Prevenzione e controllo delle zoonosi nelle aree urbane

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C O N V E G N O L IGIENE URBANA VETERINARIA STORIA, EVOLUZIONE E PROSPETTIVE FUTURE 15 aprile 2016 Prevenzione e controllo delle zoonosi nelle aree urbane Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie Alma mater Studiorum - Università di Bologna 1 Giovanni Poglayen

DALLE DEFINIZIONI, IL SENSO DELLA PIENA MATURITA IUV = COMPLESSO DELLE ATTIVITA DI COMPETENZA VETERINARIA ATTE A PROMUOVERE ED A SALVAGUARDARE LA SALUTE DELL UOMO IN AMBITO URBANO SALUTE = STATO DI COMPLETO BENESSERE FISICO, PSICHICO E SOCIALE ZOONOSI = DANNO ALLA SALUTE E/ O QUALITÀ DELLA VITA CAUSATO DA RELAZIONE CON ANIMALI VERTEBRATI O INVERTEBRATI COMMESTIBILI O TOSSICI Ogni problema riferibile ad una presenza animale

Tre tipi di ambiente urbano: Aree urbane in senso stretto Aree suburbane Aree semiurbane Megalopoli Diverse tipologie di animali Aumento, quantitativo e qualitativo, contatti uomo/animale = Problemi di sanità pubblica

TIPI DI ZONE URBANE Urbane: Zone prevalentemente occupate da edifici Sub-urbane: Periferie o non, con accesso a giardini, parchi pubblici Semi-urbane: Periferie con accesso diretto e/o frammiste a zone rurali Megalopoli: aree che vanno oltre i confini delle zone urbane e dove vivono milioni di residenti ai quali si devono aggiungere i turisti, e un enorme concentrazione di animali domestici, sinantropi, selvatici 4

ANIMALI IN AMBIENTE URBANO ANIMALI DA COMPAGNIA STRETTO RAPPORTO DI CONVIVENZA, DA SPECIE TRADIZIONALI A SPECIE ESOTICHE ANIMALI SINANTROPI CONDIVIDONO LO STESSO AMBIENTE DELL UOMO, SFRUTTANDO PER SOPRAVVIVERE E RIPRODURSI UNA NICCHIA TROFICA INVOLONTARIAMENTE OFFERTA DALL UOMO ANIMALI DA REDDITO IN AREE SEMIURBANE ANIMALI TENUTI PER SCOPI UTILITARISTICI ANIMALI DA DIPORTO IN AREE SUBURBANE ANIMALI SELVATICI DIVENUTI SINANTROPI IN AREE SEMIURBANE, IN CATTIVITÀ NEGLI ZOO E NEI CIRCHI, COME ANIMALI DA COMPAGNIA

COMPITI DELL IUV GESTIONE DEL RAPPORTO UOMO/ANIMALE IN AMBIENTE URBANO EDUCAZIONE SANITARIA, MEDIA CONTROLLO DI : POPOLAZIONI DOMESTICHE E SINANTROPICHE (CANILI, COLONIE FELINE, RATTI, GABBIANI, PICCIONI) SPECIE ESOTICHE ZOO, CIRCHI NEGOZI DI ANIMALI 6

ED ANCORA SORVEGLIANZA DI CLINICHE ED AMBULATORI VETERINARI RACCOLTA (SMALTIMENTO) DI CARCASSE ANIMALI CONTROLLO DI ALIMENTI IN PUNTI DI PREPARAZIONE, VENDITA E CONSUMO INTERVENTI NELLE EMERGENZE (MEDICINA DELLE CATASTROFI) CONTROLLO DELLA SPERIMENTAZIONE ANIMALE (D.L.VO 116/1992 E SEGUENTI) 7

ZOONOSI URBANE ZOONOSI CON CICLO URBANO ZOONOSI DA ANIMALIZZAZIONE DELL AMBIENTE ZOONOSI TRASFERITE ALL AMBIENTE URBANO DALL AMBIENTE ZOONOSI RURALE TRASFERITE DALL AMBIENTE URBANO A QUELLO RURALE ZOONOSI D IMPORTAZIONE

ZOONOSI CON CICLO URBANO TOXOCAROSI DERMATOFITOZOONOSI INFESTAZIONI DA PULCI E DA ZECCHE TOXOPLASMOSI LEPTOSPIROSI SALMONELLOSI GRAFFI E MORSI (MALATTIE DA) LEISHMANIOSI

