Comune di Bertinoro (BO) Fratta Terme - comparto attuativo CA 15



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Transcript:

Comune di Bertinoro (BO) Fratta Terme - comparto attuativo CA 15 Relazione idraulica per il dimensionamento del sistema di smaltimento delle acque meteoriche, reflue e degli invasi di laminazione Luglio, 2010 Ing. Marco Maglionico Via Corticella 25, 40128 Bologna e-mail: marco.maglionico@email.it C.F. MGLMRC68R24A944W P.IVA 02565201205

INDICE 1. Introduzione... 3 2. Inquadramento idraulico dell area... 4 3. Parametri Idrologici di progetto... 7 4. Calcolo delle portate di origine meteorica... 9 5. Dimensionamento degli invasi per la laminazione delle portate... 17 6. Rete fognaria per la raccolta delle acque reflue... 22

1. Introduzione La relazione descrive il dimensionamento degli elementi destinati allo smaltimento delle acque meteoriche e reflue e dei manufatti necessari alla laminazione delle portate meteoriche al fine di rispettare l invarianza idraulica. L area è localizzata in prossimità di Via Loreta e Viale Superga a Fratta Terme ed è individuata nella Figura 1. N 100 m Figura 1 Immagine aerea della zona oggetto di intervento prima della realizzazione dell urbanizzazione. L intervento interessa una parte prevalente di area verde, che rimarrà tale e un area, attualmente destinata a parcheggio, che verrà ampliata, oltre alla realizzazione di diversi edifici residenziali, commerciali e ricettivi. L estensione complessiva dell intervento è pari a circa 3,3 ettari. Nel seguito della relazione vengono descritti i calcoli eseguiti per dimensionare i manufatti idraulici. Pag. 3/24

2. Inquadramento idraulico dell area Il recapito delle acque meteoriche è costituito dal Rio Salso che scorre in prossimità dell area stessa. Le acque reflue possono invece essere immesse in un sistema fognario esistente che, tramite un impianto di sollevamento riporta le acque all interno di un collettore fognario di tipo misto che scorre lungo via Loreta, HERA ha fornito alcune informazioni del sistema fognario esistente secondo il GIS in loro possesso e riportato nelle figure seguenti. In particolare la classificazione delle tubazioni adottata da HERA prevede linee di colore blu per la rete fognaria destinata alla raccolta delle acque meteoriche, di colore rosso per la rete fognaria nera (con linea tratteggiata nel caso di fognature in pressione) e di colore verde nel caso di reti fognarie miste. 1 2 Figura 2 Immagine dell area fornita da HERA che riporta lo schema della rete fognaria esistente (i punti rossi numerati indicano gli scarichi nel Rio Salso). 3 Complessivamente si hanno 3 punti di scarico nel Rio Salso che potrebbero essere sfruttati per l immissione delle acque meteoriche del comparto in progetto, previa laminazione delle portate stesse. Pag. 4/24

Impianto di sollevamento acque reflue Figura 3 Immagine fornita da HERA che riporta lo schema della rete fognaria esistente con evidenziato l impianto di sollevamento per le acque reflue. Figura 4 Immagine fornita da HERA che riporta lo schema della rete fognaria mista esistente in Via Loreta. Pag. 5/24

Le acque reflue lungo via Superga vengono inviate ad un impianto di sollevamento che, tramite un collettore in pressione, le invia alla fognatura mista lungo via Loreta (Figura 4). Per quanto riguarda le acque meteoriche raccolte lungo via Superga e nel parcheggio adiacente non è stato possibile individuare con esattezza il recapito delle acque meteoriche, ma si suppone che siano convogliate verso il recapito individuato con il numero 1 o meno probabilmente il numero 2 (Figura 2). I numerosi sopralluoghi, anche con i tecnici comunali non hanno al momento consentito di individuare con chiarezza la posizione del recapito. Si rimanda pertanto alle fasi successive della progettazione la risoluzione di tale aspetto. Anche rispetto al fatto che nella cartografia (Figura 2) i tratti di tubazione afferenti ai 3 scarichi siano indicati come rete fognaria mista non è stato possibile chiarirlo in quanto risulta un piano di risanamento degli scarichi per la separazione delle acque reflue. Qualora ciò non fosse stato completamente attuato, prima dell immissione degli scarichi dei sistemi di laminazione nel sistema fognario esistente si provvedere a posizione un sifone. Di fatto il sistema fognario in progetto non modifica il sistema di raccolta delle acque lungo via Superga, realizzato recentemente con caditoie in ghisa, ma semplicemente si amplia quello del parcheggio evitando con il nuovo sistema fognario di tagliare proprio via Superga. Pag. 6/24

