Toolkit. ità di Gent. Co finanziato dal. per la salute



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Prevenzione e gestio one del comportamento suicidario Toolkit per il luogo di lavoro Eva Dumon & Prof. Dr. Gwendo lyn Portzky Dipartimento di Ricerca sul Suicidio Universi ità di Gent Il Progetto Euregenas ha ottenuto i finanziamenti dell Unione Europea per il Programma di Salute Pubblica 2008 2013. L autore è l unico responsabile di questa pubblicazione e l Agenzia Esecutiva non è responsabile dell uso che si farà delle informazioni contenute in questa ricerca. This work is part of EQUITY ACTION whichh has received funding from the European Union, in the framework of the Health Programme. The sole responsibility for this work lies with w the author

2 di 41 Prevenzione e gestione dei comportamenti suicidari. Toolkit per il luogo di lavoro. PREVENZIONE E GESTIONE DEL COMPORTAMENTO SUICIDARIO. TOOLKIT PER IL LUOGO DI LAVORO Eva Dumon & Prof. dr. Gwendolyn Portzky Dipartimento di Ricerca sul Suicidio, Università di Gent Euregenas 2014 Ringraziamenti Questo documento è stato sviluppato dal Dipartimento di Ricerca sul Suicidio dell Università di Gent, partner leader per il Pacchetto di Lavoro 6 del progetto di Euregenas, con il supporto del governo delle Fiandre e la preziosa collaborazione dei seguenti partner e stakeholder, invitati a lasciare commenti e feedback: Partner Associati Euregenas (vedi p. 34 per una lista completa di tutti i partner); Il comitato scientifico del progetto Euregenas; I partecipanti agli incontri della rete regionale Euregenas. Tali reti sono state istituite in cinque regioni per sostenere lo sviluppo e l applicazione del toolkit e hanno visto la partecipazione delle autorità responsabili (policy makers), esperti di salute pubblica, attori della comunità e stakeholder nel settore della prevenzione del suicidio. [Le immagini di questo documento sono state sviluppate da Freepik e IcoMoon] www.euregenas.eu

3 di 41 Prevenzione e gestione dei comportamenti suicidari. Toolkit per il luogo di lavoro. Indice RIASSUNTO 4 1. INTRODUZIONE 5 2. STRATEGIE PER LA PREVENZIONE DEL SUICIDIO SUL LUOGO DI LAVORO 9 1. Fornire e mantenere un ambiente di lavoro sicuro e salutare 10 2. Ampliare i servizi di assistenza psicologica 13 3. Istruire e formare dirigenti e personale 15 4. Limitazione dell accesso ai mezzi letali 16 3. STRUMENTI PRATICI 17 STRUMENTI 1 Informazioni essenziali sul comportamento suicidario 18 1. Epidemiologia 18 2. Luoghi comuni 19 3. Comprendere il comportamento suicidario 20 STRUMENTI 2 Come identificare e gestire dipendenti a rischio di suicidio 22 1. Quali sono i segnali di allerta? 22 2. Come rispondere ai segnali di allerta? 24 STRUMENTI 3 Cosa fare in seguito a un (tentato) suicidio 26 1. Dopo un tentativo di suicidio 27 2. Dopo un suicidio 28 3. Dopo il suicidio di un parente 31 4. LISTA DI CONTROLLO FINALE 33 INFORMAZIONI SU EUREGENAS 34 RIFERIMENTI 37 www.euregenas.eu

4 di 41 Prevenzione e gestione dei comportamenti suicidari. Toolkit per il luogo di lavoro. Riassunto Per la sanità pubblica il suicidio rappresenta un grande problema che può essere prevenuto. Perché è importante impegnarsi nella prevenzione del suicidio negli ambienti di lavoro e sul mercato del lavoro? Quali strategie e interventi è possibile applicare? Nel contesto del progetto Euregenas, questo documento mira a fornire delle risposte a queste domande, delle linee guida e degli strumenti per i datori di lavoro, i dirigenti (delle risorse umane) e i professionisti della salute sul lavoro, Fornendo informazioni per la prevenzione dei comportamenti suicidari sul luogo di lavoro e come gestire situazioni di crisi come un tentativo di suicidio da parte di un dipendente. Questo toolkit si compone di quattro sezioni principali: INTRODUZIONE, in cui si spiega perché la prevenzione del suicidio è un tema che dovrebbe essere affrontato nell ambiente di lavoro. STRATEGIE per la prevenzione del suicidio sul luogo di lavoro, come la promozione della salute mentale, la formazione di dirigenti e personale, la limitazione dell accesso ai mezzi letali e l importanza di includere queste strategie in un quadro di politiche sulla sicurezza e la salute. Una serie di pratici STRUMENTI, tra i quali informazioni essenziali sul comportamento suicidario, per identificare dipendenti a rischio di suicidio, interagire con dipendenti a rischio di suicidio e indicazioni rispetto a cosa sia opportuno fare in seguito a un suicidio o tentativo di suicidio da parte di un dipendente. Per ultimo, il toolkit riassume gli elementi chiave per la prevenzione del suicidio sul luogo di lavoro con una pratica LISTA DI CONTROLLO. Oltre a questo toolkit, è utile leggere anche testi delle politiche regionali e nazionali sulla salute mentale e la prevenzione del suicidio, contenute nelle risorse sviluppate da diversi Paesi. Questo toolkit è disponibile in diverse lingue ed è possibile scaricarlo alla pagina www.euregenas.eu www.euregenas.eu

