Istituto Scolastico Paritario Canonico Annibale Maria Di Francia - Messina. Piano dell Offerta Formativa



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Istituto Scolastico Paritario Canonico Annibale Maria Di Francia - Messina Piano dell Offerta Formativa A.S. 2012 / 2013

Premessa. Il Piano dell Offerta Formativa dell Istituto Scolastico Canonico Annibale Maria Di Francia è stato preparato dai Docenti con l'intenzione di presentarlo a quei docenti, genitori, alunni che entrano a fare parte della comunità educante di questa Scuola. Esso descrive il compito educativo - culturale che la Scuola Cattolica si propone di svolgere con le componenti dell'attività scolastica e ne chiarisce la ragione d'essere, la funzione e il legame con la chiesa diocesana dalla quale nasce e dentro la quale vive, partecipando alla missione cristiana di promuovere la vita degli alunni sia nelle qualità spirituali che in quelle sociali. L'accettazione delle caratteristiche presenti nel documento non è solo condizione iniziale per entrare nella scuola, ma requisito per: realizzare quella collaborazione che dà vita al processo di educazione globale degli alunni e costituisce l obiettivo della scuola; qualificare i piani educativi dei docenti; migliorare le relazioni con le famiglie e con la comunità ecclesiale e civile. Questo documento tiene conto della conoscenza della persona, delle sue capacità, dei suoi ideali, dello sviluppo della cultura e della civiltà, del rinnovamento dei modelli della vita sociale per qualificare il livello educativo del medesimo Istituto scolastico. Tale scopo consiste nel migliorare la coscienza della missione educativa coinvolgendo a titolo diverso, genitori ed alunni, e nel risvegliare in tutti la volontà di partecipazione. 1. L Istituto Scolastico Canonico Annibale Maria Di Francia. L Istituto Scolastico che prende il nome dal Fondatore, il Canonico Annibale Maria Di Francia (1851 1927), consta di un unico plesso, ubicato in Messina, via S. Marta, nelle immediate adiacenze di piazza F. Lo Sardo - più nota come piazza del Popolo -, in pieno centro cittadino, a pochissima distanza dallo svincolo autostradale di Messina Centro e dalle principali arterie della città (via Tommaso Cannizzaro, via Cesare Battisti, via S. Cecilia e C.so Cavour), quindi perfettamente raggiungibile anche con mezzi pubblici. Ha origini contemporanee all Istituto religioso Spirito Santo delle Figlie del Divino Zelo, una storia che inizia nel 1885, quando le suore e le orfane vennero ad abitare in questo luogo conosciuto a Messina come lo Spirito Santo. Sin dal mese di ottobre 1885 fu avviata una scuola per l educazione integrale delle bambine e delle giovani. Nello stesso anno fu iniziata la scuola elementare e per le giovani una sezione per il disegno (disegno finalizzato al ricamo e pittura ad acquerello) che può considerarsi il progetto incipiente del Liceo artistico di oggi. Gradualmente la scuola è venuta a formarsi nelle sue varie espressioni: la scuola materna ha i suoi primi elenchi risalenti al 1922, nel 1951 divenne privata autorizzata e nel 2001 è divenuta paritaria; la scuola elementare privata fu autorizzata nel 1953, dal 1988 è parificata e dal 2002 è divenuta paritaria; la scuola media inferiore legalmente riconosciuta nasce negli anni 1952-1955 e diviene paritaria nel 2003; il Liceo scientifico legalmente riconosciuto nel 1985 è divenuto paritario nel 2002; per ultimo, nel 1990, il Liceo artistico legalmente riconosciuto è divenuto paritario nel 2002. La scelta del Liceo artistico è stata sostenuta dalla considerazione che la città di Messina ha un suo patrimonio artistico da custodire e valorizzare anche con l iniziativa giovanile che, prima della nascita del nostro Liceo artistico - unico a Messina - trovava solo l ausilio dell Istituto d Arte Statale. È stata poi scelta la II sezione perché, nonostante la durata quadriennale, dà diretto accesso alla Facoltà di Architettura senza la necessità di un corso integrativo. L Istituto scolastico, in continuità con la sua tradizione, chiarisce la sua concezione dell'uomo, del mondo e della storia, e definisce i suoi impegni e le sue finalità educative nel Piano dell Offerta Formativa quale strumento di precisa identità rispetto ad altre istituzioni educative, di ragione delle sue iniziative, di scelta della scuola da parte delle famiglie. 2

Il Piano dell Offerta Formativa ha una struttura complessa, si presenta infatti come risposta alla situazione del territorio, città e provincia. La società ha creato un sistema organico di istituzioni scolastiche, di strutture di lavoro e di organizzazioni di cultura, di socializzazione, di impiego del tempo libero favorendo una moltiplicata opportunità di entrare nel meccanismo della vita moderna per ogni ceto sociale. Si diffonde nella mentalità comune il pensiero dell istruzione e della formazione come passaggio necessario per l ingresso nel mondo del lavoro e della professione. Si diffonde ugualmente la richiesta della qualità e della diversificazione dei percorsi didatticopedagogici nella forma di proposte rivolte alle diverse potenzialità degli alunni e alle diverse situazioni delle famiglie. Il Piano dell Offerta Formativa perciò si presenta come una struttura costituita da segmenti e parti intercomunicanti di un organismo unitario, intenzionale, diretto alla persona che viene a scuola con una propria aspettativa e con un proprio ruolo, come alunno, come docente, come genitore, come non docente, come esperto. L offerta formativa si riferisce alle finalità principali della scuola; la cultura, la convivenza civile, l individualità dell alunno. Applica le indicazioni del Progetto Educativo dell Istituto e utilizza le risorse delle componenti della comunità scolastica, raccolte nei documenti prodotti dalla loro attività di programmazione. Il piano dell offerta formativa perciò è articolato in parti diverse che si integrano a vicenda. 2. Finalità educative e obiettivi. L Istituto scolastico Can. A. M. Di Francia, quale scuola cattolica, collabora con la famiglia che tende ad una seria educazione morale, religiosa e civile dei figli e che ricerca nella scuola la continuazione dell'opera di educazione familiare o trova nella scuola un ambiente favorevole al proprio piano di educazione; vive con alunni che hanno una volontà di studio, un desiderio di formazione, un orientamento alla fede ed alla vita cristiana, pur nel rispetto delle altre confessioni; intende presentare con questo documento le linee della sua attività educativa e dei rapporti con gli alunni, genitori, docenti e comunità sociale ed ecclesiale. Il Progetto Educativo trae ispirazione dal Vangelo, dal Magistero della Chiesa, dalla tradizione culturale, dal diritto educativo della famiglia, dai principi della società civile e propone lo stesso Gesù Cristo come immagine ideale dell uomo nuovo. Educare, pertanto, è promuovere l'uomo integrale, nelle sue capacità personali e sociali, proporre, cioè, le relazioni con se stesso, con Dio e con gli altri per mezzo dell'esperienza di vita di una comunità che nella cultura condivide con altri la ricerca della verità e del bene, lasciandosi ispirare dalla giustizia e dalla carità cristiana. L Istituto scolastico Canonico Annibale Maria Di Francia : considera l'alunno come dono di Dio, responsabile di sè, protagonista nella famiglia e nella società. Il percorso educativo, pertanto, favorisce: la conoscenza di sè, del mondo, basata su rapporti di rispetto, di amicizia, di fiducia con i compagni e i docenti; l'esercizio delle sue capacità di valutazione critica e di scelta e la sua partecipazione all'edificazione viva della comunità scolastica nella realtà dei fatti quotidiani; l'ordine graduale e il sistema rigoroso nell'apprendimento e nell'approfondimento del sapere, acquisito nel dialogo culturale con il passato e il presente, nella tensione con le proposte problematiche che preparano il futuro; 3

