Friuli Future Forum 2016 Territorio: capitale da rigenerare Prof. Sandro Fabbro, Università degli Studi di Udine E l a b o ra z i o ne d ati: E l i s a b etta Paviott i, C o rs o d i L a u re a i n I n g e g n e ria C i v i l e
Che cos è il Capitale Territoriale? Definizione OCSE (2001): «la riserva di beni che formano la base per lo sviluppo endogeno di ogni città e regione, così come le istituzioni, le modalità decisionali e le capacità professionali che fanno il miglior uso di tali beni.» Si tratta in sostanza di capire che: Ogni regione possiede uno specifico capitale territoriale, distinto da quello delle altre aree, che genera un più elevato ritorno per le tipologie di investimento più adatte per questa area e che più efficacemente utilizzano i suoi asset e le sue potenzialità.
Che cos è il Capitale Territoriale? L economista Roberto Camagni identifica un articolazione del CT nelle seguenti macro classi: capitale produttivo; capitale cognitivo; capitale relazionale; capitale sociale e umano; capitale ambientale; capitale insediativo e infrastrutturale. Nel seguito ci si concentrerà su tre classi: il capitale insediativo, il capitale ambientale ed il capitale umano.
Per la geografia sociale di C. Raffestin (1980), il territorio non è un oggetto separato dalla società ma è una realtà, materiale e simbolica, prodotta dalla società, nella sua interazione con il suo spazio di vita quotidiano. Lo scopo finale della «territorialità» sta nella massimizzazione dell autonomia degli attori sociali che, per Raffestin, significa «capacità di fare scelte» nei limiti del sistema (C. Raffestin, 2000). Il territorio vive di cicli di: - territorializzazione, - de-territorializzazione, - riterritorializzazione.
Il capitale insediativo Per capitale insediativo si intende l insieme degli insediamenti umani, la loro disposizione geografica, le loro forme e qualità, le loro diverse funzioni, il loro stato di conservazione.
Il capitale insediativo Classificazione dei comuni del FVG al 2013 Dati: ISPRA, 2015.
Il capitale ambientale: il suolo Variazione percentuale del consumo di suolo tra gli anni '50 e il 2013 250,0% 200,0% 150,0% 100,0% 50,0% 60,0% 131,3% 110,5% 196,7% 155,6% 0,0% Trentino-Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia Emilia-Romagna Italia Dati: ISPRA, 2015.
Il capitale ambientale: il suolo Percentuale di suolo consumato sul suolo totale nei comuni del FVG al 2013 Dati: ISPRA, 2015.
7,93 11,05 9,07 9,41 10,68 2,92 19,04 12,54 53,67 38,40 50,43 38,52 53,51 37,42 47,28 43,31 54,39 34,93 45,68 41,78 78,04 Il capitale insediativo: abitazioni per classi d'età Abitazioni per classi d'età (%) Valori assoluti in FVG 90,00 80,00 70,00 60,00 50,00 40,00 30,00 20,00 10,00 0,00 61245,00 304680,00 252606,00 Fino al 1970 1971-2000 2001-2011 Dati: ISTAT, 2015.
Il capitale insediativo: il crollo nella produzione di case 1.400,0 Mq di superficie abitabile prodotta annualmente per 1000 famiglie 1.200,0 1.000,0 800,0 600,0 400,0 200,0 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 ITALIA NORD EST FVG Dati: ISTAT, 2015.
Il capitale insediativo: edifici non utilizzati Percentuale di edifici non utilizzati in Friuli Venezia Giulia EDIFICI E COMPLESSI DI EDIFICI PER STATO D'USO 2001 2011 NON UTILIZZATI UTILIZZATI NON UTILIZZATI UTILIZZATI ITALIA 5,67 94,33 5,18 94,82 NORD EST 4,07 95,93 3,46 96,54 FVG 5,09 94,91 3,60 96,40 UDINE 5,01 94,99 3,71 96,29 GORIZIA 4,42 95,58 3,10 96,90 TRIESTE 4,96 95,04 2,96 97,04 PORDENONE 5,51 94,49 3,82 96,18 Dati: ISTAT, 2015.
Il capitale insediativo: quotazioni e transazioni 110,0 100,0 90,0 80,0 100,0 Comparazione quotazioni e transazioni nel comune di Udine tra il 2004 e il 2014 104,7 101,0 100,5 100,5 100,5 100,2 101,6 101,8 100,1 99,5 98,0 88,5 89,8 70,0 60,0 66,9 66,8 69,3 69,4 50,0 40,0 52,0 48,7 48,3 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 NTN QUOTAZIONI Dati: Agenzia del Territorio, 2015.
Il capitale umano Per capitale umano si intende la popolazione, la sua struttura demografica e l insieme delle competenze da essa sviluppate.
Il capitale umano: andamento della popolazione 107 106 105 104 103 102 101 100 Andamento della popolazione in EU28, in Italia e in FVG tra il 2003 ed il 2014 105,72 105,74 103,81 103,44 103,25 103,30 102,95 102,72 102,80 102,62 102,78 102,55 103,17 102,01 102,77 102,91 102,17 102,42 102,46 101,27 102,34 102,16 100,99 101,57 101,94 100,66 101,17 101,44 100,90 101,09 100,49 100,79 100,41 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Friuli Venezia Giulia EU28 Italia Dati: EUROSTAT, 2015.
