuale progetto d intervento conservativo, è realizzata in pietra tenera di Vicenza e poggia su un basamento in pietra d Istria. Il manufatto così come ci appare, sembra essere il risultato di un assemblaggio di tre elementi distinti adattati in quanto il corpo inferiore composto da base e fusto cilindrico, appare di fattura diversa e qualità superiore a quella della parte superiore, la statua, inoltre, presenta un retro non scolpito a tutto tondo. In particolare la parte terminale del manto risulta appena abbozzata e si evidenzia una scanalatura 3
rettangolare all altezza della schiena; presubilmente correlata alla presenza di un tirante in ferro. Sono presenti inoltre numerosi fori della stessa dimensione alla base del manufatto. Si ipotizza quindi una collocazione originaria diversa della statua poi cambiata e adattata alla posizione attuale. 4
Stato di conservazione Statua La statua appare in pessimo stato conservativo in quanto la natura del tipo di pietra impiegata per la sua realizzazione, unitamente agli agenti atmosferici e alla posizione stessa, hanno facilitato una serie di complessi processi di degrado. 5
In particolare si evidenziano fenomeni di erosione, decoesione ed esfoliazione delle superfici lapidee fino alla perdita sostanziale di materiale con conseguente perdita di leggibilità come nel caso del volto del santo. Si evidenzia una diffusa presenza di agenti biodeteriogeni anche di un certo spessore nelle zone più esposte e la formazione di croste nere in corrispondenza dei sottosquadra dovuta all accumulo e compattazione di particellato atmosferico carbonioso e di calcite di cristallizzazione. 6
La statua inoltre appare mancante delle mani e di parte dell avambraccio di entrambi gli arti. Nella parte restante delle braccia sono visibili vistose integrazioni con malte a base cementizia, riscontrabili anche in più punti alla base della statua, testimonianza di un intervento manutentivo passato 7
Basamento Il degrado degli elementi costitutivi il basamento appare diversificato. La parte centrale, in pietra d Istria di buona qualità, appare inspiegabilmente interessata da fessurazioni che l attraversano sia verticalmente che orizzontalmente. Si denotano inoltre inserimenti di staffe in più punti atte a sanare un cedimento strutturale che potrebbe essere dovuto ad un pregresso cedimento della 8
pavimentazione a masegni che appare però ora risolto, o a presenza ferrosa all interno dell elemento cilindrico giustificabile con la possibile funzione di pilo porta bandiera che potrebbe aver avuto prima della collocazione attuale. 9
La superficie lapidea è inoltre interessata dalla presenza di macchie di vernice sulla parte retrostante e da integrazioni realizzate in mastice e in malte a base cementizia. L elemento costitutivo la parte superiore del basamento, realizzato in pietra d Istria di differente qualità, appare interessato in maniera diffusa da biodeterioamento, fenomeno facilitato dalle fessurazioni e dai distacchi intergranulari presenti in questo elemento. 10
Proposta d intervento Documentazione grafica secondo le raccomandazioni Normal 1/88 e documentazione fotografica dello stato di fatto e degli interventi proposti. Rimozione dei depositi incoerenti eseguita mediante aspirazione controllata e coadiuvata dall azione meccanica di pennelli morbidi. Preconsolidamento delle aree maggiormente degradate e delle scaglie sollevate. Verifica del tipo di ancoraggio della statua al basamento, attraverso la rimozione della stuccatura cementizia di giunzione ed intervento su eventuali elementi di fissaggio. Rimozione delle malte cementizie presenti. Abbassamento dello spessore dei talli presenti. Applicazione di biocidi idonei individuati in seguito ad analisi mirate ad identificare il tipo di biodeteriogeni presenti sulle superfici e prove di vari prodotti dalla comprovata efficacia da eseguirsi in loco. Pulitura delle superfici da eseguirsi in maniera diversificata a seconda delle situazioni e in seguito a campioni da effettuare in loco per l individuazione delle metodologie idonee, nello specifico prodotti, percentuali e tempi di contatto. Pulitura delle macchie di ruggine con applicazione di impacchi localizzati. 11
Pulitura dalle macchie di vernice mediante impacchi localizzati di ovatta imbevuti di miste di solventi. Esecuzione di stuccature di sottofondo da eseguirsi con malte composte da calce esente da sali Lafarge e sabbia di fiume. Esecuzione di stuccature di finitura di tutte le discontinuità mediante malte composte da calce esente da sali Lafarge, sabbia di fiume e polveri di pietra. Ricostruzioni di parti mancanti in sostituzione delle malte cementizie eseguite con impasto di calce desalinizzata e polvere di pietra di colore analogo all originale. Incollaggio di elementi distaccati. Rimozione di tutti gli elementi in ferro ammalorati e trattamento di quelli inamovibili o in rame, mediante spazzolatura e disidratazione delle superfici da attuarsi con miste di solventi quali alcool e acetone e successiva applicazione di inibitore di corrosione e protettivo. Trattamento consolidante. L applicazione di un idoneo prodotto protettivo, individuato in seguito a campionature da sottoporre al vaglio della Direzione Lavori e dai tecnici della Soprintendenza, potrà preservare il manufatto più a lungo da future forme di degrado. 12