l'adesione alla concezione cristiana del piano degli studi, delle iniziative di formazione culturale e religiosa. richiama la responsabilità educativa dei genitori e chiede la loro collaborazione con la comunità educante per rendere efficace ogni intervento. L azione della famiglia è prevalentemente educativa (istruisce mentre educa), l azione della scuola è prevalentemente istruttiva (educa mentre istruisce). In particolare richiede: motivi educativi nella scelta della scuola cattolica in armonia con quelli dell Istituto scolastico, verificati nell'incontro dei genitori al momento dell'iscrizione dei figli; presenza attiva della famiglia alla vita della scuola, agli incontri culturali e formativi per crescere insieme con i figli e per dare testimonianza concreta di impegno; partecipazione alle riunioni e agli organismi scolastici previsti dalle leggi e ad altri incontri utili per il naturale svolgimento della vita della scuola. vede i docenti una famiglia unita dallo stesso spirito professionale e cristiano e chiede loro, come condizione per far parte della comunità educante: adesione alla concezione cristiana della vita, vissuta nella propria condotta privata e pubblica, testimoniata nell'insegnamento e nell'esempio quotidiano agli alunni solida preparazione maturata nei relativi titoli professionali e nell'impegno di partecipazione ai corsi di aggiornamento, programmazione, verifica e perfezionamento del piano didattico sensibilità pedagogica sia nell'attività scolastica e nei rapporti con gli alunni, con i genitori e con i colleghi, nel rispetto della disciplina, nella formulazione del piano di lavoro con il Consiglio di Classe, nel confronto e nel dialogo con tutti i docenti negli incontri spontanei e in quelli istituzionali. mira a mantenere vivo il contatto con le realtà locali e ad istituire il dialogo con le istituzioni e gli strumenti politici e sociali che fanno cultura per trovare la via alla soluzione anche politica dei suoi problemi attuali, quello, in particolare, di poter far giungere il suo servizio a tutti indistintamente. 3. La certificazione di qualità. In linea con la politica di eccellenza, l Istituto scolastico ha ottenuto la certificazione di qualità in base alla norma UNI EN ISO 9001:2000, per la progettazione ed erogazione di servizi scolastici e formazione nella scuola dell infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo e secondo grado (liceo scientifico, liceo artistico). Il certificato è stato emesso da ICIM S.p.A., organismo di certificazione internazionale accreditato SINCERT. La certificazione rappresenta per la scuola un traguardo importante, frutto di un articolato percorso di studio ed analisi dei propri processi e di criteri oggettivi di misurazione e valutazione, allo scopo di garantire un controllo e un miglioramento continuo delle attività educative e formative, in vista della piena soddisfazione dell utenza. E possibile presentare reclami, suggerimenti e osservazioni sulle attività della scuola utilizzando gli appositi moduli disponibili presso la Segreteria. Tutte le segnalazioni riceveranno un tempestivo riscontro. 4. Presentazione della scuola. Gli ordini e gradi in vigore presso l Istituto scolastico Canonico Annibale Maria Di Francia sono: 4

1. SCUOLA DELL INFANZIA (con sezione Primavera) Paritaria 2. SCUOLA PRIMARIA Paritaria 3. SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Paritaria 4. LICEO SCIENTIFICO Paritario 5. LICEO ARTISTICO Paritario La scuola così distribuita ha una sede unica, in Messina - via S. Marta is. 165 n. 194 [telef. n. 090 717011, fax n. 090 6783029, istscolamf@excite.it, http://www.scuolaspiritosanto.it] e un piano unitario dell offerta formativa. L Istituto scolastico dispone di vari locali adeguatamente attrezzati per lo svolgimento di attività curriculari ed extracurriculari, e di attrezzature: 1 Aule lezioni 11 Auditorium 2 Aule di disegno 12 Palestre attrezzate 3 Aula di modellato 13 Cortile polifunzionale 4 Sala accoglienza 14 2 Teatro 5 Laboratorio Linguistico 15 Locali per il servizio mensa 6 Laboratorio di scienze 16 Cappella 7 Laboratori d informatica 17 Lavagne luminose e videoproiettori 8 Sale di proiezione 18 Televisori e Videoregistratori 9 Sale di musica 19 Pianoforti e strumentario ritmico 10 Biblioteca Videoteca 20 Lettori DVD e lettori CD 5. Strumenti e Risorse. Il POF della nostra scuola si apre ad una serie di opportunità e di mezzi che sinteticamente così si descrivono: Flessibilità del calendario scolastico e orario delle lezioni in funzione didattica e formativa. Partecipazione a concorsi promozionali. Partecipazione a giochi di squadra, tornei e gare sportive. Partecipazione a manifestazioni culturali. Utilizzazione di mezzi di comunicazione di massa. Effettuazione di visite guidate e gite d istruzione. Progetti di continuità educativa. Incontri informativi con specialisti del settore sanitario e sociale. 6. Progetti d Istituto. Per un ottimale raggiungimento delle proprie finalità educativo formative, per accompagnare gli alunni nel loro progresso di crescita dai primi anni della scuola d infanzia al diploma di maturità liceale, e per sviluppare la relazionalità anche al di fuori del rigido schema classe sono previsti dei progetti che coinvolgono tutti gli alunni della scuola: 1) Solidarietà referenti i docenti: A. Nicholas, S. Bagalà, L. Dalla Mura e A. Gioeni. 2) Continuità e orientamento referenti i docenti: F. Cannavò, E. Lazzaro, N. Vinci, D. Galtieri, A. Corona, A. Mondio, sr. L. Salpietro., B. Caruso, G. Cuscinà, S. Bagalà. 3) Grest referente la docente: sr. D. Pilotto. 5

