SEDE DELLA SPEZIA. RAPPORTO 2009 MALATTIE PROFESSIONALI e INFORTUNI nel TERRITORIO dell A.S.L. 5 SPEZZINO

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1 SEDE DELLA SPEZIA RAPPORTO 2009 MALATTIE PROFESSIONALI e INFORTUNI nel TERRITORIO dell A.S.L. 5 SPEZZINO

2 PREMESSA Questo rapporto va a integrare quello pubblicato nel Le valutazioni rappresentano principalmente un approfondimento e aggiornamento in particolare per le malattie professionali, in relazione al rinnovato interesse su tale tema derivante dagli indirizzi del piano nazionale della prevenzione. Per quanto riguarda gli infortuni con questo rapporto si è cercato di analizzarne la distribuzione tra i vari gruppi ATECO, con attenzione alla dimensione aziendale, al fine di una miglior programmazione degli interventi di vigilanza mirati nelle aziende e nei comparti dove il rischio infortunistico è maggiore; per questo motivo sono stati presi in esame gli anni che vanno dal 2004 al 2008, periodo in cui nei dati INAIL è possibile separare gli infortuni in itinere e stradali da quelli che avvengono nei luoghi di lavoro tipici. A cura di: U.O. P.S.A.L. ASL n. 5 Spezzino INAIL - La Spezia Via Sardegna, 45 Corso Nazionale, La Spezia La Spezia Tel Tel psal@asl5.liguria.it laspezia@inail.it Carlo Bertone Caterina Romeo Tiziana Sanguinetti 2

3 INDICE 1. MALATTIE PROFESSIONALI ANNI NEL TERRITORIO DELL ASL 5 SPEZZINO DISTRIBUZIONE MALATTIE PROFESSIONALI MALATTIE PROFESSIONALI SETTORI ATECO ANALISI CARCINOMI ANALISI MESOTELIOMI ANALISI MALATTIE PROFESSIONALI MANIFESTATESI ANALISI INFORTUNI ANNI NEL TERRITORIO DELL ASL 5 SPEZZINO ANDAMENTO GENERALE INFORTUNI CONSIDERAZIONI ANDAMENTO INFORTUNISTICO GRUPPI ATECO ANALISI DISTRIBUZIONE PAT, AZIENDE, ADDETTI, AZIENDE SPEZZINE. INFORTUNI ANNO ANALISI AGENTE, FORMA...60 CONCLUSIONI

4 1. MALATTIE PROFESSIONALI ANNI NEL TERRITORIO DELL ASL 5 SPEZZINO 1.1 DISTRIBUZIONE MALATTIE PROFESSIONALI Nel periodo dal 2000 al 2008 le malattie professionali riconosciute nella provincia della Spezia in base ai dati ricavabili dai flussi informativi sono state 1.384; analizzandolo, questo dato emerge essere sovrastimato in quanto numerose malattie professionali, in particolare le malattie tumorali, risultano essere riportate due volte, la prima corrispondente al momento del riconoscimento della malattia la seconda in occasione della morte. In base a ciò si è proceduto (utilizzando Excel) alla pulizia dei dati cancellando il nominativo dell indennizzato che si presentava più volte con la stessa malattia professionale. Effettuata l elaborazione di cui sopra è emerso che le malattie professionali effettivamente riconosciute nel periodo sono state L 85% (1.071) delle malattie professionali riconosciute si trovano tra quelle riportate nel grafico 1. Nella parte prevalente delle restanti malattie professionali (137) non vi sono informazioni, tra le rimanenti la malattia più rappresentata è quella legata alle patologie cutanee (18 casi) che comunque ha una valenza pari allo 1.4% del totale delle malattie riconosciute. 4

5 GRAFICO 1 PERCENTUALI MALATTIE PROFESSIONALI RICONOSCIUTE PERIODO % ASBESTOSI 25% TUMORI POLMONARI SILICOSI 23% 12% 6% 11% 4% 4% MESOTELIOMI MALATTIE POLMONARI MALATTIE OSTEOARTICOLARI IPOACUSIE NON DETERMINATO ALTRE GRAFICO 2 Da una prima analisi del grafico 2 si evidenzia che il 50% del totale delle malattie professionali riconosciute hanno come apparato bersaglio l apparato respiratorio (in particolare la pleura per i casi di mesotelioma). 5

6 Se si escludono le malattie non determinate, la ripartizione tra gli apparati è visibile nel grafico 3 successivo. APPARATI INTERESSATI ALLE MALATTIE PROFESSIONALI 15% APPARATO RESPIRATORIO 28% 57% APPARATO UDITIVO APPARATO MUSCOLO SCHELETTRICO GRAFICO 3 PERCENTUALI MALATTIE PROFESSIONALI APPARATO RESPIRATORIO 12% 22% 51% ASBESTOSI TUMORI POLMONARI SILICOSI MESOTELIOMI MALATTIE POLMONARI 7% 8% GRAFICO 4 Tra le malattie professionali riguardanti l apparato respiratorio il 51% è rappresentato dall asbestosi e il 22% dal mesotelioma per un totale del 73% del totale delle malattie polmonari. 6

7 In base a questi dati si può affermare che il 34.5% del totale delle malattie professionali riconosciute dal 2000 al 2008 è legato agli effetti dell esposizione pregressa ad amianto. Questo dato è tra l altro sottostimato se si tiene conto che una parte di carcinomi polmonari riconosciuti potrebbero essere legati all esposizione ad amianto. La silicosi rappresenta solo il 3.6% del totale delle malattie professionali riconosciute. In base al tipo di definizione risulta che il 74% sono indennizzate, grafico 5. MALATTIE PROFESSIONALI TIPO DI DEFINIZIONE 26% 0% 17% MORTE CON SUPESTITI 1% MORTE SENZA SUPESTITI PERMANENTE REGOLARE SENZA INDENNIZZO TEMPORANEA 56% GRAFICO 5 Informazioni relative ai gruppi ATECO sono disponibili solo su 501 malattie professionali, pari al 39.7% del totale: in base a questi dati disponibili si evidenzia nel grafico 6 quali sono i settori dove si sono manifestate il maggior numero di malattie professionali. 7

8 GRAFICO 6 I gruppi in cui si sono manifestate almeno 20 malattie professionali (quindi maggiormente rappresentativi ) in base ai dati disponibili sono: 1. DM INDUSTRIA MEZZI TRASPORTO 2. F COSTRUZIONI 3. DJ INDUSTRIA METALLI 4. DK INDUSTRIA MECCANICA 5. I TRASPORTI 6. DI - INDUSTRIA NON METALLIFERA In questi gruppi si sono manifestate il 78 % delle malattie professionali per le quali si hanno informazioni sulla classificazione ATECO. Il riferimento al nome dell azienda dove l indennizzato operava al momento del riconoscimento della malattia professionale manca in 962 casi, nelle restanti 299 i nominativi delle aziende che compaiono riguardano per oltre il 40% le poche grandi aziende o enti pubblici. Analizzando le classi di età delle persone a cui è stata riconosciuta una malattia professionale, si verifica che il 73% della popolazione con malattia 8