TOXOCAROSI (LARVA MIGRANS VISCERALIS ) Toxocara canis Molto diffuso Tras. transplacentare nel cane Estremamente prolifico Uova molto resistenti (10 anni!) 10

Infestazione tellurica 4% sieropositivi 0,19% incidenza annua P in aumento in relazione all età 10% gommisti 8% giardinieri? % addetti ai canili rischio professionale? NESSUNA RELAZIONE CON IL POSSESSO DEL CANE! Lesioni oculari, encefaliche, carenze intellettive e di apprendimento 11

TOXOCARNEWS IL MONDO MEDICO SI RISVEGLIA DA «CURIOSITÀ PEDIATRICA» AD ELMINTOSI COMUNE PATOLOGIA TELLURICA (SABBIERE) FOOD BORNE DISEASE FORMA GENERALIZZATA DA GRAVE A MEDIA FORMA LOCALIZZATA (OCULARE) PRECOCE TARDIVA EPILESSIA?? ANAMNESI ULTRASONOGRAFIA, TAC, ELISA + WB DI CONFERMA FORME ASINTOMATICHE DAL 2 AL 5 % SINO AL 37 % IN AREE RURALI P = 6,6/ 100.000 12

DERMATOFITOZOONOSI LA PIÙ IMPORTANTE ZOONOSI URBANA PER LA SUA FREQUENZA INVERSIONE RAPPORTO ANTROPOFILI / ZOOFILI MICROSPORUM CANIS ( GATTI ) TRICHOPHYTON MENTAGROPHYTES (RODITORI, LAGOMORFI ) RISCHIO NEGOZI (PET SHOP) PROBLEMI IN RELAZIONE ALLE COLONIE

Differenze di positività per M. canis in gatti

Presenza di lesioni in animali positivi 15

INFESTAZIONI DA ARTROPODI CTENOCEPHALIDES FELIS (C. CANIS ) PARASSITA SPECIFICO MA ADATTABILE HABITAT RIGOROSAMENTE AMBIENTALE PROBLEMI RICORRENTI DI INFESTAZIONE 50 milioni di anni DI EDIFICI PUBBLICI E PRIVATI (COLONIE?) TRASMISSIONE ALL UOMO) DI DIPYLIDIUM CANINUM ( RARAMENTE ANCHE senza dimenticare le infestazioni da zecche (Argas sp./piccione) e da acari (Cheyletiella sp./gatto)

TOXOPLASMOSI Toxoplasma gondii TRASMISSIONE TRAMITE: OOCISTI (FECI DI GATTO) CISTI (CARNE CRUDA CAROGNE) TROFOZOITI (INFEZIONE CONGENITA) Uomo: sieropositività > del 50%, manifestazioni < 20% Gatto: sieropositività 30-50% < 1% elimina oocisti 17 Bambini Donne gravide Immunodepressi

LEPTOSPIROSI Leptospira canicola, L. hicterohaemorrhagiae SERBATOIO: CANE, TOPO, RATTO, LA VACCINAZIONE HA DI FATTO ELIMINATO L. CANICOLA RECENTEMENTE SI SONO AGGIUNTE L.BRATISLAVA E L.GRIPPOTYPHOSA IL CANE CONTRAE LA L. PREVALENTEMENTE PER CONTATTO DIRETTO CON I SERBATOI (PREDAZIONE) L INFEZIONE DELL UOMO, SPORADICA (POCO FREQUENTE & POCO CONOSCIUTA QUINDI ANCHE FATALE)), AVVIENE ATTRAVERSO ACQUE CONTAMINATE (>ASINTOMATICI E GIOVANI) LE RICERCHE SUI SERBATOI (POCHISSIME) DIMOSTRANO CHE SEMPLICI INTERVENTI DI MANUTENZIONE URBANA SONO IN GRADO DI LIMITARE DRASTICAMENTE LA DIFFUSIONE DELLA MALATTIA 18

MALATTIE DA GRAFFI E MORSI MALATTIA DA GRAFFIO DI GATTO (BARTONELLA HENSELAE, B. CLARRIDGEIAE) NEI GATTI ELEVATA PREVALENZA SIEROLOGICA (>45%) DI PORTATORI SANI; NEI CANI 6-28% IN ITALIA NELL UOMO SPORADICA (ZOONOSI OCCUPAZIONALE DEI VETERINARI) GRAVE PATOLOGIA IN IMMUNODEPRESSI (ANGIOMATOSI BACILLARE) PASTEURELLOSI (PASTEURELLA MULTOCIDA) DIFFUSISSIMA!! TETANO (CLOSTRIDIUM TETANI) 19

