informa.fito. MODULO 1. I prodotti fitosanitari e i metodi di lotta UNITÀ 2. I metodi di difesa fitosanitaria ver. 0.0/2010

Documenti analoghi
Modelli previsionali Pomacee

IL SERVIZIO AGROMETEOROLOGICO DELL ASSAM A SUPPORTO DELLE SCELTE AZIENDALI

Sistema di previsione e avvertimento alle avversità

La Regione Piemonte per la riduzione dell uso dei prodotti fitosanitari

Strategia per la difesa da peronospora alternaria

Piano d Azione Nazionale: come cambia la difesa del

piano di azione sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari: STRATEGIE FITOSANITARIE SOSTENBILI (DIR. 128/ D.

Nuova famiglia chimica: aminoacido-ammidi-carbammati. Nuovo meccanismo d'azione. Azione preventiva, curativa e antisporulante

RISCHIO D INFEZIONE SECONDO IL MODELLO IPI INDICE POTENZIALE INFETTIVO

Servizi di supporto per l uso sostenibile dei fitofarmaci

Rinnovo del patentino Modulo salute e sicurezza

informa.fito. IL CORRETTO IMPIEGO DEI PRODOTTI FITOSANITARI Cenni sul futuro quadro normativo in materia di P.F.

I disciplinari di produzione integrata della Regione Basilicata: le novità

Il regolamento europeo prevede alcune regole principali per la coltivazione dei prodotti biologici:

Decreto del Dirigente n del 04/05/2009

Carmelo Sigliuzzo CHECK FRUIT/NSF Italy

Le sostanze candidate alla sostituzione e la valutazione comparativa degli agrofarmaci

LA DISTRIBUZIONE PER USO AGRICOLO DEI PRODOTTI FITOSANITARI

La tecnica di coltivazione dell ASPARAGO in Italia. Marco_09

Utilizzo dei prodotti fitosanitari nella coltivazione della vite Annata agraria

La prescrizione degli agrofarmaci nell applicazione della direttiva sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari

Emilia-Romagna produzione integrata I mezzi di difesa a disposizione

Corretto impiego dei prodotti fitosanitari e resistenze: l approccio di Agrofarma

melo e pero GEOXE, il fungicida che innova la protezione dei frutti

Marchio dei prodotti agroalimentari del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone

Materiale didattico validato da: Rischio Chimico. Rev. 2 ott Rischio Chimico slide 1 di 24

VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE

MAIS. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura.

Corso per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. I prodotti fitosanitari

Ticchiolatura, trattare prima delle piogge previste, con prodotto di copertura: dithianon o fluazinam o ditiocarbammati.

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE ISTITUTO DI BIOLOGIA AGROAMBIENTALE E FORESTALE

SuSAP. web. Uno strumento innovativo per l uso sostenibile degli agrofarmaci

Controllo integrato dei parassiti compatibili con la tutela dell'ambiente

CAPITOLO 5 DIFESA E PRODUZIONE INTEGRATA

Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali delle Province di Vercelli e Biella Il ruolo del tecnico agrario nel contesto delle nuove norme

Fitopatologie emergenti del vigneto romagnolo

Equation Pro Equation Contact

FORUM FAMILY. Radici nel passato, sguardo al futuro. Tradizione e innovazione per vincere la Peronospora. IN ITALIA

Peronospora sp. Nuovo parassita fogliare. del basilico. Peronospora sp. su basilico. Nuove informazioni sulla

ASSESSORATO AGRICOLTURA E RISORSE NATURALI

Difesa integrata e Nutrizione sostenibile della fragola: Le proposte di Sipcam Italia

IMPATTO DELLA PHTHORIMEA OPERCULELLA SULLA COLTURA DELLA PATATA

Utilizzo dei prodotti fitosanitari nella coltivazione della patata Annata agraria

Criticità e pratiche colturali sostenibili nella difesa in frutticoltura. Graziano Vittone, 19 settembre 2015

Linea Tecnica Orticole

STRATEGIE DI DIFESA INTEGRATA VOLONTARIA E BIOLOGICA IN VITICOLTURA ANNO 2016 SITUAZIONE FITOSANITARIA. Patogeni

Buttapietra, 30 marzo 2017

Università del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro Facoltà Scienze M.F.N. ECOLOGIA II. Francesco Dondero, PhD

La mosca delle olive. La mosca delle olive è un Dittero Tefritide che colpisce le coltivazioni di olive in tutta la zona mediterranea.

