PIANO DI COLTIVAZIONE E PROGETTO DI SISTEMAZIONE CAVA DI ARGILLA MOLINO DI CANEVAROLA

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COMUNE DI CARPINETI PROVINCIA DI REGGIO EMILIA LAVORO: PIANO DI COLTIVAZIONE E PROGETTO DI SISTEMAZIONE CAVA DI ARGILLA MOLINO DI CANEVAROLA FASE: PROCEDURA DI V.I.A. DATA: LUGLIO 2016 TITOLO: R1.8 STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE IMPIANTO MOBILE DI LAVORAZIONE INERTI COMMESSA N ELABORATO G15_010 PS R4 ESTENSORI: COMMITTENTE: Geode scrl Via Martinella 50/C 43124 PARMA tel 0521257057 - fax 0521/921910 e-mail: geologia@geodeonline.it pec: geode@pec.it MOVIMENTI TERRA E TRASPORTI RUGGI S.n.c. Via Bebbio 31 42033 - Carpineti (RE) Dott. Geol. Giancarlo Bonini FILE: R1_8_PCS_Frantoio.docx

LAVORO A CURA DI Geode s.c.r.l. Via Martinella 50/C 43124 Parma Tel 0521/257057 fax 0521/921910 Dott. Geol. Giancarlo Bonini iscritto all Ordine dei Geologi dell Emilia-Romagna (n. 802): Coordinatore. Dott. Geol Alberto Giusiano Tecnico competente in acustica ambientale (D.D. 5383 del 20/12/2004 - Provincia di Parma) Dott. in Fisica Marco Giusiano Tecnico competente in acustica ambientale (D.D. Reg.le n. 1117 del 24/02/99 Regione Emilia Romagna) Collaboratori: Dott.ssa in Scienze Geologiche Simona Contini Dott.ssa in Scienze Geologiche Simona Costa INDICE 1 Premessa... 3 2 Inquadramento... 3 2.1. Ubicazione dell area... 3 3 Descrizione dell impianto mobile... 3 4 Il processo produttivo... 4 5 Gli impatti ambientali... 4 5.1 Impatto acustico... 4 5.1.1 SCENARIO 2: impianto mobile di vagliatura e frantumazione... 4 5.2 Impatto atmosferico... 7 5.3 Conclusioni e monitoraggi... 8 Allegato Scheda Tecnica... 9 Geode s.c.r.l. FILE: R1_8_PCS_Frantoio.docx Pagina 2

1 PREMESSA Nella documentazione allegata alla procedura autorizzativa del PCS 2012 era presente una relazione tecnica relativa alla richiesta di permesso di installazione provvisoria di impianto mobile di frantumazione e/o vagliatura argilla all interno del perimetro ed a servizio della cava di argilla Molino di Canevarola. L impianto mobile sarà ancora utilizzato nel proseguo dell attività di vagliatura delle argille ed in tal senso si riporta la relazione tecnica con la valutazione degli impatti. Si sottolinea che nelle relazioni R1.2 Impatti in Atmosfera e R1.5 Valutazione impatto acustico l utilizzo del frantoio è stato schematizzato come fattore di emissione valutando l impatto nell attività di cava cumulando gli impatti derivati dalle altre attività che si svolgono durante le lavorazioni interne alla cava Molino di Canevarola. 2 INQUADRAMENTO 2.1. Ubicazione dell area Il frantoio è posto all interno della cava di argilla Molino di Canevarola che è ubicata nel comune di Carpineti (RE) ed è compresa nella Tavoletta I.G.M. F.86 III NO (scala 1:25.000) e nella sezione Cavola della Carta Tecnica Regionale (CTR) (scala 1:10.000). Nella Tavola 1 è riportata l ubicazione della cava Molino di Canevarola su CTR alla scala 1:5.000; nella tavola 16 è riportata l ubicazione del frantoio all interno della cava contrassegnato dalla sigla ediff 5; il frantoio è posizionato all interno del capannone di stoccaggio argille sul lato di monte. 3 DESCRIZIONE DELL IMPIANTO MOBILE L impianto mobile in disponibilità della ditta richiedente è il TRI1611FP della ditta Franzoi s.r.l. metalmeccanica ed è un impianto mobile per la frantumazione dotato di lame rotanti che consente di sminuzzare il materiale in alimentazione per portarlo alla pezzatura richiesta. Il mezzo ha un estensione ridotta ed ha una larghezza massima di 2.48 m, una lunghezza massima di 8.0 m ed un altezza pari a 3.10 m. In allegato si riporta la scheda tecnica. Figura 3.1. Immagine rappresentativa dell attività del frantoio Geode s.c.r.l. FILE: R1_8_PCS_Frantoio.docx Pagina 3

