contro N. R.G. 2920/2011

Documenti analoghi
Sentenza n. 685/2017 pubbl. il 17/07/2017 RG n. 75/2015

Repubblica Italiana In Nome del Popolo Italiano. Tribunale Ordinario di Chieti Sezione distaccata di Ortona

Tribunale di Como SEZIONE SECONDA CIVILE VERBALE DI CAUSA. Oggi 22 novembre 2017, innanzi al dr. Nicoletta Sommazzi, sono comparsi:

Tribunale Ordinario di Modena SEZIONE PRIMA CIVILE VERBALE DELLA CAUSA n. r.g /2014 tra S.R.L.

Tribunale di Roma Terza Sezione Civile. Il Giudice,

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO TRIBUNALE ORDINARIO

di credito e di conto corrente ordinario n (già cassa di Risparmio di Puglia c/c n. 191/55, poi Caripuglia S.p.a. c/c 191/55 ridenominat

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO TRIBUNALE ORDINARIO

Accoglimento totale del 11/05/2015 RG n /2014

TRIBUNALE ORDINARIO DI ROMA SEZIONE III CIVILE

Sentenza n. 164/2017 pubbl. il 23/01/2017 RG n. 104/2014

Sentenza n. 391/2017 pubbl. il 07/03/2017 RG n /2014 Repert. n. 1177/2017 del 08/03/2017

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale di Bari -sezione IV civilein

REPUBBLICA ITALIANA TRIBUNALE DI TREVISO VERBALE D UDIENZA CON SENTENZA EX ART. 281 SEXIES CPC

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Sentenza n. 418/2019 pubbl. il 02/04/2019 RG n. 4017/2012

TRIBUNALE ORDINARIO DI ROMA SEZIONE XVI CIVILE

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il TRIBUNALE DI SASSARI SENTENZA

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE DI APPELLO DI MILANO SEZIONE PRIMA CIVILE. Dott. Amedeo Santosuosso - Presidente relatore

TRIBUNALE ORDINARIO DI ROMA SEZIONE III CIVILE. Giudice dr. Stefano Cardinali ^^^^^^^^^^^^^^^ Il Giudice,

Opposizione a Precetto e Opposizione Procedimento esecutivo eccessività della somma portata nel precetto

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO TRIBUNALE ORDINARIO

Accoglimento totale del 18/04/2015 RG n. 781/2013

R E P U B B L I C A I T A L I A N A IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. Il Tribunale di Napoli, Sezione II

Sentenza n. 620/2018 pubbl. il 06/03/2018 RG n. 6935/2014

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

REPUBBLICA ITALIANA In Nome del Popolo Italiano IL TRIBUNALE DI FORLI

REPUBBLICA ITALIANA TRIBUNALE DI TREVISO IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. Tribunale di Milano

Ordinanza ex art. 186 quater cpc n. cronol. 2467/2017 del 18/04/2017 RG n. 3901/2015

Tribunale Ordinario di Torre Annunziata

CONVENUTA - ATTRICE IN RICONVENZIONALE OGGETTO: contratti bancari. CONCLUSIONI: all'udienza di precisazione delle conclusioni del giorno 8 febbraio 20

QUESITI IN TEMA BANCARIO SEZIONE CIVILE - TRIBUNALE DI LIVORNO VERSIONE DEL 24/11/16 QUESITO

REPUBBLICA ITALIANA TRIBUNALE DI TREVISO SENTENZA

con sede in Castelnuovo Rangone, in persona del presidente legale rappresentante Carlo Alberto Rinaldi, partita iva , con

TRIBUNALE ORDINARIO DI ROMA SEZIONE XVI CIVILE

Sentenza n. 1400/2019 pubbl. il 22/03/2019 RG n /2016

SENTENZA. nella causa civile di I Grado iscritta al N. 7635/2013 R.G. promossa da:

rappresentati e difesi, in forza di delega a margine dell atto di citazione, congiuntamente e contro CONCLUSIONI