9 professionale ha più di 60 anni e quindi nella quasi totalità non è più in età lavorativa (grafico 7). Il 7% ha meno di 50 anni. DISTRIBUZIONE ANNO DI NASCITA 2% 5% 24% 8% DAL 1965 A OGGI 1960 AL % 1955 AL AL AL AL % 1935 AL % PRIMA DEL % GRAFICO 7 Solo lo 0.02% (29) dei casi di malattie professionali riconosciute riguarda donne MALATTIE PROFESSIONALI SETTORI ATECO SETTORE ATECO F - COSTRUZIONI Nel periodo dal 2000 al 2008 sono state riconosciute 76 malattie professionali riconducibili al settore, riportate nel grafico 8. 9

10 GRAFICO 8 PERCENTUALI MALATTIE PROFESSIONALI ATECO F - COSTRUZIONI 3% 1% 1% MESOTELIOMI 11% CARCINOMA POLMONARE 1% ASBESTOSI 5% SILICOSI 50% 7% PNEUMOPATIE MAL. APP.RESPIRATORIO MALATTIE CUTANEE 21% MALATTIE OSTEOARTICOLARI IPOACUSIE NON TABELLATE GRAFICO 9 Dai grafici 8 e 9 si evidenzia come nel settore Costruzioni il principale organo bersaglio sia costituito dall apparato uditivo: le ipoacusie rappresentano, infatti, il 50 % delle malattie. Le malattie osteoarticolari nel settore sono in percentuale pari al 21%. 10

11 I rischi legati al rumore e alle vibrazioni causano il 71% delle patologie del settore. Meno rappresentato rispetto a quanto avviene in altri settori del territorio sembra essere l apparato respiratorio, con il 19% delle patologie. Significativa l incidenza delle malattie cutanee (7%): questo settore rappresenta il 28 % del totale delle malattie cutanee riconosciute. SETTORE ATECO DI - INDUSTRIE NON METALLIFERE Dai grafici 10 e 11 sottostanti si evidenzia come nel settore siano preminenti le malattie legate ai rischi presenti nel settore lapideo: rumore, polveri e silice, strumenti manuali vibranti. Le ipoacusie costituiscono il 60% delle malattie riconosciute. Analizzando le mansioni si può affermare che la quasi totalità delle malattie riconosciute è riconducibile al settore lapideo. GRAFICO 10 11

12 GRAFICO 11 SETTORE ATECO DM - INDUSTRIE MEZZI DI TRASPORTO Il settore industria mezzi di trasporto è quello dove si sono manifestate il maggior numero di malattie professionali; nel periodo dal 2000 al 2008 sono state riconosciute 131 malattie professionali. In base ai dati disponibili emergerebbe che nel 43 % dei casi tali patologie si sono manifestate all interno di una sola azienda. Questa azienda è un azienda di grandi dimensioni del settore e pertanto ambita dai lavoratori, è probabile che le malattie professionali che risultano a carico di tale azienda si siano, in realtà, sviluppate in altre attività lavorative precedenti. Sarebbe comunque utile un analisi dettagliata sui singoli casi. Analizzando la distribuzione delle malattie professionali emerge che il 42% delle stesse interessa l apparato respiratorio; in particolare le patologie legate all amianto, asbestosi e mesoteliomi, raggiungono il 30% delle malattie riconosciute. E noto che l esposizione ad amianto nel settore attualmente è pressoché scomparsa e che queste malattie sono legate ad un esposizione avvenuta più di 20 anni or sono. 12

13 GRAFICO 12 PERCENTUALE MALATTIE PROFESSIONALI ATECO DM - INDUSTRIA MEZZI TRASPORTO CARC. POLMONARE 10% 3% 5% 6% MESOTELIOMI IPOACUSIE 24% 23% MALATTIE OSTEOARTICOLARI PNEUMOCONIOSI E BRONCHITI ASBESTOSI 7% 22% MALATTIE CUTANEE NON TABELLATE GRAFICO 13 13

14 DISTRIBUZIONE ETA' MALATTIE PROFESSIONALI 9% 3% 16% PRIMA DEL % 26% 24% 13% DAL 1941 AL 1945 DAL 1946 AL 1950 DAL 1951 AL 1955 DAL 1956 AL 1960 DAL 1961 AL 1965 DOPO IL 1965 GRAFICO 14 Il 53% delle malattie professionali riguarda persone oltre i 60 anni e il 9% persone con meno di 50 anni. Il 47% è in piena età lavorativa (grafico 14). DISTRIBUZIONE MALATTIE PROFESSIONALI LEGATE AD ESPOSIZIONE AD AMIANTO 21% 2% 23% 40% PRIMA DEL 1940 DAL 1941 AL 1945 DAL 1946 AL 1950 DAL 1951 AL 1955 DAL 1956 AL % GRAFICO 15 14

15 Il grafico 15 riguarda la distribuzione per età legato al rischio amianto: come si vede il 98 % delle malattie professionali riconosciute riguarda addetti con età superiore ai 60 e solo un caso tra i 50 e 55 anni; quanto sopra potrebbe confermare, vista la cessazione di utilizzo dell amianto avvenuta ormai da 20 anni, la prossima riduzione notevole delle asbestosi riconosciute, dubbi restano per i mesoteliomi dati i tempi di latenza nel manifestarsi di tali neoplasie. ATECO DJ - INDUSTRIA METALLI Nel settore sono state riconosciute 66 malattie professionali; nel grafico 16 ne è riportata la distribuzione, da cui emerge che il 55% delle malattie di questo settore è riconducibile all esposizione a rumore mentre le malattie legate all apparato respiratorio nel complesso (asbestosi, carcinomi ecc) raggiungono il 27% percentuale inferiore a quella dell industria dei mezzi di trasporto. GRAFICO 16 15

16 PERCENTUALE MALATTIE PROFESSIONALI SETTORE ATECO DJ INDUSTRIA METALLI CARCINOMA 3%2% 2% 8% POLMONARE MESOTELIOMI 8% IPOACUSIE 14% MALATTIE OSTEOARTICOLARI ASBESTOSI 8% 55% BRONCHITI ASME MALATTIE CUTANEE NON TABELLATE GRAFICO 17 DISTRIBUZIONE ANNO NASCITA PER LE MALATTIE PROFESSIONALI ATECO DJ 16% 9% 13% 6% 16% 24% 16% PRIMA DEL AL AL AL AL AL 1965 DOPO IL 1965 GRAFICO 18 16

17 Si evidenzia che la percentuale di malattie professionali riconosciute riferibili a questo settore con età inferiore ai 50 anni è pari al 22%, percentuale superiore rispetto a quanto avviene negli altri settori (grafico 18). CLASSI ETA' IPOACUSIE SETTORE ATECO DJ 8% 5% 11% PRIMA DEL % 1941 AL AL AL % 1956 AL AL 1965 DOPO IL % 11% GRAFICO 19 Dal grafico 19 si evidenzia come il 32% delle ipoacusie riconosciute sia riferibile, nella popolazione di questo settore, a soggetti in età inferiore ai 50 anni. SETTORE ATECO I - TRASPORTI In questo settore sono state riconosciute 44 malattie professionali; dal grafico 20 emerge una notevole prevalenza delle malattie connesse all amianto, ciò è legato al fatto che nei Trasporti sono compresi anche lavoratori di ditte che operano in porto. Inoltre, come atteso, dal grafico si evidenzia che in questo settore hanno una certa rilevanza le patologie legate all apparato muscolo scheletrico (13.3%). 17

