Il Fascino delle Orchidee

Documenti analoghi
ASPETTANDO L EVENTO..

Charles DARWIN. I vari espedienti mediante i quali le orchidee. vengono impollinate dagli insetti

(ex Monocotiledones), Subclasse Liliidae, Ordine Orchidales, Famiglia Orchidaceae. Secondo il loro sistema di vita e di assunzione

(ex Monocotiledones), Subclasse Liliidae, Ordine Orchidales, Famiglia Orchidaceae. Secondo il loro sistema di vita e di assunzione

Autori vari LUSUS NATURAE DELLE ORCHIDEE SPONTANEE DELLA SARDEGNA. forme teratologiche apocromatismi ipercromatismi e altre anomalie

1. GENERALITÀ SUI PRONUBI

Le Orchidaceae. Generalità. Biologia delle Orchidee

RIPRODUZIONE DELLE PIANTE

Le lingue del diavolo

SU ALCUNE ORCHIDACEAE DEL LAZIO SETTENTRIONALE

Il fiore delle angiosperme

fiore perfetto (o completo o ermafrodita)

ALLERGIA AI POLLINI = POLLINOSI Renato Ariano

Nel presente elenco vengono riportate le specie rilevate, insieme ad alcune notizie ecologiche:

Le orchidee in Oltrepo

NORME INTERNAZIONALI CHE REGOLANO IL COMMERCIO E LO SCAMBIO DI VEGETALI

Biologia fiorale del noce

Il mondo dei vegetali : piccoli botanici al lavoro (scuola primaria- classe II A C D Ghiglia) I fiori e le piante con i loro colori e le loro forme e

ESPERIENZE DI IMPOLLINAZIONE IN VALSUGANA

Parchilazio.it. Orchidee spontanee nei parchi del Lazio. Magazine della Direzione Regionale Ambiente e Sistemi Naturali. n.

Un'ape coperta di polline su un fiore. Esistono due tipi principali di impollinazione:

RIPRODUZIONE DELLE ANGIOSPERME (piante con fiore)

Propagazione in vitro di orchidee degli ambienti di risorgiva del medio Friuli. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA

Punti di maggior interesse naturalistico 9

La trasmissione dei caratteri genetici. le leggi di Mendel

Montorfano Quale futuro e strategie di valorizzazione 7 ottobre Coccaglio. Ruolo biogeografico del Monte Orfano bresciano

Appunti di Botanica. Caratteristiche della Foglia. Caratteristiche del Fiore. Vocabolario

BOTANICA SISTEMATICA. L. Scientifico "G. Rummo"-BN - Prof.ssa R. Spagnuolo

Corso di Ortofrutticoltura la qualità dei prodotti ortofrutticoli dalla raccolta al consumo

BUONE PRATICHE AGRICOLE E SALVAGUARDIA DELLE API BARI 29 GENNAIO 2019

Il regno delle piante. Enrico Degiuli Classe Prima

SCUOLA MEDIA STATALE F. LIPPI A.S. 2011/2012 PERCORSO EFFETTUATO IN I MEDIA

LE PARTI DELLA PIANTA

CONOSCERE LE ORCHIDEE CAPITOLO Dactylorhiza fuchsii

ENTITÀ FLORISTICHE PARTICOLARMENTE PROTETTE ENTE PARCO REGIONALE DEL CONERO. Via Peschiera 30a SIROLO (AN)

Orchidaceae ermafroditi, zigomorfi, e resupinati 6 tepali labello gimnostemio o ginostemio pollinii retinacolo

Le angiosperme si dividono in due classi (monocotiledoni e dicotiledoni) a seconda che dall'embrione si sviluppino uno o due cotiledoni: le prime

Classe 4^ S. Michele Anno scolastico

Costituiscono il gruppo di piante più numeroso, con portamento sia erbaceo che arboreo. Per l enorme varietà di forme assunte sono riuscite ad

Famiglia Liliaceae. Specie spontanee in zone a clima temperato-freddo: A. scaber Brign.