5 di 41 Prevenzione e gestione dei comportamenti suicidari. Toolkit per il luogo di lavoro. 1. INTRODUZIONE 1. Background e obiettivi di questo toolkit Questo toolkit si rivolge a figure chiave nell ambiente di lavoro, come dipendenti, dirigenti (delle risorse umane), consulenti del lavoro, professionisti della salute sul luogo di lavoro, comitati per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro, ecc. e si pone l obiettivo di fornire informazioni di base sul comportamento suicidario, una panoramica sulle strategie per la prevenzione del suicidio sul luogo di lavoro, buone pratiche e strumenti pratici. A tal fine, fornisce gli elementi principali dei potenziali contributi alla prevenzione del suicidio sul luogo di lavoro. Le linee guida contenute nel toolkit si basano su un analisi dei bisogni regionali degli attori chiave e su una revisione completa della letteratura e delle buone pratiche inglobate nel Pacchetto di Lavoro 4 del progetto Euregenas. È stata inoltre passata in rassegna la letteratura internazionale sull efficacia delle strategie di prevenzione del suicidio, utilizzando Web of science (2000 2014). 2. Perché impegnarsi nella prevenzione del suicidio sul luogo di lavoro? Il suicidio colpisce molti dipendenti La prevenzione del suicidio richiede un approccio multisettoriale: l argomento è importante non solo per il settore sanitario, ma anche per altri, come il luogo di lavoro. Il suicidio colpisce molti uomini e donne di mezza età, per questo rappresenta un grande problema pubblica. Poiché parte di questi uomini e donne trascorre una grande quantità di tempo al lavoro, il suicidio rientra tra i temi della sicurezza e della salute negli ambienti di lavoro, rendendo perciò necessaria la prevenzione del suicidio sul luogo di lavoro anche per quella parte di persone di mezza età che non è lavorativamente attiva come ad esempio i disoccupati e i lavoratori assenti per malattia o che usufruiscono di una pensione d invalidità. Le aziende e le organizzazioni sono spesso impegnate in campagne e programmi di prevenzione per i dipendenti, come ad esempio la lotta alle malattie cardiache, il tumore al seno, sana alimentazione ecc. Impegnarsi nella prevenzione del suicidio è ugualmente importante e utile. www.euregenas.eu

6 di 41 Prevenzione e gestione dei comportamenti suicidari. Toolkit per il luogo di lavoro. Fattori lavoro correlati possono influire sullo sviluppo di pensieri e comportamenti suicidari Misurare la relazione tra lavoro e salute è difficile e il suicidio è sempre un fenomeno molto complesso e dalle molteplici cause. Il comportamento suicidario può essere visto come la conseguenza di un interazione tra fattori biologici, psicologici, sociali e psichiatrici (Hawton & van Heeringen, 2009). Per maggiori informazioni sul comportamento suicidario consulta STRUMENTI 1 (p.18). Fattori sociali specifici come quelli lavoro correlati possono influire sullo sviluppo di comportamenti suicidari. In particolare lo stress, il mobbing e le molestie sul posto di lavoro e la disoccupazione sono comunemente fattori che possono aumentare le possibilità di sviluppare un comportamento suicidario in persone vulnerabili. L impatto dello stress lavoro correlato Lo stress lavoro correlato è uno dei più comuni problemi di salute relazionati al lavoro. La quarta Indagine europea sulle Condizioni di Lavoro ha mostrato che il 22.3% dei lavoratori soffre di stress lavoro correlato (Eurofond, 2007). I fattori di rischio di base per lo stress potrebbero essere un carico di lavoro eccessivo, una sensazione di scarso controllo sul lavoro, poca inclusione, problemi con la direzione, cambiamenti organizzativi, scarsa comunicazione all interno dell azienda, esposizione al rischio (lavorare con prodotti chimici o in quota), scarso bilanciamento tra lavoro e vita privata, mancanza di sicurezza sul posto di lavoro Più specificamente, i principali fattori lavoro correlati che incidono sulle malattie mentali sono una combinazione tra pretese elevate e basso controllo, uno sbilanciamento tra il grande impegno richiesto e le basse ricompense (Stansfeld & Candy, 2006). Questi sono i fattori di rischio per i comuni disturbi mentali, che possono aumentare il rischio di sviluppo di comportamenti suicidari. L impatto del mobbing e delle molestie sul luogo di lavoro Dalla quarta Indagine Europea sulle Condizioni di Lavoro (European Working Conditions Survey EWCS) emerge che nell UE il 4% dei lavoratori ha riportato di essere stato vittima di mobbing e/o molestie in passato (Eurofound, 2012). L esperienza di mobbing o molestie sul luogo di lavoro lascia delle cicatrici. Un recente studio ha mostrato che il 52% dei dipendenti www.euregenas.eu