4) Educazione Stradale, in collaborazione con il Corpo dei VV.UU. del Comune di Messina e l Alleanza Assicurazioni S.p.A. referente il docente: A. Romeo. 7. Attività extrascolastiche. La scuola si apre al territorio anche in orario pomeridiano, offrendo tutta una serie di attività extrascolastiche nei propri locali, il tutto in un ottica di servizio per la promozione di bambini/ragazzi/adulti, per una formazione che coinvolga la persona nella sua integralità. La scuola offre: servizio mensa, agli alunni della scuola dell infanzia e della scuola primaria, la possibilità di festeggiare insieme, nella Sala Gardenia, le occasioni felici. Il progetto denominato Festa con gli amici è offerto in collaborazione con l Associazione Noi, Spirito Santo O.N.L.U.S.. grazie alla collaborazione attivata con l A.S.D. Seido Kenpo Ryu Dojo Messina - che vanta una significativa esperienza nel settore -, sono poi proposte le seguenti attività sportive: - pallamano, - pallavolo, - alfabetizzazione motoria, - calcetto, grazie alla collaborazione attivata con l Associazione O.N.L.U.S. Noi Spirito Santo, sono poi proposte le seguenti attività: - post scuola per bambini dai venti mesi ai 5 anni; - kinder house per bambini dai venti mesi ai 5 anni, e, nel periodo estivo, anche per bambini fino ai 12 anni; - ludoteca; - doposcuola per alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado; - tutoring, per alunni della scuola secondaria di secondo grado, - corso di alfabetizzazione informatica; - corso di pittura; - corso di chitarra; - corso di pianoforte; - corso di percussioni; - corso di violino; - laboratorio Facciamo musical per bambini, giovani e adulti. Inoltre l Istituto scolastico è diventato sede della Scuola di danza della prof.ssa Rita Colosi e, grazie a un apposita convenzione, gli alunni della scuola potranno fruire, per la frequenza dei corsi di danza di della prof.ssa Colosi, di condizioni particolari. Per la richiesta dei servizi sopra descritti ci si può rivolgere alla Segreteria della scuola, che fornirà tutte le notizie utili, anche in ordini ai costi. 8. Formazione dei Docenti. La scuola, in linea con la politica di eccellenza che persegue e che l ha portata alla certificazione della qualità, per lo svolgimento delle proprie attività formative si affida a personale qualificato e fornito di tutti i requisiti e titoli di legge. In particolare, essendo la formazione un processo continuo, annualmente la scuola predispone un piano di formazione per i docenti che prevede: Attività di aggiornamento. Attività di formazione per migliorare la comunicazione nella didattica. Attività di formazione spirituale. 6

9. Formazione dei Genitori. La scuola, da sempre, promuove iniziative di confronto con i genitori degli alunni, organizzando nella propria sede, durante il periodo scolastico, incontri formativi, tenuti da esperti della comunicazione, perché educare è un compito nobile e, nel contempo, così delicato da sollecitare sempre più, un azione congiunta tra scuola e famiglia. Il piano formativo per il corrente anno scolastico è mirato a supportare l opera educativa dei genitori, ricorrendo all intervento di esperti di psicopedagogia e comunicazione dell età scolare. 10. Rapporto Scuola Famiglia. La famiglia entra nella scuola, rappresenta gli alunni e come tale partecipa al progetto educativo condividendone responsabilità e impegni nel rispetto reciproco di competenze e di ruoli. E questa la ragione per la quale all atto dell iscrizione, tra scuola da un lato, genitori e alunni dall altro, viene sottoscritto il Patto educativo di corresponsabilità, che prevede espressamente: gli impegni che assume la scuola al fine di garantire itinerari di apprendimento che siano di effettiva soddisfazione del diritto allo studio degli alunni; gli impegni che assume la famiglia per una proficua collaborazione scuola-famiglia; gli impegni che assumono gli alunni al fine di promuovere la preparazione ad assolvere i propri compiti sociali. 10. Monitoraggio, verifica e valutazione del P.O.F.. Il Piano dell Offerta Formativa (P.O.F.) è costantemente oggetto di monitoraggio e verifica per la valutazione dell efficienza e dell efficacia del servizio scolastico, delle attività e dei progetti. La valutazione del P.O.F. nel suo complesso e in particolare dei progetti mirati che costituiscono la struttura portante dello stesso è prevista in itinere, periodicamente - attraverso riscontri oggettivi quali frequenza, interesse e comportamenti socializzanti -, anche allo scopo di eventuali modifiche migliorative dell organizzazione, e a fine anno scolastico, sui concreti risultati ottenuti. A tal fine, al termine di ogni progetto e iniziativa, vengono predisposti griglie, schede, questionari, interviste finalizzati: - all analisi dei principali risultati dell azione scolastica: livello di apprendimento, soddisfazione dell utenza, tassi di promozione e punteggi conseguiti agli esami; - all indagine del servizio scolastico: svolgimento programmi, criteri di valutazione, strutture scolastiche, testi scolastici e qualità delle relazioni. Gli utenti possono sempre presentare eventuali reclami sull attuazione del POF, utilizzando l apposita modulistica a disposizione nella Segreteria della scuola. 11. Informazioni generali. L orario di apertura al pubblico della segreteria, di ricevimento dei Dirigenti scolastici e dei Docenti, e gli incontri tra Docenti e Genitori vengono comunicati con apposite circolari e rimangono affissi all albo della scuola. Per il corrente anno scolastico l Ufficio di segreteria e quelli di direzione sono così organizzati: Orario Segreteria: lunedì ore 8.30/15.30 giovedì ore 8.30/13.00 sabato ore 8.30/13.00 7