4 IL PROCESSO PRODUTTIVO Il vaglio mobile verrà utilizzato per la preparazione di argilla a pezzatura omogenea con fuso granulometrico stretto per permettere la produzione di materiale a granulometria certificata. Tale prodotto è attualmente richiesto in varie filiere industriali che richiedono materiale di ingresso alla filiera noto cioè a pezzatura ed umidità molto omogenee; tale omogeneità non si riesce ad ottenere con le lavorazioni meccaniche tradizionali (frantumazione in aia a schiacciamento mediante transito di mezzi meccanici cingolati). Il materiale non è essiccato ma viene immesso nella tramoggia di carico come scavato dai fronti (umidità 5-10%) ed esce a pezzatura standardizzata. Come quindi descritto la lavorazione avviene a secco senza aggiunta di acqua od altro lubrificante. La lavorazione consiste quindi: 1. Caricamento del frantoio con immissione nella tramoggia di carico del materiale scavato attraverso l ausilio di mezzi e pale meccaniche di carico. 2. Il materiale caricato viene frantumato da una serie di lamine di taglio ad interasse regolabile per permettere il dimensionamento del materiale prodotto. 3. Il materiale frantumato cade quindi in un cestello di raccolta alla base del quale è presente un nastro trasportatore che permette di allontanare il materiale lavorata dal sistema di frantumazione. 4. Il nastro trasportatore lungo circa 6.0 m permette l accumulo del terreno lavorato. 5. I cumuli così prodotti sono caricati sui mezzi di trasporto per il conferimento a cumulo di stoccaggio o per la vendita. La produzione annua sarà di circa 10-12.500mc, che considerando una produttività di circa 50 t/ora (vedasi scheda tecnica) fornisce un dato di circa 500 ore annue di utilizzo. 5 GLI IMPATTI AMBIENTALI Data la tipologia dell attività, gli impatti ambientali specifici dell impianto mobile di vagliatura riguardano le matrici rumore e atmosfera. Tali impatti sono stati considerati, insieme agli impatti delle altre attività di cava, all interno dello studio di impatto ambientale negli elaborati R1.2 e R1.5; all interno di tali elaborati l impianto mobile di vagliatura si configura come una sorgente specifica di rumore e di emissioni di PM10, i cui effetti si sovrappongono a quelli delle altre sorgenti legate all attività di cava. I dettagli della caratterizzazione dell impianto mobile di vagliatura e frantumazione come sorgente rispettivamente di rumore e di emissione di PM10 sono riportati nei due paragrafi seguenti. L impianto non utilizza acqua per la lavorazione che avviene solo a secco escludendo la produzione di percolati. 5.1 Impatto acustico 5.1.1 SCENARIO 2: impianto mobile di vagliatura e frantumazione L impianto mobile di seguito descritto è un macchinario utilizzabile per la frantumazione e vagliatura di materiali inerti al fine di ottenere prodotti, con caratteristiche adeguate e di pezzature diverse da quelle ottenibili in modo tradizionale con lavorazioni con mezzi meccanici sulle aie di cava. Si ritiene di dover meglio caratterizzare le emissioni acustiche di tale impianto/attività, definita tramite la scheda S105 di seguito riportata, in quanto si tratta di una lavorazione già verificata in sede di Verifica ambientale durante la fase autorizzativa del precedente progetto di cava. La scheda S105, come tutte le altre schede predisposte per la caratterizzazione acustica delle sorgenti rappresentative di macchine e/o aree di lavoro specifiche, è stata predisposta adottando i criteri di seguito precisati. La sorgente impianto mobile di vagliatura e frantumazione è rappresentativa della rumorosità prodotta dalle attività di movimentazione materiali e dal funzionamento dell impianto stesso, pertanto il fattore di emissione è stato ottenuto sommando la rumorosità prodotta dalla pala gommata e dal generico autocarro, mezzi solitamente impiegati per la movimentazione, con la rumorosità generata dall impianto di frantumazione. La sorgente ideale ottenuto dalla somma delle diverse emissioni sonora viene poi ad essere ubicata nel baricentro dell area in cui ha sede il frantoio, area dove avviene anche l attività di carico automezzi necessari per la movimentazione dei materiali. Geode s.c.r.l. FILE: R1_8_PCS_Frantoio.docx Pagina 4

