stop alla violenza domestica! Nel quadro della campagna del Consiglio d Europa

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Transcript:

stop alla violenza domestica! Nel quadro della campagna del Consiglio d Europa

Con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità Nell ambito delle iniziative promosse dalla Regione Liguria REGIONE LIGURIA

La violenza contro le donne nella provincia di Savona Quinquennio 2004-2008 Progetto realizzato con il supporto del Comune di Savona

La violenza contro le donne nella provincia di Savona Quinquennio 2004-2008 A cura di: ASL 2 Savonese Ipotesi A.s.s.l.

La violenza contro le donne nella provincia di Savona Quinquennio 2004-2008 In collaborazione con: Provincia di Savona Datasiel

La violenza contro le donne rilevata attraverso i dati di accesso ai servizi di Pronto Soccorso della provincia di Savona Quinquennio 2004-2008 Dr Gian Franco Pallanca psicologo, criminologo Project Manager Ipotesi A.s.s.l. Dr Angelo Canepa sociologo, criminologo Project Manager ASL 2 Savonese Dr Fulvia Diotti dottore di ricerca, psicologa Metodologia della ricerca Ipotesi A.s.s.l. Dr Erika Bonavera psicologa Analisi e trattamento dati Ipotesi A.s.s.l. Dr Antonella Basciani Proiezione dati Provincia di Savona area urbana di Savona Marco Romita Selezione dati ASL 2 Savonese Marco Fusco Raccolta dati Datasiel

Il campione nella provincia di Savona Nel quinquennio 2004-2008 il numero totale delle donne che si sono rivolte ai servizi di Pronto Soccorso in seguito a violenza altrui è stato 2390. La violenza altrui è da attribuirsi a diverse tipologie di aggressione, con significativa prevalenza della violenza domestica subita da parte del partner (Intimate Partner Violence, IPV).

L andamento del fenomeno nel quinquennio 2004-2008 NUMERO INGRESSI 600 550 500 450 400 350 375 408 422 595 476 Dopo quattro anni di crescita si osserva una sensibile riduzione del volume degli accessi ai Servizi di Pronto Soccorso della provincia di Savona nel corso del 2008. 300 ANNO 2004 ANNO 2005 ANNO 2006 ANNO 2007 ANNO 2008

Distribuzione per tipologia degli accessi del 2008 IPV 407 VIOLENZA INTRAFAMILIARE 28 BULLISMO 5 VIOLENZA FRA DONNE 5 RISSE E INCIDENTI 4 RAPINE E SCIPPI 3 VICINATO 2 VIOLENZA SEX NON IPV 2 NON IDENTIFICATI 20 TOTALE ACCESSI 476 Tutte le tipologie di violenza sono diminuite ad eccezione delle violenze tra vicini di casa e tra donne. Tale aumento, sebbene modesto, mette in rilievo una maggiore diffusione di microaggressività.

Tipologie di violenza: il principio di Pareto La maggior parte degli effetti è dovuta ad un numero ristretto di cause (considerando grandi numeri). Secondo il principio di Pareto o legge 80/20 in genere l 80% dei risultati dipende dal 20% delle cause. Il principio di Pareto si applica perfettamente anche alle tipologie di violenza della nostra casistica.

Distribuzione accessi per tipologia nel quinquennio 2004-2008 TIPOLOGIA ACCESSI % % CUMULATE PARTNER 1219 59,20 59,20 EX PARTNER 840 28,16 87,36 VIOLENZA INTRAFAMILIARE 140 5,94 93,30 BULLISMO 51 2,16 95,46 RAPINE E SCIPPI 27 1,15 96,61 RISSE E INCIDENTI 24 1,02 97,63 VIOLENZA TRA VICINATO 22 0,93 98,56 VIOLENZA FRA DONNE EXTRAFAMILIARI 19 0,81 99,37 VIOLENZA SESSUALE NON IPV 15 0,64 100

Tipologie di violenza: il diagramma di Pareto (2004-2008)

Distribuzione per mesi Numero di accessi ai Pronto Soccorso distribuiti nei vari mesi. Si possono notare due significativi picchi di incremento di casi nei mesi estivi di luglio e agosto.

