Permessi lavorativi e agevolazioni per chi assiste un figlio con disabilità

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Transcript:

ariel Permessi lavorativi e agevolazioni per chi assiste un figlio con disabilità 14 marzo 2015 Avv. Laura Abet

Agevolazioni lavorative LEGGE104/1992 ART.33 Legge- quadro per l assistenza, l integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate LEGGE 53/2000 Disposizioni per il sostegno della maternità e della paternità, per il diritto alla cura e alla formazione e per il coordinamento dei tempi della città D. LGS. 151/2001 Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità LEGGE 183/2010 Collegato lavoro D. LGS. 119/2011 Attuazione dell'art. 23 della Legge 183/2010 recante delega al Governo per il riordino della normativa in materia di congedi, aspettative e permessi

Legge 5 Febbraio 1992, N. 104 "Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate." (Pubblicata in G. U. 17 febbraio 1992, n. 39, S.O.)

Art. 1 Finalita Garantire rispetto della dignità e diritti di libertà e di autonomia della persona handicappata Prevenire e rimuovere condizioni invalidanti Perseguire recupero funzionale e sociale Assicurare servizi e prestazione nonché tutela giuridica ed economica Predisporre interventi volti a superare stati di emarginazione e di esclusione sociale

Art. 3 Soggetti Aventi Diritto E persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione(comma 1) Qualora la minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l autonomia personale, correlata all età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente continuativo globale nella sfera individuale o in quella di relazione, la situazione assume connotazione di gravità(comma 3). N.B. La quasi totalità dei benefici previsti oggi dalle norme vigenti sono concessi solo ai disabili gravi ai sensi del comma 3

Cos èla Disabilità? concetto in evoluzione ( ) la disabilità è il risultato dell interazione tra persone con menomazioni e barriere comportamentali ed ambientali, che impediscono la loro piena ed effettiva partecipazione alla società su base di eguaglianza con gli altri (preambolo punto e della Convenzione ONU)

Divieto di discriminazione In applicazione dell art.3 della L. 104/92, con la L.67 del 1 marzo 2006, si è esteso il divieto di discriminazione nei confronti delle persone con disabilità al fine di: promuovere la piena attuazione del principio di parità di trattamento e delle pari opportunità garantire alle persone con disabilità il pieno godimento dei loro diritti civili, politici, economici e sociali Tale tutela si applica sia nel caso di discriminazione diretta (in caso di trattamento meno favorevole ) che di discriminazione indiretta (in cui la persona con disabilità viene messa in condizioni di svantaggio da un comportamento apparentemente neutro).

Anche nella nostra Costituzione ART 2 - La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell uomo sia come singolo sia nella formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l adempimento inderogabile dei doveri di solidarietà politica, economica e sociale. ART 3 - Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge,senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese ART 13 La libertà personale è inviolabile

Dove è la normalità? https://www.youtube.com/watch?feature=pla yer_embedded&v=xwndlokqtds

Gradi di parentela Parenti di Primo grado: padre, madre, figli. Sono Affini di Primo grado: suocero/a e figli del coniuge Parenti di Secondo grado: nonni, nipoti (figlio del figlio/a), fratelli. Sono Affini di Secondo grado: nonni del coniuge, nipote del coniuge, cognati Parenti di Terzo grado: bisnonni, pronipoti, nipote (figlio del fratello della sorella), zio/a. Sono Affini di terzo grado: bisnonni del coniuge, pronipote del coniuge, nipote(figlio del cognato/a) zio/a del coniuge Tra marito e moglie non vi è rapporto di parentela o affinità, ma un relazione differente detta Coniugio

Diverse agevolazioni Congedo di maternità 5 mesi - 80% retribuzione Congedo parentale alla mamma 6 mesi, al padre 7 mesi 30% retribuzione Congedo parentale prolungato alla mamma (o al papà) 36 mesi, oltre il congedo ordinario 30% retribuzione Permessi Retribuiti 3 giorni di permesso / mese Anche frazionabili in ore Part-time (?)

