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L immagine inserita all interno della copertina è stata realizzata grazie a un idea e al contributo di Menna Finito di stampare nel mese di ottobre 2008 Grafiche ZACCARA - Lagonegro 0973 41300

Coordinamento scientifico - Emilio Becheri Mercury S.r.l. Ambiti tematici - Gianpiero de la Feld ENCO S.r.l. Linea grafica - Ugo Picarelli Leader S.a.s. Responsabile di progetto Pierluigi Picilli Testi a cura di Michela Russo Supervisione Pierluigi Picilli Responsabile PI G.A.C. Certosa di Padula Vincenzo Russo Responsabile Misura 2.3 Nadia Murolo Direzione attività e Resp. del Procedimento Michele Rienzo Coordinamento Tiziana Medici

Il Vallo di Diano dal POR 2000-2006 al POR 2007-2013 3 Premessa I II Lo Sportello Fondi Strutturali L analisi dei dati 2.1 La tipologia delle iniziative 9 2.2 La distribuzione geografica 12 2.3 L area tematica d interesse 13 Autoimpiego (D.L. n. 185/2000 Titolo II) Sviluppo Italia - Schede sintetiche LAVORO AUTONOMO TITOLO II D.L. 185/2000-19 MICROIMPRESA TITOLO II D.L. 185/2000-24 FRANCHISING TITOLO II D.L. 185/2000-28 Scheda legge 215/1992 sull imprenditoria femminile Scheda legge 488/1992 artigianato - Modalità semplificate per l accesso alle agevolazioni da parte delle imprese artigiane Scheda legge 488/1992 industria e servizi Scheda legge 488/1992 turismo Scheda legge 488/1992 commercio Misura 312 PSR 2007-2013 - Sostegno alla creazione e allo sviluppo delle microimprese Misura 121 - PSR 2007-2013 Ammodernamento delle aziende agricole Legge Regionale 24 novembre 2001, n.17 Disciplina delle strutture ricettive extralberghiere

Il Vallo di Diano dal POR 2000-2006 al POR 2007-2013 5 Premessa Lo scopo della trattazione in esame è quello di individuare, attraverso i risultati dello Sportello Fondi Strutturali attivato presso la Comunità Montana dal Progetto Sviluppo Sostenibile nella filiera turistico culturale, le esigenze espresse da coloro che si sono recati allo Sportello, per cui sono state approntate delle schede sintetiche di approfondimento e delle linee guida degli strumenti agevolativi più consoni alle loro richieste e maggiormente compatibili con il tipo di iniziativa da realizzare o consolidare. Si è dedicati ampio spazio agli strumenti di sostegno alla realizzazione e all'avvio di piccole attività imprenditoriali da parte di disoccupati o persone in cerca di prima occupazione gestiti da Sviluppo Italia, in particolare, è stato trattato il D.lgs. 185/200 sull Autoimpiego nelle sue diverse misure (Lavoro Autonomo, Microimpresa e Franchising). Sono state esaminate alcune leggi di agevolazione di carattere nazionale come la legge 215/1992 sull imprenditoria femminile, la legge 488/1992 per i vari settori di intervento (artigianato, industria e servizi, turismo e commercio). Infine, si è provveduti a schematizzare ed approfondire le misure del nuovo Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 a cui attingere per realizzare o consolidare quelle iniziative collegate al mondo agricolo, all artigianato tipico, alla ricettività extralberghiera e, in particolare, sono state esaminate la misura 121 sull ammodernamento delle aziende agricole e la misura 312 riguardante il Sostegno alla creazione e allo sviluppo delle microimprese nelle sue tre diverse tipologie: investimenti per le imprese operanti nel campo dell artigianato artistico, tradizionale e tipico locale; investimenti per le imprese operanti nel campo della ricettività turistica extralberghiera e della piccola ristorazione; investimenti per le imprese operanti nel campo dei servizi al turismo. Le leggi e le misure oggetto di approfondimento suindicate non esauriscono di certo il panorama degli strumenti agevolativi a cui possono accedere, da un lato, le piccole e medie imprese già operanti per esigenze di ampliamento, ammodernamento e/o ristrutturazione e, dall altro, i potenziali imprenditori (giovani, disoccupati, persone in cerca di riconversione professionale), per realizzare una nuova attività imprenditoriale, ma costituiscono quelli più rispondenti alle esigenze

6 Premessa espresse e manifestate allo Sportello, la cui attività è stata sinteticamente descritta nei paragrafi seguenti, presentando dapprima quelli che sono stati i risultati emersi dall esame delle schede raccolte.

Il Vallo di Diano dal POR 2000-2006 al POR 2007-2013 7 I Lo Sportello Fondi Strutturali L attività dello Sportello fondi strutturali è iniziata nella seconda metà del mese di febbraio 2007, ha avuto la funzione di supporto, orientamento, assistenza, accompagnamento, informazione e consulenza per l utilizzo dei fondi strutturali, rivolgendosi: alle piccole e medie imprese già operanti per implementare azioni di sviluppo compatibili e sostenibili, con azioni specifiche di consulenza ed affiancamento; ai potenziali imprenditori (giovani, disoccupati, persone in cerca di riconversione professionale), per assisterli nella fase di progettazione e pianificazione delle iniziative di sviluppo sostenibile, con l obiettivo di sviluppare nuova imprenditorialità. Lo sportello ha consentito agli stakeholder sopra individuati di conoscere e valutare le opportunità offerte dalla finanza agevolata e dalla programmazione negoziata, attraverso i seguenti servizi: accoglienza (gestione primo contatto); orientamento (colloquio conoscitivo e filtro delle informazioni per la personalizzazione della modulistica e degli strumenti); informazione e diffusione delle opportunità legate ai fondi strutturali; assistenza nella definizione ed elaborazione dell idea imprenditoriale, del piano di marketing e della predisposizione del business plan. In circa 16 mesi di attività numerose persone si sono recate presso la sede per richiedere informazioni, orientamento, assistenza e consulenza, con l obiettivo di conoscere le opportunità agevolative in atto o di immediata apertura, sia per avviare una nuova attività imprenditoriale, che per usufruire di fonti di finanziamento relative all ammodernamento, alla ristrutturazione e all ampliamento di un attività esistente. Si sono concretizzati 87 contatti e numerose persone si sono recate più volte allo Sportello nel corso dei mesi per richiedere aggiornamenti vari. Sono state analizzate le schede raccolte, disponibili presso la Comunità Montana e inserite nella banca dati e i risultati più rilevanti sono riportati in seguito.