Fasce di età delle vittime Sono raffigurate le fasce di età maggiormente colpite dalla violenza domestica e le percentuali. Le vittime sono comprese soprattutto nelle fase di età di mezzo, tra i 26 e i 55 anni.

Fasce di età delle vittime Si può ragionevolmente dedurre che la violenza viene incrementata quando le donne hanno relazioni abbastanza stabili con un partner e quindi sono in un età in cui più facilmente vivono con il coniuge o il compagno.

Fasce di età delle vittime Molti casi relativi a fasce di età più avanzate (tra i 36 e i 55 anni) si riferiscono a recidive, casi in cui la dinamica violenta risulta radicata nella coppia.

Fasce di età delle vittime Tra i 26 e i 45 anni sono più rilevanti i casi in cui l aggressore è l ex coniuge o il convivente. La conflittualità degenera talvolta in violenza nei casi di separazione della coppia.

La violenza sulle donne non conosce confini Nell arco dell anno 2008 si sono rivolte ai Servizi di Pronto Soccorso per lesioni 86 donne straniere provenienti da 18 Paesi diversi. Si osserva che il numero delle donne straniere è diminuito in minore misura di quello delle italiane.

Nazionalità prevalenti delle vittime 60 45 37 34 17 15 11 MAROCCO ROMANIA EQUADOR ALBANIA PERU UCRAINA BRASILE Il numero totale delle donne straniere nel quinquennio 2004-2008 è stato di 314 provenienti da 33 Paesi. Le nazionalità prevalenti sono state le sette esposte nella tabella a fianco.

Presenza di donne straniere nel quinquennio 2004-2008 La percentuale di donne straniere nel quinquennio 2004-2008 è stata pari al 13,8 % sul totale degli accessi. 13,8 %

Tipologie di violenza: le categorie più pericolose Mariti, conviventi e fidanzati costituiscono la più importante categoria di aggressori. Gli ex partner, che non accettano di perdere ogni potere sulle loro vittime, possono tuttavia essere più violenti e pericolosi di quanto lo erano durante la convivenza.

Tipologie di violenza per fasce di età Tipologia Violenza intrafamiliare Bullismo (coetanei) Violenza sessuale non IPV IPV Extrafamiliare fra donne Vicinato Rapine e scippi Incidenti e risse Fascia d età prevalente Da 9 a 15 anni e da 75 a 85 anni Da 12 a 20 anni Circa 15 anni Da 20 a 50 anni Da 25 a 50 anni Da 35 a 65 anni Circa 70 anni Nessuna fascia prevalente

Intimate Partner Violence (IPV) Si tratta di violenza inferta da partner, il quale può essere il proprio coniuge, il fidanzato, il convivente o ancora l ex coniuge, l ex fidanzato, l ex convivente. Questa forma di violenza nel nostro campione rappresenta l 87,36% del totale delle vittime di violenza.

Giorni di prognosi e accessi per IPV nel quinquennio 2004-2008 ANNO DI GIORNI DI NUMERO MEDIA RIFERIMENTO PROGNOSI ACCESSI 2004 2486 375 6,62 2005 2701 408 6,62 2006 3007 422 7,12 2007 4244 517 8,20 2008 3391 400 8,48 Nonostante nel 2008 siano diminuiti gli accessi, la durata media delle prognosi è in costante aumento.

Giorni di prognosi e accessi per IPV nel quinquennio 2004-2008 GIORNI TOTALE DI CUI DI PROGNOSI DONNE STRANIERE ZERO 262 34 (O NON ESPLICITATO) 1-4 358 62 5-9 759 110 10-14 374 70 15-19 129 27 OLTRE 162 37 La più alta percentuale di donne ha subito lesioni guaribili da 5 a 9 giorni ma più del 30% ha subito lesioni che hanno comportato da 10 a 40 giorni di prognosi.

