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Transcript:

I mestieri di bordo La nave e il sommergibile quali microcosmo di competenze: pianificazione operativa, addestramento, comunicazione, logistica, organizzazione, gestione del personale e delle emergenze, arte marinaresca, informatica, navigazione, ingegneria... e in cui ufficiali, sottufficiali e marinai lavorano gomito a gomito. Dall affiatamento, dallo spirito di corpo e dal senso di appartenenza ad un equipaggio dipende il funzionamento di un sistema complesso qual è l unità, caratterizzata intrinsecamente da elevata flessibilità di impiego e capacità di integrarsi in contesti operativi diversi e mutabili. Chiarezza delle procedure, delle manovre e degli ordini impartiti sono alla base di ogni attività. di Rosario Naimo foto di Gabriele Lenzi Nave Margottini, Mar Tirreno 22 magggio 2014. Il Comandante capitano di fregata Pasquale Esposito durante un briefing con i suoi collaboratori pianifica l'attraversamento dello stretto di Messina. Il team di plancia Il team plancia, oltre a condurre la navigazione in sicurezza, deve essere in grado di gestire la condotta operativa dell unità navale di cui sono esempi le operazione di volo degli elicotteri, la blind navigation (navigazione in condizioni di scarsa visibilità o con l utilizzo del radar), la condotta dell unità in canali dragati. Il controllo e il coordinamento spetta all Ufficiale di Guardia Plancia. Fanno parte del team il Capo Posto Plancia, in genere un sottufficiale di grande esperienza e capacità; l Ufficiale di Rotta; il Capo Posto Radio che garantisce i servizi di pianificazione e condotta della navigazione (carteggio e meteo). Deve assicurare l addestramento e la formazione della Componente anche tramite l on the job training, impiegare operativamente i mezzi, le apparecchiature ed i sistemi di comunicazione inclusi quelli per la ricerca ed il soccorso, compilare ed aggiornare le carte e le pubblicazioni nautiche. La vedetta; l operatore al carteggio o segretario di rotta per la pianificazione delle rotte, nella navigazione di precisione e responsabile nel coadiuvare l Ufficiale di Rotta della nave nel delicatissimo compito di conservare, aggiornare ed utilizzare le carte nautiche, le pubblicazioni utili alla navigazione e la cartografia elettronica di bordo. Il timoniere: addetto alla manovra del timone, conducendo la Nave sulla giusta rotta e con qualsiasi condizione meteo. Esegue gli ordini dell Ufficiale di Guardia in Plancia o del Comandante e - qualora particolarmente esperto - si fregia del titolo di timoniere di manovra. In questo caso, governa la nave nei momenti più critici e di maggior tensione, ovvero quando l unità naviga molto vicino ad altre navi, in acque particolarmente pericolose o durante l ingresso e l uscita dai porti. Appartiene alla categoria dei nocchieri di bordo, quella tipologia di marinai - veri lupi di mare - che sono i maestri dell arte marinaresca. Il team radio Una unità militare è sede di Sistemi di Comando e Controllo e sistemi di comunicazioni ad essi dedicati che le per- mettano di interagire efficacemente con i diversi livelli di Comando ed elementi di organizzazione, siano essi nazionali o internazionali, coinvolti nello svolgimento di una missione. Il team radio di una unità navale della Marina, guidato da un Ufficiale di Vascello specializzato in tale ambito, ha quindi la responsabilità di garantire l efficienza dei sistemi di telecomunicazione e il loro corretto impiego, incluso l utilizzo delle procedure previste. LA PIANIFICAZIONE DELLE OPERAZIONI Le Navi della Marina rappresentano il braccio operativo della Forza Armata. E 12 13

