Spett. le Studio Tecnico Arch. ELEONORA CECCATO Asolo (TV) Spett. le Ditta CAMINETTI MONTEGRAPPA spa Via A. Da Bassano n.7/9 Pove del Grappa (VI) RELAZIONE IDROGEOLOGICA Lavoro: realizzazione di un impianto di dispersione, mediante sub irrigazione, per i servici igienici di un fabbricato industriale in Via A. Da Bassano n.7/9 a Romano d Ezzelino (VI). Su incarico del Committente sono state effettuate delle indagini geognostiche nel terreno in Via A. Da Bassano n.7/9 a Romano d Ezzelino (VI), dove è in progetto la realizzazione di un impianto di dispersione delle acque di scarico dei servizi igienici di un fabbricato industriale. Le indagini sono finalizzate alla conoscenza delle caratteristiche idrogeologiche del sottosuolo per poter predisporre un impianto di dispersione mediante sub irrigazione delle acque di scarico civile dopo il trattamento in vasca del tipo Imhoff. La presente relazione ottempera ai requisiti richiesti dalla Deliberazione del 4 febbraio 1977 Allegato 5 Norme tecniche generali sulla natura e consistenza
- 2 - degli impianti di smaltimento sul suolo o in sottosuolo di insediamenti civili di consistenza inferiori a 50 vani o 5000 mc. DATI CATASTALI Il terreno è così censito in catasto: Comune di Romano d Ezzelino (VI), foglio n.9 mappali n.184-589. CARATTERISTICHE GEOMORFOLOGICHE E IDROGEOLOGICHE Il terreno in esame fa parte di una vasta piana alluvionale di epoca quaternaria, si trova allo sbocco della Valsugana nell alta pianura veneta, ad un altitudine di circa 160 m sul livello del mare. La zona è caratterizzata dalla presenza di vari terrazzi fluviali pianeggianti naturali del fiume Brenta che si raccordano fra loro con delle scarpate a modesta inclinazione dell ordine di 10-12 rispetto all orizzontale. La deposizione dei materiali è stata determinata dalla granulometria degli stessi, nonché dalle correnti di deposizione del fiume Brenta; si è creata quindi una classazione delle alluvioni, con a Nord nell alta pianura veneta depositi ghiaioso sabbiosi con ciottolame, mentre andando verso Sud la percentuale di materiale fine aumenta formando nella media pianura veneta lenti di sabbia intervallate da livelli argillosi variamente interdigitati. Il sottosuolo è costituito al di sotto riporto ghiaioso del piazzale, da argilla mista con elementi ghiaiosi superficiali e a seguire da depositi alluvionali ghiaioso sabbiosi deposti in epoca quaternaria dal fiume Brenta. Con i sondaggi geognostici effettuati non si è rilevata presenza di acqua di falda nel sottosuolo fino a m 8,00 dal piano campagna; secondo la carta delle isofreatiche della Regione Veneto la falda freatica dovrebbe trovarsi circa alla stessa quota di scorrimento del fiume Brenta e cioè a circa m 60 dal piano campagna.
- 3 - La ricarica è dovuta alle dispersioni nel materasso alluvionale delle acque meteoriche provenienti dai versanti a monte della piana alluvionale e dalle dispersioni del Fiume Brenta. La direzione di deflusso è secondo la direttrice N-S. CARATTERISTICHE DELL OPERA IN PROGETTO E prevista la realizzazione di un impianto di dispersione delle acque di scarico civile, dopo il trattamento in vasca Imhoff, per i servizi igienici di un fabbricato ad uso industriale. PROVE EFFETTUATE PER IL RICONOSCIMENTO DELLE CARATTERISTICHE LITOLOGICHE E STRATIGRAFICHE Per il riconoscimento delle caratteristiche litologiche e stratigrafiche del sottosuolo sono stati effettuati: un rilevamento di campagna, una trincea esplorativa con un escavatore ed una prova di permeabilità Lefranc nel foro del sondaggio geognostico n.1 effettuato per l ampliamento del fabbricato industriale.