Permessi lavorativi 3 giorni-requisiti handicap in situazione di gravità (art. 3, comma 3, Legge 104/1992) non ricovero a tempo pieno - il ricovero è a tempo pieno se di 24 ore (Circolare INPS n. 90/2007, punto 6) o finalizzato a intervento chirurgico ad esclusione dei ricoveri per finalità diagnostico-terapeutiche, coma vigile e fase terminale o di richiesta di presenza del genitore/familiare del minore di 3 anni da parte dell ospedale per necessità effettive (INPS 90/2007 punto 7) in caso di ricovero a tempo pieno in cui non sia garantita l'assistenza per le visite specialistiche e terapie al di fuori della struttura(nota del Ministero del Lavoro 13/2009) il richiedente deve svolgere attività lavorativa subordinata

Benefici previsti Legge 104/1992,art. 33 GENITORI CON FIGLI DIETA INFERIORE A TRE ANNI IN ALTERNATIVA PROLUNGAMENTO DEL CONGEDO PARENTALE 2 ORE DIPERMESSO AL GIORNO GENITORI, CONIUGE, PARENTI O AFFINI ENTRO IL SECONDO GRADO / ENTRO IL TERZO GRADO SE CONIUGE O GENITORI HANNO COMPIUTO I 65 ANNI, SONO AFFETTI DA PATOLOGIE INVALIDANTI, DECEDUTI O MANCANTI 3 GIORNI DIPERMESSO AL MESE ANCHE FRAZIONABILI IN ORE 3 GIORNI DIPERMESSO / MESE, ANCHE FRAZIONABILI IN ORE LAVORATORI CON HANDICAP GRAVE IN ALTERNATIVA 3 GIORNI DIPERMESSO AL MESE ANCHE FRAZIONABILI IN ORE 2 ORE DIPERMESSO AL GIORNO

Domanda Lavoratori privati-(assicurati INPS) La richiesta deve essere presentata in via telematica all INPS di residenza La copia restituita dall INPS deve essere consegnata al datore di lavoro Anche l INPS invia copia al datore di lavoro Lavoratori pubblici-(ex Assicurati INPDAP) La richiesta deve essere inoltrata direttamente al proprio ufficio del personale

Retribuzione I permessi presi a giorni / a ore (assimilati ai permessi per allattamento) sono indennizzati sulla base della retribuzione effettivamente corrisposta I permessi concessi a titolo di prolungamento dell astensione facoltativa fino al terzo anno di vita del bambino sono indennizzati al 30% della retribuzione effettivamente corrisposta

Contributi figurativi, ferie e tredicesima Ipermessisonocopertida contributi figurativi che valgono ai fini del raggiungimento del diritto alla pensione e della liquidazione, ma non vengono conteggiati ai fini dell'ammontare della pensione stessa I permessi lavorativi non incidono negativamente sulla maturazione delle ferie e della tredicesima mensilità

Alternatività La Legge 183/2010 ha escluso l alternatività fra più beneficiari; i permessi possono cioè essere accordati soltanto ad un unico lavoratore Eccezione per i genitori di figli portatori di handicap grave, per i quali è ancora ammessa la possibilità di fruire dei permessi alternativamente, sempre nel limite dei tre giorni per persona da assistere

Cumulabilità Il lavoratore può prestare assistenza nei confronti di più persone con handicap in situazione di gravità, a condizione che Il secondo familiare da assistere sia il coniuge o un parente/ affine entro il primo grado Il secondo familiare da assistere sia un parente/affine entro il secondo grado qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i 65 anni, siano anch essi affetti da patologie invalidanti, siano deceduti o mancanti(art. 6 D. Lgs. 119/2011) Esclusa la cumulabilità dei permessi nel caso in cui anche il secondo familiare da assistere sia un parente o un affine di terzo grado(zii/ bisnonni).