Sentenza n. 4435/2016 pubbl. il 07/04/2016 RG n /2012

Tribunale di Roma Sedicesima Sezione Civile (ex Terza Sezione Civile)

Repubblica Italiana In nome del popolo italiano Tribunale di Roma Sezione specializzata in materia di impresa Terza Sezione civile

Sentenza n. 289/2019 pubbl. il 14/02/2019 RG n. 7775/2016

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO TRIBUNALE ORDINARIO

Onere della prova nel Giudizio di Opposizione a decreto ingiuntivo

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE D APPELLO DI CAGLIARI. - Sezione distaccata di Sassari - SENTENZA

Sentenza n. 247/2017 pubbl. il 11/01/2017 RG n /2014

COSTI E COMMISSIONI NELLE OPERAZIONI DI CONTO CORRENTE BANCARIO LE FORME DI REMUNERAZIONE NEI CONTRATTI BANCARI: VECCHIA E NUOVA DISCIPLINA

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. Il Giudice della seconda sezione civile del Tribunale di Udine, dott. Francesco

PERIZIE TECNICHE SUGLI INTERESSI BANCARI. a cura di Marco Capra, Roberto Capra, Alessio A. Ferrandina

Sentenza n. 5438/2018 pubbl. il 01/06/2018 RG n. 6283/2013

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL TRIBUNALE DI ROMA

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO TRIBUNALE ORDINARIO DI BELLUNO

Sentenza n. 2501/2015 pubbl. il 25/02/2015 RG n /2012 Repert. n. 2079/2015 del 25/02/2015

REPUBBLICA ITALIANA IL TRIBUNALE ORDINARIO DI ROMA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IX Sezione civile

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO TRIBUNALE DI PADOVA SECONDA SEZIONE CIVILE Il Giudice del Tribunale di Padova, Seconda Sezione civile,

Corte di Cassazione, sez. III Civile, ordinanza 22 febbraio 13 aprile 2017, n Presidente Chiarini. Relatore Tatangelo

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE D APPELLO DI MILANO SEZIONE PRIMA CIVILE SENTENZA

TRIBUNALE ORDINARIO DI MONDOVI Il Giudice Istruttore Sciogliendo la riserva assunta nella causa iscritta al n. XXX/09 RG, ha pronunciato la seguente:

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Tribunale di Milano SENTENZA CONTRO

Spese e diritti rifusi. MOTIVI DELLA DECISIONE. L opposizione non è fondata. L opponente ha proposto opposizione avverso il precetto, notificatogli l

TRIBUNALE DI LECCE. in persona del Giudice Onorario Dott.ssa Merj Giuri ha pronunciato ai sensi dell'art. 281 sexies c.p.c.

* * * * * REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO TRIBUNALE DI TERNI

Sentenza n. 267/2017 pubbl. il 23/03/2017 RG n. 3137/2013 Repert. n. 604/2017 del 23/03/2017

REPUBBLICA ITALIANA TRIBUNALE DI TREVISO SEZIONE DISTACCATA DI MONTEBELLUNA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Sentenza n. 1386/2018 pubbl. il 20/03/2018 RG n /2017

REPUBBLICA ITALIANA TRIBUNALE DI TREVISO IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Sentenza n. 604/2018 pubbl. il 13/12/2018 RG n. 4468/2015

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO TRIBUNALE DI ROMA. IX Sezione civile

Sentenza n. 503/2017 pubbl. il 20/11/2017 RG n. 1171/2015 Repert. n. 971/2017 del 20/11/2017

TRIBUNALE DI TERAMO Sezione Civile. n.3356/2013r.g. sull istanza ex art. 649 c.p.c. proposta da parte opponente e sulle richieste

Sentenza n. 651/2016 pubbl. il 11/06/2016 RG n. 621/2014 Repert. n. 1345/2016 del 11/06/2016

SOFTLAB - LABORATORI PER LA PRODUZIONE INDUSTRIALE DEL SOFTWARE - SOCIETA PER AZIONI

LA CORTE D APPELLO DI CAGLIARI SEZIONE DISTACCATA DI SASSARI. composta dai Magistrati Dott. Maria Teresa Spanu Presidente rel.