Il Vallo di Diano dal POR 2000-2006 al POR 2007-2013 9 II L analisi dei dati 2.1 La tipologia delle iniziative Il grafico in seguito riportato evidenzia che il 62% è interessato ad avviare una nuova attività imprenditoriale in vari ambiti settoriali (commercio, industria, servizi, artigianato tipico, turismo), principalmente nel territorio del Vallo di Diano, mentre il 38% è già titolare di una attività e vuole attingere ad agevolazioni finanziarie per esigenze di ammodernamento, ampliamento e/o ristrutturazione con l acquisizione di nuovi macchinari e attrezzature funzionali alle nuove esigenze aziendali: Graf. 1 Tipologia delle iniziative imprenditoriali valori % Ammodernamento, ampliamento e/o ristrutturazione 38% Nuovo impianto 62% Fonte: Ns. elaborazione su schede sportello Fondi Strutturali Coloro che vogliono avviare una nuova attività imprenditoriale sono costituiti perlopiù da disoccupati (i quali come si evince dal grafico 2 costituiscono oltre il 30% degli intervistati), sia di sesso maschile che femminile, che vogliono rendersi autonomi da un punto di vista economico con l avvio di una piccola attività nella propria zona di residenza, laddove sono molto più sviluppati i rapporti interpersonali ed è molto avvertito il rapporto intuitu personae. La scelta della localizzazione è espressione di una decisione ponderata e strategica: la volontà di insediarsi in un contesto noto, facendo leva sui rapporti privilegiati costruiti nel luogo di residenza, perseguendo canali di accesso e comunicazione privilegiati.

10 L analisi dei dati A tali soggetti, è stato fornita consulenza ed affiancamento specifico, sia per la pianificazione e per la migliore definizione dell idea imprenditoriale, che per gli strumenti di finanza agevolata a cui è possibile attingere per la nascita di una nuova iniziativa imprenditoriale. In tal senso lo strumento maggiormente consigliato e conveniente per coloro che si vogliono avviare alla realizzazione di una nuova attività è il D.Lgs. 185/2000, sull Autoimpiego, misura Lavoro Autonomo o Microimpresa. Il Lavoro autonomo si rivolge a coloro che vogliono avviare una piccola attività sotto forma di ditta individuale nel settore dei servizi, della produzione dei beni e del commercio, mentre l agevolazione prevista dalla Microimpresa è rivolta a persone che intendono avviare un attività imprenditoriale di piccola dimensione in forma di società di persone (società in nome collettivo - snc o in accomandita semplice sas). Sono pertanto escluse le ditte individuali, le società di capitali, cooperative, le società di fatto e le società aventi un unico socio. Le iniziative possono riguardare la produzione di beni e la fornitura di servizi, con esclusione, quindi, del settore commercio. Va sottolineato un elemento importante degli strumenti evidenziati, ovvero la circostanza che viene erogato il 100% della spesa ammissibile, di cui una parte a fondo perduto ed un altra sotto forma di mutuo a tasso agevolato. Infine, è previsto un contributo a fondo perduto sulla gestione per le spese sostenute nel primo esercizio. Inoltre, la valutazione si basa sull esistenza e la compatibilità dei requisiti soggettivi ed oggettivi con la nuova attività che si intende avviare, piuttosto che sulla situazione finanziaria e patrimoniale del soggetto proponente. I requisiti di accesso, i settori di intervento, le attività finanziabili, le agevolazioni concedibili sono dettagliate nelle schede sintetiche riportate in seguito che sono state, anche, consegnate a coloro che si sono recati allo Sportello, in considerazione del fatto che tali misure sono attive, per cui di pronta accessibilità. La distribuzione dei dati per categorie professionali evidenzia, come su sottolineato che quella maggiormente diffusa è costituita dai disoccupati o inoccupati che si attestano ad una percentuale superiore al 30%, seguiti dagli imprenditori (21,8%), dagli artigiani (13,8%), dai libero professionista (12,6%), quest ultimi hanno richiesto soprattutto informazioni per i propri clienti. Piuttosto minimi i valori assunti dalle restanti categorie professionali:

Il Vallo di Diano dal POR 2000-2006 al POR 2007-2013 11 Graf. 2 Distribuzione dei contatti per categorie professionali valori % altro 10,3% esercente commerciale 2,3% libero professionista 12,6% imprentitore 21,8% artigiano 13,8% dipendente 8,0% Inoccupato/disoccupato 31,0% Fonte: Ns. elaborazione su schede sportello Fondi Strutturali L analisi dei dati relativi ai contatti per sesso hanno evidenziato un equa ripartizione, con una lieve prevalenza del sesso maschile (51,7%) rispetto alle femmine (48,3%): Graf. 3 Distribuzione dei contatti per sesso valori % Femmine 48,3% Maschi 51,7% Fonte: Ns. elaborazione su schede sportello Fondi Strutturali

12 L analisi dei dati 2.2 La distribuzione geografica Il comune di provenienza maggiormente interessato è Padula (oltre il 30%), forse per l ubicazione dello Sportello, seguito da Sala Consilina, Sant Arsenio, Teggiano, Sassano e Montesano sulla Marcellana. Il restante è parcellizzato tra gli altri comuni del comprensorio. Infine, si sono verificate delle richieste esterne al Vallo di Diano, come Sapri, San Giovanni a Piro come mettono in evidenza i dati del grafico 2 ed analiticamente evidenziati nelle schede allegate: Graf. 4 I contatti rilevati per distribuzione geografica valori % Teggiano 9,2% Sassano 5,7% Sapri Sanza 2,3% 2,3% Sant'Arsenio 10,3% San Rufo San Pietro al Tanagro San Giovanni a Piro 1,1% 1,1% 2,3% Sala Consilina 13,8% Padula 37,9% Montesano sulla marcellana 6,9% Firenze Castelnuovo cilento Caselle in Pittari Corleto monforte Buonabitacolo Atena Lucana 2,3% 1,1% 1,1% 0,0% 1,1% 1,1% Fonte: Ns. elaborazione su schede sportello Fondi Strutturali Oltre il 90% dei contatti appartiene ai comuni del Vallo di Diano, una percentuale pari all 8% proviene da aree limitrofe, in prevalenza il Golfo di Policastro:

