FEDERAZIONE ITALIANA HOCKEY E PATTINAGGIO PROGRESSIONE DIDATTICA DI ESERCIZI PROPEDEUTICI PER IL PATTINAGGIO IN LINEA

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FEDERAZIONE ITALIANA HOCKEY E PATTINAGGIO Commissione di Settore Corsa SCUOLA ITALIANA PATTINAGGIO a ROTELLE S.I.P. a R. PROGRESSIONE DIDATTICA DI ESERCIZI PROPEDEUTICI PER IL PATTINAGGIO IN LINEA

Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio Commissione di Settore Corsa Scuola Italiana Pattinaggio a Rotelle presentano la dispensa (n 21): PROGRESSIONE DIDATTICA DI ESERCIZI PROPEDEUTICI PER IL PATTINAGGIO IN LINEA a cura di: Paolo Marcelloni con la collaborazione di: Claudio Dall Agnola Marco Forlini Tiziano Nava Giulio Ravasi materiale elaborato in collaborazione con gli: staff tecnici delle Nazionali un ringraziamento particolare agli atleti: Samuele Ambrosi Malaica Marega Cinzia Ponzetti digitalizzazione immagini: Stefano Fioranini la dispensa è corredata di video cassetta (N 13), ripresa e montata da: Tiziano Nava ultima stampa: maggio 1998 SCUOLA ITALIANA PATTINAGGIO a ROTELLE

PROGRESSIONE DIDATTICA DI ESERCIZI PROPEDEUTICI PER IL MIGLIORAMENTO E LA STABILIZZAZIONE DELLA TECNICA DI BASE E NUOVE PROPOSTE PER L ACQUISIZIONE DELLA DOPPIA SPINTA Sequenze e cadenze La traslocazione del baricentro sul piano antero-laterale, è l elemento tecnico caratterizzante la nuova tecnica del pattino in linea. In parole semplici, questo spostamento laterale del bacino, favorito dall'estensione-spinta di un arto, deve essere la prima fase di una serie di movimenti ciclici che compongono il gesto tecnico: La spinta. Il movimento sopra descritto non si riscontra in nessuno schema motorio di base (camminare, correre, saltare), facendo si che la tecnica sul pattino in linea sia ben lontana da un movimento naturale. SCUOLA ITALIANA PATTINAGGIO a ROTELLE 1

Nella corsa i vari appoggi sono avanzati rispetto al bacino anticipandolo, solo successivamente la presa di contatto con il tallone e la successiva rullata riporta il bacino in avanti con la forte importanza della spinta in flesso-estensione della caviglia. Inoltre tutti i movimenti degli arti inferiori e superiori sono orientati sul piano sagittale. Se ciò avvenisse sopra un pattino in linea ci si troverebbe necessariamente a spingere posteriormente quasi per tutto il tempo di estensione di un arto con la sola ruota anteriore. Per far si che l esecuzione degli esercizi propedeutici già noti e quelli che in questa dispensa si propongono sia corretta, si dovrà porre una prioritaria attenzione alla traslocazione del baricentro che risulta essere il solo elemento che garantisca una spinta con tutte le ruote a contatto con il terreno fino alla completa estensione dell arto di spinta. In questa prima parte della dispensa non si elencano di nuovo le fasi della spinta del passo incrociato con la terminologia già codificata, ma si proverà a semplificare il linguaggio sia a livello terminologico che quantitativo, visto che l apprendimento è rivolto a molte fasce di età. Questa scelta, per esperienze già vissute, permette di sensibilizzare e favorire gli apprendimenti agli allievi rendendoli consapevoli della sequenza motoria necessaria per realizzare una buona esecuzione tecnica. Si osservi la tabella nella pagina successiva: SCUOLA ITALIANA PATTINAGGIO a ROTELLE 2

10 SEQUENZE PER PATTINARE CORRETTAMENTE ELEMENTO TECNICO 1 Traslocazione baricentro 2 Traslocazione baricentro LIVELLO DIFFICOLTA facile medio SEQUENZA 1) cado dx 2) spingo dx 3) appoggio sx 1) spingo dx 2) cado dx 3) appoggio sx 4) spingo ancora dx 3 Spinta rettilineo facile 1) avvicino dx 2) appoggio dx 3) spingo sx 4 Spinta rettilineo medio 1) scorro dx 2) avvicino sx 3) appoggio sx 4) spingo dx 5 Spinta rettilineo medio-difficile 1) scorro dx 2) avvicino-avvicino sx 3) appoggio sx 4) spingo dx 6 Spinta rettilineo difficile 1) scorro dx 2) avvicino sx 3) spingo dx 4) cado dx 5) appoggio sx 6) spingo ancora dx 7 Spinta rettilineo difficile 1) scorro dx 2) avvicino sx 3) spingo dx 4) cado dx 5) appoggio largo sx 6) spingo ancora dx 8 Passo incrociato facile 1) cado fuori sx 2) incrocio dx 3) appoggio dx 9 Passo incrociato medio-difficile 1) spingo dx 2) cado fuori sx 3) incrocio dx 4) appoggio largo dx 10 Passo incrociato difficile 1) spingo dx 2) cado fuori sx 3) spingo sx 4) incrocio dx 5) appoggio largo dx DA FERMI x x x x IN MOVIMENTO x x x x x x x x SCUOLA ITALIANA PATTINAGGIO a ROTELLE 3