A riguardo delle sorgenti puntiformi, rappresentative delle fasi di lavorazione rumorose connesse all impianto in oggetto come pure ad altre attività interne ed esterne al sito di cava, occorre compiere una serie di precisazioni: 1. il livello di emissione della sorgente modellistica è stato ottenuto sommando i contributi delle diverse sorgenti (macchine) che costituiscono la squadra di lavoro che idealmente rappresenta la lavorazione (es. pala, autocarro, frantoio); 2. il livello di rumore di ciascuna sorgente è stato desunto da valori di bibliografia nonché dai valori dichiarati dai produttori delle macchine; 3. il contributo di ciascuna sorgente rumorosa è stato pesato applicando il fattore % attività che definisce il tempo di funzionamento di una sorgente nel tempo di lavoro, proprio di ciascuna fase di lavoro; 4. le sorgenti rumorose, rappresentative di ogni specifica fase o tipologia di lavorazione, sono state schematizzate come diverse sorgenti puntiformi ubicate in posizione baricentrica rispetto all area occupata dalla squadra di lavoro durante le fasi di attività; 5. le posizioni delle sorgenti sono state imposte fisse per necessità di semplificare la simulazione. Le posizioni prescelte sono rappresentative delle condizioni medie che le sorgenti possono assumere nei confronti dei recettori; 6. le emissioni rumorose di ciascuna fase di lavoro sono state tutte caratterizzate tramite la definizione di un livello di potenza sonora LW, valutato in dba, mediato sul periodo diurno. Nella tabella S105 è riassunto il valore di emissione calcolato per la sorgente ideale nonché sono riportati sia i valori di emissione specifici delle singole macchine operatrici previste per l attività, sia il numero di mezzi impiegati nonché i tempi di utilizzo, tutti dati indispensabili per la definizione della rumorosità di ogni lavorazione. Nella tabella di definizione del fattore di emissione per ogni singola sorgente è infatti riportato il tipo, il quantitativo (numero), la percentuale di utilizzo ed il fattore di emissione specifico delle macchine rumorose utilizzate. In base a questi dati sono definiti tre livelli di emissione (LWA) caratteristici della fase di lavorazione; il primo valore identifica il livello massimo di emissione della fase di lavoro, calcolato considerando la costante contemporaneità di utilizzo di tutte le macchine, il secondo identifica il livello di emissione calcolato sul reale tempo quotidiano di attività della lavorazione (solitamente stabilito pari a 8 ore) mentre il terzo identifica il livello di emissione mediato sull intero periodo diurno, pari a 16 ore. Nella simulazione modellistica è stato utilizzato il secondo dei valori riportati in tabella. Sono stati tralasciati gli altri due valori in quanto il primo è indicativo del solo livello massimo mentre l ultimo valore è ottenuto mediando sull intero tempo di riferimento diurno e quindi eccessivamente ottimistico per valutare il disagio cui potrebbero risultare esposti i recettori. S105 CAVA: MOLINO DI CANEVAROLASorgente - Impianto mobile di frantumazione e vagliatura Durata lavorazione 8 ore Quota piano lavorazione da piano campagna Altezza baricentro sorgente da piano lavorazione p.c. m 1.5 m ID. Mezzo Quantità Potenza sonora ore % attività 7 PALA GOMMATA CAT 980 1 111.0 dba 1.2 15 29 IMPIANTO MOBILE vaglio-frantumatore 1 110.0 dba 4.4 55 4 AUTOCARRO 1 96.0 dba 0.8 10 somma ore di attività sorgenti di rumore (possibili sorgenti in contemporanea) 6.4 Potenza sonora massima caratteristica della fase di lavoro Potenza sonora media [valore utilizzato per simulazione modellistica] Potenza sonora generata dalla fase, mediata sull'intero periodo diurno 113.6 dba 108.7 dba 105.7 dba Per una corretta stima dell impatto acustico prodotto dall utilizzo dell impianto mobile di frantumazione si precisa che l impianto ha un funzionamento alquanto saltuario dato che le richieste di materiali vagliati meccanicamente è ridotta rispetto alla produzione annuale complessiva. La squadra di lavoro si compone sostanzialmente di tre mezzi: una pala meccanica per la movimentazione dei materiali, un autocarro per il trasporto ed infine il vaglio mobile. Il mezzo mobile è costituito dai seguenti componenti principali: a. tramoggia avente bocca di carico a sezione rettangolare b. griglia vibrante ribaltabile idraulicamente (selezione pezzature grossolane) c. nastro trasportatore di alimentazione d. griglia vibrante a due piani con inclinazione regolabile idraulicamente e sistema di frantumazione (selezionatura e frantumazione in pezzatura fine) Geode s.c.r.l. FILE: R1_8_PCS_Frantoio.docx Pagina 5

