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in pratica FISCO Mauro Longo DICHIARAZIONI FISCALI Le novità degli studi di settore 2015 Aggiornato con la circolare 17 luglio 2015, n. 28/E Caratteristiche di alcuni studi di settore Correttivi anticrisi Riflessi sulla modulistica Studi di settore e società di comodo Effetti dell adeguamento in fase accertativa Regime premiale

Mauro Longo Le novità degli studi di settore 2015

Copyright 2015 - Cesi Multimedia s.r.l. Via V. Colonna 7, 20149 Milano www.cesimultimedia.it Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione dell opera, anche parziale e con qualsiasi mezzo. L elaborazione dei testi, pur se curata con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità in capo all autore e/o all editore per eventuali involontari errori o inesattezze. ISBN 978-88-6279-137-3 Pubblicazione giugno 2015

Indice Indice Premessa 1. Caratteristiche di alcuni studi di settore 1 1.1 Studi di settore applicabili in Unico 2015 1 1.2 Nuova struttura delle istruzioni 1 1.3 Indicatori territoriali 2 1.4 Modelli lineari misti 2 1.5 Casi particolari di applicazione 3 1.5.1 Studio di settore WM16U 3 1.5.2 Studio di settore WM32U 3 1.5.3 Studio di settore WG33U 4 1.5.4 Studio di settore WM09B 4 1.5.5 Studio di settore WG57U e WK56U 5 1.5.6 Studio di settore WG36U 5 1.5.7 Studio di settore WG60U 5 1.5.8 Studio di settore WG55U 6 1.5.9 Studio di settore WK28U 6 1.5.10 Studio di settore WK01U 6 1.5.11 Studio di settore VD11U VG83U - anomalie GE.RI.CO. 2013 e GE.RI.CO. 2014 7 1.5.12 Cause di inapplicabilità degli studi di settore 7 2. Correttivi anticrisi 9 2.1 Correttivi congiunturali 9 2.2 Correttivi congiunturali di settore 9 2.3 Correttivi congiunturali territoriali 10 2.4 Correttivi congiunturali individuali 10 2.4.1 Quadro T settore costruzioni 13 2.4.2 Correttivi congiunturali individuali per i professionisti 14 2.5 Doppi quadri contabili 16 2.6 Dubbi interpretativi all applicazione dei correttivi 16 3. Novità della modulistica 19 3.1 Adeguamento ai fini IVA 19 3.2 Quadro A personale addetto all attività 19 3.3 Quadro F elementi contabili 20 3.3.1 Soppressione rigo F15 costi per la produzione di servizi 20 3.3.2 Spese lavoro accessorio 21 3.3.3 Indicazione IMU deducibile 22 3.3.4 Contribuenti ex minimi 22 4. Studi di settore e altri istituti 25 4.1 Studi di settore e società di comodo 25 4.2 Gli effetti dell adeguamento in fase accertativa 26 4.3 Regime premiale e studi di settore 27 4.4 Utilizzo retroattivo delle risultanze degli studi di settore 31 4.5 Capitalizzazione dei lavori interni e attività di accertamento 32 V Cesi Multimedia III

Premessa Premessa Gli studi di settore sono uno strumento di accertamento, introdotto nel nostro ordinamento giuridico negli anni 90, con il quale l Amministrazione finanziaria opera degli accertamenti di carattere presuntivo a carico dei contribuenti nei confronti dei quali gli stessi sono applicabili. Gli studi di settore, nella loro quasi ventennale storia, si sono sempre più evoluti ed hanno sempre cercato di cogliere la realtà economica in cui opera l impresa o il professionista, considerando anche gli effetti della crisi che ormai da molti anni interessa la nostra economia. Per questo motivo, anche quest anno, il software di calcolo Ge.ri.co. presenta delle novità che dovrebbero consentire allo studio di settore di meglio cogliere lo stato di crisi dell operatore economico, ed in tal senso è stato profondamente modificato il quadro T congiuntura economica, dalla compilazione del quale scatta l applicazione di un correttivo congiunturale anti-crisi, il quale in taluni casi potrebbe anche azzerare la stima o- perata dagli studi di settore. Più contenute, ma comunque presenti, sono invece le modifiche alla modulistica degli studi di settore, alcune delle quali dovute al recepimento di recenti orientamenti dell Agenzia delle Entrate. Infine, si evidenzia una nuova struttura in cui si articolano le istruzioni alla compilazione dei modelli relativi agli studi di settore. Si ringrazia per la collaborazione Katia Rossaro. Riferimenti normativi - Provvedimento direttoriale 22 maggio 2015. - D.M. 29 dicembre 2014. Cesi Multimedia V

Capitolo 1 Caratteristiche di alcuni studi di settore 1. Caratteristiche di alcuni studi di settore 1.1 Studi di settore applicabili in Unico 2015 Con provvedimento direttoriale del 22 maggio 2015 sono stati approvati in modo definitivo i modelli dei dati rilevanti ai fini dell applicazione degli studi di settore in Unico 2015. Per il periodo d imposta 2014 gli studi di settore applicabili sono 204, di cui 136 studi già in vigore, oggetto di precedenti evoluzioni, e 68 nuovi studi, che sostituiscono quelli in vigore fino al 2013, suddivisi tra i seguenti comparti (rif. d.m. 29 dicembre 2014): MANIFATTURE SERVIZI COMMERCIO PROFESSIONISTI 18 16 28 6 I 68 nuovi studi, oggetto di evoluzione per il periodo d imposta 2014, sono contraddistinti dalle seguenti lettere: U V W per gli studi oggetto di seconda revisione per gli studi oggetto di terza revisione per gli studi oggetto di quarta revisione Il numero complessivo degli studi di settore si riduce da 205 a 204, a seguito dell istituzione dello studio di settore WM32U relativo al commercio al dettaglio di oggetti d arte, antiquariato, culto e decorazione, chincaglieria, bigiotteria, bomboniere, articoli da regalo e per fumatori, che sostituisce gli studi di settore VM32U (Commercio al dettaglio di oggetti d arte, d artigianato, arredi sacri ed articoli religiosi, articoli da regalo e per fumatori, bomboniere, chincaglieria e bigiotteria, articoli per le belle arti) e VM45U (Commercio al dettaglio di mobili usati e oggetti d antiquariato). La revisione degli studi è avvenuta avendo come riferimento il periodo d imposta 2012 ed incide direttamente sulle stime di congruità e coerenza operate dal software Ge.ri.co. In base alle prime valutazioni le nuove stime di Ge.ri.co. dovrebbero essere inferiori rispetto a quelle dei precedenti periodi d imposta. I modelli degli studi di settore devono essere compilati dai soggetti cui si applicano gli studi, anche in presenza di talune cause di esclusione. Ad esempio, nel caso di periodo non normale di svolgimento dell attività, il modello studi va comunque compilato anche se lo studio di settore non risulta applicabile. Sono esclusi dagli studi di settore i contribuenti che hanno dichiarato ricavi/compensi di importi superiori a euro 5.164.569. Benché tale limite di esclusione sia stato innalzato, a partire dal 1 gennaio 2007, a euro 7.500.000 la norma non è mai stata resa operativa. La situazione può essere così riassunta: Fino a 5.164.569 euro Da 5.164.569 euro a 7.500.000 euro Superiore a 7.500.000 euro Applicazione degli studi di settore Esclusione dagli studi di settore, ma obbligo di compilazione dei modelli Esclusione dagli studi di settore e non obbligo di compilazione dei modelli 1.2 Nuova struttura delle istruzioni Le istruzioni relative agli studi di settore anno 2015 presentano una nuova struttura, visto che si differenziano tra quelle relative agli studi di settore nuovi e quelle relative agli studi di settore vecchi. Cesi Multimedia 1

