CHI ANDRÀ IN PENSIONE IN FUTURO PRENDERÀ DAL 25 AL 50% IN MENO! DELLA TUA



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CHI ANDRÀ IN PENSIONE IN FUTURO PRENDERÀ DAL 25 AL 50% IN MENO! DELLA TUA

Istituto per la promozione dei lavoratori - IPL Ente pubblico di ricerca, formazione ed informazione sul lavoro 39100 Bolzano, Via del Ronco 5B/ 7 Tel. 0471 413 540, Fax 0471 413 549 www.afi-ipl.org, info@afi-ipl.org Responsabile dei contenuti: Serafin Pramsohler, Presidente della Giunta d Istituto dell IPL Consulenza specialistica: Helmuth Renzler Redazione: Lidia Canins Grafica: Gruppe Gut, Bolzano Stampa: Alto Adige, Bolzano Edizione: Aprile 2004

A/ Decidi oggi di cosa vivrai in futuro! B/ Come viene calcolata la pensione? C/ 1995 - l anno della svolta D/ Chi dovrà temere per la propria pensione? E/ Attenzione alla sottocontribuzione F/ Oggi meno contributi - domani pensione più bassa G/ Sottocontribuzione - le singole categorie professionali H/ Come evitare brutte sorprese I/ Fondi pensione integrativi J/ La nuova riforma delle pensioni - cosa vi aspetta? K/ Informazioni e consulenza - i vostri referenti RESTA BEN

4/5 A/ Decidi oggi di cosa vivrai in futuro! B/ Come viene calcolata la pensione? C/ 1995 - l anno della svolta D/ Chi dovrà temere per la propria pensione? E/ Attenzione alla sottocontribuzione F/ Oggi meno contributi - domani pensione più bassa G/ Sottocontribuzione - le singole categorie professionali H/ Come evitare brutte sorprese

I/ Fondi pensione integrativi J/ La nuova riforma delle pensioni - cosa vi aspetta? K/ Informazioni e consulenza - i vostri referenti L IMPORTO DELLA VOSTRA PENSIONE DIPENDE ANCHE DA VOI. QUINDI PENSATE FIN DA ORA AL FUTURO. >> A/ DECIDI OGGI DI COSA VIVRAI IN FUTURO! << Riuscirete a vivere della vostra pensione? Per potersi godere la vecchiaia vivendo dignitosamente è necessario un reddito sicuro ed adeguato. Molti vivono solo della pensione e non hanno nessun altro reddito aggiuntivo. In Alto Adige è l Istituto Nazionale della Previdenza Sociale INPS ad erogare la maggior parte delle pensioni. Circa un abitante su quattro percepisce una pensione dall INPS. Presupposti per la pensione: > 35 anni di contributi e 57 anni d età, oppure > 38 anni di contributi indipendentemente dall età Gli effetti della riforma delle pensioni del 1995: La riforma delle pensioni del 1995 ha radicalmente modificato il sistema pensionistico statale. Il calcolo della pensione basato sul sistema retributivo, dopo un periodo di transizione, sarà integralmente sostituito da quello basato sul sistema contributivo. Coloro che andranno in pensione tra 20 anni o più percepiranno dal 25 % al 50 % di pensione in meno rispetto ai pensionati attuali. Il motivo deriva dall applicazione del sistema contributivo: La pensione derivante dal sistema contributivo non sarà più calcolata in base alla retribuzione media degli ultimi anni prima del pensionamento, ma in base ai contributi previdenziali versati dal lavoratore sul suo conto pensionistico personale nell arco di tutta la sua vita lavorativa. Quanto maggiori sono i contributi versati sul conto pensionistico individuale, tanto più elevata sarà la pensione che si percepirà.

