Piano delle attività in materia di automazione interbancaria e sistema dei pagamenti Aprile 2011



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CIPA Convenzione Interbancaria per i Problemi dell Automazione Piano delle attività in materia di automazione interbancaria e sistema dei pagamenti Periodo 1.1.2011 30.6.2012 Aprile 2011

CIPA Convenzione Interbancaria per i Problemi dell Automazione Piano delle attività in materia di automazione interbancaria e sistema dei pagamenti Periodo 1.1.2011 30.6.2012 Aprile 2011

CIPA, 2011 Indirizzo Banca d Italia Servizio Innovazione e Sviluppo Informatico Divisione Sviluppo Automazione Interbancaria Centro Donato Menichella Largo Guido Carli, 1 00044 Frascati (RM) Telefono +39 06 4792 6803 Fax +39 06 4792 6801 Website www.cipa.it Questo documento è disponibile nel sito internet della CIPA.

Sommario Premessa... 1 Nota di sintesi... 3 Capitolo 1. Iniziative in ambito europeo... 11 1.1 TARGET2...11 1.2 TARGET2-Securities...13 1.3 Il Correspondent Central Banking Model (CCBM) e il progetto Collateral Central Bank Management (CCBM2)...18 1.4 La sorveglianza sui sistemi e sulle infrastrutture...18 1.4.1 La sorveglianza su TARGET2... 18 1.4.2 La sorveglianza cooperativa su SWIFT... 20 1.5 L evoluzione del quadro normativo in tema di servizi di pagamento...20 1.6 Il progetto SEPA...22 1.6.1 Le attività in sede EPC... 22 1.6.2 Lo stato del processo di migrazione nell Eurosistema... 22 1.6.3 Il ruolo dei CSM (Clearing and Settlement Mechanisms)... 23 1.7 L evoluzione delle infrastrutture di rete a supporto delle iniziative europee...25 Capitolo 2. Iniziative in ambito domestico... 27 2.1 TARGET2-Banca d Italia...27 2.2 Il sistema di compensazione dei pagamenti al dettaglio (BI-Comp)...29 2.3 Il processo di migrazione alla SEPA a livello nazionale...30 2.3.1 L adeguamento di BI-Comp alla SEPA... 32 2.3.2 La migrazione dei pagamenti della Pubblica Amministrazione e il progetto CABI... 32 2.3.3 Le attività dei CSM italiani... 32 2.4 La gestione delle garanzie nelle operazioni di credito dell Eurosistema...35 2.5 La Tesoreria statale e i pagamenti pubblici...36 2.5.1 Iniziative della Banca d Italia... 36 2.5.2 Iniziative dell ABI... 38 2.6 Sistema per la trasmissione telematica di dati (SITRAD)...39 2.7 Strumenti di pagamento e procedure interbancarie...41 2.7.1 Bonifici... 41 2.7.2 Incassi Commerciali... 43

2.7.3 Assegni... 44 2.7.4 Procedure di supporto... 45 2.7.5 Trasferibilità dei servizi bancari... 46 2.7.6 Attività del Consorzio BANCOMAT... 46 2.7.7 Attività del Consorzio CBI... 50 2.7.8 Attività dei Centri Applicativi... 55 2.8 Attività nel comparto dei titoli...58 2.8.1 Monte Titoli... 58 2.8.2 Cassa di Compensazione e Garanzia... 60 2.8.3 Iniziative della SIA-SSB... 60 Capitolo 3. Iniziative della Banca d Italia in materia di sicurezza delle infrastrutture e degli strumenti... 63 3.1 Business continuity...63 3.2 Indagine sui Technological Services Providers (TSP)...64 3.3 Iniziative di assessment e di monitoraggio dei circuiti di pagamento...65 3.4 La Centrale di Allarme Interbancaria (CAI)...65 3.5 Evoluzione del sistema di segnalazioni antiriciclaggio alla UIF (Unità di informazione finanziaria)...67 Capitolo 4. Rilevazioni statistiche in materia creditizia e finanziaria... 71 4.1 Rilevazioni statistiche bancarie...71 4.2 Rilevazioni riguardanti gli intermediari finanziari non bancari...72 Capitolo 5. Attività di studio e analisi... 73 5.1 Attività della CIPA...73 5.1.1 Rilevazione dello stato dell automazione del sistema creditizio... 73 5.1.2 Indagine sull utilizzo dell IT in gruppi bancari europei... 75 5.2 Attività di ABI Lab...75 5.3 Attività di OSSIF...79 Glossario... 83 Schede di pianificazione delle attività... 87

Premessa Il Piano delle attività della CIPA in materia di automazione interbancaria e sistema dei pagamenti per il periodo 1.1.2011-30.6.2012 raccoglie le principali attività progettuali e quelle di analisi e studio promosse dalla Banca d Italia, dalla stessa CIPA, dall Associazione Bancaria Italiana e dagli altri organismi associativi. Nell attuale contesto si conferma l evoluzione dell automazione interbancaria sempre più orientata a una forte integrazione europea degli strumenti di pagamento e dei mercati; in questo ambito, le sedi di cooperazione nazionale continuano a svolgere un ruolo importante, ciascuna per gli aspetti di competenza, soprattutto nella definizione di regole e standard per gli strumenti di pagamento paneuropei. È stata, pertanto, mantenuta l impostazione data al documento nelle due passate edizioni: le attività - svolte dalla Banca d Italia, dalla CIPA stessa, dall ABI e dagli organismi associativi, dai Centri Applicativi sono esposte con riferimento ai progetti e alle iniziative, sempre più trasversali; la parte relativa al sistema dei pagamenti è suddivisa tra ambito europeo e ambito domestico, pur nella consapevolezza della forte connessione tra i due ambiti e del fatto che attività e strumenti riferiti al sistema bancario italiano discendono strettamente dalle scelte europee. L impostazione per progetti consente di dare maggiore sistematicità al piano delle attività, in corso o in programma, e di rendere più immediata la percezione dello stato dell arte delle iniziative portate avanti dalle diverse istituzioni, ciascuna in relazione al proprio ruolo, sulle tematiche comuni. Il documento che presenta una nuova veste grafica, volta a facilitare la lettura e la consultazione è stato predisposto dalla Segreteria della CIPA, affidata al Servizio Innovazione e sviluppo informatico della Banca d Italia, che si è avvalsa della collaborazione dei Servizi Sistema dei pagamenti, Supervisione sui mercati e sul sistema dei pagamenti, Rapporti con il Tesoro e Rilevazioni ed elaborazioni statistiche della Banca d Italia, dell Unità di informazione finanziaria, dell Associazione Bancaria Italiana, dei Consorzi BANCOMAT, CBI e ABI Lab, dell Osservatorio OSSIF, nonché della SIA-SSB, dell ICBPI, dell ICCREA, di Equens, della Monte Titoli e della Cassa di Compensazione e Garanzia. A tutti va un sentito ringraziamento per il contributo fornito. L Assemblea della CIPA, svoltasi il 17 dicembre 2010, ha approvato alcune proposte di modifica del testo della Convenzione Interbancaria per i Problemi dell Automazione, elaborate dalla Segreteria della CIPA, in collaborazione con l ABI, allo scopo di estendere la partecipazione alla CIPA stessa di 1