3. Parametri Idrologici di progetto Per individuare le piogge di progetto è stata sviluppata una specifica ed approfondita analisi delle precipitazioni di forte intensità e breve durata, responsabili dei massimi deflussi, per l area del progetto e si è poi provveduto a definire la curva di possibilità pluviometrica. Lo studio della pluviometria è stato svolto facendo riferimento ai dati degli Annali Idrologici relativi alle precipitazioni registrate al pluviografo di Forlì. Complessivamente erano disponibili 39 anni di dati, discontinui dal 1951 al 1973 e dal 1990 al 2007, da cui si sono selezionati gli eventi di breve durata e forte intensità di durata 15, 20, 30, 45 minuti, e gli eventi di durata 1, 3, 6, 12 e 24 ore. Per l analisi delle altezze di pioggia si è adottata la legge per i valori estremi di Gumbel: P( h h) = e e α ( h u) La Curva di Possibilità Pluviometrica è stata ottenuta suddividendo i dati in due gruppi, quelli di durata fino all ora e quelli di durata da 1 ora a 24 ore. La curva di possibilità pluviometrica che si ottiene con tempo di ritorno 25 anni è la seguente: Per durate fino all ora: 0,613 h = 51,19 t (h in mm; t in ore) [1] Per durate superiori all ora: 0,247 h = 48,25 t (h in mm; t in ore) [2] Pag. 7/24

Piogge Forlì (TR 25 anni) 5.00 4.75 4.50 Ln (Altezza di pioggia) - (mm) h = 51.19 t 0.613 4.25 4.00 3.75 3.50 3.25 3.00 2.75 h = 48.25 t 0.247 2.50 2.25 2.00-2 -1 0 1 2 3 4 Ln (Tempo) - (ore) Figura 5 Rappresentazione della curva di possibilità pluviometrica di progetto. Pag. 8/24

4. Calcolo delle portate di origine meteorica Il sistema drenante prevede un insieme di tubazioni che seguono l andamento delle strade e veicolano le acque verso l invaso per la laminazione delle portate. La stima del valore della portata di progetto che sollecita, per assegnato tempo di ritorno, il sistema scolante e di conseguenza, il sistema di laminazione, viene effettuata mediante l'applicazione del metodo cinematico. L ipotesi adottata per il modello di calcolo è che il sistema idrologico sia lineare e invariante nel tempo ovvero che l idrogramma, per assegnata precipitazione, dipenda dalle caratteristiche del bacino supposte stazionarie e indipendenti dall evento considerato. Il metodo cinematico o della corrivazione è basato sulle seguenti ipotesi: gocce d acqua cadute contemporaneamente in punti diversi del bacino impiegano tempi diversi per giungere alla sezione di chiusura; il contributo di ogni singolo punto alla formazione della portata di bacino sia proporzionale all intensità di pioggia in quel punto; il tempo impiegato dalle gocce per raggiungere la sezione di chiusura sia caratteristico di ciascun punto ed invariante nel tempo. Il tempo di corrivazione caratteristico del bacino è il tempo necessario perché la goccia caduta nel punto idraulicamente più lontano raggiunga la sezione di chiusura. Per le reti urbane il tempo di corrivazione t c è dato dalla somma di due termini: t = t + t c t a t r a r rappresenta il tempo di accesso che la particella d acqua impiega per raggiungere il sistema di scolo delle acque; rappresenta il tempo di rete ed è quello impiegato dalla particella per raggiungere, dal punto in ingresso alla rete, la sezione di chiusura ed è il rapporto tra la distanza percorsa e la velocità impiegata per percorrerla. Il tempo di accesso è di incerta determinazione variando infatti con la pendenza dell area, con la natura della pavimentazione, con la tipologia dei drenaggi minori della rete; esso viene assunto di valore pari a 5 minuti. Il tempo di rete è dato dalla somma dei tempi di percorrenza di ogni singola tubazione seguendo il percorso più lungo ed ottenuto come rapporto tra la lunghezza percorsa e la velocità effettiva determinata iterativamente in funzione della portata e del grado di riempimento effettivo. La determinazione della pioggia netta avviene per depurazione della frazione lorda caduta sul terreno considerando che una parte di questa si perde per effetto di infiltrazione e detenzione superficiale. Il coefficiente di deflusso, pari al rapporto tra il volume defluito nella sezione di Pag. 9/24