7 di 41 Prevenzione e gestione dei comportamenti suicidari. Toolkit per il luogo di lavoro. che hanno subito mobbing sul luogo di lavoro ha dichiarato intenzioni o comportamenti suicidari (Pompili et al., 2008). La frequenza di esposizione al mobbing sembra predire ideazioni e comportamenti suicidari, con la depressione come parziale mediatore nel rapporto (Balducci, Alfano, & Fraccaroli, 2009). L impatto della disoccupazione e la crisi economica La disoccupazione, che spesso aumenta durante una crisi economica, può influire sullo sviluppo di pensieri e comportamenti suicidari in persone vulnerabili. Per alcuni Paesi, gli studi mostrano che quanto più è elevato il tasso di disoccupazione, tanto più lo è il tasso di mortalità per suicidio (Lin, 2006). In particolare, durante una crisi economica, sembra che con un aumento della disoccupazione pari all 1%, il tasso di mortalità per suicidio aumenti dello 0,8% (Stuckler, Basu, Suhrcke, Coutts, & McKee, 2009). Rispetto all impatto della crisi economica del 2008 sul comportamento suicidario, uno studio condotto in 54 Paesi sia in Europa che in America, ha mostrato che l aumento del tasso di suicidio è legato all aumento del tasso di disoccupazione, specialmente negli uomini (Chang, Stuckler, Yip, & Gunnell, 2013). Tale legame risulta essere ancora più forte in quei Paesi che prima della crisi avevano un basso tasso di disoccupazione. Il dibattito in questo settore è tuttavia molto acceso e altri studi mostrano nessi causali non chiari tra la crisi economica e l aumento nel tasso di mortalità per suicidio in Europa (Fountoulakis et al., 2014). Inoltre, l impatto della crisi sul tasso di suicidio non vale per i Paesi con un sistema previdenziale capace di tutelare i propri cittadini anche durante periodi caratterizzati da maggiore disoccupazione e di crisi economica. In alcuni Paesi, l aumento del tasso di suicidio potrebbe essere spiegato in parte dal fatto che durante una crisi economica si apportano tagli ai budget destinati ai servizi sanitari e sociali (Stuckler, Basu, Suhrcke, Coutts, & McKee, 2009). Oltre alla disoccupazione, la crisi economica causa anche dei cambiamenti nella struttura di molte aziende, che possono essere costrette a riorganizzarsi, ridimensionarsi o chiudere. Tali cambiamenti possono causare ulteriori rischi psicologici e avere effetti dannosi sia dei dirigenti che degli impiegati (Kieselbach, Nielsen, & Triomphe, 2010). Queste informazioni mostrano quanto sia necessario prestare attenzione alla prevenzione del suicidio sul luogo di lavoro e al di fuori dello stesso, specialmente durante una crisi economica. Ciò dovrebbe includere un supporto alle persone occupate e a quelle disoccupate. www.euregenas.eu

8 di 41 Prevenzione e gestione dei comportamenti suicidari. Toolkit per il luogo di lavoro. Posti di lavoro produttivii salutari e sicuri creano dipendenti sani e I dirigenti (delle risorse umane) e i professionisti della salute sul lavoro possono svolgere un ruolo importante nel monitoraggio della salutee (psicologica) dei dipendenti e possono indirizzarli per tempo verso un assistenza specialistica. Infatti, i dipendenti che si sentono informati, coinvolti, sicuri, valutati e sostenuti sonoo più sani e produttivi e più utili all organizzazionee aziendale. Secondo l Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro,, i benefici di un luogo di lavoro sicuro e salutare sono: Miglioramento del benessere dei dipendenti e soddisfazione per il lavoro; Una forza lavoro sana, motivata e produttiva; Miglioramento generale delle prestazioni e della produttività; Riduzione dei tassi di assenteismo e di rinnovo del personale; Riduzione dei costi e degli oneri sulla società in generale; Conformità con i requisiti di legge. FOCUS: professioni ad alto rischio Per alcune professioni è più facile sviluppare comportamenti suicidari. Rischi elevati si ritrovano ad esempio tra medici (Hawton, Agerbo, Simkin, Platt, & Mellanby, 2011), agricoltori e artisti (Andersen, Hawgood, Klieve, Kolves, & De Leo, 2010). Un importante fattore che aumenta il rischio di suicidio in alcune professioni è la disponibilità e l accesso a mezzi letali per compiere c unn suicidio (ad es. accesso a farmaci, armi da fuoco o pesticidi) e la consapevolezza di quanto tali mezzi siano letali (Stallones, Doenges, Dik, & Valley, 2013). Oltre l accesso a tali mezzi, recentemente anche i fattori socio economici si sono dimostrati fattori chiave nella spiegazione dei cambiamentic i nei tassi di suicidio sul lavoro. Unn recente studio, che metteva in luce il cambiamento delle professioni ad alto rischio di suicidio, ha mostrato un aumento significativo nei tassi di suicidioo tra le professioni manuali (Roberts, Jaremin, & Lloyd, 2013). perr la salute