6/7 A/ Decidi oggi di cosa vivrai in futuro! B/ Come viene calcolata la pensione? C/ 1995 - l anno della svolta D/ Chi dovrà temere per la propria pensione? MAGGIORI SONO I CONTRIBUTI DA VOI VERSATI NEL CORSO DELLA VITA LAVORATIVA SUL VO- STRO CONTO PENSIONISTICO, MAGGIORE SARÀ POI LA PENSIONE CHE PERCEPIRETE. La riforma delle pensioni del 1995 - il nuovo sistema di calcolo delle pensioni La diminuzione della natalità e l innalzamento dell aspettativa media di vita hanno avuto come conseguenza il fatto che un numero sempre più ridotto di occupati ha dovuto farsi carico del pagamento delle pensioni di un numero sempre crescente di pensionati. Il rapporto tra popolazione attiva e numero di prestazioni pensionistiche è passato dal precedente 4:1 all attuale 2:1. In futuro ad ogni occupato corrisponderà probabilmente un pensionato. Il sistema di finanziamento delle pensioni è quindi messo a dura prova ed è in discussione anche la garanzia della pensione di vecchiaia di quanti sono ancora in piena attività. Perciò, con la riforma delle pensioni del 1995 è stato introdotto il calcolo delle pensioni basato sui contributi, il cosiddetto sistema contributivo, al fine di garantire a lungo termine il finanziamento delle pensioni pubbliche. Al momento del pensionamento gli importi versati, unitamente agli interessi maturati, costituiscono il capitale contributivo, che viene moltiplicato per un fattore di conversione che favorisce coloro che vanno in pensione più tardi. Maggiori sono i contributi da voi versati nel corso della vita lavorativa sul vostro conto pensionistico, maggiore sarà poi la pensione che percepirete. >> B/ COME VIENE CAL- COLATA LA PENSIONE? << Il sistema contributivo può essere paragonato ad un conto corrente bancario Ogni lavoratore e lavoratrice versa mensilmente, insieme al datore di lavoro, un contributo sul suo conto pensionistico individuale. Il capitale così accumulato frutta degli interessi : viene rivalutato di anno in anno di un tasso percentuale pari all aumento del prodotto interno lordo (PIL) medio degli ultimi cinque anni.

E/ Attenzione alla sottocontribuzione F/ Oggi meno contributi - domani pensione più bassa G/ Sottocontribuzione - le singole categorie professionali H/ Come evitare brutte sorprese I/ Fondi pensione integrativi J/ La nuova riforma delle pensioni - cosa vi aspetta? K/ Informazioni e consulenza - i vostri referenti >> C/ 1995 - L ANNO DELLA SVOLTA << Il passaggio dalla pensione calcolata con il sistema retributivo a quella basata sul sistema contributivo avverrà per gradi. I periodi contributivi che una persona potrà dimostrare di avere accumulato alla data del 31.12.1995 saranno fondamentali per il calcolo della pensione. I futuri pensionati vengono suddivisi nei seguenti gruppi: 1. Lavoratori con almeno 18 anni di contributi alla data del 31.12.1995: La pensione continua ad essere calcolata secondo il sistema retributivo. La base di calcolo è rappresentata dalla media delle retribuzioni degli ultimi 5 (per i periodi contributivi antecedenti al 1993) oppure 10 anni (per i periodi contributivi successivi al 1993). La riforma pensionistica non ha prodotto in questo caso effetti particolarmente gravi; con una riduzione media delle pensioni pari all 8%, questa categoria di futuri pensionati esce in ogni caso dalla riforma con pochi danni. 2. Lavoratori con meno di 18 anni di contributi alla data del 31.12.1995: La pensione sarà calcolata secondo il cosiddetto sistema misto: per il periodo antecedente al 1995 secondo il sistema retributivo e per il periodo successivo al 1995 secondo il sistema contributivo. Chi dunque al 31.12.1995 vanta meno di 18 anni di contributi, farà bene ad esaminare approfonditamente il proprio piano pensionistico. A seconda del numero di anni di contribuzione che mancano a partire dal 1995 fino al raggiungimento dell età di pensionamento, i versamenti sul conto pensionistico individuale influiscono in misura diversa sull ammontare della pensione. Questi lavoratori devono mettere in conto una diminuzione della pensione mediamente pari al 15%. 3. Assunti dopo il 1.1.1996: Per chi ha iniziato a lavorare solo dopo il 31.12.1995 o che entrerà nel mondo del lavoro in futuro, la pensione sarà calcolata esclusivamente con il sistema contributivo. È per questa categoria che gli effetti della riforma delle pensioni si esplicano in tutta la loro portata. Se sul conto pensionistico sono confluiti anno per anno tutti i contributi regolarmente previsti, la pensione che verrà erogata sarà adeguata. Tuttavia questa categoria dovrà fare i conti con una diminuzione della pensione del 33 50% rispetto a quelle attuali.