Compatibilità -Permessi orari PERMESSI ORARI PER FIGLIO PORTATORE DI HANDICAP E PERMESSI PER ALLATTAMENTO PER ALTRO FIGLIO CIRC. 128/2003 POSSONO ESSERE CUMULATI, ANCHE DA PARTE DELLO STESSO GENITORE PERMESSI ORARI FRUITI DAL LAVORATORE IN QUANTO PORTATORE DI HANDICAP E PERMESSI PER ALLATTAMENTO PER FIGLIO CIRC. 128/2003 PERMESSI ORARI PER FIGLIO PORTATORE DI HANDICAP E PERMESSI PER ALLATTAMENTO PER MEDESIMO FIGLIO POSSONO ESSERE CUMULATI POSSONO ESSERE CUMULATI, ANCHE DA PARTE DELLO STESSO GENITORE SOLO QUALORA IL MEDICO DI SEDE RAVVISI IN CAPO AL BAMBINO L EFFETTIVA NECESSITÀ DI CURE CHE NON POSSONO ESSERE GARANTITE DURANTE LE SOLE ORE DI ALLATTAMENTO MSG. 11784/2007

Frazionabilità I permessi di tre giorni mensili possono essere frazionati, previo accordo con il datore di lavoro, in mezze giornate o in ore, fino ad un massimo di 24 ore per chi svolge un attività a tempo pieno, riproporzionato al proprio orario secondo il seguente calcolo: orario normale di lavoro settimanale numero dei giorni lavorativi settimanali x3=oremensilifruibili Per i dipendenti pubblici il limite è di 18 ore mensili ed è da prendere in considerazione solo nel caso in cui i tre giorni vengano frazionati in ore(legge 133/2008).

Programmazione Ministero del Lavoro e delle politiche sociali Interpello 31/2010 Necessità di contemperare il diritto al buon andamento della attività imprenditoriale con il diritto alla assistenza da parte della persona con disabilità: Possibile richiedere una programmazione dei permessi, a scadenza mensile o settimanale Purchè tale programmazione non comprometta il diritto della persona con disabilità ad una effettiva assistenza

Lavoratore che assiste un familiare che già fruisce dei permessi Il lavoratore che assiste un familiare che già fruisce dei permessi ha il diritto di usufruire di ulteriori giorni di permesso alle seguenti condizioni: effettiva necessità del lavoratore che già fruisce dei permessi per se stesso di essere assistito da parte del familiare lavoratore (la necessità di assistenza deve essere valutata del medico della sede INPS anche in relazione alla gravità dell handicap) mancanza nel nucleo familiare di un altro familiare non lavoratore in condizione di prestare assistenza fruizione contemporanea(stessi giorni) dei permessi da parte di familiare e lavoratore con handicap grave

Lavoratore con handicap grave che assiste un familiare che NON fruisce dei permessi Settore privato: Il lavoratore con handicap in situazione di gravità ha il diritto di usufruire di ulteriori giorni di permesso per assistere un familiare, senza che debba essere acquisito alcun parere medico legale(circolare INPS 53/2008, punto 6) Settore pubblico: La cumulabilità dei benefici è consentita a condizione che non vi siano altri familiari in grado di prestare assistenza (Circolare INPDAP 34/2000)

Lavoro notturno = arco di tempo di almeno sette ore consecutive comprendenti l'intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino (ad esempio i turni dalle 22 alle 6) Divieto di svolgimento del lavoro notturno per i lavoratori che abbiano a proprio carico un familiare con conhandicap ex art. 3 della Legge 104/1992 (non è necessaria la gravità!)

Sede di lavoro: scelta prioritaria e rifiuto al trasferimento Il lavoratore con handicap grave, il genitore o il familiare lavoratore hanno diritto a scegliere, ove possibile, la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio Il lavoratore con handicap grave, il genitore o il familiare lavoratore non possono essere trasferiti senzailloroconsensoadaltrasede

Congedo retribuito di 2 anni

Congedo retribuito di 2 anni -Requisiti D. Lgs. 151/2001 - Legge 388/00 art. 80 c.2 (finanziaria 2001) handicapinsituazionedigravità(art.3comma3l.104/92) non ricovero a tempo pieno, ad eccezione del caso in cui la presenza del familiare sia richiesta dalla struttura sanitaria il richiedente deve svolgere attività lavorativa subordinata assenza di attività lavorativa da parte della persona da assistere convivenza, nel caso il congedo retribuito sia richiesto dal coniuge, dai fratelli, dalle sorelle o dai figli della persona con handicap grave.

