IL CICLO DI VITA DEL PROGETTO. Elementi essenziali di progetto. Fasi e tappe Gli Approcci



Documenti analoghi
PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, aprile

Gruppo di lavoro La comunicazione sociale

Rapporto dal Questionari Insegnanti

A cura di Giorgio Sordelli

Progetto. Portale Turistico Regionale. Andrea Polini, Oliviero Riganelli, Massimo Troiani. Ingegneria del Software Corso di Laurea in Informatica

Maria Antonietta CREA MANAGEMENT DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

Attività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli.

Introduzione alla metodologia di progettazione europea

La ricerca empirica in educazione

Come scrivere una proposta progettuale

SCENARIO. Personas ALICE Lucchin / BENITO Condemi de Felice. All rights reserved.

Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale

organizzazioni di volontariato

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente

Il Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria

CARTA DEI SERVIZI ANG

Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO

ISO 9001:2015 e ISO 14001:2015

La certificazione ISO 9001:2000 nelle scuole

Programmi di formazione e orientamento per gli istituti superiori della provincia di Pisa

PROGETTO TAVOLO GIOVANI

Testo alla base del Pitgame redatto dal prof. Yvan Lengwiler, Università di Basilea

MENTORING MENTORING MENTORING FOR SALES & MARKETING B2B

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, aprile

PROGRAMMARE l attività della Caritas diocesana. Alcuni suggerimenti

03. Il Modello Gestionale per Processi

BANDO PIANO GIOVANI DI ZONA 2015

Project Cycle Management

A cura di Giorgio Mezzasalma

REGOLAMENTO. (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) ITALA Motore di Impresa 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO

IL SISTEMA DEI DESCRITTORI EUROPEI PER LE LAUREE E LE LAUREE MAGISTRALI

Programmazione Pubblica/Mercato

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

Una previdenza integrativa paneuropea. ricercatori

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA

L infermiere al Controllo di Gestione

il Sistema di Indicatori di Qualità del sistema InFEA del Piemonte

PROGETTO DI RICERCA. Titolo: LO STUDIO DI UNA GOVERNANCE PER L ATTUAZIONE DI PROTOCOLLI DI AZIONE IN

Nuove metodologie di formazione

Orientamento in uscita - Università

PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA

Viene utilizzato in pratica anche per accompagnare e supportare adeguatamente le richieste di finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto.

Classe seconda scuola primaria

CASTIGLIONE E SCARLINO: SOLUZIONI IN AGENDA

Dall Idea al Progetto

Verso l autonomia I nostri servizi per le organizzazioni non profit

Regione Umbria - Direzione Attività produttive e Sviluppo economico, Istruzione, Formazione, Lavoro

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Famiglie e welfare comunitario. Stefania Mazza 11 febbraio 2015

Cittadinanza e costituzione. Oggi bambini piccoli cittadini!

FORMULARIO DI RICHIESTA S U P P O R T Versione 2007 Sostegno ai progetti di promozione della salute realizzati da immigrati e immigrate

QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE

IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO

Appendice III. Competenza e definizione della competenza

Process and Outcome Evaluation. Gabriele Tomei Bologna 26/02/2015

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro.

GLOSSARIO MANAGEMENT SOCIALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

Programmazione e Valutazione ex ante il quadro logico nel PO 14-20

TECNICA 1 PATTO FORMATIVO RACCOLTA DELLE ASPETTATIVE

SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO

COMUNE DI SOLBIATE ARNO

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi

Risultati sondaggio Sito Internet. Coordinamento insegnanti Biodanza di Brescia e Provincia

Descrizione dettagliata delle attività

La gestione finanziaria nelle Aziende Non Profit. La gestione finanziaria nelle ANP (tra cui rientrano le ASD) riguarda il.

32 EDIZIONE

1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti?

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.

IL SISTEMA INFORMATIVO

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE

Progetti dal Futuro: la Scuola Primaria

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

Corso formazione su Sistema di gestione della qualità. Standard ISO 9001:2000/2008 Vision 2000

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

Le strategie di marketing

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

INDICE. Che cosa vuol dire partecipazione. La relazione tra A21 e partecipazione dei cittadini. Lo strumento che garantisce la partecipazione in A21

Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005

La costruzione di un Project Work

Risparmiare innovando

PIANO DEGLI INTERVENTI

La mediazione sociale di comunità

Al fianco dei Migliori Partners. Speciale Dopolavoro ISTISAN

dott.ssa Sofia Conterno

Il catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti

Provincia di Reggio Calabria

newsletter N.4 Dicembre 2013 Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport.