9 di 41 Prevenzione e gestione dei comportamenti suicidari. Toolkit per il luogo di lavoro. 2. STRATEGIE PER PREVENIRE IL SUICIDIO SUL LUOGO DI LAVORO E possibile sviluppare strategie specifiche per il luogo di lavoro che promuovano la salute mentale e prevengano comportamenti suicidari tra i dipendenti. Una rassegna della letteratura ha rivelato che i contenuti più comuni dei programmi per la prevenzione del suicidio sul luogo di lavoro sono: istruzione e formazione di dirigenti e dipendenti, sviluppo di reti di supporto e cooperazione da parte di risorse interne ed esterne (Takada & Shima, 2010). Tuttavia, non esiste una ricetta semplice per la prevenzione del suicidio e i dirigenti e i dipendenti sono spesso solo dei gatekeeper. Prima di mettere in pratica delle strategie è necessaria una formazione appropriata e una stretta cooperazione con professionisti della salute (mentale) interni ed esterni e con i servizi sanitari. Inoltre, quando si mettono in pratica delle strategie, è di fondamentale importanza che le stesse facciano parte di una più ampia politica di sicurezza e salute sul lavoro dell azienda e siano in linea con le politiche sulle risorse umane, la promozione della salute mentale, la prevenzione del bullismo, la prevenzione del burn out, ecc. E importante che le organizzazioni mettano in atto politiche preventive per minimizzare le possibilità di suicidio (ad es. procedure efficienti contro il bullismo e le molestie) e dispongano di chiari sistemi di gestione delle crisi, che permettano di gestire morti improvvise, dipendenti a rischio di suicidio o che commettono un suicidio. (Kinder & Cooper, 2009) www.euregenas.eu

10 di 41 Prevenzione e gestione dei comportamenti suicidari. Toolkit per il luogo di lavoro. Nella sezione di seguito saranno trattate quattro strategie chiave per la prevenzione di comportamenti suicidari sul luogo di lavoro: 1. Creare e mantenere un luogo di lavoro sicuro e salutare 2. Ampliare i servizi di salute psicologica 3. Educare e formare dirigenti e dipendenti 4. Limitare l accesso a mezzi letali ❶ Fornire e mantenere un luogo di lavoro sicuro e salutare Le iniziative sulla prevenzione del suicidio dovrebbero essere inserite all interno della più ampia cornice delle politiche per la sicurezza e la salute sul lavoro e far parte della cultura generale del luogo di lavoro. Un luogo di lavoro è sicuro e salutare quando i dipendenti e i datori di lavoro si sentono valorizzati e sicuri, lo stress è riconosciuto e i dipendenti sentono di avere un certo livello di controllo sulle attività che svolgono. L agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro ha recentemente pubblicato un quadro strategico per la sicurezza e la salute sul lavoro. E possibile accedere al documento, in tutte le lingue europee, dalla pagina: http://osha.europe.eu INVESTIRE IN UN LUOGO DI LAVORO SICURO E SALUTARE SIGNIFICA: Promuovere la salute mentale e destigmatizzare i problemi ad essa legati. Per promuovere la salute mentale sul luogo di lavoro sono disponibili vari interventi a diversi livelli (politico, organizzativo e individuale). E ad esempio possibile creare maggiore consapevolezza attraverso varie attività (un punto di partenza potrebbe essere la Giornata Mondiale della Salute Mentale, il 10 ottobre), sviluppare programmi psico educativi sulla salute mentale, fare formazione per sviluppare competenze che mirino al miglioramento della resilienza, della gestione del tempo e dello stress, ecc Le prove a disposizione hanno www.euregenas.eu

