Le relazioni economiche tra l Italia e il Mediterraneo

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Sintesi per la Stampa Il sulle relazioni economiche, alla sua prima edizione, si concentra sulle relazioni economiche dell Italia, e del Mezzogiorno in particolare, con i paesi del bacino del Mediterraneo che non fanno parte dell Unione Europea, in una accezione ampia di Mediterraneo che va dall Adriatico allo stretto di Gibilterra. La logica attraverso cui tali relazioni vengono analizzate è quella della complementarietà e dell interscambio, come la stessa collocazione dell Italia ponte tra l Europa continentale e il Nord Africa e Medio Oriente suggerisce. Il Rapporto si compone di tre parti, ciascuna delle quali dedicata ad un aspetto specifico delle relazioni tra Italia e Mediterraneo: Relazioni commerciali Nella prima sezione ampio spazio è dedicato al profilo macroeconomico dell area MENA e all analisi dell interscambio commerciale italiano con le tre aree Med: l area Southern Med che comprende Marocco, Algeria, Tunisia, Libia ed Egitto, l area Eastern Med con Israele, Libano e Turchia e l area Adriatic Med con Albania, Bosnia e Croazia; l area formata dall insieme dei 12 paesi è definita nel Rapporto come Area Med. L Italia è al primo posto tra i paesi europei per valore dell interscambio commerciale con l Area Med con 63,3 miliardi di euro nel 2010, valore che è quasi raddoppiato nell arco del decennio 2001-2010. Le stime al 2013 prevedono una crescita ad 82,3 miliardi di euro con un aumento del divario rispetto ai principali competitor Europei. Graf. 1 - L interscambio totale con l Area Med dei principali paesi europei 90 80 Billion Expected values 82,3 70 60 50 63,3 63,0 57,4 40 30 20 10 32,6 37,6 25,7 0 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 ITALIA FRANCE SPAIN UNITED KINGDOM GERMANY Fonte: Elaborazione SRM su dati Unctad

La posizione di leadership dell Italia è dovuta alla forte incidenza dell interscambio di prodotti energetici (oltre il 43% del totale, pari a 27,4 miliardi di euro) che si concentra per il 60% nell area Southern Med; al netto dell interscambio energetico l Italia, con 35,9 miliardi di euro, si colloca al terzo posto tra i paesi europei dopo Germania e Francia, una posizione di primo piano, indicativa dell importanza del Mediterraneo nelle relazioni commerciali dell Italia. Anche se nel primo semestre del 2011 rallenta la crescita (+2% rispetto al I sem. 2010) e calano le importazioni di prodotti energetici con il Southern Med (-16,6%;-1,6 mld di euro), i Paesi dell Area Mena registrano prospettive interessanti di crescita. Più in generale il Pil dell area Mena dovrebbe crescere del 3,5% nel 2011 e del 3,7% nel 2012. Tabella 1 - PIL reale 2004-08 2009 2010 2011E 2012E Var % in termini reali Paesi esportatori di petrolio Nord Africa Algeria 3,6 2 3,3 4,6 3,8 Libia 6,6-2,3 4,2 n.c. n.c. Medio Oriente Arabia S. 4,0 0,1 4,1 6,5 3,5 Bahrain 6,9 3,1 4,4 1,8 3,3 Emirati 7,8-3,2 3,2 3,3 3,8 Iran 5,4 3,5 3,2 2,5 3,4 Iraq 4,1 4,2 0,8 9,5 12,6 Kuwait 7,3-4,6 3,4 5,7 5,4 Oman 6,5 1,1 4,5 4,4 4,8 Qatar 17,4 12,0 16,6 18,7 6,0 Yemen 3,7 3,8 8,0-2,5-0,5 Paesi a esportazioni diversificate Nord Africa Egitto* 5,9 4,5 5,6-1,6 4,9 Marocco 4,7 4,7 3,6 3,8 3,3 Tunisia 5,3 3,1 3,7-0,7 3,0 Medio Oriente Giordania 6,7 2,3 3,1 3,0 3,8 Libano 5,1 8,5 7,5 1,5 3,6 Siria 5,6 6,0 3,2-6,0-2,3 Petroliferi 5,7 1,3 4,1 4,8 4,0 Diversificate 5,6 4,7 4,9-0,8 2,6 MENA 5,7 2,2 4,3 3,5 3,7 Fonte: EIU, FMI, Studi Intesa Sanpaolo (*) Il dato dell Egitto per omogeneità è stato ricalcolato sull anno solare All interno del quadro nazionale, il Mezzogiorno ha un ruolo centrale; esso esprime oltre il 28% dell interscambio italiano con l Area Med (15,4 miliardi di euro) e quasi il 60% dell interscambio di prodotti energetici, concentrati in gran parte in Sicilia e Sardegna. Escludendo i prodotti energetici, gli scambi commerciali del Mezzogiorno con l Area Med sono pari a 4,1 miliardi di euro, il 12% del totale nazionale, con Campania e Puglia al primo posto tra le regioni meridionali.