Il Vallo di Diano dal POR 2000-2006 al POR 2007-2013 13 Graf. 5 Distribuzione geografica in % del Vallo di Diano e degli altri Comuni Altri comuni 8% Vallo di Diano 92% Fonte: Ns. elaborazione su schede sportello Fondi Strutturali 2.3 L area tematica d interesse Oltre il 50% è interessato ad avere informazioni sui sistemi locali di sviluppo, una percentuale alta vuole essere a conoscenza di tutte le misure attive, per cercare di orientare la sua business idea, laddove vi è maggiormente la possibilità di attingere a risorse finanziarie agevolate, mentre le restanti aree tematiche hanno suscitato scarso interesse sugli intervistati:

14 L analisi dei dati Graf. 6 Area tematica d interesse tutti_bandi_attivi 54,0% assistenza_tecnica 4,6% finanza_agevolata 16,1% reti_nodi_servizio 1,1% città 4,6% sistemi_locali_sviluppo 58,6% risorse_culturali 9,2% risorse_umane 8,0% risorse_naturali 8,0% Fonte: Ns. elaborazione su schede sportello Fondi Strutturali Numerosi sono interessati all avvio di un attività di ricettività extralberghiera (oltre il 21%), nella forma di affittacamere, B&B, piuttosto che country house, per cui sono stati verificati già dal primo incontro i presupposti oggettivi richiesti dalla Legge Regionale 24 novembre 2001, n. 17 allegata per poter realizzare ed avviare una struttura ricettiva extralberghiera. Nella fase di attività dello Sportello non vi sono state misure attive per la realizzazione delle attività su menzionate, per cui gli utenti sono stati resi edotti circa le modalità di accesso, i presupposti soggettivi e/oggettivi e la documentazione amministrativa e tecnica da preparare per poter presentare domanda di finanziamento, in base alle linee guida del PSR, le cui misure dovrebbero essere aperte al più presto. In particolare, lo strumento di pronta emanazione più appropriato per l avvio di un attività similare è la misura 312 del PSR 2007-2013 rubricata Sostegno alla creazione e allo sviluppo delle microimprese, la cui scheda è riportata in appendice. Con la presente misura quindi viene concesso un contributo per:

Il Vallo di Diano dal POR 2000-2006 al POR 2007-2013 15 - Tipologia a: investimenti per le imprese operanti nel campo dell artigianato artistico, tradizionale e tipico locale; - Tipologia b: investimenti per le imprese operanti nel campo della ricettività turistica extralberghiera e della piccola ristorazione; - Tipologia c: Investimenti per le imprese operanti nel campo dei servizi al turismo. Altre persone interessate all ammodernamento di aziende agricole, piuttosto che all avvio di attività nel campo della ristorazione, dell artigianato o dei servizi nel settore turistico, avranno la possibilità di concretizzare tale esigenza non appena si apriranno le misure del PSR dedicate, in particolare dell asse 1 Misura 121 per le prime e dell asse 3 - misura 312 per le altre. La misura 121 Rubricata ammodernamento delle aziende agricole riportata dettagliatamente in seguito può essere attivata per migliorare la competitività delle aziende agricole attraverso la realizzazione di processi di ammodernamento, la riduzione dei costi di produzione, la diversificazione delle attività dell'azienda stessa, l innalzamento del livello qualitativo delle produzioni e la tutela dell'ambiente naturale, con l obiettivo di con l obiettivo di: - migliorare la competitività dei sistemi agricoli in un contesto di filiera; - migliorare il rendimento economico delle imprese agricole soprattutto attraverso l introduzione di nuove tecnologie e di innovazioni di prodotto e di processo (strutture quali cantine aziendali, mulini, essiccatoi aziendali, ecc.); - favorire l introduzione di processi di adeguamento delle produzioni per migliorarne gli standard qualitativi; - favorire l introduzione in azienda di strumenti che consentono il controllo del prodotto agricolo lungo tutta la filiera di riferimento (etichettatura per la tracciabilità); - favorire l introduzione di processi di adeguamento delle produzioni per cogliere le opportunità economiche offerte dal mercato per le produzioni tipiche a marchio; - favorire la diversificazione intra ed extra-aziendale delle attività, anche attraverso la promozione dello sviluppo di settori non alimentari (colture bio energetiche, SRF, conto terzismo, ecc.); - favorire la riconversione produttiva nel settore tabacchicolo; - favorire il raggiungimento di più elevati standard qualitativi dal punto di vista ambientale, della sicurezza sul lavoro, dell igiene e il benessere degli animale, anche attraverso la riduzione delle emissioni

16 L analisi dei dati gassose provenienti dalle attività di allevamento, e della salute delle piante; - incentivare lo sviluppo di forme di commercializzazione che determinano il canale corto (ad esempio: in collegamento con attività turistiche ed agrituristiche, la creazione di gruppi di acquisto solidale, le vendite attraverso il commercio elettronico, ecc.); - favorire l introduzione di tecnologie e processi tesi al risparmio della risorsa idrica ed energetica. Infine, sono stati esplicitati anche altri strumenti agevolativi in funzione delle esigenze espresse in sede di colloquio, come la legge 215/1992 sull imprenditoria femminile e la legge 488/1992 artigianato, turismo, commercio, industria e servizi, i cui requisiti richiesti sono dettagliati nelle relative schede in seguito riportate

