Città di Castel San Giovanni Provincia di Piacenza Settore IV: Sviluppo Urbano

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Città di Castel San Giovanni Provincia di Piacenza Settore IV: Sviluppo Urbano IL RESPONSABILE DEL SETTORE AVVISA Che con la L.R. n. 22/2015, articolo 24, sono stati prorogati al 30 giugno 2016 i termini previsti per l'occupazione senza un titolo concessorio di aree appartenenti al demanio idrico e per la presentazione della domanda di rinnovo delle concessioni di risorsa idrica scadute il 31.12.2015 Sono interessati coloro che stanno occupando o utilizzando un area appartenente al demanio idrico i quali devono presentare domanda di concessione alla Regione Emilia-Romagna. La disposizione è applicabile anche alle occupazioni afferenti il demanio della navigazione interna. Qualora non si abbia la certezza di trovarsi in una situazione di irregolarità si potrà verificare o l occupazione di un area del demanio idrico o anche solo un eventuale sconfinamento accedendo alle mappe recanti i confini del demanio idrico disponibili sul sito all indirizzo: http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/regola-demanio. L istanza dovrà riportare, oltre ai dati del richiedente, l esatta individuazione dell area occupata, l uso che ne è stato fatto e la dichiarazione del periodo in cui si è protratta l occupazione. Va comunque effettuato il pagamento delle somme dovute per l utilizzo pregresso del bene pubblico che verranno determinate in corso di istruttoria sulla base dei criteri previsti all art. 20 della L.R. 7/2004, in quanto tale pagamento è presupposto per il rilascio della concessione. La presentazione dell istanza comporta l emanazione del verbale di accertamento che avvia il procedimento che si concluderà con la determinazione della sanzione ridotta fissata in 100 euro. Non deve presentare domanda chi abbia un titolo scaduto per il rinnovo del quale ha già presentato istanza entro la scadenza. La domanda va presentata al Servizio Tecnico di Bacino competente per il territorio nel quale è situata l area demaniale occupata - Servizio Tecnico Bacini degli Affluenti del Po. La domanda deve essere presentata in bollo e alla stessa deve essere allegata la ricevuta di pagamento delle spese di istruttoria, attualmente fissate nella misura minima di 75,00 euro. La modulistica per la compilazione della domanda può essere reperita o presso la sede del Servizio Tecnico Bacini Affluenti del Po oppure online sul relativo sito al quale si può accedere attraverso ER Ambiente, il portale regionale tematico, cliccando su Difesa del suolo, servizi tecnici e autorità di bacino e poi sui link al Servizio Tecnico Bacini Affluenti del Po. Qualora l utente abbia in passato presentato una domanda il cui iter istruttorio non sia giunto a termine può presentare al Servizio Tecnico di Bacino competente una dichiarazione in cui conferma l istanza precedente anche ai sensi della L.R. 28/2013. Dalla data comunicata sul portale ER Ambiente sarà attivata la modalità di presentazione online della domanda, cui si potrà accedere attraverso il portale regionale dedicato all ambiente all indirizzo: http://ambiente.regione.emiliaromagna.it/regola-demanio Quando l attivazione sarà effettiva, ne verrà data notizia sullo stesso sito. Si precisa che l accesso ai servizi web per la presentazione dell istanza di concessione avviene tramite il sistema regionale Federa. All URL http://www.lepida.it/cosa-facciamo/servizi/federa sono disponibili tutte le informazioni in merito ed in particolare l elenco delle strutture presso le quali è possibile acquisire le credenziali di Federa per accedere ai servizi della P.A. sul territorio regionale. La presentazione della domanda consente all utente di essere in regola fino alla conclusione dell istruttoria, in quanto l art. 43 della L.R. 28/2013 espressamente prevede che l occupazione può continuare fino alla conclusione del procedimento avviato con la stessa, mentre normalmente la presentazione di un istanza di concessione non dà diritto ad occupare l area fino all emissione dell atto da parte della Pubblica Amministrazione e un accertamento da parte della P.A. di un occupazione senza legittimo titolo comporta necessariamente l ordine di sgombero. Conseguentemente l occupazione in atto non potrà essere oggetto di ordinario accertamento per cui la legge prevede l applicazione di una sanzione che può arrivare fino a 2.000 euro, essendo la somma da corrispondere in seguito alla presentazione della domanda di cui all art. 423 della L.R. 28/2013 già fissata in 100 euro. Settore Sviluppo Urbano - Sportello Unico per l Edilizia pag. 1