Capitolo 1 Caratteristiche di alcuni studi di settore ISTRUZIONI PARTE GENERALE QUADRO G QUADRO V QUADRO X QUADRO T Si applicano sia agli studi nuovi che agli studi vecchi ISTRUZIONI QUADRO A personale addetto all attività TIPOLOGIA 1 TIPOLOGIA 2 Si applicano ai nuovi studi di settore Si applicano ai vecchi studi di settore ISTRUZIONI QUADRO F elementi contabili TIPOLOGIA 1 TIPOLOGIA 2 Si applicano ai nuovi studi di settore Si applicano ai vecchi studi di settore ISTRUZIONI QUADRO B QUADRO D QUADRO E Rimangono all interno dei singoli studi di settore Le novità della modulistica sono in parte collegate ai correttivi anticrisi, dato che, in funzione degli stessi, è stato radicalmente mutato il quadro T congiuntura economica dei 68 nuovi studi di settore. Per quanto concerne i vecchi studi, le novità sono costituite da nuove richieste di informazioni nel quadro Z dati complementari, le quali saranno utilizzate per le future evoluzioni degli studi. 1.3 Indicatori territoriali Anche per il periodo d imposta 2014, con il d.m. 29 dicembre 2014, sono stati individuati specifici indicatori territoriali, con lo scopo di differenziare le modalità di applicazione degli studi di settore, tenendo conto del luogo di svolgimento dell attività; nello specifico alcune territorialità utilizzate sono le seguenti: territorialità del livello delle retribuzioni: tale indicatore è stato determinato a livello provinciale partendo dalle informazioni presenti nel modello studi di settore relativi al periodo d'imposta 2006. L indicatore del livello delle retribuzioni è stato determinato, per ogni attività d impresa, come rapporto tra le spese per lavoro dipendente presente nel quadro F del modello studi di settore e il numero dei dipendenti dichiarato nel quadro A del suddetto modello, diviso per 312; territorialità del livello del reddito medio imponibile ai fini dell addizionale IRPEF: tale indicatore è stato definito per tener conto dell'influenza, a livello territoriale, del benessere e del grado di sviluppo economico sulla determinazione dei ricavi; territorialità del livello dei canoni di affitto dei locali commerciali: indicatore finalizzato a considerare l influenza del costo degli affitti sulla determinazione del ricarico. Gli indicatori territoriali rilevano nella determinazione dei ricavi stimati da Ge.ri.co. attraverso l attivazione di uno specifico correttivo territoriale, utilizzato nel calcolo della funzione di regressione. 1.4 Modelli lineari misti Per il periodo d imposta 2014 è stata utilizzata la metodologia relativa ai modelli lineari misti (LMM) per approvare lo studio di settore: VM35U Erboristerie (codice attività 47.75.20) La circ. n. 20/E del 4 luglio 2014 ha precisato che la metodologia dei modelli lineari misti costituisce un estensione della regressione lineare multipla (LM) per determinare la funzione che meglio si adatta all andamento dei ricavi dell impresa, considerando sia la suddivisione in gruppi omogenei che quella territoriale. 2 Cesi Multimedia

Capitolo 1 Caratteristiche di alcuni studi di settore Si tratta di un nuovo modello matematico statistico che permette di interpolare i dati e di descrivere l andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti. Per il periodo d imposta 2013 il modello lineare misto è stato utilizzato per i seguenti studi di settore: WG44U (strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere); WM05U (commercio al dettaglio di abbigliamento, calzature, pelletterie ed accessori). 1.5 Casi particolari di applicazione Con l approvazione dei nuovi studi di settore si è assistito all accorpamento di alcuni studi. Per effetto di tali novità vi saranno dei casi in cui, per talune attività nel 2014, si applicherà uno studio di settore diverso rispetto al 2013. Tale considerazione assume una particolare rilevanza nella compilazione del quadro T congiuntura economica. Per gli studi degli istituti di bellezza e di commercio di motocicli e ciclomotori si assiste ad un accorpamento del codice attività per lo svolgimento delle attività complementari rispetto a quelle oggetto dello studio di settore. Gli studi interessati da tali novità sono i seguenti: WM16U WM32U WG33U WM09B WG57U WK56U Commercio al dettaglio di articoli di profumeria, per igiene personale e della casa Commercio al dettaglio di oggetti d arte, antiquariato, culto, decorazione, chincaglieria, bigiotteria, bomboniere, articoli da regalo e per fumatori Servizi degli istituti di bellezza Commercio di motocicli e ciclomotori Laboratori di analisi cliniche e ambulatori Laboratori di analisi cliniche 1.5.1 Studio di settore WM16U (commercio al dettaglio di articoli di profumeria, per igiene personale e della casa) Lo studio di settore WM16U sostituisce lo studio di settore VM16U e sarà applicabile, a decorre dal periodo d imposta in corso al 31 dicembre 2014, anche agli esercenti attività di commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura ed affini (codice attività 47.78.60), i quali fino al periodo 2013 compilavano lo studio di settore UM87U. 2014 2013 WM16U Commercio al dettaglio di articoli di profumeria, per igiene personale e della casa VM16U Commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l igiene personale UM87U Commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prod. di lucidatura ed affini 1.5.2 Studio di settore WM32U (commercio al dettaglio di oggetti d arte e antiquariato, culto, decorazione, chincaglieria, bigiotteria, bomboniere, articoli da regalo e per fumatori) Lo studio di settore WM32U sostituisce lo studio di settore VM32U e sarà applicabile, a decorrere dal periodo d imposta in corso al 31 dicembre 2014, anche agli esercenti l attività di commercio al dettaglio di mobili usati e oggetti d antiquariato (codice attività 47.79.20), i quali fino al periodo 2013 compilavano lo studio di settore VM45U. Cesi Multimedia 3