8/9 A/ Decidi oggi di cosa vivrai in futuro! B/ Come viene calcolata la pensione? C/ 1995 - l anno della svolta D/ Chi dovrà temere per la propria pensione? >> D/ CHI DOVRÀ TEMERE PER LA PROPRIA PENSIONE <<

E/ Attenzione alla sottocontribuzione F/ Oggi meno contributi - domani pensione più bassa G/ Sottocontribuzione - le singole categorie professionali H/ Come evitare brutte sorprese I/ Fondi pensione integrativi J/ La nuova riforma delle pensioni - cosa vi aspetta? K/ Informazioni e consulenza - i vostri referenti Le stime effettuate indicano che la riforma produrrà mediamente diminuzioni nelle pensioni variabili dal 25 al 50% : ALCUNI VENGONO COLPITI IN PAR- TICOLAR MODO! (- 50%) > neoassunti dall 1.1.1996: Chi ha iniziato la propria vita lavorativa dopo il 31.12.1995 o comincerà a lavorare solo in futuro rischia di ricevere fino al 33 % in meno di pensione. > lavoratori con rapporti di lavoro atipici > collaboratori occasionali > dipendenti con contratti di lavoro a tempo parziale > donne > dipendenti sottotutelati rischiano di ricevere fino al 50% di pensione in meno. Una minore retribuzione e le lacune nei versamenti dei contributi rappresentano la causa delle diminuzioni più consistenti. In caso di rapporti di lavoro atipici, quali ad es. il lavoro a progetto, vengono versati contributi previdenziali notevolmente minori rispetto ad un rapporto di lavoro tradizionale. Allo stesso modo, le collaborazioni occasionali o i rapporti di lavoro a tempo parziale prevedono versamenti contributivi proporzionalmente minori sul conto pensionistico. Molte donne lavoratrici sono duramente colpite dal sistema contributivo. Le assenze ed i periodi di aspettativa dovuti a motivi familiari comportano spesso gravi lacune nei versamenti previdenziali. Inoltre concorrono ad aggravare la situazione di sottocontribuzione femminile anche l occupazione a tempo parziale spesso svolta dalle donne, le occupazioni stagionali e l inquadramento contrattuale a livelli più bassi.

10/11 A/ Decidi oggi di cosa vivrai in futuro! B/ Come viene calcolata la pensione? C/ 1995 - l anno della svolta D/ Chi dovrà temere per la propria pensione? >> E/ ATTENZIONE ALLA SOTTOCONTRIBUZIONE << È esposto agli effetti della minore contribuzione: > chi lavora in nero > chi è inquadrato ad un livello più basso rispetto al lavoro effettivamente svolto > chi non trova esposti in busta paga gli straordinari, le indennità ed i premi di risultato > coloro la cui assunzione o cessazione del rapporto di lavoro viene notificata rispettivamente in ritardo o in anticipo > coloro che ufficialmente sono lavoratori a tempo parziale ma in realtà prestano lavoro a tempo pieno > chi viene registrato come collaboratore autonomo ma in effetti è titolare di un normale rapporto di lavoro > chi invece del compenso per lavoro straordinario percepisce un indennità di missione Il danno finanziario è rilevante > minore pensione > minore liquidazione (trattamento di fine rapporto) > minori prestazioni sociali di tipo finanziario (in caso di disoccupazione, malattia, maternità) Sottocontribuzione significa avere lacune sul conto pensionistico dovute a > minori contributi > mancato versamento di contributi > lacune nei periodi contributivi Il danno causato dalla sottocontribuzione non riguarda solo l ammontare della pensione. Gli effetti della sottocontribuzione si fanno sentire già prima, nel trattamento di fine rapporto (TFR) e nelle prestazioni sociali quali il sussidio di disoccupazione, l indennità di malattia o di maternità.