La presentazione dell istanza non dà garanzia di rilascio della concessione. Qualora vengano presentate domande in concorrenza ovvero sussistano interessi pubblici meritevoli di tutela ostativi al rilascio del titolo, in quanto l istruttoria della domanda e i criteri applicati alla stessa sono quelli previsti dalla L.R. 7/2004 per tutte le istanze relative al demanio idrico. Le sanzioni per chi occupa senza permesso: La legge 7 del 2004, che regola il procedimento per il rilascio delle concessioni delle aree del demanio idrico, prevede all articolo 21 che l utilizzo delle stesse senza concessione sia sanzionato con il pagamento di una somma di denaro che può variare da 200 a 2.000 euro. In ogni caso, una volta accertata l illegittimità, l occupazione deve cessare. L area deve essere lasciata libera per essere eventualmente messa in pubblicazione e assegnata, in caso di presentazione di più domande in concorrenza, previa asta pubblica. È bene precisare che in caso di alterazione dello stato dei luoghi con pregiudizio del regime idraulico è prevista la segnalazione all Autorità Giudiziaria e una sanzione da 2.000 a 20.000 euro. 1 1 Questo documento è sottoscritto sul file originale (in formato.p7m) con firma digitale. Il documento originale, in formato elettronico, è conservato presso l archivio informatico del Settore IV Sviluppo Urbano Sportello Unico dell Edilizia del Comune di Castel San Giovanni. Ogni duplicazione del documento originale, anch essa sottoscritta con firma digitale, costituisce originale. SI ATTESTA che, ai sensi dell art. 23 del Codice dell Amministrazione Digitale (D.Lgs. n. 235/2010), la presente copia su supporto analogico dell originale in formato elettronico, ha la stessa efficacia probatoria dell originale in tutte le sue componenti. Settore Sviluppo Urbano - Sportello Unico per l Edilizia pag. 2

S i c u r e z z a d e l t e r r i t o r i o e c o n s e r v a z i o n e d e l b e n e p u b b l i c o Stai occupando un area del demanio idrico? Mettiti in regola: adesso conviene! Tutto quello che c è da sapere. Hai una concessione per l utilizzo di risorsa idrica? Controlla la scadenza!

Che cos è il demanio idrico. Il demanio è il complesso dei beni appartenenti allo Stato e ad altri enti pubblici territoriali, destinati all uso diretto o indiretto dei cittadini. Il demanio idrico comprende beni immobili di proprietà dello Stato: fiumi, laghi, torrenti, acque sorgenti, ghiacciai; tutte le acque definite come pubbliche, cioè le acque superficiali, le acque sotterranee, non ancora estratte dal sottosuolo. Al demanio idrico appartiene anche l insieme dei beni immobili che, pur essendo distinti dai beni del demanio idrico, sono a questi funzionalmente collegati e sottoposti al medesimo regime giuridico. È il caso, ad esempio, delle golene, che sono aree a preminente destinazione idrica. Una gestione adeguata del demanio è indispensabile per la tutela delle acque e di tutto il territorio.