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. TRIBUNALE ORDINARIO di MILANO SESTA SEZIONE CIVILE

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO TRIBUNALE ORDINARIO DI TORINO SEZIONE I CIVILE SENTENZA

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale di Agrigento, Sezione Civile, nella persona del Giudice dott. Andrea Illuminati, ha pronu

GIURISPRUDENZA

TRIBUNALE DI VERONA SENTENZA. Repubblica Italiana. In nome del popolo italiano

Sentenza n. 3979/2017 pubbl. il 19/09/2017 RG n. 4362/2015

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO TRIBUNALE ORDINARIO DI FROSINONE SEZIONE CIVILE SENTENZA

Sentenza n. 1183/2018 pubbl. il 07/06/2018 RG n. 3140/2016

Sentenza n. 1301/2017 pubbl. il 19/12/2017 RG n. 3697/2014 Repert. n. 2822/2017 del 21/12/2017

Indicazione delle rimesse solutorie e ripristinatorie in ipotesi di conto aperto e conto chiuso

Il Giudice Unico del Tribunale di Lecce, Sezione Distaccata di Nardò ha pronunziato la seguente

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO TRIBUNALE DI REGGIO EMILIA

in persona dei seguenti Magistrati: dott. Valerio Colandrea dott.ssa Ermelinda Mercurio avente ad oggetto: opposizione allo stato passivo DECRETO

Obbligo della forma scritta e pattuizione degli interessi ultralegali

LA CONSULENZA TECNICA NELL AMBITO DEI RAPPORTI DI CONTO CORRENTE BANCARIO


TRIBUNALE ORDINARIO di PESCARA SEZIONE CIVILE

TRIBUNALE ORDINARIO di REGGIO EMILIA SEZIONE SECONDA CIVILE VERBALE DELLA CAUSA n. R.G. 8107/2014 tra


Tribunale di Sondrio

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Transcript:

N. R.G. 2920/2011 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO TRIBUNALE ORDINARIO di MILANO SESTA SEZIONE CIVILE Il Tribunale, nella persona del Giudice dott. Margherita Monte ha pronunciato la seguente SENTENZA nella causa civile di I Grado iscritta al n. r.g. 2920/2011 promossa da: UNIMATIC ENGINEERING SRL IN LIQUIDAZIONE C.F. 00845560960), con il patrocinio dell avv. DI PIETRO COSTANZO e dell avv. CAPPELLO MATTIA ROBERTO (CPPMTR76A27C927V) VIA CIPRIANO FACCHINETTI, 6 20138 MILANO;, elettivamente domiciliato in VIA FLORA 31 BENEVENTO presso il difensore avv. DI PIETRO COSTANZO contro OPPONENTE BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI CARUGATE E INZAGO SOC. COOP, già BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI CARUGATE S.C. (C.F. ), con il patrocinio dell avv. CLEMENTE MARIA FRANCESCA, elettivamente domiciliato in CORSO 22 MARZO, 4 20135 MILANO presso il difensore avv. CLEMENTE MARIA FRANCESCA OPPOSTA OGGETTO: Bancari (deposito bancario, cassetta di sicurezza, apertura di credito bancario) CONCLUSIONI Le parti hanno concluso come da fogli depositati per via telematica. Concisa esposizione delle ragioni di fatto e di diritto della decisione Unimatic Engineering Srl in liquidazione ha proposto opposizione avverso il decreto ingiuntivo n. 36674/2010 emesso dal Tribunale di Milano in data 26.10.2010 su ricorso di Banca di Credito Cooperativo di Carugate S. C., ora Banca di Credito Cooperativo di Carugate e Inzago S.C., per l importo di 166.371,57 oltre interessi, quale saldo finale pagina 1 di 10