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2015 Norme tecniche di coltura > Colture da seme> ERBA MEDICA DA SEME

Mancozeb: importanza del prodotto multisito per la prevenzione e gestione delle resistenze Andrea Bergamaschi responsabile svilippo UPL

NORMA NAZIONALE VIGENTE. Allegato XXVI del decreto legislativo n. 81/2008

CORSO DI FORMAZIONE PER IL RILASCIO DEL CERTIFICATO DI ABILITAZIONE ALL ACQUISTO E ALL UTILIZZO DEI PRODOTTI FITOSANITARI UTILIZZATORI PROFESSIONALI.

REGIONE LAZIO Direzione Regionale Agricoltura Area Servizi Tecnici e Scientifici, Servizio Fitosanitario Regionale Le Batteriosi dell Actinidia

Tipi orticoltura e sistemi colturali

PATATA. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura.

1. Abilitazione alla vendita dei prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti (art. 8, comma 2, del DLgs n. 150/2012)

IMPIANTO FRUTTETO AMMORTIZZARE IN BREVE TEMPO GLI INVESTIMENTI IMPEGNATI EFFETTUARE LA PIÙ IDONEA MECCANIZZAZIONE DELLE OPERAZIONI COLTURALI

Servizi di Web assistance per la produzione integrata. Pierluigi Meriggi - Horta Srl

Monitoraggio delle principali Nottue dannose al pomodoro in Capitanata con trappole a feromone

UTILIZZO DEI PRODOTTI FITOSANITARI NELLA COLTIVAZIONE DELL OLIVO

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Le misure previste dal Piano d Azione Nazionale per l uso sostenibile dei prodottifitosanitari(pan) per la tutela ambientale

INTRODUZIONE - INDICE

Problemi fitosanitari emergenti Malattie crittogamiche: aggiornamenti delle linee di difesa

9 dicembre 2015 Villanova di Castenaso STRATEGIE DI DIFESA. della patata. Massimo Bariselli Servizio Fitosanitario Emilia Romagna

Tosi Lorenzo. Centro Studi

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture da seme> ERBA MEDICA DA SEME

PISELLO. Non è consentito l uso di materiale proveniente da organismi geneticamente modificati (OGM).

Soluzioni per la difesa della vite da vino. Vite da Vino

ERBAI MISTI SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE (OGM). AVVICENDAMENTO COLTURALE

Gli Insetticidi, fungicidi e erbicidi ppo FitoGuard

Forum Top. L antiperonosporico che contribuisce a una gestione ottimale del lavoro in campo

Esperienze in Sicilia:

ARYSTA LIFESCIENCE LAMINARINA: STIMOLATORE DELLE DIFESE DELLA PIANTA NEI CONFRONTI DI ALCUNI PATOGENI DI FRAGOLA, FRUTTICOLE, VITE E LATTUGA.

Graziano Vittone Luca Nari

LINEA ELECTIS ANTIPERONOSPORICO. La massima Protezione del grappolo

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture da seme> GIRASOLE DA SEME

Controllo delle infestazioni muscidiche e tecniche di mitigazione dell impatto visivo e olfattivo

BASILICO, PREZZEMOLO E RUCOLA

Il TU 81/2008 con le modifiche del D.lgs 39/2016

MAIS. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura.

Confusione sessuale mediante impiego liquido

L ITALIA SOSTENIBILE IDEE E AZIONI PER IL FUTURO

Guida rapida Banca dati Fitofarmaci e Sostanze Attive del MiPAAF

AgriCULTURA. La Política Agricola Comunitaria all orizzonte dell Europa AGRI Questionario 1

IL SETTORE AGRICOLO ITALIANO NEL CONTESTO INTERNAZIONALE

Valutazione della sicurezza chimica delle sostanze: l impatto sull ambiente

Il rischio chimico, cancerogeno e mutageno

VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE

fungicida per il controllo di alternaria, maculatura bruna e marciumi da conservazione delle pomacee e della muffa grigia della vite