Il demanio idrico è competenza della Regione. Occupare un area del demanio idrico per farne un uso privato significa sottrarre un bene alla pubblica fruizione. Per questo è necessario che il cittadino sia abilitato da un atto della Pubblica Amministrazione. Dal 2001, a seguito del trasferimento di competenze stabilito col D.Lgs 112 del 1998, la Regione Emilia-Romagna svolge le funzioni di gestione del demanio idrico. Tale gestione consiste innanzitutto nell istruttoria delle domande di concessione e quindi nel rilascio o nel diniego del provvedimento. Il procedimento amministrativo finalizzato alla concessione è disciplinato dalla L.R. 7 del 14 aprile 2004 recante Disposizioni in materia ambientale. Modifiche ed integrazioni a leggi regionali agli articoli da 13 a 22. La gestione delle aree del demanio idrico, comporta necessariamente anche il controllo sulla conformità dell uso delle aree ai provvedimenti concessori, nonchè la verifica di eventuali occupazioni senza titolo. Uso del territorio e sicurezza. L uso corretto delle aree demaniali, verificato e legittimato dall Amministrazione tramite gli atti concessori, garantisce la sicurezza di tutti. Un uso scorretto del demanio idrico può portare a danni negli argini, compromettere le attività di manutenzione dei corsi d acqua e delle zone limitrofe e può creare pericolo anche solo in caso di eventi meteorici poco più abbondanti della norma. Per tutelare e rendere più sicuro il nostro territorio, la Pubblica amministrazione ha bisogno della collaborazione attiva dei cittadini e di attivare una sinergia tra pubblico e privato che vada a vantaggio dell intera comunità.

Con le nuove tecnologie è facile accertare le violazioni. Nell ambito delle proprie funzioni di governo del territorio, di salvaguardia dei beni pubblici e di controllo sull utilizzo degli stessi, per rendere più efficace ed efficiente la gestione delle aree del demanio idrico la Regione si è abilitata con la legge 28/2013 ad utilizzare anche strumenti che la moderna tecnologia mette a disposizione. L evoluzione del territorio è monitorata dalla Regione già da tempo tramite la periodica rilevazione con foto aeree. La sovrapposizione di tali immagini con la cartografia catastale rappresentativa delle aree del demanio idrico consente di rilevare le occupazioni in essere e di poter verificare se le occupazioni rilevate sono dotate di titolo legittimante.

Le sanzioni per chi occupa senza permesso. La legge 7 del 2004, che regola il procedimento per il rilascio delle concessioni delle aree del demanio idrico, prevede all articolo 21 che l utilizzo delle stesse senza concessione sia sanzionato con il pagamento di una somma di denaro che può variare da 200 a 2.000 euro. In ogni caso, una volta accertata l illegittimità, l occupazione deve cessare. L area deve essere lasciata libera per essere eventualmente messa in pubblicazione e assegnata, in caso di presentazione di più domande in concorrenza, previa asta pubblica. È bene precisare che in caso di alterazione dello stato dei luoghi con pregiudizio del regime idraulico è prevista la segnalazione all Autorità Giudiziaria e una sanzione da 2.000 a 20.000 euro.

Entro il 31 dicembre mettersi in regola conviene! Prima di intensificare l attività di controllo anche con le nuove tecnologie, la Regione ha deciso di dare ai cittadini l opportunità di regolarizzare le occupazioni in essere presentando alla Pubblica Amministrazione una domanda di concessione. Con la legge regionale n. 28 del 20 dicembre 2013 Disposizioni sul controllo del territorio e sull utilizzo delle aree del demanio idrico e più precisamente con l articolo 43, come modificato dall art. 7 della L.R. 2/2015, è prevista la possibilità di presentare entro il 31 dicembre 2015, e comunque prima che sia stato effettuato un accertamento della violazione, una domanda di concessione pagando una sanzione molto ridotta. La presentazione dell istanza con cui si dichiara l occupazione e si richiede la concessione comporta conseguenze meno gravose rispetto a quelle che conseguirebbero ad un accertamento di occupazione effettuato dalla pubblica Autorità. Essa consente innanzitutto di poter proseguire l occupazione sino alla conclusione del procedimento per il rilascio del titolo e l applicazione della sanzione pari alla metà del minimo edittale previsto dalla L. R. 7/2004, pari a 100 euro. Presupposto per il rilascio del titolo è il pagamento di quanto dovuto per l utilizzo pregresso dell area.

