1. La localizzazione (lo stato di fatto e la situazione catastale)

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Transcript:

1. La localizzazione (lo stato di fatto e la situazione catastale) L area per il nuovo Centro del riuso, localizzata a sud della Tangenziale, risulta compresa fra : - il Centro di raccolta Iren a ovest; - il Canale a nord; - l area sportiva del Piacenza Calcio (campo di allenamento e spogliatoi), a est e parzialmente a sud; - il Centro commerciale/polifunzionale a sud. Tale localizzazione determina una forma dell area a L irregolare e di non facile sfruttabilità, con un unico ingresso/accesso possibile da via Val di Nure, affiancato all ingresso esistente al Centro di raccolta Iren.

La massima dimensione utilizzabile dell area fondiaria per la localizzazione del nuovo Centro per il riuso è di circa 2.800 mq. La forma e le dimensioni dell area risultano fortemente condizionate e condizionanti: a) dagli insediamenti esistenti (il Centro di raccolta Iren e il Centro sportivo del Piacenza Calcio), e i relativi limiti urbanistico - regolamentari (fasce e distanze di rispetto dal canale, dalla tangenziale, dai confini), che ne determinano e al contempo condizionano la forma irregolare; b) dall unico ingresso/accesso all area (la Strada Val di Nure), che presenta elementi di criticità: svolte a sinistra, raccordo con le livellette del cavalcavia (criticità già rilevate per il Centro di raccolta Iren); c) la forma irregolare e le ridotte dimensioni dell area, nonché i vincoli infrastrutturali e regolamentari esistenti, non ne consentono di fatto futuri ampliamenti / potenziamenti. Dal punto di vista catastale, l area interessa tre differenti particelle, tutte appartenenti al Comune di Piacenza.

2. Lo stato di diritto (le previsioni urbanistiche) Il PSC e RUE del Comune di Piacenza recentemente adottati, le osservazioni presentate sono attualmente in fase di controdeduzioni da parte della Commissione consiliare competente, classificano l area individuata dallo Studio di pre fattibilità (ma anche il Centro di raccolta Iren esistente), fra i Servizi urbani e territoriali (tav. P2 e tav. P2.13), come: Sr, Attrezzature sportive e per il tempo libero (di cui all art. 101 delle norme del RUE) in particolare, Polo funzionale esistente (di cui all art. 185 delle norme del RUE), Polo n. 5, del tempo libero e dello sport presso lo Stadio Madonnina, con funzione commerciale, direzionale e attrezzature sportive e ricreative. In tale ambito, ferme restando le norme di tutela del PSC e in attesa di specifiche previsioni del POC, sono consentiti solo gli interventi delle norme del RUE, nonché tutti gli interventi previsti in Piani Urbanistici Attuativi (PUA), in accordi di programma o in progetti di opere pubbliche o private già approvati o di cui sia stato già avviato l iter di approvazione in data antecedente l adozione del PSC- RUE, e relativi varianti in corso d opera, nonché gli interventi definiti in specifici Accordi fra Enti. L attuale previsione urbanistica non consente quindi la localizzazione in quest area di un attrezzatura tecnologica come il nuovo Centro del riuso.

3. Prime indicazioni progettuali (il lay out dimensionale) Tre assunzioni preliminari a)modifica della previsione/classificazione urbanistica del PSC RUE adottati dal Comune di Piacenza: da Sr, Attrezzature sportive e per il tempo libero (di cui all art. 101 delle norme del RUE); ad At, Attrezzature tecnologiche At (art. 125 delle norme del RUE). Uf (Utilizzazione fondiaria) = 0,8 mq/mq, Sp (Superficie permeabile) = 20% (si tratta peraltro di una modifica che andrebbe come detto richiesta anche per il Centro di raccolta, che risulta anch esso classificato all interno della zona Sr_Polo funzionale n.5); b) chiusura dell ingresso esistente (riservato a calciatori e dirigenti) al Centro sportivo del Piacenza Calcio, al campo di allenamento e ai relativi spogliatoi (che potrebbe essere riprogettato con un nuovo accesso da Corso Europa); c) necessario accompagnamento del progetto con studi specialistici relativi alle verifiche degli impatti viabilistici e di mobilità, nonché paesaggistico ambientale (come già richiesti dal Comune di Piacenza per il Centro di raccolta Iren in ragione delle caratteristiche dell area).

Sulla base delle caratteristiche dell area, dei vincoli esistenti e della sua pratica utilizzabilità prima descritti, si propone: - un manufatto principale a sviluppo lineare per la parte di deposito, con orientamento nord sud, lungo circa 60 metri (10 12 metri di corpo di fabbrica), a 1 piano fuori terra (altezza 8-12 metri); per circa 700 mq di Superficie utile (più o meno corrispondente alla superficie coperta); - una testata (a sviluppo quadrato/rettangolare), agganciata al manufatto principale, di 2 piani fuori terra: al piano terreno l ingresso e la reception; al primo livello (che si può sviluppare all interno dell altezza dell edificio, eventualmente con una soluzione a soppalco), la parte a uffici e di servizio; per circa 300 mq di Superficie utile (in questo caso la superficie coperta è di circa la metà); - il Centro per il riuso avrebbe una Superficie utile complessiva di circa 1.000 mq, di cui circa 700 mq di deposito/magazzino vero e circa 300 mq di uffici e funzioni di servizio.

4. Prime linee guida tipologiche/architettoniche Il progetto del nuovo Centro per il riuso dovrà caratterizzarsi per: a) elevate prestazioni energetico ambientali (classe A) b) materiali eco sostenibili, innovativi e performanti (legno, acciaio, vetro) c) completa smontabilità, riutilizzabilità e riciclabilità (il manufatto potrà in alternativa): c1) essere smontato e delocalizzato in un altra area della città, soprattutto nel caso delle necessità di potenziamento / ampliamento del Centro: anche grazie alla parziale prefabbricazione, le dimensioni dei singoli elementi potranno permetterne il trasporto l edificio, a ciclo funzionale terminato, potrà essere spostato e ricostruito altrove. Si tratta di un aspetto economico molto importante, al pari della rapidità di costruzione. c2) essere riutilizzato in situ, come palestra/spazio polifunzionale/spazi di servizio e complementari alle attrezzature sportive esistenti; facilitando una nuova destinazione d uso, uno spazio coperto dove praticare attività fisica e sportiva, anche a beneficio della collettività.

5. Esempi di riferimento Palestra Settebagni (Roma)

Sporting Club (Olgiata Sud)

Palestra (Trento)

Palestra Lagundo (Bolzano)

6. La stima preliminare dei costi (quadro economico sommario) a) Costi del manufatto (1.000 mq x 1.000 /mq) 1.000.000 b) Costi per l attuazione dei Piani di sicurezza (3%) 30.000 c) Sistemazioni esterne/spazi pertinenziali (2.000 mq x 50 /mq) 100.000 (parcheggio, pedonali, verde) d) Allacci e risoluzioni eventuali interferenze (forfait) 20.000 e) Imprevisti (5%) 50.000 f) Spese tecniche (progettazione, DL, sicurezza) (10%) 100.000 g) Studi specialistici (mobilità, ambiente, paesaggio) (forfait) 20.000 Totale 1.320.000