chiusura e quello caduto sull intero bacino, è definito sulla base dei seguenti valori di riferimento: - coperture e superfici asfaltate ϕ = 0.85 - parcheggi semipermeabili ϕ = 0.65 - superfici a verde ϕ = 0.15 Pertanto con il metodo cinematico la portata massima al colmo alla sezione di chiusura del bacino vale: Q = ϕ A a n 1 t c dove: ϕ coefficiente di deflusso dell area; A superficie complessiva del bacino (m 2 ); a, n coefficienti della curva di possibilità pluviometrica; t c tempo di corrivazione del bacino (ore). Per la verifica delle sezioni idrauliche una volta determinata la portata di progetto, o udometrica, che le sollecita viene eseguita in condizioni di moto uniforme secondo l espressione di Gauckler-Strickler: Q = Ks Ω R 2 / 3 i dove: Q Ks portata che può transitare nel condotto a sezione piena (m 3 /s); coefficiente di scabrezza secondo Gauckler-Strickler (m 1/3 /s); Ω sezione idraulica del condotto (m 2 ); R raggio idraulico (m); i pendenza del condotto (m/m). La scabrezza K s è stata assunta, secondo il coefficiente di Gauckler-Strickler, pari a: K Scls = 70 m 1/3 /s K Spvc = 80 m 1/3 /s per tubazioni e canalette in calcestruzzo; per tubazioni in materiale plastico. Pag. 10/24

49.500 50.000 49.500 56.000 50.500 55 55 55 56 55 56 58 58 00 00 00 55.5 55.5 00.000 00 56.000 00 00 00 00 51.000 BOX ENEL 58.000 50.500 00 50.000 49.0 56 56 58.5 58.5 58.5 55.5 58 58 49.000 00 51.000 50.500 58.000 50.000 49.500 49.000 58.500 00 00.000 58.000 00 00 00 51.000 58.5 58.5 58.5.000 strada privata 55.0 00 00 58.500 strada privata 58 58.000 56.000 00 00 3 58.000 00 00 00 00 00 4 6 5 2 1 00 Figura 6 Schema della rete fognaria per la raccolta delle acque meteoriche e sezioni principali di cui di seguito si riporta la verifica idraulica.

Nella Figura 6 si è rappresentata la struttura del sistema di drenaggio in progetto di cui di seguito si riporteranno le verifiche idrauliche nelle sezioni principali. Collettore riferito alla Sezione 1 La superficie complessivamente drenata fino alla Sez. 1 è pari a circa 0,395 ha, di cui circa 0,073 ha permeabili. Il coefficiente di afflusso medio complessivo risulta pari a 0,72. Il tempo critico del bacino si può stimare in circa 8,0 minuti, considerando una lunghezza massima di circa 180 metri con un tempo di accesso alla rete di drenaggio di 5 minuti. Con il metodo cinematico e Tempo di Ritorno pari a 25 anni, la portata massima in uscita è quindi la seguente: n 1 t c Q = ϕ A a = 0,088 m 3 /s Il collettore in corrispondenza della Sez. 1, che drena la portata calcolata, ha diametro di 400 mm in PVC, con pendenza dello 0,3%, in cui la portata a bocca piena che può transitarvi, in condizioni di moto uniforme, è data dalla seguente espressione: Q = Ks Ω R 2 / 3 i = 0,111 m 3 /s Il condotto adottato è quindi sufficiente a far transitare la portata di progetto e ciò avviene con un grado di riempimento pari a circa al 67%. Collettore riferito alla Sezione 2 La superficie complessivamente drenata fino alla Sez. 2 è pari a circa 0,172 ha, di cui circa 0,005 ha semipermeabili. Il coefficiente di afflusso medio complessivo risulta pari a 0,84. Pag. 12/24

