IL FENOMENO INFORTUNISTICO NEL FLOROVIVAISMO INDAGINE 2001-2005



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IL FENOMENO INFORTUNISTICO NEL FLOROVIVAISMO INDAGINE 2001-2005 Il monitoraggio del fenomeno infortunistico nei principali comparti produttivi del territorio è attività che il Servizio pubblico di prevenzione effettua regolarmente allo scopo di rendere disponibili conoscenze di dettaglio, più aderenti alla realtà lavorativa specifica rispetto a quelle desumibili dalle rilevazioni e dalle statistiche nazionali. Nel caso del florovivaismo questa attività risale a circa 25 anni fa: la prima indagine è del 1982. Le due successive indagini, riguardanti i quinquenni 1986-1990 e 1991-1995 sono relative allo stesso campione (21 aziende vivaistiche), la terza, ha interessato 46 aziende per il quinquennio 1996-2000. L indagine attuale si riferisce al periodo 2001-2005 e rappresenta la più importante fra quelle realizzate fino ad oggi, essa infatti interessa 156 aziende Vivaistiche e 30 aziende Floricole. Il numero degli addetti risulta 1.506 per le aziende vivaistiche e 191 per quelle floricole, considerando tutte le tipologie di rapporto di lavoro. Se invece si calcola in termini di addetti equivalenti ponendo le ore lavorate totali in rapporto alle ore medie annue (1.600) di un addetto a tempo pieno, si rileva la presenza annuale di 1.165 addetti nei vivai, e di 136 nelle aziende floricole. Lo studio è stato realizzato, attraverso l analisi dei dati reperiti nei registri infortuni. Le ore lavorate, sono state fornite dalle aziende florovivaistiche alle quali è stato richiesto di rilevare le ore ordinarie e straordinarie, escludendo ferie, festività, malattie, infortuni. Gli indici infortunistici sono stati calcolati secondo le seguenti formule: - Indice di frequenza (I.F.) = n. infortuni / n. ore lavorate x 1.000.000 - Indice di gravità (I.G.)= n. giornate inabilità / n. ore lavorate x 1.000 - Durata media (D.M.) = n. giornate di inabilità / n. infortuni I valori degli indici considerati accettabili sono 20 per l I.F., 0,5 per l I.G. e 25 per la D.M. E da precisare che nel calcolo dell I.G. non è stato tenuto conto della norma UNI che prevede l inserimento del coefficiente (Somma dei gradi di rendita x 75) che non era disponibile sul registro infortuni. Sono stati esclusi dall elaborazione: gli infortuni con durata di inabilità inferiore a quattro giorni;

gli infortuni in itinere (101 casi, di cui uno mortale, che hanno comportato 3.430 giorni di assenza); gli infortuni relativi a personale amministrativo. Sono stati calcolati gli indici infortunistici, sia per le aziende Vivaistiche che per le quelle Floricole, mentre l elaborazione dei dati relativa ad alcune variabili di interesse è stata limitata al vivaismo in ragione della bassa numerosità del campione delle aziende floricole ed anche della minore rilevanza in queste, del rischio infortunistico. L analisi è stata condotta facendo riferimento alle variabili INAIL tradizionali. Per L Attività fisica si è fatto riferimento al Progetto ESAW. Tabella 1 - Aziende Vivaistiche e Floricole oggetto di indagine per classe di addetti Classi di addetti 1 3 4 9 10 19 20 TOT n. aziende vivaistiche 61 55 24 16 156 n. addetti equivalenti 101 239 240 585 1165 n. aziende floricole 12 12 4 2 30 n. addetti equivalenti 13 56 32 35 136 Si rileva dalla Tabella 1 la prevalenza di aziende piccole. Gli addetti equivalenti sono invece distribuiti abbastanza omogeneamente rispetto alla soglia sopra / sotto 20. Tabella 2 Numero medio degli addetti per anno, suddivisi per la tipologia del contratto, e le ore lavorate n. medio /anno n. ore lavorate nel quinquennio ore medie /addetto Fissi 929 7.285.203 1.568 Collaboratori familiari 114 1.061.242 1.862 Avventizi 411 1.079.234 525 Apprendisti 49 271.549 1.108 Atipici 3 4.849 323