Strumenti agevolativi

Il Vallo di Diano dal POR 2000-2006 al POR 2007-2013 19 Autoimpiego (D.L. n. 185/2000 Titolo II) Sviluppo Italia - Schede sintetiche La legge che agevola l'autoimpiego (D.L. n. 185/2000 - Titolo II) costituisce il principale strumento di sostegno alla realizzazione e all'avvio di piccole attività imprenditoriali da parte di disoccupati o persone in cerca di prima occupazione. La legge, la cui gestione è affidata a Sviluppo Italia, prevede la concessione di agevolazioni finanziarie (contributo a fondo perduto e mutuo a tasso agevolato) e di servizi di assistenza tecnica per tre tipologie di iniziative: Lavoro Autonomo (in forma di ditta individuale), con investimenti complessivi previsti fino a 25.823,00; Microimpresa (in forma di società), con investimenti complessivi previsti fino 129.114; Franchising (in forma di ditta individuale o di società), da realizzare con Franchisor accreditati con Sviluppo Italia. LAVORO AUTONOMO TITOLO II D.L. 185/2000 - L'agevolazione è rivolta a singole persone, organizzate in forma di ditta individuale, con l'obiettivo di supportare l avvio di un attività imprenditoriale purché si tratti di un investimento di ridotta entità (massimo 25.823,00). A CHI SI RIVOLGE L agevolazione è rivolta a persone fisiche che intendono avviare un'attività di lavoro autonomo in forma di ditta individuale. Per presentare la domanda i proponenti devono essere in possesso dei seguenti requisiti: Maggiore età alla data di presentazione della domanda non occupato alla data di presentazione della domanda residente nei territori di applicazione della normativa alla data del 1 gennaio 2000 oppure da almeno sei mesi alla data di presentazione della domanda.

20 Autoimpiego (D.L. n. 185/2000 Titolo II) Sviluppo Italia Schede sintetiche Anche la sede legale e operativa della società deve essere ubicata nei territori agevolabili. La ditta individuale dev essere costituita dopo la presentazione della domanda. ATTIVITÀ FINANZIABILI Le iniziative agevolabili possono riguardare qualsiasi settore (produzione di beni, fornitura di servizi,commercio). Sono escluse le attività che si riferiscono a: produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli trasporti (di merci o di persone oltre le 9 unità) L'investimento complessivo non può superare i 25.823,00 Euro, IVA esclusa. L'attività finanziata deve essere svolta per un periodo di almeno 5 anni a decorrere dalla data di delibera di ammissione alle agevolazioni. LE AGEVOLAZIONI Le agevolazioni previste sono di due tipi: 1. agevolazioni finanziarie, per gli investimenti e per il 1 anno di gestione 2. servizi di sostegno nella fase di realizzazione e di avvio dell iniziativa 1. Le agevolazioni finanziarie Le agevolazioni finanziarie concedibili prevedono: per gli investimenti, un contributo a fondo perduto e un finanziamento a tasso agevolato, a copertura del 100% degli investimenti ammissibili per la gestione, un contributo a fondo perduto. Il finanziamento a tasso agevolato per gli investimenti è pari al 50% del totale delle agevolazioni finanziarie concedibili, e non può superare l'importo di 15.494,00. Il tasso di interesse è pari al 30% del tasso di riferimento vigente alla data di stipula del contratto di finanziamento in base alla normativa comunitaria. Il finanziamento a tasso agevolato è restituibile in cinque anni, con rate trimestrali costanti posticipate.

Il Vallo di Diano dal POR 2000-2006 al POR 2007-2013 21 Il contributo a fondo perduto per gli investimenti è pari alla differenza tra gli investimenti (ritenuti ammissibili) e l'importo del finanziamento a tasso agevolato. Il contributo a fondo perduto per le spese di gestione del 1 anno non può superare l'ammontare massimo di 5.165 Le spese di investimento e di gestione considerate ammissibili ai fini del calcolo dell ammontare delle agevolazioni sono: per l investimento attrezzature, macchinari, impianti e allacciamenti; beni immateriali a utilità pluriennale; ristrutturazione di immobili, entro il limite massimo del 10% del valore degli investimenti. per la gestione materiale di consumo, semilavorati e prodotti finiti, nonché altri costi inerenti al processo produttivo; utenze e canoni di locazione per immobili; oneri finanziari (con l'esclusione degli interessi del mutuo agevolato); prestazioni di garanzie assicurative sui beni finanziati. Limiti all ammissibilità delle spese La spesa per l IVA non è ammissibile Attrezzature e macchinari possono essere anche usati purché non oggetto di precedenti agevolazioni Le spese considerate ammissibili sono quelle sostenute successivamente alla data di ammissione alle agevolazioni e non alla data di presentazione della domanda I beni oggetto delle agevolazioni sono vincolati all esercizio dell attività finanziata per un periodo minimo di cinque anni a decorrere dalla data della delibera di ammissione alle agevolazioni e, comunque, fino all estinzione del finanziamento a tasso agevolato

22 Autoimpiego (D.L. n. 185/2000 Titolo II) Sviluppo Italia Schede sintetiche 2. I servizi di sostegno Nella fase di realizzazione e di avvio dell'iniziativa sono previsti servizi totalmente gratuiti di assistenza tecnica e gestionale, erogati direttamente da Sviluppo Italia per un periodo massimo di un anno. I servizi hanno l'obiettivo di accompagnare il beneficiario durante l'iter di erogazione delle agevolazioni e di rafforzarne le competenze gestionali in fase di start up della iniziativa. MODALITA DI ACCESSO ALLE AGEVOLAZIONI 1. Presentazione della domanda Il percorso per ottenere le agevolazioni prevede la presentazione di una domanda, che dovrà contenere indicazioni in merito al proponente e all'idea imprenditoriale, nonché alcuni allegati che attestano l'esistenza dei requisiti di legge e il rispetto delle normative sulla tutela della privacy e sull'antiriciclaggio. È quindi necessario: compilare on line la domanda compilare in forma cartacea i relativi allegati inviare, entro 5 giorni lavorativi dal completamento online, la stessa senza alcuna modifica, tramite raccomandata A.R., insieme agli allegati, ed alla copia originale dei preventivi relativi agli investimenti da realizzare, alla società regionale di Sviluppo Italia competente per territorio (dove si intende localizzare l'attività) 2. Valutazione della domanda La valutazione della domanda prevede le seguenti verifiche: la verifica formale (preliminare) della domanda presentata, volta ad accertare la sussistenza di quei requisiti la cui assenza pregiudica direttamente ed oggettivamente la possibilità di accedere ai benefici di legge (requisiti di accoglibilità) la verifica di merito basata sui criteri fissati dal CIPE, che riguardano la coerenza tra il profilo del proponente e l'idea imprenditoriale, la fattibilità tecnico-economica dell'iniziativa e, infine, la sua cantierabilità, ovvero l'effettiva e immediata realizzabilità - articolata in due fasi: - l analisi della domanda presentata; - un colloquio con il proponente, che verterà sulle seguenti aree tematiche di approfondimento: competenze, mercato, aspetti gestionali, aspetti economici e finanziari.