Capitolo 1 Caratteristiche di alcuni studi di settore 2014 2013 WM32U Commercio al dettaglio di oggetti d arte e antiquariato, culto, decorazione, chincaglieria, bigiotteria, bomboniere, articoli da regalo e per fumatori VM32U Commercio al dettaglio di oggetti d arte, d artigianato, arredi sacri ed articoli religiosi, articoli da regalo e per fumatori, bomboniere, chincaglieria e bigiotteria, articoli per le belle arti VM45U Commercio al dettaglio di mobili usati e oggetti d antiquariato 1.5.3 Studio di settore WG33U (servizi di istituti di bellezza) Lo studio di settore WG33U è applicabile anche a coloro che svolgono, unitamente alle attività oggetto dello studio, una o più delle sotto citate attività complementari: 1. servizi dei centri per il benessere fisico (esclusi gli stabilimenti termali) (codice attività 96.04.10); 2. stabilimenti termali (codice attività 96.04.20). Lo studio di settore WG33U si applica in presenza delle predette attività complementari, a condizione che i ricavi delle attività oggetto dello studio siano prevalenti rispetto a quelli derivanti dall insieme delle attività complementari. WG33U Servizi degli istituti di bellezza Contribuenti che svolgono anche attività complementare di servizi dei centri di benessere fisico Stabilimenti termali 1.5.4 Studio di settore WM09B (commercio di motocicli e ciclomotori) Lo studio di settore WM09B è applicabile anche a coloro che svolgono, unitamente alle attività oggetto dello studio, una o più delle sotto citate attività complementari: 1. commercio all ingrosso e al dettaglio di parti e accessori per motocicli e ciclomotori (codice attività 45.40.21); 2. manutenzione e riparazione di motocicli e ciclomotori, inclusi i pneumatici (codice attività 45.40.30). Tale studio di settore si applica in presenza delle predette attività complementari, a condizione che i ricavi delle attività oggetto dello studio siano prevalenti rispetto a quelli derivanti dall insieme delle attività complementari. WM09B Commercio di motocicli e ciclomotori Contribuenti che svolgono anche attività complementare di commercio all ingrosso e al dettaglio di parti e accessori per motocicli e ciclomotori Contribuenti che svolgono anche attività complementare di manutenzione e riparazione di motocicli e ciclomotori 4 Cesi Multimedia

Capitolo 1 Caratteristiche di alcuni studi di settore 1.5.5 Studio di settore WG57U e WK56U (laboratori di analisi cliniche e ambulatori e laboratori di analisi cliniche) Con l approvazione degli studi di settore WG57U (Laboratori di analisi cliniche e ambulatori) e WK56U (Laboratori di analisi cliniche) sono state previste nuove modalità attraverso le quali Ge.ri.co. procede a neutralizzare le attività svolte in regime di accreditamento/convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Fino al periodo d imposta 2013, la stima dei ricavi derivanti dalle attività non in regime di accreditamento/convenzione con il SSN era effettuata con l utilizzo delle percentuali dei ricavi/compensi dichiarati relativi ad attività svolte in regime di accreditamento/convenzione con il SSN. La nuova modalità di calcolo non utilizza più la percentuale di attività da SSN indicata dal contribuente nel modello studio di settore, bensì: l ammontare dei ricavi/compensi da SSN indicato in dichiarazione; un valore di riferimento calcolato utilizzando tutti i costi sostenuti dal contribuente relativi alle variabili utilizzate in regressione. 1.5.6 Studio di settore WG36U (ristorazione con somministrazione, ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto, ristorazione ambulante) Lo studio di settore WG36U è applicabile ai contribuenti che svolgono, unitamente alle attività oggetto dello studio, una o più delle seguenti attività complementari: 1. Gelaterie e pasticcerie (codice attività 56.10.30); 2. Gelaterie e pasticcerie ambulanti (codice attività 56.10.41); 3. Bar e altri esercizi simili senza cucina (codice attività 56.30.00). Tale studio di settore si applica in presenza delle predette attività complementari, se i ricavi delle attività oggetto dello studio sono prevalenti rispetto a quelli derivanti dall insieme delle attività complementari. Esempi attività complementari Un impresa svolge la seguente attività: Attività Studio Ricavi Bar WG37U 40.000 Ristorante WG36U 80.000 In tale ipotesi si applica unicamente lo studio di settore relativo all attività prevalente: WG36U (ristorante). Lo stesso principio si applica anche per lo studio WG37U (bar) qualora l attività di bar sia prevalente rispetto a quella del ristorante. Un impresa svolge la seguente attività: Attività Studio Ricavi Bar WG37U 60.000 Ristorante WG36U 30.000 In tale ipotesi si applica unicamente lo studio di settore relativo all attività prevalente: WG37U (bar). 1.5.7 Studio di settore WG60U (gestione di stabilimenti balneari) Lo studio di settore WG60U è applicabile ai contribuenti che svolgono, unitamente alle attività oggetto dello studio, una o più delle seguenti attività complementari: 1. Ristorazione con somministrazione (codice attività 56.10.11); Cesi Multimedia 5

Capitolo 1 Caratteristiche di alcuni studi di settore 2. Ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto (codice attività 56.10.20); 3. Ristorazione ambulante (codice attività 56.10.42); 4. Gelaterie e pasticcerie (codice attività 56.10.30); 5. Gelaterie e pasticcerie ambulanti (codice attività 56.10.41); 6. Bar e altri esercizi simili senza cucina (codice attività 56.30.00). Tale studio di settore si applica in presenza delle predette attività complementari, anche se i ricavi delle attività oggetto dello studio non sono prevalenti rispetto a quelli derivanti dall insieme delle attività complementari. 1.5.8 Studio di settore WG55U (servizi pompe funebri e attività connesse) Nel rigo D63 ( IVA da pro-rata indetraibile al 100% ) sono richieste delle informazioni relative all IVA indetraibile per effetto del pro-rata. Al riguardo la circolare n. 28/E del 2015 ha precisato che l'importo è da indicare al netto dell'iva da pro-rata indetraibile relativa ai beni strumentali. 1.5.9 Studio di settore WK28U (attività nel campo della recitazione e della regia) La circolare n. 28/E del 2015 ha precisato che tale studio deve essere compilato anche dai contribuenti che hanno esercitato in via prevalente l'attività relativa al codice 90.03.09 (altre attività artistiche e letterarie), ai soli fini di acquisizione di informazioni utili per la futura evoluzione dello studio di settore. 1.5.10 Studio di settore WK01U (studi notarili) L'Amministrazione finanziaria, nella circolare n. 28/E del 2015, ha evidenziato che in tale studio è stato inserito un nuovo quadro Z finalizzato a raccogliere informazioni utili ad una successiva evoluzione dello studio. In particolare, la novità riguarda l ampliamento delle prestazioni repertoriate indicate al rigo D08 Altre prestazioni annotate a repertorio, prevedendo l inserimento di nuove variabili per individuare con maggiore dettaglio le diverse prestazioni professionali che devono essere annotate a repertorio e che vengono richieste nei righi da Z01 a Z14, del quadro Z - Dati complementari. 6 Cesi Multimedia

Capitolo 1 Caratteristiche di alcuni studi di settore 1.5.11 Studio di settore VD11U VG83U - anomalie di GE.RI.CO. 2013 e GE.RI.CO. 2014 L'Amministrazione finanziaria ha riscontrato un'anomalia nel funzionamento di GE.RI.CO. 2013 e GE.RI.CO 2014 per i seguenti studi di settore: VD11U (produzione di olio di oliva da olive prevalentemente non di produzione propria e produzione di olio raffinato o grezzo da semi oleosi o frutti oleosi prevalentemente non di produzione propria); VG83U (gestione di piscine, di impianti sportivi polivalenti, di altri impianti sportivi nca, palestre). L'anomalia consiste in un errato calcolo dell'indicatore margine per addetto non dipendente, per rimuoverla l'agenzia ha provveduto a ripubblicare il software GE.RI.CO. 2013 e GE.RI.CO 2014. 1.5.12 Cause di inapplicabilità degli studi di settore WG33U WM09B WG36U WG60U Servizi di istituti di bellezza Commercio di motocicli e ciclomotori Ristorante Stabilimenti balneari Per gli studi di settore sopra riportati, oggetto di precedente commento, essendo in presenza di attività complementari, non opera la causa di inapplicabilità degli studi di settore. Per i quattro studi di settore sopra indicati non deve quindi essere compilato il prospetto multiattività. Si ricorda infatti che, ai sensi dell art. 2 del d.m. 11 febbraio 2008, i soggetti che esercitano due o più attività di impresa non rientranti nel medesimo studio non sono soggetti ad accertamento da studi di settore, qualora l importo dei ricavi dichiarati relativi alle attività non prevalenti (non comprese nello stesso studio) superi il 30 per cento dell ammontare complessivo dei ricavi dichiarati. Ai fini dell accertamento è quindi previsto che gli studi di settore sono utilizzabili solo a condizione che i ricavi delle attività non prevalenti non superino il 30 per cento dei Cesi Multimedia 7