18 GRAFICO 20 PERCENTUALE MALATTIE PROFESSIONALI ATECO I - TRASPORTI 14% 11% 9% 2% 5% CARCINOMA POLMONARE MESOTELIOMI 23% IPOACUSIE ASBESTOSI PNEUMOCONIOSI 36% APP. MUSCOLO SCHELETRICO NON TABELLATE GRAFICO 21 18

19 MALATTIE PROFESSIONALI PER ANNO NASCITA ATECO I - TRASPORTI 13% 24% 16% 36% 4% 7% PRIMA DEL AL AL AL AL 1960 DOPO IL 1960 GRAFICO 22 Dalla distribuzione delle malattie professionali relativamente all anno di nascita (grafico 22), si evidenzia che il 76 % dei lavoratori ammalati ha un età superiore ai 60 anni; ciò giustificherebbe la presenza delle numerose malattie professionali legate all amianto, infatti negli anni in cui questi lavoratori hanno operato in porto la presenza di amianto a bordo delle navi comportava un rischio significativo di esposizione ambientale. SETTORE ATECO DK - INDUSTRIA MECCANICA Nel comparto sono state riconosciute 46 malattie professionali. In questo comparto emerge che la malattia professionale più frequente è legata all uso di strumenti vibranti, infatti le malattie oste-articolari rappresentano il 29% del totale, mentre il 22% è costituito dalle ipoacusie e il 20% dalle asbestosi. Le malattie dell apparato respiratorio nell insieme rappresentano il 38%. Più significativo rispetto agli altri comparti è il carcinoma polmonare (7% dei casi). 19

20 GRAFICO 23 PERCENTUALE MALATTIE PROFESSIONALI ATECO DK - INDUSTRIA MECCANICA 9% 7% 7% CARCINOMA POLMONARE MESOTELIOMA 29% 22% IPOACUSIE ASBESTOSI PNEUMOCONISI MALATTIE CUTANEE MALATTIE OSTEOARTICOLARI 2% 4% 20% NON CLASSIFICATE GRAFICO 24 20

21 MALATTIE PROFESSIONALI PER ANNO NASCITA ATECO DK - INDUSTRIA MECCANICA 20% 6% 8% 22% 16% PRIMA DEL AL AL AL AL 1960 DOPO % GRAFICO 25 Anche in questo settore l analisi della distribuzione delle malattie professionali relativamente all anno di nascita evidenzia che il 76% dei lavoratori ha un età superiore ai 60 anni (grafico 25). 21

22 1.3 CARCINOMI I tumori riconosciuti dall INAIL dal 2000 al 2008 sono stati 196 dei quali 141 sono mesoteliomi (139 mesoteliomi pleurici, 1 del peritoneo e 1 del pericardio). Risultano inoltre: 50 CARCINOMI POLMONARI 1 CARCINOMA CAVITA NASALI 1 LEUCEMIA 1 TUMORE DELLA VESCICA 1 TUMORE DEL RENE O VESCICA 1 TUMORE SITI VARI. DISTRIBUZIONE TUMORI RICONOSCIUTI nel PERIODO % 26% MESOTELIOMI PLEURICI CARCINOMI POLMONARI ALTRI 71% GRAFICO 26 Si evidenzia che il 97% dei tumori professionali riconosciuti è riferito all apparato respiratorio e ben il 71% è legato all amianto. In merito alla distribuzione nei settori ATECO le informazioni sono disponibili solo su 31 malattie professionali: i settori dove vi è maggiore presenza sono quelli analizzati precedentemente, in particolare l Industria mezzi di trasporto ATECO DM. 22

23 Il nome delle aziende dove i lavoratori indennizzati operavano al momento in cui è stata denunciata la malattia è riportato solo in 12 casi: nel 50% di questi il riferimento è ad una grande azienda del settore DM. Analizzando i settori (grafico 27), emerge come il settore metalmeccanico e il cosiddetto Conto stato siano i più rappresentativi, tenendo presente che, tra l altro, sono anche quelli con il maggior numero di occupati. GRAFICO 27 Nel grafico 28 sono riportate le mansioni attribuite agli indennizzati che compaiono almeno 3 volte; anche se si tratta di un indicazione un po grossolana, se ne traggono immagini suggestive sui settori ed i rischi cui è riferibile l insorgenza di neoplasie (in particolare di carcinomi polmonari e mesoteliomi). 23

24 GRAFICO MESOTELIOMI Nel periodo dal 2000 al 2008 sono stati riconosciuti nella Provincia della Spezia 141 casi di mesotelioma, corrispondenti all 11,2% di tutte le malattie professionali riconosciute. In base ai dati disponibili si hanno informazioni sui settori ATECO di provenienza solamente per 16 mesoteliomi. Maggiori informazioni si hanno relativamente alla distribuzione in comparti. Emerge che i comparti Conto stato (Arsenale) e Metalmeccanico raccolgono 84%, dei casi per cui sono disponibili i dati. 24

25 GRAFICO 29 Da segnalare che 18 dei 21 casi di tumori del comparto Conto stato sono mesoteliomi. Interessante risulta l analisi delle mansioni svolte dai lavoratori affetti da mesotelioma. Nel grafico sono indicate le mansioni che nel data base dei flussi informativi compaiono almeno per 3 volte. 25

26 GRAFICO 30 Confrontando questo grafico con il precedente relativo a tutti i tumori, emerge che per le mansioni demolitore, congegnatore, montatore, i tumori riconosciuti di origine professionale sono esclusivamente mesoteliomi, anche per la mansione di carpentiere, elettricista, picchettino l incidenza del mesotelioma è comunque molto elevata, pari a quasi la totalità dei casi. Nella mansione saldatore se il mesotelioma pleurico rappresenta il 56% dei casi di tumore, è altresì da evidenziare l incidenza dei carcinomi polmonari. L analisi delle mansioni per quanto riguarda i mesoteliomi riconduce al comparto navalmeccanico, comprensivo del personale Conto stato (Arsenale militare), caratteristico dell area della Spezia. 1.5 MALATTIE PROFESSIONALI MANIFESTATESI Al fine di una valutazione molto sommaria sull andamento futuro delle malattie professionali analizziamo l andamento delle malattie manifestatesi, ossia denunciate. 26

27 Nel periodo si sono manifestate malattie professionali delle quali sono malattie non tabellate. Da evidenziare che le malattie non tabellate denunciate riguardano il 41% del totale. PERCENTUALE MALATTIE PROFESSIONALI MANIFESTATESI DAL 2000 AL 2008 MISSING 6% 4% 4% 7% ASBESTOSI ASMA E PNEUMOCONIOSI 20% CARCINOMA POLMONARE IPOACUSIE 41% 2% 11% 2% 3% MALATTIE OSTEO- ARTICOLARI MALATTIA PROF. NON TABELLATA MESOTELIOMA SILICOSI ALTRE MALATTIE GRAFICO 31 Nel grafico 32 si evidenzia che il 64% delle denunce riguarda persone di età superore ai 60 anni. 27