Chi deve mettersi in regola e come farlo. Chi sta occupando o utilizzando un area appartenente al demanio idrico deve presentare domanda di concessione alla Regione Emilia-Romagna. La disposizione è applicabile anche alle occupazioni afferenti il demanio della navigazione interna. Qualora non si abbia la certezza di trovarsi in una situazione di irregolarità si potrà verificare o l occupazione di un area del demanio idrico o anche solo un eventuale sconfinamento accedendo alle mappe recanti i confini del demanio idrico disponibili sul sito all indirizzo: http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/regola-demanio L istanza dovrà riportare, oltre ai dati del richiedente, l esatta individuazione dell area occupata, l uso che ne è stato fatto e la dichiarazione del periodo in cui si è protratta l occupazione. Va comunque effettuato il pagamento delle somme dovute per l utilizzo pregresso del bene pubblico che verranno determinate in corso di istruttoria sulla base dei criteri previsti all art.20 della L.R. 7/2004, in quanto tale pagamento è presupposto per il rilascio della concessione. La presentazione dell istanza comporta l emanazione del verbale di accertamento che avvia il procedimento che si concluderà con la determinazione della sanzione ridotta fissata in 100 euro. Non deve presentare domanda chi abbia un titolo scaduto per il rinnovo del quale ha già presentato istanza entro la scadenza.

A chi bisogna presentare la domanda. La domanda va presentata al Servizio Tecnico di Bacino competente per il territorio nel quale è situata l area demaniale occupata. I Servizi Tecnici di Bacino della Regione Emilia-Romagna sono 4, e cioè il Servizio Tecnico Bacino Reno, il Servizio Tecnico Bacino Po di Volano e della Costa, il Servizio Tecnico Bacini degli Affluenti del Po e il Servizio Tecnico Bacino Romagna. Il territorio di competenza di ogni Servizio Tecnico di Bacino è indicato nel relativo sito, a cui si accede dal portale Ermes Ambiente, entrando nella sezione Difesa del suolo, servizi tecnici e autorità di bacino e cliccando sui link relativi ai singoli Servizi Tecnici di Bacino.

Come presentare la domanda. La domanda deve essere presentata in bollo e alla stessa deve essere allegata la ricevuta di pagamento delle spese di istruttoria, attualmente fissate nella misura minima di 75 euro. La modulistica per la compilazione della domanda può essere reperita o presso le sedi dei Servizi Tecnici di Bacino oppure online sui relativi siti ai quali si può accedere attraverso ER Ambiente, il portale regionale tematico, cliccando su Difesa del suolo, servizi tecnici e autorità di bacino e poi sui link ai singoli Servizi Tecnici. Qualora l utente abbia in passato presentato una domanda il cui iter istruttorio non sia giunto a termine può presentare al Servizio Tecnico di Bacino competente una dichiarazione in cui conferma l istanza precedente anche ai sensi della L.R. 28/2013. Dalla data comunicata sul portale ER Ambiente sarà attivata la modalità di presentazione online della domanda, cui si potrà accedere attraverso il portale regionale dedicato all ambiente all indirizzo: http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/regola-demanio Quando l attivazione sarà effettiva, ne verrà data notizia sullo stesso sito. Si precisa che l accesso ai servizi web per la presentazione dell istanza di concessione avviene tramite il sistema regionale Federa. All URL http://www.lepida.it/cosa-facciamo/servizi/federa sono disponibili tutte le informazioni in merito ed in particolare l elenco delle strutture presso le quali è possibile acquisire le credenziali di Federa per accedere ai servizi della P.A. sul territorio regionale.

Mettersi in regola: i vantaggi. La presentazione della domanda consente all utente di essere in regola fino alla conclusione dell istruttorio, in quanto l art. 43 della L.R. 28/2013 espressamente prevede che l occupazione può continuare fino alla conclusione del procedimento avviato con la stessa, mentre normalmente la presentazione di un istanza di concessione non dà diritto ad occupare l area fino all emissione dell atto da parte della Pubblica Amministrazione e un accertamento da parte della P.A. di un occupazione senza legittimo titolo comporta necessariamente l ordine di sgombero. Conseguentemente l occupazione in atto non potrà essere oggetto di ordinario accertamento per cui la legge prevede l applicazione di una sanzione che può arrivare fino a 2.000 euro, essendo la somma da corrispondere in seguito alla presentazione della domanda di cui all art. 423 della L.R. 28/2013 già fissata in 100 euro. È importante però sottolineare che la presentazione dell istanza non dà garanzia di rilascio della concessione qualora vengano presentate domande in concorrenza ovvero sussistano interessi pubblici meritevoli di tutela ostativi al rilascio del titolo, in quanto l istruttoria della domanda e i criteri applicati alla stessa sono quelli previsti dalla L.R. 7/2004 per tutte le istanze relative al demanio idrico. Concessioni per l utilizzo della risorsa idrica. Il 31 dicembre 2015 scadranno molte concessioni per il prelievo di risorsa idrica da corsi d acqua o mediante pozzi. I titolari di concessione con scadenza a fine anno devono presentare domanda di rinnovo al Servizio Tecnico di Bacino competente prima della scadenza del termine, se vogliono continuare il prelievo. La mancata presentazione della domanda di rinnovo prima della scadenza del termine rende la continuazione del prelievo illegittima ed una eventuale domanda presentata dopo tale scadenza comporta un iter istruttorio equiparato a quello di una nuova domanda.

