Strategie di ricerca e scelte editoriali dell Archivio per la memoria e la scrittura delle donne Alessandra Contini Bonacossi

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Strategie di ricerca e scelte editoriali dell Archivio per la memoria e la scrittura delle donne Alessandra Contini Bonacossi I titoli pubblicazioni di fonti e ricerca storica e strategie e scelte di comunicazione, se riferiti all attività svolta e ai progetti portati avanti dall Archivio per la memoria e la scrittura delle donne, sottendono la necessità di una breve presentazione dell associazione nata a Firenze nell ottobre del 1998, per corrispondere alla necessità di attribuire ad un soggetto giuridico unificante i progetti e le iniziative di un gruppo di studiose, che intendevano lavorare insieme, intorno, appunto, alla scrittura e alla memoria delle donne. Le appartenenze istituzionali e disciplinari erano diverse: l Archivio di Stato e la Sovrintendenza archivistica, la Facoltà di lettere dell Università di Firenze, la Società delle storiche, la Società delle letterate. Comuni erano gli obiettivi fondamentali; la conservazione e la valorizzazione di archivi o di nuclei di scrittura di donne della contemporaneità e la ricerca e la riscoperta delle scritture di donne del passato, le cui tracce memoriali si sapevano nascoste all interno di ampi bacini documentari, quali gli archivi familiari, conventuali o personali; tracce nascoste per lo più da una sorta di silenzio/censura degli strumenti di accesso e di consultazione esistenti, che riflettevano con evidenza l assenza di considerazione nei confronti del ruolo svolto dalle donne nei contesti in cui vissero e operarono. Quello che ci stava a cuore era, da un lato, evitare la dispersione e la perdita degli archivi e delle scritture femminili, dall altro dare voce e identità alle donne, con una sorta di rianimazione delle loro scritture sommerse, in un arco temporale ampio, quello dell età moderna e contemporanea. Ciò giovò anche al dialogo dell Archivio di Stato con la città e con il mondo della ricerca e arricchì l azione di tutela svolta dalla Soprintendenza archivistica; soprattutto là dove ci si contrapponeva all abbandono e all oblio spesso tributati a importanti personalità della realtà contemporanea, rese inermi dalla propria scomparsa. Una tra queste, la poetessa e traduttrice Rina Sara Virgillito, per la quale Firenze era stata, dagli anni Trenta fino agli ultimi mesi della sua ritrosa e fiera esistenza, un luogo dell anima, ricco di affetti e di incontri decisivi per la sua formazione umana e intellettuale - E. PELLEGRINI, Rina Sara Virgillito -, inaugurò nel 1997, con il deposito nell Archivio fiorentino delle sue carte e della sua biblioteca, quello che Alessandra Contini, definì il cantiere aperto dell Archivio per la memoria e la scrittura delle donne. Lo stimolo appassionato e lungimirante di Alessandra Contini, storica dell Età moderna e archivista di grande valore, precocemente scomparsa nel luglio 2006, è stato determinante per la nascita e lo sviluppo nell Archivio di Stato fiorentino di questo innovativo ambito di attività (dal gennaio 2006 l Archivio per la memoria e la