RADUNO GIROS BIODIVERSITA e CULTURA. VIGGIANO -Pz- Basilicata. 29 Maggio 2 giugno 2019

DURATA PREVISTA Ore in presenza: 27 Ore a distanza : 6 Totale ore: 33 Osservare, distinguere e analizzare l ambiente e le specie che lo abitano.

La riproduzione nelle piante. Lezioni d'autore

Giovanni Spagnoli ORCHIDEE SPONTANEE NELL AMERINO

ISSN Aut. Trib. Pisa n 3/ Ed. ETS Pisa - SPEDIZIONE A.P.- ART.2 COMMA 20/c L. 662/96 - PISA n 1017 del 14/02/01

I controlli in campo ai fini della certificazione delle sementi ibride di girasole

Scegli per ciascuna risposta l'alternativa corretta

RADICE. Colletto. Mostra. Radice primaria (con o senza radici secondarie) Fittone, fascicolate, avventizie, tabulari, pnematofori, trampolo

Le api e l impollinazione delle piante

Esperienze nell uso di Osmia ssp. per impollinazione, annata

Rivista di Agraria.org Rivista online di agricoltura, zootecnia, ambiente

I boschi del Monte dell Ascensione in inverno

Scegli per ciascuna risposta l'alternativa corretta

Balsamina ghiandolosa Impatiens glandulifera (Royle)

Progetto RI.CO.PR.I. Programma LIFE+ Natura e Biodiversità LIFE09 NAT/IT/

REGNO PIANTE. Le piante sono organismi pluricellulari, autotrofi ( fotosintetizzanti) e terrestri. Biologia generale Prof.

Pesco. Albicocco. Susino. Ciliegio. Pero. Agricoltura oggi

LIVIO RUGGIERO Facolt& di Scienze, Universit& di Lecce. PASQUA BIANCO, PIERO MEDAGLI*, SAVERIO D EMERICO Istituto di Botanica, Universith di Bari

Corso Accompagnatori di Media Montagna Collegio Guide Alpine Abruzzo

ANATOMIA DELLE ORCHIDEE

Angiosperme ( magnoliophyta)

Dopo la comparsa della piccola radice, passano pochi giorni e si iniziano a veder spuntare le due verdissime foglioline della piantina di Luffa.

Il sedano nero di Trevi

RECUPERO E CONSERVAZIONE DELLE PRATERIE SECONDARIE DELL HABITAT 6210*: DUE CASI STUDIO NELL APPENNINO CENTRO- SETTENTRIONALE

ITINERARI NATURALISTICI A SAN GIULIANO TERME

Fossili: tracce dal passato. Museo universitario di Chieti

Narcissus poëticus L. NARCISO

ANGIOSPERME. Famiglie di interesse agrario più significative Ranunculaceae

La sinergia tra api e piante

Guida alle orchidee del Parco Nazionale della Majella M. Biagioli, P. L. Nimis, M. Di Cecco, A. Moro, S. Martellos, E. Pittao, G.

Cromosomi sessuali. Le cellule maschili e femminili differiscono per i cromosomi sessuali o

La genetica è la scienza dell ereditarietà: Studia la trasmissione delle caratteristiche ereditarie, che distinguono gli individui tra di loro

Le Angiosperme. Apomorfie (caratteri innovativi): Fiore. Microsporofilli differenziati in stami. Megasporofilli differenziati in carpelli


Gli alberi della piazza

Lo sviluppo delle piante

Libro: ABRUZZO IN FIORE AMBIENTI E FLORA MONTANA DELLA REGIONE DEI PARCHI Di Giovanni Galetti

Le piante

ISSN Aut. Trib. Pisa n 3/ Ed. ETS Pisa - SPEDIZIONE A.P.- ART.2 COMMA 20/c L. 662/96 - PISA n 1017 del 14/02/01.

