Ilterritorio, l economia, le imprese Ilterritorioe la popolazione Analizziamo in questo Dossier due regioni del Centro Sud Italia, Abruzzo e Molise, che si estendono su una superficie complessiva di oltre 15.000 chilometri quadrati, accogliendo 1.600.000 abitanti.ilterritorio di entrambe ha caratteristiche morfologiche tali da influenzare profondamente il tessuto abitativo,limitandone l urbanizzazione. Cominciamo da L Aquila, la piø estesa delle province abruzzesi, caratterizzata da una superficie interamente montana e dalla cospicua presenza di aree verdi sottoposte a tutela ambientale. I suoi residenti, 300.000, si distribuiscono sul territorio secondo una densit demografica piuttosto bassa, 59 abitanti per kmq, meno di un terzo del valore medio italiano. Pescara Ł invece la piø piccola delle province abruzzesi ed Ł composta per il 60% da aree collinari, per il resto da montagne. I 303.000 residenti si distribuiscono sul territorio con una densit di 247 ab/kmq, trentesimo valore in ambito nazionale. La provincia di Teramo con 289.000 abitanti e una densit demografica di 148 ab/kmq Ł la meno popolosa della regione, all opposto di Chieti che conta 380.000 residenti su 2.600 chilometri quadrati di territorio e una densit analoga a quella di Teramo. Passando al Molise, Campobasso accoglie 231.000 residenti che risiedono su un territorio per met montuoso e per met collinare, di poco meno di 2.300 chilometri quadrati: la densit demografica, 79,4 ab/kmq, Ł meno della meta del dato nazionale. Il primato di provincia piø piccola d Italia spetta a Isernia, 1.529 chilometri quadrati di territorio privo di aspetti pianeggianti e prettamente montuoso, dove vivono meno di 90.000 abitanti che danno luogo a una densit di 58,9 ab/kmq, ottavo valore piø basso dell intera penisola. L urbanizzazione delterritorio Abruzzo e Molise sono suddivise complessivamente in 441 comuni, dei quali solo sedici contano oltre 20.000 abitanti. Ad accoglierne di piø Le Regione in cifre Provincia Superficie kmq Popolazione Densit ab/kmq N Comuni N Comuni con Rivendite Chieti 2.588 383.058 148 104 31 L Aquila 5.034 298.082 59,2 108 37 Pescara 1.225 302.983 247,4 46 22 Teramo 1.950 289.161 148,3 47 30 Abruzzo 10.798 1.273.284 117,9 305 120 Campobasso 2.909 231.017 79,4 84 28 Isernia 1.529 90.030 58,9 52 9 Molise 4.438 321.047 72,3 136 37 Abruzzo+Molise 15.236 1.594.331 95,1 441 159 Mezzogiorno 123.067 20.557.362 167,0 2557 n.d. Italia 301.341 57.321.070 190,2 8.101 n.d. Fonte: Istat 2002. 38 40/2004
Abruzzo e Molise Ł la provincia di Chieti: nei suoi cinque comuni di maggior dimensione vive il 44% degli abitanti della provincia, analogamente a quanto accade nei tre grandi comuni della provincia di L Aquila. Il tasso di urbanizzazione Ł piø alto nei due comuni della provincia di Pescara (54%) e piø basso nei tre della provincia di Teramo (33,0%), al di sotto di circa 20 punti percentuali rispetto alla media nazionale. Venendo al Molise, solo tre comuni ospitano piø di 20.000 abitanti e la densit abitativa siattesta su un valore medio di 32 abitanti per chilometro quadrato. Irisultati economici Nelle due regioni analizzate erano attive al 31 dicembre 2002 quasi 160.000 imprese, per un dato medio di 10,2 imprese ogni cento abitanti, valore ben piø alto non solo della media del Mezzogiorno ma anche di quella nazionale. Con 25.000 imprese L Aquila si colloca in otantunesima posizione nella classifica nazionale: a prevalere Ł il settore del commercio (27,5% del monte imprese locale, dato in linea con quello nazionale), ma spicca il settore edilizio, 15,2%, che colloca la provincia in ventiduesima posizione. Elevata l incidenza delle attivit artigianali, 29,9%, lievemente piø alta anche della media italiana. Basso il contributo alla formazione del valore aggiunto nazionale e la quota di valore aggiunto pro-capite. Il tessuto produttivo di Teramo annovera invece 30.000 imprese, 10 ogni 100 abitanti, il 50% delle quali agricole e commerciali, il 30% artigiane. Proprio Teramo, insieme a L Aquila L urbanizzazione Totale Comuni Quota % Comuni