Capitolo 1 Caratteristiche di alcuni studi di settore ricavi complessivi. Con circ. n. 31/2008 l Agenzia delle Entrate ha precisato che per individuare l attività prevalente si deve considerare il complesso delle attività rientranti nel medesimo studio di settore. Esempio multiattività Un impresa svolge la seguente attività: Attività Studio Ricavi Commercio dettaglio abbigliamento WM05U Dal quale consegue il 25% dei ricavi Ristorante WG36U Dal quale consegue il 75% dei ricavi In tal caso i risultati dello studio di settore possono essere utilizzati ai fini accertativi. Un impresa svolge la seguente attività: Attività Studio Ricavi Commercio dettaglio abbigliamento WM05U Dal quale consegue il 45% dei ricavi Ristorante WG36U Dal quale consegue il 55% dei ricavi In tal caso i risultati dello studio di settore non possono essere utilizzati ai fini accertativi, ma possono essere utilizzati solo per selezionare i contribuenti da sottoporre a controllo. 8 Cesi Multimedia

Capitolo 2 Correttivi anticrisi 2. Correttivi anticrisi 2.1 Correttivi congiunturali L Agenzia delle Entrate, nel comunicato stampa del 9 aprile 2015, ha precisato che, con riferimento al periodo d imposta 2014, l apposita commissione degli esperti ha espresso il proprio parere favorevole all approvazione dei correttivi anticrisi. Anche per il 2014 la struttura dei quattro correttivi anticrisi rimane confermata, anche se, rispetto al passato ha meno rilevanza il correttivo congiunturale di settore. Per gli studi di settore 2014 è previsto un diverso metodo di calcolo dei correttivi anticrisi, dando maggior rilevanza al correttivo congiunturale individuale, il quale è direttamente influenzato dalla compilazione del quadro T. L applicazione del correttivo non è quindi automatica, ma opera solamente nel caso in cui dai dati indicati nel quadro T emerga lo stato di crisi del contribuente, o meglio una perdita di efficienza produttiva. Nella stima dell efficienza produttiva non rilevano solo i ricavi dichiarati, bensì i ricavi stimati da Ge.ri.co., in tal senso è stato modificato il quadro T. Le quattro tipologie di correttivi approvate sono le seguenti: CORRETTIVI CONGIUNTURALI DI SETTORE CORRETTIVI CONGIUNTURALI TERRITORIALI CORRETTIVI CONGIUNTURALI INDIVIDUALI INTERVENTI RELATIVI ALL ANALISI DI NORMALITÀ ECONOMICA 2.2 Correttivi congiunturali di settore STUDI SETTORE INTERESSATI OBIETTIVO MODALITÀ DI ACCESSO MODALITÀ APPLICATIVE Tutti gli studi di settore, tranne i professionisti con il modello a prestazioni Adattamento della funzione di regressione rispetto alla contrazione dei margini e al minor utilizzo degli impianti Tutti i soggetti non congrui Introduzione di un fattore di correzione applicato al ricavo/compenso teorico per singolo modello organizzativo Il correttivo in commento si attiva in due ipotesi: 1. nel caso di aumento del valore dei beni strumentali, del numero di giornate lavorate dai dipendenti e/o percentuali di lavoro prestate dai soci, in presenza di un mancato innalzamento o riduzione dei ricavi 2014, rispetto al triennio precedente; 2. costanza dei sopracitati valori e/o riduzione dei ricavi 2014, rispetto al triennio precedente. Cesi Multimedia 9

Capitolo 2 Correttivi anticrisi Il correttivo non scatta nel caso di aumento dei ricavi 2014 proporzionale rispetto all aumento del valore dei beni strumentali e del personale addetto all attività. 2.3 Correttivi congiunturali territoriali STUDI SETTORE INTERESSATI OBIETTIVO Tutti gli studi di settore, tranne i professionisti con il modello a prestazioni Adattamento della funzione di regressione rispetto alla contrazione dei margini e al minor utilizzo degli impianti MODALITÀ DI ACCESSO MODALITÀ APPLICATIVE Tutti i soggetti non congrui Introduzione di un fattore di correzione applicato al ricavo/compenso teorico per singola area territoriale Come già successo per il passato, tale correttivo si attiva solo nel caso di non congruità degli studi di settore e consente una riduzione dei ricavi stimati da Ge.ri.co. Come per i precedenti periodi d imposta, tale correttivo opera a seconda del luogo in cui opera l impresa. Attenzione La funzionalità di tale correttivo non è influenzata dalla compilazione del quadro T. 2.4 Correttivi congiunturali individuali STUDI SETTORE INTERESSATI OBIETTIVO MODALITÀ DI ACCESSO MODALITÀ APPLICATIVE Tutti gli studi di settore, tranne i professionisti con il modello a prestazioni Adattamento della funzione di ricavo/compenso in presenza di una contrazione del livello di efficienza produttiva riferibile al singolo soggetto Soggetti non congrui, normali rispetto agli indicatori del Valore dei Beni Strumentali, che presentano nel 2014 una riduzione dell'efficienza produttiva rispetto al triennio precedente (2011-2013) Introduzione di un fattore di correzione applicato al ricavo/compenso teorico connesso alla crisi del singolo contribuente Per fornire le informazioni necessarie per la gestione del correttivo congiunturale individuale, è stato profondamente modificato il quadro T. Rispetto al precedente periodo d imposta il quadro T richiede l indicazione di nuove informazioni relative al valore dei beni strumentali ed al personale addetto all attività e quindi alla forza lavoro impiegata. Tali informazioni sono richieste per i periodi d imposta 2011-2012-2013 e sono reperibili: per il personale dipendente, nei rispettivi quadri A del modello studi di settore del triennio in esame; per i beni strumentali, nel rigo F29 colonna 1 del modello studi di settore del triennio in esame. 10 Cesi Multimedia

