L'oidio della fragola

Documenti analoghi
Epidemiologia della peronospora del pomodoro

Piano per vigneti in allevamento (nuovi impianti 1 e 2 anno)

Il mal dell'esca della vite

INDUTTORE DI RESISTENZA ILSAC-ON

Bilancio fitosanitario campagna 2014: Situazione Fitopatologica in Capitanata

Epidemiologia alternariosi del pomodoro

STRATEGIE DI DIFESA INTEGRATA VOLONTARIA E BIOLOGICA IN VITICOLTURA ANNO 2016 SITUAZIONE FITOSANITARIA. Patogeni

Teldor Plus. L innovativo fungicida per la difesa di frutta, vite ed orticole da marciumi e muffe

Effetto dei cambiamenti climatici su produzione e malattie del frumento

Micorrize e microrganismi: strumenti utili per la salvaguardia degli ecosistemi

Peronospora sp. Nuovo parassita fogliare. del basilico. Peronospora sp. su basilico. Nuove informazioni sulla

RISULTATI RELATIVI ALL IMPIEGO DI BIO AKSXTER

Mancozeb controlla le principali patologie dell olivo

LA DISINFEZIONE CON IL CALORE IN ORTICOLTURA A CICLO VELOCE Una tecnica che premia Produttori e Consumatori

REGIONE LAZIO Direzione Regionale Agricoltura Area Servizi Tecnici e Scientifici, Servizio Fitosanitario Regionale Le Batteriosi dell Actinidia

Impatti dei cambiamenti climatici a livello locale LIGURIA

Fattori predisponenti la comparsa di alcune malattie delle piante ornamentali

(Papaver nudicaule) Pythium sp. - Phytophtora sp. (marciumi basali) Rhizoctonia solani. Famiglia: Papaveraceae

Istituto Agrario di San Michele all Adige SafeCrop Centre

Microbilie per maxi risultati.

PERONOSPORA della VITE (Plasmopara viticola)

Caratterizzazione molecolare del batterio ed interventi di prevenzione e difesa. Responsabile scientifico: Dott. Marco Scortichini

RISULTATI RELATIVI ALL IMPIEGO DI BIO AKSXTER

Come migliorare la struttura di un terreno?

Problemi fitosanitari emergenti Malattie crittogamiche: aggiornamenti delle linee di difesa

L ASTUZIA DELLA NATURA PER LA DIFESA DELLA VITE

Contenimento di Botrytis cinerea

Linee guida per il contenimento della malattia. Loredana Antoniacci Servizio Fitosanitario Regionale

La tecnica di coltivazione dell ASPARAGO in Italia. Marco_09

L accoppiata vincente contro l oidio della vite

Cantus. Oidio e Botrite in un unica soluzione, a difesa della qualità

Promozione e difesa della rinnovazione naturale di farnia

ARYSTA LIFESCIENCE LAMINARINA: STIMOLATORE DELLE DIFESE DELLA PIANTA NEI CONFRONTI DI ALCUNI PATOGENI DI FRAGOLA, FRUTTICOLE, VITE E LATTUGA.

LINEA ELECTIS ANTIPERONOSPORICO. La massima Protezione del grappolo

Soluzioni per la difesa della vite da vino. Vite da Vino

Effetto dei fosfiti nei confronti di differenti patogeni fogliari e radicali di colture orticole

Fitopatologie emergenti del vigneto romagnolo

Antracnosi dell olivo

DA E ROSMARINO. Famiglia: Labiatae. Pythium sp. - Phytophtora sp. (marciume basale)

Loredana Antoniacci Servizio fitosanitario Regione Emilia-Romagna

BOLLETTINO DI PRODUZIONE BIOLOGICA ED INTEGRATA N 2 DEL

DIFESA DEL VERDE URBANO: COME, QUANDO, PERCHE

Estratti naturali Fitostimolanti

La tecnologia della concia delle sementi. Valore per l agricoltura e utilizzo sostenibile

Cydalima perspectalis

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE ISTITUTO DI BIOLOGIA AGROAMBIENTALE E FORESTALE

Armillaria mellea. (marciume basale) Famiglia: Mirtaceae. sterilizzazione del terreno in preimpianto della coltura.