Giorni di prognosi e accessi per IPV nel quinquennio 2004-2008 800 759 700 NUMERO DI VITTIME DI IPV 600 500 400 300 200 262 358 374 129 162 100 ZERO GIORNI 1-4 GIORNI 5-9 GIORNI 10-14 GIORNI 15-19 GIORNI OLTRE 19 GIORNI

Giorni di prognosi donne straniere nel quinquennio 2004-2008 GIORNI STRANIERE DI PROGNOSI 2004-2008 ZERO 12,97% (O NON ESPLICITATO) 1-4 17,31% 5-9 14,49% 10-14 18,71% 15-19 20,93% OLTRE 22,83% Percentuale di accessi di donne straniere per ciascuna fascia di prognosi. La presenza percentuale aumenta con l aumentare della gravità delle lesioni.

Giorni di prognosi nel quinquennio 2004-2008 30 PERCENTUALE STRANIERE 25 20 15 10 5 12,97% 17,31% 14,49% 18,71% 20,93% 22,83% 0 ZERO GIORNI 1-4 GIORNI 5-9 GIORNI 10-14 GIORNI 15-19 GIORNI OLTRE 19 GIORNI

Sede delle lesioni COLLO 9,60% TORACE 5,80% ADDOME 1,45% VOLTO 20,51% CAPO 13,43% ARTI SUPERIORI 23,59% Il disegno indica le sedi delle lesioni riscontrate sulle vittime e le relative percentuali sul totale. GLUTEI E ARTI INFERIORI 9,62% LESIONI DIFFUSE 11,80% ALTRO 6,72%

Sede delle lesioni: fronte e naso FRONTE E NASO: 6 Ferite lacero-contuse sulla fronte e frattura delle ossa nasali identificano le donne che sono state afferrate per i capelli e scaraventate contro il muro.

Sede delle lesioni: denti DENTI: 9 9 donne hanno riportato frattura di incisivi in seguito a pugni sferrati contro il viso.

Sede delle lesioni: collo COLLO: 52 Ecchimosi e graffi sul collo identificano una presa sulla vittima che genera panico paralizzante, a causa dei sintomi di soffocamento, e che annulla ogni tentativo di reazione.

Sede delle lesioni: glutei, cosce e dita COSCE, GLUTEI E DITA: 9 Ampie ecchimosi su cosce e glutei, unitamente a frattura delle dita identificano donne incinte che hanno tentato di proteggere il ventre, mettendosi in posizione fetale mentre erano prese a calci a terra.

Sede delle lesioni: morsi MORSI: 4 Alcune donne sono state aggredite anche con morsi i cui segni erano ben evidenti su seno, avambracci e dita.

Sede delle lesioni: ustioni da sigarette USTIONI DA SIGARETTE: 2 2 donne sono state seviziate procurando loro ustioni con sigarette accese.

Torture psicologiche: benzina BENZINA: 1 Una donna è stata inzuppata dalla testa ai piedi con alcuni litri di benzina allo scopo di annullarne la capacità di reazione.

Pericolosità delle lesioni La scala di Campbell 1. Minacce di percosse, intimidazioni 2. Schiaffi, spinte (nessuna lesione o dolore duraturo) 3. Pugni, calci (dolori persistenti, ematomi) 4. Morsi, contusioni estese, ustioni, fratture ossee 5. Traumi cranici, lesioni interne, lesioni permanenti 6. Uso di armi o oggetti, ferite da arma da taglio o da fuoco La casistica esaminata non si colloca mai al di sotto del livello 3, raggiunge con discreta frequenza il livello 4 e presenta anche casi di livello 5-6.

Vittime particolarmente vulnerabili Condizioni psicofisiche che aumentavano la vulnerabilità di talune vittime: 1. Gravidanza 2. Trattamenti antitumorali chemioterapici 3. Emiplegie 4. Epilessia 5. Insufficienza mentale 6. Depressione 7. Disturbi psicotici 8. Intossicazione etilica 9. Intossicazione da droghe

Le vittime recidive Molte donne si presentano più volte al Pronto Soccorso, ad intervalli di tempo, a causa del ripetersi della violenza. Le tipologie di violenza che più frequentemente presentano recidive sono due: IPV Violenza intrafamiliare

Le vittime recidive nel quinquennio 2004-2008 NUMERO ACCESSI NUMERO DONNE 1 VOLTA 1428 2 VOLTE 169 3 VOLTE 44 4 VOLTE 19 5 VOLTE 10 6 VOLTE 1 7 VOLTE 1 9 VOLTE 1 13 VOLTE 1 Il numero totale degli accessi per IPV nel quinquennio 2004-2008 è di 2059, tuttavia il totale delle donne trattate è di sole 1674. Ciò significa che la differenza è giustificata da accessi per recidive.

Le vittime recidive nel quinquennio 2004-2008 169 QUADRIENNIO 2004-2008 44 19 10 1 1 0 1 0 0 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13

Vittime IPV e numero di accessi nel quinquennio 2004-2008 1 VOLTA 2 VOLTE 4 VOLTE E PIÙ 3 VOLTE

Le vittime recidive L aumento degli accessi per recidive indica che: 1) le vittime sono aggredite più frequentemente nel corso della relazione rispetto al passato. 2) sempre più donne non riescono ad uscire da una relazione violenta, forse a causa di un peggioramento della condizione economica. 3) sempre più bambini diventeranno degli aggressori.

Dalla violenza situazionale al terrorismo coniugale Modalità di conflitto. Escalation simmetrica (la Guerra dei Roses ). Scismogenesi complementare ( Il lupo e l agnello ).

L escalation nefasta Tipologia delle recidive: a. Recidiva semplice. b. Riduzione del tempo intercorrente fra gli eventi. c. Aumento dei giorni di prognosi. d. Riduzione del tempo e aumento dei giorni di prognosi.

Impatto psicologico delle aggressioni Violenza situazionale I primi accessi al Pronto Soccorso sono associati a sintomi tipici del disturbo post-traumatico da stress: ansia, agitazione angoscia, panico tremori alterazioni della sfera affettiva

Impatto psicologico delle aggressioni Terrorismo coniugale Reiterati accessi al Pronto Soccorso evidenziano: SINTOMATOLOGIE ASSOCIATE AD ABUSO DI SOSTANZE alcool psicofarmaci droghe SINTOMATOLOGIE PSICHIATRICHE DI INNESTO depressioni psicosi

I bambini: le vittime dimenticate La fascia di età in cui si collocano le donne vittime di IPV corrisponde all età fertile in cui è più frequente la convivenza e la presenza di figli. Le donne vittime di IPV non economicamente autonome tendono a rimanere nell ambiente familiare soprattutto a causa della presenza dei figli.

I bambini: le vittime dimenticate I figli assistono quindi alle violenze perpetrate sulle madri, con pesanti ripercussioni sulla formazione dei loro modelli di identificazione. Questi fatti alimentano a livello personale e sociale quello che è definito il ciclo della violenza.

I bambini: le vittime dimenticate I bambini esposti alla violenza domestica sviluppano difese diverse per fronteggiare l evento traumatico e continuato della spirale violenta nella coppia gentoriale. Tali difese, considerando la loro immaturità psicologica, hanno una valenza svantaggiosa nella loro crescita e nel loro equilibrio psicologico.

I bambini: le vittime dimenticate Le tappe delle difese patologiche possono essere rappresentate da: 1. Sindrome di Stoccolma 2. Identificazione con l aggressore 3. Trasmissione transgenerazionale della violenza

La mappa della violenza a Savona anni 2004-2008

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a violenza sulle donne è intollerabile. Parlarne è già agire.