E/ Attenzione alla sottocontribuzione F/ Oggi meno contributi - domani pensione più bassa G/ Sottocontribuzione - le singole categorie professionali H/ Come evitare brutte sorprese I/ Fondi pensione integrativi J/ La nuova riforma delle pensioni - cosa vi aspetta? K/ Informazioni e consulenza - i vostri referenti >> F/ OGGI MENO CONTRIBUTI - DOMANI PENSIONE PIÚ BASSA << Pensioni a confronto - a quanto può ammontare la perdita La sottocontribuzione si ripercuote sull ammontare della vostra pensione. Gli esempi che seguono illustrano quanto tale effetto possa essere drastico: Supponiamo che un lavoratore abbia iniziato il 30.09.1973 un lavoro soggetto a contribuzione, lavori fino al 31.03.2003 e con l 1.04.2004, a 65 anni d età, vada in pensione. > senza sottocontribuzione ultima retribuzione lorda annuale pensionabile... 44.103 Euro pensione lorda annuale...21.918 Euro pensione lorda mensile...1.686 Euro Al momento del suo pensionamento, questo lavoratore ha maturato complessivamente 29 anni ed 1 settimana di periodi contributivi. > con sottocontribuzione ultima retribuzione lorda annuale pensionabile... 42.553 Euro pensione lorda annuale...16.504 Euro pensione lorda mensile... 1.269 Euro SOTTOCONTRIBUZIONE = DANNO FINANZIARIO In quest esempio, i periodi lavorativi del lavoratore non sono tutti coperti da contribuzione, ma presentano notevoli lacune nei versamenti contributivi soprattutto nel periodo prima del 1996. Complessivamente può dimostrare periodi contributivi per soli 24 anni e 6 settimane. Si tratta quindi di 4 anni, 10 mesi e 3 settimane in meno rispetto al calcolo della pensione senza sottocontribuzione. Questa situazione è tipica dei lavoratori stagionali, per i quali ogni anno non vengono versati contributi per alcuni mesi, pur non essendo registrati come disoccupati. Il lavoratore dell esempio citato, a causa di circa 5 anni di contributi mancanti e il calcolo della pensione secondo il sistema misto, riceverà una pensione mensile di 1.269 Euro anziché di 1.686 Euro, quindi 417 Euro in meno.

12/13 A/ Decidi oggi di cosa vivrai in futuro! B/ Come viene calcolata la pensione? C/ 1995 - l anno della svolta D/ Chi dovrà temere per la propria pensione? >> G/ SOTTOCONTRIBUZIONE - LE SINGOLE CATEGORIE PROFESSIONALI << Lavoratori dipendenti in generale > Gli straordinari o i premi di rendimento non compaiono sulla busta paga. Lavoratori del commercio e del settore alberghiero > Nel settore alberghiero a causa dei rapporti di lavoro a tempo determinato sono frequenti le incongruenze nelle date di assunzione e dimissione dei lavoratori. Attenzione! Ogni settimana di lavoro per cui non vengono versati i contributi mancherà poi sul conto pensionistico. Le persone per le quali vengono denunciate meno ore di lavoro di quelle effettivamente prestate sono meno tutelate. > Le ore di straordinario che non compaiono in busta paga rappresentano una retribuzione che non viene considerata nel calcolo dei contributi previdenziali. Attenzione! La retribuzione pagata in nero comporta diminuzioni nell importo della pensione. Agricoltori con secondo lavoro (legge sulle zone montane) > Molti coltivatori diretti ed i loro famigliari svolgono un secondo lavoro soprattutto nelle imprese industriali oppure in altri settori che si avvalgono delle opportunità offerte dalla cosiddetta legge sulle zone montane. Essendo essi già coperti da contributi previdenziali in qualità di coltivatori diretti, non devono essere versati contributi per il rapporto di lavoro nel settore industriale. Attenzione! In effetti la legge sulle zone montane offre ai coltivatori diretti ulteriori possibilità occupazionali, ma ha ripercussioni negative sull ammontare della pensione. Infatti la pensione derivante dal fondo pensioni dei coltivatori è minore rispetto a quella spettante ai dipendenti del settore industriale. Senza il pagamento di contributi non matura un diritto ad una pensione relativa ai periodi lavorativi nell industria (o in altri settori). Lavoratori edili ed artigiani nel settore delle costruzioni Attenzione! Spesso le indennità per lavori di montaggio o per lavori rischiosi non rislutino sulla busta paga. Al posto delle maggiorazioni per lavoro straordinario alcune volte vengono corrisposte delle indennità di missione che non sono pensionabili. Collaboratori domestici I datori di lavoro privati spesso versano i contributi per il loro collaboratori domestici per 24 ore settimanali, anche se essi lavorano molte più ore. I collaboratori domestici così perdono consistenti contributi previdenziali. Attenzione! Un collaboratore domestico, per il quale vengono denunciate meno ore di lavoro di quante egli

