CONCORSO 2014-2015 PER GLI ISTITUTI DI ISTRUZIONE SECONDARIA INDETTO DA SIFET MIUR CNG PROGETTO DI RECUPERO A STUDENTATO DELL ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E PER GEOMETRI CRESCENZI PACINOTTI DI BOLOGNA CON RILIEVO DEI LUOGHI RELAZIONE TECNICA Gruppo partecipante: Classe 5Ac: Calzolari Daniele Classe 5Cc: Bui Andrea, Dalrio Marta, Gelso Alessio, Salomoni Daniele Docenti: Prof. Ing. Mauro Rapparini Prof. Ing. Alessandro Specchio
CONCORSO 2014-2015 PER GLI ISTITUTI DI ISTRUZIONE SECONDARIA INDETTO DA SIFET MIUR CNG PROGETTO DI RECUPERO A STUDENTATO DELL ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E PER GEOMETRI CRESCENZI PACINOTTI DI BOLOGNA CON RILIEVO DEI LUOGHI Premessa RELAZIONE TECNICA Il progetto che presentiamo al Concorso indetto da SIFET, MIUR e CNG, riguarda il recupero a studentato universitario della sede del nostro Istituto la cui sede è nel centro storico di Bologna. Hanno formato oggetto della nostra proposta progettuale: il rilievo dello stato dei luoghi; lo studio storico e urbanistico del contesto urbano in cui si colloca la nostra scuola; lo studio della normativa di riferimento in ragione della destinazione d uso prevista il progetto di intervento sul nostro edificio. Cenni storici Il nostro Istituto è composto da un insieme di fabbricati situati tra via Saragozza (una delle principali radiali urbane sorte con lo sviluppo in epoca medioevale), via del Riccio e via del Fossato. Il primo nucleo costituito dall edificio, prospiciente la via Saragozza, era un convento delle suore Agostiniane di Santa Maria della Concezione, che, per l epoca si poneva come istituto di media grandezza. Nel 1866 venne confiscato e devoluto alla città.
L ampliamento del complesso avvenne con la costruzione di altri corpi di fabbrica che lo portarono all attuale consistenza (cfr.tav.1 allegata). Lo stato attuale. L insieme dei fabbricati attualmente è sede dell Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri Crescenzi-Pacinotti che ospita circa 800 studenti, 80 insegnanti e 20 fra addetti amministrativi e tecnici. Gli edifici che delimitano la corte centrale si sviluppano su tre piani fuori terra e un piano interrato. Gli edifici posti nella corte secondaria, che sono destinati a palestre e aule sono ad un solo piano fuori terra. La superficie edificata complessiva, escluse quindi quelle cortilive, è di circa 4500 mq. Il Concorso La decisione di partecipare per la prima volta al concorso è stata conseguente ad alcune riflessioni riguardanti le potenzialità di riconversione dell Istituto. Nel corso dell anno scolastico abbiamo affrontato il tema della trasformazione della destinazione d uso degli edifici da scuola a residenza per studenti universitari, uso ammesso nel vigente Regolamento Urbanistico Edilizio. Vista la considerevole superficie dell Istituto abbiamo deciso di concentrare lo studio sull ala principale, quella prospiciente la via Saragozza. Questo progetto costituisce il primo stralcio di una serie di proposte progettuali che intendono portare alla ridefinizione degli usi per valorizzarne il patrimonio edilizio come complesso polifunzionale di livello metropolitano.
Il Progetto Il progetto prevede la riconversione dei tre piani secondo quanto richiamato dal DM 27/2011, emanato dal Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca che definisce gli standard minimi degli edifici destinati ad alloggi e residenze per studenti universitari, come previsto dalla Legge 338/2000. Tali standard riguardano non solo la costruzione di nuovi alloggi, ma anche la realizzazione di interventi su quelli esistenti, che devono perseguire gli obiettivi di sostenibilità ambientale e funzionalità urbanistica. Con riferimento al DM 27/2011, i modelli organizzativi secondo cui abbiamo strutturato l intervento sono i seguenti: piano terra: sevizi di supporto gestionali e amministrativi, servizi culturali e didattici, servizi ricreativi per il tempo libero e la socializzazione; piano primo ad albergo: l organizzazione spaziale è impostata su corridoi sui quali si affacciano le camere singole o doppie; piano secondo a minialloggi: l alloggiamento degli studenti è in veri e propri appartamenti di piccole dimensioni. La superficie interessata dal progetto è di 1350 mq e prevediamo una capienza complessiva di 45 studenti, per tale area di intervento. Precisiamo che le norme sopra richiamate forniscono degli standard minimi dimensionali e qualitativi che ammettono deroghe agli standard stessi, quando l intervento interessa edifici esistenti. Premesso che il fabbricato è vincolato in quanto bene pubblico, le scelte progettuali operate, hanno tenuto conto di diverse altre
esigenze e ulteriori vincoli. L edificio è a struttura muraria e quindi per prima cosa abbiamo verificato che fosse possibile la nostra proposta (ovvero abbiamo verificato la sovrapponibilità ai vari piani delle murature portanti). Pertanto appare chiaro che è stato complicato collocare le varie unità ambientali all interno dell edificio la cui struttura portante è in muratura: questo ha condizionato l organizzazione degli spazi e la relativa distribuzione interna e il fatto che rimanesse inalterata la partitura dei prospetti. Di conseguenza gli interventi proposti hanno privilegiato il requisito di lasciare le strutture portanti inalterate, eseguendo solo interventi di spostamento di porte che, richiedono ai sensi della normativa antisismica vigente, per le opere di apertura di vani porta, normali cerchiature metalliche. Dal punto di vista progettuale e metodologico, abbiamo studiato le principali tipologie previste dal DM 27/2011, determinando per quelle ritenute più significative, l organizzazione spaziale e distributiva applicando le nostre conoscenze maturate nel corso di questi anni in tema di spazi minimi funzionali. Le tavole riguardanti lo stato di fatto sono in scala 1:200, quelle di progetto in scala 1:100 in cui sono inseriti gli studi delle tipologie progettuali prescelte in scala 1:50 Le tecniche e strumenti utilizzati Per la redazione del nostro progetto abbiamo impiegato: in fase di rilievo, per la verifica dimensionale delle parti oggetto di intervento, normali strumenti di misura quali distanziometri elettronici, e ciò al fine di verificare la sovrapponibilità delle principali strutture murarie ai vari piani
dell edificio; in fase di restituzione grafica del rilievo e di elaborazione progettuale, il programma AutoCAD 12, di cui dispone la nostra scuola nei nostri laboratori CAD; in fase di elaborazione grafica delle scelte progettuali (vedasi Tav. 8), l uso del programma Archicad 13 e successive edizioni. Conclusioni Formano quindi parte della nostra proposta progettuale, oltre alla presente relazione, le seguenti tavole: TAV.1 INQUADRAMENTO STORICO URBANISTICO; TAV.2 STATO DI FATTO: PIANTA PIANO TERRA TAV.3 STATO DI FATTO: PIANTA PIANO PRIMO TAV.4 STATO DI FATTO: PIANTA PIANO TERRA TAV.5 PIANTA DI PROGETTO PIANO TERRA TAV.6 PIANTA DI PROGETTO PIANO PRIMO TAV.7 PIANTA DI PROGETTO PIANO SECONDO TAV.8 VISTE DI PROGETTO (RENDERING) con le quali abbiamo voluto rappresentare la possibilità di poter trasformare in modo compatibile con le disposizioni normative vigenti, la sede del nostro Istituto.