Il capo di 3^ cl. Enrico Cimmino in aletta di plancia mentre esegue segnali con lampi di luce con Panerai; sotto: il 2 capo Antonio Capriati in cucina. Nave Margottini, Mar Tirreno. COC ruolo combattimento, il tenente di vascello Luca Codognotto (CRSNR) e il sottotenente di vascello Tommaso Cesana (UdR) in ChartRoom. A destra: nave Margottini, Mar Tirreno. Operatrici SNR i sottocapi 3^ Andreina Nella e Barbara Narcisi alla console in COC. quindi necessario personale con competenze specifiche per la cosiddetta pianificazione operativa e per quello che è la conduzione operativa. Tali funzioni rispecchiano la strutturazione organizzativa di bordo che vede, alle dirette dipendenze del Comandante, in qualità di diretti collaboratori (stato maggiore), un Capo Servizio Operazioni (Uff.le di Vascello) che sovraintende le funzioni del combattimento con l integrazione dei sottosistemi per le comunicazioni, per la gestione dei sistemi d arma, per la trattazione delle informazioni, per la condotta nave e per la gestione di tutte le attrezzature marinaresche; Capo Servizio Sistema Nave (Uff.le GN) che sovraintende ed assicura le funzioni per la propulsione, per la generazione e distribuzione dell energia elettrica, per i servizi ausiliari di bordo e per le sistemazioni fisiche di bordo; Capo Servizio Logistico (Uff.le CM) che assicura tutti aspetti logistici per assicurare la piena efficienza dei sistemi di bordo e gli approvvigionamenti in occasione delle soste in porto. Dalla pianificazione operativa discendono varie azioni di coordinamento. In particolare, per assicurare tempestiva e pronta reazione all evoluzione tattica in mare, si suole suddividere la missione nelle tre forme di lotta tradizionalmente legate all ambiente sottomarino, alla superficie ed allo spazio aereo, attribuendo significativamente nomenclature differenti. Si parla infatti di: caccia antisommergibile quando le Navi agiscono per bonificare un area dalla presenza di battelli nemici o per proteggere bersagli di maggiore valore tattico/strategico; lotta di superficie per indicare un confronto alla pari tra formazioni navali per assicurare il controllo dell area di operazioni o per il libero transito del naviglio mercantile nazionale; difesa aerea per indicare l indispensabile attitudine che le navi devono sviluppare per reagire prontamente contro la minaccia aerea impedendone il controllo dello spazio aereo. Il commissario di bordo e il supporto logistico Il Commissario di Bordo pianifica e pone in essere il supporto logistico a sostegno delle Operazioni, con particolare riferimento alla richiesta di fondi e valuta straniera, alle dotazioni dei pezzi di rispetto necessari all efficienza degli apparati, ai rifornimenti combustibili, alle richieste verso i fornitori esteri e l Agenzia NATO di supporto logistico NSPA (Nato Supply Agency). E il Consigliere Giuridico del Comando e quindi partecipa ai briefing operativi, studia le Rules Of Engagement (ROE) ed esamina il legal framework delle missioni militari e la corretta applicazione ad esse del diritto interno e internazionale. Può partecipare anche a staff multinazionali. Dal Commissario di bordo dipendono anche i gestori della cambusa (capocarico) e il personale di cucina (cuochi altamente specializzati alla scuola sottufficiali di Taranto). 14 15

A sinistra: il capo di 1^ cl. Donato Manna in infermeria; sopra: il capo di 1^ cl. Marco Urrata ai telegrafi in plancia. A destra: nave Margottini, il sottocapo di 3^ cl. Luana Di Pietro mentre esgue controlli ad un diesel generatore. Il team sanitario Ogni Unità è dotata di infermeria. Quelle più grandi, vedi Cavour, di veri e propri ospedali con tanto di sale operatorie per il supporto al personale ed anche alle popolazioni nello svolgimento della funzione "dual use". Oggi la Marina ha un Corpo Sanitario specializzato per supportare la Squadra Navale. Le specializzazioni vanno dalla medicina legale alla medicina preventiva e alla diagnosi e cura. In alcune Unità, in cui sono imbarcati specializzati del Servizio Sanitario del Comando Incursori e Subacquei del Varignano con compiti di supporto diretto alle attività operative e addestrative nonché di una qualificata attività di ricerca nel campo della medicina subacquea. Gli ufficiali tecnici e l efficienza delle Nave Gli specialisti del Sistema di Combattimento, sottufficiali e marinai dotati di una solida formazione nel campo dell elettronica e dell informatica, coordinati