E/ Attenzione alla sottocontribuzione F/ Oggi meno contributi - domani pensione più bassa G/ Sottocontribuzione - le singole categorie professionali H/ Come evitare brutte sorprese I/ Fondi pensione integrativi J/ La nuova riforma delle pensioni - cosa vi aspetta? K/ Informazioni e consulenza - i vostri referenti ATTENZIONE effettivamente presti, riceverà una pensione molto minore. Quindi sul conto pensionistico verranno a mancare i contributi relativi alle ore lavorate non coperte da contribuzione. Collaboratori occasionali e rapporti di lavoro atipici I contributi previdenziali versati sono molto minori rispetto ai dipendenti fissi. Ne risulta perciò una pensione molto inferiore. Attenzione! I vantaggi e gli svantaggi di una collaborazione vanno attentamente soppesati, senza dimenticare i loro effetti sotto il profilo previdenziale. > Solo a determinate condizioni i periodi di contribuzione al fondo speciale per i collaboratori autonomi possono essere ricongiunti con quelli di altri fondi pensionistici. La pensione derivante dal fondo speciale verrà liquidata eventualmente come pensione integrativa nel caso che l interessato abbia già maturato un diritto ad una pensione presso un altro fondo pensionistico. Neoassunti (a partire dal 01.01.1996) I lavoratori che hanno iniziato a lavorare dal 01.01.1996 o successivamente sono particolarmente colpiti dal fenomeno della sottocontribuzione per due motivi: > la loro pensione sarà calcolata esclusivamente con il sistema contributivo. Attenzione! L ammontare della pensione dipende dai contributi previdenziali versati. Molti giovani lavoratori preferiscono contrarre rapporti di lavoro atipici senza essere consapevoli di quali svantaggi ciò comporti in relazione alla pensione. I contributi previdenziali che devono essere versati per i lavoratori con contratti di lavoro atipici sono molto minori rispetto a quelli dei lavoratori dipendenti tradizionali. > Le pensioni dei neoassunti possono essere fino al 50% inferiori rispetto alle attuali pensioni legate alla retribuzione. Attenzione! È per questo motivo che va assolutamente evitata qualsiasi forma di sottocontribuzione. Lavoratori a tempo parziale Il lavoro a tempo parziale nei settori dell industria, del commercio, dell artigianato, del credito e delle assicurazioni viene calcolato pienamente come periodo contributivo ai fini pensionistici solo se viene pagata una retribuzione minima annuale pari a 8.573,24 Euro (nel 2004) o settimanale pari a 164,87 Euro. Attenzione! Ai fini della piena copertura pensionistica è necessaria una retribuzione minima. In ogni caso vengono versati contributi previdenziali minori rispetto agli occupati a tempo pieno.

14/15 >> H/ COME EVITARE BRUTTE SORPRESE CONTROLLATE LA BUSTA PAGA E IL CUD << Fatevi furbi - chi sulla busta paga legge solo l importo netto che gli spetta è miope. Se non vuoi ricevere in futuro una pensione inaspettatamente bassa, preoccupati fin d ora dei tuoi contributi previdenziali. È difficile rimediare succesivamente a lacune nella contribuzione. Attenzione! Due sono le cose da controllare attentamente: la busta paga e la certificazione annuale relativa alle retribuzioni percepite (CUD). Partendo da alcuni dati, potrete controllare voi stessi su questi due documenti se avete delle lacune contributive ed evitare tale situazione in futuro. 3 1 2 4 6 5 FACSIMILE busta paga: 1/ data di assunzione 2/ data di dimissione 3/ inquadramento 4/ straordinari 5/ numero dei giorni/ore lavorate 6/ contributi previdenziali

A/ Decidi oggi di cosa vivrai in futuro! B/ Come viene calcolata la pensione? C/ 1995 - l anno della svolta D/ Chi dovrà temere per la propria pensione? E/ Attenzione alla sottocontribuzione F/ Oggi meno contributi - domani pensione più bassa G/ Sottocontribuzione - le singole categorie professionali H/ Come evitare brutte sorprese I/ Fondi pensione integrativi J/ La nuova riforma delle pensioni - cosa vi aspetta? K/ Informazioni e consulenza - i vostri referenti Attenzione! Se i periodi contributivi sul vostro CUD non corrispondono alla situazione reale, potrete rivendicare presso l INPS entro 5 anni dall emissione del CUD (risp. 10 anni nel caso di una denuncia presso l`ispettorato del lavoro oppure l INPS) il diritto ai periodi contributivi non risultanti ma dimostrabili. I periodi lavorativi non comunicati all INPS ma dimostrabili saranno riconosciuti gratuitamente al lavoratore. 1 2 3 FACSIMILE CUD: 1/ contributi previdenziali 2/ settimane/giorni 3/ mesi

