PIANO DI MONITORAGGIO AMBIENTALE

Documenti analoghi
REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DEL VERBANO CUSIO OSSOLA COMUNE DI OGGEBBIO VARIANTE STRUTTURALE 2015 AL PRGC VIGENTE

PIANO DI MONITORAGGIO

A relazione dell'assessore Valmaggia:

PIANO REGOLATORE GENERALE INTERCOMUNALE

Comune di Groscavallo

REGIONE PIEMONTE CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO COMUNE DI CERES. variante strutturale generale

A relazione del Vicepresidente Cavallera:

PIANO DI MONITORAGGIO

A relazione del Vicepresidente Reschigna:

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di VIGUZZOLO (AL). Variante Generale al Piano Regolatore Generale Comunale vigente. Approvazione.

Dato atto che, non comportando impegno di spesa o diminuzione di entrata, sulla presente proposta non occorre il parere contabile di cui all art.

COMUNE DI TREQUANDA Provincia di Siena

INDICE A) CONTESTO PROCEDIMENTALE 3 B) RISORSE E RESPONSABILITÀ PER L ATTUAZIONE DEL MONITORAGGIO 10

COMUNE DI PRATOVECCHIO STIA Provincia di Arezzo

PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE del 02/12/2014

COMUNE DI NOLE. Piano di Monitoraggio Ambientale. variante strutturale generale n.2. ai sensi dell'art.17-4 comma della Legge Urbanistica Regionale

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 21 del

Valutazione Ambientale VAS PEAR. Conferenza di Valutazione finale e Forum pubblico. Milano, 19 gennaio 2015

Piano regolatore Generale comunale Variante PARZIALE N. 6 (ART. 17 COMMA 7 L.R. 56/77 E S.M.I.)

Pianificazione e controllo di gestione

^UP. PRPC del PORTO del VILLAGGIO del PESCATORE di iniziativa pubblica V.A.S. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DICHIARAZIONE DI SINTESI

Consiglio regionale della Toscana

RAPPORTO PRELIMINARE FINALIZZATO ALLA FASE

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N 69

COMUNE DI CAMBIANO Provincia di Torino VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

AREA: Politiche del Territorio DIREZIONE: Pianificazione Urbanistica Alla Giunta Comunale Sede

REGIONE TOSCANA Giunta Regionale

COMUNE DI CHIANCIANO TERME (Provincia di Siena)

Comune di Casatenovo Provincia di Lecco

IL CONSIGLIO COMUNALE

Comune di Ronco Canavese. Valutazione Ambientale Strategica Progetto Preliminare del P.R.G.C.

Comune di Castellina in Chianti

COMUNE DI PIOVA' MASSAIA

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51 DELIBERAZIONE 5 dicembre 2016, n. 1261

Gestione dei Rifiuti Urbani in. Provincia di Ferrara

COMUNE DI CAGLIARI SERVIZIO MOBILITA', INFRASTRUTTURE VIARIE E RETI PROT. N. DEL

DELIBERAZIONE N X / 6095 Seduta del 29/12/2016

OGGETTO: APPROVAZIONE AI SENSI DELL ART. 69 PIANO DI EDILIZIA ECONOMICA E POPOLARE COMPARTO TRR 14_1 BELVEDERE IN LOC. BELVEDERE IL CONSIGLIO COMUNALE

COMUNE DI CHITIGNANO

Comune di Monteriggioni Provincia di Siena Area Assetto del Territorio ed Attività Produttive

PROPOSTA DI DELIBERAZIONE GIUNTA COMUNALE CONSIGLIO COMUNALE

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE

PROCEDURA VERIFICHE ISPETTIVE INTERNE

REGIONE TOSCANA UFFICI REGIONALI GIUNTA REGIONALE

Arch. Enrico Rudella V.A.S. Fascicolo Piano Monitoraggio P.R.G. Torre San Giorgio pag. ii

REGOLAMENTO PER LA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI ALLE SCELTE DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE

DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO EDILIZIA URBANISTICA E AMBIENTE. Nr. 316 DEL 30/07/2011

VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

RISULTATI ATTESI 2012 Allegato Relazione illustrativa accordo 2012

IL CONSIGLIO REGIONALE

Capitolo 22. Valutazione di impatto ambientale e valutazione ambientale strategica. Manuale di Estimo 2e - Vittorio Gallerani

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

6. Autorizzare l Assessore al Bilancio e Programmazione a provvedere agli adempimenti di competenza;

Comune di Mozzecane (VR). Piano di Assetto del Territorio (PAT), ratifica ai sensi dell'art.15, comma 6, L.R. 11/2004.