LEISHMANIOSI IMPORTANTE ZOONOSI TRASMESSA DA FLEBOTOMI (P. PERNICIOSUS E PERFILIEWI) CHE RICONOSCE IL CANE COME RESERVOIR (GATTO, VOLPE, LUPO, RATTO = SPILL- OVER) LEISHMANIA INFANTUM, CON DIVERSI ZIMODEMI, È RESPONSABILE DELLE FORME VISCERALI E CUTANEE DELL UOMO (IMMUNODEPRESSI!) IPERENDEMICA IN AREE DEL SUD ITALIA, GENERA CONTINUAMENTE NUOVI FOCOLAI STABILI NEL CENTRO-NORD DELLA PENISOLA MOVIMENTO DEI CANI, PRESENZA DEI FLEBOTOMI, MANCATA EFFICACIA DELLA TERAPIA SONO LE CAUSE DI QUESTA SITUAZIONE 20

Maddaloni (CE) In Campania il più importante focolaio di leishmaniosi del Mediterraneo (attualmente in fase di regressione) Maddaloni (CE) 50-60 casi di LV umana/anno Lcan up to 40% 21

ZOONOSI DA ANIMALIZZAZIONE* DELL AMBIENTE URBANO CRIPTOCOCCOSI ISTOPLASMOSI Feci di volatili Patologie AIDS correlate SALMONELLOSI TETANO INFEZIONI DA FUNGHI GEOFILI (M. GYPSEUM, T. TERRESTRE) 22

ZOONOSI RURALI TRASMESSE DIRETTAMENTE IN AMBITO CITTADINO (ALIMENTI UOMO) CISTICERCOSI TRICHINELLOSI (SILVESTRE E NON) TOXOPLASMOSI (CARNE) SALMONELLOSI BRUCELLOSI (LATTICINI) E. COLI O 157 Taenia saginata P variabili dallo 0,2 all 11 Controllo eccessivamente soggettivo (costante sottostima) Incidenza ufficiale nell uomo (sotto) stimata in 3,5 casi/ milione Estrapolata dal consumo di farmaci specifici: 20-40 casi/100.000 abitanti 23

ZOONOSI CHE POSSONO ESSERE TRASFERITE DALL AMBIENTE RURALE A QUELLO URBANO (ALIMENTI ANIMALI UOMO) ECHINOCOCCOSI CISTICA BRUCELLOSI TOXOPLASMOSI TRICHINELLOSI SALMONELLOSI CAMPYLOBACTERIOSI E.COLI 0 157 24

ECHINOCOCCOSI NEL CANE E. granulosus: P cani di canile 20% in Sicilia P cani pastore 27 % in Sicilia P cani 11 % in Sardegna P cani pastore 24 % in Sardegna P cani a Napoli 1% Taenia multiceps?

ZOONOSI CHE POSSONO ESSERE TRASFERITE DALL AMBIENTE URBANO IN AMBITO RURALE (UN RITORNO) SALMONELLOSI CISTICERCOSI TOXOPLASMOSI 26

ZOONOSI D IMPORTAZIONE COME ANIMALI DA COMPAGNIA ESOTICI E NON (COMMERCIALIZZAZIONE O SPOSTAMENTO CON FLUSSI TURISTICI) ANIMALI DA LABORATORIO ANIMALI MIGRATORI ARTROPODI PIANTE ESOTICHE (D ACQUARIO E NON; SCHISTOSOMOSI) COSA Rabbia urbana (Roma 1985, Milano 1989, Francia, 2005, Uk - Sri Lanka, 2008) Leishmaniosi (quelle esotiche che potrebbero radicarsi) Malattia di Marburg (e di Ebola) Malattia di West Nile, ER, 2008 (endemica) Chikungunya, ER, 2007 (eradicata) 27 Influenza aviaria Trichinella preseudospiralis

L ultima definizione di zoonosi appare rivoluzionaria in quanto sposta l attenzione (responsabilità) Dei Servizi Veterinari dal Rischio biologico al Problema (servizio richiesto dal pubblico) 28 Direttamente o attraverso i mass media

QUALCHE PROBLEMA FECALIZZAZIONE AMBIENTALE VAGANTISMO CANINO / FELINO GESTIONE POPOLAZIONI ORNITICHE DESTINO SPOGLIE ANIMALI. La categoria dei veterinari è poco adusa ad un approccio trasversale a causa di una formazione accademica storicamente verticale Molta zoiatria / poca epidemiologia 29