Il tempo critico del bacino si può stimare in circa 6,2 minuti, considerando una lunghezza massima di circa 70 metri con un tempo di accesso alla rete di drenaggio di 5 minuti. Con il metodo cinematico e Tempo di Ritorno pari a 25 anni, la portata massima in uscita è quindi la seguente: n 1 t c Q = ϕ A a = 0,050 m 3 /s Il collettore in corrispondenza della Sez. 2, che drena la portata calcolata, ha diametro di 400 mm in PVC, con pendenza dello 0,2%, in cui la portata a bocca piena che può transitarvi, in condizioni di moto uniforme, è data dalla seguente espressione: Q = Ks Ω R 2 / 3 i = 0,091 m 3 /s Il condotto adottato è quindi sufficiente a far transitare la portata di progetto e ciò avviene con un grado di riempimento pari a circa al 53%. Collettore riferito alla Sezione 3 La superficie complessivamente drenata fino alla Sez. 3 è pari a circa 0,500 ha, di cui circa 0,026 ha semipermeabili e 0,084 ha permeabili. Il coefficiente di afflusso medio complessivo risulta pari a 0,72. Il tempo critico del bacino si può stimare in circa 8,3 minuti, considerando una lunghezza massima di circa 200 metri con un tempo di accesso alla rete di drenaggio di 5 minuti. Con il metodo cinematico e Tempo di Ritorno pari a 25 anni, la portata massima in uscita è quindi la seguente: n 1 t c Q = ϕ A a = 0,110 m 3 /s Il collettore in corrispondenza della Sez. 3, che drena la portata calcolata, ha diametro di 400 mm in PVC, con pendenza del 1%, in cui la portata a bocca piena che può transitarvi, in condizioni di moto uniforme, è data dalla seguente espressione: Pag. 13/24

Q = Ks Ω R 2 / 3 i = 0,202 m 3 /s Il condotto adottato è quindi sufficiente a far transitare la portata di progetto e ciò avviene con un grado di riempimento pari a circa al 54%. Collettore riferito alla Sezione 4 La superficie complessivamente drenata fino alla Sez. 4 è pari a circa 0,629 ha, di cui circa 0,232 ha semipermeabili. Il coefficiente di afflusso medio complessivo risulta pari a 0,78. Il tempo critico del bacino si può stimare in circa 7,7 minuti, considerando una lunghezza massima di circa 160 metri con un tempo di accesso alla rete di drenaggio di 5 minuti. Con il metodo cinematico e Tempo di Ritorno pari a 25 anni, la portata massima in uscita è quindi la seguente: n 1 t c Q = ϕ A a = 0,154 m 3 /s Il collettore in corrispondenza della Sez. 4, che drena la portata calcolata, ha diametro di 500 mm in PVC, con pendenza dello 0,5%, in cui la portata a bocca piena che può transitarvi, in condizioni di moto uniforme, è data dalla seguente espressione: Q = Ks Ω R 2 / 3 i = 0,249 m 3 /s Il condotto adottato è quindi sufficiente a far transitare la portata di progetto e ciò avviene con un grado di riempimento pari a circa al %. Collettore riferito alla Sezione 5 La superficie complessivamente drenata fino alla Sez. 5 è pari a circa 0,154 ha impermeabili. Il coefficiente di afflusso medio complessivo risulta pari a 0,85. Pag. 14/24

