Quaderno di Studi e Notizie di Storia Naturale della Romagna Quad. Studi Nat. Romagna, 24: 13-17, giugno 2007 ISSN 1123-6787 Claudio Bongiardino & Cesare Tabanelli REVISIONE DELLA MALACOFAUNA PLIOCENICA DI RIO ALBONELLO V - ORBITESTELLA DARIAE (LIUZZI & STOLFA ZUCCHI, 1979) (Gastropoda Orbitestellidae) Riassunto Gli autori segnalano la presenza di Orbitestella dariae (Liuzzi & Stolfa Zucchi, 1979) (Gastropoda Orbitestellidae) in depositi del Pliocene inferiore e medio dell Emilia-Romagna. Abstract [Review of the Pliocene fauna of Rio Albonello (Brisighella, Ravenna). V. Orbitestella dariae (Liuzzi & Stolfa Zucchi, 1979)] Orbitestella dariae (Liuzzi & Stolfa Zucchi, 1979) (Gastropoda Orbitestellidae) is reported for the first time in mid-lower Pliocene deposits of Emilia-Romagna (Italy). This species is presently known in the Mediterranean Sea, also in subfossil thanatocoenoses possibly of the late glacial age. Key words: Mollusca, Gastropoda, Orbitestella dariae, Pliocene, Emilia-Romagna. Introduzione Questa segnalazione fa seguito al lavoro di TABANELLI & SEGURINI (1995) ed ai successivi approfondimenti di sistematica concernenti alcune specie (DELLA BELLA & TABANELLI, 2004; CEREGATO et al., 2005; TABANELLI, 2005; CEREGATO & TABANELLI, 2006). Così pure per l ubicazione e l inquadramento geologicostratigrafico del giacimento romagnolo si rimanda al citato TABANELLI & SEGU- RINI (1995). I reperti sono stati rinvenuti nelle sabbie giallastre del livello L2 e devono essere considerati rimaneggiati come la quasi totalità dei fossili qui presenti: i reperti, rimossi dalla formazione pliocenica conosciuta come Spungone (Zancleano alto - base del Piacenziano), sono stati poi risedimentati fra argille in facies profonda, più recenti, ma sempre riferibili al Piacenziano. 13
Materiali e metodi La specie Orbitestella dariae è estremamente rara e, quando la si rinviene, il suo stato di conservazione risulta generalmente molto compromesso. In molti anni di ricerche, attraverso il lavaggio di numerosi campioni, abbiamo recuperato 5 esemplari più o meno integri. In questa breve nota raffiguriamo e descriviamo due degli esemplari meglio conservati (Figg. 1a-b, 2). Sistematica Orbitestella dariae (Liuzzi & Stolfa Zucchi, 1979) 1995 Skenea sp. Tabanelli & Segurini, p. 8. Descrizione. Conchiglia subdiscoidale, di piccole dimensioni, fragile, con l apice leggermente avvallato. La protoconca, formata da un nucleo danneggiato e da un giro di spira, non mostra alcun cenno di scultura, ma questo potrebbe essere dovuto all usura della superficie. Il passaggio protoconca-teleoconca appare netto e ben distinto. La teleoconca risulta composta da due giri e ¾, ma l ultimo è incompleto. I giri si mostrano provvisti di una carena nel punto più alto del giro: la parte abapicale è perpendicolare al piano d avvolgimento della conchiglia, ma dove forma la linea della sutura essa appare più rilevata per cui la forma del giro risulta leggermente concava; il tratto adapicale, o spalla, appare piano e dalla sua periferia esterna, delimitata dalla carena, declina leggermente in direzione dell apice. I giri risultano ornati da numerose coste assiali ben rilevate: circa quaranta sull ultimo giro, leggermente prosocline nella parte abapicale del giro e decorrenti anche su tutta la superficie della base. Esse sono separate da ampi interspazi, che sulla spalla appaiono piani e percorsi da una fine scultura spirale. La base Figg. 1a-b, 2 - Orbitestella dariae (Liuzzi & Stolfa Zucchi, 1979), Piacenziano, Rio Albonello, Brisighella (Ravenna). Fig 1a-b: collezione Tabanelli; Fig. 2: collezione Bongiardino. 14
della conchiglia appare concava e provvista di un largo foro ombelicale entro il quale confluiscono i rilievi delle coste; pure la sua superficie è percorsa da una scultura costituita da filetti spirali. Uno in particolare appare più rilevato, quasi a formare una carena sulla periferia esterna del foro ombelicale. L apertura appare approssimativamente quadrangolare. Conclusioni La specie fu istituita come Cyclostremiscus dariae n. sp. da LIUZZI & STOLFA ZUCCHI (1979: 85-90, figg. 1-3) e come tale viene segnalata da PALAZZI (1981: 249 Bocche di Bonifacio Circalitorale ), CECALUPO (1984: 110 e figura Capo Carbonara, 480-600 m; Capo Corso 120/130 m; Sardegna sud-orientale ); OLI- VERIO & VILLA (1985 coste laziali, 400 m ); SMRIGLIO, MARIOTTINI & GRAVINA (1989: 128, 132 Tirreno centrale, 350 m ). PONDER (1990) la ritiene una probabile componente della famiglia Orbitestellidae. BONFITTO et al. (1994: 143, 145, figg. 7-9), discutono e raffigurano come Orbitestella dariae un esemplare rinvenuto