- 4 - MODALITA DI ESECUZIONE DEI SONDAGGI A ROTAZIONE A CAROTAGGIO CONTINUO I sondaggi eseguiti ad asse verticale hanno permesso di ricostruire la successione e la natura litologica dei terreni attraversati, attraverso la visione e l esame dei campioni estratti alle diverse profondità. La perforatrice utilizzata è del tipo per geognostica con le seguenti caratteristiche: Sonda Beretta T53 Teste di rotazione con 1150 Kgm di coppia max Pompa Bellin da 150 l/min Per i sondaggi è stato utilizzato un carotiere lungo 1,50 m con Ø di perforazione 101 mm e rivestimento Ø= 127 mm. I fori sono stati interamente rivestiti e ogni singola manovra di estrazione delle carote di materiale è stata seguita da un approfondimento dei rivestimenti fino alla massima quota raggiunta precedentemente dal carotiere.
- 5 - CONCLUSIONI L analisi comparata della trincea esplorativa e del sondaggio geognostico n.1 ha evidenziato una disomogeneità verticale e una buona omogeneità laterale dei materiali costituenti il sottosuolo. Nella trincea esplorativa n.1 si è rilevata la presenza, al di sotto del terreno agrario, di misto argilla - ghiaia presente fino a m 1,10, con sottostante ghiaia a matrice sabbiosa presente fino ad oltre m 3,50 e deposta in epoca quaternaria dal fiume Piave. Con i sondaggi geognostici effettuati non si è rilevata la presenza di acqua di falda nel sottosuolo fino a m 8,00 dal piano di campagna; secondo la Carta delle isofreatiche dell Alta pianura Veneta la falda freatica si dovrebbe trovare a circa m 60 dal piano campagna. CONSIDERAZIONI SULLA PERMEABILITA DEL TERRENO Il coefficiente di permeabilità varia in funzione della litologia del sottosuolo. I materiali rilevati presentano indicativamente i seguenti coefficienti di permeabilità: Da m 0,40 a m 1,10 si è rilevata la presenza di misto argilla - ghiaia a permeabilità ridotta k=10 exp-5 m/sec; Da m 1,10 ad oltre m 3,50 si è rilevata la presenza di ghiaia a matrice sabbiosa ad alta permeabilità k=10 exp-3 m/sec. Tale litologia è caratterizzata da una buona capacità di filtrazione. Le tubazioni dell impianto di dispersione sono previste a m 1,10 dal piano campagna e verranno poste su ghiaia sabbiosa in posto (k=10 exp-3 m/sec) e lo scarico interessa la stessa litologia. Fra il terreno superficiale e il banco ghiaioso di dispersione dovrà essere posizionato uno strato di tessuto non tessuto.
- 6 - Per ogni persona residente equivalente dovranno essere posati ml.3 di tubazione di dispersione. Risulta essere basso il grado di vulnerabilità della falda freatica dall inquinamento di tipo microbiologico, dato che le cariche microbiologiche, derivate da processi di putrefazione delle sostanze organiche, perdono il loro potere inquinante in tempi e spazi relativamente brevi nei materiali permeabili per porosità; ciò è dovuto al fatto che i microrganismi inquinanti non vivono a lungo lontano dall ambiente di formazione, dove non trovano le condizioni ambientali di vita, per cui la propagazione nel sottosuolo è limitata nel tempo e nello spazio attorno alla sorgente inquinante. Inoltre nelle acque avviene un processo di autodepurazione durante la filtrazione nel sottosuolo. Nel raggio di 200 m nella direzione di deflusso della falda: - non sono presenti sorgenti, pozzi e la zona non è caratterizzata da risorgive; - la condotta dell acquedotto è presente in Via A. Da Bassano; - la dispersione della sub irrigazione è prevalentemente verticale e la migrazione laterale è molto limitata, pertanto le distanze si ritengono sufficienti ad eliminare il rischio di migrazione laterale degli inquinanti in direzione della condotta dell acquedotto. Tenuto conto della stratigrafia del sottosuolo, considerato che la falda freatica si trova a circa m 60,00 dal piano campagna, che la ghiaia sabbiosa in posto presenta un alto grado di filtrazione e che la dispersione è prevalentemente verticale e la migrazione laterale è molto limitata, si ritiene che l impianto di dispersione in progetto possa assolvere ai requisiti richiesti.
- 7 - Allegati: - documentazione fotografica - estratto della carta delle isofreatiche - planimetrie - colonna stratigrafica della trincea esplorativa n.1 - colonna stratigrafica del sondaggio geognostico n.1 Crespano del Grappa, 07/04/2014.
-8- DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA ESECUZIONE TRINCEA ESPLORATIVA