Il tempo critico del bacino si può stimare in circa 5,7 minuti, considerando una lunghezza massima di circa 40 metri con un tempo di accesso alla rete di drenaggio di 5 minuti. Con il metodo cinematico e Tempo di Ritorno pari a 25 anni, la portata massima in uscita è quindi la seguente: n 1 t c Q = ϕ A a = 0,047 m 3 /s Il collettore in corrispondenza della Sez. 5, che drena la portata calcolata, ha diametro di 315 mm in PVC, con pendenza dello 0,5%, in cui la portata a bocca piena che può transitarvi, in condizioni di moto uniforme, è data dalla seguente espressione: Q = Ks Ω R 2 / 3 i = 0,071 m 3 /s Il condotto adottato è quindi sufficiente a far transitare la portata di progetto e ciò avviene con un grado di riempimento pari a circa al 59%. Collettore riferito alla Sezione 6 La superficie complessivamente drenata fino alla Sez. 6 è pari a circa 0,075 ha, di cui circa 0,018 ha semipermeabili. Il coefficiente di afflusso medio complessivo risulta pari a 0,80. Il tempo critico del bacino si può stimare in circa 5,8 minuti, considerando una lunghezza massima di circa 50 metri con un tempo di accesso alla rete di drenaggio di 5 minuti. Con il metodo cinematico e Tempo di Ritorno pari a 25 anni, la portata massima in uscita è quindi la seguente: n 1 t c Q = ϕ A a = 0,021 m 3 /s Il collettore in corrispondenza della Sez. 6, che drena la portata calcolata, ha diametro di 250 mm in PVC, con pendenza del 2,0%, in cui la portata a bocca piena che può transitarvi, in condizioni di moto uniforme, è data dalla seguente espressione: Pag. 15/24

Q = Ks Ω R 2 / 3 i = 0,031 m 3 /s Il condotto adottato è quindi sufficiente a far transitare la portata di progetto e ciò avviene con un grado di riempimento pari a circa al 60%. Pag. 16/24

49.0 00 51.000 49.000 50.500 5 0.000 49.500 49.000 49.500 50.000 5 0.500 51.000 55.5 00 00 00 00 50.500 56.000 00 00.000 00 00 00 00 00 55 55 55.0 55 56.000 56 55 56.000 00 00 58.000.000 BOX ENEL 56.000.000 58.000 00 58.500 58 58 58.5 58.5 00 00 58.000 Relazione idraulica 5. Dimensionamento degli invasi per la laminazione delle portate Sull area sede dell intervento urbanistico è stata prevista la laminazione delle portate di piena prima dell immissione nel recapito finale. In particolare le acque meteoriche vengono convogliate all interno del Rio Salso, che risulta essere affluente in destra del Fiume Ronco. La localizzazione degli invasi previsti è rappresentata nella figura seguente: 58.000 C 49.500 50.000 51.000 00 00 00 00 54.00 0 55.5 00 strada privata 58.5 58.5 58.5 58.5 strada privata 58.500 58 58 58 58 00 56 56 5 7 00 B 00 00 A Figura 7 Schema della rete fognaria e della posizione degli invasi per la laminazione delle portate. Il dimensionamento dei volumi di invaso a servizio del comparto viene eseguito secondo la metodologia proposta da Moriggi e Zampaglione e ritrovabile nella letteratura scientifica nazionale, considerando sempre un tempo di ritorno pari a 25 anni. Tale metodo si basa sull individuazione del tempo critico della vasca: Qu t v = C ϕ n a S 1 n 1 1 Pag. 17/24

in cui: Q u = portata in uscita dall invaso. 0,165 n 1 m 0,1 C = + 0, 5 1 m + 0,01 30 Q dove m = Q colmo u da cui si ricava il volume delle vasche con l espressione: [ ] 2 3 3 2 n W = ϕ a t S 0,95 ( 1 m) v Nel seguito si riportano i calcoli per il dimensionamento degli invasi. Dimensionamento della vasca di laminazione A Complessivamente la portata che entra nell invaso è pari a circa 133 l/s (Sezioni 1 e 2 della Figura 6). Tale quantità è calcolabile considerando che il tempo critico del bacino si può stimare in circa 8 minuti, considerando una lunghezza massima di circa 180 metri, con un tempo di accesso alla rete di drenaggio di 5 minuti. La superficie complessiva drenata del comparto è pari a circa 0,567 ettari. Il coefficiente di afflusso complessivo si può assumere pari a 0,76. Il valore calcolato costituisce la portata meteorica, con tempo di ritorno 25 anni, che complessivamente entra nel sistema di laminazione. In tale condizione difatti, con la pendenza minima dello 0,3% si può adottare una tubazione di diametro 500 mm per smaltire tale portata. La laminazione delle portate deve ridurre tale valore a 10 litri/s/ha, valore compatibile con la portata che esce da una area verde, ossia la portata che può essere smaltita non deve superare 5,7 l/s. Se si volesse rispettare tale limite si avrebbe il problema che la tubazione di uscita dovrebbe avere un diametro di 50 mm, con il rischio di occlusioni frequenti. Per evitare tale rischio la tubazione di uscita si assume di diametro 200 mm, strozzata per un breve tratto mediante una tubazione di diametro 110 mm, dimensione minima per evitare i rischi di ostruzione sopra ricordati. Il dimensionamento del volume di invaso, effettuato secondo la metodologia proposta da Moriggi e Zampaglione descritto in precedenza, conduce ai seguenti valori. Pag. 18/24