28 PERCENTUALE MALATTIE PROFESSIONALI MANIFESTATESI ANNI PER ETA' 12% 24% 64% PIU' DI 60 ANNI TRA 50 E 60 ANNI MENO DI 50 ANNI GRAFICO 32 Nei grafici 33, 34, e 35 successivi si evidenzia l andamento delle denunce di malattie professionali in base alla tipologia. GRAFICO 33 28

29 GRAFICO 34 GRAFICO 35 29

30 In base ai grafici risulterebbero in aumento le denunce di asbestosi, asma bronchiale, pneumoconiosi. Hanno un andamento costante (pur in lieve tendenza diminutiva) i carcinomi polmonari, le malattie osteoarticolari e le silicosi. Diminuiscono le patologie classificate come legate all acido nitrico e ossidi di azoto (lavori di saldatura), drastica è la riduzione delle ipoacusie. Per quanto riguarda le malattie cutanee vi è un valore costante nell ultimo triennio. I mesoteliomi denunciati dopo un andamento in salita hanno avuto una diminuzione nel Quanto sopra è da ritenersi non esaustivo e soprattutto indicativo, in considerazione dell elevato numero di malattie denunciate non classificate. 30

31 2. INFORTUNI ANNI NEL TERRITORIO DELL ASL 5 SPEZZINO 2.1 ANDAMENTO GENERALE INFORTUNI A partire dal 2004 i dati degli infortuni forniti dall INAIL sono disponibili in forma separata rispetto agli infortuni stradali: ciò permette un analisi più mirata degli infortuni legati alle comuni attività lavorative. Nella tabella 1 sono riportati i dati relativi agli infortuni denunciati nel periodo dal 2004 al 2008, esclusi quelli avvenuti a colf, sportivi, studenti. Dai dati grezzi si evidenzia nel periodo un andamento in diminuzione degli infortuni denunciati. Nella tabella 2 sono riportati gli infortuni che sono stati definiti positivamente esclusi quelli avvenuti a colf, sportivi, studenti: anche in questa tabella si evidenzia una diminuzione del fenomeno. INFORTUNI DENUNCIATI E DEFINIZIONE TOTALE TE TEMPORANEA PE PERMANENTE MC MORTE CON SUPERSTITI MS MORTE SENZA SUPERSTITI RS REGOLARE SENZA INDENIZZO FR FRANCHIGIA NE NEGATIVA ND NON DEFINITA Totali TABELLA 1 31

32 INFORTUNI DEFINITI POSITIVAMENTE ESCLUSO COLF, SPORTIVI, STUDENTI TOTALE TE TEMPORANEA PE PERMANENTE MC MORTE CON SUPERSTITI MS MORTE SENZA SUPERSTITI RS REGOLARE SENZA INDENIZZO Totali TABELLA 2 Nella tabella 3 sono stati ulteriormente esclusi gli infortuni in itinere e quelli stradali, anche in questo caso si evidenzia una diminuzione nei totali. In base a questi dati si possono fare alcune considerazioni: - gli infortuni mortali, nel periodo in esame, escludendo quelli in itinere e stradali, passano da 28 a 13 con un apparente tendenza alla diminuzione; - gli infortuni con inabilità temporanea diminuiscono; - l andamento degli infortuni con inabilità permanente è in aumento. DEFINITI POSITIVAMENTE ESCLUSI ITINERE, STRADALI, COLF ecc TOTALE TE TEMPORANEA PE PERMANENTE MC MORTE CON SUPERSTITI MS MORTE SENZA SUPERSTITI RS REGOLARE SENZA INDENIZZO Totali TABELLA 3 Nelle tabelle 4 e 5 successive sono stati separati gli infortuni durante il lavoro dagli stradali e da quelli in itinere: si evidenzia che gli infortuni in itinere sono in costante aumento e rappresentano circa il 7% dei totali definiti positivamente. 32

33 INFORTUNI DEFINITI POSITIVAMENTE: DURANTE IL LAVORO, IN ITINERE, STRADALI TOTALE DURANTE IL LAVORO ITINERE STRADALI TOTALI TABELLA 4 INFORTUNI RICONOSCIUTI: DURANTE IL LAVORO, IN ITINERE, STRADALI. Percentuale sul totale MEDIA DURANTE IL LAVORO 92,0 87,8 88,9 88,1 87,3 88,9 ITINERE 5,2 6,9 6,0 8,0 8,6 6,9 STRADALI 2,7 5,3 5,1 4,0 4,1 4,2 TABELLA 5 Dopo questo breve quadro generale dell andamento infortunistico, nelle tabelle e grafici successivi le analisi e le valutazioni saranno riferite solo agli infortuni avvenuti in ambiente di lavoro con esclusione di quelli in itinere e degli stradali. Come prima cosa verifichiamo l andamento numerico degli infortuni totali, separando quelli gravi da quelli non gravi. Mentre l andamento totale e degli infortuni non gravi è in diminuzione, si assiste ad un aumento degli infortuni gravi ben visibile nell andamento delle percentuali dei gravi rispetto ai totali (Tabella 6). Quanto già evidenziato nella tabella 6 si evidenzia ulteriormente nelle tabelle 7 e 8 relative al grado d invalidità e alle giornate d inabilità. 33

34 ANDAMENTO INFORTUNI GRAVI IN AMBIENTE LAVORO TOTALE GRAVI NON GRAVI TOTALE PERCENTUALE GRAVI 26,6 27,3 27,1 28,0 30,0 27,7 TABELLA 6 ANDAMENTO GRADO INVALIDITA' E PERCENTUALE GRADO GRADO INV TOTALE PERCENT ,4 DA1 A ,3 OLTRE ,3 TOTALI ,0 TABELLA 7 CLASSI GIORNATE ANNO TOTALE Più di Sconosciuto Da 1 a Da 8 a Da 31 a Totali TABELLA 8 Nella tabella 9 vediamo la distribuzione degli infortuni totali in fase lavorativa per i vari gruppi ATECO e le relative percentuali rispetto al totale degli infortuni (in rosso i gruppi dove il numero degli infortuni è superiore all 1% dei totali). 34

35 INFORTUNI GRUPPI ATECO ESCLUSI Infortuni Stradali Colf, Studenti, Sportivi, Itinere TOT %% A Agrindustria ,4 B Pesca ,0 C Estrazione minerali ,2 DA Industria alim ,1 DB Industria tessile ,1 DD Industria legno ,0 DE Industria carta ,4 DF Ind. petrolio ,2 DG Ind. chimica ,2 DH Ind. gomma ,1 DI Ind. non metall ,0 DJ Industria metalli ,7 DK Ind. meccanica ,3 DL Ind. elettrica ,3 DM Ind. mezzi trasp ,6 DN Altre industrie ,1 E Elettr. gas acqua ,6 F Costruzioni ,4 G50 Commer. riparazione auto ,6 G51 Commer. Ingr ,8 G52 Commer. Dett ,3 H Alberghi e ristor ,4 I Trasporti ,4 J Intermed. finanz ,2 K Attiv. Immobil ,3 L Pubbl. ammin ,3 M Istruzione ,3 N Sanità ,9 O Servizi pubblici ,7 X Non Classif ,8 XX Pat sconosciuta ,6 Z1 Agricoltura ,9 Z2 Conto Stato ,7 Totali ,0 TABELLA 9 35