Quota % comuni > 20.000 ab. pop. < 20.000 ab. pop. residente residente Chieti 104 5 44,3 99 55,7 L Aquila 108 3 44,6 105 55,4 Pescara 46 2 53,9 44 46,1 Teramo 47 3 33,1 44 66,9 Abruzzo 305 13 44,1 292 55,9 Campobasso 84 2 35,3 82 64,7 Isernia 52 1 23,6 51 76,4 Molise 136 3 32,1 133 67,9 Abruzzo + Molise 441 16 38,1 425 61,9 Mezzogiorno 2.557 208 55,3 2.349 44,7 Italia 8.101 472 51,9 7.629 48,1 Fonte: Istat 2002. Teramo Pescara Chieti ABRUZZO MOLISE L Aquila, Ł la provincia a maggior vocazione Isernia artigiana della regione. Nel corso del 2001 la Campobasso provincia di Teramo ha contribuito alla formazione del valore aggiunto nazionale interesse da parte degli con una quota piuttosto imprenditori negli ultimi anni: il modesta, pari allo 0,41%. Sono 28.500 le imprese di ritmo di crescita registrato Ł stato di gran lunga superiore Pescara, 9,6 ogni cento a quello nazionale.il abitanti: il ruolo del contributo fornito dalle commercio nella formazione del tessuto imprenditoriale imprese locali alla formazione del valore aggiunto nazionale locale Ł molto sostenuto Ł pari allo 0,44%; 17.263 euro (33%), al tredicesimo posto in il valore pro-capite, a met Italia. Da sottolineare che il strada tra il dato del sistema produttivo pescarese Mezzogiorno e quello italiano. Ł stato oggetto di forte Per quanto riguarda Chieti, in 40/2004 39
Imprese e settore di attivit Abruzzo Molise Abruzzo + Molise Mezzogiorno Italia Agricoltura 38.042 14.547 52.589 451.193 1.011.989 Industria 14.421 2.735 17.156 173.938 650.621 Costruzioni 14.904 3.429 18.333 180.807 640.513 Alberghi e p.e. 6.014 7.235 13.249 65.719 1.384.439 Commercio 32.413 1.330 33.743 528.010 235.938 Trasporti e comunicazioni3.413 875 4.288 51.725 187.548 Credito e assicurazioni2.016 436 2.452 23.759 98.405 Servizi a imprese 7.069 1.290 8.359 80.486 453.988 Altro 8.116 1.483 9.599 99.205 288.612 Totale 126.408 33.360 159.768 1.654.842 4.952.053 Fonte: Infocamere 2002. provincia sono presenti 43.000 imprese, che la collocano in testa nella graduatoria regionale, mentre il livello di densit imprenditoriale (11,2 imprese ogni 100 abitanti) la pone al decimo posto a livello nazionale. Nella composizione settoriale spicca l incidenza delle imprese agricole, il 44,2% del totale, piø del doppio della media nazionale (20,4%), mentre l incidenza delle imprese artigiane sul totale, 21,8%, Ł inferiore al valore medio nazionale (28,6%) e risulta la quota piø bassa tra le province abruzzesi. Chieti partecipa alla formazione del valore aggiunto nazionale con lo 0,58%, prima provincia in Abruzzo per contributo relativo. Depurando il dato dalla componente dimensionale si ottengono 17.700 euro di valore aggiunto pro-capite, una quota sensibilmente superiore al dato meridionale (13.800), ma ancora ben distante dal dato medio italiano (20.500). Campobasso conta invece 25.744 imprese e una densit imprenditoriale di 11,2 imprese ogni cento abitanti, valore elevatissimo sia nei confronti della regione che dellitalia intera. Netta la prevalenza di aziende impegnate nel settore agricolo (46,9%) - tanto che Campobasso Ł la seconda realt del Paese dopo Benevento - e di piccolissima dimensione. Il contributo fornito nel 2002 dalla provincia di Campobasso alla formazione del valore aggiunto nazionale non Ł tra i piø significativi (0,31%). Il nucleo produttivo della provincia di Isernia con 7.600 imprese Ł in termini assoluti il piø piccolo del Paese, anche se la densit imprenditoriale (8,5 imprese ogni 100 abitanti) consente all area di collocarsi a met della graduatoria nazionale. Un ruolo rilevante Ł giocato anche in questo caso dall agricoltura, che con il 32,5% di imprese supera di oltre 12 punti il dato nazionale, nonchø dall artigianato (26,1%). Rilevante, rispetto alla media del Sud, la percentuale di imprese operanti nell edilizia (13%). A causa della scarsa dimensione della provincia, l incidenza nella formazione del valore aggiunto nazionale Ł particolarmente modesta (0,13%) e rappresentaildato meno significativo del Paese, anche se poi, il Pil pro-capite, pari a oltre 17.000 euro, fa emergere Isernia come una delle realt piø positive quantomeno del Sud Italia, costituendone la seconda COMPOSIZIONE VALORE AGGIUNTO PER SETTO R E (2001) ABRUZZO MOLISE MEZZOGIORNO ITALIA 35,0 30,0 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 0,0 AGRICOLTURA INDUSTRIA COSTRUZIONI COMMERCIO CREDITO E ALTRI TURISMO TRASPORTI ATTIVITA IMMOBILIARI S E RVIZI Fonte: Istat. 40 40/2004