Capitolo 2 Correttivi anticrisi Attenzione Il numero di giornate della Cassa Integrazione Guadagni è richiesto unicamente per gli studi di settore delle manifatture. Per applicare il nuovo correttivo individuale è necessario che il contribuente: risulti non congruo allo studio di settore; presenti una contrazione dell efficienza produttiva del 2014 rispetto anche ad un solo anno del triennio precedente (2011-2012-2013); risulti coerente con gli indicatori di normalità economica relativi al valore dei beni strumentali; si trovi in una situazione di normalità economica rispetto all'indicatore di controllo del valore dei beni strumentali. Il livello di efficienza è determinato grazie ad una formula matematica i cui parametri sono: i ricavi dichiarati; il valore dei beni strumentali; il numero degli addetti all attività (personale dipendente e soci). Per consentire di meglio cogliere la riduzione dell efficienza produttiva il correttivo è stato determinato con l'utilizzo dei modelli lineari misti. Si può arrivare alla conclusione che maggiore è la perdita di efficienza produttiva dell impresa e maggiore sarà lo sconto riconosciuto dal correttivo, il quale talvolta potrà azzerare la stima di non congruità inizialmente stimata da Ge.ri.co. Attenzione A seconda dell attività esercitata e degli studi di settore applicabili sono previsti diversi coefficienti di riduzione del valore della forza lavoro e del valore dei beni strumentali. Vecchio quadro T Cesi Multimedia 11

Capitolo 2 Correttivi anticrisi Nuovo quadro T Nella compilazione del quadro devono essere seguite le regole sotto riportate: Rigo T01 T02 T03 T04 Contenuto del rigo I ricavi ai fini della congruità non sono quelli indicati nel rigo F1 del quadro elementi contabili ma devono essere calcolati come somma algebrica degli importi riportati nei campi F01 + F02 (campo 1) F02 (campo 2) + F07 (campo 1) F07 (campo 2) F06 (campo 1) + F06 (campo 2), degli studi del triennio 2011-2012-2013. Per i contribuenti non congrui nel triennio in osservazione deve essere indicato il maggior importo stimato da Ge.ri.co. ai fini dell adeguamento. In presenza di diversi valori di adeguamento ai fini delle imposte dirette e ai fini IVA, nel rigo deve essere indicato il maggior volume d affari ai fini IVA. Il campo non deve essere compilato qualora nell annualità di riferimento il contribuente risulti congruo. In tale rigo deve essere riportato il valore dei beni strumentali ricavabile dal rigo F29 (colonna 1) degli studi di settore relativi ai periodi d imposta 2011-2012-2013. Devono essere indicati i dati dei dipendenti/collaboratori/soci che prestavano lavoro nell impresa (quadro A), relativi ai periodi d imposta 2011-2012-2013. Per determinare il numero delle giornate retribuite, si devono sommare i seguenti valori indicati nel quadro A dello studio di settore: numero complessivo delle giornate retribuite relative ai lavoratori dipendenti che svolgono attività a tempo pieno, indicato nel rigo dipendenti a tempo pieno o nei righi dirigenti, quadri, impiegati, operai generici, operai specializzati ; numero complessivo delle giornate retribuite relative ai lavoratori dipendenti che svolgono attività a tempo parziale, anche se assunti con contratto di inserimento o con contratto a termine, agli assunti con contratto di lavoro intermittente o di lavoro ripartito, indicato nel rigo dipendenti a tempo parziale, assunti con contratto di lavoro intermittente, di lavoro ripartito ; numero complessivo delle giornate retribuite relative agli apprendisti che svolgono attività nell impresa, indicato nel rigo apprendisti ; numero complessivo delle giornate retribuite relative agli assunti a tempo pieno con contratto di inserimento, ai dipendenti con contratto a termine, ai lavoranti a domicilio e al personale con contratto di somministrazione di lavoro indicato nei relativi righi. 12 Cesi Multimedia

Capitolo 2 Correttivi anticrisi Attenzione Le istruzioni al quadro T ricordano che qualora una o più annualità del triennio 2011-2013 sia di prima applicazione degli studi di settore in quanto nell annualità precedente il contribuente ha applicato il regime dei minimi, gli esercenti attività di impresa devono indicare nel quadro i dati contabili senza tener conto degli effetti derivanti dal principio di cassa applicato in vigenza del regime dei minimi. Per valutare l efficienza produttiva dell impresa, l attività deve essere valutata con parametri omogenei nel 2014 rispetto al triennio 2011-2012-2013, è quindi necessario che in questo lasso temporale l attività sia omogenea. Non avrebbe, infatti, alcun senso valutare l efficienza produttiva tra attività diverse, come ad esempio nel caso di un soggetto che nel 2014 esercita l attività di idraulico mentre nel triennio 2011-2012-2013 svolgeva l attività di agente di commercio. Per consentire una corretta applicazione del correttivo, le istruzioni ricordano che i dati vanno indicati per le sole annualità in cui è stato dichiarato lo stesso codice attività prevalente del 2014, ovvero sia stato applicato lo stesso studio di settore del 2014. Esempio n. 1 Una persona fisica nel 2011 svolgeva attività di agente di commercio, a partire dal 2012 cessa tale attività e inizia l attività di geometra. In tale ipotesi nel quadro T, relativo all anno d imposta 2014, dovranno essere compilati i campi relativi agli anni 2012-2013 e nulla dovrà essere riportato con riferimento al periodo d imposta 2011. Chiarimenti della circolare n. 28/E del 2015: l'agenzia ribadisce che ai fini della compilazione del quadro T, i dati relativi alle annualità 2011-2012-2013, devono essere indicati per i soli periodi d imposta in cui è stato dichiarato lo stesso codice attività prevalente o applicato lo stesso studio di settore, rispetto al 2014; in quest'ultimo caso l individuazione dello studio di settore rimane la stessa anche a seguito della relativa evoluzione (ad es. il contribuente che nel periodo di imposta 2014 è tenuto alla presentazione del modello WG34U e nelle annualità 2013, 2012 e 2011 ha presentato i modelli VG34U). In tale sede l'agenzia ha ulteriormente precisato che: qualora un'attività economica sia stata assoggettata, nel corso degli anni, a studi di settore diversi, si dovrà far riferimento allo studio di settore a suo tempo applicato. L'esempio formulato dall'agenzia per meglio precisare il principio è il seguente: nel caso in cui sia stata svolta nel quadriennio 2011-2014 l attività di Commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini - codice attività 47.78.60, il contribuente pur applicando per il 2014 lo studio WM16U, nei periodi d imposta precedenti era tenuto all applicazione dello studio UM87U; nel caso specifico, il contribuente dovrà quindi fornire le informazioni richieste nel quadro T - Congiuntura economica del modello WM16U facendo riferimento ai dati dichiarati negli anni precedenti nel modello UM87U ; qualora nelle tre annualità di riferimento (2011-2012-2013) sia stata esercitata un attività prevalente per la quale è stato applicato uno studio di settore diverso da quello applicato nel 2014, non è possibile compilare il quadro T. Ne consegue che in tale ipotesi non è applicabile il correttivo congiunturale individuale. Esempio n. 1 Un imprenditore individuale nei periodi d'imposta 2011-2012-2013 ha esercitato l'attività di intermediario del commercio, applicando lo studio di settore WG61D. Nel 2014 ha svolto l'attività di bar, applicando lo studio di settore WG37U. In tale ipotesi non è possibile compilare il quadro T e quindi non è riconosciuta la spettanza del correttivo congiunturale individuale. Esempio n. 2 Un contribuente nei periodi d'imposta 2011-2012 svolgeva l'attività di intermediario del commercio, applicando lo studio di settore WG61D. Nel 2013-2014 ha svolto l'attività di bar, applicando lo studio di settore WG37U. In tale ipotesi il correttivo congiunturale individuale spetterà solo in riferimento all'anno 2013. 2.4.1 Quadro T settore costruzioni Regole particolari di compilazione del quadro T vi sono nel settore delle costruzioni (studi di settore VG40U VG69U VK23U). In tali studi per valutare il criterio di efficienza produttiva non si considerano solo i ricavi ma anche altri elementi, quali: esistenze iniziali e rimanenze finali di prodotti finiti, in corso di lavorazione e servizi. Gli Cesi Multimedia 13