http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/regola-demanio

MODELLO PER LA RICHIESTA DI CONCESSIONE PER L'UTILIZZO DELLE AREE DEL DEMANIO IDRICO Bollo ALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA.16,00 SERVIZIO TECNICO DEI BACINI A) NUOVA DOMANDA: SPAZIO RISERVATO ALL UFFICIO PROTOCOLLO RICHIESTA DI CONCESSIONE DI AREA DEMANIALE (INDICE 1354) DEGLI AFFLUENTI DEL PO Sede di Piacenza Via Santa Franca, 38 29121 Piacenza RICHIESTA DI CONCESSIONE PER OCCUPAZIONE CON OPERA/E IN AREA DEMANIALE (INDICE 1353) B) RINNOVO DI CONCESSIONE: ESTREMI PRECEDENTE CONCESSIONE PER OCCUPAZIONE CON OPERA/E IN AREA DEMANIALE (INDICE 1353) ESTREMI PRECEDENTE CONCESSIONE PER UTILIZZO DI AREA DEMANIALE (INDICE 1354) che la concessione di cui si chiede il rinnovo: non comporta modifiche alla concessione o alle opere; comporta le modifiche alla concessione originaria evidenziate nella documentazione allegata. (1) C) CAMBIO DI TITOLARITA CAUSALE E DOCUMENTI GIUSTIFICATIVI. (UNITAMENTE AD UNA FOTOCOPIA DOC.IDENTITÀ IN CORSO DI VALIDITÀ) (2) D) OCCUPAZIONI TERMPORANEE OCCUPAZIONE INFERIORE AI 45 GIORNI OCCUPAZIONE SUPERIORE AI 45 GIORNI (DICHIARARE PERIODO RICHIESTO: ------------------) Privato Il sottoscritto Cognome Nome nato a il Codice Fiscale Residente a Cap Prov. ( ) Via nr. Tel. Eventuali altri cointestatari (3): Cognome Nome nato a il Codice Fiscale Residente a Cap Prov. ( ) Via nr. Tel. Ente o Azienda Lo/a scrivente Ente /Azienda C.F. Partita Iva Con sede Legale a Cap Prov.( ) Via nr. Tel.

Fax. E-mail Rappresentante legale titolato alla firma degli atti (4) nato a il Codice Fiscale CHIEDE IN CONCESSIONE IL BENE DEMANIALE UBICATO IN Identificazione dell area demaniale che si chiede di occupare Comune Foglio Mappali non censita fronte/antistante Comune Foglio Mappali non censita fronte/antistante Comune Foglio Mappali non censita fronte/antistante Comune Foglio Mappali non censita fronte/antistante Comune di Prov. ( ) Località Via nr. Nome del corso d acqua Sponda destra sinistra entrambe AREA SOTTOPOSTA A VINCOLI AMBIENTALI AREA PARCO SITO SIC O ZPS (5) AD USO DI SOLA AREA DEMANIALE (ART.20 L.R. 7/2004 E D.G.R. 895/2007 e s.m. e i.) Nello specifico: Udm Uso Agricolo Terreni a campagna Ha. coltura proposta: Terreni in golena Sfalcio argini ALTRO Ha. Ha. Ha. Attività faunistico venatoria Aziende faunistico venatorie Ha. Orti uso familiare Area cortiliva e giardino privati Aziende faunistico venatorie con finalità anche lucrative Ha. Area cortiliva e giardino a servizio o pertinenza di capannoni Parcheggi e posti auto coperti o fabbricati amovibili Rampe pedonali Rampe carrabili Particolari condizioni Concessioni rilasciate per finalità di ordine ambientale, sociale, culturale, umanitario e comunque non lucrativo rilasciate ad Enti Locali (Art.15 comma 3 L.R. 7/2004 e Delibera di Giunta Regionale nr. 895/2007) Aree del Demanio idrico comprese nelle aree naturali protette concesse agli enti di gestione di tali aree protette per fini di salvaguardia e ripristino ambientale Altro tipo di utilizzo / Ml