16/17 LA PENSIONE INTEGRATIVA VI DÀ MAGGIORE SICUREZZA PER LA VECCHIAIA. Con la sola pensione pubblica obbligatoria non sarà più possibile in futuro mantenere il tenore di vita cui siamo abituati. Perciò è consigliabile integrare la pensione pubblica con una pensione supplementare. Si potrà così rimediare alle riduzioni delle pensioni pubbliche fino al 50%. Il nuovo sistema pensionistico si basa su due pilastri: la pensione pubblica obbligatoria e quella integrativa. A seguito della riforma pensionistica, è stato emanato un regolamento unificato delle pensioni integrative, per le quali è previsto, oltre al versamento dei contributi ai fondi pensione pubblici, quello dei contributi previdenziali ai fondi integrativi. Come funzionano i fondi integrativi? La pensione integrativa si basa sul principio del libretto di risparmio. Tutti i contributi confluiscono su un conto pensionistico personale e vengono investiti sul mercato finanziario. Al momento del pensionamento, sul conto personale del risparmiatore si trovano i contributi versati ed i rendimenti maturati. Su richiesta potrà essere liquidata una parte del capitale accumulato, la parte rimanente verrà trasformata in rendita pensionistica. Ai fini della tassazione i contributi versati nel fondo pensioni integrativo possono essere detratti dal reddito imponibile entro i massimali previsti (12% del reddito complessivo, al massimo 5.164 Euro). Si distinguono due tipi di fondi pensione integrativi: > I fondi chiusi sono fondi collettivi (i cosiddetti fondi di categoria) istituiti da associazioni di lavoratori (sindacati) e di datori di lavoro. Sono accessibili agli appartenenti alle rispettive categorie professionali. Sia il datore di lavoro che il lavoratore versano contributi al fondo. Inoltre, una parte oppure l intera liquidazione (TFR) maturata dopo l adesione affluisce nel fondo integrativo. > I fondi aperti vengono istituiti da banche, assicurazioni, società di intermediazione finanziaria. Sono aperti in quanto chiunque può accedervi. Solo il lavoratore versa contributi al fondo. L adesione ai fondi aperti è consigliabile solo a coloro che non hanno la possibilità di accedere ad un fondo collettivo (di categoria) oppure abbiano intenzione di sfruttare le particolari condizioni di questo tipo di investimento. Si può beneficiare dei rispettivi vantaggi fiscali qualora non sia possibile l`adesione a un fondo chiuso/ collettivo.

A/ Decidi oggi di cosa vivrai in futuro! B/ Come viene calcolata la pensione? C/ 1995 - l anno della svolta D/ Chi dovrà temere per la propria pensione? E/ Attenzione alla sottocontribuzione F/ Oggi meno contributi - domani pensione più bassa G/ Sottocontribuzione - le singole categorie professionali H/ Come evitare brutte sorprese I/ Fondi pensione integrativi J/ La nuova riforma delle pensioni - cosa vi aspetta? K/ Informazioni e consulenza - i vostri referenti >> I/ FONDI PENSIONE INTEGRATIVI << NON FATEVI SFUGGIRE I CONTRIBUTI DEL DATORE DI LAVORO AL FONDO PENSIONE INTEGRATIVO! Fondi chiusi: quanto costa la previdenza integrativa? Ogni contratto collettivo di lavoro stabilisce l ammontare dei contributi che deve versare il lavoratore: essi sono compresi tra lo 0,5 ed il 2% della retribuzione lorda. Anche il datore di lavoro versa il medesimo contributo. La quota della liquidazione (TFR) che confluisce nel fondo pensione integrativo viene in parte anche determinata dai contratti colletivi di lavoro. Vantaggi: > il contributo del lavoratore raddoppia grazie al versamento del datore di lavoro > vantaggi dal punto di vista fiscale, sia durante il periodo di versamento dei contributi, sia quando vi verrà versata la pensione > la pensione integrativa valorizza la pensione pubblica. Un reddito adeguato assicura un accettabile tenore di vita anche nella vecchiaia. Come posso accedere al fondo? L adesione è volontaria. È sufficiente che il lavoratore comunichi al proprio datore di lavoro la volontà di iscriversi. Le rappresentanze sindacali ed i patronati forniscono informazioni ed assistenza in merito (vedi: indirizzi all ultima pagina). Laborfonds è un fondo pensioni integrativo collettivo per i lavoratori dipendenti operanti nel territorio della Regione Trentino Alto Adige, il cui contratto collettivo prevede una pensione integrativa. Fino ad oggi si sono iscritti oltre 60.000 lavoratori dipendenti. Per ulteriori informazioni potete rivolgervi ai sindacati ed ai patronati oppure al Laborfonds al numero di telefono 0471 317 600 o al numero verde 80099117.