Risultati della ricerca realizzata nell ambito del progetto MEDITERRANEAN COOBEERATION Bologna, 10 Aprile 2017

RIPRODUZIONE DELLE ANGIOSPERME (piante con fiore)

I Controlli in campo alle coltivazioni destinate alla produzione di sementi ibride di girasole

Le angiosperme: le piante con fiori

Aut. Trib. Pisa n 3/ Ed. ETS Pisa - SPEDIZIONE A.P.- ART.2 COMMA 20/c L. 662/96 - PISA n 1017 del 14/02/01. GIROS Notizie

Orchidee in Cassaro. Stelluccio e Sabrina Fiumara

Come si riproducono le piante coltivate: basi genetiche e aspetti applicativi per una corretta produzione del seme in biologico.

PAPAVERACEAE Meconopsis betonicifolia

MENDEL E L EREDITARIETA

ORCHIDEE SPONTANEE D EUROPA

Orchidee spontanee della provincia di Savona

Proposta di gestione per la salvaguardia e valorizzazione del sito dell'orchidea endemica Platanthera kuenkelei subsp. kuenkelei var.

Porracchia a grandi fiori Ludwigia grandiflora (Michx.) Greuter & Burdet

RUOLO NELL ECOSISTEMA

La Riproduzione e l Apparato Riproduttivo Umano

L argomento può essere affrontato in ogni momento del curriculum scolastico.

L'albero era sino a ieri nudo; nudo nel tronco, nei rami qua e là contorti dall'aspro battere del vento.

Piante superiori (fanerogame o spermatofite)

ATLANTE DELLe orchidee

Alberi anemofili in ambiente urbano

Transcript:

a Lello

Il Fascino delle Orchidee I Monti Aurunci costituiscono uno dei territori contraddistinti dal patrimonio floristico più ricco ed interessante d Italia, nonché da una straordinaria presenza di orchidee. Alcuni fattori positivi, quali la posizione geografia che rende questi monti un area di transizione tra l Appennino centrale e quello meridionale, l orografia e le particolari condizioni climatiche dovute ad una inusuale vicinanza al mare di montagne relativamente elevate, fanno si che questi monti costituiscano una grande risorsa di interesse scientifico e botanico. Sul territorio sono state censite oltre 1.900 specie, tra le quali figurano endemismi e varietà esclusive dell Italia centrale e meridionale, talvolta molto rare. In particolare, sono presenti oltre 50 specie di orchidee selvatiche ed una ventina di ibridi naturali, alcuni dei quali rinvenuti qui per la prima volta e, quindi, scientificamente nuovi.

Struttura e biologia delle orchidee I fiori delle orchidee presentano una struttura molto particolare costituita da 6 elementi spesso molto diversi tra loro; i 3 più esterni vengono chiamati sepali, i 3 più interni petali. Il petalo mediano, chiamato labello, si differenzia notevolmente dagli altri e costituisce quasi sempre la parte più vistosa del fiore. Ogni fiore possiede gli organi riproduttivi maschili e femminili riuniti in un solo corpo colonnare detto ginostemio o colonna. Le radici sono corte e tozze, generalmente molto ingrossate e di forma tondeggiante, e vengono definite rizotuberi. Le infiorescenze possono essere piuttosto dense, con i fiori riuniti alla sommità del fusto, oppure più o meno lasse e allungate.

Il polline diversamente da quanto accade per gli altri fiori non è separato in granuli, ma agglutinato in masse polliniche dalla caratteristica forma di clava che nel suo insieme prende il nome di pollinio. Solo pochi semi riescono a trovarsi nelle condizioni ideali per svilupparsi, in quanto la germinazione avviene solo in presenza di un fungo del suolo che permette lo sviluppo dell embrione con l apporto delle sostanze organiche necessarie alla sua crescita. Conseguentemente, per garantire la propria riproduzione, la pianta deve produrre un gran numero di semi che vengono riuniti in masserelle. La dispersione delle masse polliniche per via del loro peso non può essere svolta dal vento, bensì dagli insetti, il cui ruolo, quindi, è di fondamentale importanza. Ed è proprio per attirare gli insetti che le orchidee presentano aspetti del tutto peculiari e hanno sviluppato strategie di impollinazione veramente singolari.