Flussi finanziari Un secondo aspetto delle relazioni indagate dal Rapporto è rappresentato dai flussi finanziari, sia in entrata che in uscita dal nostro Paese. Dal primo punto di vista, si può ragionare sul ruolo centrale che i fondi sovrani vanno assumendo quali veicoli di investimento pubblico verso i paesi occidentali: i Fondi dei paesi dell area MENA gestiscono un patrimonio stimato in circa 1.750 miliardi di dollari, con previsioni di crescita fino a 2.500 miliardi nel 2015. Si stima che l Italia potrebbe attrarre un flusso di investimenti compreso tra i 4 e i 10 miliardi di dollari nei prossimi quattro anni. Grafico 2 - Capitalizzazione dei Fondi Sovrani per area geografica Per quanto concerne i flussi finanziari in uscita, un ruolo determinante è svolto dalle rimesse dei lavoratori immigrati. Si calcola che esse hanno un incidenza sul PIL dei paesi di origine dei migranti pari all 1,9% che sale al 3,3% per i paesi del Nord Africa, arrivando fino ad una quota del 6,9% per il Marocco. Tra il 1990 ed il 2010 l importo delle rimesse degli immigrati africani è più che raddoppiato e ha raggiunto l ammontare di 821 milioni di euro (di cui 47% del Nord Africa) pari al 12,5% del totale delle rimesse degli immigrati verso i loro Paesi. Nel Nord Africa sono stati trasferiti 385 milioni di euro, poco meno del totale delle rimesse verso l intero continente africano. Si tratta di un fenomeno che ha un notevole impatto nelle economie dei paesi di rimessa. La destinazione finale del denaro è infatti il sostegno a spese per consumi, per la famiglia, ma anche per l avvio di iniziative imprenditoriali nel Paese d origine (8%), spesso proprio in connessione diretta o indiretta con il nostro Paese. In questo quadro, garantire agli immigrati un accesso più facile ai servizi bancari potrebbe contribuire alla valorizzazione delle rimesse e ad una migliore allocazione delle risorse finanziarie.

Grafico 3 Rimesse dall Italia, milioni di euro 1000 900 800 700 600 500 400 300 200 100 0 YEAR_2005 YEAR_2006 YEAR_2007 YEAR_2008 YEAR_2009 YEAR_2010 821,541 385,78 NORTH AFRICA Fonte: Banca d'italia L Italia è al 5 posto nel Mondo (dopo Francia, Arabia Saudita, Giordania e Spagna) nella classifica dei paesi di destinazione dell immigrazione dal Nord Africa ed è 3 in Europa con circa 700 mila immigrati nordafricani pari al 15% degli stranieri residenti in Italia. AFRICA Collegamenti infrastrutturali Una partita essenziale per potenziare le relazioni economiche con l area del Mediterraneo si gioca infine sul piano infrastrutturale. A partire dagli anni 90 del secolo scorso, il Mediterraneo ha ritrovato la sua posizione centrale nei traffici mondiali grazie al progressivo spostamento del baricentro dell economia globale verso l Estremo Oriente, arrivando ad intercettare circa il 15% del traffico mondiale di merci. Tale circostanza ha avuto un impatto sensibile sul traffico portuale del nostro Paese, cui si richiede una maggiore efficienza e qualità dei servizi. In effetti, di 1,4 miliardi di tonnellate di merci che transitano nel Mediterraneo, oltre un terzo viene caricato e scaricato in Italia, con Gioia Tauro che detiene il primato italiano nella movimentazione di container ed è al terzo posto tra i porti del Mediterraneo. I porti hub italiani (Gioia Tauro, ma anche Taranto e Cagliari), pur dovendo affrontare la concorrenza dei porti della sponda sud del Mediterraneo - Port Said in Egitto e Tanger Med in Marocco, soprattutto - che tra il 2005 e il 2010 hanno registrato una crescita delle proprie quote di mercato proprio a spese degli scali italiani, hanno ampi margini di crescita grazie alla posizione geografica dell Italia e alle relazioni commerciali sempre più intense del nostro Paese con la sponda meridionale e orientale del Mediterraneo. Le esportazioni marittime dell Italia verso i Paesi dell Area Med costituiscono infatti il 25% dell export marittimo totale. I flussi commerciali si concentrano soprattutto nel Southern Med (per il 55% nel 2010).

Grafico 4 Export marittimo dell Italia verso i Paesi del Mediterraneo. Anni 2007-2010 25.000 20.000 2.090 1.742 Millions of Euros 15.000 10.000 5.000 1.645 6.952 9.135 7.741 12.219 1.532 5.841 10.666 8.566 12.410-2007 2008 2009 2010 Southern Med Eastern Med Adriatic Med Fonte: Elaborazioni SRM su dati Coeweb, 2011 Esiste dunque, per l Italia, la possibilità concreta di assumere il suo naturale ruolo di piattaforma logistica al centro del Mediterraneo. A tal fine, occorre preventivamente affrontare in maniera seria il tema dei sistemi retro-portuali e dell accessibilità ferroviaria e viaria, attuando strategie precise, sia in termini di investimenti infrastrutturali (fondali e banchine) sia in termini di specializzazioni di trasporto, come ad esempio le Autostrade del Mare e i traghetti Ro-Ro. Sempre dal punto di vista infrastrutturale, un ulteriore tema di grande attualità nelle relazioni con il Mediterraneo è lo sviluppo della produzione su larga scala di energia alternativa. Autorevoli studi hanno dimostrato che centrali solari termodinamiche, disposte su meno dello 0,3% dell intera superficie dei deserti del Nord Africa, sarebbero in grado di generare elettricità e acqua potabile in quantità tali da soddisfare la domanda attuale degli stessi paesi MENA e di tutta l Europa nonché i fabbisogni stimati per il prossimo futuro. Queste prospettive, che potrebbero sembrare futuristiche, rappresentano invece un business concreto, già allo studio di fattibilità, in grado di offrire un forte stimolo all incremento delle relazioni economiche con il nostro Paese.