Capitolo 2 Correttivi anticrisi importi da indicare in tali righi sono individuabili nel quadro D elementi specifici dell attività dei rispettivi studi di settore del triennio 2011-2012-2013. 2.4.2 Correttivi congiunturali individuali per i professionisti Il funzionamento del correttivo per i professionisti è differenziato a seconda del fatto che lo studio di settore applichi funzioni di compenso basate: sul numero degli incarichi; sul tempo e sulle spese. Stima basata sul numero degli incarichi Elenco dei dodici studi di settore interessati: WK29U WK01U VK23U VK24U VK25U VK02U WK03U WK04U WK05U WK06U geologo notaio studi di ingegneria integrata agrotecnico agronomo ingegnere geometra avvocato commercialisti e consulenti del lavoro revisore contabile 14 Cesi Multimedia

Capitolo 2 Correttivi anticrisi WK17U WK18U periti industriali architetto Lo studio di settore, come per il passato, considera la ritardata percezione dei compensi delle prestazioni professionali erogate, e nessuna modifica è stata apportata alle regole di compilazione del quadro T congiuntura economica, ed alla conseguente applicazione del correttivo. Per tali studi l applicazione del correttivo viene determinata con una riduzione dei ricavi stimati tanto maggiore quanto maggiore è la percentuale di incassi parziali avvenuti nel periodo d imposta. Per attivare il correttivo è necessario compilare i due righi del quadro T nei quali viene richiesta la percentuale di compensi relativi agli incarichi iniziati e completati nel periodo d imposta, rispetto agli altri incarichi. Il correttivo scatta applicando determinati coefficienti di riduzione e non opera qualora non vi siano incassi parziali. La funzione del correttivo è quindi quella di ridurre la stima presunta da Ge.ri.co. qualora il professionista abbia incassato solo parzialmente i propri compensi. Stima basata sul tempo e sulle spese Elenco dei dodici studi di settore interessati: VK30U VK10U VK19U VK22U VK26U VK27U VK28U WK08U WK16U WK20U WK21U WK56U cartografi medici fisioterapisti veterinari guide turistiche consulenti informatici artisti disegnatori grafici amministratori condominio psicologi odontoiatri laboratori analisi cliniche L Agenzia delle Entrate, nel quadro T richiede le stesse informazioni previste per le imprese, con i dovuti aggiustamenti, in particolare sono richiesti anche: il numero dei co.co.co. che prestano attività prevalente nello studio; il numero dei soci/associati che prestano attività nella società o associazione; il numero delle ore settimanali dedicate all attività; il numero delle settimane di lavoro nel periodo d imposta. Cesi Multimedia 15

Capitolo 2 Correttivi anticrisi Per gli studi associati il correttivo valuta il numero degli associati che prestano attività nello studio. Attenzione Trattandosi dello studio dei professionisti, al rigo T01 non si fa riferimento ai ricavi, bensì ai compensi dichiarati nel triennio. 2.5 Doppi quadri contabili Per gli studi di settore a doppio quadro contabile il quadro T è stato suddiviso in due parti: quadro T impresa e quadro T lavoro autonomo. Gli studi interessati sono: WK08U (altre attività dei disegnatori grafici e attività dei disegnatori grafici) e WK16U (amministratore di condominio). 2.6 Dubbi interpretativi all applicazione dei correttivi Nella circolare n. 28/E del 17 luglio 2015 l'agenzia ha precisato che non sono più applicabili i sottoriportati chiarimenti forniti con la circolare n. 20/E del 2014: Con l occasione si richiamano, in questa sede, alcuni chiarimenti già forniti con le precedenti circolari n. 30/E del 28 giugno 2011, n. 30/E del 11 luglio 2012 e n. 23/E del 15 luglio 2013, circa la corretta compilazione dei righi contenenti la richiesta delle predette informazioni nel caso in cui il contribuente, pur non modificando l attività esercitata: 1) abbia avuto il periodo d imposta di riferimento per l applicazione del correttivo di durata diversa da dodici mesi (ad esempio perché ha iniziato l attività nel corso di tale anno e l attività rappresenta una mera prosecuzione di attività svolta da altri soggetti); 2) non abbia presentato il modello degli studi di settore per il periodo d imposta di riferimento per l applicazione del correttivo (ad esempio perché ha iniziato l attività nel corso di tale anno e l attività, diversamente dal caso precedente, non rappresenta una mera prosecuzione di attività svolta da altri soggetti); 3) non abbia dichiarato redditi di impresa o di lavoro autonomo nel periodo d imposta preso a riferimento per il calcolo del correttivo (ad esempio perché ha iniziato nel 2013 un attività di impresa costituente mera prosecuzione di attività svolta da altri soggetti). Con riferimento all ipotesi sub 1) si ritiene che, ai fini della corretta applicazione dei correttivi crisi, si debba effettuare il ragguaglio dei ricavi/costi dichiarati in tale periodo rispetto all anno, considerato convenzionalmente pari a 365 giorni. Con riferimento all ipotesi sub 2) si ritiene che sia necessario indicare negli appositi righi, presenti nel quadro T dei modelli studi di settore, i ricavi/costi dichiarati relativi ai periodi d imposta interessati, eventualmente ragguagliati ad anno. Al riguardo si precisa che i ricavi e i costi/spese da porre a confronto con quelli dichiarati nel modello studi di settore per il 2013 devono essere individuati in maniera omogenea rispetto a questi ultimi. 16 Cesi Multimedia

Capitolo 2 Correttivi anticrisi In linea generale l omogeneità deve essere valutata anche con riferimento alla tipologia di attività svolta nel periodo d imposta preso a riferimento per il calcolo del correttivo. Si rammenta, al riguardo, che sono considerate omogenee le attività economiche contraddistinte da codici attività che rientrano nel campo di applicazione del medesimo studio di settore. Infine, per quanto riguarda l ipotesi sub 3), qualora il contribuente non abbia dichiarato redditi di impresa/lavoro autonomo nel periodo d imposta preso a riferimento per il calcolo del correttivo (ad esempio perché ha iniziato nel 2013 un attività costituente mera prosecuzione di attività svolta da altri soggetti), non potrà fruire dei correttivi in parola, ma delle riduzioni eventualmente operate dagli altri correttivi crisi previsti dalla Nota Tecnica e Metodologica approvata con il decreto ministeriale del 2 maggio 2014. In tal caso, il contribuente potrà, comunque, rappresentare la specifica situazione nella sezione Note aggiuntive, predisposta all interno del Software Ge.ri.co. 2014. Attenzione Alla luce dei chiarimenti forniti dalla circolare n. 28/E del 2015 ne consegue che, nei tre casi sopra indicati, il quadro T non può essere compilato, ciò comporta per il contribuente la perdita del correttivo congiunturale individuale. Cesi Multimedia 17

