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Transcript:

Programmazione interventi prevenzione: esempi di utilizzo del data base INAIL ISPESL Regioni Indicatore sintetico: frequenza e gravità degli infortuni Analisi delle variabili ESAW negli infortuni

Utilizzo degli indicatori di incidenza e gravità Per definire le priorità degli interventi di prevenzione è necessario graduare il rischio RISCHIO = probabilità che accada un evento dannoso e entità del danno R = P x D

Utilizzo degli indicatori di incidenza e gravità Evento dannoso = infortunio P = indice di incidenza infortuni indennizzati D = indice di gravità degli infortuni

Utilizzo degli indicatori di incidenza e gravità Gli indici di incidenza e di gravità vengono calcolati per i diversi settori lavorativi Per gli indici sono definite 5 classi (intervalli di valori) a cui sono stati assegnati valori da 1 a 5 in ordine crescente Valori di riferimento sono l indice di incidenza medio e l indice di gravità medio calcolati per la Regione Lombardia in riferimento al triennio 2002-2004

Utilizzo degli indicatori di incidenza e gravità Indice incidenza medio in Regione Lombardia nel triennio 2002-2004 25,3 infortuni/1000 addetti Indice di gravità medio in Regione Lombardia nel triennio 2002-2004 2,3

Utilizzo degli indicatori di incidenza e gravità Attribuito agli indici medi regionali il valore 1 si ha: Classe 1 = indici < 0.5 Classe 2 = indici tra 0.5 e <1 Classe 3 = indici tra 1 e <1.5 Classe 4 = indici tra 1.5 e <2 Classe 5 = indici uguali o >2

Utilizzo degli indicatori di incidenza e gravità P FREQUENZA 1 2 3 4 5 D I.G.** GRAVITA < 12.7 12.7 25.3 25.4 38.0 38.1 50.6 > 50.6 I.F.* 1 < 1.2 R = 1 R = 2 R = 3 R = 4 R = 5 2 1.2 2.3 R = 2 R = 4 R = 6 R = 8 R = 10 3 2.4 3.5 R = 3 R = 6 R = 9 R = 12 R = 15 4 3.6 4.6 R = 4 R = 8 R = 12 R = 16 R = 20 5 > 4.6 R = 5 R = 10 R = 15 R = 20 R = 25

Utilizzo degli indicatori di incidenza e gravità R LIVELLO GRADO DI RISCHIO 1 4 4 BASSO 5 8 3 MEDIO-BASSO 9 10 2 MEDIO-ALTO > 10 1 ALTO

Utilizzo degli indicatori di incidenza e gravità FREQUENZA 1 2 3 4 5 GRAVITA I.G.** I.F.* < 12.7 12.7 25.3 25.4 38.0 38.1 50.6 > 50.6 1 < 1.2 R = 1 R = 2 R = 3 R = 4 R = 5 2 1.2 2.3 R = 2 R = 4 R = 6 R = 8 R = 10 3 2.4 3.5 R = 3 R = 6 R = 9 R = 12 R = 15 4 3.6 4.6 R = 4 R = 8 R = 12 R = 16 R = 20 5 > 4.6 R = 5 R = 10 R = 15 R = 20 R = 25

ITALIA FREQUENZA 1 2 3 4 5 GRAVITA I.G.** I.F.* < 12.7 12.7 25.3 25.4 38.0 38.1 50.6 > 50.6 < 1.2 J Attività finanziarie 1 M Istruzione 2 1.2 2.3 DB Industria tessile DC Industria conciaria DE Industria carta H Alberghi e ristoranti N Sanità DM Fabbricazione mezzi di trasporto DG Industria chimica DL Industria elettrica ed ottica E Energia elettrica, gas ed acqua G Commercio K Attività immobiliari L Pubblica amministrazione O Altri servizi pubblici 3 2.4 3.5 DF Industria petrolio DA Industria alimentare DH Industria gomma e plastica DK Industria meccanica DN Altre industrie manifatturiere 4 3.6 4.6 B Pesca A Agrindustria 5 > 4.6 C Estrazione minerali I Trasporti DD Industria legno DI Industria minerali non metalliferi DJ Industria metalli F Costruzioni

REGIONE LOMBARDIA FREQUENZA 1 2 3 4 5 GRAVITA I.G.** I.F.* < 12.7 12.7 25.3 25.4 38.0 38.1 50.6 > 50.6 1 < 1.2 DF Industria petrolio J Attività finanziarie K Attività immobiliari M Istruzione DC Industria conciaria DG Industria chimica DL Industria elettrica ed ottica B Pesca L Pubblica amministrazione N Sanità 2 1.2 2.3 DB Industria tessile DE Industria carta G Commercio DA Industria alimentare DK Industria meccanica O Altri servizi pubblici DM Fabbricazione mezzi di trasporto H Alberghi e ristoranti 3 2.4 3.5 E Energia elettrica, gas ed acqua DN Altre industrie manifatturiere DH Industria gomma e plastica 4 3.6 4.6 DJ Industria metalli 5 > 4.6 C Estrazione minerali DD Industria legno DI Industria minerali non metalliferi F Costruzioni I Trasporti A Agrindustria

ASL MI 3 FREQUENZA 1 2 3 4 5 GRAVITA I.G**. I.F.* < 12.7 12.7 25.3 25.4 38.0 38.1 50.6 > 50.6 1 < 1.2 DG Industria chimica DL Industria elettrica ed ottica DB Industria tessile DE Industria carta G Commercio DM Fabbricazione mezzi di trasporto L Pubblica amministrazione 2 1.2 2.3 DK Industria meccanica DN Altre industrie manifatturiere 3 2.4 3.5 DD Industria legno DH Industria gomma e plastica DJ Industria metalli 4 3.6 4.6 DI Industria minerali non metalliferi > 4.6 5