scrittura delle donne è intitolato ad Alessandra Contini Bonacossi); la proposta di accogliere in deposito l archivio Virgillito venne da lei e da Ernestina Pellegrini, docente del Dipartimento di italianistica dell Università fiorentina; e l acquisizione di quel fondo costituì, a ben guardare, l atto fondante dell Archivio per la memoria e la scrittura delle donne. Poi sarebbe venuta l associazione, con le sue finalità e la sua struttura improntata ad un ampia e efficace rappresentanza istituzionale. Si legge nello Statuto dell ottobre 1998 come essa avesse lo scopo di promuovere tutte quelle iniziative che possono contribuire ad individuare, inventariare e valorizzare fondi o nuclei documentari relativi alla memoria delle donne. Nel 2001il volume Rina Sara Virgillito. Poetica, testi inediti, inventario delle carte, curato da E. Pellegrini e B. Biagioli, inaugurò, nei Sussidi eruditi delle Edizioni di storia e letteratura, la serie Memoria e scrittura delle donne. Fin dall inizio, la progettualità del gruppo di lavoro interdisciplinare e pluriistituzionale, che si era venuto così formando fu intensa e assai produttiva. Ne scatutirono interessanti acquisizioni di fondi documentari di scrittrici e artiste del Novecento, come Sibilla Aleramo, Giuly Corsini, Helle Busacca, Anna Nocchi e la già ricordata Virgillito, insieme con nuclei di scrittura di donne ancora attive, che consegnandoci documenti e testi non più utili al loro lavoro, operavano una scelta precisa e consapevole sul futuro del loro archivio. Un dato che sembrava accomunare molte donne vissute nel corso del secolo appena trascorso - scriveva Sandra Contini riferendosi alle motivazioni della creazione di questo archivio delle donne - era ( ) quello di aver dedicato, di solito una attenzione assai scarsa ai propri archivi, di essersi poco legittimate rispetto alla posterità e di aver scarsamente riflettuto sul valore e l importanza delle proprie carte. Si trattava di prendere in carico queste tematiche e di rivolgere un attenzione mirata alla salvaguardia di archivi che rischiavano di essere dispersi, di rimediare con una specifica cura di genere a quello che appariva come un comune e generalizzato percorso di amnesia documentaria che continuava a colpire soprattutto le donne. Inventarsi una sorta di provocazione della memoria, di riparazione storica (Archivio per la memoria, p. 770) Erano queste le ragioni che ci spingevano ad un lavoro innovativo rispetto ai canoni, alle definizioni e ai contesti della tradizione archivistica; un lavoro che considerava gli Archivi come luoghi di conservazione e di valorizzazione di una memoria consolidata e stratificata nelle fonti documentarie conservate, ma anche come punti di riferimento fondamentali per chi, a vario titolo volesse intervenire nei processi di conoscenza e di trasmissione delle tracce documentarie del passato, partecipando alla loro individuazione e alla loro ricostruzione, quando fossero disperse, negate, nascoste. Occorreva per questo comprendere, nell orizzonte della propria attività e dei propri interessi professionali, una sorta di battaglia rivolta al

salvataggio di una memoria che travalicasse riduttive e tranquillizzanti definizioni, per rispondere ai nuovi bisogni e alle nuove domande che giungevano da un contesto sociale più ampio, rispetto a quello degli storici e dei ricercatori più o meno colti, che tradizionalmente popolano le sale di studio degli archivi. Operare per la conservazione permanente di archivi di donne significava mettere in atto una strategia conservativa che includesse nel proprio orizzonte le fonti della storia di genere, coinvolgendo per la contemporaneità le produttrici degli archivi, finalmente sentiti come tramiti indispensabili della propria memoria e non come ingombranti fardelli. Il ricorso alla complicità e all aiuto convinto dei detentori dei documenti consentì la ricostruzione dell archivio della straordinaria artista e gallerista Fiamma Vigo, lungo tutto il percorso della sua vita, vissuta all insegna di un costante nomadismo, dettato dall amore per l arte astratta, che promosse nella rivista Numero da lei fondata e nelle omonime gallerie aperte in numerose città italiane. L inventario del suo archivio ricostruito è consultabile tra gli inventari on line nel sito web dell Archivio di Stato di Firenze, mentre il background artistico e culturale in cui la Vigo si mosse emerge dal catalogo della mostra allestita nel 2003, a coronamento di un operazione tanto impegnativa e pionieristica quanto fortunata nei risultati raggiunti. Parallelamente alla costruzione dell archivio delle donne, fin dal 1998 veniva predisposto un progetto pluriennale, che prevedeva il censimento delle scritture femminili all interno di archivi pubblici e privati della Toscana. Con il sostegno della Regione Toscana, prendeva così avvio un lavoro poderoso, diretto e coordinato da Alessandra Contini e Anna Scattigno, del quale nel marzo 2001 e nel febbraio 2005 venivano presentati i cospicui risultati nelle giornate di studio dal titolo Carte di donne. Per un censimento regionale della scrittura delle donne dal XVI al XX secolo ; gli atti di quei convegni sono usciti nelle Edizioni di Storia e letteratura, nella serie Memoria e scrittura delle donne, che abbiamo visto inaugurata nel 2001 con il volume dedicato alla Virgillito e al suo archivio. Possiamo così tentare un profilo sintetico dei territori geografici e istituzionali investiti dalla ricerca e illuminati dal lavoro effettuato dalle giovani storiche ed archiviste che lo hanno realizzato. Partito da Firenze, il censimento ha finora investito quasi tutte le province toscane; a Firenze sono stati teatro della ricerca l Archivio di Stato, La Biblioteca Nazionale, l Archivio contemporaneo del Gabinetto G. P. Vieusseux, le Biblioteche Marucelliana, Riccardiana e Moreniana, l archivio della CGIL, il Lyceum Club, l Istituto Gramsci, l archivio delle famiglie Corsini e Levi D Ancona, il British Institut ed altri istituti stranieri; ad Arezzo, Pistoia, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Siena, Livorno e Prato sono state censite le scritture femminili nei fondi familiari e personali, conservati negli Archivi di Stato, nelle biblioteche pubbliche e presso privati.