debitore del rapporto di conto corrente n. 9/900255/95 intrattenuto dalla società opponente presso la filiale di Bellusco dell Istituto di credito. L opponente ha affermato la nullità del contratto di c/c n. 9/900255/95 per carenza del consenso espresso dalla Banca; l applicazione di tassi d interesse usurari e di interessi passivi non pattuiti; l indeterminatezza degli interessi applicati sull apertura di credito ed oltre il limite di fido; l illegittima applicazione di interessi anatocistici, di addebiti a titolo di CMS, valute e spese. L opponente ha affermato, altresì, la carenza di causa debendi in relazione al conto anticipi sbf regolato sul c/c n. 9/900255/95 in assenza di specifico mandato conferito dal correntista; in subordine la nullità delle condizioni economiche applicate a titolo di interessi, commissioni, spese, valute e capitalizzazione illegittima degli interessi. Unimatic Engineering Srl in liquidazione ha concluso, chiedendo al Tribunale di revocare il decreto ingiuntivo per inesistenza del credito azionato e del saldo preteso; in via riconvenzionale di accertare l usurarietà dei tassi debitori applicati e dichiarare la non debenza di alcun interesse ed onere; accertare la nullità delle convenzioni regolanti le condizioni economiche dei rapporti bancari complessivamente intercorsi e, per l effetto, dichiarare l illegittimità delle somme percepite dall Istituto di credito in seguito alla applicazione dell anatocismo e dunque della capitalizzazione infrannuale operata sugli interessi debitori, della CMS, delle spese, delle valute fittizie e degli interessi debitori e creditori; conseguentemente di condannare la Banca alla restituzione di quanto a tale titolo indebitamente preteso, oltre interessi legali dalla richiesta all effettivo integrale soddisfo; accertare e dichiarare l erroneità e l illegittimità delle segnalazioni alla Centrale Rischi della Banca d Italia e conseguentemente condannare la convenuta al risarcimento dei danni patrimoniali e di reputazione subiti. Si è costituita la Banca di Credito Cooperativo di Carugate, eccependo preliminarmente la prescrizione decennale e la decadenza della correntista dall impugnazione degli estratti conto. Nel merito l opposta ha affermato la legittimità degli addebiti per cms, la legittima capitalizzazione degli interessi, l applicazione di interessi ultralegali legittimi ed inferiori al tasso soglia, l esattezza della segnalazione presso la Centrale Rischi della Banca d Italia, pagina 2 di 10

asserendo che tutti i rapporti di anticipazione e affidamento risultavano sottoscritti dalla società opponente e recavano la pattuizione delle condizioni contrattuali. BCC di Carugate SC ha concluso, chiedendo al Tribunale di confermare il decreto ingiuntivo n. 36674/10; in via subordinata di accertare e dichiarare che Unimatic Engineering srl in liquidazione è debitrice della somma complessiva di 166.371,57 oltre interessi al tasso del 11,64% dal 4.9.2010 al saldo effettivo ovvero della somma maggiore o minore ritenuta di giustizia e, per l effetto, condannare la Unimatic Engineering srl in liquidazione al pagamento della somma di 166.371,57 ovvero al pagamento della maggior o minor somma accertata in corso di causa. La causa è stata istruita una CTU contabile ed un supplemento di CTU, espletati dal dr. Pietro Filippo Mandraffino. L opposizione al decreto ingiuntivo dev essere accolta limitatamente al rigetto della domanda monitoria della Banca ed alla conseguente revoca del decreto ingiuntivo, mentre va respinta la domanda riconvenzionale dell opponente di ripetizione di somme, per quanto di seguito rilevato. 1- In primo luogo è infondata la domanda dell opponente di accertamento della nullità del contratto di conto corrente per difetto di forma scritta ex art. 117 D legisl. N. 385\1993, dedotta in relazione al fatto che la copia del contratto di conto corrente prodotta dalla Banca reca la firma della correntista, ma non la sottoscrizione della stessa Banca. La copia del contratto di conto corrente n. 9/900255/95 con lettera di pattuizione delle condizioni economiche sottoscritta da Unimatic Engineering Srl in data 15.5.1996, è stata prodotta dalla Banca in giudizio con la proposizione della domanda monitoria, sub 2. Tale produzione assume valore equipollente della firma mancante, sia pure ex nunc, ai fini del perfezionamento del contratto ex art. 1326 c.c. ed art. 117 d legisl. N. 385\1993- TUB e, quindi, è tardiva la revoca del proprio consenso espressa da Unimatic Engineering srl in liquidazione per la prima volta con l atto di citazione in opposizione. 2- Dall esame delle condizioni economiche del contratto di conto corrente n. 9/900255/95 risulta che sono stati specificamente pattuiti per iscritto i tassi di interesse ultralegale intra ed extra fido, il regime delle valute e l ammontare delle spese, le commissioni di massimo pagina 3 di 10