10 SEQUENZE PER PATTINARE CORRETTAMENTE Sequenza 1 TRASLOCAZIONE DEL BARICENTRO cado destro - spingo destro - appoggio sinistro Sequenza 2 TRASLOCAZIONE DEL BARICENTRO spingo destro - cado destro - appoggio sinistro - spingo ancora destro Sequenza 3-4 - 5 SPINTA RETTILINEO vedi le 3 sequenze descritte in tabella SCUOLA ITALIANA PATTINAGGIO a ROTELLE 4

10 SEQUENZE PER PATTINARE CORRETTAMENTE Sequenza 6-7 SPINTA RETTILINEO vedi le 2 sequenze descritte in tabella Sequenza 8 PASSO INCROCIATO cado fuori sinistro - incrocio destro - appoggio destro Sequenza 9 PASSO INCROCIATO spingo destro - cado fuori sinistro - incrocio destro - appoggio largo destro SCUOLA ITALIANA PATTINAGGIO a ROTELLE 5

10 SEQUENZE PER PATTINARE CORRETTAMENTE Sequenza 10 PASSO INCROCIATO spingo destro - cado fuori sinistro - spingo sinistro - incrocio destro - appoggio largo destro GLOSSARIO TECNICO 1) AVVICINO Parte finale del recupero, momento nel quale i due pattini sono affiancati. Uno in appoggio ed uno sollevato, con lame verticali 2) AVVICINO-AVVICINO Come sopra, ma con il mantenimento della posizione per un tempo più lungo. 3) APPOGGIO Fase di atterraggio 4) APPOGGIO LARGO Fase di atterraggio da effettuare ad una distanza da 20 cm. in su, rispetto all altro pattino in spinta e con una differenza sul piano sagittale di circa ½ lama. 5) SCORRO Fase di scorrimento a lama verticale o leggermente su filo esterno. 6) CADO Sbilanciamento dell asse corporeo e/o traslocazione del baricentro in fase rettilinea. 7) CADO FUORI Sbilanciamento dell asse corporeo verso l interno della curva, con il carico del corpo sulla gamba interna e lama su filo esterno. 8) SPINGO Spinta con estensione completa o non dell arto inferiore. 9) SPINGO ANCORA Parte terminale della spinta, ricercare l estensione completa dell arto solo dopo aver atterrato con l altro arto. 10) INCROCIO Combinazione di spinte dei due arti inferiori. La gamba esterna spinge e passa anteriormente a quella interna, quella interna spinge e passa posteriormente a quella esterna. SCUOLA ITALIANA PATTINAGGIO a ROTELLE 6

Le sequenze dei movimenti, sopra descritte, hanno una importanza determinante per eseguire correttamente la tecnica. Le stesse sono frutto, anche se si è già detto con terminologie semplificate, di una approfondita analisi del movimento della tecnica nel suo insieme. Per comprendere meglio si prenda come esempio la sequenza N 3 spinta rettilineo. La sequenza che si indica è: 1) AVVICINO DX 2) APPOGGIO DX 3) SPINGO SX. Proviamo ora a cambiarla in: 1) AVVICINO DX 2) SPINGO SX 3) APPOGGIO DX. Questa seconda sequenza porta a commettere gravi errori e cioè: appoggiare il pattino in posizione avanzata rispetto alla verticale a terra della spina iliaca, non trasferire il peso, non essere quindi completamente carichi sopra di esso, aprire la punta del pattino in esterno. Una volta memorizzata la sequenza che compone un elemento tecnico, si potrà inserire la cadenza con la quale quella sequenza si vorrà realizzare. Si prenda come esempio la sequenza N 4 spinta rettilineo. La sequenza che si indica è: 1) SCORRO DX 2) AVVICINO SX 3) APPOGGIO SX 4) SPINGO DX La cadenza consigliata sarà : SCORRO-AVVICINO, movimento lento migliorando così la capacità di scorrere su un pattino, APPOGGIO-SPINGO, movimento simultaneo e veloce. N.B: è di grande aiuto l utilizzo di ritmi musicali adeguati per raggiungere l obiettivo. SCUOLA ITALIANA PATTINAGGIO a ROTELLE 7

Esercitazioni finalizzate all acquisizione dei vari elementi tecnici componenti l intera azione Traslocazione del baricentro 1) Far camminare il bacino. Proporre l esercizio su superfici poco scorrevoli per evitare il rotolamento delle ruote. Esecuzione scorretta Sequenza del movimento: far atterrare un arto inferiore verticale e parallelo alla linea di avanzamento, lo stesso dovrà essere piegato fino a trovarsi in trasferimento e distribuzione di peso. Esecuzione corretta SCUOLA ITALIANA PATTINAGGIO a ROTELLE 8