18/19 A/ Decidi oggi di cosa vivrai in futuro! B/ Come viene calcolata la pensione? C/ 1995 - l anno della svolta D/ Chi dovrà temere per la propria pensione? >> J/ LA NUOVA RIFORMA DELLE PENSIONI - COSA VI ASPETTA << Il governo sta attualmente lavorando ad una nuova riforma delle pensioni. L Unione Europea richiede agli stati membri di adottare misure di risparmio atte a contenere il deficit di bilancio. Anche in Italia si sta ipotizzando un ulteriore irrigidimento della riforma pensionistica. Secondo il programma del governo Berlusconi, sarà innalzata l età pensionabile. A partire dal 2008 sono previsti cambiamenti radicali. > La proposta prevede che sarà comunque possibile, anche dopo il 2008, andare in pensione con 35 anni di contributi, ma probabilmente solo con un età minima di 60 anni e non come possibile finora all età di 57 anni. > A prescindere dall età, dal 2008 potranno ancora andare in pensione i lavoratori che hanno versato almeno 40 anni di contributi previdenziali. Congelare la pensione per avere una maggiore retribuzione? Il governo propone a quanti, entro il 2008, rinuncino per almeno due anni al pensionamento anticipato, i seguenti incentivi: > Innalzamento esente da tasse della retribuzione netta pari al 32,7 % calcolato sulla retribuzione lorda. > Dichiarazione di garanzia: in caso di nuova riforma delle pensioni, lo Stato garantisce a coloro che hanno rinunciato al pensionamento anticipato di poter andare in pensione, nonostante eventuali previsioni differenti di riforme future. Gli svantaggi di questo incentivo di tipo finanziario: > Obbligo: È obbligatoria la stipula di un contratto di lavoro a tempo determinato di almeno due anni non risolvibile. Ciò rappresenta un vincolo per il lavoratore. > Minori diritti alla pensione: La pensione viene congelata, questi due anni non vengono assolutamente considerati nel calcolo della pensione. Con queste misure lo Stato risparmia innanzitutto sui pagamneti delle pensioni, il che significa una gradita forma di risparmio sul bilancio statale.

E/ Attenzione alla sottocontribuzione F/ Oggi meno contributi - domani pensione più bassa G/ Sottocontribuzione - le singole categorie professionali H/ Come evitare brutte sorprese I/ Fondi pensione integrativi J/ La nuova riforma delle pensioni - cosa vi aspetta? K/ Informazioni e consulenza - i vostri referenti

>> K/ INFORMAZIONI E CONSULENZA - I VOSTRI REFERENTI << NISF/INPS...Tel. 0471 996 611 Bolzano, Piazza Domenicani 30 Sezioni distaccate a Bressanone, Merano, Brunico ed Egna KVW/ACLI... Tel. 0471 978 677 Bolzano, Via Alto Adige 28 Sezioni distaccate a Egna, Merano, Silandro, Brunico, Vipiteno, Bressanone, Malles AGB/CGIL - INCA...Tel. 0471 926 545/47 Bolzano, Via Trieste 78 Sezioni distaccate a Silandro, Merano, Bressanone, Egna, Brunico, Vipiteno, Laives, San Candido ASGB/SBR... Tel. 0471 308 210 Bolzano, Via Bottai 22 Sezioni distaccate a Merano, Bressanone, Brunico, Silandro, Egna, Vipiteno SGB/CISL - INAS... Tel. 0471 568 410 Bolzano, Via Siemens 23 Sezioni distaccate a Laives, Egna, Bressanone, Brunico, Merano, Malles SGK/UIL - ITAL... Tel. 0471 245 612 Bolzano, Via Roma 84/c Sezioni distaccate a Merano, Egna, Bressanone Un iniziativa dell Istituto per la promozione dei lavoratori