Alle radici della questione balcanica 1. L impero ottomano e i mutamenti di lungo periodo 2. La conquista ottomana nei Balcani
L impero ottomano L impero turco ottomano raggiunge la sua massima espansione nel XVI-XVII secolo. Le aree dove è più duraturo il suo dominio sono: l Anatolia, l attuale Turchia i Balcani, prima area di espansione fuori dall Anatolia il Medio Oriente
La caduta di Costantinopoli 1453 La conquista di Costantinopoli pone fine all impero romano Obiettivo della conquista musulmana da 8 secoli, è raggiunto da Maometto II Determinante è l impiego dei cannoni, costruiti da un fonditore di campane ungherese, Uban, il cui progetto (un cannone che poteva lanciare proiettili di 6 quintali) era stato rifiutato dall imperatore romano, Costantino XII La conquista di Costantinopoli rafforza l offensiva ottomana nei Balcani che per più di due secoli non troverà ostacoli
Le conseguenze di lungo periodo della conquista ottomana: il Medio Oriente Maometto II il Conquistatore (1451-1503) e Selim I (1503-20) conquistano le terre costiere mediorientali e pongono sotto controllo il Mediterraneo orientale Solimano il Magnifico (1520-66) estende la conquista in oriente e lungo le coste africane per il controllo dell intero Mediterraneo La sottomissione delle popolazioni arabe e dei luoghi santi dell Islam dà allo stato turco ottomano un identità religiosa, che agli occhi degli europei, appare in continuità con i primi conquistatori arabi
La minaccia alle porte d Europa Area di espansione nei Balcani La spinta prima espansiva della caduta riprende di con il sultanato Costantinopoli di Solimano il Magnifico nel (1520): 1453 1521: Belgrado 1526: la vittoria a Mohacs apre alla conquista ottomana la via per Buda e Vienna 1529: primo assedio di Vienna per un secolo e mezzo l esercito musulmano domina nei balcani 1683: la situazione si inverte dopo il fallimento del secondo assedio di Vienna e la sconfitta ottomana nella battaglia di Kahlenberg
Crocevia di tre imperi Sulla penisola balcanica in età moderna convergono le mire espansionistiche di tre grandi imperi: Sacro Romano Impero, cristiano cattolico e protestante; impero russo, cristiano ortodosso; impero ottomano, musulmano sunnita. Tre identità religiose forti che condizionano le politiche dei tre imperi e degli Stati europei e sono fondamentali per capire, oggi, le relazioni tra i popoli slavi. Da quando nel 1386 Ladislao II Iagellone, gran principe di Lituania, divenne re di Polonia, le sorti del Regno di Polonia e del Granducato di Lituania furono unite; dal 1501 furono governate dallo stesso sovrano. Forte e potente fino al XVI secolo, il Regno di Polonia dal XVII sec. cadde in balìa delle potenze vicine, specie della Russia.
L impero degli zar e la terza Roma Mosca è nel XV secolo sede di un patriarcato ortodosso. Ivan III (1440-1505), principe di Mosca, nel 1472 sposa Sofia Paleologo, figlia dell ultimo imperatore bizantino. L atto legittima il trasferimento da Costantinopoli a Mosca delle prerogative imperiali romane e l assunzione del titolo di czar (da Caesar). Mosca si afferma come nuovo centro della cristianità ortodossa; nasce così la terza Roma, dopo Roma e Costantinopoli. La nuova Russia propone ai popoli dell Europa orientale di religione ortodossa la propria guida spirituale e la protezione politica. La pressione della politica estera russa nei confronti dell impero ottomano si
Un nuovo protagonista: l impero russo Sava Danubio Un nuovo protagonista scende in campo nelle dinamiche dei popoli balcanici: la Russia degli Zar accentua la sua politica di intervento a sostegno delle nazionalità di religione ortodossa sia contro l impero ottomano che contro l impero asburgico.
I Turchi creano un impero accentrato A differenza dell Europa, l Impero Ottomano aveva un organizzazione politica ben salda. Tutto il potere politico e religioso era nelle mani del Sultano. Il Sultano poteva dare una parte del suo potere al Gran Visir. L impero era suddiviso in province, governate da uomini che dipendevano direttamente dal Sultano.
Il sistema dei millet I millet erano le comunità non musulmane alle quali veniva lasciata libertà di culto e tradizioni sotto il controllo delle loro autorità religiose
L ESERCITO Verso il 1380, il sultano Selim 1 gonfiò le file dei giannizzeri ricorrendo all'istituto chiamato devşirme (dal sostantivo verbale turco "devşir" che significa "ramazzare"). Gli uomini del sultano obbligavano, infatti, le comunità cristiane, che vivevano in ambiente rurale, a cedere i loro figli (inizialmente la scelta avveniva casualmente, poi si procedette a un'attenta selezione) per addestrarli alla vita militare o a quella amministrativa di corte.