Consiglio regionale della Toscana

BILANCIO PARTECIPATO NEL COMUNE DI ISNELLO. C a p o I Disposizioni generali. Art. 1 - Definizione e finalità

Bollettino ufficiale della Regione Puglia n. 21 del 17/02/2014

N. del PROPOSTA DI DELIBERA


COMUNE DI CASOLI PROVINCIA DI CHIETI PROPOSTA DI DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE DEL N.23

COMUNE DI CASTELNOVO NE MONTI (Provincia di Reggio Emilia) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA ANNI

C O MUNE DI PANTELLERIA Provincia di Trapani

Comune di Menconico Provincia di Pavia

Direzioni regionali - Programmazione Strategica, Politiche Territoriali ed Edilizia - Ambiente ARPA Piemonte. VAS nel processo di pianificazione

1ª Proposta (Dec. G.C. del 30 dicembre 2014 n. 101)

COMUNE DI TREZZANO SUL NAVIGLIO PROVINCIA DI MILANO Via IV Novembre, 20090

GESTORE DEL SISTEMA QUALITA AZIENDALE

COMUNE DI PISA. TIPO ATTO PROVVEDIMENTO SENZA IMPEGNO con FD. Codice identificativo PROPONENTE Urbanistica e mobilità OGGETTO

GIUNTA COMUNALE DI AREZZO

ALLEGATO A - RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

LINEE DI INDIRIZZO PER IL CONTROLLO DI GESTIONE

CATASTO DELLE AREE PERCORSE DAL FUOCO

CITTÀ METROPOLITANA DI GENOVA Proposta di deliberazione del Consiglio metropolitano Direzione Ambiente

IL CONSIGLIO COMUNALE

ACCCORDO DI PIANIFICAZIONE TRA COMUNE DI MARCIANA MARINA PROVINCIA DI LIVORNO REGIONE TOSCANA

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS DA LAVORO CORRELATO (Art. 28 comma 1 D. Lgs. 9 aprile 2008 n.81 così come modificato dal D.Lgs.

A relazione dell'assessore Valmaggia:

Comune Fabriano. Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata. Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000

PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE

COMUNE DI TREVISO. Variante n. 48 al P.R.G.

COMUNE DI SCANSANO Prov. di Grosseto. IL SINDACO Avv. Sabrina Cavezzini

Verbale di deliberazione della Giunta Comunale

CITTÀ DI VERBANIA PROVINCIA DEL VERBANO CUSIO OSSOLA

PIANO DI MIGLIORAMENTO LEGGE N.107/2015.

Modulo: Valutazione di impatto ambientale e strategica (Marzo Giugno 13)

RELAZIONE ILLUSTRATIVA

LE NUOVE PRESCRIZIONI LEGISLATIVE E LE DIRETTIVE DELLA REGIONE PIEMONTE

CITTA' DI NICHELINO. (Provincia di Torino)

Comune di Tornaco. Provincia di Novara. Comunicato ai Capigruppo. Il 20/5/2014 N. prot VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N.

IL CONSIGLIO COMUNALE

COMUNE DI FANANO (Provincia di Modena)

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 89 del

Segue decreto n. LA PRESIDENTE IN QUALITA DI COMMISSARIO AD ACTA. (delibera del Consiglio dei Ministri del 23 aprile 2010)

AUTORITÀ DI BACINO REGIONALE COMITATO ISTITUZIONALE DELIBERAZIONE N.4 DEL

Aggiornamento del Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU) del Comune di Milano

Manuale di valutazione delle prestazioni del personale Apicale (Direttori/Posizioni Organizzative)

Autorità di Bacino Interregionale del Fiume Tronto Il Segretario Generale

COMUNE DI TREVIOLO. Provincia di Bergamo. Ambito di trasformazione residenziale denominato ATR3 ubicato in via Vincenzo Amato frazione Roncola

DELIBERAZIONE 22 dicembre 2014, n Consorzio LaMMA. Piano annuale delle attività LA GIUNTA REGIONALE

Transcript:

VARIANTE AL P.R.G.C. - ai sensi dell'art. 17 L.R. 56/77 e s.m.i. Elaborato: PIANO DI MONITORAGGIO AMBIENTALE PROGETTO DEFINITIVO VARIANTE STRUTTURALE n. 1/2011, AI SENSI DELL'ART. 17, comma 4, DELLA L.R. 56/1977" DELIBERA CONSIGLIO COMUNALE DI ADOZIONE DEL PROGETTO PRELIMINARE VARIANTE 1/2011 del 28.06.2013 n 14 DELIBERA CONSIGLIO COMUNALE DI CONTRODEDUZIONE ALLE OSSERVAZIONI del 18.10.2013 n 22 DELIBERA CONSIGLIO COMUNALE DI APPROVAZIONE VARIANTE 1/2011del n Progettazione: Visti: Elaborato: Via Bonomelli n 16 28845 DOMODOSSOLA (VB) tel. 0324 249322 Con la collaborazione di: M Data: FEBBRAIO 2014 Il Sindaco: Consulente geologo: Via Roma n 7 28802 MERGOZZO (VB) tel. 0323 80206 Il responsabile del progetto

INDICE 1. PREMESSA 2 2. PROGRAMMAZIONE DEL CONTROLLO 3 3. SCHEDE DI MONITORAGGIO 4 3.1 CONSUMO DI SUOLO DA SUPERFICIE URBANIZZATA 4 3.2 DISPERSIONE DELL URBANIZZATO 5 3.3 EVOLUZIONE DEL CONTESTO PAESAGGISTICO 6 4. REPORT ANNUALE 11 1

1. PREMESSA Scopo del presente documento è la definizione del Piano di monitoraggio che verrà attuato conseguentemente allo svolgimento del procedimento di verifica di assoggettabilità a V.A.S. della Variante Strutturale 1/2011 del Comune di Beura Cardezza ed al Contributo dell organo regionale di VAS allegato a nota prot. N. 1063/DB08.05 del 07.11.2012 e contenuto nel parere regionale Rilievi e proposte relative al documento programmatico adottato con DCC n. 23 del 21.09.2011 prot. 35852/DB0800 del 06.11.2012. Il piano di monitoraggio del Comune di Beura Cardezza Il monitoraggio è impostato al fine di: - informare sull evoluzione dello stato del territorio; - monitorare gli effetti dell attuazione de PRGC; - verificare l efficacia delle azioni previste dal piano in relazione agli obiettivi proposti; Per la sua definizione è importante che vengano individuati una serie di indicatori (parametri finalizzati a descrivere le caratteristiche del territorio nel momento della definizione del Piano ed utilizzati in seguito per valutarne l efficacia) e venga definita la programmazione degli stessi nel tempo. Il sistema individuato per il caso specifico, è costituito da indicatori di stato, funzionali al controllo dell evoluzione delle situazioni ambientali più critiche e indicatori prestazionali, riferiti in specifico agli obiettivi del P.R.G.C. dei quali si propongono di misurarne l efficacia. Scelta degli indicatori Gli indicatori servono per poter leggere lo stato dell ambiente, individuare i suoi cambiamenti, i suoi problemi e i fattori di rischio. Nel caso in studio sono utili alla valutazione della gravità dei problemi effetti delle scelte di piano. L elenco degli indicatori proposti costituisce la base dati per il controllo. Gli indicatori individuati vengono dettagliatamente descritti nelle schede di monitoraggio. 2

2. PROGRAMMAZIONE DEL CONTROLLO L Amministrazione comunale del Comune di Beura Cardezza si configura quale soggetto responsabile della realizzazione ed implementazione del sistema di monitoraggio del P.R.G.C.. La struttura competente è individuata nell Ufficio Tecnico ed il responsabile è individuato nel Responsabile dell Ufficio Tecnico. Compiti della struttura competente sono: - la raccolta e conservazione dei dati e delle informazioni relative ai diversi indicatori; - la predisposizione dei report; - la pubblicazione/divulgazione degli esiti del Monitoraggio; - la predisposizione di eventuali misure correttive, da definirsi in accordo con l Amministrazione, in relazione agli esiti del Monitoraggio. Le risultanze del monitoraggio devono essere illustrate attraverso dei report periodici al fine di rendere trasparente gli esiti del monitoraggio. Sulla base dei risultati avuti potranno essere avviati approfondimenti e proposte di modifica del P.R.G.C. Il primo report di monitoraggio, che definirà il tempo zero, verrà predisposto a seguito dell approvazione della Variante Generale di P.R.G.C. La raccolta dei dati avverrà con cadenza annuale o periodica (2/3/5 anni) a partire dal tempo zero. I risultati del monitoraggio andranno inviati annualmente o il alternativa ogni due anni alla Direzione, Programmazione Strategica, Politiche Territoriali ed edilizia. Le risorse finanziarie per l attuazione del Piano saranno previste nel Bilancio dell Ente ed annualmente aggiornate. 3