organismi interbancari gestori di circuiti e/o servizi (es. il Consorzio BANCOMAT, il Consorzio CBI) ovvero operanti nel campo delle attività di analisi e di studio in materia di ICT. Tale iniziativa trae origine, da un lato, dalla richiesta manifestata dai due citati Consorzi di aderire alla Convenzione, in relazione al ruolo da essi assunto nell ambito del sistema dei pagamenti, dall altro, dall opportunità di intensificare e sviluppare le forme di sinergia tra la CIPA e altri organismi impegnati in attività di studio e ricerca sul tema dell ICT applicata all operatività bancaria. In particolare, le modifiche approvate riguardano la partecipazione alla Convenzione (art. 2); in proposito, viene prevista la possibilità che aderiscano alla CIPA, in qualità di membri con diritto di voto, i consorzi e le società costituiti tra banche e/o intermediari finanziari che sviluppano, definiscono e agevolano l offerta alla clientela di prodotti e servizi di pagamento di rilevanza nazionale. Fra i membri senza diritto di voto viene consentita la partecipazione a organismi di emanazione bancaria che svolgono attività di analisi e di ricerca nel campo delle tecnologie dell informazione e della comunicazione applicate all operatività bancaria e finanziaria. Piano delle attività Periodo 1.1.2011 30.6.2012 CIPA 2

Nota di sintesi Il contesto di riferimento normativo e regolamentare vede accentuarsi il processo di consolidamento e integrazione europea delle infrastrutture, degli strumenti di pagamento e dei mercati. In tale ambito si inquadra la maggior parte delle iniziative descritte nel Piano, promosse e sviluppate dalle sedi di cooperazione e dagli organismi nazionali in un ottica sempre più orientata a un approccio sovranazionale. Iniziative in ambito europeo Nel corso del 2010 è cresciuto il numero delle Banche Centrali Nazionali (BCN) partecipanti al sistema di regolamento lordo TARGET2 con l adesione a febbraio 2010 della Banca centrale bulgara, che non ha ancora adottato l euro. Dal 4 luglio 2011 è prevista l attivazione della Banca centrale di Romania; da tale data le BCN partecipanti diventeranno 24 (inclusa la Banca Centrale Europea). Dopo una consultazione con il mercato, l Eurosistema ha finalizzato il contenuto della release 5.0 di TARGET2 - che sarà rilasciata in produzione il 21 novembre 2011 - che include la realizzazione di una rete alternativa per il regolamento dei pagamenti critici in caso di malfunzionamento della rete SWIFT. Proseguono le attività per lo sviluppo del nuovo servizio di regolamento per le transazioni in titoli TARGET2-Securities (T2S), la cui realizzazione e gestione operativa sono state affidate alle banche centrali di Francia, Germania, Italia e Spagna (cd. 4CB ). Nel corso del 2010 si è pervenuti alla definizione delle specifiche di dettaglio, dei costi del progetto e del quadro tariffario. Con riferimento al sistema finanziario italiano, la Banca d Italia coordina le attività del gruppo nazionale di utenti. Continuano le attività a livello europeo per lo sviluppo del progetto Collateral Central Bank Management (CCBM2), che prevede la realizzazione di una piattaforma tecnica condivisa per la gestione delle garanzie nelle operazioni di credito dell Eurosistema. Sulla base di una pianificazione provvisoria, la definizione delle specifiche funzionali di dettaglio dovrebbe completarsi entro l estate del 2011, le fasi di collaudo con le banche e di migrazione al nuovo sistema si svolgeranno in base a due finestre di migrazione nel corso del 2013. La Banca d Italia ha espresso la preferenza per la prima finestra. In materia di sorveglianza, proseguono - sulla base delle metodologie e degli strumenti definiti dall Eurosistema - le attività di valutazione condotte in ambito SEBC sul sistema TARGET2. Inoltre, la Banca d Italia è impegnata in attività di sorveglianza cooperativa sulla SWIFT. Importanti provvedimenti interessano il quadro normativo in tema di servizi di pagamento. Tra essi, specifica rilevanza rivestono: a) il provvedimento della Banca d Italia sulle misure di attuazione del Titolo II del decreto di recepimento in Italia della Direttiva sui servizi di pagamento (2007/64/CE), relativo ai diritti e obblighi delle parti di un contratto per la prestazione di servizi di 3