La fecalizzazione ovvero l imbrattamento con feci animali può avere origini diverse e dare luogo a differenti problematiche 30

LA FECALIZZAZIONE È ANCHE PARTE DELLA PIÙ VASTA PROBLEMATICA DELLA ANIMALIZZAZIONE ARRICCHIMENTO DEL SUOLO O DELL ACQUA CON MATERIALI DI ORIGINE ANIMALE (PELI, PENNE, SCAGLIE, FECI, URINE) IN MODO DA TRASFORMARE QUESTO SUBSTRATO IN UN TERRENO COLTURALE ADATTO ALLO SVILUPPO DI AGENTI DI MALATTIE TRASMISSIBILI ALLA BASE DEL MECCANISMO SI RICONOSCONO DUE FENOMENI INTRINSECI NEL PATOGENO: PRESENZA DI FORME DI RESISTENZA CHE TENDONO AD ACCUMULARSI E/O CAPACITÀ DI MOLTIPLICARSI/SVILUPPARSI NELL AMBIENTE 31

FECALIZZAZIONE DA UCCELLI: COLOMBI, STORNI, GABBIANI, TORTORE, TACCOLE, DA MAMMIFERI: CANI, GATTI 32

LA FECALIZZAZIONE DI ORIGINE ORNITICA È RESPONSABILE SOPRATTUTTO DI PROBLEMI DI NATURA ARCHITETTONICO MONUMENTALE PER GLI EFFETTI DELETERI DELL ACIDITÀ SULLE STRUTTURE CALCAREE DI PALAZZI E MONUMENTI NELLE CITTÀ D ARTE (+ 30% COSTI RISTRUTTURAZIONE) 33

E NON SOLO CI SONO ANCHE I COSIDDETTI DANNI MINORI PRODUZIONE DI ODORI SGRADEVOLI OSTRUZIONE DI GRONDAIE E CONDOTTE IMBRATTAMENTO DI AUTOVETTURE COSTI PER PULIZIA DI IMMOBILI E STRADE TRAUMI DA SCIVOLAMENTO SUL GUANO, INCIDENTI STRADALI DEGRADO AMBIENTALE PER INSUDICIAMENTO DI AREE TURISTICHE E COMMERCIALI DEPERIMENTO E MORTE DI PIANTE NEI SITI DORMITORIO PER ECCESSO DI AZOTO FECALE RICHIAMO DI MOSCHE NEI CUMULI DI FECI 34

E LE ZOONOSI SALMONELLOSI COLIBACILLOSI CAMPYLOBATTERIOSI CLAMIDIOSI CRIPTOSPORIDIOSI CRIPTOCOCCOSI ISTOPLASMOSI ASPERGILLOSI INFEZIONI DA MICROSPORUM GYPSEUM Argas refexus 35

SALMONELLOSI Sono probabilmente le più comuni infezioni zoonosiche che possono colpire l uomo Oltre 2300 sierotipi Il piccione è recettivo a tutti i sierotipi nel nostro Paese è stato riscontrato frequentemente infetto ed anche clinicamente ammalato con S. typhimurium (BO = 37 % - VE = 0,8 % - ME, FI, SI, VR = 11 %) S.Typhimurium varietà copenaghen sembrerebbe specie specifica A Napoli 20 % di prevalenza per S.bredeney A Verona due soggetti sono risultati infetti da S. enteritidis 36

COLIBACILLOSI ESCHERICHIA COLI VEROCITOTOSSICI (VTEC) APPARTIENE A QUESTA CATEGORIA IL CEPPO O157 RESPONSABILI DI GRAVI INFEZIONI NELL UOMO E NEGLI ANIMALI NE SONO STATE DESCRITTE EPIDEMIE MORTALI DUE GRUPPI DI PICCIONI DI ROMA (PIAZZE NAVONA E SAN PIETRO) SONO RISULTATI POSITIVI PER VTEC (NO O157) CON PREVALENZA > 10 % 37

CLAMIDIOSI CHLAMYDOPHILA PSITTACI CEPPI DA PICCIONE MENO PATOGENI TRASMISSIONE PER VIA AEROGENA RISCHIO IN RELAZIONE A POSATOI E SITI DI NIDIFICAZIONE, E AD ATTIVITÀ QUALI PULIZIA E MANUTENZIONE DI SOTTOTETTI BO 46-92%, FI 41-59%, GE 29%, MI 20 %, MO 27-40% 38