Capitolo 3 Novità della modulistica 3. Novità della modulistica 3.1 Adeguamento ai fini IVA I soggetti che intendono adeguarsi ai risultati degli studi di settore, sono tenuti a versare, oltre alle maggiori imposte ai fini delle imposte dirette, anche l IVA determinata sui maggiori ricavi stimati da Ge.ri.co., la quale deve essere versata utilizzando il modello F24, con il codice tributo 6494. I maggiori corrispettivi derivanti dall adeguamento agli studi di settore devono essere annotati in un apposita sezione del registro fatture emesse o del registro dei corrispettivi. La maggior IVA derivante dall adeguamento dei risultati degli studi di settore relativi al 2014, deve essere indicata nella nuova sezione XXI al rigo RQ80 di Unico 2015. Attenzione In Unico 2014 l adeguamento IVA andava indicato nel rigo RS104. La distinzione tra studi di settore nuovi e studi di settore vecchi è particolarmente rilevante qualora il contribuente decida di adeguarsi spontaneamente alle stime di Ge.ri.co. in dichiarazione dei redditi. È infatti previsto che per gli studi nuovi l adeguamento avvenga senza l applicazione di sanzione e interessi, al contrario nel caso di studi vecchi l adeguamento avverrà senza sanzioni solamente nel caso in cui lo scostamento sia minore o uguale al 10 per cento. Qualora lo scostamento sia superiore a tale limite, nel caso di adeguamento ai risultati di Ge.ri.co., è dovuta la maggiorazione del 3 per cento calcolata sui maggiori ricavi stimati da Ge.ri.co. rispetto ai ricavi dichiarati. 3.2 Quadro A personale addetto all attività Nel quadro A, relativo al personale addetto all attività, vengono indicati i dati relativi alle seguenti tipologie di personale: dipendenti; apprendisti; collaboratori coordinati e continuativi; collaboratori all impresa familiare; associati in partecipazione; soci amministratori e non amministratori. Nei 68 nuovi studi si è proceduto ad una semplificazione delle richieste presenti nel quadro A, infatti la richiesta è cumulativa, senza distinzione tra le varie tipologie di lavoratori. La nuova struttura del quadro, uguale, distintamente per tutti i professionisti e per tutte le imprese, è quella sotto indicata: Cesi Multimedia 19

Capitolo 3 Novità della modulistica Imprese Professionisti Si precisa che i dati precedentemente richiesti: nei righi dirigenti, quadri, impiegati, operai generici, operai specializzati, confluiscono nel nuovo rigo A01 dipendenti a tempo pieno ; nei righi dipendenti a tempo parziale, assunti con contratto di lavoro intermittente, di lavoro ripartito e assunti con contratto di inserimento, a termine, lavoranti a domicilio, personale con contratto di somministrazione lavoro, confluiscono nel nuovo rigo A02 dipendenti a tempo parziale, assunti con contratto di lavoro intermittente, di lavoro ripartito, con contratto di inserimento, a termine, lavoranti a domicilio, personale con contratto di somministrazione lavoro. Attenzione La richiesta di informazioni delle giornate di sospensione, C.I.G. e simili del personale dipendente è stata estesa ad alcuni nuovi studi, con l introduzione del nuovo rigo. 3.3 Quadro F elementi contabili Le novità presenti nel quadro F elementi contabili dei 68 nuovi studi, sono le seguenti. 3.3.1 Soppressione rigo F15 costi per la produzione di servizi Fino al periodo d imposta 2013 i righi rilevanti ai fini della determinazione del costo del venduto erano suddivisi in quattro distinti righi: F12 esistenze iniziali, F13 rimanenze finali, F14 costi per l acquisto di materie prime, sussidiarie, semilavorati e merci, F15 costi per la produzione di servizi. A partire dal periodo d imposta 2014 i dati in precedenza richiesti nel rigo F15 costo per la produzione di servizi sono confluiti nel rigo F14 costi per l acquisto di materie prime, sussidiarie, semilavorati e merci (esclusi quelli relativi a prodotti soggetti ad aggio o ricavo fisso) e per la produzione di servizi. 20 Cesi Multimedia

Capitolo 3 Novità della modulistica Attenzione Posto che la numerazione dei righi non è stata modificata, negli studi di settore nuovi non è più presente il rigo F15. Per effetto di tale novità le istruzioni al quadro F sono state distinte in due tipologie (vedi paragrafo 1.2). 3.3.2 Spese lavoro accessorio Le istruzioni dei nuovi studi di settore precisano in quale rigo debbano confluire le spese per prestazione di lavoro accessorio, ex art. 70 d.lgs. 276/2003 (sostenute mediante l acquisto dei buoni orari, c.d. vouchers). Risolvendo un dubbio posto dalla realtà operativa, le spese per prestazione di lavoro accessorio vanno indicate nel rigo F19 campo 1. Attenzione Preme sottolineare che nel quadro A non è richiesta alcuna informazione con riferimento alle prestazioni di lavoro accessorio. Esempio n. 1 La società Artesia s.a.s. nel 2014 ha corrisposto al proprio personale i seguenti emolumenti: euro 20.000 a titolo di retribuzione del personale dipendente, euro 2.000 a titolo di spese per prestazioni di lavoro accessorio. Il rigo F19 andrà compilato come segue: 22.000 Cesi Multimedia 21

Capitolo 3 Novità della modulistica 3.3.3 Indicazione IMU deducibile L Amministrazione finanziaria, con la circ. n. 20/E del 4 luglio 2014 ebbe a precisare che il 20 per cento dell imposta municipale propria, relativa agli immobili strumentali, versata nel periodo d imposta 2014, va indicato nel rigo F23 altri componenti negativi. Le istruzioni alla compilazione del rigo F23, relativo agli altri componenti negativi, sono state aggiornate, recependo l orientamento della circolare, confermando che nel rigo deve essere indicata l IMU deducibile dal reddito d impresa/lavoro autonomo, relativa agli immobili strumentali. Il sopracitato documento di prassi, con riferimento alle criticità connesse all indicazione dell importo dell IMU deducibile in tale rigo, ha affermato quanto segue: L indicazione di tale importo, se di valore elevato, come già chiarito nella circolare n. 23/E del 2013 in relazione all ammontare dell IRAP versata relativa alla quota imponibile delle spese per il personale dipendente e assimilato, potrebbe determinare valori ingiustificati nel calcolo del citato indicatore Incidenza dei costi residuali di gestione sui ricavi. Anche in questo caso, infatti, un valore elevato dell IMU deducibile, dovendo essere indicato nel rigo Altri componenti negativi, che rappresenta una delle componenti di cui è formato il numeratore dell indicatore di normalità in argomento, non può essere considerato in linea generale sintomatico di una situazione di non corretta indicazione dei dati previsti dai modelli degli studi di settore. Ciò in ragione anche del fatto che le soglie di normalità relative a tale indicatore non tengono conto della possibilità di indicare il citato ammontare dell IMU, in quanto sono state individuate sulla base di periodi d imposta per i quali tali importi non erano deducibili dal reddito. La medesima criticità applicativa va ovviamente segnalata anche nel caso degli studi relativi alle attività professionali, con riferimento agli indicatori di normalità economica Incidenza delle altre componenti negative sui compensi e Incidenza delle altre componenti negative al netto dei canoni di locazione sui compensi atteso che nel rigo G12 Altre componenti negative del modello relativo al periodo d imposta 2013 è possibile indicare anche l importo dell IMU dedotta per il citato periodo d imposta. Al riguardo, pertanto, si ritiene che i chiarimenti forniti con la circolare n. 29/E del 18 giugno 2009, riguardanti l applicazione dell indicatore Incidenza dei costi residuali di gestione sui ricavi, possano essere validi anche con riferimento all eventuale non normalità dovuta a seguito dell indicazione di un importo elevato dell IMU deducibile ed estesi agli indicatore Incidenza delle altre componenti negative sui compensi e Incidenza delle altre componenti negative al netto dei canoni di locazione sui compensi. 3.3.4 Contribuenti ex minimi In vigenza del regime dei minimi di cui di cui all art. 1, commi 96 a 117 della legge 244/2007, le imprese determinano il reddito applicando il regime di cassa. Successivamente all uscita da tale regime agevolato, tali imprese determinano il reddito applicando il principio di competenza. Tale passaggio di regime è assai complesso ai fini dell applicazione degli studi di settore, infatti nell anno di fuoriuscita del regime, ai sensi del d.m. 11 febbraio 2008, gli studi di settore non possono essere utilizzati ai fini accertativi. Nei periodi d imposta successivi il quadro F elementi contabili deve essere compilato come se il regime dei minimi non fosse mai stato adottato (esempio: ricostruzione delle quote di ammortamento del valore dei beni strumentali, che sono stati in precedenza dedotti interamente per cassa in vigenza del regime dei minimi). Tale modalità operativa comporta un disallineamento tra il quadro F degli studi di settore ed i quadro RF e/o RG di Unico. Per segnalare tale aspetto ed evitare la rilevazione dell anomalia in sede di invio del modello, è prevista la barratura del rigo F40. Nel rigo F40, il contribuente indica quindi se nel periodo d imposta 2012 e/o in quelli precedenti si è avvalso del regime fiscale di vantaggio per l imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità o del regime dei contribuenti minimi di cui all art. 1, commi 96 a 117, legge 244/2007. 22 Cesi Multimedia