pagamento; tale provvedimento sottoposto a una procedura di consultazione pubblica conclusasi lo scorso novembre dovrebbe essere emanato entro il primo semestre del 2011; b) il Regolamento CE n. 924/2009, che stabilisce l obbligo di applicare la stessa tariffa per servizi transfrontalieri e domestici di addebito diretto e contiene alcune disposizioni volte a favorire la migrazione al SEPA Direct Debit; c) il decreto legislativo 3/2011, attuativo del suddetto Regolamento, che introduce sanzioni per la violazione degli obblighi del provvedimento comunitario e designa la Banca d Italia quale Autorità competente ai sensi del Regolamento stesso; d) la direttiva 2009/110/CE sugli istituti di moneta elettronica, che dovrà essere recepita negli ordinamenti nazionali nel 2011. Nel corso del 2010 la migrazione agli strumenti di pagamento SEPA è proseguita lentamente. A fronte di tale situazione, le autorità europee, anche sulla base degli esiti di apposite consultazioni pubbliche condotte sul tema, sono giunte alla conclusione che fissare date vincolanti per la migrazione dagli strumenti di pagamento nazionali al formato SEPA fosse l unico modo per portare a compimento il progetto. Il 16 dicembre 2010 è stata pubblicata la proposta della Commissione europea di un Regolamento comunitario nel quale sono previste date finali (end-date) per l utilizzo degli schemi domestici di bonifico e di addebito diretto e per il definitivo passaggio ai corrispondenti schemi di pagamento SEPA. Con riferimento ai profili di governance, a giugno 2010 ha iniziato a operare il SEPA Council, nuovo organismo co-presieduto dalla Commissione e dalla BCE che riunisce in un unico forum un ristretto e qualificato numero di rappresentanti delle istituzioni, della domanda e dell offerta di servizi di pagamento, con il compito di seguire l evoluzione della migrazione e di sviluppare una nuova visione paneuropea dei pagamenti retail. L European Payments Council (EPC) - cui partecipano attivamente l ABI e alcune banche italiane è impegnato in molteplici attività connesse con la SEPA (es. evoluzione degli schemi SEPA per i bonifici e gli incassi, modello operativo per il mandato elettronico, carte di pagamento, pagamenti via telefono mobile e on-line, processo di riposizionamento strategico del contante, sicurezza degli strumenti di pagamento). Il progressivo superamento delle tradizionali logiche di sviluppo su base nazionale ha accresciuto il livello di competizione tra i diversi sistemi di pagamento al dettaglio europei (Clearing and Settlement Mechanism CSM): nel nuovo mercato, essi possono rivolgersi a una platea di interessati molto più ampia di quella tradizionale, purché si dimostrino in grado di cogliere le opportunità offerte dal processo di integrazione. Nell attuale contesto, le spinte competitive stanno favorendo la realizzazione di accordi di interoperabilità tra gestori che, attraverso il collegamento dei rispettivi sistemi, consentono a un operatore di raggiungere i partecipanti di un altro sistema, senza bisogno di aderire al relativo sistema. A fine gennaio 2011 erano operativi 9 collegamenti che, complessivamente, coinvolgono 8 CSM; altri collegamenti sono stati annunciati per il 2011: uno di questi riguarda il CSM italiano ICBPI/BI-Comp con il sistema gestito dalla Deutsche Bundesbank. Questo modello di interoperabilità promosso dall European Automated Clearing House Association (EACHA) si presenta, di fatto, alternativo a quello rappresentato da STEP2, sistema paneuropeo gestito da EBA Clearing che assicura la raggiungibilità delle banche europee attraverso la loro partecipazione (diretta o indiretta) al sistema. Iniziative in ambito domestico Nel 2010 il numero dei partecipanti e i flussi trattati da TARGET2-Banca d Italia hanno registrato una sostanziale stabilità rispetto all anno precedente. Proseguono le attività del National User Group, coordinato congiuntamente dalla Banca d Italia e dall ABI. Nel 2011 verrà effettuata Piano delle attività Periodo 1.1.2011 30.6.2012 CIPA 4

l analisi triennale sulla valutazione complessiva dei rischi della componente nazionale di collegamento con la Single Shared Platform (ISSP Interfaccia con la SSP). Il volume delle operazioni trattate nel sistema di compensazione BI-Comp nel 2010 è aumentato dell 1,9% rispetto al 2009 mentre il valore complessivo è diminuito dell 1,5%. Il numero dei bonifici SEPA trattati nel sottosistema Dettaglio è più che raddoppiato rispetto al 2009, raggiungendo una quota dell 1,7% del totale dei bonifici regolati in BI-Comp. In merito alla SEPA, si sono conclusi i lavori per la definizione delle caratteristiche tecniche e funzionali dell AOS (Additional Optional Service) SEDA, da innestare sullo schema SEPA Direct Debit, e sono state pianificate le attività per la realizzazione del servizio entro il 2012; è stata resa disponibile la procedura di trasferibilità per i SEPA Credit Transfer scambiati tra banche italiane; è stato aggiornato il Piano Nazionale di Migrazione; sono stati attuati interventi per ampliare l interoperabilità tra i diversi CSM, compreso BI-Comp. Al fine di promuovere la migrazione alla SEPA della piazza finanziaria italiana, sono continuati i lavori per la realizzazione di un Centro Applicativo della Banca d Italia (CABI), che renderà la Banca pienamente autonoma nella gestione dei pagamenti propri e di pertinenza della Pubblica Amministrazione, domestici e cross-border. Le funzionalità del CABI - che riguarderanno esclusivamente pagamenti effettuati con strumenti SEPA (SCT e SDD) - saranno disponibili dal 2012. Molteplici sono le iniziative svolte nel 2010 dai CSM italiani (SIA-SSB, ICBPI, ICCREA) per l adeguamento dell offerta di infrastrutture e servizi ai requisiti SEPA; altrettanti sono gli interventi programmati per il 2011. Con riferimento alle operazioni di credito dell Eurosistema, la gestione delle garanzie è stata interessata da una sostanziale innovazione a seguito della realizzazione del progetto pooling, avviato il 28 giugno 2010, che consente alla Banca d Italia e alle banche l adozione di procedure più snelle ed efficienti. Per ottobre 2011 sarà realizzata l interazione tra il sistema di pooling e il servizio triparty di gestione del collateral della Monte Titoli (X-COM), in fase di sviluppo. Nel comparto della Tesoreria statale e dei pagamenti pubblici, prosegue l impegno della Banca d Italia nelle attività volte alla completa informatizzazione delle procedure (progetto Tesoreria telematica statale ). Un decisivo impulso al rinnovamento delle amministrazioni pubbliche e dei pagamenti pubblici proviene dalle recenti modifiche del Codice dell Amministrazione Digitale (CAD), che mirano a promuovere l utilizzo delle tecnologie dell informazione e della comunicazione nei rapporti tra le pubbliche amministrazioni e tra queste e i privati. In particolare, le amministrazioni centrali devono consentire ai privati di effettuare pagamenti a loro favore tramite l utilizzo di carte di pagamento e di ogni altro strumento elettronico disponibile. Nell ambito delle attività di migrazione alla SEPA, sono stati realizzati gli interventi per il passaggio agli strumenti SEPA, nel corso del 2011, di circa 21 milioni di bonifici riguardanti il pagamento di stipendi statali e pensioni del Tesoro. Con riferimento al Siope (Sistema informativo delle operazioni degli enti pubblici), sono state attuate iniziative per il potenziamento del sito web e l arricchimento dell offerta informativa a disposizione degli enti segnalanti. Nella stessa linea di aumento di efficienza dei servizi erogati da/per la Pubblica Amministrazione si collocano il Protocollo d Intesa tra ABI-ANCI-UPI, che ha, tra l altro, l obiettivo di favorire presso gli enti locali l utilizzo di strumenti di pagamento diversi dal contante, e il progetto - portato avanti da ABI, Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e DigitPA - per l applicazione dello standard dell Ordinativo Informatico Locale alle istituzioni scolastiche. 5