I risultati del calcolo secondo il metodo di Moriggi-Zampaglione portano a: m = 23,51 C = 1,28 tv = 2,7 ore In tal modo ne risulta un tempo critico dell invaso di 2,7 ore ed un volume dell invaso di 199 m 3. Volume che è usuale incrementarne il valore per tener conto delle ipotesi semplificative alla base del metodo di Zampaglione. In particolare incrementandolo del 15% se ne assume un valore pari a 229 m 3. Tale volume viene ottenuto attraverso uno scavo in terra a ridosso dell area urbanizzate come rappresentato negli elaborati progettuali. Il fondo dell invaso, in prossimità delle tubazioni in ingresso ed in uscita sarà rivestito con pietrame di idonea dimensione o materassi metallici tipo Reno e le pareti inclinate ed il fondo saranno opportunamente inerbite. L invaso dovrà essere ispezionato e mantenuto in efficienza rimuovendo eventuale materiale accumulato. Così come la tubazione di uscita, protetta da idonea griglia, dovrà essere regolarmente ispezionata e mantenuta in efficienza. Dimensionamento della vasca di laminazione B Complessivamente la portata che entra nell invaso è pari a circa 154 l/s (Sezione 4 della Figura 6). Tale quantità è calcolabile considerando che il tempo critico del bacino si può stimare in circa 7,7 minuti, considerando una lunghezza massima di circa 160 metri, con un tempo di accesso alla rete di drenaggio di 5 minuti. La superficie complessiva drenata del comparto è pari a circa 0,629 ettari. Il coefficiente di afflusso complessivo si può assumere pari a 0,78. Il valore calcolato costituisce la portata meteorica, con tempo di ritorno 25 anni, che complessivamente entra nel sistema di laminazione. In tale condizione difatti, con la pendenza minima dello 0,5% si può adottare una tubazione di diametro 500 mm per smaltire tale portata. La laminazione delle portate deve ridurre tale valore a 10 litri/s/ha, per la parte di territorio attualmente costituito da aree verdi, e pari a circa 100 litri/s/ha per la parte di territorio che attualmente è impermeabilizzato; la portata che può essere smaltita dall invaso non deve superare 26,2 l/s. In tal modo la tubazione di uscita risulta essere una tubazione di diametro 200 Pag. 19/24