3. SCHEDE DI MONITORAGGIO Per ogni indicatore individuato viene proposta una scheda descrittiva. Tali schede potranno essere riprodotte e aggiornate con i dati di volta in volta raccolti. 3.1 CONSUMO DI SUOLO DA SUPERFICIE URBANIZZATA CSU = (Su/Str) x 100 Dove: Su = superficie urbanizzata (ha) Str = Superficie territoriale di riferimento (ha) Descrizione indicatore: Consumo dovuto alla superficie urbanizzata dato dal rapporto tra la superficie urbanizzata (ha) e la superficie territoriale di riferimento (ha). Consente di valutare l area consumata all interno di un dato territorio. Unità di Misura: % Fonte del dato: Comune Regione Periodicità monitoraggio: triennale Valore tempo 0: Dato rilevato: Data rilievo: 4

3.2 DISPERSIONE DELL URBANIZZATO Dsp = [(Sud + Sur)/Su]*100 Dove: Sud = superficie urbanizzata discontinua (mq) Sur = superficie urbanizzata rada (mq) Su = superficie urbanizzata totale (mq) Descrizione indicatore: Rapporto tra la superficie urbanizzata discontinua sommata a quella rada e la superficie urbanizzata totale nella superficie territoriale di riferimento. Consente di valutare la dispersione dell urbanizzato relativamente alla densità dell urbanizzato Unità di Misura: % Fonte del dato: Comune Regione Periodicità monitoraggio: triennale Valore tempo 0: Dato rilevato: Data rilievo: 5

3.3 EVOLUZIONE DEL CONTESTO PAESAGGISTICO Descrizione indicatore: Partendo da punti di osservazione individuati vengono valutate le ricadute determinate dall attuazione del piano dal punto di vista della percezione del paesaggio. Consente di valutare la qualità scenica dei luoghi. Fonte del dato: Comune Periodicità monitoraggio: quinquennale Valore tempo 0: Vengono forniti di seguito i punti di osservazione individuati su CRT e la rappresentazione fotografica dello stato attuale dei luoghi (giugno 2013) 6

VISTA 1: Estratto CTR (con indicazione del cono visuale): RIPRESA FOTOGRAFICA: 7

VISTA 2: Estratto CTR (con indicazione del cono visuale): RIPRESA FOTOGRAFICA: 8

VISTA 3: Estratto CTR (con indicazione del cono visuale): RIPRESA FOTOGRAFICA: 9

VISTA 4: Estratto CTR (con indicazione del cono visuale): RIPRESA FOTOGRAFICA: 10

4. REPORT ANNUALE Di seguito si propone una tabella riassuntiva che potrà essere utilizzata come Report da utilizzare annualmente nell ambito del monitoraggio a fini di verifica preventiva di assoggettabilità a VAS della Variante 1/2011 al PRGC. Il primo Report verrà realizzato al tempo 0 così come definito in precedenza, i successivi a cadenza annuale. INDICATORE DESCRIZIONE FONTE/DA TO UNITA DI MISURA VALORE CONSUMO DI SUOLO DA SUPERFICIE URBANIZZATA Consumo dovuto alla superficie urbanizzata dato dal rapporto tra la superficie urbanizzata (ha) e la superficie territoriale di riferimento (ha). Consente di valutare l area consumata all interno di un dato territorio. Comune % DISPERSIONE DELL URBANIZZATO Rapporto tra la superficie urbanizzata discontinua sommata a quella rada e la superficie urbanizzata totale nella superficie territoriale di riferimento. Consente di valutare la dispersione dell urbanizzato relativamente alla densità dell urbanizzato Comune % EVOLUZIONE DEL CONTESTO PAESAGGISTICO Partendo da punti di osservazione individuati vengono valutate le ricadute determinate dall attuazione del piano dal punto di vista della percezione del paesaggio. Consente di valutare la qualità scenica dei luoghi Comune - Il valore viene rappresentato come visuale dei luoghi 11