Con riferimento alle infrastrutture telematiche utilizzate dal sistema bancario, sono state avviate le attività per la revisione delle modalità di scambio delle chiavi di autenticazione e crittografia per le transazioni applicative tra la Banca d Italia e le banche e gli intermediari finanziari, nonché quelle riguardanti la verifica dell attualità dei requisiti tecnici, funzionali e di sicurezza dell infrastruttura di rete (SITRAD) prescritti nell autoregolamentazione della CIPA del 2004. Pur in presenza dello scenario evolutivo degli strumenti di pagamento indotto dalla SEPA, continuano a essere svolte, sulla base delle risultanze emerse nell ambito dei gruppi di lavoro coordinati dall ABI, le attività tecniche di manutenzione delle procedure interbancarie al dettaglio del SITRAD, sia per i necessari adeguamenti al nuovo quadro normativo derivante dal recepimento della Payment Services Directive - PSD e da altri obblighi di legge (es. tracciabilità dei flussi finanziari) sia per tener conto di nuove esigenze funzionali formulate dalle banche. Nel comparto degli incassi sarà realizzato il cd. RID finanziario per poter gestire le operazioni di addebito collegate all amministrazione degli strumenti finanziari, non rientranti nell ambito di applicazione del decreto di recepimento della PSD. In tema di assegni, sono stati attivati interventi regolamentari e tecnici per la gestione dell incasso di assegni tratti su sportelli ceduti, che hanno richiesto alcune modifiche delle procedure interbancarie Check Truncation e Esito Elettronico Assegni. In merito al progetto di trasmissione digitale dell immagine degli assegni, a seguito di contatti avviati con le competenti sedi ministeriali per proporre le modifiche da apportare alla cd. Legge assegni, ai fini della realizzazione del progetto, è scaturito il testo di un Decreto Legge, approvato il 5 maggio 2011, nel cui ambito sono contenute alcune modifiche alla suddetta legge, finalizzate in particolare a riconoscere la validità della presentazione telematica degli assegni, attribuendo validità all immagine digitale dei tioli e consentendone l archiviazione sostitutiva. L iter attuativo prevede l emanazione di due Regolamenti da parte del Ministro dell Economia e delle Finanze e della Banca d Italia. Nell ambito delle iniziative condotte dall ABI in materia di trasferibilità dei servizi bancari, cui partecipa anche la CIPA, a novembre 2010 è stato avviato il servizio di trasferimento standardizzato degli strumenti finanziari. Continuerà l attività di monitoraggio dell andamento delle procedure di trasferibilità attivate, anche al fine di individuare eventuali interventi di miglioramento. Il Consorzio BANCOMAT è impegnato in attività riguardanti la realizzazione degli standard tecnici SEPA, tramite la partecipazione a vari gruppi di lavoro europei. A livello di circuito domestico, sono in corso gli adeguamenti dei requisiti di sicurezza dei POS e delle specifiche dell applicazione PagoBANCOMAT. Sarà completato il progetto Monitoraggio POS. Il Consorzio CBI Customer to Business Interaction ha pianificato per il biennio 2011-2012 l ulteriore espansione a nuove fasce di clientela dei nuovi servizi già rilasciati per la clientela corporate (es. Fattura elettronica, Anticipo fattura), nonché attività finalizzate all allargamento dei servizi a nuove categorie di utenti (B2C) e verso la Pubblica Amministrazione. Riguardo a quest ultima, saranno consolidati ed estesi i rapporti in corso incentrati sull erogazione di servizi di Nodo da parte del Consorzio, dopo le positive esperienze realizzate con l Accordo DIPE/MEF/CBI e con Equitalia Giustizia; nel 2011 verrà avviato il servizio con l Agenzia del Territorio. Inoltre, continueranno le attività volte a rendere disponibili servizi di gestione documentale integrata con i pagamenti e di riconciliazione automatica, coerentemente con gli sviluppi in ambito SEPA e in linea con le previsioni normative europee. Con riferimento alle iniziative nel comparto titoli, Monte Titoli proseguirà lo sviluppo e l estensione dei propri servizi di post-trading incentrati sulla piattaforma X-TRM. A tal fine la società ha portato a termine un attenta attività di revisione dei processi e delle procedure volta a Piano delle attività Periodo 1.1.2011 30.6.2012 CIPA 6

