IL CREDITO DELLA GESTIONE INPS DIPENDENTI PUBBLICI RIVOLTO AI DIPENDENTI DELLA P.A. INTRODUZIONE



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Settore Risorse umane, salute e sicurezza IL CREDITO DELLA GESTIONE INPS DIPENDENTI PUBBLICI RIVOLTO AI DIPENDENTI DELLA P.A. INTRODUZIONE Il presente opuscolo ha lo scopo di offrire in modo chiaro e semplice una panoramica sui servizi (casa-spese) dell'area credito della gestione INPS dipendenti pubblici. Le attività della gestione ex INPDAP sono regolate da norme di legge e dagli atti ufficiali dell'istituto (ora INPS). "Previdenza" non significa solo pensione e indennità di fine rapporto (TFR) ma anche un sistema di aiuti a favore del lavoratore pubblico e della sua famiglia: per fornire servizi di tipo assistenziale, sociale ed economico viene istituita nel 1998 la gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali, finanziata con la contribuzione obbligatoria degli iscritti. Di anno in anno l'ex Inpdap fissa una quota di bilancio da destinare a questo tipo di interventi, i servizi da offrire e i criteri con cui vengono concessi. Si tratta di prestazioni che intervengono a sostegno delle diverse fasi della vita: la scuola o la formazione al lavoro per i figli, il mutuo per comprare casa, il credito per le spese più urgenti. Anche dopo il collocamento a riposo l'istituto non si limita a erogare l'assegno mensile della pensione, ma offre anche servizi per il benessere psico-fisico e sociale del pensionato. Un'azione, quella dell'ex Inpdap, dunque, che parte dai banchi di scuola e arriva all'assistenza agli anziani. Un insieme di prestazioni e servizi per il lavoratore, il pensionato e i loro familiari, in tutti i momenti importanti della vita. Nell'interno dell'area CREDITO l'istituto offre le seguenti tipologie di prestazioni: - Piccolo prestito; - Prestito pluriennale diretto; - Mutuo ipotecario. CREDITO L'Inps Gestione Dipendenti Pubblici offre finanziamenti a tassi agevolati per i lavoratori, i pensionati e le loro famiglie erogati direttamente dall'istituto. Si tratta di prestiti e mutui che l'istituto finanzia con un proprio Fondo credito: la Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali. - 1 -

Il Fondo credito è alimentato dalla contribuzione obbligatoria degli iscritti alla Gestione Dipendenti Pubblici e da quella volontaria di pensione della Gestione Dipendenti Pubblici e lavoratori e pensionati pubblici iscritti, ai fini previdenziali, ad altri enti o istituti (decreto ministeriale 45 del 2007) che aderiscono a tale Fondo. - Per gli iscritti il contributo è pari allo 0,35% dell'imponibile contributivo (trattamento lordo fisso ed accessorio); - per i pensionati è pari allo 0,15% della pensione lorda mensile. L'iscrizione al Fondo credito permette: agli iscritti alla Gestione Dipendenti Pubblici e ai lavoratori e pensionati pubblici di altre amministrazioni di accedere a tutte le prestazioni creditizie, dirette e in convenzione; ai pensionati della Gestione Dipendenti Pubblici di accedere alle prestazioni creditizie direttamente erogate dall'istituto (piccolo prestito, prestito pluriennale diretto e mutuo ipotecario). Dal 1 ottobre 2011 sono in vigore i nuovi regolamenti per l'erogazione dei mutui e dei prestiti agli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. (vedi portale INPS Gestione Dipendenti Pubblici ex INPDAP alla sezione credito). PRESTITI I prestiti a tassi agevolati concessi dall'istituto ai propri iscritti riguardano le tipologie sottoelencate: Piccolo prestito: concessione di piccole somme in prestito per far fronte alle esigenze di tutti i giorni, da rimborsare con rate costanti mediante trattenuta su stipendio o pensione; Prestiti pluriennali diretti: concessione di somme in prestito per far fronte a specifiche necessità personali o familiari, da rimborsare con rate costanti mediante trattenuta su stipendio o pensione non superiore ad un quinto. Piccolo Prestito Cosa fornisce Il piccolo prestito fornisce un somma in denaro per rispondere a improvvise e urgenti necessità dell'iscritto alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. I prestiti vengono concessi nei limiti delle disponibilità di bilancio dell'istituto, previste annualmente. A chi si rivolge Il piccolo prestito si rivolge ai dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Come si rimborsa I prestiti devono essere rimborsati in 12, 24, 36 o 48 rate, costituite da una quota di - 2 -