Nell analisi del n. degli addetti suddivisi per tipologia di contratto, possiamo notare un elevato numero dei lavoratori con contratto a tempo indeterminato (cosiddetti operai fissi) che mediamente lavorano 1.568 ore all anno ed una forte presenza di lavoratori avventizi e di collaboratori familiari, mentre è limitata la presenza di apprendisti e lavoratori atipici. Tabella 3 - Infortuni nelle Aziende vivaistiche. Distribuzione degli indici per classi di addetti Classe di addetti 1 3 4 9 10 19 20 TOT n. casi 25 85 90 439 639 gg inabilità 891 1.849 1.869 9.242 13.851 Ore lavorate 860.653 1.925.954 1.874.686 5.086.082 9.747.376 Indice Frequenza 29,05 44,13 48,01 86,31 65,56 Indice Gravità 1,04 0,96 1,00 1,82 1,42 Durata media 35,64 21,75 20,77 21,05 21,68 Gli I.F. e I.G. sono notevolmente più elevati nelle aziende con addetti 20. Questo dato sembra in contrasto con l idea che una azienda grande sia più sicura di una piccola, in virtù di una migliore organizzazione, ma si deve notare che in realtà non siamo di fronte ad aziende di grandi dimensioni. Escludendo che la differenza fra le classi sia attribuibile ad una disomogenea dichiarazione delle ore lavorate, la spiegazione potrebbe trovarsi nel fattore necessità : nelle microaziende, di solito a carattere familiare, si potrebbe verificare una sottodenuncia degli infortuni più leggeri, pena l interruzione dell attività. Mentre invece si denunciano i casi gravi, assolutamente incompatibili col lavoro. E a sostegno di questa ipotesi l elevata D.M. della inabilità nelle microaziende.

Tabella 4 - Infortuni nelle Aziende floricole. Distribuzione degli indici per classi di addetti Classe di addetti 1 3 4 9 10 19 20 TOT n. casi 6 0 1 6 13 gg inabilità 150 0 11 83 244 Ore lavorate 100943 448321 254994 276924 1081182 Indice Frequenza 59,44 0 3.92 21,67 12,02 Indice Gravità 1.49 0 0.04 0.30 0,2 Durata media 25 0 11 13,83 18,76 Tabella 5 - Aziende Vivaistiche: distribuzione degli infortuni per nazionalità e genere Nazionalità genere n. casi gg inabilità DM Italiani Stranieri M 451 10.145 22,5 F 23 600 26,1 M 165 3.106 18,8 F 0 0 0 Tra i lavoratori maschi gli infortuni riguardano italiani nel 73% dei casi e stranieri nel 27%. Sembra un dato su cui riflettere, anche se al momento non è possibile rapportare i casi agli occupati. Relativamente alle donne, non si sono registrati infortuni fra le lavoratrici straniere. Si rileva che la DM per le italiane è più alta rispetto a quella dei lavoratori maschi. Tabella 6 - Aziende vivaistiche: infortuni nel periodo 1986-2005 Anni N. Aziende N. infortuni Ore lavorate GG inabilità IF IG D.M 1986-1990 21 168 2.500.692 4.182 67,10 1,67 24,9 1991-1995 21 199 2.576.620 5.735 77,26 2,23 28,8 1996-2000 46 340 3.906.629 6.545 87,03 1,68 19,2 2001-2005 156 639 9.747.376,9 13.851 65,56 1,42 21,68

Nella valutazione dell andamento degli infortuni nel lungo periodo occorre tenere presente che le diverse indagini effettuate hanno riguardato numeri diversi di aziende e che la rilevazione delle ore lavorate rappresenta un fattore di criticità non facilmente controllabile. Nei grafici seguenti si riporta l andamento degli indici nel quinquennio 2001-2005. In questo arco di tempo si registra una leggera tendenza alla riduzione degli Indici di frequenza e di gravità, mentre la Durata media è sostanzialmente stabile. Nel complesso gli infortuni nel vivaismo di piante ornamentali rappresentano un problema ancora significativo e lontano da una soglia di accettabilità. Figura 1 Indice di Frequenza aziende vivaistiche, infortuni 2001-2005 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 Andamento Frequenza Infortuni - Aziende Vivaistiche 2001 2002 2003 2004 2005 IF Figura 2 - Indice di Gravità aziende vivaistiche, infortuni 2001-2005 Andamento Gravità Infortuni - Aziende Vivaistiche 2,5 2 1,5 1 IG 0,5 0 2001 2002 2003 2004 2005