rendere la propria operatività compatibile con le nuove indicazioni normative e a sviluppare le necessarie implementazioni applicative, ivi compresi i sistemi di connettività con intermediari ed emittenti. Altra importante area di attività è la partecipazione al progetto TARGET2-Securities (T2S), nell ambito del quale Monte Titoli è ampiamente coinvolta in quanto è l unico CSD dell Eurozona che gestisce strumenti finanziari sia azionari sia obbligazionari e che parteciperà al sistema sin dalla prima finestra di migrazione. La Cassa di Compensazione e Garanzia procederà con gli interventi per l introduzione di servizi di controparte centrale per varie tipologie di contratti. Riguardo all MTS, nel corso del 2011 SIA-SSB rilascerà in produzione nuove versioni delle piattaforme CMF (Cash Market Facility) e MMF (Money Market Facility), che offriranno nuove funzionalità. Iniziative in materia di sicurezza delle infrastrutture e degli strumenti In materia di sicurezza delle infrastrutture e degli strumenti di pagamento proseguiranno le iniziative da parte della Banca d Italia nell ambito del CODISE, con riferimento alle misure volte ad assicurare la continuità operativa. È stata effettuata un indagine sul grado di esternalizzazione delle banche nell offerta dei servizi di pagamento al dettaglio e sui fornitori di servizi tecnologici (TSP - Technological Services Providers). Continueranno le iniziative di monitoraggio e assessment dei circuiti di carte di pagamento, sulla base di criteri definiti a livello europeo, le analisi del mercato delle rimesse di fondi da e verso l estero e quelle sui servizi di pagamento basati sull utilizzo di nuove tecnologie (es. telefonia cellulare). Nel rispetto della pianificazione prevista, il 28 febbraio 2011 è stata avviata dalla SIA-SSB la nuova procedura relativa alla gestione della Centrale di Allarme Interbancaria (CAI). Nell ambito dell evoluzione del sistema di segnalazioni antiriciclaggio all Unità di informazione finanziaria (UIF), nel 2011 saranno attivati due progetti: una nuova applicazione integrata per la gestione delle segnalazioni di operazioni sospette e un nuovo sistema per la raccolta dei dati aggregati segnalati mensilmente dagli intermediari. Rilevazioni statistiche in materia creditizia e finanziaria In materia di rilevazioni statistiche creditizie e finanziarie, nei primi mesi del 2011 è previsto l avvio di alcune innovazioni concernenti la normativa segnaletica di carattere prudenziale e di modifiche alla segnalazione sulle c.d. esposizioni rilevanti. Con decorrenza dicembre 2011 è inoltre previsto l avvio dell intervento che prevede la trimestralizzazione e l anticipo delle segnalazioni consolidate con riferimento alla componente statistica. Nel corso del 2011 è previsto un ulteriore adeguamento delle segnalazioni prudenziali, finalizzate al monitoraggio periodico del Comitato di Basilea sul patrimonio e sui requisiti prudenziali consolidati; inoltre prenderà avvio una segnalazione trimestrale volta a rilevare attività di rischio e conflitti di interesse delle banche e dei gruppi bancari nei confronti di soggetti collegati. Con riferimento alle rilevazioni concernenti gli intermediari finanziari non bancari, sarà avviata la rilevazione degli Istituti di Pagamento e saranno valutate, una volta recepita la nuova direttiva europea sugli IMEL, l opportunità e le modalità con le quali avviare segnalazioni strutturate per gli Istituti di Moneta Elettronica coordinate con quelle degli Istituti di Pagamento. A metà 2011 verrà estesa la segnalazione dei tassi effettivi globali a fini anti-usura all intera popolazione delle finanziarie ex art. 106 del TUB. 7

Attività di studio e analisi È in fase di realizzazione, da parte della CIPA in collaborazione con l ABI, l annuale Rilevazione dello stato dell automazione del sistema creditizio per il 2010. Dallo scorso anno, la Rilevazione si sviluppa in due momenti distinti: nel primo, si fa riferimento agli aspetti economici dell utilizzo dell IT e ai relativi profili organizzativi e di governance; nel secondo, si pone l attenzione all IT nel contatto con la clientela e nelle scelte di sourcing, alle tecnologie innovative utilizzate, ai presidi adottati per il contenimento e il controllo del rischio informatico. Dopo il completamento della Rilevazione per l esercizio 2009 relativa ai profili economici e organizzativi, è stata avviata a fine 2010 la Rilevazione concernente i profili tecnologici e di sicurezza, incentrata sul tema Tecnologie innovative, canali distributivi e misure di sicurezza. Il rapporto finale è in fase di predisposizione e sarà pubblicato prossimamente. Con riferimento all esercizio 2010, il gruppo di lavoro CIPA-ABI, esteso ai 22 gruppi bancari partecipanti all indagine, ha completato i lavori per l impostazione della nuova Rilevazione riguardante gli aspetti economici e i profili organizzativi dell utilizzo dell IT. Lo schema di rilevazione dei dati economici, sempre articolato per aree tematiche e fattori produttivi, presenta alcune modifiche rispetto all anno passato. Le novità di maggior rilievo riguardano, per quanto concerne i gruppi, l inserimento nel perimetro della rilevazione delle società strumentali di gruppo che forniscono servizi IT, con l obiettivo di avere una vista consolidata di costi e personale IT del gruppo, e l utilizzo del cash out e non più del TCO (Total Cost of Ownership) nella ripartizione dei costi IT per aree funzionali e tra run e change; inoltre la parte relativa alle banche singole è stata ulteriormente semplificata. Il questionario 2010 e il relativo manuale di compilazione - completamente rinnovati nell interfaccia grafica e nelle funzionalità - sono stati resi disponibili, come di consueto, sul sito Internet della CIPA (www.cipa.it). Attualmente è in corso la fase di raccolta dei dati forniti dalle banche e dai gruppi bancari partecipanti all indagine. I risultati dell indagine riferita agli aspetti economici e ai profili organizzativi e di governance dell IT saranno resi disponibili nel mese di luglio; a seguire, saranno inviati i flussi di ritorno personalizzati alle banche. Nel secondo semestre dell anno saranno avviate le attività per la predisposizione della rilevazione riguardante l assessment tecnologico e i profili di sicurezza. Con riferimento ai gruppi bancari europei, anche quest anno verrà proposta un indagine autonoma attraverso uno specifico questionario, che sarà sottoposto alle filiali e filiazioni dei primari gruppi bancari europei insediate in Italia, ai maggiori gruppi italiani e ad alcuni gruppi europei, per il tramite delle banche italiane partecipate dai gruppi. L indagine 2010 riferita ai gruppi bancari europei sarà avviata entro il primo semestre; i risultati, riassunti in un rapporto finale predisposto in italiano e in inglese, saranno resi disponibili in autunno. Nell ambito delle iniziative a supporto delle attività della Convenzione, nel secondo semestre dell anno verrà avviato un progetto di revisione del sito internet della CIPA, finalizzato a rinnovarne la veste grafica e a riorganizzarne i contenuti. Ciò consentirà di rendere più efficace e tempestiva la comunicazione non solo tra i membri aderenti, ma anche nei confronti degli operatori del settore e di tutti coloro che, per motivi di studio e lavoro o per mero interesse alla materia, hanno l esigenza di reperire e consultare dati, notizie e report sul tema dell IT nel campo bancario. ABI Lab, il Centro di Ricerca e Innovazione per la Banca, consoliderà nel 2011 le attività di maggior rilievo del Consorzio e avvierà l approfondimento di nuove tematiche. Le principali iniziative saranno rivolte: ai temi della sicurezza, riferita alla Business Continuity, alla Centrale d Allarme Piano delle attività Periodo 1.1.2011 30.6.2012 CIPA 8

per Attacchi Informatici, alla Gestione Sicura dell Identità (in collaborazione con OSSIF); all analisi e all approfondimento, nei diversi Osservatori, sul ruolo dei portali aziendali a supporto dei processi e delle attività della banca, sull adozione degli approcci di Business Process Management, sullo sviluppo dei processi di dematerializzazione, sulle tematiche organizzative e tecnologiche dei back office bancari. Proseguiranno inoltre le attività degli Osservatori Architetture IT in banca, Telecomunicazioni e Call Center bancari, che si confermano un consolidato ambito di confronto. Saranno condotti specifici approfondimenti sul tema del Green IT in ambito bancario e sarà predisposto un documento contenente linee guida per l accessibilità e l usabilità del mobile banking. OSSIF proseguirà nelle iniziative di studio e di analisi in materia di sicurezza bancaria condotte da specifici Osservatori, con particolare riferimento al rischio rapina, alla gestione del cash, alla falsificazione e alla contraffazione delle carte valori, alle attività di prevenzione del riciclaggio. I progetti citati vengono di seguito descritti in dettaglio. Nelle schede allegate sono riportate, ove possibile, le fasi di attività e la tempificazione di ciascuna iniziativa, contrassegnata dal numero di paragrafo di cui al presente documento. 9

