PASSAGGIO AL REGIME COMBINATO TFR/ PREVIDENZA COMPLEMENTARE: informazioni necessarie per effe=uare una scelta consapevole Servizio di Consulenza della Federazione funzione pubblica CIDA Dr. Bernardo FILIPPELLO
COS E IL PASSAGGIO DAL REGIME TFS AL REGIME combinato Tfr e/o Previdenza complementare Come ormai noto il D.P.C.M. 20 Dicembre 1999 - Tra$amento di fine rapporto e is0tuzione dei fondi pensione dei pubblici - ha a8uato, per i dipenden= pubblici contra8ualizza=, quanto indicato dall ar=colo 59, comma 56, della legge n. 449/97 cioè la possibilità dell esercizio dell opzione per il passaggio dal regime di TFS (indennità di buonuscita, Indennità Premio di Fine Servizio o Indennità di Anzianità) al regime combinato TFR/Previdenza Complementare. Gli assun= dopo il 1 gennaio 2000 si trovano già in regime di TFR e possono scegliere unicamente se aderire alla sola previdenza complementare L opzione comporta: Diverso sistema di calcolo Diverse retribuzioni imponibili Diverso sistema di tassazione e di riduzioni Diversi sogge; coinvol0 Diverso sistema di erogazione del capitale Diverso sistema di contribuzione QUALI I VANTAGGI? Il fine ul0mo è ommizzare il risparmio previdenziale cioè i capitali ne; disponibili alla cessazione del servizio. bisogna valutare se : convenga l opzione Come optare Quando optare
COSA COMPORTA 1. Il TFS maturato cosotuisce il primo accantonamento al TFR 2. Annualmente, sulla retribuzione nuova imponibile, viene: a. accantonato, come TFR, il 4,91% b. devoluto, come previdenza complementare, il 2% (quota parte del 6,91%) c. devoluto, come previdenza complementare, quota come da art. 59 comma 56 della legge 449/97 d. devoluto, come previdenza complementare l 1% a carico del datore di lavoro e. devoluto, come previdenza complementare l 1% o più a carico del lavoratore
COME AVVIENE LA GESTIONE q Solo i capitali di cui ai pun= 2.d e 2.e sono inves== realmente tramite il corrispondente fondo pensione complementare q Il T.F.S. di cui al punto 1. cos=tuisce l accantonamento iniziale del T.F.R. e, assieme al capitale di cui al punto 2.a, si rivaluta annualmente secondo l art. 2120 c.c. q I capitali per previdenza complementare da pun= 2.b e 2.c sono ges== virtualmente dall INPS. q I contribu= di cui al punto 2.d sono deducibili dal reddito; q tassazione fissa dell 11% sui rendimen= annui del TFR e della Complementare
COSA SI HA ALLA CESSAZIONE COME TFR a. Il capitale di cui al punto 1. «accantonamento iniziale», e le sue rivalutazioni, tassa= in base al regime fiscale vigente al momento dell opzione b. Il montante dei capitali accantona= al 4,91% dopo l opzione tassa= con l aliquota media degli ul=mi cinque anni c. il montante della rivalutazione ne8a da nuovi versamen= al TFR
COSA SI HA ALLA CESSAZIONE COME PREVIDENZA COMPLEMENTARE Alla cessazione è reso disponibile un capitale cosotuito dal montante dei vari Opi di versameno devoluo, sia al fondo reale che virtuale. Si può accedere, con definite condizioni, solo ad una rendita o a capitale più rendita o solo al capitale. Tipo prestazione Erogabilità Tassazione Rendita 100% Sempre Normale Capitale 1/3 e Rendita 2/3 Sempre Normale Capitale 50% e Rendita 50% Sempre Pesante Capitale 100% Se rendita annua (tasso tecnico 0%) < assegno sociale annuo Pesante solo se 2/3 della rendita annua (tasso tecnico 0%) > 50% dell'assegno sociale annuo
COSA SI HA ALLA CESSAZIONE COME PREVIDENZA COMPLEMENTARE Nel caso di richiesta di capitale al 100% e nell ipotesi in cui i 2/3 della rendita annua è minore del 50% dell assegno sociale vigente alla cessazione, il nedo disponibile è cosotuito da: 1. Somma dei capitali inves==, al ne8o dei reddi= già assogge8a= a tassazione in capo al fondo nella previdenza complementare, so8opos= a tassazione separata (in funzione del reddito di riferimento come da regime fiscale D.Lgs 47/2000) 2. Il montante dei rendimen= tassa= annualmente con l aliquota dell 11% N.B. ai i dipenden= priva= sui capitali di cui al punto 1. viene applicata una tassazione più favorevole : Il capitale, al ne8o della quote già assogge8ate a ritenuta d imposta, è so8oposto ad una ritenuta del 15%; aliquota rido8a dello 0,30 per cento per ogni anno eccedente il quindicesimo anno di partecipazione con un limite massimo di riduzione di 6 pun= (D.Lgs 252/2005).
COME FARE UNA SCELTA PONDERATA Per i dipendeno pubblici la scelta se optare o meno alla previdenza complementare è più complessa che per i dipendeno del sedore privato. Per queso ulomi l unico parametro da controllare è il rendimento del relaovo fondo di categoria per valutare come si rapporta e rapporterà al rendimento del TFR. Per i «pubblici» il rendimento del fondo è secondario rispedo ad altri importano parametri (carriera, Opi di tassazione, polioche contraduali e sopendiali, ecc.) e pertanto bisognerebbe rivolgersi ad espero che abbiamo predisposto apposio simulatori.
IL SERVIZIO DI CONSULENZA DELLA FEDERAZIONE FUNZIONE PUBBLICA CIDA CIDA funzione pubblica intende dare un supporto ai suoi iscrin sia per capire cosa sia la previdenza complementare che per valutare, sul caso personale, se sia conveniente esercitare l opzione o adesione alla previdenza complementare ed inoltre come e quando esercitare la stessa. Viene pertanto isstuito un servizio di consulenza senmanale il martedì dalle ore 10 alle ore 12 al numero della Federazione (06/485828); Il servizio sarà gessto dal dr. Bernardo FILIPPELLO, già Coordinatore generale della Consulenza stasssco a=uariale di INPS- gessone pubblica, esperto di TFR e pensione complementare; Puoi anche inviare la tua mail e numero telefonico al seguente indirizzo segreteria@fpcida.it per essere riconta=ato.