DIFESA DEL VERDE URBANO: COME, QUANDO, PERCHE

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > BIETOLA DA COSTE e DA FOGLIE

Graziano Vittone Luca Nari

Utilizzo dei prodotti fitosanitari nella coltivazione della patata Annata agraria

DOTT. GIOVANNI BIGOT PERLEUVE

Nell arco di pochi decenni la Comunità europea è diventata

Nota Tecnica del

Bollettino di Difesa Integrata obbligatoria

L innovazione nel PSR dell Emilia-Romagna I Gruppi Operativi e il sistema della conoscenza

Transcript:

informa.fito. Aggiornamento di strumenti di supporto per la diffusione delle informazioni sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (LR 28/98 Det. n 16819 del 31/12/2008) IL CORRETTO IMPIEGO DEI PRODOTTI FITOSANITARI MODULO 1. I prodotti fitosanitari e i metodi di lotta UNITÀ 2. I metodi di difesa fitosanitaria ver. 0.0/2010 Alessandra Barani - Andrea Franchi Approfondimento produzione integrata

MODULO 1. I prodotti fitosanitari e i metodi di lotta UNITÀ 2. I metodi di difesa fitosanitaria Approfondimento produzione integrata Indice Introduzione Struttura del disciplinare Supporti territoriali e input aziendali Criteri di selezione dei prodotti fitosanitari

Cosa prevede la la P.I. P.I. Cosa prevede la produzione integrata? Una selezione dei mezzi di difesa: qualitativa (tossicità per l uomo, impatto ambientale, residualità, selettività ecc.); quantitativa (tipi di impiego, uso di attrezzature efficienti, ecc.).

Da quali input nasce? Consapevolezza degli effetti collaterali della difesa Salute umana (utilizzatori e consumatori). Impatto sull ambiente (suolo e acqua). Da Da quali input nasce la la P.I. P.I. Impatto sugli agro-ecosistemi (organismi utili, es. predatori e parassitoidi). Esigenze del Mercato Di assicurare standard igienico-sanitari. Di differenziare l offerta con prodotti a marchio tali da garantire un processo produttivo attento agli aspetti salutistici ed ambientali.

.Da quali input nasce? Da Da quali input nasce la la P.I. P.I. Politiche agricole e agro-ambientali. ambientali. Disponibilità di strumenti di politica agraria per incoraggiare la diffusione di pratiche agricole a minor impatto ambientale e a compensare (direttamente o indirettamente) gli agricoltori per l opera di conservazione dell agroecosistema.

.Da quali input nasce? Disponibilità di tecniche innovative, progresso fitoiatrico e maggiori conoscenze. Basi tecniche di lotta guidata, biologica e integrata. Agrofarmaci con migliori caratteristiche tossicologiche, eco tossicologiche e a minor impatto ambientale. Bio-agrofarmaci. Da Da quali input nasce la la P.I. P.I.

Importanza della P.I. P.I. E chi non aderisce? Le linee tecniche di produzione integrata possono essere un utile riferimento per tutti gli imprenditori agricoli che, pur non aderendo ad alcun regolamento, vogliono avere indicazioni per adottare strategie di difesa più morbide e rispettose per l ambiente, sfruttando anche la rete di assistenza territoriale. Questi indirizzi diverranno comunque obbligatori in un prossimo futuro. Già da oggi è opportuno allinearsi a quest ottica di lavoro.

La struttura del disciplinare Il disciplinare è unico ed è alla base di tutti i programmi di produzione integrata. Viene aggiornato annualmente in funzione di: Linee guida nazionali Revisione sostanze attive (91/414) Nuove registrazioni Risultati ricerca e sperimentazione Esperienze applicative Il Il disciplinare

Il Il disciplinare La struttura del disciplinare Il testo relativo alla fase di coltivazione dei disciplinari di produzione integrata, che raccoglie l insieme delle norme tecniche per lo svolgimento delle operazioni colturali fino alla raccolta del prodotto, è suddiviso in due parti: "Norme generali" e "Norme tecniche di coltura".

Il Il disciplinare Norme generali Riportano le indicazioni (vincoli e consigli) comuni a tutte le colture e le indicazioni (vincoli e consigli) in merito agli adempimenti burocratici aziendali di registrazione (schede di registrazione, manuali di compilazione, ecc.).

Il Il disciplinare Norme tecniche di coltura Sono riportate le indicazioni specifiche, suddivise fra tecniche agronomiche (concimazioni, irrigazione, pratiche colturali, scelta varietale, ecc.), tecniche di difesa e di controllo delle infestanti, relativamente a ciascuna coltura e produzione. Viene messa inoltre a disposizione anche una raccolta delle sole norme per la difesa fitosanitaria ed il controllo delle infestanti per ciascun gruppo di colture.

Il Il disciplinare Norme tecniche di difesa fitosanitaria Le norme tecniche sono impostate in modo da consentire una corretta gestione fitoiatrica che si basa su due specifici momenti decisionali: valutazione dell opportunità di intervenire e scelta del momento ottimale; individuazione dei mezzi di difesa.

Il Il disciplinare Fitofagi Valutazione dell opportunità di intervenire Attraverso il rispetto delle soglie d intervento indicate dal disciplinare in funzione delle valutazioni aziendali (trappole, storico aziendale e situazione contingente) nonché degli input forniti dal servizio di assistenza tecnica.

Fitofagi Il Il disciplinare Scelta del momento ottimale Input territoriali a) Indicazione dei modelli previsionali (solo sul ciclo, non sul rischio). b) Monitoraggi di campo (in campi spia o in aziende rappresentative). Input aziendali a) Valutazioni degli stadi prevalenti. b) Valutazione delle soglie. c) Modalità d azione delle sostanza disponibili (vedi Mod.1. UD1).

Input territoriali Input territoriali: a) sistemi di previsione e avvertimento (modelli previsionali insetti) Cosa sono? I sistemi di previsione e avvertimento, o modelli previsionali, trasformano in un equazione matematica i rapporti che intercorrono tra coltura, avversità e ambiente circostante. Attraverso un software vengono fornite indicazioni sul ciclo biologico dei fitofagi, in funzione dei parametri climatici. I modelli non vengono utilizzati direttamente dagli agricoltori ma vengono impiegati nell ambito della rete di assistenza tecnica territoriale per fornire informazioni su tutti comprensori provinciali.

Input territoriali..a) sistemi di previsione e avvertimento (modelli previsionali insetti) A cosa servono? Posizionare eventuali trattamenti in funzione del ciclo dell insetto (comparsa e sviluppo uova e larve) e del tipo di attività dei prodotti consigliati (ovicida, ovolarvicida, larvicidi, ecc.). Informazioni sul periodo ottimale per l installazione delle trappole. Indicazioni fornite dal modello: dato qualitativo (fenofasi, cioè stadi di sviluppo dell insetto).

Input territoriali..a) sistemi di previsione e avvertimento (modelli previsionali insetti) Giornalmente viene determinata la % di individui presente in ogni stadio: 1) % di presenza di uova, larve, pupe e adulti sul totale della generazione; 2) % di uova, larve, pupe e adulti che hanno raggiunto quel determinato stadio.

Input territoriali Sistema di previsione e avvertimento utilizzati in Emilia Romagna: Modelli previsionali Fitofagi Tignoletta della vite Cydia pomonella Cydia molesta Cydia funebrana Eulia Pandemis cerasana

Input territoriali Input territoriali: b) monitoraggi di campo A cosa servono? Ottenere dati quantitativi sulle popolazioni (entità e diffusione delle infestazioni sul territorio) e dati qualitativi a supporto del modello (fenofasi).

Funghi Valutazione dell opportunità di intervenire e scelta del momento d intervento Input territoriali: a) modelli previsionali b) previsioni meteorologiche c) monitoraggi aerobiologici d) accertamento dei sintomi nei campi spia non trattati. Input aziendali: a) storico aziendale b) microclima c) presenza di infezioni, sensibilità varietale, ecc. d) previsioni meteorologiche e) modalità d azione delle sostanza disponibili (vedi Mod.1. UD1).

Input territoriali Input territoriali: a) sistemi di previsione e avvertimento (modelli previsionali funghi) Sempre in base a parametri climatici Modelli che forniscono indicazioni sui processi infettivi. Modelli che forniscono indicazioni sul rischio d infezione.

Es. Ticchiolatura del melo (Modello che fornisce indicazioni sui processi infettivi) Ora infezione Tipo infezione Ore bagnatura Temp.ore bagn. Termine incubazione Data/stazione Correggio 23/03/2008 15 Non raggiunta 18 2.9-27/03/2008 23 Non raggiunta 11 7.409091-03/04/2008 14 Non raggiunta 1 12.9-08/04/2008 15* Raggiunta 17 9.429411 22/04/2008 11/04/2008 9 Raggiunta 7 15.55714 24/04/2008 Es. Maculatura bruna del pero (Modello che fornisce indicazioni sul rischio d infezione) 1 0.9 0.8 0.7 0.6 0.5 0.4 0.3 0.2 0.1 0 5/6 6/6 7/6 8/6 9/6 10/6 11/6 12/6 13/6 14/6 15/6 indice di gravità Correggio Rolo Fabbrico Sabbione

Input territoriali Sistema di previsione e avvertimento utilizzati in Emilia Romagna: Modelli previsionali funghi e batteri Cercospora della bietola Ruggine bruna del frumento Oidio del frumento in validazione Peronospora della patata Peronospora del pomodoro Ticchiolatura del melo Maculatura bruna del pero Colpo di fuoco batterico Peronospora della vite in validazione Oidio della vite in validazione

Input territoriali Altri input territoriali: b) previsioni meteorologiche per valutare i consigli sugli interventi preventivi, ecc.. c) monitoraggi aerobiologici attraverso l uso dei captaspore per verificare il volo delle spore responsabili delle infezioni; d) accertamento dei sintomi nei campi spia non trattati, ad opera dei tecnici della rete di assistenza;

Il Il disciplinare Fitofagi e Funghi Valutazione dell opportunità di intervenire e scelta del momento ottimale 1 0.9 0.8 0.7 0.6 0.5 0.4 0.3 0.2 0.1 0 5/6 6/6 7/6 8/6 9/6 10/6 11/6 12/6 13/6 14/6 15/6 indice di gravità Correggio Rolo Fabbrico Sabbione Informazione aziendale Informazione territoriale

Infestanti Il Il disciplinare Valutazione dell opportunità di intervenire e scelta del momento ottimale Scelta di una strategia di intervento che sia mirata sui bersagli. Previsione della composizione floristica. Valutazione della flora effettivamente presente.

Efficacia nei confronti delle avversità Il Il disciplinare Selezione qualitativa dei mezzi di difesa Rispetto etichetta (registrazione sulla coltura e contro l avversità) Priorità ai mezzi a minor impatto Impiego dei prodotti di origine naturale Scelta cv resistenti o tolleranti Ammessi Materiale di propagazione sano tutti i prodotti Pratiche agronomiche previsti nell agricoltura Mezzi fisici biologica Mezzi biotecnici registrati in Italia Mezzi biologici Selezione qualitativa (Vincoli numerici o completa esclusione di s.a.) Tossicità per l'uomo acuta e cronica Impatto con l'ambiente Residualità Selettività nei confronti degli ausiliari Resistenza

Selezione Selezione qualitativa qualitativa 1) Selezione qualitativa dei prodotti di sintesi: tossicità per l'uomo acuta e cronica Priorità nella scelta delle formulazioni a. Usare formulazioni Nc, Xi e Xn se della stessa sostanza attiva esistono anche formulazioni di classe tossicologica T o T+. Non classificato Xi Xn T T+ Sì No

Selezione Selezione qualitativa qualitativa 1) Selezione qualitativa dei prodotti di sintesi: tossicità per l'uomo acuta e cronica Priorità nella scelta delle formulazioni b. Usare formulazioni Nc e Xi se della stessa sostanza attiva esistono formulazioni a diversa classe tossicologica (Xn, T o T+) con frasi di rischio relative ad effetti cronici sull uomo; Non classificato Xi Xn Es. R40 T T+ Sì No

Selezione Selezione qualitativa qualitativa Frasi di rischio (R) riportate sulle etichette e relative ad effetti cronici sull uomo: R40 Possibilità di effetti cancerogeni (Xn) R48 Pericolo gravi danni per la salute in caso di esposizione Prolungata (T Xn) R 60 Può ridurre la fertilità (T) R 61 Può danneggiare i bambini non ancora nati (T) R 62 Possibile rischio di ridotta fertilità (Xn) R 63 Possibile rischio di danni ai bambini non ancora nati (Xn) R 68 Possibilità di effetti irreversibili (Xn)

Selezione Selezione qualitativa qualitativa Esempi di selezione in funzione della classe tossicologica dei prodotti commerciali

a) Esempio di prodotti a base di rame con classificazioni di pericolo diverse Ammessi! Prodotto commerciale non classificato pericoloso per la salute Prodotto commerciale Irritante Xi.

a) Esempio di prodotti a base di rame con classificazioni di pericolo diverse Prodotto commerciale Nocivo Xn. Ammesso! perché non ha frasi di rischio relative ad effetti cronici sull uomo

a) Esempio di prodotti a base di rame con classificazioni di pericolo diverse Prodotto commerciale Tossico Non ammesso!

b) Esempio di prodotto non ammesso per effetti cronici sull uomo Non ammesso! Questo prodotto, è etichettato come Nocivo Xn a causa dei possibili effetti cancerogeni (R40); pertanto non è ammesso dai disciplinari. Essendo l unico formulato a base di tale s.a. non è ammessa nemmeno quest ultima.

b) Esempio di prodotto non ammesso a causa di effetti cronici sull uomo Non ammesso! È etichettato come Nocivo Xn per i possibili effetti cancerogeni (R40), possibili effetti sul ciclo riproduttivo (rischio di ridotta fertilità R62 ) e sullo sviluppo umano (rischio di danni ai bambini non ancora nati R63 ); pertanto non è ammesso dai disciplinari. Essendo l unico formulato a base di tale s.a. non è ammessa nemmeno questa ultima.

b) Esempio di scelta di prodotti a base della medesima s.a. (tebuconazolo( tebuconazolo) ) con diverse classificazioni di pericolo per l uomo Es. questo formulato a base di tebuconazolo non è classificato pericoloso per la salute data la bassa concentrazione della s.a. La sostanza attiva è ammessa e possono essere utilizzati solo prodotti commerciali come questo. Ammesso

b)..esempio di scelta di prodotti a base della medesima s.a. (tebuconazolo( tebuconazolo) ) con diverse classificazioni di pericolo per l uomo Es. questo formulato, come nel caso precedente a base di tebuconazolo, è etichettato come Nocivo Xn per i possibili effetti sullo sviluppo umano (rischio di danni ai bambini non ancora nati R63 ); pertanto non è ammesso dai disciplinari. Nei disciplinari è ammessa la s.a. ma possono essere utilizzati solo quei prodotti commerciali che non hanno la suddetta frase di rischio R63. Non ammesso!

Selezione Selezione qualitativa qualitativa 2) Selezione qualitativa dei prodotti di sintesi: impatto con l ambiente Si tratta, ad esempio, di diserbanti caratterizzati da una elevata persistenza nell ambiente. Se ritenuti strategici vengono inseriti nei disciplinari con vincoli numerici nell impiego. Se vi sono delle valide alternative sono esclusi.

Selezione Selezione qualitativa qualitativa 3) Selezione qualitativa dei prodotti di sintesi: residualità Si tratta di prodotti che possono lasciare residui elevati sulle derrate. In questa fase non vi sono prodotti esclusi dai disciplinari specificamente per questo aspetto.

Selezione Selezione qualitativa qualitativa 4) Selezione qualitativa dei prodotti di sintesi: selettività Esclusione dell uso di alcune sostanze su colture nelle quali possono provocare la riduzione di insetti utili. Es. Imidacloprid è ammesso su melo ma non su pero poiché può avere effetti negativi sugli antocoridi. Limitazioni del n d interventi: Es. su pomodoro non più di due trattamenti all anno con piretroidi indipendentemente dall avversità, poiché si tratta di prodotti poco selettivi.

Selezione Selezione qualitativa qualitativa 5) Selezione qualitativa dei prodotti di sintesi: resistenza Vincoli numerici nell uso dei prodotti a) per rischi legati all uso anche di una sola sostanza; b) per appartenenza alla stessa famiglia chimica; c) per medesimo meccanismo d azione pur appartenendo a famiglie chimiche diverse.

Selezione Selezione qualitativa qualitativa a) Per rischi di resistenza legati all uso anche di una sola sostanza Esempi di vincoli per la peronospora della vite: Cyazofamide (massimo tre interventi all anno) Zoxamide (massimo tre interventi all anno) Cymoxanil (massimo tre interventi all anno) N.B: Spesso il vincolo numerico del disciplinare è più restrittivo rispetto all etichetta.

b) Per rischi di resistenza relativi a prodotti appartenenti alla stessa famiglia chimica Esempi di vincoli per la peronospora della vite: Selezione Selezione qualitativa qualitativa -FAMIGLIA FENILAMMIDI (ACILALANINE) interferiscono sulla sintesi degli acidi nucleici della cellula fungina, come ad esempio l RNA. L azione molto specifica può determinare la diffusione di ceppi di funghi resistenti, nel lungo periodo. Per limitare questo inconveniente, tali sostanze attive vengono commercializzate in formulazioni con partner di copertura (es. rame o mancozeb). Le fenilammidi per la difesa antiperonosporica di numerose colture, sono: Metalaxyl, Benalaxyl, Metalaxyl-M e Benalaxyl-M. Nei disciplinari viene limitato il numero di interventi/anno sulla coltura considerando complessivamente tutte le sostanze attive della famiglia chimica, poiché sussiste il rischio di resistenza incrociata nell ambito della famiglia stessa.

Esempio caso b) Rispetto all etichetta, il disciplinare mette il vincolo numerico considerando tutte le sostanze che appartengono alla stessa famiglia

c) Per rischi di resistenza di prodotti col medesimo meccanismo d azione che appartenengono a famiglie chimiche diverse Esempi di vincoli per la peronospora della vite: FAMIGLIA DEI DERIVATI DELL ACIDO CINNAMICO s.a. Dimetomorph. FAMIGLIA AMMINOACIDI AMMIDO - CARBAMMATI s.a. Iprovalicarb FAMIGLIA MANDELAMMIDI s.a. Mandipropamide Selezione Selezione qualitativa qualitativa Tutte e tre le famiglie, pur essendo differenti, agiscono sui processi di formazione della parete cellulare provocando la morte della cellula fungina. Nei disciplinari viene limitato il numero di interventi/anno su una coltura considerando complessivamente tutte le sostanze attive che hanno lo stesso meccanismo d azione, visto il rischio di resistenza incrociata tra famiglie diverse.

Rispetto all etichetta, il disciplinare mette un vincolo numerico considerando tutte le sostanze che hanno il medesimo meccanismo d azione Esempio caso c)

Selezione qualitativa La selezione qualitativa dei prodotti in P.I., finalizzata alla prevenzione della resistenza, ha anticipato i nuovi indirizzi operativi in materia di rietichettatura dei prodotti fitosanitari del Ministero della salute (vedi MOD.1.UD1), secondo i quali occorrerà indicare, per i prodotti a rischio, il numero massimo di trattamenti per ciclo colturale ed eventualmente per anno, anche in relazione ad altre sostanze attive caratterizzate dal medesimo meccanismo d azione. Alcune etichette rispondono già a questo criterio.

Selezione quantitativa Selezione quantitativa dei mezzi di difesa I diversi mezzi di lotta devono essere applicati prestando particolare attenzione alle tecniche di distribuzione tali da consentire la riduzione massima delle quantità per l espletamento della difesa.

Selezione quantitativa..selezione quantitativa dei mezzi di difesa Tale obiettivo può essere raggiunto attraverso: impiego di dosi ridotte di prodotti fitosanitari -es. 1, trattamenti localizzati sul bersaglio con dosi ridotte di diserbanti; -es.2, trattamenti localizzati alle sole piante infestante (cocciniglia della vite); ottimizzazione della distribuzione (scelta dei volumi di distribuzione ottimali, ecc.); impiego di irroratrici efficienti, correttamente regolate e tarate (VEDI MOD.2 UD2).

Esempio di struttura del disciplinare di produzione integrata (difesa delle colture)