mm, strozzata mediante una tubazione di diametro 110 mm, dimensione minima per evitare rischi di ostruzione della tubazione stessa. Il dimensionamento del volume di invaso, effettuato secondo la metodologia proposta da Moriggi e Zampaglione descritto in precedenza, conduce ai seguenti valori. I risultati del calcolo secondo il metodo di Moriggi-Zampaglione portano a: m = 5,87 C = 0,72 tv = 0,7 ore In tal modo ne risulta un tempo critico dell invaso di 0,7 ore ed un volume dell invaso di 112 m 3. Volume che è usuale incrementarne il valore per tener conto delle ipotesi semplificative alla base del metodo di Zampaglione. In particolare incrementandolo del 15% se ne assume un valore pari a 129 m 3. Tale volume viene ottenuto attraverso uno scavo in terra a ridosso del parcheggio come rappresentato negli elaborati progettuali. Il fondo dell invaso, in prossimità delle tubazioni in ingresso ed in uscita sarà rivestito con pietrame di idonea dimensione o materassi metallici tipo Reno e le pareti inclinate ed il fondo saranno opportunamente inerbita. L invaso dovrà essere ispezionato e mantenuto in efficienza rimuovendo eventuale materiale accumulato. Così come la tubazione di uscita, protetta da idonea griglia, dovrà essere regolarmente ispezionata e mantenuta in efficienza. Dimensionamento della vasca di laminazione C Complessivamente la portata che entra nell invaso è pari a circa 110 l/s (Sezione 3 della Figura 6). Tale quantità è calcolabile considerando che il tempo critico del bacino si può stimare in circa 8,3 minuti, considerando una lunghezza massima di circa 200 metri, con un tempo di accesso alla rete di drenaggio di 5 minuti. La superficie complessiva drenata del comparto è pari a circa 0,50 ettari. Il coefficiente di afflusso complessivo si può assumere pari a 0,72. Il valore calcolato costituisce la portata meteorica, con tempo di ritorno 25 anni, che complessivamente entra nel sistema di laminazione. In tale condizione difatti, con la pendenza Pag. 20/24

minima dello 0,5% si può adottare una tubazione di diametro 400 mm per smaltire tale portata. La laminazione delle portate deve ridurre tale valore a 10 litri/s/ha, ossia la portata che può essere smaltita dall invaso non deve superare 5,0 l/s. Il dimensionamento del volume di invaso, effettuato secondo la metodologia proposta da Moriggi e Zampaglione descritto in precedenza, conduce ai seguenti valori. I risultati del calcolo secondo il metodo di Moriggi-Zampaglione portano a: m = 22,05 C = 1,24 tv = 2,6 ore In tal modo ne risulta un tempo critico dell invaso di 2,6 ore ed un volume dell invaso di 164 m 3. Volume che è usuale incrementarne il valore per tener conto delle ipotesi semplificative alla base del metodo di Zampaglione. In particolare incrementandolo del 15% se ne assume un valore pari a 189 m 3. Tale volume viene ottenuto attraverso uno scavo in terra a ridosso del confine come rappresentato negli elaborati progettuali. Il fondo dell invaso, in prossimità delle tubazioni in ingresso ed in uscita sarà rivestito con pietrame di idonea dimensione o materassi metallici tipo Reno e le pareti inclinate ed il fondo saranno opportunamente inerbita. L invaso dovrà essere ispezionato e mantenuto in efficienza rimuovendo eventuale materiale accumulato. Così come la tubazione di uscita, protetta da idonea griglia, dovrà essere regolarmente ispezionata e mantenuta in efficienza. Tale fosso dovrà inoltre smaltire la portata che scende dal versante, come già accade nello stato attuale. Tale portata può essere stimata in circa 10 l/s/ha e considerando che la superficie del versante è pari a circa 0.7 ettaro, ne risulta che il fosso, oltre a laminare le portate, dovrà smaltire anche una portata pari a circa 7 l/s, che si va a sommare alla portata di circa 5 l/s descritta in precedenza. In tal modo la tubazione di uscita risulta essere una tubazione di diametro 200 mm, strozzata mediante una tubazione di diametro 110 mm, dimensione minima per evitare rischi di ostruzione della tubazione stessa. Pag. 21/24