Percorso di orientamento sui saperi minimi (P.O.S.M.)

BIC_CCIAA_broch2:BIC_CCIAA_broch2 09/07/10 16:57 Pagina 1 AVEVO UN SOGNO E L HO REALIZZATO CON BIC LAZIO E LA CAMERA DI COMMERCIO DI ROMA

Dott.ssa Licia Ponticello Neuropsichiatra Infantile Referente medico settore età evolutiva Centro di riabilitazione accreditato CMPH Roma

CRISI DEL LAVORO LAVORATORI IN CRISI. La psicologia per il benessere delle Persone e delle Organizzazioni

La produzione del testo scritto: generare e pianificare le idee

LA PROGETTAZIONE DI UN NUOVO STRUMENTO PER IL WEB

Transcript:

UNIVERSITA MILANO BICOCCA Corso di laurea di primo livello in servizio sociale anno accademico 2009-2010 Progettare il sociale Prof. Dario A. Colombo IL CICLO DI VITA DEL PROGETTO Elementi essenziali di progetto Fasi e tappe Gli Approcci 1 P R O C E D I M E N T O M E T O D O L O G I C O N E L L A P R O G E T T A Z I O N E. L E F A S I D O M A N D A P R O B L E M A P R O G E T T O E S E C U Z I O N E P R O G E T T O V E R I F I C A E V A L U T A Z I O N E D I E S I T O E D I P R O C E S S O 2 1

Elementi centrali nella stesura di un progetto (Leone-Prezza, pag. 128) DEFINIZIONE IDENTIFICAZIONE DELLO SCOPO GENERALE E DELLA STRATEGIA DI INTERVENTO FORMULAZIONE DEGLI OBIETTIVI SPECIFICI BENEFICIARI DELL'INTERVENTO O POPOLAZIONE BERSAGLIO O TARGET MODELLO D'INTERVENTO /ATTIVITÀ DETERMINAZIONE MEZZI E RISORSE VALUTAZIONE 3 PROGETTO (elementi da considerare, indice di documento di progetto) OBIETTIVO GENERALE SOTTO-OBIETTIVI INDICATORI OGGETTIVAMENTE BILI FATTORI OSSERVABILI VALORI ATTUALI RISULTATI ATTESI AZIONI PREVISTE SOGGETTI TITOLARI DELLE AZIONI TEMPI PREVISTI RISORSE IMPEGNATE TEMPI E SOGGETTI DELLE VERIFICHE TEMPI E SOGGETTI DELLA VALUTAZIONE 4 2

Cosa dice il Project-management I contenuti che non devono mancare nella scheda Progetto Un altro celebre acronimo che si adatta bene per sintetizzare è il WWWWWH Who: chi lo deve fare? di chi sono le responsabilità? Why: perché viene fatto? quali sono gli obiettivi del progetto? What: che cosa viene fatto? quali sono i contenuti, quali sono i confini di competenza del progetto? When: quando viene fatto? quando inizia, quando dovrebbe finire, quanto dura? Where: dove viene fatto? dove awerrà l attività? How: come viene fatto? con quali metodi, strumenti, attrezzature, organizzazione del lavoro? 5 Approcci e modelli della progettazione (Leone- Prezza, 1999, pp. 32-55) LE TAPPE DELLA LE TAPPE DELLA 1 tappa 2 tappa 6 3

Approcci e modelli della progettazione (Leone, Prezza, 1999) Approcci e modelli della progettazione (Leone, Prezza, 1999) SINOTTICO-RAZIONALE 1 tappa 2 tappa CONCERTATIVO-PARTECIPATIVO 1 tappa 2 tappa EURISTICO 1 tappa 2 tappa 7 LA DEFINIZIONE E L ANALISI DEL PROBLEMA Specificamente nelle TAPPE 8 4