attraverso l attenta attività di management condotta dagli ufficiali tecnici, provvedono a tutte le manutenzioni preventive e correttive necessarie per garantire il funzionamento e quindi la massima prestazione di tutte le apparecchiature. L efficienza degli apparati della Piattaforma, gestita da Ufficiali di norma laureati in Ingegneria Navale e coordinati dal Direttore di Macchina, è necessaria per la corretta pianificazione delle operazioni. Non è immaginabile iniziare una attività con avarie non risolte o manutenzioni da svolgere. E quindi prioritario saper pianificare in anticipo tutte le attività ingegneristiche e di supporto logistico necessarie per l inizio delle successive operazioni. LA PROPULSIONE DELLA NAVE E LA GENERAZIONE DI ENERGIA La Plancia è la mente, l Apparato Motore il cuore. Pazzi pur si vive ma senza cuor si muore. Questa frase riportata all ingresso della Sala Macchine di Nave Vespucci, sintetizza l operato degli uomini che concorrono alla condotta, alla manutenzione ed all efficienza delle apparecchiature per la propulsione della nave, la generazione e distribuzione dell energia elettrica, vitali a bordo di una Unità Navale. Il personale del Servizio Sistema Nave ha il compito di condurre e mantenere in efficienza apparecchiature vitali, complesse e tecnologicamente avanzate. Tali impianti senza le competenze specifiche di chi è stato formato per operare in questo settore non sarebbero altro che un insieme di ferro e cavi. Oltre a ciò, i membri del Servizio Sistema Nave hanno il compito di mantenere in efficienza tutti gli impianti di sicurezza e antincendio, assicurando la Difesa Passiva (cioè la difesa da incendi e falle) della Nave allo scopo di poter raggiungere l obiettivo anche in condi- zioni di efficienza ridotta, a seguito di avarie e danni obbiettivi, sia in tempo di pace che di azione, sia in porto che in mare. Il Direttore di Macchina La direzione del Servizio Sistema Nave è affidata ad un Ufficiale del Genio Navale, di norma laureato in Ingegneria Navale, che prende il nome di Capo Servizio Sistema Nave e Direttore di Macchina e che gestisce e dirige un team tecnici altamente specializzati organizzando e coordinando le attività necessarie per garantire in ogni momento la mobilità e manovrabilità della Nave, la generazione e distribuzione dell energia elettrica al fine di concorrere al mantenimento del massimo potere offensivo e difensivo in relazione a particolari situazioni in cui la Nave può venirsi a trovare. Oltre ad approfondite conoscenze tecniche il Direttore di Macchina deve essere un ottimo gestore di uomini dei quali deve curare anche l addestramento. Capo Macchina I Sottufficiali che ricoprono questo incarico curano lo stato di approntamento e manutenzione dei macchinari necessari a far muovere la Nave, provvedendo anche all addestramento del personale dipendente. Attenendosi alle disposizioni del Direttore di Macchina seguono le manutenzioni e le riparazioni degli impianti di competenza avendone 16 17

Il secondo capo Angelo Ionadi e il sottocapo di 3^ cl. Andreina Nella a bordo durante una esercitazione ARPOREX. Il team elettricisti maresciallo (capo nucleo) Francesco Bicchierri, capo di 3^ cl. Marcello Zanetti, il sottocapo di 3^ cl. Rita Argenti e il secondo capo Domenico Burriesci nel locale convertitori di tensione. una completa conoscenza. Devono avere una specifica preparazione che viene curata costantemente con corsi di formazione ed aggiornamento professionale. Capo Elettricista Gli specialisti di questo settore vengono formati per raggiungere una elevata preparazione professionale nel campo degli impianti elettrici di Bassa Tensione e Media Tensione. Non solo, lo sviluppo tecnologico e l elevata e complessa automazione che gestisce tutti gli impianti della Piattaforma impongono una solida preparazione anche nel campo della gestione di reti informatiche che si interfacciano con i singoli PLC (controllore logico programmabile) ormai presenti su ogni singolo apparato. La loro preparazione deve quindi essere costantemente