36 Nella tabella 10 vediamo la distribuzione degli infortuni gravi in fase lavorativa per i vari gruppi ATECO e le relative percentuali rispetto al totale degli infortuni del singolo comparto (in rosso i gruppi dove la percentuale degli infortuni rispetto al totali del comparto è superiore al valore medio del territorio). INFORTUNI GRAVI GRUPPI ATECO ESCLUSI ITINERE, STADALI, COLF, SPORTIVI TOTALE INF. % gravi su gravi totali tot. A Agrindustria ,3 B Pesca ,7 C Estrazione minerali ,2 DA Industria aliment ,2 DB Industria tessile ,1 DD Industria legno ,1 DE Industria carta ,9 DF Industria petrolio ,0 DG Industria chimica ,2 DH Industria gomma ,9 DI Industr. non metall ,6 DJ Industria metalli ,6 DK Industria mecc ,9 DL Industria elettrica ,2 DM Ind. mezzi trasp ,7 DN Altre industrie ,9 E Elettricità gas acqua ,0 F Costruzioni ,9 G50 Commercio rip. Auto ,1 G51 Commercio ingr ,7 G52 Commercio dett ,6 H Alberghi e ristoranti ,3 I Trasporti ,4 J Intermediazione finanz ,0 K Attività immobiliari ,4 L Pubbl. amministr ,7 M Istruzione ,5 N Sanità ,0 O Servizi pubblici ,7 X Non Classificato ,0 36

37 Z1 Agricoltura ,4 Z2 Conto Stato ,0 Totali ,9 TABELLA 10 Nelle tabelle 11 e 12 stati calcolati i tassi grezzi relativi ai soli infortuni in fase lavorativa, nel territorio dell ASL N. 5, per il totale degli infortuni e per quelli gravi. Per il totale degli infortuni si vede un netto calo del tasso nel corso degli anni, cui non corrisponde una diminuzione per i gravi, come già evidenziato in precedenza. TASSI GREZZI ASL N. 5 INFORTUNI RICONOSCIUTI IN FASE LAVORATIVA TOTALE ADDETTI INFORTUNI IN FASE LAVORATIVA TASSO GREZZO 47,8 44,9 45,4 44,9 40,3 44,6 TABELLA 11 TASSI GREZZI ASL N. 5 INFORTUNI GRAVI IN FASE LAVORATIVA TOTALE ADDETTI INF GRAVI TASSO GREZZO 12,7 12,3 12,3 12,6 12,1 12,4 TABELLA 12 Nella tabella 13 sono riportati i tassi grezzi del totale degli infortuni per i singoli gruppi ATECO (in rosso i comparti con valori superiori al dato medio del territorio). 37

38 INDICATORI GREZZI ASL N. 5 ANNI GRUPPI ATECO MEDIA A Agrindustria 135,0 79,7 73,4 94,2 26,7 79,1 B Pesca 36,0 12,2 0,0 12,4 12,0 14,5 C Estrazione minerali 50,9 24,7 11,7 34,5 23,5 32,5 DA Industria alimentare 29,4 25,7 20,0 19,4 23,1 23,4 DB Industria tessile 20,6 9,0 9,3 23,6 23,4 17,2 DD Industria legno 80,2 81,3 54,2 60,5 77,2 71,8 DE Industria carta 63,5 29,1 53,8 30,9 64,9 48,1 DF Industria petrolio 57,5 145,5 125,0 83,3 25,6 87,7 DG Industria chimica 89,9 89,6 31,3 27,9 27,0 51,6 DH Industria gomma 17,7 38,7 16,3 5,6 10,6 18,3 DI Industria non metalliferi 62,7 63,6 64,3 56,4 51,8 60,4 DJ Industria metalli 69,1 79,3 79,4 75,1 65,5 73,6 DK Industria meccanica 33,2 33,6 40,2 33,6 33,2 34,7 DL Industria elettrica 28,2 31,0 43,8 44,2 47,0 37,9 DM Industria mezzi trasporto 93,6 101,3 102,6 85,9 56,6 85,8 DN Altre industrie 38,7 41,4 65,4 55,3 45,7 49,2 E Elettricità gas acqua 58,8 70,4 65,6 79,1 78,6 69,2 F Costruzioni 70,4 51,6 60,9 53,2 50,3 57,3 G 50 Commercio riparazione auto 35,6 28,9 34,1 25,8 24,5 29,8 G 51 Commercio ingrosso 22,8 22,7 26,2 36,1 22,3 26,0 G 52 Commercio dettaglio 26,0 27,7 29,2 26,5 22,1 26,3 H Alberghi e ristoranti 39,7 36,5 31,0 40,4 32,2 35,9 I Trasporti 62,4 50,6 52,3 52,5 56,8 54,9 J Intermediazione finanziaria 3,2 2,3 7,7 4,8 2,3 3,8 K Attività immobiliari 24,5 27,8 29,8 32,9 28,7 28,8 L Pubblica amministrazione 31,9 36,3 23,2 26,9 24,0 28,4 M Istruzione 11,5 16,0 4,6 29,1 13,2 15,0 N Sanità 54,3 56,7 62,4 50,6 60,6 57,0 O Servizi pubblici 33,8 31,1 32,4 30,7 23,0 30,2 Totali 47,8 44,9 45,4 44,9 40,3 44,6 TABELLA 13 Nella tabella 14 sono riportati i tassi grezzi degli infortuni gravi per i singoli gruppi ATECO (in rosso i gruppi con valori superiori al dato medio del territorio). 38

39 TASSI GREZZI GRUPPI ATECO INFORTUNI GRAVI MEDIA A Agrindustria 45,0 31,9 13,4 25,1 0,0 21,6 B Pesca 36,0 0,0 0,0 12,4 0,0 9,7 C Estrazione minerali 4,6 4,9 0,0 11,5 11,8 5,9 DA Industria alimentare 8,9 8,0 8,0 8,5 10,0 8,7 DB Industria tessile 4,1 4,5 4,6 14,2 9,4 7,2 DD Industria legno 31,2 27,9 15,1 21,2 27,8 25,2 DE Industria carta 15,9 4,2 13,5 17,7 25,0 14,9 DF Industria petrolio 0,0 36,4 35,7 62,5 0,0 24,6 DG Industria chimica 11,2 19,9 10,4 9,3 0,0 9,9 DH Industria gomma 0,0 19,4 5,4 0,0 10,6 7,1 DI Industria non metalliferi 19,9 16,7 19,0 18,8 14,4 17,9 DJ Industria metalli 15,6 18,7 21,5 17,0 17,7 18,1 DK Industria meccanica 8,6 11,0 11,7 7,2 6,8 9,0 DL Industria elettrica 5,5 6,0 11,3 9,8 19,3 9,9 DM Industria mezzi trasporto 21,2 23,0 22,6 20,3 12,4 19,4 DN Altre industrie 7,0 10,3 20,0 17,9 18,0 14,7 E Elettricità gas acqua 18,4 22,8 29,1 30,1 23,6 24,2 F Costruzioni 20,1 16,4 17,7 16,1 15,4 17,2 G50 Commercio riparazione auto 10,3 10,1 7,1 7,2 7,2 8,4 G51 Commercio ingrosso 7,1 6,1 7,4 11,2 6,8 7,7 G52 Commercio dettaglio 6,5 8,0 5,3 7,1 6,8 6,7 H Alberghi e ristoranti 9,9 7,7 6,6 9,1 8,4 8,4 I Trasporti 19,0 17,7 16,0 15,9 20,2 17,8 J Intermediazione 1,6 0,6 0,9 1,6 0,0 1,0 K Attività immobiliari 6,1 6,5 7,6 8,3 10,9 7,9 L Pubblica amministrazione 8,1 8,0 6,6 8,6 6,8 7,6 M Istruzione 2,3 2,0 4,6 8,9 2,2 4,0 N Sanità 11,0 9,9 17,9 13,4 15,7 13,7 O Servizi pubblici 9,2 8,1 10,7 9,8 7,0 9,0 Totale 12,7 12,3 12,3 12,6 12,1 12,4 TABELLA 14 39