La Direttrice della Scuola primaria e dell Infanzia, sr. Letizia Salpietro riceve martedì ore 11,45/13,00 sabato ore 11,45/13.00 La Preside della Scuola secondaria di I e II grado, sr. Antonia Sgrò riceve: martedì e venerdì ore 9,00/12,30 12. Allegati. 1. Regolamento d Istituto. 2. Codice deontologico. 3. Progetti. Gli allegati sono a disposizione per la consultazione presso la segreteria dell Istituto. 8

SCUOLA DELL INFANZIA La scuola dell infanzia è un ambiente educativo di esperienze concrete e integra, in un processo di sviluppo unitario, le differenti forme del fare, del sentire, del pensare, dell agire relazionale, dell esprimere, del comunicare, del gustare il bello e del conferire senso da parte del bambino. Il nostro Istituto, a partire da quanto affermò Paolo VI: Il mondo ha bisogno di testimoni più che di maestri e in umile ricerca, vuole dare il suo contributo all educazione delle nuove generazioni attraverso la testimonianza credibile di una comunità di adulti, religiose e laici. Essi, animati dalla certezza che ogni bambino è parte della messe che attende gli operai educatori, con la forza della preghiera, attraverso l arte dell ascolto e della comunicazione, e in collaborazione con le forze sociali e religiose presenti nel territorio, vogliono indicare alle nuove generazioni la via della vita, ponendosi accanto ad ogni bambino e ad ogni giovane come compagni di cammino. L agire pedagogico secondo Sant Annibale deve essere impregnato di un amore incondizionato come quello di Gesù. Dalle innumerevoli sottolineature e puntualizzazioni sparse nei suoi scritti è possibile tracciare una tavola definitoria delle caratteristiche di questo amore: s avvicina con attenzione, conosce, comprende, cerca la motivazione dei comportamenti sbagliati, sa scusare e perdonare in vista di un bene più grande, si sforza di entrare nella mentalità dell altro per riuscire a trovare insieme la soluzione alla sua condizione di disagio, valorizza i lati positivi, corregge con infinita pazienza i risvolti negativi, consapevole che certe abitudini sono difficili da togliere, guida e fornisce modelli e direzionalità di pensiero e di modo di essere, trasmette dei valori, ne fa intendere la bellezza e la forza, conduce verso l acquisizione serena della coscienza di sé delle proprie possibilità e dei propri limiti, aiuta a vivere nel mondo e a rapportarsi nei confronti del contesto sociale con equilibrio, senso di rispetto e solidarietà. Quindi, la nostra scuola si propone come luogo d incontro, di partecipazione e di cooperazione delle famiglie, come spazio di impegno educativo per la comunità e come risorsa professionale specifica per assicurare ai bambini che la frequentano la massima promozione possibile di tutte le loro capacità. In questo contesto di relazione serena, calda e accogliente è più facile individuare precocemente eventuali situazioni di difficoltà di apprendimento, attraverso un osservazione sistematica delle abilità relative alle capacità percettive, motorie, linguistiche, attentive e mnemoniche, segnalarle alla famiglia e attivare degli interventi mirati per un recupero efficace. (Cfr D.M. N. 5669 del 12 luglio 2011). PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA La programmazione didattica è l'insieme delle operazioni che i docenti sono chiamati a svolgere, sia prima dell'inizio dell'anno scolastico, sia durante l'intero corso dell'anno, al fine di favorire l'azione educativa e didattica e di adeguarla quanto più è possibile alle specifiche esigenze dei bambini. Serve a stabilire finalità e obiettivi da raggiungere, fa riferimento alla normativa vigente, tiene conto della situazione di partenza dei bambini e delle risorse disponibili. 9

La Scuola dell Infanzia Can. Annibale Maria Di Francia è organizzata con: 1. Attività di sezione, secondo lo schema delle sezioni eterogenee che si aprono e si differenziano nell intersezione. Il pregio della sezione eterogenea è poter consentire a tutti e a ciascuno di farsi grande accanto ai grandi e di tornare piccolo accanto ai piccoli, senza rinunciare ad essere se stessi. Il modello organizzativo dell intersezione attuato nella nostra scuola permette attività differenziate e specifiche in relazione all età. 2. Attività per gruppi nei laboratori, che risponde all esigenza dei bambini di lavorare con i coetanei, di svolgere attività adeguate alla loro età e ai loro interessi, di favorire la socializzazione con i bambini coetanei, presenti nella scuola, di favorire un approfondita sistematicità degli interventi educativi. LABORATORI Le attività di laboratorio favoriscono i rapporti interpersonali tra i bambini e permettono scambi di esperienze e di conoscenze con coetanei e insegnanti di altre sezioni. Nei laboratori l apprendimento è basato sulla ricerca, sull osservazione, sull esplorazione, sull elaborazione con possibilità di seguire individualmente gli alunni. Quest anno verranno attivati i seguenti laboratori: Laboratorio corpo: Divertinmovimento Referente: Caruso Barbara Laboratorio linguistico: Bubbles Referente: Jain Arackal Laboratorio dei linguaggi espressivi: Musicaracconta Referente: Caruso Barbara Laboratorio: In festa per tutto l anno Referente: Caruso Barbara Per lo specifico dei progetti e dei laboratori, vedere gli allegati depositati in segreteria. INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA Secondo la pedagogia di Padre Annibale M. Di Francia, la nostra scuola si fonda sulla centralità dell educazione religiosa e, pertanto, presenta sistematicamente le verità della fede cattolica pur nel rispetto delle esigenze proprie dell età, della gradualità, della proposta e del credo religioso. PERCORSO FORMATIVO CON GLI ALUNNI Tutta l attività educativo - didattica favorisce un cammino di educazione integrale del bambino. In particolare vengono promosse: esperienze significative e feste da vivere insieme: momento di preghiera al mattino, festa dell accoglienza, festa del Natale, festa di Madre Nazarena, festa di primavera e di Pasqua, festa di Sant Annibale Maria Di Francia, festa dei genitori, festa di fine anno. cammino educativo-religioso nei tempi forti dell anno: Avvento-Natale; Quaresima-Pasqua. PROPOSTE METODOLOGICHE Apprendimento per scoperta Apprendimento cooperativo Flessibilità della programmazione Coinvolgimento operativo di alunni e famiglie alla realizzazione del progetto educativo. 10