6. Rete fognaria per la raccolta delle acque reflue La rete fognaria per la raccolta delle acque reflue ha la struttura principale indicata nella figura seguente. Complessivamente il sistema fognario in progetto si collega alla rete fognaria esistente in tre punti: i punti 1 e 2 che si immettono nel collettore fognario di tipo misto lungo Via Loreta (Figura 4); il punto 3 che recapita le acque nell impianto di sollevamento esistente (Figura 3). La rete progettata per la raccolta delle acque reflue verrà realizzata con tubazioni in PVC rigido, conformi norma UNI EN 1401 tipo SN 8 con giunto a bicchiere con anello in gomma con rinfianco in sabbia, e diametri di 200 mm, valore minimo per evitare ostruzioni dei collettori e non per ragioni di officiosità idraulica e pendenza minima dello 0,3%. La rete fognaria per le acque nere sarà sempre posata al di sotto della rete per la raccolta delle acque meteoriche. In uscita dai lotti privati, prima dell immissione nella rete fognaria in progetto, al confine di proprietà, si avrà sempre un sifone tipo Firenze a due tappi e una valvola antiriflusso. Per il calcolo delle portate reflue non si conoscono in dettaglio gli interni dei singoli edifici, ma si stimeranno gli abitanti equivalenti in funzione delle unità immobiliari e delle attività che è previsto si svolgano. I calcoli verranno comunque effettuati considerando una dotazione idrica di 250 litri/ab/giorno, con coefficiente di riduzione pari a 0,8, e un coefficiente di punta pari a 5. Lo scarico, identificato con il numero 1, è a servizio di un area non identificata in modo preciso, ma trattandosi una superficie di circa 1200 m 2, si ipotizzano, in modo cautelativo, 24 abitanti equivalenti, ottenendo così una portata di 0,28 l/s. Considerando un diametro minimo di 200 mm in PVC e pendenza dell 1% si ottiene un grado di riempimento del 7% e una velocità di 0,3 m/s. Per lo scarico identificato con il numero 2, esso è a servizio di un area residenziale in cui sono presenti 14 unità immobiliari. Considerando 3 abitanti equivalenti per unità immobiliare si ottiene un numero totale di 42 abitanti equivalenti. In tal modo la portata che si ottiene è pari a circa 0,49 l/s. Considerando un diametro minimo di 200 mm in PVC e pendenza dell 1% si ottiene un grado di riempimento del 11% e una velocità di 0,3 m/s. Pag. 22/24

50.000 49.500 58.500 56.000 55 55 55 58 00 56 55 56 00 56.000 00 00 00 00 51.000 BOX ENEL 58.000 00 56 56 58.5 58.5 58.5 55.5 58 58 58.000 00 58.000 00 00 50.500 00.000 strada privata 55.0 00 strada privata 00 58.500 00.000 00 00 51.000 00 00 58.000 3 1 00 00.000 00 56.000 00 00 00 Figura 8 Schema della rete fognaria per la raccolta delle acque reflue e recapiti nel sistema fognario esistente. 2 50.500 50.000 49.500 49.000 49.000 00 51.000 50.500 50.000 49.500

Per lo scarico identificato con il numero 3, esso è a servizio di un area residenziale in cui sono presenti 19 unità immobiliari, di cui si considerano 3 abitanti equivalenti per unità immobiliare ottenendo così un numero totale di abitanti equivalenti; si ha inoltre una unità ricettiva da 20 camere, di cui si considerano 20 abitanti equivalenti. Si ha poi un supermercato, un bar, un area commerciale con 5 negozi, un terziario con 7 uffici, e un punto di scarico per camper in prossimità del parcheggio non pavimentato. Per definire il numero di abitanti equivalenti per le attività sopra ricordate sarebbe necessario conoscere il numero di addetti, cosa che in questa fase progettuale non è possibile. Si assume pertanto una portata reflua pari a circa 4 l/s/ha, valore cautelativo rispetto ai valori presenti nella letteratura scientifica per le attività commerciali/industriali. In tal modo la portata complessiva, essendo la superficie pari a circa 0,2 ha, è pari a circa 0,8 l/s. A tale valore si somma il contributo degli abitanti equivalenti delle unità immobiliari e della struttura ricettiva ottenendo un valore totale immesso nel sistema fognario attraverso il punto 3 pari a circa 1,69 l/s. Considerando un diametro minimo di 200 mm in PVC e pendenza minimo dello 0,4% si ottiene un grado di riempimento del 21% e una velocità di 0,4 m/s. La portata del punto 3 viene recapitata in un impianto di sollevamento, di cui non sono note le caratteristiche delle pompe presenti, e successivamente immessa nel collettore fognario misto presente in via Loreta. Complessivamente la portata reflua di progetto, che dall urbanizzazione viene immessa nel sistema fognario esistente, attraverso i 3 punti di scarico, è pari a circa 2,5 l/s. Pag. 24/24