40 Nella tabella 15 sono raffrontati i tassi grezzi per gruppi ATECO riferiti all ASL N. 5 di La Spezia, alla Regione Liguria, al Nord Ovest, all Italia nonché all ASL di Trieste essendo Trieste una realtà molto simile a quella spezzina dal punto di vista dimensionale e produttivo. RAFFRONTO TASSI GREZZI MEDI ANNI ATECO SU INFORTUNI LAVORATIVI ASL 5 LIGURIA ITALIA NORD OVEST TRIESTE A Agrindustria 79,1 67,7 25,1 46,1 97,0 B Pesca 14,5 8,9 17,2 13,5 21,9 C Estrazione minerali 32,5 42,6 22,6 32,2 50,3 DA Industria alimentare 23,4 21,3 30,1 24,9 28,4 DB Industria tessile 17,2 14,8 15,3 17,2 81,7 DD Industria legno 71,8 64,5 49,2 45,4 53,8 DE Industria carta 48,1 20,5 21,5 17,7 29,3 DF Industria petrolio 87,7 22,3 9,5 10,6 10,3 DG Industria chimica 51,6 20,6 14,1 13,2 22,2 DH Industria gomma 18,3 34,8 41,5 35,0 77,3 DI Industria non metalliferi 60,4 37,9 48,9 39,0 65,7 DJ Industria metalli 73,6 82,3 54,7 47,7 99,0 DK Industria meccanica 34,7 44,2 35,0 29,0 64,5 DL Industria elettrica 37,9 12,1 16,4 12,5 28,3 DM Industria mezzi trasporto 85,8 68,5 38,9 32,1 17,3 DN Altre industrie 49,2 35,5 33,6 26,9 36,7 E Elettricità gas acqua 69,2 43,1 14,5 19,4 33,0 F Costruzioni 57,3 56,9 44,9 40,2 64,8 G50 Commercio riparazione auto 29,8 27,1 24,9 20,8 24,0 G51 Commercio ingrosso 26,0 20,1 14,2 10,3 18,2 G52 Commercio dettaglio 26,3 26,9 22,0 19,3 29,9 H Alberghi e ristoranti 35,9 35,2 31,9 30,8 50,8 I Trasporti 54,9 54,2 31,1 39,5 48,6 J Intermediazione finanziaria 3,8 5,4 2,4 1,8 1,4 K Attività immobiliari 28,8 21,8 15,2 12,8 28,5 L Pubblica amministrazione 28,4 25,0 15,4 16,1 13,0 M Istruzione 15,0 17,1 9,6 10,6 15,0 N Sanità 57,0 34,4 24,4 25,9 36,8 O Servizi pubblici 30,2 34,0 21,7 18,7 32,0 Totali 44,6 38,0 29,8 25,9 33,3 TABELLA 15 40

41 Nella tabella sono riportati in rosso i gruppi ATECO dove i tassi grezzi sono superiori rispetto a tutte le realtà prese a confronto. L unico gruppo in cui il tasso grezzo risulta inferiore a tutte le aree prese a confronto è il gruppo DA Industrie alimentari. Se analizziamo il dato rispetto all ITALIA notiamo che tassi grezzi dell ASL 5 sono superiori in tutti i comparti eccetto: DA Industria alimentare DK Industria meccanica Il raffronto dei tassi grezzi con l area del NORD OVEST evidenzia come i valori relativi all ASL N. 5 siano superiori in tutti i gruppi eccetto: DA Industrie alimentari DH Industria della gomma. Rispetto ai tassi grezzi relativi alla REGIONE LIGURIA nell ASL n. 5 si evidenziano valori inferiori a quelli liguri per i gruppi ATECO: C Estrazione minerali DH Industria gomma DJ Industria metalli DK Industria meccanica O Servizi pubblici. Se si raffrontano i dati con l ASL di Trieste, caratterizzata da un indice infortunistico medio più basso, analizzando gli indici per i vari gruppi ATECO emergono notevoli variabilità degli indici confrontati. La scelta dell area di Trieste come confronto è stata fatta, come detto, perché realtà caratterizzata dalla cantieristica navale come l area spezzina. Nell ASL di La Spezia la cantieristica navale è inserita nel gruppo ATECO DM - Industria mezzi di trasporto, il tasso grezzo del gruppo per l area spezzina è pari a 85,8 mentre per l area di Trieste è 17,3 (ossia un quinto del valore spezzino). Nei gruppi DJ - Industria metalli, DK - Industria meccanica dell ASL di Trieste i valori dei tassi sono notevolmente superiori a quelli omologhi del territorio spezzino. Da quanto sopra esposto, anche in base ai dati, si può ipotizzare una diversa classificazione ATECO per le aziende metalmeccaniche nelle due aree, che non permette un confronto dei tassi riferiti ai gruppi ATECO. 41

42 Relativamente agli infortuni avvenuti nel territorio dell ASL 5 di La Spezia, nell ultimo quinquennio il tasso grezzo degli infortuni avvenuti in ambiente di lavoro è passato da 47,8 del 2004 a 40,3 del 2008 con una diminuzione di 7,5 punti. Nella tabella 16 riportiamo l andamento occupazionale con il numero di addetti riferito ai vari settori ATECO, come si evidenzia dalla tabella numerosi settori hanno, in rapporto al totale degli occupati, un numero di addetti limitato e poco significativo che non permette un adeguata valutazione statistica dell andamento infortunistico. La situazione viene evidenziata indicando in rosso i settori che hanno numero di addetti inferiore all 1% del numero totale di addetti del territorio ASL. ADDETTI PER COMPARTO ATECO % A Agrindustria ,2 B Pesca ,1 C Estrazione minerali ,2 DA Industria alimentare ,2 DB Industria tessile ,4 DC Industria conciaria ,0 42

43 DD Industria legno ,6 DE Industria carta ,4 DF Industria petrolio ,1 DG Industria chimica ,2 DH Industria gomma ,3 DI Industria non metalliferi ,5 DJ Industria metalli ,0 DK Industria meccanica ,5 DL Industria elettrica ,6 DM Industria mezzi trasporto ,0 DN Altre industrie ,0 E Elettricità gas acqua ,0 F Costruzioni ,0 G 50 Commercio riparazione auto ,4 G 51 Commercio dettaglio ,8 G 52 Commercio ingrosso ,9 H Alberghi e ristoranti ,7 I Trasporti ,3 J Intermediazione ,5 K Attività immobiliari ,3 L Pubblica amministrazione ,3 M Istruzione ,8 N Sanità ,2 O Servizi pubblici ,4 X Non Classificato ,9 Totale ,0 TABELLA 16 Nella tabella 17 è riportato l andamento del numero di aziende o meglio Posizioni Assicurative Territoriali (PAT) riferito ai vari gruppi ATECO. NUMERO AZIENDE (PAT) PER GRUPPI ATECO A Agrindustria B Pesca C Estrazione minerali DA Industria alimentare DB Industria tessile