Abruzzo e Molise forza dopo Chieti. Il mercato del lavoro L Aquila Ł un isola felice nel contesto del Mezzogiorno, ma Ł in ritardo rispetto alle altre province abruzzesi. Dopo una seconda met degli anni Novanta all insegna di numerose difficolt, il mercato del lavoro ha recuperato qualche punto sul tasso di disoccupazione, sceso dall 8,8% al 7,9%. Anche per la provincia di Pescara il 2002 si Ł rivelato come un anno Le imprese Imprese Densit Imprese Imp artigiane/ attive imprenditoriale* artigiane Tot. imprese Chieti 42.924 11,2 9.372 21,8 L Aquila 25.034 8,3 7.476 29,9 Pescara 28.476 9,6 7.779 27,3 Teramo 29.974 10,3 8.860 29,6 Abruzzo 126.408 9,9 33.487 26,5 Campobasso 25.744 11,2 5.404 21,0 Isernia 7.616 8,5 1.987 26,1 Molise 33.360 10,5 7.391 22,2 Abruzzo + Molise 159.768 10,2 40.878 24,3 Mezzogiorno 1.654.842 7,9 366.210 22,1 Italia 4.952.053 8,6 1.417.261 28,6 105 100 *La densit Ł riferita a 100 abitanti. Fonte: Infocamere 2002. 95 85 80 75 70 65 60 55 50 0 AQ CH PE TE CB IS particolarmente proficuo sul fronte della lotta alla disoccupazione, scesa dal 6,8 al 5,4%. Notevoli anche i risultati conseguiti dalla provincia di Teramo, passata dall 8,3% del 1995 al 4,6% del 2002, tasso piø basso dell intero Mezzogiorno, mentre meno bene ha fatto Chieti, che attualmente Ł ferma su un valore del 7%. Passando al Molise, il tasso di disoccupazione di Campobasso, 12,6%, nel 2002 ha guadagnato ben due punti percentuali sul 2001, ma il valore resta comunque INDICI INFRASTRUTTURE ECONOMICHE E SOCIALI (1999) Fonte: Istituto Italia Abruzzo Mezzogiorno Molise La dinamica della disoccupazione 1995 2002 Trend Chieti 8,7 6,7 L Aquila 8,8 7,9 Pescara 10,7 5,4 Teramo 8,3 4,6 Abruzzo 9,1 6,2 Campobasso 15,9 12,6 Isernia 16,5 12,6 Molise 16,0 12,6 Abruzzo + Molise16,25 12,6 Mezzogiorno 20,4 n.d. Italia 11,6 9,0 Fonte: Unioncamere. superiore di oltre tre punti percentuali al dato nazionale. Ancora peggio ha fatto Isernia, provincia in cui la lotta alla disoccupazione ha fatto segnare un brusco stop: 10% nel 2000, 12,6% nel 2002. Infrastrutture Se l Abruzzo colloca il suo indice di infrastrutture economiche e sociali leggermente al di sopra della media del Mezzogiorno, molto peggio fa il Molise, che soffre di una situazione decisamente deficitaria: 78,1 la media del Sud, 78,5 quella dell Abruzzo e appena 53,4 quella del Molise. Scendendo nel dettaglio delle singole province, l unica che supera, con 103,5 punti, l indice medio nazionale Ł Pescara: buona la situazione aeroportuale e stradale, mentre Ł problematico l accesso al credito per l elevato costo del denaro mediamente praticato dalle banche locali (8,0%), che pur essendo uno dei piø bassi dell intero Mezzogiorno Ł di circa 1,5 punti percentuali superiore a quello medio nazionale. Pescara Ł seguita da Chieti (82,5), in cui solo la dotazione ferroviaria Ł 40/2004 41
superiore alla media, e da Teramo (75), in cui fanno eccezione solo le infrastrutturestradali. Molto sotto la media regionale la situazione di L Aquila, che, con un indice di 66,2 nel 1999, si colloca all ottantesimo posto in Italia e all ultimo nell Abruzzo. Anche in questo caso a sostenere il dato sono le strade. Ancora peggiore la situazione molisana: Campobasso e Isernia possono contare solo su un indice di poco piø di 50 punti, quasi dimezzato rispetto alla media italiana: tra i vari settori che compongono gli indici, il migliore Ł ancora una volta quello relativo alla viabilit, mentre sul fronte dell accesso al credito si evidenzia l elevato livello del tasso di interesse, pari all 8,7%, vale a dire 2,1 punti percentuali in piø della media nazionale e tredicesimo peggiore valore nazionale. 42 40/2004