Sistema di previsione e avvertimento alle avversità

PERONOSPERA della vite. AGENTE PATOGENO: Plasmopara viticola (B. et C.) Berl. et De Toni

INFORMAZIONI UTILI DA CONOSCERE E RICORDARE

Graziano Vittone Manta 30 aprile 2010

Il cancro batterico dell actinidia in Veneto

NOTA TECNICA SULLE MALATTIE DEL FRUMENTO DURO

RISCHIO D INFEZIONE SECONDO IL MODELLO IPI INDICE POTENZIALE INFETTIVO

Difesa integrata e Nutrizione sostenibile della fragola: Le proposte di Sipcam Italia

La protezione della vite da peronospora

Forum Top. L antiperonosporico che contribuisce a una gestione ottimale del lavoro in campo

Difesa Colture Orticole

LA GUIDA FACILE ALL HACCP. Guida all analisi e controllo dei rischi nel trattamento degli alimenti

9 dicembre 2015 Villanova di Castenaso STRATEGIE DI DIFESA. della patata. Massimo Bariselli Servizio Fitosanitario Emilia Romagna

IL SERVIZIO AGROMETEOROLOGICO DELL ASSAM A SUPPORTO DELLE SCELTE AZIENDALI

AVVERSITÀ DELLA VITE

Nuove strategie di difesa contro il marciume bruno delle pesche e il marciume lenticellare delle mele

VALUTAZIONE DI TECNICHE DI COLTIVAZIONE CONSERVATIVE E CONCIMAZIONE ORGANICA LOCALIZZATA ALLA SEMINA DI CEREALI.

turbo root WG rigenera la fertilità del suolo

RISULTATI RELATIVI ALL IMPIEGO DI BIO AKSXTER

Graziano Vittone Luca Nari

Recenti acquisizioni su Cancro Batterico dell'actindia

2016 Willis Towers Watson. All rights reserved. I DRONI STRUMENTI A SUPPORTO DELL AGRICOLTURA

Chalara fraxinea. Ospiti, sintomi e norme di prevenzione

Nuova famiglia chimica: aminoacido-ammidi-carbammati. Nuovo meccanismo d'azione. Azione preventiva, curativa e antisporulante

Per il controllo dell OIDIO della vite e delle orticole

Cereali biologici di qualità

DIVERSITA DEI BATTERI RIZOSFERICI DEL RISO IN RELAZIONE AL CICLO DELL ACQUA E DEI NUTRIENTI

Strategia per la difesa da peronospora alternaria

Fusarium una problematica in evoluzione

La protezione del grappolo dalla peronospora e dalle altre patologie fungine: il ruolo di FOLPET. 27 Forum di medicina vegetale Bari

La salvaguardia delle risorse primarie è uno degli obiettivi prioritari di qualsiasi piano di intervento industriale, agricolo e agroindustriale.

DESCRIZIONE PATOGENO. Il Fusarium Verticillioides. Modalità di infezione

Fisiologia e malattie del legno

DISCIPLINARE DI QUALITA' PIANTE IN VASO DA INTERNO

RISULTATI RELATIVI ALL IMPIEGO DI BIO AKSXTER

Bollettino n. 20, 11 settembre 2013

Nota Tecnica 1. Maria Corte Claudio Sonnati

EFFETTI INDOTTI DALLA CONCIMAZIONE ORGANICA CON VENUS (CONCIME ORGANO-MINERALE NK 12-15) SULLO SVILUPPO DEL MAIS

Resistenza al glifosate nelle colture arboree

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture da seme> GIRASOLE DA SEME

CABRIO WG Nuovo fungicida a base di Pyraclostrobin, per la protezione delle colture frutticole