ITALIA REGIONE LOMBARDIA ASL MI 3 LIVELLO RISCHIO RISCHIO J Attività finanziarie DF Industria petrolio DG Industria chimica 1 M Istruzione J Attività finanziarie DL Industria elettrica e ottica K Attività immobiliari M Istruzione 2 DC Industria conciaria DG Industria chimica DB Industria tessile DE Industria carta DL Industria elettrica e ottica G Commercio L Pubblica amministrazione L Pubblica amministrazione N Sanità 4 3 DF Industria petrolio B Pesca DM Fabbricazione mezzi di trasporto 4 DB Industria tessile DC Industria conciaria DE Industria carta DG Industria chimica DL Industria elettrica e ottica E Energia elettrica, gas ed acqua G Commercio K Attività immobiliari L Pubblica amministrazione O Altri servizi pubblici DB Industria tessile DE Industria carta G Commercio O Altri servizi pubblici 5 3 6 H Alberghi e ristoranti N Sanità DA Industria alimentare DK Industria meccanica DM Fabbricazione mezzi di trasporto E Energia elettrica, gas ed acqua DK Industria meccanica DN Altre industrie manifatturiere H Alberghi e ristoranti 8 B Pesca DM Fabbricazione mezzi di trasporto 2 9 DA Industria alimentare DN Altre industrie manifatturiere 10 12 A Agrindustria DH Industria gomma e plastica DH Industria gomma e plastica DD Industria legno DH Industria gomma e plastica DK Industria meccanica DJ Industria metalli DN Altre industrie manifatturiere 15 C Estrazione minerali I Trasporti 1 16 20 DJ Industria metalli DI Industria minerali non metalliferi C Estrazione minerali DD Industria legno DI Industria minerali non metalliferi F Costruzioni I Trasporti 25 DD Industria legno DI Industria minerali non metalliferi A Agrindustria DJ Industria metalli F Costruzioni

Utilizzo degli indicatori di incidenza e gravità Individuati i settori più a rischio è possibile individuare le singole unità produttive con eccesso di infortuni Si utilizza l indice di incidenza triennale Valore di riferimento è l indice di incidenza medio regionale per settore di attività economica

Utilizzo degli indicatori di incidenza e gravità Si attribuisce il valore 1 agli indici medi regionali Classe IV = indice <1 Classe III = indice tra 1 e <2 Classe II = indice tra 2 e <3 Classe I = indice uguale o>3

Utilizzo degli indicatori di incidenza e gravità DI FREQUENZA LIVELLO GRADO DI RISCHIO IV III II I 4 BASSO 3 MEDIO-BASSO 2 MEDIO-ALTO 1 ALTO

UNITÀ P.A.T. Settore attività economica ATECO (anno 2004) ADDETTI STIMATI > 5 TOTALE FREQUENZA IV FREQUENZA III FREQUENZA II FREQUENZA I A Agrindustria 14 3 1 - - 2 B Pesca - - - - - - C Estrazione minerali 8 4 2 1-1 D Attività manifatturiere 4802 2040 640 702 350 348 DA Industria alimentare 115 46 10 16 12 8 DB Industrie tessile 325 114 23 43 25 23 DC Industria conciaria 23 6-4 1 1 DD Industria legno 142 74 25 34 12 3 DE Industria carta 347 105 9 34 24 38 DF Industria petrolio 8 1 - - - 1 DG Industria chimica 293 86 18 18 20 30 DH Industria gomma e plastica 332 153 48 63 22 20 DI Industria minerali non metalliferi 145 75 23 30 16 6 DJ Industria metalli 1071 589 279 192 73 45 DK Industria meccanica 774 349 105 121 69 54 DL Industria elettrica ed ottica 622 162 33 30 33 66 DM Fabbricazione mezzi di trasporto 75 24 9 12 1 2 DN Altre industrie manifatturiere 530 256 58 105 42 51 E Energia elettrica, gas e acqua 33 7 1 2 3 1 F Costruzioni 1014 371 121 143 53 54 INDUSTRIA 5871 2425 765 848 406 406 G Commercio 2255 483 65 119 97 202 H Alberghi e ristoranti 191 78 16 38 13 11 I Trasporti 437 130 71 35 16 8 J Attività finanziarie 84 2-1 - 1 K Attività immobiliari 1150 132 21 20 18 73 L Pubblica amministrazione 126 61 9 21 12 19 N Sanità 156 50 9 18 15 8 M Istruzione; O Altri servizi pubblici 320 70 7 19 20 24 SERVIZI 4719 1006 198 271 191 346 X Indeterminato 1013 - - - - - INDUSTRIA E SERVIZI 10604 3431 963 1119 597 752

Analisi delle variabili ESAW Che cos è ESAW? European Statistics on Accident at Work Sistema europeo di raccolta e codifica delle modalità di accadimento degli infortuni Dal 2002-2003 viene utilizzato anche da INAIL

Analisi delle variabili ESAW ESAW si basa su 8 variabili: Tipo di luogo Tipo di lavoro Attività fisica specifica Agente materiale dell attività fisica specifica Deviazione Agente materiale della deviazione Contatto Agente materiale del contatto

Analisi delle variabili ESAW L analisi consente di individuare e raccogliere i fattori che hanno determinato gli infortuni I risultati dell analisi permettono di indirizzare le attività di prevenzione e le misure conseguenti per la riduzione dei rischi

Analisi delle variabili ESAW L analisi è stata condotta in particolare su tre settori lavorativi: Agrindustria Metalmeccanica Costruzioni

Analisi delle variabili ESAW Esempio di analisi delle variabili ESAW nel Comparto costruzioni

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