Il Vallo di Diano dal POR 2000-2006 al POR 2007-2013 23 Il proponente deve possedere al momento della presentazione della domanda i requisiti soggettivi richiesti dalla legge per il regolare avvio dell attività. Il procedimento di valutazione sarà concluso entro il termine di sei mesi dalla data di ricevimento della domanda, ovvero della documentazione integrativa richiesta, ai sensi dell art.5 del D. Lgs. 31 marzo 1998, n.123. 3. Stipula del contratto di finanziamento Alla valutazione della domanda, fa seguito la Delibera di non accoglibilità, di ammissione o non ammissione alle agevolazioni. In caso di esito positivo si procede alla stipula del Contratto di Concessione delle Agevolazioni, che è l atto formale che regolamenta i rapporti e i reciproci obblighi tra Sviluppo Italia e il beneficiario. MODALITÀ DI EROGAZIONE Le agevolazioni vengono erogate sulla base del contratto stipulato tra Sviluppo Italia e il beneficiario che regolamenta i tempi e le modalità di ottenimento delle stesse. In generale è prevista l erogazione in due soluzioni, un anticipo e un saldo. Per quanto riguarda gli investimenti, al momento della stipula del contratto di finanziamento, è possibile richiedere un anticipo pari al 40% del totale delle agevolazioni per gli investimenti. Il saldo sarà erogato in un unica soluzione, una volta completati gli stessi, anche sulla base di fatture che possono essere quietanzate (pagate) successivamente all erogazione del saldo. Gli investimenti dovranno essere realizzati entro 6 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento; entro lo stesso termine dovrà essere presentata la richiesta del saldo per le relative spese, pena la revoca del finanziamento concesso. Eventuali proroghe potranno essere concesse solo in caso di gravi e documentati impedimenti. Per quanto riguarda la gestione, è possibile richiedere un anticipo, pari al 40% delle spese previste; il saldo sarà erogato, a seguito della presentazione, da parte del beneficiario, delle fatture quietanzate. La richiesta di rimborso delle spese di gestione del primo anno di attività dovrà essere presentata entro 18 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.

24 Autoimpiego (D.L. n. 185/2000 Titolo II) Sviluppo Italia Schede sintetiche MICROIMPRESA TITOLO II D.L. 185/2000 - L agevolazione è rivolta a società di persone che intendono avviare una attività imprenditoriale di piccola dimensione nei settori della produzione di beni o di servizi. A CHI SI RIVOLGE L agevolazione è rivolta a persone che intendono avviare un attività imprenditoriale di piccola dimensione in forma di società di persone (società in nome collettivo - snc o in accomandita semplice sas). Sono pertanto escluse le ditte individuali, le società di capitali, cooperative, le società di fatto e le società aventi un unico socio. Per presentare la domanda, almeno la metà numerica dei soci che detiene almeno la metà delle quote, deve essere: maggiorenne alla data di presentazione della domanda non occupato alla data di presentazione della domanda residente nei territori di applicazione della normativa alla data del 1 gennaio 2000 oppure da almeno sei mesi alla data di presentazione della domanda. Anche la sede legale e operativa della società deve essere ubicata nei territori agevolabili. Le società devono essere già costituite al momento della presentazione della domanda e i rispettivi statuti devono contenere una clausola che non consenta atti di trasferimento di quote di partecipazione societaria che facciano venire meno le condizioni soggettive di disoccupazione e di residenza fissate all'articolo 17, commi 1 e 2, del decreto legislativo, per almeno cinque anni dalla data della deliberazione di ammissione alle agevolazioni. ATTIVITÀ FINANZIABILI Le iniziative possono riguardare la produzione di beni e la fornitura di servizi. Sono escluse le attività che si riferiscono a: produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli trasporti (di merci o di persone oltre le 9 unità) commercio L'investimento complessivo non può superare i 129.114,00 Euro Iva esclusa. L attività finanziata deve essere svolta per un periodo di almeno cinque anni a decorrere dalla data di delibera di ammissione alle agevolazioni.

Il Vallo di Diano dal POR 2000-2006 al POR 2007-2013 25 LE AGEVOLAZIONI Le agevolazioni previste sono di due tipi: 1. agevolazioni finanziarie, per gli investimenti e per il 1 anno di gestione 2. servizi di sostegno nella fase di realizzazione e di avvio dell iniziativa 1. Le agevolazioni finanziarie Le agevolazioni finanziarie concedibili sono: per gli investimenti, un contributo a fondo perduto e un finanziamento a tasso agevolato che, complessivamente, possono arrivare a coprire il 100% degli investimenti ammissibili per la gestione, un contributo a fondo perduto sulle spese relative al 1 anno di attività Le agevolazioni finanziarie non possono superare complessivamente il limite del de minimis pari a 100.000,00 (Lire 193.627.000). L importo del mutuo a tasso agevolato per gli investimenti non può essere inferiore al 50% del totale delle agevolazioni concedibili. Il tasso di interesse è pari al 30% del tasso di riferimento vigente alla data di stipula del contratto di finanziamento in base alla normativa comunitaria. Il finanziamento a tasso agevolato è restituibile in un massimo di sette anni, con rate trimestrali costanti posticipate. Le spese di investimento e di gestione considerate ammissibili ai fini del calcolo dell ammontare delle agevolazioni sono: per l investimento attrezzature, macchinari, impianti e allacciamenti; beni immateriali a utilità pluriennale; ristrutturazione di immobili, entro il limite massimo del 10% del valore degli investimenti. per la gestione materiale di consumo, semilavorati e prodotti finiti, nonché altri costi inerenti al processo produttivo; utenze e canoni di locazione per immobili; oneri finanziari(con l'esclusione degli interessi del mutuo agevolato); prestazioni di garanzie assicurative sui beni finanziati; prestazione di servizi.