Iniziare l estensione-spinta laterale con lo stesso arto il quale metterà il bacino in traslocazione, al termine dell estensione ci si troverà ad atterrare nelle stesse condizioni descritte sopra con l altro arto. Indicazioni: ricercare un limitato spostamento in avanti, mentre sarà abbondante quello laterale. 2) Posizionare sul terreno bastoncini di circa un metro di lunghezza (utilizzare se disponibili le aste dei percorsi di destrezza di colore rosso e azzurro) su due linee parallele distanziate di 50-70-100 cm. Per un tratto rettilineo di circa 15 metri. (Vedi disegno). 1,00 50-70-100 Prendere velocità, nel momento in cui si entra nel binario, atterrare con un arto inferiore in trasferimento e distribuzione di peso il quale percorrerà un tratto in scorrimento con lama parallela ai bastoncini posti su di un lato, mantenuta questa posizione qualche istante inizierà la spinta-estensione con conseguente traslocazione del baricentro fino a riproporre quanto descritto sopra con l altro arto. Possibilità di verifica di due elementi: c è traslocazione se gli atterraggi avverranno vicini ai bastoncini di DX e SX posti alla distanza prefissata. Se gli atterraggi saranno più stretti il bacino non fa una sufficiente traslocazione. L atterraggio è corretto se il pattino percorrerà traiettoria parallela ai bastoncini. Un atterraggio con punta della lama aperta porta ad andare contro i bastoncini, si dovrà ridurre di conseguenza lo scorrimento. SCUOLA ITALIANA PATTINAGGIO a ROTELLE 9

3) Traslocazione del baricentro sul posto e in movimento. Il 1 obiettivo sarà quello di allineare in verticale i punti 1-2-3-4 (punta-ruota del pattino, ginocchio, spina iliaca, testa dell omero) portando l anca più esterna rispetto alla posizione sul terreno della lama del pattino. Il 2 obiettivo sarà quello di allineare i punti 1-2-3-4 su di una linea inclinata aumentando lo spostamento dell anca verso l esterno sempre rispetto alla posizione sul terreno della lama del pattino. Indicazioni per una corretta esecuzione: a traslocazione di baricentro avvenuta gli arti inferiori si dovranno trovare, uno piegato in distribuzione di peso e l altro esteso scarico, le lame dei due pattini saranno parallele. Iniziare il movimento a gambe piegate e pattini a distanza di 40-50 - 60 cm. (pensare come se i pattini scorressero sopra ai binari), questa distanza non dovrà mai essere modificata. SCUOLA ITALIANA PATTINAGGIO a ROTELLE 10

L estensione di un arto metterà in movimento il bacino, che da posizione centrale in mezzo ai due pattini, si sposterà o sopra la gamba DX o SX ricercando l allineamento dei quattro punti di riferimento. ESERCITAZIONI: Sul posto: a) utilizzare 2 aste fissate al centro di una base 20X20 (i ritti dei sottopassi dei percorsi di destrezza) posizionarle ad una distanza adeguata all allievo. All interno di esse posizionare le due lame parallele e vicine alle basi. L estensione di un arto ed il mantenimento dell altro in distribuzione di peso dovrà far toccare l anca sull asta. In movimento: b) Leggero : dopo una breve rincorsa (iniziare il movimento come da indicazioni sopra esposte) effettuare traslocazioni pensando solo al movimento del bacino (N.B. ci sarà decelerazione). SCUOLA ITALIANA PATTINAGGIO a ROTELLE 11

c) Pesante : come esercizio precedente ma con spinta dell arto in distribuzione di peso il quale farà partire la traslocazione. Seguire sempre le indicazioni per una corretta esecuzione. (N.B. ci dovrà essere incremento della velocità). d) Eseguendo traslocazioni di baricentro, in rettilineo, con un movimento leggero o pesante stazionare per qualche secondo sulla parte DX e su quella SX facendo sfiorare l anca sull asta verticale dei ritti (precedentemente descritti) predisposti su due linee e sfalsati tra di loro. (Vedi disegno) Anca sx Anca dx 4) In curva per aumentare l inclinazione dell asse corporeo posizionare 2 o 3 ritti inserendo sotto la base degli spessori, lato esterno alla base rispetto alla curva. Il ritto si troverà quindi inclinato verso l interno della curva. SCUOLA ITALIANA PATTINAGGIO a ROTELLE 12

L indicazione da dare all allievo, sarà quella di passare con il pattino il più possibile vicino alla base e sfiorare con l anca il ritto. 5) Traslocazione per la doppia spinta: eseguire traslocazioni di baricentro individuando due tempi nell intera azione. Dopo una breve rincorsa, posizionare i pattini ad una distanza inferiore di 5-10 cm. rispetto a quella che ogni allievo soggettivamente si era scelto per la traslocazione nella spinta NORMALE. 1 TEMPO: L allineamento verticale dei punti 1-2-3-4 e la relativa distribuzione di peso si dovrà ottenere quando la gamba in estensione-spinta non sarà ancora completamente estesa. 2 TEMPO: La successiva completa estensione dell arto modificherà l allineamento dei 4 punti di riferimento posizionandoli su di una linea inclinata verso l esterno con la lama del pattino in filo esterno. SCUOLA ITALIANA PATTINAGGIO a ROTELLE 13