scoperto determinate con riferimento alla percentuale (0.125%%), alla base di calcolo (sia nel fido, sia oltre il fido) ed alla periodicità (trimestrale). Sono infondate, pertanto, le contestazioni dell opponente relative all asserita indeterminatezza del tasso di interesse ultralegale ed agli addebiti a titolo di CMS, valute e spese. E infondata, altresì, la contestazione degli addebiti per CMS per mancanza di causa in quanto, anche prima della riforma attuata col DL n. 185/2008 e legge di conversione n. 2 /2009, la previsione della CMS trovava giustificazione nella funzione remunerativa dell'obbligo della banca di tenere a disposizione del correntista una determinata somma per un determinato periodo di tempo, indipendentemente dal suo utilizzo (cfr. in motivazione Cass. n. 870\2006, Cass. n. 11772\2002). Si osserva, inoltre, che il conto anticipi salvo buon fine risulta regolato sul conto corrente n. 9/900255/95 e, pertanto, rispetto a tale rapporto valgono le clausole del contratto di conto corrente relative a commissioni, spese, valute. Quanto al tasso d interesse, il contratto di conto corrente prevede il tasso sbf annuo nella misura del 11,500 %. Sono infondate, quindi, anche le contestazioni relative alle pattuizioni economiche regolanti il conto anticipi sbf. 3- L opponente ha allegato, inoltre, la nullità parziale del contratto di conto corrente per il carattere usurario degli interessi ultralegali. L asserito superamento del tasso soglia dell usura di cui alla legge n. 108\1996 va escluso all esito della CTU espletata dal dr. Pietro Filippo Mandraffino, il quale ha riscontrato che nel corso del rapporto i tassi debitori non hanno superato il tasso soglia (relazione 17.5.2013). La conclusione del CTU sul punto è contestata dall opponente, il quale assume che il CTU erroneamente non abbia incluso nel calcolo del TEG le cms per il periodo in cui i decreti ministeriali pro tempore vigenti escludevano le cms dalla rilevazione del TEGM. Alla data di stipulazione del contratto di conto corrente (31.5.1996) il DM di attuazione della legge n. 108\1996 non includeva la CMS nella rilevazione dei tassi usura, in quanto la pagina 4 di 10