La famiglia delle Orchidaceae La famiglia delle Orchidaceae costituisce una delle più affascinanti entità vegetali suddivisibile in numerose specie e in diversi generi per i suoi colori ed i suoi variegati aspetti, nonché sulla base dei meccanismi di impollinazione e dei dati ottenuti da studi effettuati con marcatori molecolari. Le numerose specie vegetali si possono osservare soprattutto tra aprile e giugno.

Il genere OPHRYS Linnaeus Il genere Ophrys comprende le specie più note e facilmente riconoscibili. Tra quelle di seguito presentate si evidenziano, in particolare, Ophrys lacaitae Lojacono ed Ophrys promontorii O. et E. Danesch, due non comuni endemismi italiani la cui individuazione sui Monti Aurunci ha costituito la prima segnalazione per il Lazio e l Italia centrale. L elemento più caratteristico e appariscente è costituito dal labello che presenta caratteri tali da simulare l'addome della femmina di alcune specie di Imenotteri (per lo più apidi e vespidi). La strategia di impollinazione sviluppata da questo

genere di orchidee è molto singolare e si basa sulla forte attrazione sessuale che il fiore è in grado di esercitare sugli insetti maschi. Questi ultimi vengono sollecitati da stimoli tattili, legati alla pelosità del labello, e olfattivi, dovuti a particolari sostanze emanate dal fiore stesso. Significativamente, non sussiste una forma di competizione dannosa per la femmina dell'insetto che raggiunge la propria maturità sessuale in un periodo successivo alla produzione del polline dell'orchidea. Il maschio, così richiamato, si posa sul fiore e cerca di accoppiarsi, caricandosi involontariamente delle masse polliniche. Successivamente visiterà e quindi impollinerà un nuovo fiore, lasciandosi nuovamente ingannare. Questa strategia è stata definita impollinazione da miraggio. Non mancano meccanismi di autofecondazione e, in alcune specie, come in O. bombyliflora, la produzione di rizotuberi supplementari.

Ophrys sphegodes Miller

Ophrys ciliata Bivona-Bernardi

Ophrys bombyliflora Link

Ophrys fuciflora (F.W. Schmidt)

Ophrys lacaitae Lojacono

Ophrys tenthredinifera Willdenow

Ophrys tyrrhena Gölz et H.R. Reinhard

Ophrys tetraloniae W.P. Teschner

Ophrys promontorii O. et E. Danesch

Ophrys fusca Link (sensu lato)

Gli ibridi naturali del genere OPHRYS Grazie alla facilità, che non ha eguali tra le piante superiori, con cui le orchidee possono incrociarsi tra loro è stato possibile individuare un numero straordinariamente elevato di ibridi naturali, ossia di esemplari con caratteristiche intermedie tra due specie che vivono nella stessa area. Sui Monti Aurunci sono stati individuati 20 diversi incroci, di cui sei inediti; tra questi ultimi sono da segnalare due entità riconosciute per la prima volta su questi monti.

Ophrys x rasettii W. Rossi et Minutillo, nothosp. nov. (Ophrys lacaitae Lojacono x Ophrys sphegodes Miller)

Ophrys x terrae-laboris W. Rossi et Minutillo, nothosp. nov. (Ophrys sphegodes Miller x Ophrys promontorii O. et E. Danesch)

Il genere ORCHIS Linnaeus(sensu lato) Il genere Orchis è uno dei più importanti all interno dell ordine delle Orchidaceae euromediterranee. Il meccanismo di impollinazione si basa sul mimetismo fiorale, per cui quasi tutte le specie di Orchis, pur essendo prive di nettare, riescono ad attrarre api e bombi imitando fiori che invece ne sono provvisti; le masse polliniche si attaccano alla testa dell'insetto e vengono trasportate al fiore successivo.