LA GIORNATA SCOLASTICA Nell esercizio dell autonomia didattica e organizzativa, prevista dal DPR 275/99, la Scuola dell Infanzia prevede 30 ore di attività settimanali. (DPR 89/2009) ORGANIZZAZIONE ORARIA SCHEMA ORARIO DI BASE Dalle ore 8.15 alle ore 9.00 Accoglienza Laboratorio di psicomotricità n. 2 ore Laboratorio linguistico Dalle ore 9.00 alle ore 12.00 Attività in classe/laboratori (Inglese) n. 2 ore Laboratorio dei linguaggi Ore 10.15 Merenda espressivi n. 2 ore Ore 12.30 Pranzo Educazione religiosa n. 2 ore Dalle ore 12.30 alle ore 13.30 Uscita (con servizio mensa per chi ne fa richiesta) Pre-scuola e post-scuola Il pre/post-scuola sono dei servizi aggiuntivi con la quale la Scuola risponde a reali necessità delle famiglie che ne fanno richiesta. Orario Pre-scuola dalle ore 07.45 alle ore 8.15 Post-scuola dalle ore 13.30 alle ore 14.00 VALUTAZIONE e VERIFICA Il momento della valutazione permette di verificare l adeguatezza delle scelte didattiche, degli strumenti utilizzati e dei metodi approntati. Non può essere fine a se stesso, ma deve essere vissuto come momento di riflessione sul percorso compiuto e di stimolo su quello ancora da compiere. Valutare i risultati dell alunno significa soprattutto individuare le sue attitudini, le sue difficoltà per permettere di acquisire la base dalla quale avviare progetti educativi specifici per il raggiungimento degli obiettivi formativi prefissati. La verifica è presente in tutte le fasi del processo formativo del lavoro dell insegnante: nel momento iniziale: attraverso griglie di osservazione per delineare un quadro esauriente delle competenze e delle conoscenze con le quali il bambino si presenta alla Scuola dell Infanzia; nei momenti interni: con percorsi didattici per modificare e individualizzare le proposte educative; nei momenti finali: per la valutazione degli esiti formativi, della qualità degli interventi didattici, delle modalità relazionali ed operative delle insegnanti. Documento di passaggio. RAPPORTO SCUOLA FAMIGLIA Per garantire un dialogo aperto e costruttivo e una collaborazione attiva ed efficace con le famiglie, la direttrice, la coordinatrice e le insegnanti sono a disposizione per colloqui individuali con le famiglie su appuntamento e mettono a disposizione un calendario dove le famiglie hanno la possibilità di prenotarsi. I rapporti con le famiglie sono periodici attraverso: 11

Assemblee di sezione, come da calendario Consiglio di Intersezione Assemblea di Scuola; Assemblee d Istituto; Incontri a carattere formativo. Queste convocazioni seguono la cadenza stabilita nel calendario definito dal Collegio Docenti e comunicato alle famiglie in tempo utile. 12

SCUOLA PRIMARIA La scuola primaria promuove, nel rispetto delle diversità individuali, lo sviluppo della personalità, ed ha il fine di far acquisire e sviluppare le conoscenze e le abilità di base, ivi comprese quelle relative all alfabetizzazione informatica, fino alle prime sistemazioni logico-critiche, di fare apprendere i mezzi espressivi, la lingua italiana e l alfabetizzazione nella lingua inglese, di porre le basi per l utilizzazione di metodologie scientifiche nello studio del mondo naturale, dei suoi fenomeni e delle sue leggi, di valorizzare le capacità relazionali e di orientamento nello spazio e nel tempo, di educare ai principi fondamentali della convivenza civile (cfr Legge 53/03). Il nostro agire pedagogico secondo lo spirito di Sant Annibale M. Di Francia si caratterizza in un particolare atteggiamento di fondo da perseguire e rendere concreto nelle varie situazioni e nei vari settori d intervento: un amore incondizionato come quello di Gesù. Solo l amore può infatti risanare certe ferite dell anima e può riportare il sorriso e la fiducia soprattutto nei più piccoli e più indifesi. Solo l amore può superare le barriere della diffidenza, della rabbia e del rifiuto che spesso nascondono invece una grande richiesta di aiuto. I docenti e gli educatori che operano nei suoi Istituti si propongono di essere, nello spazio e nel tempo in cui Dio li pone ad operare, l espressione concreta di quella tenera sollecitudine divina che osserva, soffre della sofferenza degli altri, si cala nella loro realtà e la condivide, si fa compagno di strada e poi, lungo il cammino, piano piano soccorre, indirizza, recupera e fa vivere. Dalle innumerevoli sottolineature e puntualizzazioni è stato possibile tracciare una tavola definitoria delle caratteristiche di questo amore: s avvicina con attenzione; conosce, comprende; cerca la motivazione dei comportamenti sbagliati; sa scusare e perdonare in vista di un bene più grande; si sforza di entrare nella mentalità dell altro per riuscire a trovare insieme la soluzione alla sua condizione di disagio; valorizza i lati positivi; corregge con infinita pazienza i risultati negativi; consapevole che certe abitudini sono difficili da togliere; guida e fornisce modelli e direzionalità di pensiero e modi di essere; trasmette valori, ne fa intendere la bellezza e la forza; conduce verso l acquisizione serena della conoscenza di sé, delle proprie peculiarità e delle proprie propensioni, delle proprie possibilità e dei propri limiti; aiuta a vivere nel mondo e a rapportarsi nei confronti del contesto sociale con equilibrio, senso di rispetto e solidarietà. La nostra scuola primaria, in coerenza con gli obiettivi generali ed educativi determinati a livello nazionale e a livello del nostro Istituto scolastico, offre agli alunni diverse opportunità di formazione destinate all arricchimento, all ampliamento e al potenziamento delle attività curriculari. Tali iniziative sono state progettate tenendo conto delle esigenze individuate dentro e fuori dalla scuola: a) I bisogni formativi degli alunni; b) I bisogni della famiglia; c) Le offerte formative del territorio; d) Le risorse della scuola e le scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal gestore dell Istituto scolastico. 13