aggiornata seguendo le linee guida che lo sviluppo tecnologico impone. L EFFICIENZA DEGLI APPARATI ELETTRONICI Il Sistema di Combattimento o SdC installato sui mezzi della Marina Militare Italiana è un sistema complesso, costituito da una rete integrata di calcolatori elettronici, di sensori di scoperta, di impianti di telecomunicazione e di sistemi d arma. L SdC ha sempre rappresentato una delle massime espressioni tecnologiche Il secondo capo Luca Del Bianco durante esercitazione anti incendio. degli apparati di bordo e l evoluzione delle apparecchiature ha condotto ad una sempre maggiore complessità ed integrazione dei componenti. Coordinare i mezzi arei e navali, ricevere ed inviare le informazioni opportune, comporre in maniera corretta lo scenario delle operazioni al fine di portare a termine la missione assegnata non può prescindere dall efficienza del Sistema di Combattimento. Così come la presenza di un valido team di supporto concorre ai successi di un pilota, il gruppo di tecnici altamente specializzati e qualificati di bordo di un mezzo navale contribuisce in maniera determinante all efficienza ed all efficacia del Sistema di Combattimento, la cui manutenzione è eseguita in sinergia con il personale degli Enti di supporto a terra e dell industria privata nazionale ed europea. LA SICUREZZA (SAFETY) L azione del singolo può essere decisiva per la sopravvivenza della Nave. l Servizio di Sicurezza ha lo scopo di assicurare la Difesa Passiva della Nave e di concorrere al mantenimento del massimo potere offensivo e difensivo dell Unità, anche in condizioni d efficienza ridotta, a seguito d avarie e danni e nelle situazioni di pericolo derivanti dagli effetti d agenti chimici e biologici e delle armi nucleari (N.B.C.), sia in tempo di pace che in guerra, sia in porto che in mare. Il concetto di sicurezza è elemento co- 18 19

mune a tutti i Reparti e Servizi, perché nello svolgimento di qualunque attività esiste il rischio di un possibile insorgere d eventi pericolosi e dannosi. Ogni componente dell equipaggio è un elemento attivo all interno dell organizzazione e ogni azione intrapresa può risultare decisiva per la sopravvivenza della nave. Il Servizio di Sicurezza a bordo delle Unità Navali, attraverso il coinvolgimento della totalità dell equipaggio, deve essere inteso come il Servizio preposto alla lotta antincendio, alla lotta antifalla, al controllo e alla riduzione degli effetti dei danni causati da armi convenzionali e alla difesa NBC. Per cui tutto l equipaggio, ricoprendo mansioni diverse fra loro, deve concor- rere alla prevenzione, protezione e controllo dei danni. LE OPERAZIONI MARINARESCHE In navigazione e in porto, gli Ufficiali, Sottufficiali e Marinai che costituiscono il servizio marinaresco della nave, di concerto con gli ordini impartiti dal Comandante, curano ogni aspetto riguardante i cavi, le ancore e pitturazione della nave. Forti per la passione per il proprio lavoro, per la vita sul mare, condividono il senso nel più ampio alle attività marittime, l arte e la pratica della navigazione. Ai nocchieri del reparto marinaresco è affidato il prestigioso e delicato compito Dall alto: giovane nocchiere impegnata nella lucidatura degli ottoni a bordo di nave San Giusto. Il sottocapo di 3 cl. Cosimo Calati al timone in plancia. Il nostromo capo di 1 cl. Bernardo Bini. Nella pagina accanto: specialista sul ponte di volo effettua le segnalazioni propedeutiche al decollo di un EH-101 ASW. di timonare la Nave agli ordini dell Ufficiale di Guardia in Plancia o del Comandante. Il Nostromo Il Nostromo è il Sottufficiale responsabile delle attività marinaresche a bordo nelle navi. Egli rappresenta l Uomo di fiducia del Comandante e referente diretto per la tenuta, manutenzione e cura di ogni aspetto che riguardi l arte marinaresca. Cura la manutenzione e l impiego dei cavi e dei cordami utilizzati per l ormeggio dell Unità, gestisce i gommoni e le imbarcazioni di bordo ed è il tenutario delle nobili tradizioni mairnaresche. Consiglia il Comandante per le delicate manovre