interessi e da una quota di capitale. Come si ottiene iscritti in attività di servizio: Le domande, redatte sugli appositi modelli forniti dall'istituto (consulta la sezione modulistica), devono essere presentate esclusivamente per il tramite della Amministrazione di appartenenza, la quale provvederà alla relativa compilazione e all'inoltro in via telematica. E' utile sapere che solo attraverso l'acquisizione del P.I.N. (dispositivo), da richiedere online nel sito INPS, l'iscritto/dipendente potrà confermare la domanda inoltrata dall'amministrazione di appartenenza e beneficiare della prestazione. Non occorre alcuna documentazione di spesa nè produrre motivazioni nè presentare un certificato medico. Importi per i prestiti annuali si può chiedere un importo pari ad una mensilità media netta di stipendio o di pensione da restituire in 12 rate mensili. Nel caso in cui il richiedente non abbia altre trattenute in corso per cessioni del quinto dello stipendio o della pensione, può chiedere una somma fino a due mensilità restando per i pensionati, il limite del quinto cedibile; per i prestiti biennali si può chiedere un importo pari a due mensilità nette di stipendio o di pensione da restituire in 24 rate mensili. Nel caso in cui il richiedente non abbia altre trattenute in corso per cessioni del quinto dello stipendio può chiedere una somma fino a quattro mensilità, fermo restando, per i pensionati, il limite del quinto cedibile; per i prestiti triennali si può chiedere un importo pari a tre mensilità medie nette di stipendio o di pensione da restituire in 36 rate mensili. Nel caso in cui il richiedente non abbia altre trattenute in corso per cessioni del quinto dello stipendio può chiedere una somma fino a sei mensilità, fermo restando, per i pensionati, il limite del quinto cedibile; per i prestiti quadriennali si può chiedere un importo pari a quattro mensilità nette di stipendio o di pensione da restituire in 48 rate mensili. Nel caso in cui il richiedente non abbia altre trattenute in corso per cessioni del quinto dello stipendio può chiedere una somma fino a otto mensilità, fermo restando, per i pensionati, il limite del quinto cedibile. Sull'importo lordo della prestazione si applicano un tasso di interesse, un'aliquota per spese di amministrazione e un per fondo rischi, secondo i seguenti valori: -tasso di interesse nominale annuo: 4,25%; -spese di amministrazione: 0,50% -premio fondo rischi: vedi la tabella nell'ultima pagina del regolamento. Nel caso in cui il richiedente abbia in corso di ammortamento un prestito pluriennale diretto o garantito, il piccolo prestito annuale non potrà superare la singola mensilità, il biennale le due mensilità, il triennale le tre mensilità, il quadriennale le quattro mensilità; La prima rata di ammortamento viene trattenuta a decorrere dal secondo mese successivo a quello in cui viene effettuata l'erogazione della somma. E' possibile il rinnovo del piccolo prestito dopo che sia trascorso il periodo minimo di ammortamento, rispettivamente di: - 3 -

- 6 mesi i prestiti annuali; - 12 mesi per i prestiti biennali; - 18 mesi per i prestiti triennali; - 24 mesi per i prestiti quadriennali. In caso di morte del mutuatario o sopravvenuta invalidità del dipendente, contratta in servizio e per causa di servizio, non si procede al recupero del debito rimanente. Nel caso il dipendente passi alle dipendenze di diversa Amministrazione, l'ufficio che ha provveduto alle ritenute mensili comunicherà alla nuova Amministrazione, ai fini della prosecuzione della ritenuta mensile, i dati del prestito, il conto delle ritenute eseguite e dei versamenti effettuati all'inps Gestione Dipendenti Pubblici. E' consentita l'estinzione anticipata in qualsiasi momento mediante versamento del debito residuo. Al richiedente verrà restituita la quota del fondo rischi in relazione al periodo di abbreviazione della garanzia. Prestito pluriennale diretto Cosa fornisce Somma in denaro per far fronte a documentate necessità personali e/o familiari, rientranti nelle casistiche previste dal regolamento. A chi si rivolge Ai dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria prestazioni creditizie e sociali. Requisiti Possono accedere alla prestazione gli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali con quattro anni di anzianità di servizio utile alla pensione e con quattro anni di versamento contributivo alla predetta Gestioni unitaria. Gli iscritti in servizio devono avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Gli iscritti con contratto di lavoro a tempo determinato non inferiore a tre anni possono fruire di cessioni estinguibili nell'arco di vigenza del contratto con l'obbligo di cedere il trattamento di fine rapporto a garanzia della restituzione del prestito. La presentazione della domanda deve avvenire entro un anno dall'evento e/o dalla data della relativa documentazione di spesa. Durata Il prestito può avere durata quinquennale (in questo caso l'importo va restituito in 60 rate mensili) o decennale (da restituire in 120 rate mensili). E' utile sapere che la quota cedibile (cioè la rata mensile) non può essere superiore a un quinto dello stipendio o della pensione. Sulla prestazione si applicano un tasso di interesse, un'aliquota per spese di amministrazione e una per fondo rischi, secondo i seguenti valori: -tasso d'interesse nominale annuo del 3,50%; -spese di amministrazione: 0,50%; -premio fondo rischi: vedi la tabella allegata nell'ultima pagina del regolamento. - 4 -