Descrizione dell opera o dell attraversamento Ad uso OCCUPAZIONE CON OPERA/E (art. 20 L.R. 7/2004 e s.m. e i.): a) Fabbricati quali cantine, magazzini, ecc. (sia per destinazione catastale che reale) b) Manufatti per scarichi: Acque meteoriche provenienti: da abitazioni civili da aree pubbliche da insediamenti industriali c) Attraversamenti Acque depurate: provenienti abitazioni civili provenienti da aree pubbliche provenienti da insediamenti industriali Linee elettriche fino a 400 Volt oltre 30.000 Volt fino a 30.000 Volt Cavi telefonici, elettrici, fibbre ottiche, fognatura ed acquedotti: fino a Ø 100 mm da Ø 200 fino a Ø 399 mm da Ø 100 fino a Ø 199 mm Ø 400 fino a Ø 599 mm. 600 e oltre Cavi e tubi agganciati a ponti esistenti o inseriti nell'impalcato d) Parallelismi in aree esterne all alveo attivo: parallelismo sotterranei o aerei fino a 100 ml. parallelismi sotterranei o aerei per la posa di guaine e cavi elettrici, telefonici, fibre ottiche, fognature ed acquedotti oltre i 100 ml. con Ø fino a 60 mm parallelismi sotterranei o aerei per la posa di guaine e cavi elettrici, telefonici, fibre ottiche, fognature ed acquedotti oltre i 100 ml. con Ø oltre i 60 mm e) Ponti, strade e rampe: ponti stradali, comunali e provinciali ponti autostradali e ferroviari per luce netta inferiore a mt. 6 ponti privati stradali a due o più corsie ponti autostradali e ferroviari per luce netta pari strade statali, comunali e provinciali o superiore a mt. 6 strade private ponti privati ciclabili o ponti stradali ad unica strade ad uso industriale o commerciale corsia f) Altre occupazioni con manufatti e opere varie: cabina elettrica, per telecomunicazioni e similari depuratore pali, tralicci e antenne n. g) Opere di cantierizzazione: transito su pista esistente di mezzi operativi occupazioni di con impalcature, ponteggi e simili realizzazione di pista con modesti sbancamenti e tagli di vegetazione cantieri industriali con deposito di materiale, ecc.. realizzazione di pista con notevoli sbancamenti e/o tagli di vegetazione e/o utilizzo di materiale, realizzazione di viabilità di servizio alternativa a anche litoide, presente in loco quella pubblica, strade di cantiere rampe per l'accesso a guadi o a ponti con transito con mezzi operativi cingolati senza utilizzo di materiale litoide movimentato in loco movimentazione di materiale guadi Cartelli pubblicitari: cartelli pubblicitari monofacciali cartelli pubblicitari bifacciali Capanni da pesca ed occupazione di spazio acqueo: occupazione spazio acqueo Mq: superficie coperta dal manufatto Mq: Estrazione materiali litoidi: ghiaia sabbia Altro tipo di attraversamento o opera Specificare superficie scoperta asservita pali Nr. acquacoltura e molluschicoltura misto di sabbia e limo terre limose ed argillose Superficie occupata Nr. Mt. Mt. Nr. Mt. Mt. Mc. Descrizione sintetica dell opera e/o eventuali specificazioni connesse all uso