e. telaio a cingoli f. motore diesel, posizionato all interno di una cofanatura Il processo di vagliatura si sviluppa come segue. L alimentazione della tramoggia di carico è effettuata per mezzo di una pala meccanica. In caso di presenza di materiale grossolano sulla prima griglia vibrante questo viene periodicamente scartato mediante ribaltamento della griglia. Il materiale passante alla prima griglia viene a cadere sul nastro trasportatore di alimentazione che lo conduce al sistema di triturazione e vaglio vero e proprio. Il mulino-vaglio è costituito da un trituratore a lame rotanti e da due piani vibranti rettangolari. Le lame provvedono a sminuzzare i blocchetti di argilla in pezzature più fini mentre il sistema di vibro vagliatura, realizzato con barrotti e rete metallica aventi luce variabile provvede a sminuzzare ulteriormente il materiale ed a separarlo per vibrazione e gravità in granulometrie differenti Per la valutazione della rumorosità della macchina si riporta di seguito una figura ricavata da dati bibliografici resi diponibili dal produttore dell impianto. Dai valori dichiarati è stato possibile ricavare il valore di livello di potenza sonora con cui è stata caratterazzata la macchina vaglio e frantumazione mobile. Geode s.c.r.l. FILE: R1_8_PCS_Frantoio.docx Pagina 6

5.2 Impatto atmosferico Il potenziale impatto atmosferico legato all attività dell impianto di vagliatura argilla è dovuto a tre distinte emissioni di particolato sottile PM 10 : Emissione del motore: l emissione di PM 10 da parte dello scarico del motore Diesel che aziona l impianto Emissione da trattamento: l emissione di PM 10 dovuta alla frammentazione e vagliatura del materiale Emissione da carico e scarico: l emissione di PM 10 dovuta alla caduta del materiale nella tramoggia di carico e alla ricaduta, alla fine del nastro di uscita, del materiale vagliato Queste tre emissioni sono conteggiate separatamente, in quanto per la loro quantificazione sono utilizzate metodologie diverse. Tuttavia, data la contiguità spaziale dei tre punti di emissione, nel quantificare il fattore di emissione caratterizzante l impianto di vagliatura si sommano i tre contributi, arrivando così a calcolare l emissione complessiva dell impianto di vagliatura, e il conseguente fattore di emissione complessivo utilizzato per le simulazioni. Poiché la valutazione dell impatto sull atmosfera è relativa al periodo medio annuale, per la quantificazione della produzione dell impianto sono stati utilizzati i dati medi giornalieri calcolati su base annua. Emissione di PM 10 dal motore dell impianto È stata seguita la stessa metodologia utilizzata nello studio di impatto ambientale (elaborato R1.2) per la stima delle emissioni dei motori dei mezzi d opera in azione presso la cava. Parametro Valore Fattore di emissione specifico e 0.3 g/(kw h) Potenza dell impianto P 110 kw Fattore di emissione unitario fe 33 g/h Durata giornaliera emissione t 2,5 h Emissione giornaliera (media) E 0,083 kg f e e P E f t Emissione di PM 10 da trattamento [Rif.: EPA - AP-42, Compilation of Air Pollutant Emission Factors, Volume 1: Stationary Point and Area Sources, Section 11.3, Brick And Structural Clay Product Manufacturing] Si è preso come riferimento il fattore di emissione associato da EPA all attività di macinazione e vagliatura di argilla (grinding and screening operations) senza sistemi di abbattimento delle emissioni. Il fattore utilizzato è ottenuto come interpolazione tra il fattore di emissione associato al trattamento di materiale secco (percentuale di umidità del 4%) e di materiale umido (percentuale di umidità del 13%) Parametro Fattore di emissione specifico [Si assume: M = 7 % (percentuale di umidità del materiale)] e Valore fe 0,02 kg/tonn Quantità di materiale trattato giornalmente (vagliatura) Q 125 tonn Emissione giornaliera (media) E 2,5 kg E f e Q Geode s.c.r.l. FILE: R1_8_PCS_Frantoio.docx Pagina 7

Emissione di PM 10 da carico e scarico [Rif.: EPA - AP-42, Compilation of Air Pollutant Emission Factors, Volume 1: Stationary Point and Area Sources, Section 13.2.4, Aggregate Handling And Storage Piles] La metodologia EPA presa come riferimento considera allo stesso modo emissioni dovute a scarico di materiale intermittente (come lo scarico da una pala a una tramoggia) e a scarico continuo (come la caduta da un nastro trasportatore) Parametro Fattore di emissione specifico [Si assume: U = 5 m/s (velocità media del vento); M = 7 % (percentuale di umidità del materiale)] Valore fe 0,28 10-3 kg/tonn Quantità di materiale trattato giornalmente (carico e scarico) Q 250 tonn Emissione giornaliera (media) E 0,07 kg 1.3 U f e 0.0016 k 2.2 M E f Q 1.4 e 2 La tabella seguente riassume la stima effettuata e riporta le emissioni stimate (espresse come quantità media di PM 10 emesso giornalmente) per l impianto di vagliatura. SORGENTE INQUINANTE EMISSIONE GIORNALIERA MEDIA Emissione del motore PM 10 0,083 kg Emissione da trattamento PM 10 2,5 kg Emissione da carico e scarico PM 10 0,07 kg Totale impianto vagliatura PM 10 2,65 kg Come riportato in precedenza, queste emissioni sono state considerate nello studio dell impatto sull atmosfera della cava riportato nell elaborato R1.2 relativo agli impatti in atmosfera. Dal confronto quantitativo con le altre emissioni di cava riportate in tale elaborato, si osserva che in ogni caso le emissioni dell impianto di vagliatura e frantumazione sono ridotte rispetto a quelle delle altre sorgenti considerate, e pertanto il loro contributo specifico è significativo solamente nelle immediate vicinanze dell impianto, e quindi all interno del perimetro della cava. Inoltre, si osserva che tutte le emissioni in atmosfera prodotte dall impianto di vagliatura sono emissioni di tipo diffuso e non convogliato. 5.3 Conclusioni e monitoraggi Gli impatti dell impianto di vagliatura e frantumazione (matrici rumore e atmosfera) sono stati considerati negli elaborati di VIA (R1.2 - Atmosfera, R1.5 - Rumore) insieme agli impatti delle altre attività di cava; dalle conclusioni di tale elaborato si ricava che l impianto di vagliatura e frantumazione non costituisce una sorgente di rilevanza tale da richiedere uno studio di impatto specifico. Di conseguenza, non si prevede di effettuare un attività di monitoraggio ambientale specifico per gli impatti del solo impianto di vagliatura e frantumazione. Tuttavia, nell ambito delle campagne annuali di monitoraggio complessivo degli impatti dell attività di cava, verrà segnalato lo stato di attività o inattività dell impianto stesso, al fine di consentire eventuali valutazioni comparative tra le differenti condizioni. Geode s.c.r.l. FILE: R1_8_PCS_Frantoio.docx Pagina 8

ALLEGATO SCHEDA TECNICA Geode s.c.r.l. FILE: R1_8_PCS_Frantoio.docx Pagina 9

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