Beneficiari congedo straordinario 1. coniuge convivente(sentenza Corte Costituzionale n. 158 del 18 aprile 2007) se manca, è deceduto o affetto da patologie invalidanti: 2. padre o madre anche adottivo o affidatario se mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti: 3. uno dei figli conviventi (Sentenza Corte Costituzionale n. 19 del26 gennaio2009) se mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti: 4. uno dei fratelli o sorelle conviventi (Sentenza Corte Costituzionale n. 233 del 8 giugno 2005) se mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti: 5. parente o affine di terzo grado convivente (Sentenza Corte Costituzionale n. 203 del 18 luglio 2013)

Durata e frazionabilità Durata massima: due anni per ciascuna persona con handicap grave(art. 42, comma 5bis, D. Lgs. 151/2001) Il congedo retribuito di due anni può essere frazionato a giornate intere; non è ammesso il frazionamento ad ore Due anni sono anche il massimo di congedo fruibile per ciascun lavoratore nell arco della sua carriera lavorativa (INPS 32/2012 e Circ. Finanza Pubblica 3.2.2012 n 1) In presenza di pluralità di figli portatori di handicap non è mai possibile per lo stesso lavoratore fruire del raddoppio dei congedi(v. però sent. Trib. Milano)

Domanda Assicurati INPS(= dipendenti) La richiesta deve essere presentata in via telematica all INPS di residenza La copia restituita dall INPS deve essere consegnata al datore di lavoro - Anche l INPS invia copia al datore di lavoro Lavoratori pubblici La richiesta deve essere inoltrata direttamente al proprio ufficio del personale

Retribuzione e contributi figurativi Il richiedente ha diritto a percepire un indennità corrispondente all ultima retribuzione, con riferimento alle voci fisse e continuative del trattamento L indennità e la contribuzione figurativa spettano fino a un importo complessivo massimo di 47.351,12 annui per il congedo di durata annuale Il periodo di congedo è coperto da contribuzione figurativa, ma non si maturano ferie, tredicesima e trattamento di fine rapporto

Cumulabilità Il congedo non può essere riconosciuto a più di un lavoratore per l assistenza alla stessa persona Eccezione nel caso di genitori: per l'assistenza allo stesso figlio con handicap, il diritto al congedo è riconosciuto ad entrambi i genitori, anche adottivi, che possono fruirne alternativamente

incaso di separazione I permessi retribuiti ex Legge 104/1992 e il congedo straordinario retribuito possono essere usufruiti dai genitori per assistere i figli anche in caso di separazione legale o qualora abbiano residenze diverse

Congedo per eventi e cause particolari Legge 8 marzo 2000, n. 53 -Art. 4 I dipendenti di datori di lavoro pubblici o privati possono richiedere, per gravi e documentati motivi familiari, fra i quali le patologie individuate ai sensi del comma 4, un periodo di congedo, continuativo o frazionato, non superiore a due anni.

Congedo per cure Legge 118/1971 art. 26 D.Lgs.509/1988 art. 10 Gli invalidi civili con riduzione capacità lavorativa superiore al 50%, posso usufruire di un congedo per cure di 30 giorni Le cure devono essere collegate all infermità invalidante ed effettuate per esigenze terapeutiche e riabilitative E riconducibile all assenza per malattia art 2110 cc e non vanno computati ai fini del periodo di comporto E vincolato all autorizzazione del medico dell ASL competente territorialmente, che rilascia un certificato.

Grazie per l attenzione Servizio Legale Ledha legale@ledha.it abet.legale@ledha.it www.ledha.it www.personecondisabilita.it