N.B.: Se i carichi e gli allineamenti saranno corretti stazionando nella posizione assunta nel 2 tempo, si effettuerà una traiettoria curva fino a percorrere una spirale con il carico sull arto interno. 6) Giochiamo per apprendere BOWLING. Dopo aver posizionato in ordine sparso, nell impianto di lezione, una decina di ritti con base quadrata (più larga sarà la base maggiore dovrà essere l inclinazione) farli abbattere con l anca DX e SX. SCUOLA ITALIANA PATTINAGGIO a ROTELLE 14

Trasferimento e distribuzione di peso Questa situazione si dovrà ricercare ogni volta che avviene l atterraggio di un arto sia in rettilineo che in curva. Per un esecuzione corretta l allineamento dei 4 punti di riferimento dovrà essere perfetto. 1) Per sensibilizzare la caviglia. Ricercare sempre l allineamento descritto sopra, pattinare senza allacciare le scarpe o l ultimo gancio se si utilizzano pattini con scafo in plastica. Oltre al controllo della gamba in trasferimento e distribuzione di peso, si correggerà anche la spinta laterale dell altra gamba (se si spinge posteriormente il tallone tende a sollevarsi ed uscire dalla scarpa. 2) GIOCO. L equilibrista. Pattinare liberamente nei due sensi di marcia nell impianto con i pattini slacciati. Tenere con le mani vicine, un bastone che dovrà rimanere sempre parallelo al terreno. 3) Trasferimenti di peso, nel cambio di appoggio con relativo scorrimento sul pattino in corrispondenza di segnali (birilli - mattoncini dei percorsi di destrezza) posti su un tratto rettilineo. Si posizioneranno sfalsati, su due linee parallele progressivamente più strette nelle varie esercitazioni. Vedi disegno: sx (rosso) sx (rosso) sx (rosso) 40-30-20-10 dx (azzurro) dx (azzurro) SCUOLA ITALIANA PATTINAGGIO a ROTELLE 15

SENZA STACCARE I PATTINI DAL TERRENO 4) Su di una riga, senza staccare i pattini dal terreno dopo aver preso una breve rincorsa effettuare spinte complete o mezze spinte (senza la completa estensione dell arto), solo con l arto DX o solo SX e con tutte le ruote a contatto sul terreno. L altro arto dovrà scorrere sopra la riga in trasferimento e distribuzione di peso. Con vista laterale osservare sull arto in scorrimento l allineamento dei punti 1-2-4. 5) Su di una riga, senza staccare i pattini dal terreno dopo aver preso una breve rincorsa effettuare spinte complete o mezze spinte (senza la completa estensione dell arto), alternate DX/SX. Dopo ogni spinta ricercare l avvicinamento ed il contatto dei due pattini. Nel contatto effettuare il cambio di peso sulla gamba che successivamente dovrà scorrere sulla riga e di nuovo estensione spinta con l arto scarico. CON STACCO DELL ARTO DI SPINTA 6) Come esercizio 5 ma con stacco del pattino dal terreno a lama piatta dopo la completa estensione-spinta di ogni arto. SCUOLA ITALIANA PATTINAGGIO a ROTELLE 16

SENZA STACCARE I PATTINI DAL TERRENO 7) Come esercizio 4 variando la parte conclusiva della spinta la quale dovrà avvenire con il solo contatto della ruota posteriore. 8) Come esercizio 5 variando la parte conclusiva della spinta la quale dovrà avvenire con il solo contatto della ruota posteriore. CON STACCO DELL ARTO DI SPINTA 9) Come esercizio 6 variando lo stacco del pattino dal terreno, dopo la completa spinta di ogni arto, effettuandolo con la sola ruota posteriore. SCUOLA ITALIANA PATTINAGGIO a ROTELLE 17

SENZA STACCARE I PATTINI DAL TERRENO 10) Scorrimento sull arto in distribuzione di peso utilizzando spinte a lama piatta o con l ultima ruota. Utilizzare una parete libera della palestra o la balaustra di protezione della pista. a) scorrere facendo sfiorare la spalla sulla parete o sulla balaustra. b) scorrere facendo sfiorare l anca sulla parete o sui paletti verticali della balaustra. SCUOLA ITALIANA PATTINAGGIO a ROTELLE 18

Atterraggio Si elencano le fasi della spinta in rettilineo con il pattino in linea. a) Traslocazione del baricentro. b) Atterraggio. c) Scorrimento. d) Spinta filo esterno. e) Spinta filo interno. f) Stacco. g) Recupero. Essendo la spinta un movimento ciclico le fasi più vicine che precedono l atterraggio, dal punto di vista temporale sono: g)il recupero, a) la traslocazione del baricentro. Si danno ora alcune indicazioni per favorire una corretta esecuzione dell atterraggio. L arto in recupero, una volta arrivato ad affiancare l altro in fase di spinta (spinta iniziata su filo esterno e poi su filo interno), dovrà essere atterrato mezza lama più avanti sul piano sagittale e spostato di 30-40 cm. sul piano frontale. L atterraggio dovrà avvenire quando l altro arto sarà in spinta su filo interno, non completamente esteso e la traslocazione del baricentro già in corso. Se ciò non avviene può dipendere: non si sta facendo traslocazione del baricentro non è cominciata la spinta su filo interno. Errori da evitare: atterrare quando l asse corporeo è verticale, momento del passaggio di filo, in questa situazione si tenderebbe ad avanzare l atterraggio o ad effettuarlo troppo vicino all altro pattino. In questo caso si incontreranno grandi difficoltà per poter spingere lateralmente venendo a mancare una base di appoggio più larga (come indicazione la larghezza del bacino può essere discretamente corretta). SCUOLA ITALIANA PATTINAGGIO a ROTELLE 19