11 di 41 Prevenzione e gestione dei comportamenti suicidari. Toolkit per il luogo di lavoro. mostrato quanto sia forte f l impatto generalee della promozione dellaa salute mentale sul luogo di lavoro. I ricavi apportati dall investimento nella promozionee sono più di cinque volte superiori ai costi, che possonoo essere coperti nell arcoo di 1 anno ( McDaid, 2011). Prevenire e e ridurre il bullismo. Investendo in politiche e programmi contro il bullismo. Ampliare i l supporto e i servizi perr la salute psicologica per i dipendenti. Vedi pag. 14. Prevenire e ridurre lo stress sull lavoro e aumentare la resilienzaa dei dipendenti. E possibile ridurre lo stress sul lavoro investendo in politiche e programmi per la gestione dello stress e realizzando cambiamenti organizzativi. Di seguito è presentato un esempio con criteri per controllare i rischi dii stress psicologico lavoro correlato. FOCUS: controllare il rischioo di stress psicologico lavoro correlatoo I dirigenti possonoo avere un impatto positivo sul livello di stress psicologico lavoro correlato, prendendo in considerazione le l domande di seguito. L applicazione di varie misure inizia con una valutazione delle condizioni di lavoro e dei possibili fattori di stress (Parldon, 2013): E possibile modificare l ordine e il carico di lavoro delle attività svolte dal dipendente? I dipendenti conoscono e applicano la ripartizione di incarichi, competenze e responsabilità? I dipendentii affrontano regolarmente stress emotivo, come il dover morte e situazioni minacciose? Esistono turni alternati e notturni? sopportare malattie, Esiste una pressione dovuta a momenti di picco? E possibilee programmare facilmente le ore lavorative? E possibile fare regolarmente delle pause? Nella valutazione di questi fattori di rischio, è importante coinvolgere i dipendenti per identificare le aree di azione importanti, tenere i dipendenti aggiornati sullo statoo della valutazione del rischio, far valutare i dati da un azienda esterna e assicurarsi che le misure scelte siano messe in pratica. perr la salute

12 di 41 Prevenzione e gestione dei comportamenti suicidari. Toolkit per il luogo di lavoro. FOCUS: Campagnaa sui postii di lavoroo salutari L Agenzia europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro ha lanciato la campagna Posti di lavoro Salutari Gestisconoo lo Stress, con l obiettivo di aumentare la consapevolezza sui rischi psicologici, fisici e sociali legati allo stress sul lavoro. Nel sito è possibile trovare strumentii e risorse per gestire lo stress e i rischi psicologici sul lavoro (disponibile in tutte le linguee europee). https:/ //www.healthy workplaces.eu perr la salute

13 di 41 Prevenzione e gestione dei comportamenti suicidari. Toolkit per il luogo di lavoro. ❷ Ampliare i servizi di assistenza psicologica I problemi di salute mentale sono comuni tra i dipendenti, da qui il bisogno di servizi più articolati psicologica in ambito lavorativo. Per raggiungere tale obiettivo, sul posto di lavoro dovrebbe essere fornito almeno un supporto di base per dipendenti che ne hanno bisogno, come consulti con servizi sanitari interni o esterni e supporto per il reintegro sul luogo di lavoro, in seguito a problemi di salute mentale. I problemi di salute mentale sono comuni: il 20% dei lavoratori della UE dichiara uno scarso benessere mentale (5 a Indagine Europea sulle Condizioni di Lavoro, 2012). Quando possibile, sul posto di lavoro si dovrebbe investire in programmi più ampi per l assistenza ai dipendenti. Per mettere in pratica tali programmi è richiesto un supporto a livello di politiche. Per questo è necessario concordare ufficialmente una strategia sul lavoro, che miri a investire sia nella prevenzione sia nella cura delle malattie. Il fatto che i sistemi sul lavoro cambino da paese a paese, potrebbe costituire un ostacolo ad un efficiente prevenzione del suicidio. Tali programmi possono includere i seguenti COMPONENTI: Controllo dei dipendenti Tra le persone a rischio di suicidio, la percentuale di chi soffre di disturbi psichiatrici arriva al 90%. Il controllo dei problemi di salute mentale e dei disturbi psichiatrici nei dipendenti e un indirizzamento tempestivo verso l aiuto di cui hanno bisogno, può impedire lo sviluppo di comportamenti suicidari e può permettere ai dipendenti di avere migliori prestazioni sul luogo di lavoro. Poiché il controllo è una questione molto difficile e sensibile, dovrebbe essere svolto da professionisti formati nella salute mentale o professionisti della salute sul lavoro. Sviluppo di programmi di cura specifici E stato ad esempio dimostrato che i programmi di cura specifici che sono stati sviluppati per alcuni dipendenti con disturbi depressivi hanno dato ottimi risultati. Una ricerca condotta su un programma di aiuto telefonico e gestione della cura per dipendenti depressi, ha mostrato l efficienza di tale programma sia nella riduzione dei sintomi depressivi sia nell aumento della www.euregenas.eu