Elenco allegati : Estratto di mappa catastale aggiornato all'anno in corso: ( n. 3 con indicato il numero del foglio ed evidenziate le aree interessate) Estratto C.T.R. : ( n. 3 copie con evidenziate le aree interessate); Progetto firmato e timbrato da tecnico abilitato ( n. 3 copie) (6); Modello A1 o A2 nel caso in cui la pertinenza o l opera rientri nella rete ecologica Natura 2000 dei siti SIC e ZPS, come stabilito dalla D.G. 1191/2007) (5) Ricevuta, in copia originale, Attestazione originale del pagamento degli indennizzi risarcitori dovuti (7) Ricevuta, in copia originale, Attestazione originale del pagamento delle spese di istruttoria (8); Fotocopia di un documento di identità in corso di validità; Fotocopia Codice Fiscale/Partita Iva; Fotocopia visura aggiornata CCIAA.; Altro Il sottoscritto si impegna a versare le eventuali spese integrative di istruttoria, il deposito cauzionale e il canone anticipato non appena determinato e comunicato dall Amministrazione regionale, consapevole che la mancata corresponsione comporta il rigetto dell istanza. Il sottoscritto è a conoscenza che, ferme restando le vigenti disposizioni urbanistiche del Comune interessato, in assenza di autorizzazione scritta dal Servizio Tecnico dei Bacini degli affluenti del Po non possono iniziare i lavori e non potrà essere occupata l area demaniale. Il sottoscritto è altresì a conoscenza delle sanzioni derivanti da dichiarazioni mendaci e per le ipotesi di falsità in atti previste dall'art. 76 D.P.R. 445/00 e delle conseguenze di cui all'art. 75 del medesimo D.P.R. Il sottoscritto dichiara di avere ricevuto da parte del Servizio Tecnico dei Bacini degli affluenti del Po l informativa per il trattamento dei dati personali nel rispetto della normativa prevista dal D.Lgs. 196/2003 e successive modifiche ed integrazioni. Data Firma (richiedente) Firma (altro richiedente/cotitolare) Firma (altro richiedente/cotitolare)

Nota esplicativa per la compilazione del modello (da non allegare alla domanda) 1) Il richiedente in caso di RINNOVO è invitato a specificare che le opere non sono state modificate sostanzialmente rispetto alla concessione rilasciata precedentemente. 2) Il cambio di titolarità necessita della descrizione della causa di variazione e la presentazione dei documenti giustificativi a corredo, in particolare nota di assenso e di rinuncia del precedente concessionario. 3) Qualora il bene sia utilizzato da più soggetti, l istanza di concessione dovrà essere presentata a nome di tutti gli utilizzatori, indicando per ognuno i dati anagrafici. 4) Occorre allegare un documento dal quale si evinca la titolarità del soggetto ad assumere obbligazioni per la società/ente/associazione richiedente. 5) Il sottoscritto, qualora l area demaniale richiesta in concessione ricada in area protetta facente parte della ecologica Natura 2000 dei siti SIC e ZPS deve compilare ed allegare il Modello A1 di pre-valutazione d incidenza come stabilito dalla D.G. 30 Luglio 2007, n.1191 6) Per la realizzazione di nuove opere sarà necessario allegare un progetto esecutivo in triplice copia corredato almeno dei seguenti elaborati redatti in scala adeguata e debitamente quotati: a) Relazione tecnica b) Rilievo rappresentativo dello stato di fatto c) Planimetria di progetto con evidenziata l area occupata e il computo della superficie e ogni elemento utile al fine del calcolo del canone (lunghezza condotte, piste ecc) d) Sezioni trasversali comprendenti l intero alveo, quindi dal piano di campagna della sponda in sinistra e quello della sponda in destra e) Particolari costruttivi f) Eventuali verifiche idrogeologiche, idrauliche e geotecniche Se le opere fossero già esistenti sarà necessario presentare qualche documentazione minima: a) rilievo rappresentativo dello stato di fatto b) Sezioni trasversali delle opere realizzate, estese fino a comprendere l intero alveo. 7) Occorre produrre la documentazione che attesti che l'utilizzazione è avvenuta con contestuale pagamento dei canoni richiesti. 8) Le spese di istruttoria devono essere versate dal richiedente e l attestazione del versamento va consegnata unitamente all'istanza. Il versamento per l importo di. 75,00 va effettuato sul c.c.p. n. 23032402 intestato a: Regione Emilia-Romagna - Servizio Tecnico dei Bacino degli affluenti del Po sede di PIACENZA - causale: spese di istruttoria. L'istanza può essere consegnata a mano presso il settore Gestione del Demanio del Servizio Tecnico dei Bacini degli affluenti del Po Via Santa Franca, 38-29121 Piacenza, 1 piano - oppure spedita mediante il servizio postale al medesimo indirizzo. Per informazioni e/o consegna di documentazione il settore riceve nelle giornate di martedì e venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.30 - Recapito telefonico : 0523 308711 Posta elettronica certificata (PEC): stbpo@postacert.regione.emilia-romagna.it Sito Intenet: http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/suolo-bacino/chi-siamo/servizi-tecnici-di-bacino/stbpo/per_approfondire/concessioni-suoli