Il biodeterioramento dei manufatti storico-artistici

Carmelo Sigliuzzo CHECK FRUIT/NSF Italy

La Regione Piemonte per la riduzione dell uso dei prodotti fitosanitari

Valutazione degli effetti della concimazione eseguita con Phenix e Auxym su Cabernet Sauvignon. A cura dell UFFICIO AGRONOMICO ITALPOLLINA SPA

IPP. Problematiche fitosanitarie del castagno: criteri per interventi di difesa T. TURCHETTI

La situazione fitosanitaria in Campania

RISULTATI RELATIVI ALL IMPIEGO DI BIO AKSXTER

Innovazione nella lotta all oidio della vite

L ITALIA SOSTENIBILE IDEE E AZIONI PER IL FUTURO

Nuovo strumenti di difesa dalla mosca olearia: RISULTATI DI TRATTAMENTI A BASE DI CAOLINO

DIFESA DAI PARASSITI ATTRAVERSO L UTILIZZO DI MODELLI MATEMATICI PREVISIONALI

INQUINAMENTO DA NITRATI

Transcript:

L'oidio della fragola Categories : Anno 2007, N. 49-1 dicembre 2007 di Andrea Tizianel, Riccarda Moser, Ilaria Pertot Le pubblicazioni divulgative del Centro SafeCrop Il Centro SafeCrop dell Istituto Agrario di San Michele all Adige promuove e divulga i risultati delle proprie attività di ricerca e sperimentazione, per mezzo di pubblicazioni gratuite dedicate all imprenditore agricolo e al personale tecnico. I libretti presentano gli ultimi aggiornamenti sulla biologia ed epidemiologia di vari patogeni che interessano la vite e la fragola, le strategie a basso impatto impiegabili in agricoltura biologica e i risultati di alcune sperimentazioni effettuate in Trentino e in altre regioni italiane. Attualmente sono disponibili le pubblicazioni Il mal dell esca della vite, L oidio della vite, La peronospora della vite (II edizione), I marciumi radicali della vite (II edizione) e L oidio della fragola. In ottobre, infine, usciranno le pubblicazioni Le tignole della vite e La muffa grigia della vite. Introduzione alla malattia L oidio della fragola, anche noto come mal bianco, è una malattia fungina che, a partire da poche sorgenti d inoculo, si propaga rapidamente nella coltura grazie alla moltitudine di spore prodotte dal patogeno. I danni possono essere notevoli, in quanto la colorazione del frutto colpito può risultare alterata e la sua conservabilità ridotta con ingenti perdite economiche. Questa malattia è tipica dei paesi mediterranei e dei climi temperati asciutti, dove il fungo è favorito nella sua germinazione dall assenza di acqua. La coltivazione della fragola sotto tunnel permette di proteggere in modo efficace i frutti dalla muffa grigia e da numerose altre malattie ma favorisce nel contempo l insorgenza dell oidio, poichè si va ad eliminare l effetto inibente della pioggia. La lotta all oidio è quindi diventata l aspetto più importante da studiare nella difesa fitosanitaria della fragola sotto tunnel, comportando un grosso impegno per l agricoltore. L oidio della fragola (Fragaria ananassa Duchense) è causato da Podosphaera aphanis (precedentemente noto come Sphaerotheca macularis f. sp. fragariae), un fungo ectoparassita obbligato e specializzato, che quindi necessita della pianta di fragola per sopravvivere. L oidio della fragola, al pari di altri oidi, deve svernare come micelio nei tessuti verdi della pianta (rimando quiescente in particolare nelle gemme o nelle foglie che permangono vive in inverno), oppure mediante i cleistoteci. I cleistoteci sono i corpi fruttiferi derivanti dalla riproduzione sessuata, hanno forma tonda di colore biancastro all inizio e poi bruno scuro, quasi nero a maturazione completata (Fig. 1).

Fig. 1: Asco in uscita da un cleistotecio in primavera Le ascospore contenute nei cleistoteci germinano, al pari dei conidi (spore asessuate che si producono durante l estate), producendo un tubetto di micelio. Esso si allunga fin a formare uno stiletto di penetrazione che, una volta superata la parete delle cellule della foglia, forma una struttura (austorio) di forma allargata e specializzata ad assorbire acqua, sali minerali e sostanze nutritive dalla cellula, senza però causarne direttamente la morte. Il fungo produce sulla superficie un micelio denso (muffa bianca polverulenta) che a sua volta produce nuovi austori. Sintomatologia Il patogeno può colpire foglie, piccioli, stoloni, fiori e frutti. Sulle foglie le infezioni precoci sono caratterizzate da piccole aree bianche, dall aspetto polveroso, che si accrescono in genere sulla pagina inferiore. In seguito, se la pianta non è trattata con fungicidi, le macchie si allargano e compaiono anche sulla pagina superiore, fino a ricoprire l intera lamina fogliare di una polvere biancastra (Fig. 2).

Fig. 2: Macchie iniziali di oidio sulla pagina superiore della foglia Col progredire dell infezione, i bordi delle foglie infette si curvano verso l alto, esponendo la pagina inferiore che spesso è cosparsa di aree rossastre e ricoperta da un fungo bianco grigiastro. Le foglie infette poi tendono a diventare color porpora o rosse. Il micelio bianco si sviluppa inoltre sui piccioli delle foglie e soprattutto sugli stoloni, che sono più sensibili alla malattia. Il fungo può anche attaccare fiori e frutti, su cui si può avere la comparsa della tipica efflorescenza biancastra (Fig. 3).

Fig. 3: Oidio: sintomi su frutto Il fungo può determinare l aborto o la malformazione dei fiori, mentre sui frutti produce un micelio rado e diffuso. I semi tendono a sporgere in modo anomalo ed il frutto colpito risulta più molle, di colore meno intenso, si conserva meno del frutto sano e tende a marcire. Forti attacchi all apparato fogliare possono portare a necrosi e defoliazione. Le perdite di produzione sono perciò dovute alle infezioni ai fiori ed ai frutti. Misure preventive È necessario prevenire lo sviluppo dell oidio anziché attendere le prime infezioni. Dal momento in cui si effettua la copertura con il tunnel è necessario prestare maggiore attenzione alla malattia. I periodi a maggior rischio sono quelli estivi, quando l umidità relativa è elevata. Le piante vanno protette con i fungicidi, prestando maggior attenzione quando sono nelle prime fasi di sviluppo. La fase precedente la fioritura, quando si ha una forte produzione di nuove foglie, è la più delicata per la difesa antioidica. Uno squilibro di azoto rispetto a fosforo e potassio può indurre una maggior sensibilità nelle piante all oidio, in quanto favorisce il lussureggiamento fogliare e ritarda la maturazione dei tessuti. È bene evitare infezioni agli stoloni od eliminarli, perché sono più sensibili alla malattia e fungono da serbatoio d inoculo. È consigliabile inoltre rimuovere le piante a fine ciclo o trattarle anche dopo la raccolta per evitare la presenza d inoculo che possa continuare a diffondersi. Poiché i cleistoteci sembrano essere una delle sorgenti più importanti per l inoculo primaverile, è necessario verificare la loro presenza sulle piantine prima dello svernamento,