di fonda, ormeggio, rimorchio e presa di boa. I nocchieri I nocchieri sono i marinai che rappresentano il braccio del nostromo. La loro formazione viene curata presso la Scuola Sottufficiali della Maddalena. Essi, vengono addestrati all uso del timone, delle cime, alla condotta delle motobarche. Durante le manovre di ormeggio, di rifornimento laterale e di fonda lavorano con affiatamento, mettendo a frutto le loro conoscenze marinarsche per garantire che gli ordini del Comandante siano eseguiti in maniera pronta e competente. I nocchieri sono i signori di navi magiche come il Palinuro o l Amerigo Vespucci - sulle quali solcano i mari come i navigatori dell epoca d oro della vela. LE OPERAZIONI DI VOLO Gli aeromobili sono una componente essenziale della nave: tutti gli aeromobili imbarcati della Marina appartengono all Aviazione Navale. Essi sono il lungo braccio e lungo occhio a disposizione 24 ore al giorno con qualsiasi condizione ambientale. Pattugliatori, fregate, navi da sbarco e cacciatorpedinieri sono dotati di uno o due elicotteri, mentre le unità portaerei imbarcano sino a 20-24 tra aerei ed elicotteri. La Portaerei è un piccolo aeroporto galleggiante; con gli aerei imbarcati si possono effettuare tutte le missioni di scoperta e ricerca 20 21

AB- 212 ASW in volo. (foto: Silvio Scialpi). senza il bisogno di dover chiedere la disponibilità di aeroporti stranieri. Questa caratteristica di autosufficienza seabased si può prolungare nel tempo, ovunque la situazione lo richieda. Similmente l elicottero navale è nato come cacciatore di navi e sommergibili nemici, ma si trasforma in un mezzo che effettua voli di ricognizione, trasporta materiali da e per la nave e soccorre naufraghi in difficoltà. Gli aeromobili imbarcati hanno una forte connotazione dual-use, cioè sia militare che per impieghi di protezione civile. Nella componente volo di una nave ci sono piloti (tutti Ufficiali di Vascello), operatori ai sistemi e tecnici (Ufficali tecnici, sottufficiali e marinai) addetti alla manutenzione e all efficienza dei velivoli che lavorano in turni senza soluzione di continuità per garantire l efficienza degli aeromobili. Quando si guarda un ponte di volo di una nave si vedono uomini e donne che lavorano in sinergia, ognuno magari con una maglia di un colore diverso che definisce il compito che l operatore deve adempiere, ma tutto è coordinato e lo scopo è quello di utilizzare l aeromobile quando è necessario ed al meglio delle sue capacità. Piloti Sono Ufficiali di Vascello con una formazione selettiva e specialistica. Dopo aver frequentato le scuole di volo degli USA per 2-3 anni tornano in Patria e transitano a pilotare gli aerei ed elicotteri che la Forza Armata utilizza. Per questi Il sergente SSC/RD.OV. Danilo Valenza a bordo di un elicottero AB-212 ASW. Ufficiali la scuola di volo risulta solo un inizio, quando si rientra e si inizia a volare dalle navi, si continua ad imparare ed apprendere le tecniche per utilizzare al pieno l aeromobile. Un addestramento che dura spesso anni e che porterà al pronto al combattimento arrivando a decollare ed appontare sulle navi anche durante le navigazioni notturne e quando la visibilità è limitata. Operatori di Volo Sono Sottufficiali che lavorano in team con i piloti in volo e collaborano con loro per la gestione dei sofisticati sistemi di cui sono dotati gli elicotteri. Agiscono in prima persona durante le operazioni di soccorso, talvolta indossano la muta da sub e si tuffano in acqua dall elicottero per soccorrere persone in difficoltà. Tecnici Manutentori Sono la vera forza pulsante della componente volo, Ufficiali, Sottufficiali e Graduati che lavorano spesso senza sosta per permettere agli aeromobili di essere sempre disponibili per le varie missioni. Anche per loro l addestramento inizia alle Stazioni Elicotteri ed Aeromobili della Marina Militare, ma continua la progressione della preparazione tecnica, dall effettuazione delle ispezioni giornaliere fino alle più complesse manutenzioni alle quali vengono sottoposti gli aeromobili. n 22 23