su fondi batiali al largo della Sardegna e gli autori successivi assegneranno la specie sempre al genere Orbitestella Iredale, 1917 (GIANNUZZI-SAVELLI et al., 1997: 15; PEÑAS et al., 2006: 43). Il rinvenimento di reperti di questa specie nel Pliocene assume una certo rilievo poiché di essa allo stato attuale si era a conoscenza solo di esemplari viventi e subfossili di probabile età würmiana. TABANELLI & SEGURINI (1995: 8), in possesso allora di un solo reperto, l avevano approssimativamente determinata come Skenea sp. Nella collezione di uno di noi (Tabanelli) è conservato pure un esemplare proveniente dal Pliocene inferiore del torrente Stirone (Parma). Anche questo reperto, dal diametro inferiore al millimetro, non è completo: è mancante dell ultimo giro. Il suo rinvenimento, che risale a molti anni fa, risultò dal lavaggio di un piccolo campione di argilla di circa 10 dm 3 da cui furono recuperate le seguenti specie: Turcicula sp.; Moelleriopsis ruggieriana Tabanelli, 1991; Alvania cimicoides (Forbes, 1844); Alvania testae (Aradas & Maggiore, 1844); Orbitestella dariae (Liuzzi & Stolfa Zucchi, 1979); Euspira helicina (Brocchi, 1814); Aclis sp.; Aclis penetrans Sosso, 1999; Nassarius cabrierensis (Fischer & Tournouër, 1873); Nassarius turbinellus (Brocchi, 1814); Brachytoma obtusangula (Brocchi, 1814); Bela nitida Pavia, 1976; Gymnobela pliorecens (Ruggieri, 1957); Turbonilla bonellii Pavia, 1976; Crisallida obtusa (Brown T., 1827); Eulimella pyramidata (Deshayes, 1835); Odostomia sp.; Pseudavena olivoides (De Cristoferi & Jan, 1832) ; Brevinucula glabra (Philippi, 1844); Nucula sulcata Bronn, 1831; Microgloma sp.; Saccella commutata (Philippi, 1844); Jupiteria concava (Bronn, 1831); Neilo isseli Bellardi, 1875; Yoldiella philippiana (Nyst, 1845); Bathyarca pectunculoides (Scacchi, 1834); Limopsis minuta (Philippi, 1836); Aequipecten angelonii (De Stefani & Pantanelli, 1878); Propeamussium duodecimlamellatum (Bronn, 1831); Similpecten similis (Laskey, 1811); Korobkovia oblonga (Philip- 15
pi, 1844); Limea strigilata (Brocchi, 1814); Notolimea crassa (Forbes 1844); Pododesmus squamula (Linné, 1758); Neopycnodonte cochlear (Poli, 1795); Gonimyrtea bronni (Mayer, 1858); Timoclea ovata (Pennant, 1777); Vasicomya sp.; Hiatella arctica (Linné, 1767); Corbula (Varicorbula) gibba (Olivi, 1792) ; Dentalium sexangulum striolatissimum Sacco, 1897); Entalina tetragona (Brocchi, 1814); Pulsellum lofotense (Sars M., 1865). Purtroppo quella analisi non fu molto accurata e di quella paleocomunità malacologica possiamo ora solo supporre la probabile collocazione in una biocenosi dell epibatiale. Questo sarebbe giustificato dalla presenza di alcune specie euribate con distribuzione ristretta al piano circalitorale e alla parte superiore del piano batiale, nonché di altre con distribuzione ristretta al sola scarpata continentale. Ringraziamenti Ringraziamo il Sig. Paolo Ferrieri (Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Bologna) autore delle al foto al SEM. Bibliografia BONFITTO A., OLIVERIO M., SABELLI B.& TAVIANI M., 1994 - A Quaternary deep marine molluscan assemblage from East Sardinia (Western Tyrrhenian Sea). Bollettino Malacologico, 30 (5-9): 141-157. CECALUPO A., 1984 - Rinvenimento di specie rare al largo della Sardegna sud-orientale (contributo I). Bollettino Malacologico, 20 (1-4): 109-112. CECALUPO A & CECALUPO F., 1984 - Rinvenimenti malacologici a sud-ovest dell Isola di Capraia (LI). Parte II. Bollettino Malacologico, 25 (1-4): 97-109. CEREGATO A., DELLA BELLA G. & TABANELLI C., 2005 - Revisione della malacofauna pliocenica di Rio Albonello. I. La presenza del genere Pelycidion, Fischer in Folin & Périer, 1873 (Gastropoda, Pelycidiidae). Bollettino Malacologico, 40 (9-15) (2004): 109-113. CEREGATO A. & TABANELLI C., 2006 - Revisione della malacofauna di Rio Albonello. IV Due taxa dimenticati di Giuseppe Seguenza. Bollettino Malacologico, 42 (1-4): 33-37 DELLA BELLA G. & TABANELLI C., 2004 - Revisione della malacofaune pliocenica di Rio Albonello (Brisighella, Ravenna) III. Testyleda annaritae n.sp.. Quaderno di Studi e Notizie di Storia naturale della Romagna, 19 (1-5): 7-16. GIANNUZZI-SAVELLI R., PUSATERI F., PALMIERI A. & EBREO C., 1997 - Atlante delle conchiglie marine del Mediterraneo. Vol. 2. (Caenogastropoda, parte 1: Discopoda - Heteropoda). Ed. de La Conchiglia, Roma, 259 pp. LIUZZI G. & STOLFA ZUCCHI M.L., 1979 - Una nuova specie di Cyclostremiscus del Mediterraneo. Gortania, 1: 85-90. OLIVERIO M. & VILLA R., 1983 - Contributo alla conoscenza dei Molluschi conchiferi 16
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