DEFINIZIONE DOMANDE-STIMOLO Di chi è stata l idea? Qual è stata l idea iniziale? Perché in questo momento si pensa di attivare un progetto? Ci sono fattori concomitanti (politici, finanziamenti, scelte organizzative, pressioni sociali )? Per conto di chi e con quale ruolo si sta lavorando al progetto? Con chi? Ci sono altri attori coinvolti? Con quali ruoli? Con quale potere? Qual è il problema? Chi può essere favorevole/interessato ad un intervento su quel proble-ma? Perché? E chi contrario? E perché? 9 DEFINIZIONE In questa fase si capisce come e perché è nato il progetto. E legato a tutte le altre fasi ed influenza la definizione del problema, la stesura del progetto e la definizione degli obiettivi. è caratterizzata da un insight creativo; è una riflessione indirizzata verso il futuro. Bertolini: progettare significa comunque andare oltre rispetto a ciò che c è già o che già abbiamo realizzato. Prima di procedere, è necessario raccogliere le informazioni per capire se è fattibile sviluppare il progetto, se è possibile intervenire su quel problema e quale sarà l impatto che potrà avere il nostro intervento. 10 5

DOMANDE-STIMOLO DEFINIZIONE Qual è la definizione del problema? In che modo si manifesta? Per chi è un problema? Qual è la sua entità? Perché è rilevante quel problema? Sono note le cause del problema? Di che natura sono e quali sono? A sua volta genera altri problemi? La definizione accettata/utilizzata del problema e l'analisi delle cause, da chi sono condivise? Da chi non sono condivise? E perché? Com'è stata fatta l'analisi del problema, sulla base di quali osservazio-ni e dati? E quali attori (enti, istituzioni organizzazioni, gruppi... ) ha coinvolto? E stata effettuata un'analisi del problema a livello locale (ad es. analisi dei bisogni)? 11 DEFINIZIONE In questa fase, si studia attentamente il problema, in tutte le sue caratteristiche e manifestazioni: ponendo attenzione a tutti i fattori in gioco, identificando gli elementi su cui si pensa di lavorare. Il problema viene definito circoscrivendo ed osservando i vari elementi che lo compongono (fattori osservabili) e le relazioni di causaeffetto che intercorrono tra i diversi fenomeni, prendendo in considerazione i dati a disposizione e studiandoli, collocandoli nel loro contesto di origine, facendo l analisi della situazione problematica, perché diventa utile per formulare ipotesi più chiare e corrispondenti alla realtà. 12 6

DEFINIZIONE In questo momento, è utile creare dei network e rapporti di collaborazione, scambio e negoziazione al fine di arrivare ad un lavoro integrato tra servizi della comunità locale perché: progettare nel sociale è un lavoro che tende più ad includere che ad escludere, per sviluppare il senso di partecipazione, si arriva ad una definizione del problema, più esaustiva e più attenta nei diversi modi di percepirlo. Bisogna anche porre attenzione alla domanda, perché talvolta i progetti, possono nascere da delle esigenze diverse. Prima di decidere come ci si deve muovere, è importante decodificare le richieste, capire da dove provengono, se da organizzazioni esterne al nostro servizio o interne, analizzare le motivazioni che hanno spinto i soggetti a presentare la richiesta, capire le aspettative nei nostri confronti e nei confronti del nostro servizio, che cosa ne pensano i colleghi e il responsabile. possono anche arrivare delle pressioni dall interno del nostro ambiente di lavoro, possono arrivare mandati che non sempre sono chiari, per questo bisogna 13 capire le spinte che hanno originato la richiesta. DEFINIZIONE E utile definire i ruoli che avranno i diversi soggetti; a seconda delle attività che saranno chiamati a svolgere e della loro posizione all interno del lavoro. Possiamo così trovare il soggetto PROMOTORE, ovvero colui che ha ideato e avviato il progetto, il soggetto TITOLARE, colui che ha la responsabilità istituzionale, il soggetto FINANZIATORE, che solitamente è un ente locale o un soggetto di privato-sociale o privato che mette a disposizione le risorse economiche, i soggetti ATTUATORI che si dedicano alla realizzazione concreta del progetto insieme ai soggetti della rete di implementazione. 14 7

DEFINIZIONE Dopo aver analizzato le varie parti che costituiscono il problema, bisogna iniziare a costruire una programmazione indicativa o di massima. Attraverso lo studio di questo documento possiamo: definire l oggetto di lavoro, fissare degli obiettivi, impostare il metodo di lavoro, conoscere quali risorse abbiamo già a disposizione, strutturare i tempi del percorso progettuale. Questo stadio si conclude con la stesura del documento di preprogetto in cui sono esplicitati sinteticamente i seguenti punti: l analisi del problema (in termini qualitativi e quantitativi), l ipotesi su cui si fonda il progetto, specificando lo scopo generale le motivazioni che supportano la nostra idea progettuale. 15 fine 16 8