CMS era rilevata separatamente in conformità alle Istruzioni della Banca d Italia all'epoca vigenti. Con l art. 2 bis del decreto legge n. 185/2008, come convertito dalla L. 2/2009, il legislatore ha stabilito che le commissioni, comunque denominate, che prevedono una remunerazione a favore della Banca dipendente dall effettiva durata dell utilizzazione di fondi, sono rilevanti ai fini dell applicazione dell art. 2 della legge n. 108\1996 e ciò a decorrere dall entrata in vigore della legge di conversione del decreto legge; dispone, inoltre, che il limite di determinazione del tasso soglia rimane regolato dalla disciplina vigente fino a che la rilevazione del TEGM non verrà effettuata tenendo conto delle nuove disposizioni. Da tale ultima previsione si desume che la normativa introdotta dal citato art. 2-bis D. legge n. 185\2008, come convertito dalla legge n. 2\2009, ha portata innovativa e che, pertanto, fino all applicazione delle nuove istruzioni della Banca d Italia emanate nell agosto del 2009, nel calcolo del Teg non dev essere ricompresa la commissione di massimo scoperto. Si deve condividere, quindi, la conclusione del CTU circa il rispetto del tasso soglia dell usura, non dovendosi includere nel calcolo del Teg le CMS sino al termine del periodo transitorio dell entrata in vigore della legge di conversione n. 2 del 2009 che ha introdotto l art. 2 bis del d.l. n. 185 del 2008. E infondata, dunque, l affermazione degli opponenti secondo cui la banca avrebbe applicato tassi debitori usurari, avendo il CTU verificato il rispetto del tasso soglia pro tempore vigente. 4. E fondata, invece, la domanda dell opponente di accertamento della nullità delle condizioni del contratto di conto corrente in forza delle quali la Banca ha applicato interessi anatocistici prima dell adeguamento alla Delibera Cicr del 2000. Secondo l orientamento ormai consolidato della Suprema Corte, rispetto ai contratti stipulati in data antecedente alla delibera CICR 2000 le clausole che prevedono l'anatocismo sono nulle per violazione dell art. 1283 c.c. (cfr. per tutte Cass. Sezioni Unite n. 24.418/2010; Cass. Sezioni Unite n. 21.095/2004; Cass N. 6518/2011). Per il periodo successivo alla delibera CICR 2000 la Banca ha documentato di essersi adeguata alla delibera, avendo prodotto copia della pubblicazione dell adeguamento sulla pagina 5 di 10

Gazzetta Ufficiale della Repubblica (doc. 3), mentre non risulta specificamente contestato dall opponente l invio della comunicazione dell adeguamento alla stessa correntista, in adempimento della disposizione transitoria dell art. 7 Delibera Cicr. Di conseguenza è stata disposta una CTU contabile per ricostruire il saldo del conto corrente, espungendo dal conteggio la capitalizzazione trimestrale degli interessi passivi, senza procedere ad alcuna capitalizzazione sino al 30.6.2000 e, successivamente, conteggiando la capitalizzazione degli interessi passivi al tasso convenzionale, compresi nel saldo alla data del 1.7.2000 gli interessi semplici maturati sino al 30.6.2000. Al riguardo è, infatti, infondata l eccezione della Banca secondo cui sarebbe preclusa alla correntista la contestazione del saldo in conseguenza della mancata contestazione dell estratto conto ex art. 1832 c.c., considerato che la connessa implicita approvazione delle operazioni in esso annotate riguardano gli accrediti e gli addebiti considerati nella loro realtà effettuale, nonché la verità contabile, storica e di fatto delle operazioni annotate, ma non impediscono la formulazione di censure concernenti la validità ed efficacia dei rapporti obbligatori sottostanti (cfr. ad es. Cass. n. 11626\2011). Ai fini della ricostruzione del saldo del conto corrente il Giudice ha chiesto al CTU di escludere dal ricalcolo i pagamenti solutori risalenti al decennio precedente la domanda di ripetizione d indebito proposta dall opponente con la citazione notificata il 19.1.2011, impostando il quesito in ordine all eccezione di prescrizione sulla base dei principi espressi dalle Sezioni Unite della Cassazione n. 24.418/2010. Nella relazione depositata in data 17.5.2013 il CTU dott. Mandraffino ha risposto al quesito col quale gli era stato richiesto di ricostruire il saldo del conto corrente, effettuando ogni conteggio con verifica giorno per giorno e dalla data del 30.1.1998 (primo estratto conto prodotto dalla banca), considerando pari a zero il primo saldo. Il quesito relativo al saldo iniziale zero è stato formulato dal Giudice nell udienza del 12.12.2012- presenti i procuratori di entrambe le parti- in quanto il primo estratto conto che risultava prodotto dalla Banca con la comparsa di costituzione sub 8 era quello al 30/1/1998, con saldo iniziale alla data del 31.12.1997 di Lire 183.147.652 (pari a pagina 6 di 10