FINALITÀ E OBIETTIVI DELLA SCUOLA PRIMARIA La Scuola Primaria accoglie bambini/e dai 6 agli 11 anni nella certezza del loro vissuto e si propone di promuovere la formazione integrale del bambino attraverso un itinerario educativo e didattico graduale e continuo, che sviluppi la personalità in tutte le componenti, per condurlo ad una scoperta di se stesso e del mondo circostante, nel pieno rispetto dei ritmi di crescita ai vari livelli. Essa mira all acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti costituzionali. Ai bambini e alle bambine che la frequentano offre l opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose, e di acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti delle discipline, permette di esercitare differenti potenzialità di pensiero, ponendo così le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico. Per questa via si formano cittadini consapevoli e responsabili a tutti i livelli, da quello locale a quello europeo. La padronanza degli alfabeti di base è ancor più importante per bambini che vivono in situazioni di svantaggio: più solide saranno le strumentalità apprese nella scuola primaria, maggiori saranno le probabilità di inclusione sociale e culturale attraverso il sistema dell istruzione. MODALITÀ TEMPI E METODI DELL APPRENDIMENTO La Scuola Primaria persegue efficacemente le finalità che le sono assegnate nella misura in cui si costituisce come un contesto idoneo a promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo per tutti gli alunni. A tal fine, è possibile individuare, nel rispetto della libertà di insegnamento, alcune impostazioni metodologiche di fondo. Valorizzare l esperienza e le conoscenze degli alunni, per ancorarvi nuovi contenuti. Nel processo di apprendimento l alunno porta la ricchezza di esperienze e conoscenze, mette in gioco aspettative ed emozioni, si presenta con una dotazione di informazioni, abilità, modalità di apprendere, che l azione didattica può opportunamente richiamare, esplorare, problematizzare. In questo modo l allievo riesce a dare senso e significato a quello che va imparando. Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità, per fare in modo che non diventino disuguaglianze. La scuola progetta e realizza percorsi didattici specifici per rispondere ai bisogni educativi degli allievi. Particolare attenzione rivolge agli alunni con cittadinanza non italiana i quali, al di là dell integrazione sociale, devono affrontare sia il problema di acquisire un primo livello di padronanza della lingua italiana per comunicare, sia un livello più avanzato per proseguire nel proprio itinerario di istruzione. Favorire l esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere la passione per la ricerca di nuove conoscenze. In questa prospettiva, la problematizzazione svolge una funzione insostituibile: sollecita gli alunni a individuare problemi, a sollevare domande, a mettere in discussione le mappe cognitive già elaborate, a trovare piste d indagine adeguate ai problemi, a cercare soluzioni anche originali attraverso un pensiero divergente e creativo. Incoraggiare l apprendimento collaborativo. Imparare non è solo un processo individuale. La dimensione comunitaria dell apprendimento svolge un ruolo significativo. In tal senso, verranno introdotte varie forme di interazione e collaborazione (aiuto reciproco, apprendimento nel gruppo cooperativo, apprendimento tra pari...), sia all interno della classe, sia attraverso la formazione di gruppi di lavoro con alunni di classi e di età diverse. Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di "imparare ad apprendere". Riconoscere le difficoltà incontrate e le strategie adottate per superarle, prendere atto degli errori commessi, ma anche comprendere le ragioni di un insuccesso, conoscere i 14

propri punti di forza, sono tutte competenze necessarie a rendere l alunno consapevole del proprio stile di apprendimento e capace di sviluppare autonomia nello studio. Realizzare percorsi in forma di laboratorio, per favorire l operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa. DISCIPLINE E AREE DISCIPLINARI AREA LINGUISTICO ARTISTICO ESPRESSIVA L apprendimento delle lingue e dei linguaggi non verbali si realizza con il concorso di più discipline: lingua italiana; lingue comunitarie; musica; arte e immagine; corpo movimento sport; religione cattolica (cfr Introduzione alle Nuove Indicazioni per l IRC, DPR 11 febbraio 2010). AREA STORICO GEOGRAFICA L area storico-geografica è composta dalle scienze che si occupano dello studio delle società umane, nello spazio e nel tempo: Storia, Geografia e Cittadinanza e Costituzione, strettamente collegate fra loro e in continuità fra primaria e secondaria. AREA MATEMATICO SCIENTIFICO TECNOLOGICA Nella formazione di base, l area matematico scientifico - tecnologica comprende argomenti di matematica, di scienze dell uomo e della natura, di tecnologia sia tradizionale sia informatica. Si tratta di discipline che studiano e propongono modi di pensare, artefatti, esperienze, linguaggi, modi di agire che oggi incidono profondamente su tutte le dimensioni della vita quotidiana, individuale e collettiva: è perciò necessario che la formazione si confronti in modo sistematico anche con l esperienza comune (in senso lato) di ragazzi e adulti. ORGANIZZAZIONE ORARIA Nell esercizio dell autonomia didattica e organizzativa, prevista dal DPR 275/99, per le attività educative e didattiche unitarie che promuovono la trasformazione degli obiettivi generali del processo formativo e degli obiettivi specifici di apprendimento (OSA), presenti nelle Indicazioni Nazionali, in competenze di ciascun alunno, si definisce il seguente assetto organizzativo: Disponibilità oraria dell Istituto alle necessità delle famiglie dalle ore 7.40 alle 14.00 Quota oraria obbligatoria: 30 ore settimanali x 33 settimane = 990 ore annue Divisione dell anno scolastico in due quadrimestri Svolgimento delle attività didattiche in orario antimeridiano: dal Lunedì al Sabato: Unità oraria di 60 minuti. 8.20 inizio lezioni; 13.10 uscita per le classi prima e seconda 13.20 uscita per le classi terza, quarta e quinta SCHEMA ORARIO SCOLASTICO 7.45 8.15 ACCOGLIENZA 8.20 9.20 I ora 9.20 10.20 II ora 10.20 11.20 III ora 11.10 11.30 INTERVALLO 11.20 12.20 IV ora 12.20 13.20 V ora 15

La tipologia di modello didattico organizzativo, proposta alle famiglie, è quella dei tempi strutturati perché: Semplifica la scelta degli alunni e delle famiglie Risponde meglio alle esigenze organizzative e di controllo delle famiglie sulla frequenza Offre un tempo scuola dove è più forte l impostazione pedagogica unitaria Permette un miglior utilizzo delle professionalità realmente esistenti Ha maggiore stabilità nel tempo e favorisce una miglior stabilizzazione dell organico SCHEMA ORARIO DELLE 30 ORE SU BASE SETTIMANALE DISCIPLINE I II III IV V Religione cattolica 2 2 2 2 Italiano 7 7 6 7 Inglese 1 2 3 2 Storia 2 2 2 2 Geografia 2 2 2 2 Cittadinanza e Costituzione 1 1 1 1 Matematica 6 5 5 5 Scienze 2 2 2 2 Tecnologia e Informatica 1 1 1 1 Arte e immagine 2 2 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 Musica 2 2 2 2 Totale ore settimanali 30 30 30 30 PROGETTI E ATTIVITÀ CURRICULARI E EXTRA-CURRICULARI La Scuola Primaria oltre a partecipare ai progetti d Istituto, intende realizzare lungo tutto il corso dell anno scolastico i seguenti progetti: PROGETTO SECONDA STELLA (Giornalino della Scuola Primaria) PROGETTO VITA: CARS MOTORI RUGGENTI PROGETTO MUSICAL ANDO con saggio di fine anno PROGETTO CONTINUITÀ PROGETTO EDUCAZIONE STRADALE ATTIVITÀ LABORATORIALI Nel laboratorio il bambino impara attraverso l esperienza diretta, si sente protagonista del processo di costruzione della conoscenza attraverso il dialogo e la comunicazione con gli altri. In questa ottica la nostra scuola attiva all interno delle varie discipline laboratori che impegnano i bambini in attività che tendono a valorizzare le abilità e gli interessi di ognuno. 16