CRIPTOCOCCOSI / ISTOPLASMOSI CRIPTOCOCCUS NEOFORMANS (PICCIONE) HYSTOPLASMA CAPSULATUM (ALTRI VOLATILI, PIPISTRELLI) ZOONOSI DA ANIMALIZZAZIONE (CREATININA, C.N) LA TRASMISSIONE ALL UOMO AVVIENE PER INALAZIONE DI SPORE ASSIEME ALLA POLVERE MALATTIA (OCULARE, POLMONARE, GENERALIZZATA) NON CONTAGIOSA, FAVORITA DA CARENZE DEL SISTEMA IMMUNITARIO CAUSE DI DECESSO IN MALATI DI AIDS, INDICATORI DI INFEZIONE CN = MANTOVA 1987 = 1,9 % VERONA 1992 = 20 % FIRENZE 1993 = 2 % (IN ASSOCIAZIONE A CANDIDA SPP.) MILANO 1999 = 16 % 39

INFEZIONI DA M. GYPSEUM LABORATORIO DI MICOLOGIA DEL DIPARTIMENTO DI SMVDI BOLOGNA: P NEL CANE = 1,34 % P NEL GATTO = 0, 42 % IL PROPRIETARIO DI UN CANE ED UN GATTO, ENTRAMBE INFETTI, HA MOSTRATO UNA SINTOMATOLOGIA CUTANEA, ATTRIBUITA, PREVIO ESAME COLTURALE, A M.GYPSEUM

SE LA FECALIZZAZIONE ORNITICA È UN FENOMENO DI PIÙ COMPLESSA GESTIONE (MULTIDISCIPLINARE), DI QUELLA DA MAMMIFERI SONO RESPONSABILI SOPRATTUTTO: Cani vaganti (di proprietà, randagi, di quartiere ) Cani padronali Gatti vaganti Colonie feline 41 Di stretta competenza veterinaria

Ogni cane in media elimina giornalmente 100 g di feci e 1000 ml di urina SI CALCOLA CHE OGNI GIORNO VENGANO PRODOTTE IN ITALIA 1000 tonnellate DI FECI CANINE LA MAGGIOR PARTE SEMBREREBBE DEPOSTA SULLE NOSTRE STRADE 42

ZOONOSI DA FECALIZZAZIONE DA MAMMIFERI CAMPYLOBACTERIOSI SALMONELLOSI TOXOCAROSI TOXOPLASMOSI ECHINOCOCCOSI CISTICA 43

A Palermo, nel 1987 122 campioni di terreno esaminati 80 % positivi per uova di parassiti In particolare: 56 % Tricocefali 53 % Ascaridi 33 % Anchilostomatidi Ma allora è vero!!!

Fecalizzazione ambientale in 5 realtà italiane Contaminazione ambientale 40 P r e v a l e n z a 35 30 25 20 15 10 5 0 Ascaridi Ancylostomatidi Parassiti Trichuridi Cestodi Coccidi Sarcocystis TOT Matelica Camerino Messina Teramo Sassari U n i t à Sassari Teramo Messina Camerino Matelica TOT

IN PARTICOLARE, SULLE RIVE DELLO STRETTO, PRESSO L ANTICA CITTÀ DI ZANCLE N = 300, P GENERALE = 17 % L ACCORPAMENTO PER AREE OMOGENEE HA PERMESSO DI FOCALIZZARE DIFFERENZE SIGNIFICATIVE (P<0,05): 50 % AREA RURALE 24 % PERIFERIA DEGRADATA 7,5 % CENTRO STORICO (NO ANCHILOSTOMI) SARCOCYSTIS ( 1,5% ) FECI OVINE, SUINE, UMANE

FECI CANINE, CHE FARE? ANAGRAFE CANINA = ABBATTIMENTO DEL RANDAGISMO, OK! CANE DI QUARTIERE? COLONIE FELINE? SOLUZIONI LEGISLATIVE COMUNALI (OBBLIGHI, PRECLUSIONI): IMPOPOLARI E POCO RISPETTATE!! AREE DI DEFECAZIONE: PRATICAMENTE IRREALIZZABILI E INGESTIBILI!! IL CENTAURO MERDAIOLO (PARIGI ROMA - BOLOGNA) BANCA DATI GENOMA CANINO?????? 47

La soluzione?!?!?