94.587,86) a debito della correntista, debito che non risultava documentato da precedenti estratti conto. Nella relazione del 17.5.2013 il CTU, partendo dal saldo a debito azzerato, ha calcolato il saldo finale del conto corrente nell importo di 23.235,06 a credito della correntista. Con successiva istanza depositata il 20.5.2013 il procuratore della Banca ha affermato di ritenere di avere depositato sub 8 sin dalla comparsa di costituzione, tutti gli estratti conto afferenti il rapporto e, precisamente, gli estratti conto dal maggio 1996 con evidenza del saldo zero e che detti estratti non sono stati rinvenuti nel fascicolo dal CTU e, si ritiene conseguentemente, che siano stati smarriti. In tale istanza il procuratore della Banca ha chiesto l integrazione dell elaborato peritale con un nuovo ed ulteriore conteggio del rapporto a far tempo dal 31.5.1996 giorno di apertura del conto corrente oggetto di indagine, autorizzando la Banca a depositare gli estratti conto dal 31.5.1996 giorno di apertura del conto corrente oggetto di indagine, autorizzando la Banca a depositare gli estratti conto dal 31.5.1996 al 30.1.1998, non reperiti nel fascicolo di parte. All istanza si è opposto il procuratore di Unimatic Engineering srl in liquidazione, essendo decorsi i termini delle preclusioni istruttorie (cfr. udienza del 20.6.2013). Il procuratore dell opponente non ha prestato, quindi, il consenso ex art. 198 cpc all esame da parte del CTU degli estratti conto dal 31.5.1996 al 31.1.1998, non prodotti dalla Banca entro il termine perentorio ex art. 183, VI comma cpc. Il Giudice ha respinto, pertanto, l istanza della Banca di autorizzazione alla produzione degli estratti conto precedenti a quello al 30.1.1998, in considerazione del fatto che nel generico indice della comparsa di costituzione non era specificato che la produzione sub 8 si riferisse a tutti gli estratti conto e scalari del conto corrente dall inizio del rapporto, ovvero anche agli estratti conto dal 31.5.1996 al 31.1.1998, in concreto non presenti nel fascicolo di parte (cfr. ordinanza del 20.6.2013). Sulla base della relazione del CTU, depositata in data 17.5.2013, si deve concludere cheespunti dal saldo del conto corrente n. 900255-95 gli addebiti per anatocismo illegittimi fino pagina 7 di 10

al 30.6.2000, sia pure entro i limiti della prescrizione- risulta un saldo a credito della correntista (pari ad 23.235,06). Ne consegue il rigetto della domanda monitoria di Banca di Credito Cooperativo di Carugate S. C., ora Banca di Credito Cooperativo di Carugate e Inzago S.C., con revoca del decreto ingiuntivo, considerato che nel giudizio di opposizione al decreto ingiuntivo la Banca ricorrente è attrice in senso sostanziale e, quindi, ha l onere di dimostrare il credito sulla base degli estratti conto a partire dall apertura del rapporto (Cass. n. 9201\2015; Cass. n. 19696 del 18/09/2014; Cass. 21466 del 2013, cfr. Cass. n. 1842\2011; Cass. n. 23974\2010; Cass. N. 12233\2003). 5- Va respinta, altresì, la domanda riconvenzionale dell opponente di condanna della Banca alla ripetizione di somme, domanda rispetto alla quale l opponente è attore in senso sostanziale. Al riguardo si deve dare atto che l opponente non ha assolto l onere a suo carico di provare ex art. 2967 c.c. il diritto alla ripetizione di somme ex art. 2033 c.c., in mancanza della completa documentazione del rapporto (Cass. n. 9201\2015). Nel supplemento di CTU, disposto con l ordinanza di rimessione sulla causa sul ruolo, il consulente ha nuovamente ricostruito il saldo del conto corrente, partendo dal saldo a debito annotato nel primo estratto conto prodotto dalla Banca, senza poter trarre ulteriori elementi utili per la ricostruzione dal tabulato allegato dalla perizia dell opponente. Risulta, infatti, che si tratta della medesima movimentazione del conto desunta dagli estratti conto prodotti dalla banca a cominciare dall estratto conto del 30.01.1998 (cfr. la precisazione del CTU udienza del 12.1.2016). L opponente neppure in sede di supplemento di CTU ha prestato il consenso ex art. 298 cpc all esame degli estratti conto dall inizio del rapporto (non prodotti tempestivamente dalla Banca) e, di conseguenza, il supplemento di CTU ha portato ad un ricalcolo del saldo non già a credito, ma a debito della correntista (cfr. relazione 25.3.2016). In definitiva l opponente, attore in senso sostanziale quanto alla domanda riconvenzionale, non ha assolto l onere a suo carico di dimostrare un effettivo credito alla ripetizione di pagina 8 di 10