Spinta 1) Pattinare con i pattini a contatto con il terreno, ad ogni spinta, nel momento in cui le scarpe si toccano o sono molto vicine, iniziare lo sbilanciamento dell asse corporeo (traslocazione del baricentro) dalla parte opposta alla gamba che dovrà spingere con estensione completa dell arto. PER FAVORIRE L APPRENDIMENTO fornire all allievo l ulteriore indicazione: quando ci si trova a pattini uniti, percorrere un inizio di curva. 2) Come sopra, ma con stacco dell arto di spinta. Nel momento in cui l arto in recupero avrà affiancato l altro arto in scorrimento - spinta, lo stesso atterrerà parallelo all altro trovandosi così con la punta intraruotata rispetto alla direzione di avanzamento. Seguendo queste indicazioni il pattino che atterra andrà immediatamente ad aprirsi in esterno (extra ruota la punta) e su filo esterno. 3) Prendere una breve rincorsa, poi mantenere i pattini a contatto al terreno in distribuzione di peso con distanza tra loro costante 40-50 cm. Effettuare traslocazione di baricentro pesante. Iniziare l estensione di un arto, per la prima parte l altro arto che rimane in distribuzione di peso e in scorrimento percorrerà una traiettoria rettilinea (i 4 punti di riferimento saranno allineati su una linea perpendicolare al terreno), la seconda parte della spinta (fino alla completa estensione dell arto) porterà ad una apertura dell angolo della lama su filo esterno (i 4 punti di riferimento saranno allineati su una linea inclinata rispetto al terreno) con il conseguente sbilanciamento di tutto l asse corporeo. In questa situazione il pattino inizia la percorrenza curvilinea. SCUOLA ITALIANA PATTINAGGIO a ROTELLE 20

Appena accennata la curva si dovrà spingere immediatamente e lateralmente con tutte le ruote verso la parte opposta facendo iniziare la traslocazione del baricentro in modo da avere nel momento di trasferimento di peso, sull altro arto, la lama del pattino perfettamente parallela alla direzione di avanzamento. Da questo momento riproporre le fasi sopra descritte. SCUOLA ITALIANA PATTINAGGIO a ROTELLE 21

Doppia spinta 1) Slalom angolato. OBIETTIVO: avere sempre il carico sul pattino interno alla curva. Distanza tra i birilli Interasse 3 metri 1,25 metri. 4 metri 1,50 metri. 5 metri 1,75 metri. 6 metri 2,00 metri. pattino interno carico su filo esterno in doppia spinta nella direzione di quello esterno. pattino esterno che dovrà spingere con estensione dell arto su filo interno. N.B.: 1) Riunire a metà tra un paletto e l altro e cambiare peso. 2) Eseguire senza staccare i pattini o staccando ad ogni spinta. Esercizi di preparazione. a) Dopo breve rincorsa, equilibrio su un solo arto con lama verticale, tutto il carico sulla lama, ginocchio a coprire la ruota. b) Equilibrio su un solo arto, poi slalom. Si sensibilizza l utilizzo di tutto il profilo delle ruote. SCUOLA ITALIANA PATTINAGGIO a ROTELLE 22

c) Esercizio da fermi. Distribuzione del peso, ricerca allineamento punti 1-2-3-4. d) Atterraggio con gamba piegata, mantenere la posizione fino all affiancamento dei due pattini, poi ricercare la sensazione dell estensione della gamba carica a terra (terminando con le ruote a contatto). e) Atterraggi perfettamente paralleli alla linea di avanzamento. ERRORI: avere il carico sulla gamba esterna con il conseguente sollevamento del pattino interno ed il relativo posizionamento rispetto al birillo con la punta aperta in esterno per fare la curva (il pattino interno non percorre traiettorie curvilinee se non è completamente carico). 2) Slalom angolato. Senza staccare i pattini dal terreno (scelta della distanza dei birilli e dell interasse in funzione del grado di apprendimento degli allievi, minore sarà la distanza e maggiore l interasse più il grado di difficoltà aumenta), percorrenza con l arto interno al birillo in distribuzione di peso e l arto esterno esteso e scarico. Una volta arrivati sull ultimo birillo ed una volta sul penultimo, fermarsi nella posizione sopra descritta (arto interno in distribuzione di peso e quello esterno esteso e scarico). Se la posizione sarà corretta in corrispondenza del birillo si inizierà a girare in cerchio a spirale. N.B.: Dimostreremo successivamente nel capitolo delle curve che questa posizione sarà la terza fase del carrellamento per consentire di non avere mai decelerazione. 3) Il dondolo FINALITA DELL ESERCIZIO: Sui fili bisogna essere dinamici Iniziare la spinta e la traslocazione del baricentro quando l asse corporeo è inclinato ed il pattino è sul filo esterno. SCUOLA ITALIANA PATTINAGGIO a ROTELLE 23