Capitolo 3 Novità della modulistica Attenzione Il rigo non deve essere compilato nel caso in cui sia stato già compilato il rigo del quadro V relativo all applicazione del regime fiscale di vantaggio per l imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità nel periodo d imposta 2013. Cesi Multimedia 23

Capitolo 4 Studi di settore e altri istituti 4. Studi di settore e altri istituti 4.1 Studi di settore e società di comodo Le società che risultano congrue e coerenti ai fini degli studi di settore, anche per adeguamento in Unico 2015, e che dichiarano ricavi d importo non inferiore a quello puntuale di riferimento, derivante dall applicazione Ge.ri.co., comprensivo dei maggiori ricavi derivanti dall applicazione degli indicatori di normalità economica, sono escluse dalla disciplina delle società di comodo. Per quanto riguarda il requisito della coerenza è necessario che la società risulti coerente nei confronti di tutti gli indicatori di coerenza economica applicabili nei suoi confronti. A parere di chi scrive, qualora l indicatore di coerenza risulti non calcolabile, la società è da ritenersi comunque coerente agli studi di settore. Sul punto sarebbe comunque opportuno un chiarimento ufficiale da parte dell Agenzia delle Entrate. Sono altresì escluse dalla disciplina relativa alla perdita sistematica, le società che, almeno per un anno del quinquennio di osservazione, risultano congrue (anche per adeguamento) e coerenti agli studi di settore. Si precisa inoltre che il provvedimento del 11 giugno 2012 non effettua alcun riferimento ai parametri. È quindi da ritenere, in base ad una interpretazione letterale, che la causa di esclusione non operi qualora la società risulti congrua ai parametri. Per segnalare tale condizione deve essere indicato il codice 11 nei campi previsti nell apposito quadro presente in Unico SP e SC. Attenzione Qualora venga indicato il codice 11 nel rigo RS11 il resto del prospetto non va compilato. Esempio n. 1 Una s.n.c., per il periodo d'imposta 2014, risulta congrua e coerente agli studi di settore. In tal caso opera una causa di esclusione dalla disciplina delle società di comodo e l apposito prospetto presente in Unico SP deve essere compilato come segue. Cesi Multimedia 25

Capitolo 4 Studi di settore e altri istituti 11 Nella circolare n. 28/E del 2015, l'agenzia ha precisato che, in presenza di inutilizzabilità degli studi di settore in sede di accertamento, l'eventuale congruità e coerenza degli studi di settore non rileva ai fini della disapplicazione della disciplina delle società di comodo. Il D.M. 11 febbraio 2008, agli artt. 2 e 5, stabilisce la vigenza di una inutilizzabilità in fase di accertamento delle risultanze degli studi di settore per le tipologie di seguenti soggetti: - cooperative a mutualità prevalente; - soggetti IAS; - consorzi di garanzia collettiva fidi ed esercenti attività di banco posta; - contribuenti minimi; - esercente attività di affitto di aziende (codice 68.20.02) in maniera prevalente; - imprese multiattività. Le istruzioni alla modulistica precisano che i soggetti sopra citati sono tenuti ad indicare il codice 12 nella casella studi di settore cause di esclusione al rigo RF1, RG1 del modello Unico 2015 e sono tenuti a compilare il modello degli studi di settore. Giova evidenziare che il chiarimento fornito dall'agenzia delle Entrate, pur avendo per oggetto i contribuenti che esercitano l'attività di affitto di aziende, applicando lo studio di settore VG40U, ha valenza anche per le società che, in base all'attività esercitata, sono tenute a compilare il prospetto multiattività (per approfondimenti si veda par. 1.5.12). 4.2 Gli effetti dell adeguamento in fase accertativa L Agenzia delle Entrate, nella circ. n. 20/E del 4 luglio 2014 al punto 7 ha chiarito quali sono gli effetti che si e- splicano in sede di accertamento qualora il contribuente si sia adeguato al risultato degli studi di settore. Nel caso di adeguamento al risultato degli studi di settore, l Amministrazione finanziaria ha precisato che l Ufficio, nel rettificare la dichiarazione presentata, dovrà considerare anche l adeguamento dei ricavi o compensi effettuato sulla base delle risultanze dell applicazione degli studi di settore. Quindi i maggiori ricavi o compensi accertati d ufficio, dovranno essere confrontati con la somma dei ricavi e compensi contabilizzati e dichiarati e di quelli da adeguamento alle risultanze degli studi di settore, il recupero avverrà solo per la differenza tra tali importi. Si riportano di seguito alcuni esempi. Esempio n. 2 Un contribuente, in sede di dichiarazione dei redditi relativa al periodo d imposta oggetto di controllo (esempio 2012), ha adeguato i propri ricavi alle risultanze degli studi di settore per un importo pari a 50.000 euro. L Amministrazione finanziaria accerta nei confronti del contribuente maggiori ricavi per 60.000 euro relativi alla vendita merci alla cui produzione o al cui scambio è diretta l attività dell impresa. In sede di accertamento l Ufficio dovrà tener conto che, rispetto ai 60.000 euro di maggiori ricavi accertati, il contribuente si è già adeguato per un importo pari a 50.000 euro. Il recupero dell imposta sarà calcolato sulla maggior base imponibile pari a euro 10.000, con applicazione di sanzioni ed interessi. 26 Cesi Multimedia