Capitolo 1 Iniziative in ambito europeo Capitolo 1. Iniziative in ambito europeo 1.1 TARGET2 Anche nel 2010 è cresciuto il numero delle Banche Centrali Nazionali (BCN) partecipanti al sistema di regolamento lordo TARGET2, così come avvenuto sin dall avvio del sistema nel novembre 2007. Nel febbraio 2010 anche la Banca centrale bulgara, infatti, è entrata a far parte del gruppo delle banche centrali connesse a TARGET2 pur non avendo ancora adottato la moneta unica. A fine ottobre la Banca centrale di Romania ha iniziato i test propedeutici alla propria partecipazione, prevista dal prossimo 4 luglio; da tale data le BCN partecipanti diventeranno 24 (inclusa la Banca Centrale Europea). I dati resi noti dalla BCE mostrano come nel 2010 i pagamenti regolati in TARGET2 siano rimasti sostanzialmente invariati in termini di numero rispetto all anno precedente, mentre siano aumentati i valori trattati. Per quanto riguarda i volumi, sono stati regolati 88.591.926 pagamenti, 343.380 in media giornaliera (+0,1% rispetto al 2009); il giorno di picco si è verificato il 30 giugno con 504.124 transazioni regolate. La sostanziale stabilità dei volumi riflette, peraltro, una marcata variabilità a livello dei singoli paesi: in Austria e nei Paesi Bassi si sono verificate sensibili riduzioni, compensate da incrementi registrati in Francia e Belgio, come conseguenza di situazioni specifiche dei diversi paesi o di modifiche, da parte di alcune banche, delle regole di indirizzamento dei pagamenti per conto della clientela in TARGET2 o in sistemi alternativi. L importo complessivo dei pagamenti regolati in TARGET2 è risultato pari a 593.194 miliardi di euro, 2.299 miliardi in media giornaliera, con una crescita del 7,6% rispetto al 2009. Per cogliere appieno la dimensione di tali risultati, si consideri che l importo dei pagamenti regolati ogni 4 giorni in TARGET2 equivale al PIL dell intera area dell euro. L incremento registrato, pur non recuperando appieno la forte contrazione registrata nel 2009 come effetto della crisi finanziaria globale, mostra una ripresa del trend crescente registrato fin dall avvio di TARGET nel 1999. Anche il valore medio per transazione, aumentato a 6,7 milioni di euro, appare sostanzialmente in linea con quello registrato prima della crisi finanziaria. A ulteriore riprova della fiducia dei partecipanti nel sistema va sottolineato come si sia ancora rafforzata la posizione dominante di TARGET2 nell ambito dei sistemi di pagamento di importo rilevante (Large Value Payment System LVPS), con una quota che, in termini di importo, è passata dall 89,4% al 90,5% del totale dei pagamenti regolati negli LVPS dell area dell euro. Inoltre, TARGET2 si è confermato il primo sistema di regolamento lordo al mondo per importi trattati davanti al Fedwire statunitense. È cresciuta anche la partecipazione delle banche a TARGET2. Al 31 dicembre risultavano 866 partecipanti diretti (rispetto ai circa 800 dell anno precedente) e quasi 3.600 partecipanti indiretti. L incremento del numero di partecipanti diretti è da ricondurre: alla già menzionata adesione della 11

Capitolo 1 Iniziative in ambito europeo Bulgaria alla piattaforma (che ha portato all apertura di 18 conti RTGS); all apertura della piattaforma a banche con ridotti volumi di traffico, per le quali è stato realizzato un accesso via Internet a basso costo; alla prevista dismissione dei Proprietary Home Account (PHA) entro 4 anni dall avvio di TARGET2, che ha portato alcuni partecipanti ad aprire anticipatamente un conto RTGS. Considerando anche i corrispondenti nel resto del mondo e tutte le filiali dei partecipanti diretti e indiretti, gli operatori collegati a TARGET2, sia pure con diverse modalità di connessione, sono oltre 60.000. Tra questi figurano 44 banche e altre istituzioni ubicate in paesi al di fuori dell area dell euro, ma titolari di conti presso BCN partecipanti al sistema 1. Infine, risultano connessi a TARGET2 69 sistemi ancillari europei, di cui 67 regolano direttamente sulla piattaforma e solamente 2 utilizzano ancora i conti PHA. Le performance di TARGET2 sono costantemente monitorate anche in conseguenza degli obblighi contrattuali delle tre BCN (tra le quali la Banca d Italia) che gestiscono la piattaforma (c.d. Level3) nei confronti delle BCN partecipanti e connesse (c.d. Level2), inclusi nell accordo sui livelli di servizio allegato al contratto tra Level2 e Level3. Sulla base di indicatori e metodi di misurazione contrattualmente definiti, è possibile misurare l efficienza del sistema, con particolare riguardo al tempo di processing dei pagamenti e alla disponibilità del sistema. Il tempo di processing ha confermato i livelli di eccellenza degli anni precedenti; il 99,74% dei pagamenti è stato regolato in meno di 5 minuti, lo 0,08% in un tempo compreso tra 5 e 15 minuti e lo 0,18% in più di 15 minuti. La disponibilità tecnica di TARGET2 è risultata del 100%, livello già raggiunto nel precedente anno. Fin dal suo avvio, TARGET2 è interessato da un processo evolutivo volto ad aggiornare le funzionalità del sistema attraverso nuove versioni del software. In particolare, il processo di change management di TARGET2 prevede release annuali in coincidenza con quelle della SWIFT. Mentre il 2009 era stato caratterizzato, in via eccezionale, da due release (una ad hoc a maggio e una ordinaria a novembre), nel 2010 è andata in produzione l usuale release annuale nel mese di novembre. Oltre ad alcuni interventi minori, effettuati a seguito di richieste provenienti da parte della comunità degli utenti, e a talune modifiche realizzate in vista dell adeguamento al futuro servizio di gestione del collateral dell Eurosistema (CCBM2), l elemento caratterizzante della release è stato il cosiddetto internet access to TARGET2, che dà la possibilità alle banche con un limitato volume di traffico di accedere a basso costo a TARGET2 tramite una connessione sicura via Internet piuttosto che attraverso la rete SWIFT, mantenendo gli stessi elevati standard di sicurezza. Il cambiamento dimostra la volontà dell Eurosistema di aggiornare costantemente le componenti tecnologiche del sistema. Infatti, TARGET2 è il primo sistema di pagamento lordo in tempo reale ad aprirsi al mondo internet mediante l uso dei certificati digitali; per l emissione di tali certificati è stata scelta l infrastruttura PKI della Banca d Italia. Nel novembre 2010, dopo una consultazione con il mercato, l Eurosistema ha finalizzato il contenuto della release 5.0, che sarà avviata in produzione il 21 novembre 2011, che include la realizzazione di una rete alternativa per il regolamento dei pagamenti critici in caso di malfunzionamento della rete SWIFT. Inoltre, sono già allo studio i cambiamenti che consentiranno a TARGET2 di interagire anche con i sistemi CCBM2 e TARGET2-Securities. Al riguardo, riveste particolare importanza la strategia di 1 Tale modalità di partecipazione consente di accedere al sistema e regolare transazioni sulla piattaforma tramite l utilizzo di funzionalità specificamente dedicate a questa tipologia di partecipanti nell ambito dell Home Accounting Module HAM, sviluppato dalla Banca d'italia. Piano delle attività Periodo 1.1.2011 30.6.2012 CIPA 12