ATTIVITÀ LABORATORIALI CON SPECIALISTI Classe prima: Propedeutica al tennis - Progetto Lingua Inglese Classe seconda: Il tempo di Calimero Classi terze: Incontriamo l autore Positiva-mente: coloriamo i pensieri neri Crea la tua idea Classi quarte: Incontriamo l autore Crea la tua idea Classi quinta: A Scuola in movimento Incontriamo l autore Lettura e scrittura creativa Crea la tua idea Le attività laboratoriali entrano a pieno titolo nell offerta formativa della scuola, concorrono alla valutazione degli alunni, all interno della singola disciplina o all interno del documento di valutazione e, se richiedono la presenza di specialisti, alla famiglia verrà chiesto un contributo. Per lo specifico dei progetti e dei laboratori, vedere gli allegati depositati in segreteria. VALUTAZIONE Valutazione La valutazione è un procedimento che assume i dati (informazione circa le conoscenze acquisite, le abilità, le competenze conseguite per effetto di un processo di apprendimento), raccolti, elaborati e sistemati mediante le verifiche,e li interpreta in base a criteri che orientano la formulazione del giudizio. La valutazione, formulazione di un giudizio di valore, può riguardare l esito di una PROVA (interrogazione; compito in classe; ), oppure un PERIODO (un quadrimestre; un anno scolastico). La valutazione scaturisce dalla fiducia nelle potenzialità di ogni studente e si propone di seguirne i progressi in itinere. I docenti hanno il dovere di mantenere elevati i livelli attesi di apprendimento nei confronti di tutti gli studenti, indicando traguardi intermedi da raggiungere, accertando i progressi compiuti e rendendo consapevoli i singoli studenti del proprio bagaglio di conoscenze e di competenze in via di costruzione, fornendo loro indicazioni per il miglioramento. Per queste ragioni gli studenti hanno diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che [li] conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento. In questo quadro anche la valutazione del comportamento restituisce ad ogni studente un riscontro puntuale sulle modalità di partecipazione al lavoro scolastico, sull assiduità dell impegno, sulla regolarità della presenza, sulla condivisione degli obiettivi formativi: tutte componenti che riguardano il profilo dello studente per cui la scuola opera e la cui mancanza mina alla radice le possibilità di un fruttuoso percorso scolastico. I voti numerici e i giudizi devono configurare, nel loro insieme, una realistica e trasparente lettera di presentazione dell alunno. (Cfr. C.M. n. 49-Roma, 20 maggio 2010) La valutazione periodica e annuale degli apprendimenti è espressa in decimi; la valutazione degli apprendimenti di Religione e del Comportamento con giudizi sintetici. (Cfr. D.L. del 28 agosto 2008; Regolamento sulla Valutazione, 13 marzo 2009) FASI DELLA VALUTAZIONE Valutazione iniziale o si effettua all inizio dell anno mediante test d ingresso; o ha lo scopo di stabilire i pre-requisiti; o collega i livelli di partenza alla programmazione didattico-educativa della classe e dei singoli alunni. 17

Valutazione formativa è la valutazione che mette a confronto, in itinere, il profilo formativo da garantire in uscita, con i risultati di fatto ottenuti durante l esperienza formativa; o si effettua nel corso dell anno scolastico; o accerta l apprendimento in atto; o offre indicazioni per riadeguare le attività successive. Valutazione sommativa o finale o o o si effettua al termine dei due periodi in cui è stato diviso l anno; assolve la funzione di bilancio consuntivo; è un intervento educativo fondato sui seguenti fattori: conoscenze apprese; metodo di lavoro e di studio; interesse, motivazione e impegno; partecipazione al dialogo educativo. Validazione: è una valutazione realizzata con criteri non scolastici in situazioni formative extrascolastiche o nei contesti di vita quotidiana (dentro e/o fuori la scuola). Nel Documento di Valutazione degli studenti vengono valutati: o Le competenze delle singole discipline, espresse in decimi, secondo i seguenti descrittori: Tabella A: Dieci (10): Possiede conoscenze complete, approfondite e trasversali (capacità di collegare ed organizzare le conoscenze su più discipline) ed è in grado di rielaborarle. Brillanti capacità espositive e sicura padronanza dei linguaggi specifici. Metodo di lavoro autonomo e responsabile. Nove (9): Possiede conoscenza dei contenuti consapevole ed esauriente a valenza trasversale. Buona capacità di organizzazione dei contenuti e collegamento degli stessi tra i diversi saperi. Si esprime con proprietà e scioltezza. Metodo di lavoro autonomo ed efficace. Otto (8): Conoscenza dei contenuti sicura ed esaustiva. Buona rielaborazione delle conoscenze e capacità di operare collegamenti tra i saperi se guidato. Chiarezza espositiva e proprietà lessicali, utilizzo preciso e adeguato dei linguaggi specifici. Metodo di lavoro strutturato e soddisfacente. Sette (7): Conoscenza dei contenuti generalmente ordinata e pertinente, non correlato alla capacità di operare collegamenti tra i saperi. Adeguata proprietà espressiva e utilizzo dei linguaggi specifici. Metodo di lavoro abbastanza organizzato e funzionale. Sei (6): Essenziale possesso delle conoscenze di base. Sufficiente proprietà espositiva. Uso di un linguaggio semplice e sufficientemente appropriato. Parziale autonomia operativa: metodo di lavoro incerto e superficiale. Cinque (5): Conoscenza lacunosa dei contenuti di base. Evidenti difficoltà nella rielaborazione con incerta capacità espositiva. Uso di un linguaggio impreciso. Metodo di lavoro scarsamente autonomo. In sede di collegio docenti all unanimità si stabilisce come ultimo voto classificabile il cinque (5). Il comportamento, espresso in giudizio, secondo i seguenti descrittori: 18