26 Autoimpiego (D.L. n. 185/2000 Titolo II) Sviluppo Italia Schede sintetiche Limiti all ammissibilità delle spese La spesa per l IVA non è ammissibile Attrezzature e macchinari possono essere anche usati purché non oggetto di precedenti agevolazioni Le spese considerate ammissibili sono quelle sostenute successivamente alla data di ammissione alle agevolazioni e non alla data di presentazione della domanda I beni oggetto delle agevolazioni sono vincolati all esercizio dell attività finanziata per un periodo minimo di cinque anni a decorrere dalla data della delibera di ammissione alle agevolazioni e, comunque, fino all estinzione del finanziamento a tasso agevolato 2. I servizi di sostegno Nella fase di realizzazione e di avvio dell'iniziativa sono previsti servizi totalmente gratuiti di assistenza tecnica e gestionale, erogati direttamente da Sviluppo Italia per un periodo massimo di un anno. I servizi hanno l'obiettivo di accompagnare il beneficiario durante l'iter di erogazione delle agevolazioni e di rafforzarne le competenze gestionali in fase di start up della iniziativa. MODALITA DI ACCESSO ALLE AGEVOLAZIONI 1. Presentazione della domanda Il percorso per ottenere le agevolazioni prevede la presentazione di una domanda, che dovrà contenere indicazioni in merito alla società proponente e all'idea imprenditoriale, nonché alcuni allegati che attestano l'esistenza dei requisiti di legge e il rispetto delle normative sulla tutela della privacy e sull'antiriciclaggio. È quindi necessario: compilare on line la domanda compilare in forma cartacea i relativi allegati inviare, entro 5 giorni lavorativi dal completamento online, la stessa senza alcuna modifica, tramite raccomandata A.R., insieme agli allegati, ed alla copia originale dei preventivi relativi agli investimenti da realizzare ed all'originale dell'atto costitutivo e dello statuto, alla società regionale di Sviluppo Italia competente per territorio (dove si intende localizzare l'attività)

Il Vallo di Diano dal POR 2000-2006 al POR 2007-2013 27 2. Valutazione della domanda La valutazione della domanda prevede le seguenti verifiche: la verifica formale (preliminare) della domanda presentata, volta ad accertare la sussistenza di quei requisiti la cui assenza pregiudica direttamente ed oggettivamente la possibilità di accedere ai benefici di legge (requisiti di accoglibilità) la verifica di merito basata sui criteri fissati dal CIPE, che riguardano la coerenza tra il profilo del proponente e l'idea imprenditoriale, la fattibilità tecnico-economica dell'iniziativa e, infine, la sua cantierabilità, ovvero l'effettiva e immediata realizzabilità - articolata in due fasi: 1. l analisi della domanda presentata; 2. un colloquio con l intera compagine sociale, che verterà sulle seguenti aree tematiche di approfondimento: competenze, mercato, aspetti gestionali, aspetti economici e finanziari. I soci, ovvero il solo Legale Rappresentante se previsto dalla normativa, devono possedere al momento della presentazione della domanda i requisiti soggettivi richiesti dalla legge per il regolare avvio dell attività. Il procedimento di valutazione sarà concluso entro il termine di sei mesi dalla data di ricevimento della domanda, ovvero della documentazione integrativa richiesta, ai sensi dell art.5 del D.Lgs. 31 marzo 1998, n.123. 3. Stipula del contratto di finanziamento Alla valutazione della domanda, fa seguito la Delibera di non accoglibilità, di ammissione o non ammissione alle agevolazioni. In caso di esito positivo si procede alla stipula del Contratto di Concessione delle Agevolazioni, che è l atto formale che regolamenta i rapporti e i reciproci obblighi tra Sviluppo Italia e il beneficiario.

28 Autoimpiego (D.L. n. 185/2000 Titolo II) Sviluppo Italia Schede sintetiche MODALITÀ DI EROGAZIONE Le agevolazioni vengono erogate sulla base del contratto stipulato tra Sviluppo Italia e il beneficiario che regolamenta i tempi e le modalità di ottenimento delle stesse. In generale è prevista l erogazione in due soluzioni, un anticipo e un saldo. Per quanto riguarda gli investimenti, al momento della stipula del contratto di finanziamento, è possibile richiedere un anticipo pari al 20% del totale delle agevolazioni per gli investimenti. Il saldo sarà erogato in un unica soluzione, una volta completati gli stessi, anche sulla base di fatture che possono essere quietanzate (pagate) successivamente all erogazione del saldo. Gli investimenti dovranno essere realizzati entro 6 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento; entro lo stesso termine dovrà essere presentata la richiesta del saldo per le relative spese, pena la revoca del finanziamento concesso. Eventuali proroghe potranno essere concesse solo in caso di gravi e documentati impedimenti. Per quanto riguarda la gestione, è possibile richiedere un anticipo, pari al 30% delle spese previste; il saldo sarà erogato, a seguito della presentazione, da parte del beneficiario, delle fatture quietanzate. La richiesta di rimborso delle spese di gestione del primo anno di attività dovrà essere presentata entro 18 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento. FRANCHISING TITOLO II D.L. 185/2000 - Il Franchising è la formula imprenditoriale che consente di realizzare accordi di collaborazione per la creazione di reti di imprese. I soggetti coinvolti sono essenzialmente due: il FRANCHISOR, che possiede direttamente un patrimonio di conoscenze in uno specifico mercato e con riferimento ad uno o più prodotti/servizi; il FRANCHISEE, o affiliato, che acquisisce il diritto a sfruttare il patrimonio delle conoscenze del Franchisor, facendo uso della sua insegna commerciale.