Capitolo 1 Iniziative in ambito europeo adeguamento di TARGET2 allo standard ISO20022, annunciata recentemente dall Eurosistema dopo una consultazione con il mercato. La strategia, che sarà implementata nell ambito delle release annuali, prevede tre fasi successive: l adattamento di TARGET2 a T2S; l introduzione del nuovo standard per i pagamenti per conto della clientela; la migrazione graduale all ISO20022 delle altre tipologie di messaggi, concordata con la comunità degli utenti di TARGET2. 1.2 TARGET2-Securities Obiettivi e stato delle attività Sono proseguite le attività riguardanti lo sviluppo del nuovo servizio di regolamento per le transazioni in titoli TARGET2-Securities (T2S), la cui realizzazione e gestione operativa sono state affidate alle banche centrali di Francia, Germania, Italia e Spagna (cd. 4CB). Il 16 settembre 2010 il Consiglio direttivo della BCE ha nominato i nuovi membri del T2S Programme Board (T2S PB), l organo istituito nel marzo 2009 con il mandato di svolgere la funzione del secondo livello di governance di TARGET2 e di assistere il Consiglio nelle decisioni di natura strategica. La composizione del T2S PB è rimasta immutata rispetto a quella definita al momento della sua istituzione: vi partecipano rappresentanti delle banche centrali (incluse le BCN al di fuori dell area dell euro che hanno deciso di aderire al servizio) e due consulenti esterni, per un totale di otto full members e di 5 alternates, il cui mandato ha la durata di 18 mesi ed è rinnovabile. All interno del T2S PB ciascun membro non rappresenta le proprie istituzioni, ma agisce nell interesse dell Eurosistema. Il T2S PB, assistito dal T2S Programme Office della BCE, conduce le negoziazioni con i CSD (Central Securities Depositories) e con le banche centrali non-euro che acconsentiranno al regolamento in T2S delle rispettive valute nazionali per pervenire, nell autunno del 2011, alla firma dei due contratti che disciplineranno gli obblighi e i diritti reciproci delle parti relativi a T2S: il Framework Agreement (FWA) tra l Eurosistema e i CSD e il Currency Participation Agreement (CPA) tra l Eurosistema e le banche centrali non-euro. Nell attuale struttura di governance esterna, la sede di discussione riservata a rappresentanti dell Eurosistema e dei depositari centrali è il CSD Contact Group (CCG), quella per la discussione tra l Eurosistema e le banche centrali non-euro è la Task Force on Currency Participation Agreement (TFCPA). La struttura di governance è completata dall Advisory Group, che riunisce tutti gli stakeholder coinvolti nel progetto (banche centrali, CSDs e utenti finali) con una funzione di natura consultiva e di ratifica degli accordi presi nel CCG e nella TFCPA. Il 29 giugno 2010 il depositario centrale ungherese KELER ha firmato il cosiddetto T2S Memorandum of Understanding con l Eurosistema, portando così a 30 il numero di depositari centrali, appartenenti a 27 Paesi europei 2 che hanno formalmente comunicato la loro disponibilità a partecipare al progetto T2S. Tra i paesi esterni all area dell euro, i depositari centrali di Danimarca, Norvegia e Svezia, con il supporto delle rispettive Banche Centrali Nazionali e dei loro mercati, hanno sottoscritto il suddetto Memorandum per il regolamento in T2S della parte in moneta di banca centrale anche in euro, oltre che nella loro valuta domestica. 2 Tale gruppo di Paesi comprende tutti quelli dell area dell euro, più i seguenti otto Paesi: Danimarca, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania, Svezia e Regno Unito e tre Paesi fuori dall Unione Europea (Islanda, Norvegia e Svizzera). 13