E di fondamentale importanza sia nella spinta, che nella doppia spinta, trovarsi sui fili in situazione dinamica in quanto in tale posizione le ruote scorrono meno (aumento dell attrito volvente) rispetto a quando sono perpendicolari nel terreno. a) Sul posto con utilizzo della spalliera o della balaustra della pista. L equilibrio durante questo esercizio verrà assicurato dalle mani che dovranno essere posizionate su di un grado della spalliera all altezza delle spalle. Possibilmente segnare sul terreno due linee parallele (utilizzare semplice adesivo colorato) alla distanza delle spine iliache dell allievo (punti 3). Assumere con gli arti inferiori ed il busto la posizione di distribuzione di peso. Gli angoli articolari assunti non dovranno MAI essere modificati durante l esercitazione. In questa posizione se immaginiamo di tracciare una linea tra i due punti 3, le spine iliache, la stessa risulterà parallela al terreno. Quando inizia l inclinazione dell asse corporeo DONDOLO il punto 3, quello dalla parte opposta all inclinazione si sposta verso l alto con il conseguente sollevamento del pattino dal terreno (ricordarsi di non modificare il piegamento degli arti inferiori). Ora dalla posizione descritta l arto a terra in distribuzione di peso inizierà la spinta laterale su filo esterno la quale farà partire la traslocazione del baricentro. Fino alla verticalizzazione dell asse corporeo ci sarà spinta dello stesso arto, a verticalizzazione avvenuta, per un istante i due pattini toccheranno il terreno, seguirà il trasferimento di peso sull altro arto e l inclinazione dell asse corporeo, dalla parte opposta, verrà garantita dal solo sbilanciamento del corpo. N.B.: La traslocazione del baricentro dovrà essere assicurata dalla spinta della gamba a terra e non dalle braccia che tirano sul grado della spalliera o della balaustra. SCUOLA ITALIANA PATTINAGGIO a ROTELLE 24

IL DONDOLO LA SPINTA INIZIA NEL MOMENTO DI MASSIMA INCLINAZIONE DELL ASSE CORPOREO Spinta filo esterno destro Trasferimento di peso sul sinistro Continua la traslocazione del G, Spinta filo esterno sinistro per effetto della spinta destro SCUOLA ITALIANA PATTINAGGIO a ROTELLE 25

IL DONDOLO LA SPINTA INIZIA NEL MOMENTO DI MASSIMA INCLINAZIONE DELL ASSE CORPOREO Vedi descrizione esercizio b), a pagina 27 SCUOLA ITALIANA PATTINAGGIO a ROTELLE 26

b) Sul posto con utilizzo della spalliera o della balaustra della pista. Una volta raggiunta una discreta esecuzione dell esercizio si può ulteriormente sensibilizzare il movimento della spinta dell arto inferiore quando si è inclinati. un compagno si posiziona in ginocchio dietro a chi sta eseguendo l esercizio nel momento di massima inclinazione raggiunta dal suo compagno, appoggerà il palmo della mano sull adduttore della gamba che dovrà spingere e far partire la traslocazione del baricentro applicherà una leggera pressione verso l esterno per aumentare la forza necessaria per traslocare il baricentro Con questa esercitazione si dovrà provare la sensazione, che la traslocazione del baricentro non deve avvenire per caduta passiva del corpo ma conseguenza della spinta la quale dovrà iniziare nel momento di massima inclinazione dell asse corporeo e della lama. c) Utilizzo di due mattoncini in legno (h=4/5 cm.), quelli dei percorsi di destrezza. Posizionarli paralleli tra loro e personalizzare la distanza alla soggettiva larghezza delle spine iliache. Assumere la posizione di distribuzione di peso facendo toccare le lame dei pattini sul lato lungo del mattoncino. Ora con peso equamente distribuito si inizierà il movimento estendo uno dei due arti inferiori il quale porterà l altro ad inclinarsi fino a far toccare la parte esterna della scarpa sopra il mattoncino (lama su filo esterno). Fino a questo momento i due pattini rimarranno a contatto con il terreno ma al termine del movimento il peso del corpo sarà esclusivamente sull arto inclinato ed in appoggio sul mattoncino. SCUOLA ITALIANA PATTINAGGIO a ROTELLE 27

Ora sollevare l arto esteso scarico ed avvicinarlo all altro, sul quale si dovrà rimanere in equilibrio. Per traslocare il baricentro dalla parte opposta sull altro mattoncino, spingere con l arto carico lateralmente per riverticalizzare la lama riuscendo così a sollevare la parte esterna della scarpa dal mattoncino. d) Stesso esercizio c) ma eseguendo spinte, traslocazioni di baricentro e trasferimento di peso, atterrando vicini al lato lungo del mattoncino, rimanendo sempre in appoggio con un solo arto. N.B.: La spinta che serve per spostare il baricentro (per spinta si pensi ad una parte di estensione dell arto), deve terminare con la perdita di contatto al suolo del pattino nello stesso istante dell atterraggio dell altro arto. SCUOLA ITALIANA PATTINAGGIO a ROTELLE 28