Il capitale umano: saldi naturali Tasso di crescita naturale della popolazione in EU28, in Italia e in FVG tra il 2003 ed il 2013 2 1 0-1 -2-3 -4-5 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 0,80 0,90 1,00 1,20 1,00 1,00 0,60 0,80 0,2 0,40 0,20-0,20 0,00-0,10-0,10-0,40-0,40 0,30-1,30-1,40-0,7-0,80-2,50-2,80-3,20-3,20-3,20-3,10-3,10-3,40-3,80-3,90-4,2 Friuli Venezia Giulia EU28 Italia Dati: EUROSTAT, 2015.
Il capitale umano: saldi migratori Tasso migratorio netto della popolazione in EU28, in Italia e in FVG tra il 2003 ed il 2013 20 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 19,70 15 10 5 0 9,1 7,1 7,20 5,10 6,10 6,30 3,50 2,70 9,70 7,50 3,6 3,40 3,10 2,80 3,10 9,00 6,10 3,20 3,40 2,50 3,60 2,40 0,90 7,10 6,20 1,30 1,40 1,50 1,40 1,70 Friuli Venezia Giulia EU28 Italia 10,00 3,30 Dati: EUROSTAT, 2015.
Il capitale umano: l indice di vecchiaia 250,00 200,00 150,00 100,00 50,00 0,00 Indice di vecchiaia in FVG, Italia e EU28 al 2001, 2011 e 2014 (in FVG ogni 100 ragazzi ci sono quasi 200 anziani) 187,93 187,01 193,33 145,84 129,25 112,21 118,78 92,94 Friuli Venezia Giulia EU28 Italia 2001 2011 2014 154,06 Dati: EUROSTAT, 2015.
Il capitale umano: l indice di dipendenza strutturale 70,00 60,00 50,00 40,00 30,00 20,00 10,00 0,00 Indice di dipendenza strutturale in FVG, Italia e EU28 al 2001, 2011 e 2014 (ogni 100 attivi in fvg ci sono 60 inattivi) 60,92 56,56 48,36 48,91 49,85 51,84 48,56 52,86 Friuli Venezia Giulia EU28 Italia 2001 2011 2014 54,59 Dati: EUROSTAT, 2015.
Il capitale umano: il trasferimento di giovani all estero - I dati Istat ci dicono anche che, nel 2014, 1166 residenti del FVG si sono trasferiti all estero di cui metà tra i 18 ed i 39 anni; - La crescita è del 30% in più rispetto al 2012 E una tendenza preoccupante per la rigenerazione del capitale territoriale. Chi mai vorrà investire quattrini per recuperare abitazioni e insediamenti quando molti progetti di vita si proiettano ormai fuori da questo territorio?
Dove si colloca il ciclo del Capitale Territoriale in FVG? Se leggiamo assieme suolo, insediamenti e popolazione, non possiamo che concludere che il ciclo della «territorializzazione» (che, per noi, ha, con la ricostruzione post-terremoto, il suo motore) si è esaurito e che siamo, da più di dieci anni, dentro una fase di «deterritorializzazione». Gli insediamenti sono sovrabbondanti e in buona parte anche sottoutilizzati e/o obsoleti. Il capitale umano si sta impoverendo più velocemente che nel resto d Italia e d Europa. Il suolo è oramai un invariante. L interazione negativa tra gli altri due fattori produce un avvitamento del sistema territoriale regionale. Anche il recupero del costruito rischia di essere una chimera se non si sa per chi e per quale scopo si recupera!
Conclusione 1 E possibile una ri-territorializzazione del CT regionale? - Le politiche regionali (da diversi anni) non sembrano accorgersi della natura sistemica del problema. O meglio, lo collocano in una prospettiva settoriale e di risposta ordinaria. - Siamo soddisfatti se cresciamo di uno 0, Ma non vediamo che ci sta arrivando addosso un treno - La retorica dell innovazione (in gran parte tecnologica) è seducente ma non crea un posto di lavoro in più nei mercati locali del lavoro dove, invece, mancano stimoli e progetti. - Le UTI potevano essere concepite per promuovere progetti di rigenerazione territoriale su aree vaste. Ma, per ora, senza poteri veri, sembrano solo nuove macchine burocratiche. E difficile pensare di fare rigenerazione territoriale senza un progetto territoriale complessivo capace di rimotivare tanti micro-progetti di vita nel territorio!
Conclusione 2 Per un «new deal» regionale In regione ci sono 165mila edifici residenziali pre-1970. A 40mila euro di costo per intervento medio di riqualificazione energetica, si genererebbe un piano da 6,6 md (senza conteggiare anche gli interventi per la sicurezza antisismica, la difesa idrogeologica e il recupero dei monumenti storici). Sarebbe un investimento diffuso e con rilevanti effetti ambientali, occupazionali, insediativi e di volano economico su una ampia filiera produttiva e tecnologica! E una cifra da vero «new deal»! Ma come finanziare e gestire un «new deal» regionale? Non potendo farlo a debito, dobbiamo incrementare le entrate regionali e proiettarlo su un arco di molti anni. Ma, nell anno del quarantennale dal terremoto, è necessario cominciare a pensarci e a individuare le priorità. Grazie per l attenzione