Se il territorio interessato dalla rilevazione ha una dimensione regionale, i fondi documentari censiti per l età moderna sono, al di là dei luoghi di conservazione, soprattutto archivi familiari, personali e fondi monastici e conventuali; per l età contemporanea l indagine ha considerato anche fondi di associazioni il Lyceum, l Unione donne italiane, di sindacati la Commissione femminile della CGIL -, di partiti, la commissione femminile della federazione fiorentina del PCI. Mi preme rilevare come un ampia riflessione storiografica sulle scritture delle donne nel lungo arco temporale preso in considerazione, abbia guidato e accompagnato il censimento. Gli atti delle due giornate di studio danno conto di questa riflessione, affidata alle curatrici dei due volumi Contini e Scattigno -, a storiche e archiviste di varia appartenenza, insieme con le giovani ricercatrici, impegnate nei cantieri ; si tratta di contributi preziosi per le strategie di ricerca e per l ermeneutica della storia di genere. Ciò che in realtà sta venendo fuori - notava ancora Sandra Contini al convegno del 2001- è che tra XVIII e XIX secolo, le scritture delle donne divengono, poco alla volta ( ) scritture sempre più consapevoli, quasi per emersione in un percorso lungo, che ad un certo punto si apre alla progressiva individuazione di una soggettività che si fa sé, e che si fa anche coscienza della propria memoria, ma ( ) a lungo l emersione della soggettività femminile non ha corrisposto all attenzione, alla consapevolezza dell importanza della propria memoria ( ) Il tempo lungo quindi è una cifra importante del nostro progetto. (Carte di donne, I, pp.239-240) Attualmente il lavoro prosegue ed è in corso la progressiva pubblicazione on line dei censimenti finora realizzati, nel sito web dell Associazione, ospitata sal sito dell Archivio di Stato fiorentino. In particolare, il censimento delle scritture delle donne della dinastia medicea nei fondi dell Archivio di Stato fiorentino è stato una premessa strategica al convegno internazionale dedicato nell ottobre 2005 a Le donne Medici nel sistema europeo delle Corti. Molti degli interventi tenuti al convegno di cui sono stati pubblicati gli Atti a cura di Giulia Calvi e Riccardo Spinelli - hanno potuto valersi della guida alle fonti redatta da Georgia Arrivo, consultabile in rete. Infatti, come era stato previsto fin dall inizio, la pubblicazione on line dei risultati del censimento veniva ad aggiungersi, quale canale parallelo di comunicazione, all edizione di saggi, guide, atti di convegni, studi monografici, edizioni di fonti; al volume sulla Virgillito se ne erano intanto aggiunti altri due, relativi alle carte di scrittrici e artiste presenti nell Archivio Contemporaneo del Gabinetto Vieusseux. La pubblicazione in rete costituisce invece l'archivio 'virtuale' dei censimenti, aperto a sempre nuove acquisizioni, e concepito come strumento di ricerca e come stimolo per una migliore conservazione e trasmissione del patrimonio di scrittura e di memoria sedimentato dalle donne in Toscana (dal sito).