Capitolo 1 Iniziative in ambito europeo Nei primi mesi del 2010 sono stati consolidati due importanti documenti: le General Functional Specifications (GFS) e lo User Requirements Document (URD). Più precisamente, dopo la pubblicazione nel novembre 2009 delle General Functional Specification e del General Technical Design, il T2S PB ha approvato, nel gennaio 2010, le General Specifications che descrivono come le 4CB intendono realizzare tutti i requisiti utente che non hanno una dimensione tecnica o funzionale, quali il supporto operativo, le attività di test, le gestione della fase di migrazione, i requisiti di sicurezza. Le General Specifications completano così la trilogia di documenti che, nel loro complesso, descrivono come l Eurosistema intende realizzare quanto descritto nello URD. Il 19 febbraio 2010, il Consiglio direttivo della BCE, seguendo la raccomandazione fornita dall Advisory Group, ha deciso di congelare lo URD, affinché l attuale versione 5.0 costituisca la base consolidata su cui realizzare la prima versione di T2S, che entrerà in esercizio nel settembre 2014. Ulteriori modifiche dello URD saranno possibili soltanto per motivi di assoluta necessità e subordinatamente all approvazione da parte del Consiglio stesso. Il 22 marzo dell anno in corso il T2S PB ha approvato l avvio della consultazione pubblica del mercato, per la durata di due mesi, in merito alle User Detailed Functional Specifications (UDFS). Il documento illustra nel dettaglio le caratteristiche applicative dei servizi forniti da T2S e fornisce le informazioni tecniche e le specifiche dei messaggi necessari affinché i partecipanti possano realizzare le loro applicazioni per l interazione nella cosiddetta modalità Application-to-Application con T2S. Le UDFS rappresentano il completamento di un importante fase del programma T2S e una tappa fondamentale verso la realizzazione di T2S. Nel gennaio dell anno in corso, Monte Titoli ha annunciato la propria decisione di entrare a far parte della comunità T2S sin dalla prima finestra di migrazione 3, affiancando così altri due depositari centrali, BOGS (Grecia) e Depozitarul Central S.A. (Romania), che hanno recentemente adottato la stessa risoluzione. Sotto il profilo tecnico e funzionale, l anno 2011 presenta importanti attività ancora in corso o in via di definizione. Più precisamente: a gennaio ha avuto inizio la fase di test interni dell applicazione. Tale fase, critica per il conseguimento di idonei livelli di qualità del software, proseguirà sino al termine del 2012; sul fronte esterno, l Eurosistema ha organizzato, tra l ultimo trimestre del 2010 e il primo trimestre dell anno in corso, una serie di incontri con il mercato per presentare, discutere e consolidare, attraverso un colloquio diretto con i futuri utenti di T2S, le specifiche di dettaglio relative all interfaccia grafica dell applicazione. Anche in base agli esiti di tali incontri, nel secondo semestre del 2011 e per buona parte del 2012, avrà luogo la stesura del T2S User Handbook, ovvero del manuale utente per l utilizzo di T2S, contenente tutte le informazioni necessarie ai partecipanti ai fini dell interazione nella cosiddetta modalità User-to-Application con T2S; sulla base dei risultati della consultazione pubblica relativa alle UDFS, l Eurosistema rilascerà, entro la fine di ottobre, una nuova versione del documento che costituirà la base consolidata per lo sviluppo di T2S; 3 La fase di migrazione di T2S sarà composta al massimo da quattro finestre, più una finestra in caso di emergenza. La prima finestra di migrazione è prevista per il mese di settembre 2014. Piano delle attività Periodo 1.1.2011 30.6.2012 CIPA 14

Capitolo 1 Iniziative in ambito europeo tenendo conto dei commenti ricevuti dal mercato sui servizi di rete per l accesso al sistema, l Eurosistema ha definito i requisiti tecnico-operativi e il quadro legale per tali servizi. La Banca d Italia, su mandato dell Eurosistema, gestirà le procedure di gara per la selezione dei fornitori. In merito alle strategie di governance, l Eurosistema sta conducendo un analisi per definire il mandato e la composizione del futuro T2S Board, che sostituirà il T2S PB nelle prossime fasi del progetto (Development Phase e Operational Phase). Inoltre, il T2S PB ha avviato con il CCG, la TFCPA e l Advisory Group la discussione sulle modalità di coinvolgimento dei diversi stakeholders nella fase di sviluppo del progetto (Development Phase), che verrà avviata dopo la firma degli accordi contrattuali, nonché sui principi guida della governance di T2S una volta rilasciato in esercizio. La proposta, ancora in discussione, prevede un forte coinvolgimento non solo dei CSD ma anche delle BCN non-euro, che parteciperebbero a un apposito Non-euro Currency Steering Group e potrebbero ricorrere a un organo di alto livello per la risoluzione delle eventuali controversie con l Eurosistema (Governors forum). La composizione e il mandato dell Advisory Group verrebbero sostanzialmente confermati, mentre il CCG verrebbe sostituito dal CSD Steering Group (CSG), cui parteciperebbero, oltre ai CSD che sottoscriveranno il FWA, anche le banche in veste di osservatori. Il CSG assumerebbe le decisioni in base a una regola di doppia maggioranza qualificata (due terzi degli esponenti dei CSD presenti nel CSG che rappresentino almeno il 75% delle transazioni regolate in T2S) e avrebbe competenze esclusive in materia di gestione dei conti titoli, potendo quindi proporre modifiche (change requests) a tutte le funzionalità di T2S descritte nei documenti tecnici. L Eurosistema e le banche centrali non-euro si riserverebbero il diritto di opporsi alla realizzazione di modifiche non compatibili con la salvaguardia dell integrità della rispettiva valuta di emissione o con la stabilità finanziaria 4. Per la gestione delle change request 5 verrebbe creato il Change Review Group (CRG), con rappresentanti dell Eurosistema, delle Banche centrali non euro, dei CSD e delle banche (in veste di osservatori e su invito dei CSD). Con riferimento al processo di armonizzazione delle pratiche di mercato, in seguito all approvazione da parte dell Advisory Group, nel settembre 2009, degli standard relativi alle corporate actions, il Corporate Actions Sub-group, sottostruttura creata in seno allo stesso Advisory Group, ha iniziato nel 2010 l attività di monitoraggio dell adozione di tali standard nei mercati aderenti a T2S. Proseguono anche i lavori della Task Force on Smooth Cross-CSD Settlement, istituita nel corso del 2010 dall Advisory Group e incaricata di identificare ogni possibile ostacolo alla realizzazione in T2S di un processo di regolamento transfrontaliero sicuro ed efficiente e di individuare possibili proposte per rimuovere tali ostacoli. Le conclusioni dei lavori del gruppo sono attese per il prossimo mese di giugno. Nel mese di marzo dell anno in corso ha completato i suoi lavori la Task Force on Shareholder Transparency, istituita nel dicembre 2009 dall Advisory Group e incaricata di individuare le 4 Il Consiglio direttivo, inoltre, potrebbe opporsi alla realizzazione di change requests per motivi legati alla fattibilità tecnica o economica della proposta, o per preservare condizioni di level-playing field tra gli operatori. 5 Ad esempio, validazione e definizione delle priorità di realizzazione. 15