Il Vallo di Diano dal POR 2000-2006 al POR 2007-2013 29 A CHI SI RIVOLGE L agevolazione è rivolta a persone fisiche o società di nuova costituzione che intendono avviare un'attività imprenditoriale in franchising in forma rispettivamente di ditta individuale o di società di persone o di capitali. Sono escluse le società di fatto e le società aventi scopi mutualistici. Per presentare la domanda il titolare della ditta individuale o, nel caso di società, almeno la metà numerica dei soci che detiene almeno la metà del capitale sociale o delle quote, deve essere: maggiorenne alla data di presentazione della domanda non occupato alla data di presentazione della domanda residente nei territori di applicazione della normativa alla data del 1 gennaio 2000 oppure da almeno sei mesi alla data di presentazione della domanda. Anche la sede legale e operativa della società deve essere ubicata nei territori agevolabili. Le ditte individuali devono essere costituite dopo la presentazione della domanda. Le società devono essere già costituite al momento della presentazione della domanda e i rispettivi statuti devono contenere una clausola che non consenta atti di trasferimento di quote di partecipazione societaria che facciano venire meno le condizioni soggettive di disoccupazione e di residenza fissate all'articolo 17, commi 1 e 2, del decreto legislativo, per almeno cinque anni dalla data della deliberazione di ammissione alle agevolazioni. ATTIVITÀ FINANZIABILI Le iniziative agevolabili possono riguardare la commercializzazione di beni e di servizi, mediante la formula dell'affiliazione in Franchising. Sono escluse le attività che si riferiscono a: produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli trasporti di merci o di persone oltre le 9 unità settori esclusi dal CIPE o da disposizioni comunitarie. Le iniziative devono prevedere l'affiliazione con uno dei Franchisor convenzionati con Sviluppo Italia, l'individuazione del quale richiede, da parte del potenziale Franchisee, una attenta e corretta scelta del marchio commerciale con il quale si intende avviare l'iniziativa, anche sulla base della propria esperienza professionale, delle proprie attitudini alla vendita e della coerenza con il profilo richiesto dal Franchisor.

30 Autoimpiego (D.L. n. 185/2000 Titolo II) Sviluppo Italia Schede sintetiche L'attività finanziata deve essere svolta per un periodo di almeno cinque anni a decorrere dalla data di delibera di ammissione alle agevolazioni. LE AGEVOLAZIONI Le agevolazioni previste sono: per gli investimenti, un contributo a fondo perduto e un mutuo a tasso agevolato, che può anche arrivare a coprire il 100% degli investimenti ammissibili per la gestione, un contributo a fondo perduto, anche su base pluriennale, sulle spese ad essa relative Le agevolazioni finanziarie non possono superare complessivamente il limite del "de minimis" pari a 100.000 (Lire 193.627.000). L'entità di ciascuna singola agevolazione non è predefinita, ma è il risultato di un calcolo che tiene conto dell'ammontare degli investimenti e delle spese di gestione nonché delle caratteristiche del mutuo a tasso agevolato (durata, entità e tasso) che si intende richiedere. Il calcolo deve essere effettuato nel rispetto del principio che prevede che l'importo del mutuo a tasso agevolato per gli investimenti non possa essere inferiore al 50% del totale delle agevolazioni concedibili. Il tasso di interesse del mutuo agevolato non è prestabilito, ma può essere determinato, in misura compatibile con il "de minimis", in base alle specificità dell'iniziativa. Il mutuo è restituibile in un massimo di 10 anni, con rate trimestrali costanti posticipate. Le spese di investimento e di gestione considerate "ammissibili" ai fini del calcolo dell'ammontare delle agevolazioni sono: per l investimento attrezzature, macchinari, impianti e allacciamenti; beni immateriali a utilità pluriennale; ristrutturazione di immobili, entro il limite massimo del 10% del valore degli investimenti. per la gestione materiale di consumo, semilavorati e prodotti finiti, nonché altri costi inerenti al processo produttivo; utenze e canoni di locazione per immobili; oneri finanziari; prestazioni di garanzie assicurative sui beni finanziati; prestazioni di servizi.

Il Vallo di Diano dal POR 2000-2006 al POR 2007-2013 31 Limiti all ammissibilità delle spese La spesa per l IVA non è ammissibile Attrezzature e macchinari possono essere anche usati purché non oggetto di precedenti agevolazioni Le spese considerate ammissibili sono quelle sostenute successivamente alla data di ammissione alle agevolazioni e non alla data di presentazione della domanda I beni oggetto delle agevolazioni sono vincolati all esercizio dell attività finanziata per un periodo minimo di cinque anni a decorrere dalla data della delibera di ammissione alle agevolazioni e, comunque, fino all estinzione del mutuo. MODALITA DI ACCESSO ALLE AGEVOLAZIONI 1. Presentazione della domanda Il percorso per ottenere le agevolazioni prevede, dapprima, la scelta del Franchisor, tra quelli accreditati da Sviluppo Italia, e, successivamente, la presentazione di una domanda, che dovrà contenere indicazioni in merito al profilo personale del/dei proponenti, nonché alcuni allegati che attestano l'esistenza dei requisiti di legge e il rispetto delle normative sulla tutela della privacy e sull'antiriclaggio. Più in particolare, è necessario: compilare on line la domanda; compilare in forma cartacea i relativi allegati; inviare, entro 5 giorni dal completamento online, la stessa senza alcuna modifica, tramite raccomandata A.R., insieme agli allegati, a Sviluppo Italia - Funzione Sostegno Politiche Occupazionali - Via Boccanelli, 30-00138 Roma. 2. Valutazione della domanda L La valutazione della domanda viene effettuata in due tappe. La prima prevede le seguenti verifiche: la verifica formale (preliminare) della domanda presentata, volta ad accertare la sussistenza di quei requisiti la cui assenza pregiudica, direttamente ed oggettivamente, la possibilità di accedere ai benefici di legge (requisiti di accoglibilità) la verifica di merito, della coerenza tra il profilo del proponente e il "profilo tipo" indicato dal Franchisor. Superata tale fase, Sviluppo Italia mette in contatto proponente e Franchisor;