Orchis provincialis Balbis ex Lamarck et de Candolle

Orchis mascula (Linnaeus) Linnaeus

Orchis pauciflora Tenore

Orchis anthropophora (Linnaeus) Allioni

Orchis morio Linnaeus

Orchis laxiflora Lamarck

Orchis purpurea Hudson

Il genere CEPHALANTHER A L.C.M. Richard I fiori di questo genere di orchidee sono privi di nettare e vengono impollinati da Imenotteri che scambiano le creste gialle presenti sul labello per stami ricchi di polline. Molto frequente è anche l autoimpollinazione.

Cephalanthera rubra (Linnaeus) L.C.M. Richard

Il genere COELOGLOSSUM Hartmann Questo genere comprende una sola specie di orchidee. I fiori vengono impollinati da numerosi insetti, soprattutto Coleotteri e piccoli Imenotteri, attirati dal nettare che cola lungo il labello.

Coeloglossum viride (Linnaeus) Hartmann

Il genere DACTYLORHIZA Necker ex Nevsky I fiori di questo genere sono privi di nettare e l impollinazione è effettuata da insetti attratti da stimoli visivi. Nella specie di seguito presentata gli impollinatori più efficienti sembrano essere Coleotteri, seguiti da Ditteri ed Imenotteri..

Dactylorhiza maculata (Linnaeus) Soó

Il genere EPIPACTIS Zinn Molte specie del genere Epipactis sono autogame, altre sono a fecondazione incrociata e attirano gli insetti per mezzo del nettare. Tra gli impollinatori più efficaci sono segnalate le vespe, le api ed i Ditteri Syrphidae..

Epipactis helleborine (Linnaeus) Crantz

Il genere GYMNADENIA R. Brown L impollinazione di queste orchidee può essere effettuata solo dalle farfalle, le uniche in grado di raggiungere l abbondante nettare prodotto nello sprone stretto ed allungato dei fiori..

Gymnadenia conopsea (Linnaeus) R. Brown

Il genere NEOTINEA Reichenbach fil. Questo genere è costituito da una sola specie di orchidee la cui somiglianza con alcune entità del genere Orchis è piuttosto evidente. La riproduzione è garantita dall autoimpollinazione che, talvolta, avviene nei fiori ancora chiusi..

Neotinea maculata (Desfontaines) Stearn

Il genere NEOTTIA Guettard Il genere Neottia è rappresentato in Italia e in Europa da una sola specie di orchidee. Il meccanismo riproduttivo più importante sembra essere l autogamia, sebbene i fiori producano nettare e siano visitati da numerosi insetti, soprattutto Ditteri.

Neottia nidus-avis (Linnaeus) L.C.M. Richard

Il genere SERAPIAS Linnaeus Le specie di orchidee appartenenti al genere Serapias sono quasi tutte prive di nettare e vengono impollinate da Imenotteri; la tendenza degli insetti a visitare più fiori prima di scegliere quello da utilizzare per trascorrere la notte o per ripararsi da pioggia, vento e freddo ne determina l impollinazione incrociata. Un eccezione è costituita da S. parviflora i cui fiori si autoimpollinano prima ancora di schiudersi..

Serapias vomeracea (N.L. Burman) Briquet

Serapias parviflora Parlatore

Testi di riferimento: W. Rossi, P. Bassani, Orchidee spontanee del Lazio. Regione Lazio, Assessorato all Agricoltura, Foreste, Caccia e Pesca, Ed. Coopsit, Frascati, 1985. W. Rossi, Orchidee d Italia. Quaderni di Conservazione della Natura, 15. Ministero Ambiente e della Tutela del Territorio, Istituto Nazionale Fauna Selvatica, 2002.

Ente Regionale Parco dei Monti Aurunci Presidente: Giovanni Ialongo Direttore: Giuseppe Marzano Responsabile del Servizio Naturalistico, studi, ricerche e tutela della biodiversità: Lucio De Filippis Consulenza scientifica: F. Minutillo Foto: W. Rossi e F. Minutillo Testi: B. Supino Progetto grafico e post produzione fotografica: M. Di Benedetto Coordinamento: M. Treglia