mantenendo alta, in loro presenza, l attenzione nelle prime fasi colturali. Sistemi di supporto alle decisioni e modelli di previsione della malattia Per ottimizzare l impiego dei fungicidi, è importante applicarli nel momento in cui possono esplicare la massima efficacia nei confronti del patogeno. Lo sviluppo e la virulenza dell oidio dipendono, oltre che dalla presenza d inoculo, dalla sensibilità varietale e dalle condizioni ambientali. Precedenti studi dimostrano che la temperatura e l umidità sono i fattori chiave nel determinare lo sviluppo della malattia. Stimare quando il patogeno è attivo nella coltura permetterà di ridurre l impiego dei fitofarmaci. La ricerca condotta al centro SafeCrop ha permesso di individuare un modello di sviluppo di questa malattia, in funzione delle condizioni ambientali. Questo modello è stato testato e validato negli ultimi due anni fornendo risultati interessanti. Ulteriori studi ed analisi consentiranno di migliorare tale modello e farlo divenire uno strumento utile per la pianificazione dei trattamenti sulla fragola per l agricoltore. Parallelamente si sta sviluppando la versione computerizzata del modello. L utente, inserendo alcuni dati essenziali (lo stadio fenologico, la diffusione della malattia in campo, ecc.) richiesti dal programma, ottiene un indice di rischio di diffusione della malattia. Il programma consente così di ottimizzare l uso dei prodotti fitosanitari nella lotta all oidio, indicando i prodotti e il momento d applicazione. Agricoltura sostenibile Considerando le prospettive di sviluppo di nuove strategie di difesa, è importante capire se sono sostenibili. L attenzione del ricercatore è spesso rivolta alla valutazione della loro efficacia nella protezione contro le malattie e nello studio del meccanismo d azione degli agenti coinvolti. Un aspetto cruciale, che tuttavia viene spesso trascurato nella fase di ricerca di nuove strategie, è la valutazione della sostenibilità della loro potenziale introduzione in un sistema di protezione integrata e i possibili vincoli socio-economici legati alla fase di applicazione nell ambiente agrario. La sostenibilità si compone di tre dimensioni (Fig. 4): economica, ambientale e sociale. 1. La dimensione economica riguarda l idoneità a salvaguardare una capacità produttiva in grado di soddisfare i bisogni correnti e futuri, attraverso l uso efficiente delle risorse naturali. 2. La dimensione ambientale concerne l abilità di mantenere le risorse naturali in quantità sufficiente, riducendo i possibili danni e favorendo al contempo gli effetti benefici prodotti dall attività agricola sull ambiente circostante 3. La dimensione sociale si riferisce all attitudine a mantenere un equità sociale, alla capacità di supportare adeguatamente i produttori da parte delle comunità sociali delle istituzioni e alla capacità di ridurre il rischio per la salute umana dei consumatori, agricoltori e residenti nelle aree agricole.

Fig 4: Il concetto di sostenibilità Per avere un agricoltura ecocompatibile è necessario individuare ed utilizzare tecniche a minor impatto ambientale che siano in grado di garantire il mantenimento nel tempo della capacità produttiva di un agro-ecosistema nonostante lo sfruttamento al quale viene sottoposto e allo stesso tempo siano compatibili con gli obiettivi di efficienza economica e gestionale dell azienda. Per misurare la sostenibilità economica di una strategia di difesa bisogna stimare i risultati finali, valutando costi e benefici ottenuti con l uso della strategia che si vuole analizzare con quelli che si sarebbero potuti ottenere con un altro metodo di difesa, riconducendoli nella stessa struttura di valutazione. Tale stima è il primo passo ed anche il più importante perché i benefici economici, ecologici e sociali derivanti dalla strategia di difesa, possono essere dimostrati e pubblicizzati e i dati ottenuti possono giustificare l investimento economico fatto dall agricoltore e portare a nuovi finanziamenti che possano così supportare nuovi progetti e ricerche. Scheda della pubblicazione e indicazioni per la richiesta Il volume "L oidio della fragola", curato dagli autori Ilaria Pertot, Riccarda Moser e Yigal Elad nasce da una ricerca condotta dal Centro SafeCrop, in collaborazione con il Volcani Center in Israele, orientata a definire le condizioni ottimali di sviluppo della malattia, il migliore momento d intervento

Powered by TCPDF (www.tcpdf.org) Rivista di Agraria.org contro il patogeno con i diversi fungicidi disponibili e le strategie di difesa più efficaci e ad individuare nuove alternative al controllo chimico.