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PERCORSI IN fra MIUR UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL FRIULI VENEZIA GIULIA e REGIONE AUTONOMA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA ASSESSORATO ALL ISTRUZIONE REGIONE AUTONOMA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA ASSESSORATO AL LAVORO, FORMAZIONE, UNIVERSITA E RICERCA AGENZIA DELLE ENTRATE DIREZIONE REGIONALE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA C.C.I.A.A. di PORDENONE C.C.I.A.A. di TRIESTE C.C.I.A.A. di UDINE CONFINDUSTRIA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA FEDERAZIONE REGIONALE CONFARTIGIANATO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA MIUR ISTITUTO REGIONALE DI RICERCA EDUCATIVA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA ORGANIZZAZIONI SINDACALI REGIONALI SLOVENSKO DEŽELNO GOSPODARSKO ZDRUŽENJE UNIVERSITA DEGLI STUDI di TRIESTE UNIVERSITA DEGLI STUDI di UDINE la Legge 5 febbraio 1992, n. 104, "Leggequadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate"; il D.P.R. 10 ottobre 1996, n. 567 Disciplina delle iniziative complementari e delle attività integrative nelle istituzioni scolastiche ; la Legge 15 marzo 1997 n. 59 concernente Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa ; la Legge 18 dicembre 1997, n. 440 Istituzione del fondo per l arricchimento dell offerta formativa e per gli interventi perequativi ; l art. 18 della legge 24 giugno 1997, n. 196, recante Norme in materia di promozione dell occupazione ; il D.M. 25 marzo 1998, n.142 concernente il regolamento di attuazione dell art. 18 1

della L. 24 giugno 1997, n. 196; il D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275, recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche ai sensi dell art. 21 della Legge 15 marzo 1997, n. 59; la Legge 17 maggio 1999, n. 144 e in particolare l articolo 68 sull obbligo di frequenza di attività formative; il D.P.R. 12 luglio 2000 n. 257 concernente il Regolamento di attuazione dell art. 68 della Legge 17 maggio 1999, n. 144; la Legge costituzionale 18 ottobre 2001, n.3 recante Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione ; il Protocollo d Intesa sottoscritto in data 22 luglio 2002 tra il MIUR e la Confindustria; la Legge 14 febbraio 2003, n. 30 recante Delega al Governo in materia di occupazione e mercato del lavoro ; l art. 4 della Legge 28 marzo 2003, n. 53 concernente Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale ; il Protocollo d intesa sottoscritto il 27 giugno 2003 tra il Ministero dell Istruzione dell Università e della ricerca e l Unione Italiana delle Camere di Commercio per favorire tra l altro iniziative sperimentali di percorsi di alternanza scuolalavoro; l Accordo Territoriale fra la Regione Autonoma Friuli V.G. e l USR per il Friuli V.G., sottoscritto il 10 dicembre 2003; la Direttiva MIUR 10 giugno 2005, n. 56 Individuazione degli interventi prioritari e criteri generali per la ripartizione delle somme, le indicazioni sul monitoraggio, il supporto e la valutazione degli interventi stessi, ai sensi dell art. 2 della legge 18 dicembre 1997, n. 440 ; la Direttiva Generale MIUR 19 gennaio 2005, prot. n. 422/MR, sull azione amministrativa e sulla gestione per l anno 2005, registrata dalla Corte dei Conti il 6 aprile 2005; il Decreto Legislativo 15 aprile 2005, n. 77 Definizione delle norme generali relative all alternanza scuolalavoro, a norma dell art. 4 della legge 28 marzo 2003, n. 53, pubblicato nella G.U. n. 103 del 5 maggio 2005; il Decreto Legislativo 17 ottobre 2005, n. 226 Norme generali sull istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni relativi al secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione, a norma dell art. 2 della Legge 28 marzo 2003, n. 53 ; l ordine del giorno n. 4 approvato dal Consiglio Regionale nella seduta del 13/07/05 il quale impegna la Giunta regionale a promuovere tutte le azioni ritenute utili al fine di favorire l'elevamento della frequenza scolastica fino al 16 anno di età"; tenuto conto: del ruolo di centralità assunto dall istruzione nei processi di crescita e modernizzazione della società; che il raccordo tra istruzione e mondo del lavoro risulta un fattore strategico sia per le imprese che per i giovani che si affacciano al mercato del lavoro; che il processo formativo è rivolto anche agli alunni diversamente abili al fine della più ampia integrazione sociale; che in diverse scuole della regione Friuli Venezia Giulia sono già in atto modelli sperimentali di alternanza scuolalavoro e che si intende favorirne la diffusione nelle altre, ritenendo questa metodologia di apprendimento in grado di rispondere ai bisogni formativi e alle diverse esigenze cognitive degli studenti, al fine di favorirne l orientamento e l acquisizione di conoscenze, competenze e abilità a partire da esperienze concrete, realizzate a contatto con le realtà produttive; che l alternanza si configura come una metodologia pedagogico didattica che favorisce l integrazione tra la cultura della scuola e la cultura del lavoro, nonché l approfondimento ed il rinforzo delle competenze acquisite nel precedente percorso scolastico; che il raccordo nel processo formativo ha come attori previsti per la rete di collaborazione : scuola, università, tessuto produttivo del territorio; 2

che, in considerazione della presenza nella Regione Friuli Venezia Giulia di scuole con lingua di insegnamento slovena, è opportuno coinvolgere nella creazione di percorsi di alternanza scuolalavoro anche soggetti appartenenti al mondo produttivo della minoranza linguistica slovena; che le Associazioni imprenditoriali, gli Enti pubblici e privati del Friuli Venezia Giulia, consapevoli dell importanza della formazione dei giovani per lo sviluppo della Regione e la competitività delle imprese, intendono contribuire allo sviluppo del sistema istruzione mediante un più incisivo raccordo tra offerta formativa ed esigenze del tessuto economicoproduttivo regionale, anche attraverso percorsi di alternanza scuolalavoro, i quali vedranno le imprese, direttamente o tramite le proprie Associazioni di Rappresentanza, e gli Enti, pubblici e privati, collaborare con le istituzioni scolastiche, le quali progetteranno, attueranno e valuteranno i percorsi medesimi; che tutte le parti firmatarie si impegnano a promuovere e sostenere un raccordo sempre più stretto e proficuo tra le scuole, l Università, ed il mondo del lavoro della regione, nel rispetto dei principi costituzionali, dell autonomia scolastica e della libertà della ricerca e dell insegnamento; fatte salve: le autonome determinazioni delle istituzioni scolastiche in tema di alternanza scuola lavoro secondo le vigenti disposizioni; SI STIPULA Articolo 1 (Finalità) I soggetti sottoscrittori del Protocollo d Intesa, ciascuno per la parte di competenza indicata nell art. 2, si impegnano ad operare per la diffusione delle esperienze di alternanza scuolalavoro nelle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado della regione Friuli V.G., con progetti di cooperazione tra Scuole, Imprese, Università, IRRE, Enti pubblici e privati per la realizzazione di modelli di integrazione tra formazione scolastica ed esperienze assistite in ambiti lavorativi, con l intento di favorire: l attuazione di modalità di apprendimento flessibile sotto il profilo culturale ed educativo, che valorizzi anche l educazione non formale e informale e che colleghi sistematicamente la formazione scolastica formale con l esperienza pratica; la valorizzazione delle vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali dei giovani (orientamento); la correlazione dell offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio; l arricchimento della formazione acquisita nei percorsi scolastici con l acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro; la realizzazione di un collegamento organico delle istituzioni scolastiche con il mondo del lavoro e della società civile. Articolo 2 (Dichiarazione di intenti dei sottoscrittori per il supporto alla progettazione di percorsi di apprendimento in alternanza scuola/lavoro) 2.1. Per promuovere i progetti formativi oggetto del presente protocollo d intesa, i soggetti sottoscrittori realizzano, d intesa fra loro, le azioni necessarie, di seguito descritte. 2.2. L Ufficio Scolastico Regionale (USR) per il Friuli Venezia Giulia: a. coordina e svolge, anche attraverso proprie articolazioni territoriali ed in collaborazione con gli altri soggetti firmatari del presente accordo, azioni di informazione, allo scopo di diffondere tra i dirigenti scolastici, i docenti, gli allievi e le loro famiglie, in fase di orientamento, la più ampia conoscenza delle opportunità che il percorso sperimentale presenta; 3

b. fornisce alle istituzioni scolastiche che attuano i percorsi di cui al presente protocollo d intesa le necessarie indicazioni circa le modalità di gestione dell iniziativa, assicurando le opportune azioni di assistenza tecnica e finanziaria, nei limiti delle risorse disponibili; c. coordina l attività di monitoraggio e valutazione su base regionale; d. progetta, coordina e realizza, in collaborazione con gli altri firmatari del presente protocollo d intesa, l attività di formazione per dirigenti scolastici, i docenti, i tutor e le eventuali figure responsabili dei rapporti tra scuole, le imprese e gli altri soggetti coinvolti; 2.3. La Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia collabora con l Ufficio Scolastico Regionale e con i soggetti firmatari del presente protocollo d intesa per: lo sviluppo di percorsi didattici finalizzati alla comprensione del sistema produttivo, all acquisizione di competenze di autoorientamento, all elaborazione e al consolidamento delle competenze acquisite attraverso le esperienze di alternanza la diffusione delle pratiche di eccellenza già maturate nell ambito dell istruzione professionale e tecnica e nell ambito della formazione professionale regionale. 2.4. L Istituto Regionale di Ricerca Educativa (IRRE) del Friuli V.G. fornisce il supporto alla progettazione delle istituzioni scolastiche, sia con lingua di insegnamento italiana che con lingua di insegnamento slovena, nella definizione dei descrittori delle certificazione delle competenze acquisite nelle esperienze di alternanza scuola lavoro ai fini della certificazione finale. 2.5. La Confindustria del Friuli Venezia Giulia, ritenendo che un sempre più stretto rapporto fra il mondo dell istruzione e quello del lavoro possa contribuire al miglioramento dei livelli qualitativi del sistema dell istruzione allo scopo anche di mettere i giovani nelle condizioni di essere protagonisti consapevoli del loro progetto di vita e di sviluppo, intende agevolare la transizione dei giovani dal mondo della scuola al mondo produttivo; sviluppare nei soggetti in formazione una maggiore capacità di adattamento ai mutamenti tecnologici ed economici in atto; rendere più percepibile ai giovani il mondo del lavoro e proporre stimoli per lo sviluppo di una cultura del lavoro ; sensibilizzare i docenti alla didattica orientativa e alla cultura d impresa; La Confindustria del Friuli Venezia Giulia, in raccordo e per tramite delle Associazioni ed Unioni Industriali provinciali, si impegna a dare a tutte le aziende associate la più ampia diffusione dell iniziativa e delle sue potenzialità, quale strumento atto a favorire l orientamento degli studenti, promuovendo l acquisizione di conoscenze, competenze e abilità. Per la più efficace e concreta realizzazione dell alternanza scuola lavoro possono essere realizzate, anche avvalendosi delle professionalità espresse dal sistema rappresentato, iniziative di progettazione di specifici percorsi di alternanza, attività formative per tutor scolastici e aziendali, interventi atti a diffondere e valorizzare l alternanza scuola lavoro. 2.6. L Università degli Studi di Udine contribuisce tramite: la formazione figure specifiche e tutori con le diverse modalità previste dalla legge 341/1990; la formazione degli insegnanti, tramite la collaborazione con scuole di specializzazione dell insegnamento secondario e con le future lauree magistrali ex L. 270/2005; i centri di ateneo ex art. 5 L. 270/2005 e CORT per l azione di orientamento; la formazione postlauream per una figura di insegnante esperto, con strumenti istituzionali: corsi di perfezionamento e master; il sostegno con attività di consulenza e ricerca sulle tematiche dell alternanza. 4

2.7. Le CC.I.A.A. di Pordenone, Trieste e Udine garantiscono: la loro collaborazione nella progettazione e realizzazione, da parte delle istituzioni scolastiche, di attività formative in alternanza scuola/lavoro; la progettazione e la realizzazione di percorsi formativi per tutor aziendali e scolastici; il contributo alla ricerca di aziende disponibili ad accogliere gli studenti e a far seguire loro un percorso coerente con le finalità formative previste dal progetto ; il contributo, se disponibili, tramite risorse finanziarie a favore dei progetti della provincia di riferimento. 2.6. La Confartigianato regionale del Friuli Venezia Giulia ritiene necessaria una nuova collaborazione tra il mondo del lavoro e quello dell istruzione, affinché ognuno dei soggetti possa contribuire al meglio e nel rispetto dei ruoli alla ricerca di risposte educative che tengano conto anche delle esigenze delle imprese e che possano favorire al meglio l inserimento dei giovani nel mondo del lavoro artigiano. Al fine anche di abbreviare le distanze tra il mondo del lavoro e insegnanti, tra scuola e impresa, Confartigianato FVG, tramite le associazioni provinciali, si impegna a favorire e promuovere un più forte e continuativo raccordo tra scuola e mondo del lavoro, mettendosi anche a disposizione quale partner per la ricerca e la raccolta delle esigenze delle realtà produttive, affinché la scuola possa tenerne conto nella progettazione del percorso formativo. 2.7. La Direzione Regionale del Friuli Venezia Giulia dell Agenzia delle Entrate, nell ottica di collaborazione avviata con l Ufficio Scolastico Regionale, ha in corso convenzioni per tirocini di formazione ed orientamento già in cinque dei dieci Uffici Locali della regione a favore di altrettanti Istituti scolastici del proprio territorio. In materia di alternanza scuola lavoro, si impegna a sensibilizzare gli Uffici dipendenti affinché continuino ed incrementino i percorsi di formazione; a collaborare con gli altri soggetti firmatari del presente protocollo. 