14 di 41 Prevenzione e gestione dei comportamenti suicidari. Toolkit per il luogo di lavoro. produttività sul lavoro, a confronto c con un gruppo di controlloo (Wang et al., 2007). Per questo motivo vale la pena investire in tali programmi. Indirizzo (e incoraggiamento!) per trattamenti e controlli I dipendenti devono essere indirizzati verso servizi sanitari interni o esterni ed essere incoraggiati a utilizzare tali servizi. In seguito ad un consulto sono necessari dei controlli. Sostegno per il reinserimento sul luogo di lavoro E auspicabile facilitare e sostenere s il ritorno sul luogo di lavoro in seguitoo a problemi di salute mentale. Alla pagina 27 di questo toolkit è disponibile un link alle a linee guida. IMPORTANTE: presta attenzionee ai gruppi vulnerabili! Alcuni gruppi di popolazione sono s più soggetti a sviluppare pensieri e comportamenti suicidari. E importante prestare particolare attenzionee e cura a questi gruppi. Alcuni A esempi sono: Persone che hanno perso un parente per suicidio Le persone che hanno perso un parente per suicidio, anche chiamati sopravvissuti del suicidio (suicide survivors), corrono un alto rischio di sviluppare malattie fisiche e psicologiche e un comportamento suicidario (Beautrais, 2004; Qin, Agerbo, & Mortensen, 2002).. Quando un dipendente perde una persona cara, è importante monitorare la sua salute e fornire il supporto specifico. Le linee guida di base sul comportamento in caso di suicidio del parente di un dipendentee sono incluse nello Strumento (Tool) 3 di questo toolkit. All interno del quadro del progetto Euregenas è stato sviluppato un catalogo di risorse per i sopravvissuti ed è disponibile alla pagina: www.euregenas.eu/publications. Persone lesbiche, gay, bisessuali o transgender (LGBT) Spesso nella loro vita le persone LGBT si trovano ad affrontare fattori di stress aggiuntivi a causa della loro identità sessuale o di genere (difficoltà durante il processo di coming out, discriminazione o molestie sul luogo di lavoro ecc. ) e ciò lii rende più soggetti a sviluppare pensieri o comportamenti suicidari (King et al., 2008). Un recente studioo ha mostrato che il 19% delle persone LGBT dell UE ha riportato di aver subito discriminazioni sul luogo di lavoro negli ultimi 12 mesi, per il fatto di essere lesbica, gay, bisessuale o transgender (European Union Agency for Fundamental Rights, 2012). Per questo, è necessario dedicare loro attenzioni, cure e iniziative specifiche. perr la salute

15 di 41 Prevenzione e gestione dei comportamenti suicidari. Toolkit per il luogo di lavoro. ❸ Istruire e formare dirigenti e personale In generale, l istruire e il formare personale capace di riconoscere i segnali di avvertimento dei comportamenti suicidari, intervenire ed esprimersi in situazioni di crisi, c spesso definito formazione per gatekeeper, è stata riconosciuta come una strategia efficiente per la prevenzione del suicidio (per saperne di più si rimanda alle Linee Guida Generiche sulla Prevenzione del Suicidio disponibili a www.euregenas.eu/publications). Quando si organizza questo tipo t di formazione è necessario cercare professionisti (della salute mentale) interni o esterni che sappiano formare. Tali professionisti dovrebbero essere esperti nel settoree della prevenzione del suicidio e avere esperienza nella formazione. Molti programmi di formazione nella prevenzione del suicidio sono s stati sviluppati e messi in praticaa all interno del luogo di lavoro (ad esempio negli ospedali, stazioni di polizia, aziende) ed è stato dimostrato il loro significativo contributo nell accrescere le conoscenzee sul comportamento suicidario, migliorare le attitudini nell interazione con persone suicidarie, effettuare interventi più efficienti e in alcuni casi hanno avuto unn impatto significativo anche sui tassi di suicidio (Cross, Matthieu, Cerel, & Knox, 2007; Gullestrup, Lequertier, & Martin, 2011; Mishara & Martin, 2012). Tuttavia, è consigliato inserirli in un quadro di programmi di formazione più ampio (e di una più ampia politica sulla salute sul lavoro l all interno dell azienda) che tratti temi come la gestione dello stress, prevenzionee del burn out, promozione delle malattie mentali, ecc FOCUS: MATES in construction MATES in construction (MIC) è un organizzazione per lo sviluppoo di comunità con l obiettivo di ridurre il tasso di suicidi e miglioraree la salute mentale e il benessere all interno delle aziende edilizie australiane. L organizzazione MATES in constructionn fu istituitaa in seguito ai risultati di ricerche che c dimostravano che i tassi di suicidio di uomini impiegati nell edilizia erano superiori alla media maschile. L organizzazione realizza diversi programmi di formazione (basati sull evidenza scientifica) che mirano ad aumentare la consapevolezza rispetto al suicidio sul lavoro, semplificando l accesso alle diversee forme di aiuto e assicurando che l aiuto offertoo sia pratico, professionale e appropriato. Tali programmi includono: Corsi di formazione di consapevolezc zza generalee sulla prevenzione dell suicidio per tutti i dipendenti. perr la salute