somme ex art. 2033 c.c., non potendosi giovare a tale fine dell azzeramento del debito del primo estratto conto prodotto dalla Banca (Cass. n. 9201\2015). 6- Si deve respingere, infine, la domanda dell opponente di risarcimento di danni per la segnalazione alla Centrale Rischi Banca d Italia effettuata dall Istituto in relazione al debito per il saldo finale, considerato che si trattava di un debito annotato negli estratti conto non contestati dalla correntista nel corso del rapporto. 7- Le spese processuali si compensano per 1\4, per la soccombenza reciproca in ordine alla riconvenzionale dell opponente e per il resto vanno poste a carico della Banca, soccombente rispetto alla domanda principale. Le spese si liquidano nel dispositivo in base al valore della causa ed all entità delle questioni trattate. Con analogo criterio le spese della CTU e del supplemento di CTU, già liquidate, si pongono per 3\4 a carico della Banca e per 1\4 a carico dell opponente. P.Q.M. Il Tribunale di Milano, VI sezione civile, definitivamente pronunciando nella causa come in epigrafe promossa, rigettata ogni contraria istanza o eccezione, così provvede: 1. Dichiara la nullità delle condizioni del contratto di conto corrente n. 9/900255/95 stipulato da Unimatic Engineering Srl limitatamente agli interessi anatocistici addebitati fino al 30.6.2000 e, considerata l eccezione di prescrizione, ricalcola il saldo finale del conto corrente nell importo di 23.235,06 a credito della correntista; per l effetto respinge la domanda di Banca di Credito Cooperativo di Carugate S. C., ora Banca di Credito Cooperativo di Carugate e Inzago S.C., di condanna di Unimatic Engineering Srl in liquidazione al pagamento del saldo del conto corrente e revoca il decreto ingiuntivo n. 36674/2010 emesso dal Tribunale di Milano in data 26.10.2010; 2. Respinge tutte le ulteriori domande proposte da Unimatic Engineering Srl in liquidazione nei confronti della Banca; 3. Condanna l opposta Banca di Credito Cooperativo di Carugate e Inzago S.C. a pagare a Unimatic Engineering Srl in liquidazione- e per essa agli avvocati Margherita Simonetta Verlingieri e Costanzo Di Pietro antistatari ex art. 93 cpc- le spese processuali che- già compensate per 1\4- liquida in 10.000,00 per compenso oltre pagina 9 di 10

il rimborso del 15% ex art. 2 DM n. 55\2014 ed oneri accessori di legge; pone le complessive spese della CTU e del supplemento di CTU, già liquidate, per 3\4 a carico dell opposta e per 1\4 a carico di Unimatic Engineering Srl in liquidazione. Milano in data 24.10.2016. Giudice Dr.ssa Margherita Monte pagina 10 di 10