2.8. La Slovensko deželno gospodarsko združenje Unione Regionale Economica Slovena (SDGZURES) ritiene che ai fini di un miglior coordinamento tra il mondo dell istruzione e il mondo del lavoro sia necessario un maggior coinvolgimento degli operatori scolastici ed economici interessati. A tal fine la SDGZURES si impegna: a promuovere, con il supporto di strumenti legislativi e incentivi adeguati, iniziative informative e di orientamento per i docenti, genitori e gli studenti; a promuovere percorsi di introduzione al mondo del lavoro degli studenti mediante stages nelle aziende; a promuovere iniziative di collaborazione tra corpo docente e rappresentanti dei settori economici per l inserimento di elementi pratici dell economia del territorio nell attività scolastica. Per conseguire tali finalità la SDGZURES intende operare da raccordo tra le scuole con lingua di insegnamento slovena o le eventuali altre scuole interessate e le imprese associate promuovendo le iniziative necessarie. 2.9. (Testo OO.SS.) Articolo 3 (Attività di informazione e di formazione) I soggetti sottoscrittori del Protocollo d Intesa per la progettazione di percorsi in alternanza scuolalavoro nel Friuli Venezia Giulia si impegnano a collaborare per l organizzazione 5

di iniziative di informazione e percorsi di formazione destinati ai soggetti coinvolti nei predetti percorsi in alternanza scuolalavoro. Articolo 4 (Progettazione dei percorsi in alternanza scuolalavoro ) Per un supporto alla progettazione di percorsi in alternanza scuolalavoro da parte delle scuole secondarie superiori del Friuli Venezia Giulia, si propongono le Linee Guida, redatte dal Comitato Tecnico Scientifico di cui all art. 5, che si sviluppano in coerenza con i seguenti criteri essenziali: I percorsi di alternanza scuola lavoro sono destinati agli allievi che abbiano compiuto almeno 16 anni nell anno solare in cui ha inizio l anno scolastico cui si riferisce la specifica offerta formativa. La durata dei percorsi di formazione in azienda attivati nel corso dell anno scolastico è di norma fissata entro il limite del 15% del monte ore annuo delle attività didattiche. Le attività di formazione in azienda sono finalizzate al raggiungimento di obiettivi compresi nel piano dell offerta formativa del corso di studi frequentato dallo studente. Le competenze acquisite nei percorsi in alternanza sono riferite agli standard di competenze di base, trasversali e professionali definite a livello nazionale Il modulo di formazione in azienda è preceduto da un modulo scolastico di educazione al lavoro, fondato su contenuti relativi ai temi della legislazione del lavoro e della sicurezza.. Articolo 5 (Comitato Tecnico Scientifico) Viene costituito un Comitato Tecnico Scientifico composto da referenti di ciascuno dei soggetti sottoscrittori del Protocollo d Intesa per la progettazione di percorsi in alternanza scuolalavoro nel Friuli Venezia Giulia e da rappresentanti degli istituti scolastici che stanno realizzando esperienze di scuolalavoro con compito di: predisporre e proporre le Linee Guida di cui al precedente art. 4, da diramare a cura dall Ufficio Scolastico Regionale per il Friuli V.G.; monitorare i percorsi in alternanza scuolalavoro, realizzati dalle scuole secondarie superiori del Friuli Venezia Giulia secondo gli ordinamenti vigenti. Trieste, MIUR UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA Direttore Generale dott. Francesco Pagliuso AGENZIA DELLE ENTRATE DIREZIONE REGIONALE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA Direttore Regionale dott. Franco Latti C.C.I.A.A. di PORDENONE Segretario Generale dott.ssa Emanuela Fattorel 6

C.C.I.A.A. di TRIESTE C.C.I.A.A. di UDINE Presidente protempore dott. Adalberto Valduga CONFINDUSTRIA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA FEDERAZIONE REGIONALE CONFARTIGIANATO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA Dott.ssa Marinella Tolloi MIUR ISTITUTO REGIONALE DI RICERCA EDUCATIVA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA Presidente prof. Bruno Seravalli OO.SS. SCUOLA (più spazio) REGIONE AUTONOMA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA ASSESSORATO ALL ISTRUZIONE Assessore regionale dott. Roberto Antonaz REGIONE AUTONOMA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA ASSESSORATO AL LAVORO, FORMAZIONE, UNIVERSITA E RICERCA Assessore regionale dott. Roberto Cosolini SLOVENSKO DEŽELNO GOSPODARSKO ZDRUŽENJE UNIVERSITA DEGLI STUDI di TRIESTE UNIVERSITA DEGLI STUDI di UDINE 7