Tabella B La valutazione del comportamento si riferisce a tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica e comprende anche gli interventi e le attività di carattere educativo posti in essere al di fuori di essa. La valutazione non può riferirsi ad un singolo episodio, ma deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente in ordine all intero anno scolastico. In particolare, tenuto conto della valenza formativa ed educativa cui deve rispondere l attribuzione del voto sul comportamento, il Consiglio di classe tiene in debita evidenza e considerazione i progressi e i miglioramenti realizzati dallo studente nel corso dell anno (D. M. n. 5, 16 gennaio 2009). Comportarsi bene non fa parte solo delle buone maniere o del rispetto del prossimo, delle cose altrui, dell ambiente, ma inerisce realmente alla costruzione di una personalità solida, strutturata, capace di relazionarsi con se stessa, con il mondo, con gli altri. Quindi lo sforzo educativo della scuola è quello di formare personalità autonome e capaci di integrarsi nei vari contesti di vita. Responsabile e propositivo: Ha interiorizzato e maturato un comportamento responsabile, consapevole e solidale. Partecipazione attiva e propositiva. Impegno costante. Atteggiamento corretto e rispettoso delle regole. Corretto e responsabile: Mantiene un comportamento corretto e responsabile. Impegno costante. Atteggiamento rispettoso delle regole. Vivace ma/o corretto: Generalmente mostra un comportamento controllato ed è in grado di valutare le conseguenze delle proprie azioni. Impegno costante. Rispetta le regole, ma talvolta riceve richiami verbali. Non sempre corretto: Rispetta persone e regole con qualche difficoltà e non sempre è in grado di valutare le conseguenze del proprio comportamento, ma accetta i richiami. Non corretto: Rispetta con difficoltà persone e regole e non valuta le conseguenze del proprio comportamento. Non accetta i richiami. Uso di linguaggio irrispettoso ed offensivo verso gli altri. Mancanza di cura per l ambiente e le strutture. Ha a suo carico richiami orali e scritti e/o qualche sospensione dalla partecipazione alla vita scolastica. Scorretto: Commette gravi infrazioni. Comportamento irrispettoso ed arrogante nei confronti dei docenti e dei compagni. Utilizza in modo trascurato ed irresponsabile il materiale e le strutture della scuola. Riceve ammonizioni verbali e scritte e/o viene sanzionato con sospensione dalla partecipazione alla vita scolastica per violazioni molto gravi: gravi e ripetuti comportamenti ed atti che offendono volutamente e gratuitamente personalità e convinzioni degli adulti o dei compagni; danni intenzionalmente apportati a locali, strutture e arredi; episodi che, turbando il regolare svolgimento della vita scolastica, possono anche configurare diverse tipologie di reato (minacce, lesioni, gravi atti vandalici) e/o comportino pericolo per l incolumità propria e delle persone che frequentano la scuola. o L insegnamento della Religione Cattolica, espresso in giudizio, secondo i seguenti descrittori: Tabella C Ottimo: Ha un ottima conoscenza della materia. Partecipa in modo attivo e vivace a tutte le attività proposte, dimostrando interesse ed impegno lodevoli. E ben organizzato nel lavoro, che realizza in 19

modo efficace ed autonomo. E in grado di operare collegamenti all interno della disciplina. È propositivo nel dialogo educativo. Distinto: L alunno possiede conoscenze adeguate su tutti gli argomenti svolti. Si applica con serietà e disinvoltura nel lavoro e l analisi risulta completa e motivata. Usa il linguaggio preciso e consapevole e rielabora la materia in modo critico e personale. È disponibile al confronto critico e al dialogo educativo. Buono: Conosce con sicurezza molti degli argomenti sviluppati durante l attività didattica, sa effettuare collegamenti all interno della disciplina. Dà il proprio contributo con costanza in tutte le attività; si applica con serietà, interviene spontaneamente con pertinenza ed agisce positivamente nel gruppo. Sa organizzare le sue conoscenze in maniera autonoma. È disponibile al confronto critico e al dialogo educativo. Sufficiente: Sa ripetere in modo adeguato gli argomenti più importanti della disciplina, di cui comprende ed usa il linguaggio in modo semplice. Partecipa anche se non attivamente all attività didattica in classe. È disponibile al dialogo educativo, se stimolato. Insufficiente: Conosce in modo superficiale o generico gli elementi essenziali della disciplina; fraintende alcuni argomenti importanti; fatica ad applicare le sue conoscenze. Non partecipa alla attività didattica e non si applica al lavoro richiesto. Il dialogo educativo è assente. o I laboratori, secondo i seguenti descrittori: (Motivazione, Partecipazione, Impegno, Collaborazione) costruttivi attivi costanti discontinui non adeguati LINEE ORIENTATIVE SULLA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DI LINGUA MADRE NON ITALIANA La valutazione delle alunne e degli alunni di lingua madre non italiana deve essere pensata nel contesto del percorso di accoglienza. Essa deve avere un carattere eminentemente orientativo e formativo finalizzato alla promozione della persona nell interezza della sua storia e del suo progetto di vita. In questa prospettiva vanno dunque rilette le fasi e gli scopi normalmente agiti, previsti dalle vigente disposizioni ministeriali e integrati dai riferimenti normativi specifici. La valutazione iniziale coincide per gli/le alunni/e di lingua madre non italiana neo-arrivati con la prima fase dell accoglienza che vede i docenti impegnati nella rilevazione delle competenze in ingresso per mezzo di diverse azioni: colloqui con familiari e alunno/a, esame documentazione scolastica del paese di origine, somministrazione prove oggettive di ingresso. Il carattere prevalentemente diagnostico della valutazione nella fase dell ingresso a scuola risalta maggiormente alla luce di quanto affermato dall art. 45, comma 4 del DPR n. 394 del 31 agosto 1999: Il Collegio dei Docenti definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri il necessario adattamento dei programmi di insegnamento. L adattamento si concretizza nella definizione da parte del Consiglio di classe di un percorso individuale di apprendimento ovvero di un Piano di Studio Personalizzato (di seguito PSP) che oltre a valorizzare costruttivamente le conoscenze pregresse deve mirare a coinvolgere e motivare l alunno/a. 20