Partendo dalla riflessione sui risultati della prima fase del censimento, si sono delineati nuovi percorsi di ricerca rivolti, in particolare, a valorizzare e pubblicare fonti di carattere epistolare e autobiografico, iniziando nella primavera 2008 con il ciclo di incontri interdisciplinari sulle Narrazioni dell'io, intorno ai modi e le forme della comunicazione e dell'autorappresentazione delle donne dal XIX al XXI secolo: diari, lettere, autobiografie, autonarrazioni, blog, documentari, interviste, storie di vita. Si è contemporaneamente avviato un progetto di edizione di carteggi e diari particolarmente significativi: le 345 lettere scritte dalla granduchessa di Toscana Cristina di Lorena - nipote prediletta di Caterina de Medici regina di Francia, dal 1621 reggente di Toscana con la nuora Maria Maddalena d Austria per il figlio Ferdinando - alla figlia Caterina de Medici Gonzaga, duchessa di Mantova (1617-1627), e i diari e le lettere di Eleonora Rinuccini al marito Neri Corsini, governatore militare e civile di Livorno, attivamente impegnato nelle vicende politiche del Risorgimento toscano, nei cruciali anni Quaranta e Cinquanta dell'ottocento (1835-1859). Nelle lettere della granduchessa alla figlia lo stile informale, confidente e affettuoso, si accompagna a forti echi della vita di corte e delle vicende interne e internazionali dei due stati italiani nel primo Seicento, e gli argomenti privati e marcatamente femminili la gravidanza e gli aborti di Caterina, il suo rapporto con Ferdinando Gonzaga - si intrecciano, nei consigli della granduchessa alla figlia, con le esigenze della diplomazia e della ragion di stato. L edizione ricompone virtualmente il corpus delle lettere, diviso tra gli Archivi di Stato di Firenze e di Mantova, e offre nuovi elementi alla conoscenza storica della personalità di Cristina e di Caterina, quest ultima finora assai poco studiata. All edizione critica delle lettere si accompagnerà l edizione digitale delle stesse; grazie alla fattiva collaborazione offerta dagli Archivi di Stato di Firenze e di Mantova, che qui ringrazio calorosamente, si riunificherà così il carteggio diviso dalle vicende della sua trasmissione: con Caterina de Medici Gonzaga, che tornò in Toscana dopo la morte del marito, per diventare governatrice di Siena, tornarono anche circa 170 lettere della madre, probabilmente quelle che Caterina aveva trattenuto presso di se, in ragione del loro carattere più personale. Restarono invece nell archivio Gonzaga 168 missive, comprese ora nel progetto di edizione. Dagli scritti autobiografici e dai testi delle circa 250 lettere di Eleonora Rinuccini a Neri Corsini, scelte per l edizione tra le circa 800 missive pervenuteci, emergono, da un lato il rapporto impari, segnato dalla solitudine consapevole, fiera e malinconica di Eleonora di fronte al prevalere della vita pubblica del marito, dall altro la sua vicinanza affettuosa ai figli e l attenzione alla loro crescita fisica, morale e culturale, mentre le vicende della vita privata si connettono agli eventi politici di una fase storica cruciale, preparatoria del processo unitario. Il progetto

Diari e carteggi di donne: edizioni di fonti ha ottenuto dalla Direzione generale per gli archivi alla quale esprimo a nome dell Associazione la più viva gratitudine - il sostegno necessario per la sua realizzazione, che è attualmente in corso e che costituisce un importante e coerente approdo scientifico del lavoro svolto in questi anni. Concludo e spero di avere delineato le strategie e le scelte di comunicazione che sono alla base dell attività promossa dall Archivio per la memoria e la scrittura delle donne, dove la ricerca, lo studio e l edizione testuale delle scritture femminili assumono un ruolo irrinunciabile e paradigmatico. (Rosalia Manno Tolu)

Pubblicazioni dell Archivio per la memoria e la scrittura delle donne Alessandra Contini Bonacossi Serie Memoria e scrittura delle donne, Roma, Edizioni di storia e letteratura, volumi editi: - E. PELLEGRINI, B. BIAGIOLI, Rina Sara Virgillito. Poetica, testi inediti, inventario delle carte, 2001; - L. MELOSI, Profili di donne. Dai fondi dell Archivio Contemporaneo Gabinetto G. P. Vieusseux, 2001; - S. PAVAN, Le carte di Marija Olsuf eva all Archivio Alessandro Bonsanti, 2002; - Carte di donne. Per un censimento regionale della scrittura delle donne dal XVI al XX secolo, a cura di A. CONTINI e A. SCATTIGNO, voll. 2, 2005-2007. Collana Il genio femminile. Ritratti e istantanee, Firenze, SEF, volumi editi: - R. ALUNNI, Alda Merini. L Io in scena, 2008; - Bestiari di genere, a cura di E. PELLEGRINI e E. PINZUTI, 2008, Quaderni n. 1. - Helle Busacca, a cura di S. Manfrina, in corso di stampa - Fiamma Vigo e Numero. Una vita per l arte, a cura di R. MANNO TOLU, M. G. MESSINA, A. LENZI, L. MACCABRUNI, catalogo della mostra, Archivio di Stato di Firenze, 7 ottobre 20 dicembre 2003, Firenze, Centro Di, 2003. - Le donne Medici nel sistema europeo delle Corti XVI-XVIII secolo, Atti del convegno internazionale, Firenze San Domenico di Fiesole, 6-8 ottobre 2005, a cura di GIULIA CALVI e RICCARDO SPINELLI, voll. 2, Firenze, Edizioni Polistampa, 2007. Sito WEB: www.archiviodistato.firenze.it/memoriadonne