Figura 3 Durata Media aziende vivaistiche, infortuni 2001-2005. 35 Andamento Durata Media Infortuni - Aziende Vivaistiche Giorni di assenza 30 25 20 15 10 DM 5 2001 2002 2003 2004 2005 Allo scopo di fornire altri elementi di valutazione si riportano i risultati di un indagine analoga effettuata nelle falegnamerie di fusti in legno per salotti e relativa allo stesso periodo. Tabella 7 Periodo 2001-2005. Aziende vivaistiche e falegnamerie Vivaismo Falegnamerie n. aziende 156 17 n. infortuni 639 73 Ore lavorate 9.747.376 1.390.984 gg. inabilità 13.851 1.859 I.F. 65,6 52,4 I.G. 1,4 1,3 D.M. 21,7 25,7

Tabella 8 - Aziende vivaistiche. Distribuzione degli infortuni per ATTIVITA FISICA dell infortunato ATTIVITA FISICA n. infortuni gg inabilità D.M. Operazioni di macchina 24 829 34,5 Lavoro con utensili a mano 72 1484 20,6 Alla guida, a bordo di 34 827 24,3 Manipolazione di oggetti 92 2243 24,4 Trasporto manuale Sollevare spingere 216 3753 17,4 Movimenti camminare salire scendere. 121 3124 25,8 Presenza 10 152 15,2 Nessuna informazione 70 1439 20,6 Totale 639 13851 21,7 L analisi per Attività fisica si propone di mettere in evidenza la circostanza dell infortunio: cosa stava facendo il lavoratore al momento dell evento. Il Trasporto manuale, risulta al primo posto per frequenza (216 casi pari al 33,8%), seguito da Movimenti con 121 casi. Relativamente alla gravità espressa dalla durata media della inabilità, la prima posizione è invece delle Operazioni di macchina, che con 34,5 giorni si staccano nettamente dal resto. Tabella 9 - Aziende vivaistiche. Distribuzione degli infortuni per FORMA Forma di Avvenimento n. infortuni gg inabilità D.M. Caduta scivolamento piede in fallo 175 4.388 25,1 Movimento con sforzo 116 2.080 17,9 Urtato da /colpito con 275 5.582 20,3 Altro 73 1.801 24,7 Totale 639 13.851 21,7 Esaminando la variabile Forma di avvenimento ovvero la modalità di accadimento dell evento che ha portato alla lesione, si rilevano 3 principali tipologie: gli urti (43 % dei casi), le cadute / scivolamento (27,4 %) e i movimenti effettuati con sforzo (18,1 %).

Tabella 10 - Aziende vivaistiche. Distribuzione degli infortuni per AGENTE MATERIALE Agente Materiale n. infortuni gg inabilità D.M Ambiente di lavoro 105 2.949 20,08 Macchine 50 1.711 34,22 Attrezzature utensili 61 973 15,95 Materiali sostanze radiazioni 49 966 19,71 Mezzi di sollevamento e trasporto 108 2.376 22,00 Parti di 40 752 18,8 Piante animali 165 2.870 17,39 Recipienti e contenitori 23 404 17,56 Non determinato 38 850 22,36 Totale 639 13.851 21,7 Circa l Agente materiale che ha determinato il danno, la graduatoria vede nell ordine le Piante (25,8 %), i Mezzi di sollevamento e trasporto (16,9 %) e l Ambiente di lavoro (16,4%). Seguono, per frequenza, Attrezzature e Macchine. Riguardo alla durata media al primo posto per gravità le Macchine con 34,22 giornate di inabilità. Questi dati sono in accordo con l indagine precedente del 1996-2000. Tabella 11 - Aziende vivaistiche. Distribuzione degli infortuni per SEDE della lesione n. gg Sede della lesione DM Infortuni inabilità Testa 41 468 11,41 Occhi 39 652 16,72 Colonna vertebrale 98 1.614 16,47 Cingolo toracico 20 488 24,40 Parete toracica 26 378 14,54 Arto superiore 59 1.207 20,45 Mano 105 2.489 23,70 Cingolo pelvico 10 654 65,40 Coscia gamba 40 758 18,95 Ginocchio 53 1.640 30,94 Caviglia 48 968 20,17 Piede 51 1.087 21,31 Sede Plurima 46 1.198 26,04 Totale 639 13.851 21,7