16 di 41 Prevenzione e gestione dei comportamenti suicidari. Toolkit per il luogo di lavoro. Corsi di formazione specifici per diventare Connector o ASSIST. Un Connector è un dipendente formato per garantire laa sicurezza di un collega in crisi e,, allo stesso tempo, metterlo in contatto con un ASSIST (dipendente o professionista) perché lo aiuti. Un dipendente ASSIST è paragonabile a un responsabile di primo soccorso in azienda. Un ASSIST ha il compito di parlare con la persona con pensieri suicidari, cercando di metterla al sicuro. Attraverso l impiego di semplici competenze, un ASSIST ascolterà laa persona e le sue preoccupazioni rispondendo in modo appropriato, con l obiettivo di raggiungere un contratto o un piano sicuro per il dipendente. Maggiori informazioni su MATES in construction si trovano al sito www.matesinw nconstruction.com.au ❹ Limitazione dell ac ccesso ai mezzi letali Nelle professioni con facile accesso a medicinali, armi da fuoco, oggetti affilati o pesticidi, è importante assicurare un magazzino sicuro per tali oggetti. Ad esempio, per quanto riguarda i pesticidi, l iniziativaa dell OMS sull Impatto s dei Pesticidi sulla Salutee (2006), ha identificato una serie di interventi comunitari per incoraggiare unn deposito più sicuro perr i pesticidi, tra i quali: Fornire alle famiglie di agricoltori scatole dotate di lucchetto per il deposito dei pesticidi. Incoraggiare un depositoo pubblico centralizzato dei pesticidi ; Istruire le persone che ne fanno uso, sui rischi associati all uso dei pesticidi e su un loro impiego, immagazzinamentoo e collocamento sicuri. E inoltre importante rendere sicure s tutte le aree nell ambiente di lavoro da cui è possibile saltare. I tetti dovrebbero essere messi in sicurezza, ad esempio, con recinzioni di sicurezza e se possibile le finestree dovrebbero essere dotate di dispositivi di blocco. E inoltre essenzialee fornire ai dipendenti che svolgono lavori in quota o sui tetti, dispositivi di protezione per la caduta (ad esempio,, ancoraggi o parapetti di protezione). FOCUS: Working minds Working minds è un organizzazione americana che fornisce strumenti e reti organizzative per l assistenza nella prevenzione del suicidio sui luoghi di lavoro e interventi da applicare prima e dopo un suicidio (postvention). Working minds crea reti per la prevenzione del suicidio sul luogo di lavoro (Workplace Suicide Preventionn Network), fornisce corsi di formazione aggiornatissimi e cerca di cambiare la cultura nella prevenzione del suicidio sul luogo di lavoro, attraverso campagne di marketing sociale. Molte risorse r e pratiche linee guida www.workingminds.org. sono disponibili alla pagina: perr la salute

17 di 41 Prevenzione e gestione dei comportamenti suicidari. Toolkit per il luogo di lavoro. 3. STRUMENTI PRATICI STRUMENTO 1 Informazioni essenziali sui comportamenti suicidari p. 18 STRUMENTO 2 p. 22 Come identificare e interagire con dipendenti a rischio di suicidio. STRUMENTO 3 Cosa fare in seguito ad un (tentato) suicidio? p. 26 perr la salute

18 di 41 Prevenzione e gestione dei comportamenti suicidari. Toolkit per il luogo di lavoro. 1. Epidemiologia STRUMENTO Informazioni essenziali sui comportamenti suicidari Pensieri e comportamenti suicidari possono definirsi come un processoo complessoo che va dall ideazione del suicidio, allaa programmazione, al tentativo e termina t conn il suicidio stesso. Il comportamento suicidario è una conseguenza dell interazionee tra fattori biologici, genetici, psicologici, sociali, ambientali e situazionali (Hawton & van Heeringen, 2009). Questo opuscolo evidenzia l epidemiologia, i luoghi comuni e i modelli esplicativi sul comportamento suicidario. Il suicidio è un problema importante per la sanità pubblica in Europa, dove il tasso medio di prevalenza di suicidi è pari a 11,8 per 100.000 abitanti (Eurostat, 2010). Il suicidio interessa persone di tutte le età, culture e gruppi di popolazione. Il più basso tasso di d suicidio si rileva tra le persone sotto i 15 anni e il più alto tra le persone con età pari o superiore ai 70 anni, uomini e donne, in tutte le regioni del mondo, sebbene i modelli età sesso del tasso di suicidioo tra persone di età compresa tra 15 e 70 anni variano in base alle regioni ( Organizzazione Mondialee della Sanità, 2014). I tentativi di suicidio sono più comuni dei suicidi. Vari studi mostrano che e gli atti suicidari con esito non fatale sono almeno 10 volte piùù frequenti dei suicidi con esito fatale. In alcune regioni Europee, comportamenti suicidari con esito non fatale sono prevalentemp mente comuni tra gli adolescenti (Nock et al., 2008). Il suicidio o i tentativi di suicidio colpisconoo più persone, direttamente e indirettamente. Una morte per suicidio ha un impatto molto forte, sia nel breve che nel lungo termine, sui survivor, chi c perde una persona cara per suicidio: : coniugi, familiari, figli, parenti, amici, colleghi di lavoro e coetanei. Esiste ad esempio un maggior rischio di dolore patologico e di suicidio (Young et al., 2012). Si stima che ogni suicidio colpisca in modo diretto da sei a quattordici persone circa, tra membri della famiglia e amici (Clark & Goldney, 2000; Jordan & McIntosh, 2011). perr la salute