4) Il volante o Corsa delle macchine GIOCO Mantenere i pattini a contatto con il terreno alla distanza delle spine iliache (quindi abbastanza vicini) e con le braccia flesse imitare l impugnatura del volante di un auto. La Sterzata a destra e a sinistra dovrà provocare un inclinazione dell asse corporeo dalla stessa parte della sterzata ed avere l intero carico sull arto interno. Una sua leggera estensione e relativa spinta verso l altro arto dovrà far mantenere la velocità o con una esecuzione corretta aumentarla ad ogni cambio di inclinazione (importante in questa esercitazione il ruolo del busto che nell inclinazione favorirà la doppia spinta). 5) Cerchi con spinta della gamba interna Eseguire l esercitazione nei due sensi di marcia, le modalità esecutive sono descritte nella dispensa I fondamentali del pattinaggio in linea. SCUOLA ITALIANA PATTINAGGIO a ROTELLE 29

Curve CARRELLAMENTO Le modalità esecutive di questo elemento tecnico sono descritte nella dispensa: I fondamentali del pattinaggio in linea. In questa dispensa si vogliono individuare tre precise fasi precedenti il passo incrociato. Le tre fasi del carrellamento, prima dell effettuazione del passo incrociato, per non trovarsi mai in situazione statica e senza propulsione. ATTENZIONE: è da sconsigliare il carrellamento a pattini uniti. PERCHE?: se da pattini uniti si applicasse con la gamba esterna una spinta laterale (estensione per fuori dell arto), si provocherebbe una inclinazione eccessiva dell asse corporeo già inclinato verso l interno della curva, oltre a non essere nella condizione migliore di spinta con la gamba esterna. A QUALE DISTANZA DOBBIAMO COLLOCARE I PATTINI?: alla larghezza del bacino con entrambi gli arti inferiori in distribuzione di peso e carico equamente distribuito. SCUOLA ITALIANA PATTINAGGIO a ROTELLE 30

1 FASE: dopo l ultima spinta in rettilineo (possibilmente di sinistro), assumere la posizione di carrellamento, peso distribuito equamente sui due arti, lame verticali e per un breve tratto continuare la percorrenza rettilinea. 2 FASE: inclinazione dell asse corporeo verso l interno della curva senza modificare la distanza ed il piegamento degli arti inferiori. Mantenere il peso equamente distribuito sui due pattini, lame con la stessa inclinazione (quella interna su filo esterno, quella esterna su filo interno). SCUOLA ITALIANA PATTINAGGIO a ROTELLE 31

3 FASE: estensione e spinta della gamba esterna per incrementare l inclinazione dell asse corporeo e trasferire completamente il peso sull arto interno che in posizione di distribuzione di peso (piegato), sosterrà l intero peso del corpo e continuerà il suo avanzamento con traiettoria curvilinea. SOLO ORA si potrà effettuare una spinta di sinistro (passo incrociato) efficace, in esterno, a lama piatta. In questa terza fase (come esercitazione), sostare per qualche istante per sensibilizzare il carico sulla gamba interna, senza il quale il pattino non curva ma si muove per la tangente perdendo buona parte della spinta nell incrocio. 1) Il serpente GIOCO Dopo aver preso una breve rincorsa assumere la posizione di distribuzione di peso. Posizionarsi con le mani appoggiate sulle ginocchia e le braccia tese o assumere la classica posizione a UOVO dello sci. In queste posizioni si percorrerà il lato corto della palestra o della pista piana ed in prossimità delle pareti o delle balaustre utilizzare la SECONDA E TERZA FASE DEL CARRELLAMENTO. Sarà fondamentale cambiare direzione di 180 con 3 estensioni - spinte come da descrizione della terza fase. Completato il cambio di direzione riposizionarsi come da indicazioni sopra esposte. Proporre il gioco in fila, cambiando sistematicamente la testa. SCUOLA ITALIANA PATTINAGGIO a ROTELLE 32