44 DC Industria conciaria DD Industria legno DE Industria carta DF Industria petrolio DG Industria chimica DH Industria gomma DI Industria non metalliferi DJ Industria metalli DK Industria meccanica DL Industria elettrica DM Industria mezzi trasporto DN Altre industrie E Elettricità gas acqua F Costruzioni G 50 Commer. Ripar. auto G 51 Commercio dettaglio G 52 Commercio ingrosso H Alberghi e ristoranti I Trasporti J Intermediazione K Attività immobiliari L Pubblica ammin M Istruzione N Sanità O Servizi pubblici X Non Classificato Totale TABELLA CONSIDERAZIONI sull ANDAMENTO INFORTUNISTICO per GRUPPI ATECO A - AGRICOLTURA Nel settore ATECO agricoltura opera circa lo 0,2% degli addetti del territorio dell ASL n. 5, circa 150 persone. Nel periodo dal 2004 al 2008 si sono verificati 55 infortuni di cui 15 gravi, l incidenza dei gravi sui totali è pari al valore medio di tutti i gruppi (27,3%). 44

45 Considerata la dimensione del settore ogni valutazione sull andamento dei tassi grezzi è poco significativa. B - PESCA Nel 2008 vi erano occupati 83 addetti, nel periodo si sono verificati 6 infortuni di cui 4 gravi. Anche questi dati non consentono valutazioni significative. C - ESTRAZIONE MINERALI Il settore nel 2008 ha dato occupazione a 85 addetti in 22 aziende attive, dal 2004 al 2008 si sono verificati 22 infortuni di cui 4 gravi. Anche in questo caso i dati non consentono valutazioni significative. DA - INDUSTRIA ALIMENTARE Il settore occupa il 2,2 % della popolazione lavorativa della Provincia, nel corso degli anni vi è stato un incremento occupazionale; il tasso grezzo ha un andamento altalenante, quello medio del quinquennio è 23,4 ossia circa la metà del tasso complessivo del territorio, più basso rispetto al tasso dell Italia del Nord Ovest e più alto rispetto a quello della Liguria. Per quanto riguarda gli infortuni gravi la percentuale rispetto ai totali nel settore è più alta, 37,7%, rispetto al 27,9% della media, mentre i tassi grezzi sono inferiori. DB - INDUSTRIA TESSILE Il settore occupa circa 200 addetti, l occupazione è rimasta praticamente costante nel corso degli anni, dal 2004 al 2008 si sono verificati 19 infortuni di cui 8 gravi pari al 42,1% dei totali. Il tasso grezzo è in linea con quello della macroarea (17,2). DD - INDUSTRIA LEGNO Il settore ha visto nel corso degli anni un calo dell occupazione, gli addetti sono diminuiti da 449 a 324, anche numericamente le aziende si sono ridotte di 26 unità. 45

46 I tassi grezzi sia per gli infortuni totali che per quelli gravi, dopo una riduzione dal 2004 al 2006 hanno ripreso a salire, la percentuale degli infortuni gravi sui totali è del 35,1%, valore superiore al dato medio. Il tasso grezzo raffrontato a quelli delle aree in considerazione è notevolmente superiore. DE - INDUSTRIA DELLA CARTA L occupazione nel settore è in diminuzione, vi risultano occupate circa 200 persone, l andamento infortunistico e dei tassi è altalenante; il tasso grezzo, per quanto possa essere rappresentativo, è superiore rispetto alle altre aree prese a confronto. DF - INDUSTRIA DEL PETROLIO Il settore nel 2008 occupava 39 addetti, rispetto agli 87 del 2004 nel quinquennio si sono verificati 25 infortuni di cui 7 gravi. DG - INDUSTRIA CHIMICA Questo settore occupa circa 100 addetti in 25 aziende. Il numero degli infortuni è stato di 26 dal 2004 al 2008 (di questi 5 sono gravi). DH - INDUSTRIA DELLA GOMMA Questo settore occupa circa 200 addetti; si sono verificati 18 infortuni nel quinquennio di cui 7 gravi. La percentuale di infortuni gravi è del 38,9% rispetto al totale. I tassi grezzi, per quanto significativi, sono molto più bassi rispetto alle altre aree prese confronto. DI - INDUSTRIA NON METALLIFERA Questo settore, che era molto rappresentativo nella Val di Magra dal 2004 al 2008, ha visto ridursi notevolmente l occupazione passando da addetti a 695; anche le aziende sono diminuite da 165 a 145. L andamento del tasso grezzo è diminuito passando da 62,7 del 2004 a 51,8 del Gli infortuni gravi, ed il rispettivo tasso, sono anch essi diminuiti. 46

47 La percentuale rispetto ai totali è del 29,6%, poco superiore al valore medio del territorio. Il tasso grezzo è superiore a quello delle macroaree. DJ - INDUSTRIA METALLI Il settore occupa il 4 % della popolazione lavorativa, dal 2004 al 2008 vi è stato un incremento degli addetti di circa il 10%, con una contemporanea diminuzione delle aziende che sono passate da 476 a 414. Gli infortuni gravi sono il 24,6% dei totali del gruppo, percentuale inferiore alla media territoriale. L andamento del tasso grezzo degli infortuni gravi è però altalenante e superiore rispetto al valore medio del territorio. Per quanto riguarda il tasso grezzo del totale degli infortuni l andamento è apparso in crescita fino al 2006 per poi portarsi negli anni successivi a valori più bassi del Rispetto alle macroaree il tasso grezzo risulta notevolmente inferiore a quello della Liguria e di Trieste mentre è superiore, di circa il 20%, rispetto alle altre macroaree prese a confronto. DK - INDUSTRIA MECCANICA Il comparto occupa il 5,5 % dei lavoratori del territorio dell ASL 5; nel periodo in osservazione l occupazione è aumentata, le aziende attive nel 2008 erano 144. La percentuale degli infortuni gravi pari al 25,9% è inferiore alla media e il tasso grezzo per gli infortuni gravi in diminuzione. Il tasso grezzo, pari a 34,7, è più basso di quello nazionale (unico caso) e della Liguria, più alto solo rispetto alla macroarea Nord Ovest. Il tasso è rimasto pressoché costante nel periodo in osservazione, eccetto una salita nel Questo settore appare meno a rischio infortuni rispetto agli altri. DL - INDUSTRIA ELETTRICA. Le aziende nel comparto sono passate da 253 nel 2004 a 216 nel 2008; gli addetti sono calati di circa il 20%. 47