La restituzione del prestito ha inizio dal secondo mese successivo a quello di concessione. Come si ottiene La domanda, corredata da tutta la documentazione richiesta, deve essere inviata esclusivamente in via telematica. Per gli iscritti in servizio le domande devono essere presentate per il tramite dell'amministrazione di appartenenza. Alla domanda deve essere allegata la documentazione attestante lo stato di bisogno e l'eventuale spesa a seconda della motivazione prevista nel regolamento dell'istituto e un certificato medico di sana costituzione fisica rilasciato dal medico competente (ora gestito dal servizio Medicina del Lavoro dell'azienda Ospedaliera di Cremona) incaricato dall'amministrazione dalla quale dipende il richiedente, non oltre 45 giorni prima della presentazione della domanda all'inps Gestione Dipendenti Pubblici. Non è possibile rinnovare una cessione in corso se non sono trascorsi due anni dall'inizio di una cessione di durata quinquennale o quattro anni dall'inizio di un cessione decennale. Prima che siano trascorsi due anni dall'inizio di un prestito quinquennale, può essere richiesto un prestito decennale, purchè l'interessato non abbia fruito in precedenza di altre cessioni decennali. Per i pensionati il rinnovo può essere richiesto anche prima del decorso dei suddetti termini. Con la nuova concessione verrà estinta anticipatamente la precedente e la restituzione della quota del premio compensativo del rischio si effettua mediante compensazione con il premio dovuto sulla nuova operazione. E' consentita l'estinzione anticipata in qualsiasi momento mediante versamento del debito residuo. Al richiedente verrà restituita la quota del fondo rischi in relazione al periodo di abbreviazione della garanzia. Qualora l'estinzione sia intervenuta prima del decorso dei termini sopra indicati (due anni per i prestiti quinquennali e quattro anni per i prestiti decennali), l'interessato non potrà richiedere una nuova cessione fintanto che non sia trascorso almeno un anno dall'estinzione del debito precedente. Il Nuovo Regolamento Il nuovo regolamento, in vigore dal 1 ottobre 2011, introduce la possibilità per l'iscritto di ottenere un prestito per l'acquisto della casa di residenza del figlio maggiorenne che intenda costituire un proprio autonomo nucleo familiare. Si elencano di seguito i criteri per l'erogazione, distinti a seconda che si tratti di prestiti quinquennali ovvero decennali. Prestiti quinquennali Calamità naturali (terremoti, alluvioni, ecc.) Rapina, furto, incendio Trasloco per esigenze familiari o per trasferimento ad altra sede di lavoro dell'iscritto Lavori condominiali della casa in proprietà di residenza Manutenzione ordinaria per la casa di residenza, di cui l'iscritto è proprietario, usufruttuario o conduttore oppure in cui l'iscritto convive con i genitori proprietari, usufruttuari o conduttori Spese per l'istallazione domestica di impianti di energia rinnovabile nella casa di residenza Acquisto di autovetture per l'iscritto - 5 -

Nascita figli o adozione - affidamento preadottivo - nascite o adozioni plurime e adozioni internazionali Protesi dentarie e cure odontoiatriche riferite all'iscritto, al coniuge ai figli a carico Acquisto di autovettura modificata, di carrozzella ortopedica per portatori di handicap e di protesi di elevato costo Malattia dell'iscritto Decesso di familiari Matrimonio dell'iscritto o del figlio dell'iscritto Iscrizione e frequenza a corsi post laurea di durata non inferiore a due anni dell'iscritto, del coniuge o del figlio dell'iscritto Casi eccezionali non rientranti nelle motivazioni previste negli articoli precedenti, ma socialmente rilevanti e che, per la loro gravità, richiedono un notevole impegno economico. Prestiti decennali Riscatto di alloggi popolari e riscatto di alloggi di enti pubblici già condotti in locazione Acquisizione di casa in cooperativa o da cooperativa costituita da locatari di abitazioni di enti pubblici in corso di dismissione Acquisto della casa destinata a residenza Costruzione della casa destinata a residenza Anticipata estinzione o riduzione di mutuo ipotecario stipulato con istituti di credito o società finanziarie, a qualunque titolo, dall'iscritto o dal coniuge Manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia della casa in proprietà o nuda proprietà Malattie gravi di componenti del nucleo familiare dell'iscritto Casi eccezionali non rientranti nelle motivazioni previste negli articoli precedenti, ma socialmente rilevanti e che, per la loro gravità, richiedono un notevole impegno economico. MUTUI L'Istituto concede mutui ipotecari per l'acquisto di unità abitative non di lusso da adibire a prima casa sul territorio nazionale o per la surroga di mutui già contratti con istituti di credito per l'acquisto della prima casa. Concede inoltre finanziamenti a: 1) Comuni, Provincia, consorzi, cooperative edilizie, società ed enti costituiti allo scopo di costruire, senza finalità di lucro, case economiche e popolari; 2) enti di diritto pubblico soggetti al controllo dello Stato e delle Regioni e società concessionarie di lavori pubblici che intendano realizzare opere di pubblica utilità. - 6 -