FECI CANINE, CHE FARE? E SE LA SOLUZIONE FOSSE ANCORA UNA VOLTA UNA BUONA EDUCAZIONE SANITARIA CHE INDUCA A COMPORTAMENTI CORRETTI I PROPRIETARI DEI CANI? ASSIEME, PERCHÉ NO, ALL INTENSIFICAZIONE DEI CONTROLLI PER IL RISPETTO DELLA NORMATIVA VIGENTE? 49

MORSICATURE PROBLEMA STORICAMENTE PRESENTE PRINCIPALMENTE RICONDUCIBILE AL CANE 70.000 MORSICATURE/ANNO (SOTTOSTIMA) 50

DATI BOLOGNA OSTANELLO ET AL., 2005 1500 CASI DI MORSICATURE IN 3 ANNI 77% (1160) DA CANE 20% DA GATTO I ANNUALE: 58 CASI/100.000 RES. DA CANE 18 CASI/100.000 RES. DA GATTO BAMBINI E M MAGGIORMENTE A RISCHIO DI MORSO DI CANE ANZIANI E F MAGGIORMENTE A RISCHIO DI MORSO DI GATTO LESIONI PIÙ GRAVI NEI BAMBINI 51

EMERGENZA MORSICATURE CRESCENTE URBANIZZAZIONE/AUMENTO CANI IN CITTÀ (1 CANE/10 AB.) RAPPORTO UOMO/CANE ESCLUSIVO IN NUCLEI FAMILIARI SEMPRE PIÙ RIDOTTI SVOLTA CULTURALE VERSO TAGLIE MEDIO-GRANDI E GRANDI DIFFUSIONE DI SCUOLE PER L ADDESTRAMENTO ALLA DIFESA E ALL ATTACCO DIFFUSIONE DI RAZZE E LINEE GENETICHE A FORTE AGGRESSIVITÀ (7000/10000 PITT BULL) COMBATTIMENTI TRA CANI/SCOMMESSE CLANDESTINE 52

RISCHIO MORSICATURE REINTRODUZIONE RABBIA GIORNATE LAVORATIVE PERSE COSTI DEGLI INTERVENTI SANITARI SULL UOMO E DEGLI INTERVENTI DI CONTROLLO SUGLI ANIMALI SPINTA ALL ABBANDONO RANDAGISMO RAPPORTO DIFENSIVO O DI AVVERSIONE PRIVAZIONE DI RAPPORTO AFFETTIVO 53

VALUTAZIONE RISCHIO MORSICATURE LE MORSICATURE NON SONO ACCETTATE DAL PUBBLICO: IL CANE NON DEVE MORDERE Timore della rabbia presente nelle persone che hanno vissuto in era pre-eradicazione Ed anche in quelle apprensive Poco considerati i rischi connessi con errati comportamenti Dibattito internazionale acceso (obblighi e divieti: castrazione, patentini, estinzione di razze.) Aspetti economici legali ed illegali 54

cani di proprietà tendono a mordere alla testa ed alla faccia

Molto comuni le morsicature alle estremità del corpo Randagi le preferiscono, specialmente le dita

RISPOSTA DEL LEGISLATORE ORDINANZA M.S. 12/12/2006,, TUTELA DELL INCOLUMITÀ PUBBLICA DALL AGGRESSIVITÀ DEI CANI ELENCO DI 17 RAZZE DI CANI AGGRESSIVE («CANE PROBLEMATICO») ART.1: DIVIETI DI ADDESTRAMENTO E DI SELEZIONE E INCROCIO; DI DOPING; DI INTERVENTI CHIRURGICI NON CURATIVI ART. 2: OBBLIGO DI MUSERUOLA E/O GUINZAGLIO ART. 3: POLIZZA ASSICURATIVA OBBLIGATORIA ART. 4: DIVIETO DI COLLARI ELETTRICI O ALTRI DISPOSITIVI ANALOGHI ART 5: COMPITI DEI SERVIZI VETERINARI PERSONE CUI È VIETATO DETENERE CANI IN ELENCO E CANI CON AGGRESSIVITÀ NON CONTROLLATA INDICAZIONI PER LA RINUNCIA ALLA PROPRIETÀ 57

RISPOSTE DELL IUV AZIONI DI INFORMAZIONE/FORMAZIONE EDUCAZIONE DEI PROPRIETARI AI FINI DELLA SCELTA E DELLA GESTIONE DEL CANE EDUCAZIONE DEI GIOVANI AL FINE DI CORREGGERE COMPORTAMENTI ERRATI FAVORIRE E PROPAGANDARE LA STERILIZZAZIONE DEI CANI RACCOLTA ACCURATA E RIGOROSA DELLE INFORMAZIONI 59

Per sempre 60