La Sede della lesione mostra al primo posto la mano, seguita subito dopo dalla colonna vertebrale (15 % dei casi contro il 9% nel 1996-2000) che rappresenta li principale bersaglio delle lesioni da sforzo e quindi ginocchio e caviglia, interessati da traumi distorsivi e contusivi. Le lesioni a carico dell arto inferiore sono 192 (30 % dei casi) con DM 23,19, mentre se osserviamo per DM prevale il cingolo pelvico (bacino) con 65,4 giorni. Tabella 12 - Aziende vivaistiche. Distribuzione degli infortuni per NATURA della lesione Natura della lesione N. Infortuni gg inabilità DM Contusione 232 4.493 19,37 Ferita 135 2.090 15,48 Da sforzo 99 1.598 16,14 Distorsione/ Lussazione 97 2.575 26,55 Frattura 27 1.473 54,56 Da corpi estranei 22 425 19,32 Plurima 9 494 54,89 Da altri agenti 7 65 9,29 Perdita anatomica 4 358 89,50 Ustione 2 57 28,50 Altro 5 223 44,6 Totale 639 13.851 21,7 Osservando il fenomeno infortunistico per la natura della lesione assumono particolare rilievo, come nell indagine del 1996-2000, le lesioni da sforzo con 99 casi e le distorsioni / lussazioni con 97 casi. Le lesioni di maggiore gravità che riguardano la perdita anatomica sono relative alla mano (4 casi) e la frattura con 27 casi di cui 4 relativi al bacino. Una volta delineato il fenomeno nei suoi tratti fondamentali conviene approfondire alcuni aspetti emergenti dall analisi delle singole variabili.

TRASPORTO MANUALE La movimentazione di piante rappresenta una delle operazioni principali delle lavorazioni dei vivai di piante ornamentali. Tale movimentazione viene effettuata con mezzi - e questo in termini di infortuni si rileva esaminando gli agenti materiali, dove i Mezzi di sollevamento e trasporto occupano il secondo posto dopo le Piante ma anche a braccia. Il trasporto manuale, come abbiamo visto, emerge quale occasione di lavoro per 216 casi di infortunio, per 3.753 gg di inabilità con una DM di 17,4 giorni. Dal punto di vista della forma di accadimento si rileva che il Trasporto manuale di carichi è associato non solo a movimenti con sforzo (94 casi), ma anche a urti / colpi (76 casi) e cadute (33 casi). LESIONI DELLA COLONNA VERTEBRALE Si registrano 98 casi (15,34 % degli infortuni) con 1.614 giorni di inabilità e DM 16,47. Relativamente all attività fisica, 67 casi (lombalgie da sforzo) sono associati al Trasporto manuale, 9 alla Manipolazione di oggetti, 6 ad operazioni di guida / a bordo di. Si tratta di episodi acuti che spesso si inseriscono su un terreno di patologia cronica. Tabella 13 - Aziende vivaistiche. Distribuzione degli infortuni per ATTIVITA FISICA e FORMA. ATTIVITA FISICA Caduta Scivolamento Movimento con sforzo Urtato /Colpito Altro Totale Operazioni di macchina 2 2 19 1 24 Lavoro con utensili a mano 7 2 57 6 72 Alla guida, a bordo di 11 0 10 13 34 Manipolazione di oggetti 20 11 52 9 92 Trasporto manuale 33 94 76 13 216 Movimenti 79 2 25 15 121 Presenza 1 0 9 0 10 Nessuna informazione 22 5 27 16 70 Totale 175 116 275 73 639

CADUTE DALL ALTO Tra le cadute, che rappresentano una modalità tipica dei lavori agricoli in relazione alle caratteristiche delle superfici, si segnalano 25 casi di cadute dall alto (748 gg inabilità, DM 29,92 gg) così distribuiti: 15 da camion, carrello, cassone, rimorchio; 8 da scala; 1 da una pianta e 1 non determinato. E un problema da non sottovalutare, specie per quanto riguarda frequenti operazioni di carico scarico di mezzi di trasporto anche in considerazione della gravità delle conseguenze. Per eventuali informazioni è possibile contattare il Centro: - e-mail: l.kovacic@usl3.toscana.it - Fax: 0573 353423 - Posta: Azienda USL 3 Pistoia. Centro Regionale Prevenzione Salute e Sicurezza nel Floro-vivaismo. Viale Matteotti, 19. CAP 51100 Pistoia A cura di: L. Kovacic, N. Rosini, M. Barbani, C. Ciapini, A. Innocenti Con la collaborazione di A. Gendusa Data ultimo aggiornamento: 24/10/2008