48 Dalle tabelle degli infortuni totali e gravi si evidenzia un aumento del fenomeno nel periodo in osservazione; in particolare il tasso grezzo passa da 28,2 del 2004 a 47,0 del Il valore medio del quinquennio è inferiore a quello territoriale. Il tasso del settore è notevolmente superiore a quello delle macroaree a confronto. La percentuale degli infortuni gravi rispetto al totale del gruppo è del 26,2%, leggermente inferiore al valore medio territoriale. Questo gruppo ATECO merita un approfondimento al fine di valutare le cause dell aumento elevato del tasso grezzo. DM - INDUSTRIA MEZZI DI TRASPORTO Il settore occupa circa il 5% della popolazione lavorativa e ha visto nel corso del quinquennio un incremento dei lavoratori che sono passati da del 2004 a del Il tasso grezzo del settore dal 2004 al 2008, dopo un incremento negli anni 2005e 2006, nel 2008 risulta praticamente dimezzato. La stessa considerazione vale per gli infortuni gravi. DN - ALTRE INDUSTRIE L occupazione è rimasta pressoché costante nei 5 anni, nel settore è occupato circa l 1% degli addetti del territorio dell ASL. I tassi grezzi sono aumentati, in particolare quello relativo agli infortuni gravi che è passato da 7 (su 100 infortuni indennizzati) del 2004 a 18 nel Il tasso grezzo degli infortuni totali medio nel quinquennio è pari a 49,2, superiore al dato medio territoriale. Il confronto con i tassi delle macroaree evidenzia un valore superiore. E - ELETTRICITÀ GAS E ACQUA. L occupazione nel comparto è scesa dal 2004 al 2008 di oltre il 30%. Il tasso grezzo del totale degli infortuni è aumentato. Per quanto riguarda gli infortuni gravi, dopo un incremento fino al 2007, è diminuito notevolmente nel Il tasso grezzo degli infortuni totali medio nel quinquennio è pari a 69,2, notevolmente superiore al medio territoriale. 48

49 Il confronto con i tassi delle macroaree evidenzia un valore notevolmente superiore. F - COSTRUZIONI E uno dei settori più importanti nella realtà spezzina ed occupa circa il 12 % della popolazione lavorativa, con una prevalenza nel settore artigianale, pertanto è opportuno analizzarlo in modo più approfondito. Nelle costruzioni nel corso del quinquennio si è assistito ad una diminuzione costante del numero di infortuni e dei tassi sia dei totali sia di quelli gravi. Il raffronto con i tassi delle macroaree evidenzia per la realtà spezzina valori superiori, solo inferiori a quelli dell area di Trieste. G50 - COMMERCIO RIPARAZIONI AUTO Vi sono occupati circa addetti, numero che è rimasto praticamente costante nel corso degli anni. I tassi infortunistici sono costantemente diminuiti passando per il totale degli infortuni da 35,6 del 2004 a 24,5 del La percentuale degli infortuni gravi è del 28,1%, leggermente superiore al valore medio territoriale. Il tasso grezzo degli infortuni gravi è diminuito ed è inferiore rispetto al valore medio territoriale. I valori sono in linea (seppur leggermente superiori) con quelli delle macroaree a confronto. G51 - COMMERCIO ALL INGROSSO Vi è occupato circa il 5% del totale degli addetti. L occupazione è rimasta pressoché costante nel quinquennio, l andamento infortunistico denota un altalenanza nei dati, vi è stato un incremento dei tassi negli anni 2006 e 2007 e una ridiscesa nel Il tasso grezzo del totale degli infortuni è minore rispetto a quello territoriale. La percentuale di infortuni gravi rispetto al totale del gruppo è leggermente superiore, 29,7%. Il tasso degli infortuni gravi è inferiore rispetto al valore medio. 49

50 Il raffronto con le macroaree indica che i tassi del gruppo sono il doppio rispetti alle macroaree Nord Ovest e Italia e comunque più elevati rispetto anche alle altre aree. G52 - COMMERCIO AL DETTAGLIO E un settore significativo dal punto di vista occupazionale perché occupa circa il 9% dei lavoratori della Provincia, anche se l occupazione è leggermente diminuita nel corso degli anni. Gli infortuni del settore rappresentano il 5,4% dei totali e la percentuale dei gravi sul totale è del 25,6%, inferiore al dato medio. L andamento dei tassi è simile a quello del commercio all ingrosso, il tasso per gli infortuni gravi è leggermente inferiore. Il raffronto con le macroaree indica che i tassi del gruppo sono leggermente più elevati rispetto alle macroaree ma inferiori rispetto a Trieste. H - ALBERGHI E RISTORANTI Occupa circa il 7% dei lavoratori del territorio, l occupazione del settore è in aumento. Il confronto con i tassi delle macroaree evidenzia valori simili. Per quanto riguarda l andamento nel corso degli anni non si evidenziano variazioni significative. I - TRASPORTI Il 9,3% della popolazione lavorativa è impegnata in questo gruppo e appare in aumento. I tassi grezzi mettono in luce un lieve calo sia per gli infortuni totali che per i gravi fino al 2007 e un incremento nel 2008; questo settore, legato nel territorio principalmente alle attività portuali, dovrà essere ulteriormente approfondito. Il tasso, raffrontato con le aree prese a confronto, denota valori superiori. aree. J - INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA Il fenomeno infortunistico è limitato, i tassi sono in linea con quelli delle altre 50

51 K - ATTIVITÀ IMMOBILIARI E un settore molto significativo dal punto di vista occupazionale, con l 11,3% del totale degli addetti, che sono in aumento; comprende tipologie molto diverse di lavorazioni. Se si esamina l andamento dei tassi grezzi si osserva un visibile costante aumento, pur mantenendosi i tassi stessi sotto i valori medi del territorio, rispetto al confronto con le macroaree il valore è superiore e simile a quello dell ASL di Trieste. L - PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E occupato nel settore l 8,3 % dei lavoratori. Gli indici infortunistici denotano una diminuzione degli infortuni, pur rimanendo i tassi grezzi più elevati rispetto a quelli delle altre aree. In questo gruppo è compresa, come azienda, l ASL 5. M - ISTRUZIONE I tassi si possono considerare in linea con quelli delle macroaree, considerate anche la variabilità degli stessi nei diversi anni. S - SANITÀ Nel settore non è compresa l ASL 5, presente invece (come detto sopra) nel gruppo L. Il settore S occupa circa addetti, che sono aumentati di oltre il 20% nel periodo dal 2004 al I tassi grezzi nel corso del quinquennio si sono incrementati: in particolare il tasso degli infortuni gravi è passato da 11 (infortuni gravi ogni 100 indennizzati) a 15,5, inoltre il valore è superiore a quello medio. Rispetto alle macroaree il valore del tasso è notevolmente più elevato. O - SERVIZI PUBBLICI Nel settore è occupato il 5,4% del totale dei lavoratori. I tassi sono in diminuzione e sotto i valori medi del territorio. I valori sono simili a quelli della Liguria e di Trieste e superiori rispetto alle altre aree. 51

ALLEGATO TABELLE. Tabella 1MN Distribuzione delle PAT per Comparto Produttivo

ALLEGATO TABELLE. Tabella 1MN Distribuzione delle PAT per Comparto Produttivo ALLEGATO TABELLE Tabella 1MN Distribuzione delle PAT per Comparto Produttivo Comparto Produttivo 2000 2001 2002 2003 TOTALE Missing 406 416 422 454 1698 01 Agrindustria e pesca 371 368 379 391 1509 02

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