Passo incrociato 1) Senza scorrimento delle ruote. Appoggio ed equilibrio su un solo arto, sbilanciamento in esterno, scavalcamento, appoggio dell altro arto, riportare la gamba che rimane dietro in posizione divaricata. Utilizzo della musica. 2) Stessa sequenza esercitazione 1) con stop dopo l appoggio dell arto in scavalcamento. L esercitazione deve dimostrare come l inclinazione dell asse corporeo permetta di spingere lateralmente e nel contatto dei due pattini a terra, dopo l atterraggio dell arto in scavalcamento, si dovranno posizionare con le lame parallele e sfalsate di solo1/2 lama (la lama arretrata risulterà quella dell arto che rimarrà dietro). 3) Prendi e tira la corda. GIOCO. La finalità è quella di sensibilizzare la spinta dell arto interno. Percorrere un cerchio senza mai staccare il pattino esterno, staccare ed atterrare quello interno. Immaginare di prendere una corda al centro del cerchio con la mano interna, dopo aver spinto con l arto inferiore esterno. Ad ogni ATTERRAGGIO del pattino interno, fingere di tirare la corda flettendo il braccio verso l addome e nella stessa direzione della spinta dell arto inferiore interno, il quale si orienterà verso quello esterno. 4) Passo incrociato su di un cerchio nei due sensi di marcia per far capire e sensibilizzare l atleta alla doppia spinta. Incrociare per 2-3 giri in un cerchio, nel momento di corretto carico sulla gamba interna, si modifica la spinta della stessa in spinta in abduzione che ci tirerà fuori dalla percorrenza curvilinea con l immissione in rettilineo. In questo modo la spinta sarà iniziata su filo esterno e con asse corporeo inclinato. Vedi sequenza alle pagine successive: SCUOLA ITALIANA PATTINAGGIO a ROTELLE 33

PASSO INCROCIATO PER LA DOPPIA SPINTA PASSO INCROCIATO SUL CERCHIO SPINTA ARTO DESTRO INCROCIO ARTO SINISTRO ATTERRAGGIO ARTO DESTRO SPINTA ARTO DESTRO ATTERRAGGIO ARTO SINISTRO PASSO INCROCIATO ARTO SINISTRO SCUOLA ITALIANA PATTINAGGIO a ROTELLE 34

PASSO INCROCIATO PER LA DOPPIA SPINTA PASSO INCROCIATO SUL CERCHIO ATTERRAGGIO ARTO DESTRO TERMINE PASSO INCROCIATO ARTO SINISTRO DOPPIA SPINTA ARTO SINISTRO Inizio incrocio arto sinistro, l arto si orienta verso il destro DOPPIA SPINTA ARTO SINISTRO Massima inclinazione arto sinistro, fino a questo momento ha spinto e si è orientato verso il destro SCUOLA ITALIANA PATTINAGGIO a ROTELLE 35

PASSO INCROCIATO PER LA DOPPIA SPINTA PASSO INCROCIATO SUL CERCHIO SPINTA FILO ESTERNO ARTO SINISTRO, la spinta fa uscire l atleta dalla traiettoria curva e lo immette SPINTA FILO ESTERNO ARTO SINISTRO, la spinta provoca la traslocazione del baricentro sul rettilineo SPINTA FILO INTERNO ARTO SINISTRO, continua la traslocazione del baricentro per effetto della spinta SCUOLA ITALIANA PATTINAGGIO a ROTELLE 36

5) Cerchio catena. Utile per sensibilizzare anche la spinta della gamba interna. Verranno posizionato i birilli intorno ad un cerchio come da disegno allegato da eseguire come il passo catena in rettilineo mantenendo però le lame inclinate verso l interno del cerchio. 6) Ricerca della posizione corretta delle spalle durante il passo incrociato (dovranno essere mantenute costantemente parallele al raggio di curva). Incrociando su di un cerchio, tenere con la mano interna allo stesso un asta di legno (quelle utilizzate per i percorsi di destrezza). Mentre si percorre il cerchio mantenere il braccio esteso, far toccare la parte esterna dell asta sul terreno e mantenerla parallela sulle spalle. L asta dovrà tracciare un cerchio sul terreno il quale diminuirà di diametro proporzionalmente all aumentare dell inclinazione dell asse corporeo (immaginare la parte estrema dell asta come la punta metallica del compasso). SCUOLA ITALIANA PATTINAGGIO a ROTELLE 37

7) Calpestiamo la riga. Sopra un cerchio con appoggio e carico in distribuzione di peso sull arto interno, spinta con la gamba esterna terminare l estensione dell arto mantenendo la sola ruota posteriore a contatto con il terreno. 8) Passo incrociato con atterraggio di destro e sinistro sopra la riga di un cerchio. 9) Come esercizio 8), aggiungere la completa estensione degli arti, terminandola con il contatto (per qualche istante) della sola ruota posteriore (sia dell arto destro che del sinistro). 10) Passo Zoppo (sensibilizzare l allievo sulla differenza dei tempi di spinta degli arti nel passo incrociato). Passo incrociato su di un cerchio effettuando un cambio di appoggio in salto ad ogni atterraggio del pattino interno, sul quale graverà tutto il peso del corpo per più tempo rispetto a quello esterno. SCUOLA ITALIANA PATTINAGGIO a ROTELLE 38

Il passo zoppo verrà effettuato dalla gamba esterna la quale, come se non fosse in grado di mantenere il peso del corpo, dovrà in brevissimo tempo spingere e trasferire il peso su quella interna, che durante la sua estensione - spinta raddoppierà il tempo di esecuzione rispetto all altra. SCUOLA ITALIANA PATTINAGGIO a ROTELLE 39

I PROTAGONISTI SAMUELE AMBROSI MALAICA MAREGA CINZIA PONZETTI a cura di: Paolo Marcelloni direttore Scuola Italiana Pattinaggio a Rotelle SCUOLA ITALIANA PATTINAGGIO a ROTELLE 40