32 Autoimpiego (D.L. n. 185/2000 Titolo II) Sviluppo Italia Schede sintetiche quest'ultimo dovrà valutare se le caratteristiche del proponente sono corrispondenti al "profilo tipo" richiesto per la gestione del punto di vendita, secondo i propri standard di selezione e di esperienza, maturati attraverso la gestione della propria rete commerciale in Franchising I requisiti soggettivi richiesti dalla legge per il regolare avvio dell attività devono sussistere al momento della presentazione della domanda: in capo al proponente, nel caso di iniziative presentate in forma di ditta individuale in capo ad uno dei soci, ovvero al solo legale rappresentante se previsto dalla normativa di settore, nel caso di iniziative presentate in forma societaria La seconda, che prende il via in caso di esito positivo del contatto di cui sopra, prevede: la valutazione del "progetto di impresa" predisposto congiuntamente dal Franchisor e dall'aspirante Franchisee, in ordine alla fattibilità tecnico-economica dell'iniziativa ed alla sua cantierabilità ovvero alla effettiva ed immediata realizzabilità. Il "progetto di impresa", sottoscritto anche dal Franchisor, deve essere inviato dal Franchisee a Sviluppo Italia entro 60 giorni dalla conclusione della prima fase; un colloquio con il proponente (nel caso di società con l intera compagine sociale) che verterà sulle seguenti aree tematiche di approfondimento: competenze, mercato, aspetti gestionali, aspetti economici e finanziari. L intero procedimento di valutazione sarà concluso entro il termine di sei mesi dalla data di ricevimento della domanda, ovvero della documentazione integrativa richiesta, ai sensi dell art.5 del D.Lgs. 31 marzo 1998, n.123. 3. Stipula del contratto di finanziamento Alla valutazione della domanda e del relativo "progetto di impresa", fa seguito la delibera di ammissione o non ammissione alle agevolazioni. In caso di esito positivo, il Franchisor ed il Franchisee procedono, entro 30 giorni dalla data di ammissione alle agevolazioni, alla stipula del contratto di Franchising, successivamente alla quale, il Franchisee stipulerà il Contratto di Concessione delle agevolazioni, che è l'atto formale che regolamenta i rapporti e i reciproci obblighi tra Sviluppo Italia e il beneficiario.

Il Vallo di Diano dal POR 2000-2006 al POR 2007-2013 33 MODALITÀ DI EROGAZIONE Le agevolazioni vengono erogate sulla base del contratto stipulato tra Sviluppo Italia e il beneficiario che regolamenta i tempi e le modalità di ottenimento delle stesse. In generale è prevista l'erogazione in due soluzioni. Per quanto riguarda gli investimenti, al momento della stipula del contratto di finanziamento, è possibile richiedere una prima erogazione sulla base dello stato di avanzamento dei lavori (SAL) in misura compresa tra il 30 ed il 60% del totale delle agevolazioni per gli investimenti. Il saldo sarà erogato in un'unica soluzione, una volta completati gli stessi, anche sulla base di fatture che possono essere quietanzate (pagate) successivamente all'erogazione del saldo. Gli investimenti dovranno essere realizzati entro 6 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento; entro lo stesso termine dovrà essere presentata la richiesta del saldo per le relative spese. Per quanto riguarda la gestione, è possibile richiedere un anticipo, pari al 30% delle spese previste; il saldo sarà erogato, a seguito della presentazione, da parte del beneficiario, delle fatture quietanzate (pagate) prima della presentazione della documentazione necessaria all'erogazione del saldo. La richiesta di rimborso delle spese di gestione del primo anno di attività dovrà essere presentata entro 18 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.

Il Vallo di Diano dal POR 2000-2006 al POR 2007-2013 35 Scheda legge 215/1992 sull imprenditoria femminile La legge 215/92 è lo strumento principale di agevolazione attraverso il quale il Ministero dell Industria mette a disposizione dell imprenditoria femminile stanziamenti, sotto forma di contributi in conto capitale e di finanziamenti a tasso agevolato dello 0,5% da restituire in 10 anni. A chi serve La 215 è nata per agevolare la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili che vogliano attuare dei programmi di investimento organici e operanti in diversi settori dell economia, quali: l agricoltura; il manifatturiero e assimilati; il commercio, il turismo e i servizi. Programmi/attività ammissibili: Sono ammissibili alle agevolazioni i programmi di investimento riguardanti: 1. avvio di attività imprenditoriale; 2. acquisto di attività preesistente, consistente nel rilevamento di un attività preesistente o di un ramo d azienda tramite atto d acquisto o locazione con durata di almeno cinque anni dalla stipula; 3. realizzazione di progetti aziendali innovativi, che possono riguardare l introduzione di qualificazione e innovazione di prodotto, di tipo tecnologico od organizzativo, e può essere riferita anche ad azioni di ampliamento ed ammodernamento dell attività già esercitata; 4. acquisizione dei servizi reali; si tratta di acquisire servizi che siano in grado di aumentare la produttività, apportare innovazione organizzativa, favorire il trasferimento di tecnologie, agevolare la ricerca di nuovi sbocchi di mercato per la commercializzazione dei propri prodotti, acquisire nuove tecniche di produzione, gestione e commercializzazione, sviluppare sistemi di qualità.

36 Scheda legge 215/1992 sull imprenditoria femminile Rientrano nelle prime due tipologie l avvio di nuova attività o l acquisto di attività preesistenti da parte di imprese che, antecedentemente alla presentazione della domanda, non svolgevano attività imprenditoriale; questi ultimi soggetti, nei due anni precedenti dalla data di inoltro della richiesta, non devono aver conseguito fatturato originato da attività di impresa. Oltre a finanziare nuove tipologie di programmi, la normativa della 215 prevede la possibilità, ricorrendo ai contributi secondo la regola de minimis, di richiedere agevolazioni per spese sostenute precedentemente alla data di presentazione della domanda, purché in data successiva alla scadenza del bando precedente. Spese ammissibili Le spese ammesse dalla legge possono essere acquisite tramite acquisto diretto o tramite il sistema della locazione finanziaria e sono inerenti a: impianti generali; sono comprese le voci relative all impianto elettrico, antincendio, antifurto, riscaldamento, condizionamento, idraulico, ecc.; macchinari ed attrezzature; tra essi rientrano anche gli impianti specifici di produzione, compresi gli arredi connessi allo svolgimento delle attività e le strutture, non in muratura, prefabbricate e amovibili; brevetti; software; opere murarie e relativi oneri di progettazione e direzione lavori, nel limite del 25% delle voci di spesa relative ai primi due punti (impianti generali e macchinari e attrezzature). In questo ambito le spese agevolabili di progettazione e lavori, che comprendono la progettazione tecnica degli investimenti, gli eventuali oneri per concessioni edilizie e i collaudi di legge, devono essere inferiori al 5% dell'importo ammesso per opere murarie. Queste ultime sono relative unicamente alla ristrutturazione degli immobili in cui sarà effettuato l'investimento e dove sarà svolta l'attività, ad ogni modo sono escluse le spese inerenti l'acquisto e/o la realizzazione di immobili; studi di fattibilità e piani di impresa, inclusi le analisi di mercato, gli studi per la valutazione dell'impatto ambientale; devono rispettare il limite del 2% dell'investimento totale