19 di 41 Prevenzione e gestione dei comportamenti suicidari. Toolkit per il luogo di lavoro. 2. Luoghi comuni Il suicidio non può essere prevenuto Esistono molte idee sbagliate sul comportamento suicidario. Nella lista che segue si analizzano le più comuni. c Uno dei luoghi più comuni sul comportamento suicidario è che questo non si possa prevenire. La maggior parte delle persone a rischio di suicidio però nutre sentimenti contrastanti sulla morte. Anche le persone più depresse hanno dubbi fino all ultimo momento e sono combattuti tra il desiderio di viveree e quello di porre finee al loro dolore. Esistono inoltre prove scientifiche che mostrano l effetto preventivo di un numeroo sostanziale di interventi. Il suicidio è una reazionee normalee a una situazione anormale a Il suicidio non è una reazionee normale, adeguata ad esempio a fattori dellaa vita estremamente stressanti. Il suicidio è una reazione insolita e inadeguata a una situazione piuttosto normale. Nella vita, tutti dobbiamo affrontare situazioni di stress o eventi negativi che si presentano spesso, ma solo poche personee sviluppano pensieri e piani suicidari. Parlare di suicidio con qualcuno aumenta il rischio di suicidari comportamenti L esprimere pensieri suicidari,, non dovrebbe essere consideratoo una semplice invocazione per attirare l attenzione, ma un espressione di sofferenza che indica che la personaa è disperataa e prova un forte dolore emotivo. Parlare di pensieri e piani suicidari faccia a facciaa con qualcuno non aumenta l intento suicidario o la mancanzaa di speranza. Al contrario, parlare di ideazioni suicidarie s in un ambiente privato può essere un metodo preventivo efficace e parlare dii suicidio può salvare la vita quando si incoraggia la persona a chiedere aiuto. Le persone che parlano di suicidio non commetterannoo un suicidio o tentativi di suicidio. La maggior parte di coloro che compiono il suicidio o tentano di togliersi t la vita comunica i propri pensieri suicidari prima dell atto. Per questo è di grande importanza prendere sul serio qualsiasi espressione di pensieri suicidari e incoraggiare la persona a cercaree aiuto. Per leggere altri luoghi comuni: http:// /www.afsp.org/news events/in the news/understanding suicide myth vs. fact perr la salute

20 di 41 Prevenzione e gestione dei comportamenti suicidari. Toolkit per il luogo di lavoro. 3. Comprendere il comportamento suicidario La ricerca mostra chiaramente che il comportamento suicidario è un problema complesso e multifattoriale. Il comportamento suicidario non ha mai una causa unica e si sviluppa sempre s in ad una combinazione di fattori di rischio e la mancanza di fattori di protezione. I fattori di rischio hanno caratteristichc he tali da aumentare la probabilità che un individuo consideri il tentativo di suicidio o lo commetta. I fattori di rischio includono: malattie psichiatriche (ad es. disturbi depressivi, disturbi per uso di sostanze), malattie somatiche (ad es. condizioni mediche che causano dolore cronico), esperienze negative precocii (ad es. la perdita di un familiare in giovane età, abusi), caratteristiche personali (ad es. mancanza di speranza, impulsività) e precedenti comportamenti suicidari. I fattori di rischio non sono statici s e possono mutare durante l arco della vita e di Paese in Paese. I fattori protettivi hanno caratteristiche che rendonoo meno probabile la possibilità di considerare il tentativo di suicidio o di commetterlo. Esempi di fattori protettivi potenziali sono: un idea di sé positiva, adeguate abilità di risoluzione di problemi, adeguata tendenza a ricercare aiuto e sostegno a livello sociale. La figura 1 descrive un modello integrato, basato sull impatto che fattori di rischio biologici, psicologici, psichiatrici e sociali possono avere sullo sviluppo di comportamenti suicidari. Ill modello si focalizza su tre fattori chiave: Fattori legati ai tratti della personalità, come fattori genetici, biologicii e psicologici (ad es. disfunzioni della serotonina, della personalità e psicologiche cognitive); Caratteristiche legate allo stato emotivo, come depressione e mancanza di speranza, s influenzate da fattori stressanti dellaa vita (ad es. crisi economiche, problemi sociali, violenze domestiche), dall abilità nella gestione di tali fattori di stress o da disturbi psichiatrici; Fattori di soglia, che possono avere l effetto di aumentare o diminuire laa soglia di rischio. Ad esempio le notizie sull suicidio divulgate dai mezzi di informazione possonoo influire negativamente sui comportamenti suicidari, mentre un sistema sanitario accessibile può avere un effetto protettivo e impedire che le persone sviluppino comportamenti suicidari. Programma dell' UE