Informativa ai sensi dell art. 13 del D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196. Nel rispetto dell art. 13 del D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 Codice in materia di protezione dei dati personali : Finalità Modalità del trattamento Comunicazione/ Diffusione dati Titolare del trattamento Responsabile del trattamento Diritti I dati saranno trattati per le finalità specifiche del procedimento per il quale sono dichiarati I dati potranno essere trattati anche con modalità informatizzate e con logiche pienamente rispondenti alle finalità da perseguire I dati richiesti potranno essere comunicati ad altri soggetti solo se previsto da norma di legge o regolamento o comunque quando è necessario per lo svolgimento di funzioni istituzionali ai sensi dei commi 2 e 3 dell art. 19 del D.Lgs. 196/2003. Il titolare del trattamento dei dati richiesti è la Regione Emilia-Romagna; Responsabile del trattamento è il Direttore Generale Ambiente e Difesa del suolo e della Costa specificando che alcuni compiti sono stati delegati ai Responsabili di Servizio della Direzione con propria determinazione n. 762 del 25/01/2006. Presso il Responsabile del trattamento, l'interessato, in conformità a quanto previsto dall art. 7 del D.Lgs. 196/03, potrà accedere ai propri dati personali per verificarne l'utilizzo o, eventualmente, per correggerli, aggiornarli nei limiti previsti dalla legge, ovvero per cancellarli od opporsi al loro trattamento, se trattati in violazione di legge ART. 7. Diritto di accesso ai dati personali ed altri diritti. 1. L'interessato ha diritto di ottenere la conferma dell'esistenza o meno di dati personali che lo riguardano, anche se non ancora registrati, e la loro comunicazione in forma intelligibile. 2. L'interessato ha diritto di ottenere l'indicazione: a) dell'origine dei dati personali; b) delle finalità e modalità del trattamento; c) della logica applicata in caso di trattamento effettuato con l'ausilio di strumenti elettronici; d) degli estremi identificativi del titolare, dei responsabili e del rappresentante designato ai sensi dell'articolo 5, comma 2; e) dei soggetti o delle categorie di soggetti ai quali i dati personali possono essere comunicati o che possono venirne a conoscenza in qualità di rappresentante designato nel territorio dello Stato, di responsabili o incaricati. 3. L'interessato ha diritto di ottenere: a) l'aggiornamento, la rettificazione ovvero, quando vi ha interesse, l'integrazione dei dati; b) la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge, compresi quelli di cui non è necessaria la conservazione in relazione agli scopi per i quali i dati sono stati raccolti o successivamente trattati; c) l'attestazione che le operazioni di cui alle lettere a) e b) sono state portate a conoscenza, anche per quanto riguarda il loro contenuto, di coloro ai quali i dati sono stati comunicati o diffusi, eccettuato il caso in cui tale adempimento si rivela impossibile o comporta un impiego di mezzi manifestamente sproporzionato rispetto al diritto tutelato. 4. L'interessato ha diritto di opporsi, in tutto o in parte: a) per motivi legittimi al trattamento dei dati personali che lo riguardano, ancorché pertinenti allo scopo della raccolta; b) al trattamento di dati personali che lo riguardano a fini di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale.